Interferon e virus: uno scontro tra titani Aperitivo Scientifico a cura di

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Interferon e virus: uno scontro tra titani
Aperitivo Scientifico a cura di
Carolina Scagnolari
Libreria Assaggi 11 marzo 2014 ore 19:30
Per difendere in maniera efficace l'organismo dall’attacco dei microbi bisogna imparare a conoscere
bene sé stessi e gli avversari prima di decidere quale comportamento adottare.
L’interferon rappresenta una delle migliori armi di difesa naturale per combattere i virus, i
“nostri” parassiti endocellulari per eccellenza. Essi tuttavia sono abili e furbi, e naturalmente,
hanno sviluppato durante la loro coevoluzione con l'ospite numerose strategie per combattere i
meccanismi difensivi messi in campo dall'interferon. Ma chi vince la battaglia?
Per cercare di rispondere a questa domanda cercheremo di capire come la complessità del
meccanismo d’azione dell’interferon e la natura imprevedibile dei virus si traduca inevitabilmente
in un continuo duello (spesso scorretto) tra interferon e virus, uno scontro tra titani, dove è
difficile o quasi impossibile delineare con esattezza chi sarà il vero vincitore.
Nel corso della trattazione ci accorgeremo che la nostra opinione sul ruolo dell’interferon oggi è
molto diversa da quella che avevamo durante il "periodo romantico” quando agli interferon erano
state attribuite delle proprietà quasi soprannaturali. Se da un lato abbiamo infatti imparato ad
apprezzare che gli interferon svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dell’ospite contro le
infezioni virali, nella modulazione della riposta immunitaria e nella regolazione della crescita
cellulare, oggi sappiamo anche che questo potente e complicato sistema di difesa antivirale può
diventare dannoso se attivato per lungo tempo o nella sede sbagliata.
Quest’ultimo aspetto ci fa capire quanto grandi siano le potenzialità dell’interferon e come sia
fondamentale conoscere in dettaglio le sue caratteristiche pleiotropiche.
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