,----------_. - -- - DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n° 392 del 18/09/2015 Oggetto: Ricerca corrente 10/2014 - "Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia" - Responsabile Scientifico Francesco Feliziani - codice RC0102014 ~~ /~.;J5>;' ':','~r~~~>"" I ,•.' E.!t (.J' (::y ~~ {n';;.•l ;;'i \\.,'-. \,~~_~:"''1l. "" IL DIRETTORE GENERALE '\é . \ ". •. ~1.,: c""<' -,~ '.'" "PREMESSO che il Ministero della Salute - Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari - con nota prot. 20138/P del 31 luglio 2015, ha autorizzato l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche a dare avvio al programma di lavoro relativo alla ricerca sopra indicata, allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale; CONSIDERA TO che tale Progetto di ricerca ha come Responsabile Scientifico Francesco Feliziani e che con il presente atto si provvede ad incaricarlo per tutto ciò che attiene alla gestione operativa dello stesso; PRESO ATTO che la ricerca ha la durata di anni due, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; DA TO A TTO che il ricavo di competenza per l'Istituto, fissato in €uro 29.000,00 (fuori dal campo di applicazione dell'I VA) è rilevato al conto economico n. 41121401 ; DA TO A TTO di prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 29.000,00, secondo il piano economico della ricerca, cosi ripartito: €uro 15.000,00 per il personale non dipendente (Borsista); €uro 7. 000, 00 per materiale di consumo €uro 5.000,00 per le missioni (sopralluoghi, riunioni di lavoro, convegni); €uro 2.000,00 (spese generali); si propone di deliberare quanto segue: 1. dar corso al progetto di Ricerca corrente anno 2014 - "Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia" - Responsabile Scientifico Francesco Feliziani, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; 2. assegnare al progetto il codice aziendale RC0102014 e di trasmettere la seguente delibera a Francesco Feliziani e alle unità: UOAP, UTEPQ, UTG, UOGEF, UB, UOGBSL, UAB, UASE per gli adempimenti di competenza finalizzati all'imputazione dei costi al progetto stesso - gli atti amministrativi inerenti la ricerca dovranno essere trasmessi all'UO GRPS; 4. precisare che il ricavo di competenza per l'Istituto, fissato in €uro 29.000,00 (fuori dal campo di applicazione dell'lVA) è rilevato al conto economico n. 41121401; 5. prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 29.000,00 economico della ricerca, così ripartito: secondo il piano -.~~\ :i: i ~.':/' ,~ 5;.( s:"y ..•~'&',/ ACQUISITA la proposta di deliberazione del responsabile dell'U.O. Gestione ~ic~rCl'i'e~' e Progetti Speciali avente per oggetto Ricerca corrente 10/2014 - "Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia" - Responsabile Scientifico Francesco Feliziani - codice RC0102014 - CUP 092114000620001, che recita: 3. incaricare il Responsabile Scientifico Francesco Feliziani per tutto ciò che attiene la gestione del Progetto e la corretta imputazione dei costi; './-;.\ / ~t"i~~"/1, \, ,'C,\"" il-. ,(~,:,\ ft~Y """ €uro €uro €uro €uro 15. 000, 00 per il personale non dipendente (Borsista); IJ/rr,';\ ,~~r,;;~~) (~"., V~"~""""~~t! s.) 7. 000, 00 per materiale di consumo . . . . . 5.000,00 per le miSSIOni(sopralluoghl, flUnlOnl di lavoro, com)egn/), 2.000,00 (spese generali)." "<":::'è'IA RITENUTO di condividere la proposta di deliberazione per le motivazioni sues VISTA la dichiarazione di regolarità tecnica rilasciata dal Responsabile Gestione Ricerche e Progetti Speciali, per quanto di competenza; VISTA la dichiarazione di utilità per il servizi Feliziani in qualità di responsabile del progetto, ""'~.:;.~ì .,~:?~;/ ste; II'U.O. lico ,rilasciata da Fr ncesco '~ ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Itario, per la parte di competenza, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 dell'accordo di cui alla leggi regionali n. 28/2013 dell'Umbria e n. 40/2013 delle Marche e successive modifiche ed integr~~ n~nc~é la dichiarazione di legittimità, congruità ed utilità per il pubblico servizio;,...~ ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo, per la Rart competenza, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 dell'accordo di cui alla le g' n. 28/2013 dell'Umbria e n. 40/2013 e successive modifiche ed integra io . i Tutto ciò premesso DELIBERA 1. di dar corso al progetto di Ricerca corrente anno 2014 - "Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia" - Responsabile Scientifico Francesco Feliziani, con inizio dal 28 settembre 2015 e termine il 27 settembre 2017; 2. di assegnare al progetto il codice aziendale RC0102014 e di trasmettere la seguente delibera a Francesco Feliziani e alle unità: UOAP, UTEPQ, UTG, UOGEF, UB, UOGBSL, UAB, UASE per gli adempimenti di competenza finalizzati all'imputazione dei costi al progetto stesso - gli atti amministrativi inerenti la ricerca dovranno essere trasmessi all'UO GRPS; 3. di incaricare il Responsabile Scientifico Francesco Feliziani per tutto ciò che attiene la gestione del Progetto e la corretta imputazione dei costi; 4. di precisare che il ricavo di competenza per l'Istituto, fissato in €uro 29.000,00 (fuori dal campo di applicazione delI'IVA) é rilevato al conto economico n. 41121401; 5 di prevedere di utilizzare le risorse, pari ad €uro 29.000,00 secondo il piano economico della ricerca, cosi ripartito: €uro 15.000,00 er il personale non dipendente (Borsista); €uro 7.000,0 per materiale di consumo €uro 5.000 O per le missioni (sopralluoghi, riunioni di lavoro, convegni); €u.ro 2. O ,00 (spese generali). I " N. identificativo progetto: IZS UM 10/14 Rci Progetto presentato da: ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE I Area tematica: Sanità Animale Titolo del progetto: Caratterizzazione Italia molecolare degli stipiti BLV isolati In I Responsabile Scientifico: Francesco Feliziani Pagina l di 12 Modulo 1 - Presentazione complessiva del progetto zoo PRO FILATTICO SPERIMENTALE l. Titolo del progetto: Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia 2. Durata del progetto (espressa in mesi): 24 3. Area tematica: Sanità Animale 4. Linea di ricerca n. 5 - Titolo linea di ricerca: Studio c messa a punto di nuovi protocolli diagnostici per migliorare i sistemi di sorveglianza sulle malattie infettive o sulle patologie di interesse della medicina veterinaria 5. Responsabile scientifico del progetto: Cognome: Feliziani Nome Francesco Qualifica: Dirigente Veterinario Telefono: 075/343 3027 E-mail: [email protected] 4. Elenco delle Unità operative impegnate nel progetto: a) n. identif V.O.: ..... 1.. ... Responsabile V.O.: Centro di Referenza Nazionale per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie infettive dei ruminanti. (CEREL) IZSVM b) n. identif V.O.: 2 Responsabile V.O.: . Pagina 2 di 12 CURRICULUM VITAE DI: Francesco Feliziani 1. GENERALITÀ • • • Nome: Francesco Cognome: Feliziani Data di nascita: 14.06.1966 2. TITOLI DI STUDIO 2.1 Diploma di Laurea in Medicina Veterinaria, conseguito presso l'Università di Perugia il 06.03.1992; 2.2 Diploma di Specializzazione in "Sanità animale, igiene dell'allevamento e delle produzioni animali", conseguito presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Perugia il 22.10.1994, 3. ESPERIENZE DI LA VORO 3.1 Nel periodo 1995 - 1997; ha svolto la sua allività presso il Laboratorio di Virologia e Centro Nazionale di Referenza per le Pesti Suine e della Leucosi Bovina Enzootica dell'Istituto Zooprofilallico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche nell'ambito di progelli di ricerca finanziati dal Ministero della Sanità e dall'Unione Europea 3.2 Nel periodo.1998 - 1999 è stato titolare di un incarico presso l'Istituto Zooprofilallico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche per allività di supporto alla diagnostica di laboratorio in campo epidemiologico presso il servizio di Accellazione - Osservatorio Epidemiologico con la responsabilità dell'alluazione dell'Anagrafe Bovina ai sensi del Reg. U.E. 820/97. 3.3 Dal 01.01.2000 è Dirigente Veterinario presso l'Istituto Zooprofilallico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. 3.4 Dal 01.01.2005 al 31.12.2011 è stato responsabile della strullura semplice Centro di Referenza Nazionale per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie infellive dei ruminanti 3.5 Dal 01.01.2012 è responsabile della strullura semplice laboratorio di riferimento nazionate per le Pesti Suine e direllore del Centro di Referenza per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie infellive dei ruminanti 4. ALTRI DA TI SIGNIFICA TlVI 4.1 È stato responsabile del progello di implementazione dell'anagrafe bovina affidato dalla Regione Umbria all'Istituto Zooprofilallico dell'Umbria e delle Marche; 4.2 Ha partecipato, anche come responsabile scientifico, a numerosi progelli di ricerca in ambito nazionale ed internazionale nell'ambito della diagnosi e controllo delle malallie infellive di interesse veterinario. 4.3 Dal 2002 collabora con il Ministero della Salute e con la Commissione Europea per le problematiche legate alla sorveglianza, controllo ed eradicazione di malallie infellive. 4.4 Dal 2004 collabora stabilmente con il Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria Unità di malallie infellive della Facoltà di Medicina Veterinaria. 4.5 Ha svoltò, in numerose occasioni, allività didallica in seminari rivolti a Medici Veterinari, studenti e altre figure professionali. Ha partecipato all'organizzazione di numerosi convegni anche a carattere internazionale ed ECM. 4.6 È autorelcoautore di oltre 130 pubblicazioni scientifiche di livello nazionale ed internazionale. 5. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI 5.1. "Maedi-visna virus in Turkish sheep: a preiiminary serologicalsurvey using ELISA tests" Silvia Preziuso, Mehmet Erman Or, Monica Giammarioli , Abdullah Kayar,Francesco Feliziani, Remzi g6nOI, Silvana Farneti, çagla Parkan Yarami~,Carlo Valente, Vincenzo Cuteri Turk. J. Ve!. Anim. Sci. 2010; 34(3) 5.2. "Phylogenetic analysis of small ruminan! lentivirus (SRLV) in Italian flocks reveals the existence of novel genetic subtypes" M. Giammarioli, M. Bazzucchi, G. Puggioni, G. Brajon, S. Dei Giudici, F. Taccori, F. Feliziani, G. M. De Mia Virus Genes 2011 Dec;43(3):380-4 5.3. "CA 15-3 celilines and tissue expression in canine mammary cancer and the correlation between serum levels and tumour histological grade" Elisabella Manuali, Antonio De Giuseppe, Francesco Feliziani, Katia Forti, Cristina Casciari, Maria Chiara Marchesi, Eugenio Pacifico, Karol M Paw!owski, Kinga Majchrzak and Magdalena Kròl BMC Veterinary Research 2012, 8:86 5.4.ldentification of a novel overlapping sequenlial E epitope (E') on the bovine leukaemia virus SU glycoprotein and analysis of immunological data" Katia Forti, Giorgia Rizzo, Monica Cagiola, Giovanna Ferrante, Carla Marini, Francesco Feliziani, Giovanni Pezzotti, Antonio De Giuseppe Veterinary microbiology OS/2014; DOI:10.1 016/j.vetmic.2014.05.Q16 Pagina 3 di 12 ~~,.\." lf. '....v~..._' d ""; f}":" '.'..""~..'» If} '~1ilon~1~hel progetto \{.... ' <'"«o L:V~i:;tep~~azione della diversità genetica globale del BLV è, ad oggi, un tema attuale in ambito in~efua~i9ììale. '.S~d~ ..qiJanalisi filogenetica, condotti sulla regione genica env, hanno dimostrato che gli isolati 'poss'ono essere raggruppati in tre (Hemmatzadeh et al. 2007) o quattro (Camargos et a. 2007, Felmer et a. 2005) diversi sottogruppi genetici. Uno studio che ha integrato le sequenze complete disponibili di gp51 di BLV da diverse origini geografiche, ha ehiaramente dimostrato che le sequenze della leucosi bovina possono essere classificati in sette genotipi distinti (Rodriguez et al. 2009). Tuttavia, poiché questa classificazione si è basata su dati di sequenza disponibili in banca dati, considerato che include sequenze provenienti da Asia, Europa e Australia, rappresenta soprattutto i BLV circolanti nei bovini provenienti dalle Americhe. Vi è una mancanza di studi approfonditi sulla caratterizzazione genetica c classificazione di BLV isolati da animali infetti provenienti dall 'Europa. Questo lavoro si propone di implementare le attuali conoscenze filogenetiche fornendo un quadro ampio della situazione Italiana sia da un punto di vista geografico che come arco temporale analizzato. BIBLIOGRAFIA l. Beier D, Blankenstain P, Marquard O, Kuzmak J (200 I) ldentification of different BLV provirus isolates by PCR RFLPA and DNA sequencing. Ber Muneh Tierarztl Wsch 114: 252-256. 2. Camargos MF, Stancek D, Roeha MA, Lessa LM, Reis JK, et al. (2002) Parti al sequeneing of env gene of bovine leukaemia virus from Brazilian samples and phylogenetie analysis. J Vet Med B Infeet Dis Vet Publie Health 49: 325-331. 3. Camargos MF, Pereda A, Staneek D, Rocha MA, dos Reis JK, et al. (2007) Moleeular eharaeterization ofthe env gene from Brazilian field isolates ofbovine leukemia virus. Virus Genes 34: 343-350. 4. Hemmatzadeh F (2007) Sequencing and phylogenetie analysis of gp51 gene of bovine leukaemia virus in Iranian isolates. Vet Res Commun 3 I: 783-789. 5. Lieursi M, Inoshima Y, Wu D, Yokoyama T, Gonzalez ET (2002) Genetie heterogeneity among bovine leukemia virus genotypes and its relation to humoral responses in hosts. Virus Res 86: 101-110. 6. Mansky LM, Temin HM (1994) Lower mutation rate of bovine leukemia virus relative to that of spleen necrosis virus. J Virol 68: 494-499. 7. Mamoun RZ, Morisson M, Rebeyrotte N, Busetta B, Couez D, et al. (1990) Sequence variability of bovine leukemia virus env gene and its relevanee to the strueture and antigenicity of the glycoproteins. J Virol 64: 4180-4 I88. 8. Rodriguez SM, Golemba MD, Campos RH, Trono K, Jones LR (2009) Bovine leukemia virus ean be classified into seven genotypes: evidenee for the existence of two novcl clades. J Gen Virol 90: 2788-2797. 9. Zhao X. and G. C. Buehring, "Natural Genetie Variations in Bovine Leukemia Virus Envelope Gene: Passi bic Effeets of Seleetion and Eseape," Virology, Val. 366, No. I, 2007, pp. 150-165 Pagina 4 di 12 n",rid ••••• mpl",'" d<lprog''''' l""''''';;'''it~ ,l:~~(J~ . - . ; -, ""~"-i-/ lo Breve sintesi delle conoscenze già disponibili sull'argomento ... ~'.. Il Bovine leukaemia virus (BLV) appartiene al genere Deltaretrovirus dellà~ faP!iglia Retroviridae (King et al. 2012, Kettmann et al. 1994). Questo genere comprendcanç'he;,ll Simian T-Iymphotropic virus 1,2,3 e 5 (STLV-I, -2, -3 c -5) e il virus umano T-linfotropièò-( 2,3 e 4 (HTLV-I, -2, -3 e -4). HTLV-3 e -4 non sono stati ancora associati ad alcuna patologia, probabilmente a causa della loro recente identificazione c per il basso numero di isolati. BLV è considerato un modello di HTLV -I, c HTL V-2 (Willems et al. 2000), HTLV-I è stato messo in relazione, nell'uomo, ad alcune forme di cancro (Gillet et al., 2007). 11BLV è riconosciuto come l'agente eziologico della Leucosi Bovina Enzootica (LEB), una malattia che produce notevoli perdite economiche nell'industria del bestiame. Oltre ad infettare i bovini, alcuni altri autori hanno proposto la possibilità di trasmissione ad altre specie, compresi gli esseri umani (Zhao et al. 2007). Ncl corso dell'infezione la maggior parte del bestiame BLV-infetto rimane clinicamente sano; tuttavia, circa un terzo degli animali infetti sviluppano linfocitosi persistente come conseguenza della proliferazione policlonale dei linfociti B, cellule principalmente CD5 + e dallo 0,1 al 10% sviluppa tumori linfoidi (Goff, 2007). Indagini siero logiche rivelano che l'infezione da Bovine leukaemia virus (BLV) è ampiamente diffusa in tutto il mondo con una elevata prevalenza in Nord e Sud America, alcuni paesi asiatici e del Medio Oriente, nonché in Europa (Rodriguez et al. 2011). Come altri retrovirus complessi il genoma BLV contiene le regioni gag, poI ed env; geni strutturali e geni regolatori che includono le regioni Tax, Rcx, R3 e G4 (Kettmann et al. 1994, Zhao et al. 2007). 11gene env codifica per la proteina gp51 dell'envelope e per la glicoproteina transmembrana gp30 essenziali per l'infettività viraIe e nella risposta anticorpale (Gillet et al. 2008). Variazioni genetiche entro il genere Deltaretrovirus risultano minime rispetto a quelle rilevate per i lenti virus umani e animali (Mansky et al. 1994, Willems et al. 1993 ). Un confronto di sequenze genomiche complete di tre isolati BLV da Belgio, Giappone e Australia ha rivelato il 97% di omologia nucleotidica (Coulston et al. 1990). L'analisi condotta sulle variazioni genetiche entro la sequenza gp51 ha dimostrato anche una significativa conservazione della sequenza in diverse località geografiche (Camargos et a. 2007; Camargos et al. 2002). Queste osservazioni sono in accordo con quelli precedentemente fatta da altri autori i quali hanno dimostrato l'esistenza solo di piccole differenze, prevalentemente mutazioni puntiformi (Beier et al. 2001; Mamoun et al. 1990). Queste mutazioni conferiscono alcune differenze in siti di restrizione che permettono la classificazione degli isolati BLV in tre (Fechner et al. 1997) e sei genotipi (Licursi et al 2002) mediante analisi RFLP. È stato inoltre dimostrato che alcuni genotipi possono influenzare la capacità leucomogenica del virus (Inoue et al. 2011). Fechner e collaboratori (Fechner et al. (997), hanno riportato l'associazione tra alcuni BLV varianti c il fallimento della rilcvazione degli anticorpi nei bovini infetti; tuttavia, altri non hanno osservato una relazione tra particolari genotipi e lo stato sierologico di animali infetti (Asfaw et al. 2005; Licursi et al. 2002). 2. Quali nuove conoscenze/informazioni il progetto si prefigge di produrre La caratterizzazione della diversità genetica globalc del BLV è, ad oggi, un tema attuale in ambito internazionale. Studi di analisi filogenetica, condotti sulla regione genica env, hanno dimostrato che gli isolati possono essere raggruppati in tre (Hemmatzadeh et al. 2007) o quattro (Camargos et a. 2007, Felmer et a. 2005) diversi sottogruppi genetici. Uno studio che ha integrato le sequenze complete disponibili di gp5 J di BLV da diverse origini geografiche, ha chiaramente dimostrato che le sequenze della leucosi bovina possono essere classificati in sette genotipi distinti Rodri ez et al. 2009). Tuttavia, oiehé uesta classificazione si è basata su dati di se uenza Pagina 5 di 12 t..::: I -::.! .,~b ~ "..".~-;.f;.'7-"::...:;. "<;;'1'" :;Y.~i?I.f' 1/: :.::::.; 'vi -'.<'i" {:;. \;c: 'C. ,~"", .•q4r.gO.~.>l',WlliJ;lbanca dati, considerato che include sequenze provenienti da Asia, Europa c ''4~~tJSh:"ula; ppresenta soprattutto i BL V circolanti nei bovini provenienti dalle Americhe. (;;'j "'V. un. aneanza di. studi approfonditi sulla caratterizzazione genetica e classificazione di V:;'. B,!!:Y1~9:t!¥l da ammalI mfettl provemcntI da Europa c m RussIa . .~~~; .., ;;,.Q~s0>ravoro si propone di implementare le attuali conoscenze filogenetiche fornendo un . ,.::..;~'quàdro ampio della situazione Italiana sia da un punto di vista geografico che come arco temporale analizzato. \l; '!.i . 3. Metodologia Per il seguente lavoro saranno utilizzati campioni BL V positivi, provenienti da diverse regioni italiane, collezionati nel corso degli anni dal CEREL durante le analisi di routine o nel corso di altre indagini sperimentali. I! lavoro avrà l'obiettivo di ottenere la disponibilità di sequenze geniche che verranno allineate con' quelle di riferimento presenti in Genbank ed analizzate mediante l'impiego di software specifici anche per la costruzione di alberi filogenetici. Identificazione dei punti di forza del progetto di ricerca. I! CEREL dispone di una grande quantità di materiale biologico positivo per la presenza di BL V collezionato in un ampio arco temporale e proveniente da tutte le regioni italiane dove si è riscontrata la malattia negli ultimi anni, questo permetterà di catalogare questo materiale anche dal punto di vista filogenetico sopperendo alla scarsità di dati circa la situazione italiana. Inoltre il CEREL dispone delle tecnologie biomoleeolari adatte a condurre studi di analisi filogenetica classica su una grande quantità di campioni e di matrici diverse. Negli ultimi anni patologie animali come la LEB sono diventate sempre più un modello di studio per le patologie umane indotte dai retrovirus e si specula anche su un coinvolgimento di questi agenti eziologici sullo sviluppo di forme neoplastiche nell'uomo; in questo ambito sarà interessante valutare la presenza del provirus integrato o del virus in varie matrici di consumo alimentare. 4. Descrizione dei criteri di trasferibilità e di diffusione dei prodotti e dei risultati da conseguire Recentemente, l'attenzione nazionale ed internazionale riguardo la Leueosi Bovina Enzootica è tornata su livelli importanti; ne sono testimonianza il Technical Hearing organizzato nel 2014 dall'EFSA c la volontà espressa anche in termini formali dall'Unione Europea e dal Ministero della Salute Italiano di voler imprimere un definitivo slancio per arrivare all'eradicazione della malattia. Lo studio delle sequenze degli stipiti virali utilizzati sarà di notevole interesse sia perché fino ad oggi non sono ancora disponibili dati in questo ambito sia perché diversi laboratori internazionali sono impegnati in analoghe ricerche. 5. Valore aggiunto NA dell'aggregazione tra soggetti diversi che partecipano al progetto 6. Descrizione e spiegazione dell'articolazione del programma in fasi fra le varie UU.OO. FASE 1 - Ricerca bibliografica e Organizzazione dcl progetto - DURA T A FASE: 4 mesi FASE 2 analisi della banca campioni (isolati stoccati presso il CERE L) e selezione pannello da utilizzare ai fini della ricerca - DURA T A FASE: 5 mesi FASE 3 Esecuzione FASE 4 Elaborazione delle prove di analisi filogenetica dei dati - DURATA - DURATA del FASE: lO mesi FASE: 5 mesi Pagina 6 di 12 ,.,"'~'~r;"':". ,\('lJ .;, ~.•l.~.f, ....•••• ~ ~{.:- ,'. (,,"{.' ~. 'f'/' '.. ~::':.t/ . 7. Output del programma (es. documenti; metodologie; corsi di formaZi1l!~,attivb~ène di servizi, etc.)con indicazione dei tempi previsti per la presentazione :r, . 'u~f.l~ (.,(0, " 'i~\ :"Ji ~» :".": oppo';:i~;"'i€fr~ftiiìp :.~'f) \ c~ '~,... Ogni fase del programma verrà rendicontata attraverso la formulazione di Laddove i dati e le informazioni raccolte fossero ritenute adatte e sufficienti, i div'ef.si,"s(ep,.~c(;:/ progetto saranno pubblicati sotto forma di pubblicazioni scientifiche in ambito naziò'fi'àle::filo internazionale ..È prcvedibile che si possano individuare due momenti di presentazione dei risultati: uno a metà del progetto di ricerca con la descrizione dei risultati preliminari e uno al termine del progetto con la presentazione del prodotto finale 8. Obiettivi e indicatori per la verifica dei risultati raggiunti Fase Obiettivo Indicatori A Ricerca bibliografica e Organizzazione del progetto Raccolta bibliografica e programmazione dci progetto B analisi della banca campioni (isolati stoccati presso il CEREL) e selezione del pannello da utilizzare ai fini della ricerca. Definizione del pannello campioni c Esecuzione delle prove di analisi filogenetica D Numero di sequenze realizzate Elaborazione dei dati Costruzione albero filogenetico Pagina 7 di 12 Cronogramma del progetto Mesi 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 ._--- - 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Unità Operative FASI B A analisi della banca Riccrca campioni (isolati bibliografica e Organizzazione del stoccati presso il CEREL) e progetto selezione del pannello da utilizzare ai fini della ricerea. 1 C Esecuzione delle prove di analisi ììlogcnetica D Elaborazione dei dati Pagina 8 di 12 Modulo Ibis - Progetto dell'Unità Operativa di ricerca Unità Operativa N. identificativo progetto: IZS UM 10/14 Re Numero identificativo dell 'Unità Operativa e tipo: I IMS Ente di appartenenza dell'Unità Operativa: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche Responsabile scientifico dell'Unità Operativa: Nome: Francesco Cognome: Feliziani Qualifica: Dirigente Veterinario Telefono: 075 343 3027 E-mail: [email protected] Descrizione del contributo specifico fornito al progetto dall'U.O. con indicazione delle attività, metodologia e obiettivi perseguiti L'intero progetto sarà seguito e realizzato dallU.O.l che quindi inizialmente curerà la programmazione e l'organizzazione del lavoro in base ai risultati della ricerca bibliografica. Successivamente selezionerà i campioni da analizzare e ne rintraccerà i dati anamnestici; infine si procederà ai test di sequenziamento dei campioni e alla valutazione dei dati. 11 prodotto del lavoro sarà soggetto a pubblicazione in riviste scientifiche o presentazioni in sede di congressI. Pagina 9 di 12 Tabella n. l - Risorse umane impegnate nel progetto per singola V.O. N. identificativo progetto: IZS UM 10/14 Re Titolo dcI progetto: Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia Durata del progetto (espressa in mesi): 24 Unità Operativa n. I Ente di appartenenza della Unità Operativa: Istiluto Zooprofilauico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche Responsabile scientifico dell'U.O.: Feliziani ___ L'''!ibora tgriolSeziOi1è1l i..•• NOME Fcliziani Francesco Casciari Cristina ~ Nome: Francesco Veterinario DiriQente Tecnico Laboratorio Tecnico Laboratorio CEREL CEREL CEREL ~ ~~ QUALIfiCA _Rapp011~ di'lav01:.o Temno indeterminato Temoo indeterminato Borsa di studio ~ ~" ~~~ .MESIUOMO. 3 7 12 TOT~\U;:22J!!!!!11!11 Firma del Responsabile scientifico dell'Unità Firma del Responsabile Scientifico del progetto Firma del Direttore dell'lZS capofila Operativa (per ciascuna V.O.) (solo per V.O. proponente) Pagina 10 di 12 Tabella n. 2 - Spese complessi\'c intero progetto N, identificativo progetto: IZS DM 10/14 Re Titolo del progetlo: Caratterizzazione molecolare degli stipiti BLV isolati in Italia 'Durata del progetto (espressa in mesi): 24 I{csponsabile scientifico dell'U.O.: Feliziani UNITA' IMS "OCIDISPEsA_ Nome: Francesco .UNITA.1if!il .UNltA,-t~ .UNiT!',,..,,.. - attrezzature - materiale di consumo 7.000 15.000 - personale non dipendente • missioni 5.000 • spese generali (max. 10%) W(lfT(HALE:PARZIAL'E-IMS 2,000 _29.000 Ii UNITA' EMS _';()C1DI .UNIT;'.]]!_ SPESA~ IJUNIT~q2•• - materiale di consumo - crsonale non di endente - missioni - s ese enerali (max, 10%) ~irTOTALE~PARZiALÉE:\lS 1-(1+2) TOT~GENERALE ù.NJTA~3'" ",~,=o..L ........................i. 'i I .1_290001 Finna del Responsabile scientifico Firma del Direttore dell'IZ$ Pagina Il di 12 Tabella n. 3 - Spese per V.O. IMS N. identificativo progetto: IZS UM 10/14 Re Titolo del progetto: Caratterizzazione Durata (espressa in mesi): 24 dci progetto Unità Operativa degli stipiti BLV isolati in Jtalia n. I Ente di appartenenza Responsabile molecolare della Unità OperatÌ\'a: scientifico dell'V.O.: Istituto Zooprofilattico Feliziani Sperimentale dell'Umbria e delle Marche Nome: Francesco - attrezzature - materiale di consumo 7.000 - personale a contratto 15.000 5.000 - missioni - spese generali (max. 10%) 2.000 (lfTOTÀLE' 29.000 Finna del Responsabile scientifico dell'Unità Reagenti, kit diagnostici, materiale a perdere ecc .. Borsa Tecnico Riunioni di lavoro. partecipazione Operativa convegni. ecc. _...,_ • ..:.c.=- = - Finna del Responsabile - Scientifico del progetto Pagina 12 di 12 ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE Delibera del Direttore Generale nO: 392 del 18/09/2015 Il presente verbale di delibera viene pubblicato all' albo pretori o dell 'Istituto il giorno :~ 8 SET. 2015 Perugia, 1 8 SET. 2015 ,.:;;. ESECUTIVIT A' conseguita il ,f~' 11 i_ le' \y ai sensi della deliberazione del Consiglio dl,{\ .~ - ',.:; .... , :J.-.'l'.\.... \\ .. // .•.•• . -::,.h\J ' ..• / -,- .•... Attestato di conformità all' originale La presente copia è conforme all'originale esistente presso l'ufficio composta da nO pagine. Il Dirigente: ------- Trasmissione oggetto delibera: Collegio dei Revisori Registrato a p. n. 41 del Registro n. Il delle deliberazioni del Direttore Generale. I Inviata alla Corte dei Conti il _