STRUMENTAZIONE Obbiettivo clinico Æ elevata informazione diagnostica elevata risoluzione spaziale e temporale elevata risoluzione di contrasto minimizzazione degli artefatti confort per il paziente semplicità di utilizzo per gli operatori Criteri che hanno condizionato l’evoluzione tecnologica e la progettazione dei sistemi RM MAGNETE •Elevata intensità di campo •Omogeneità spaziale •Stabilità temporale Permanente Vantaggi : • non richiede energia elettrica • campo di dispersione limitato • non richiede raffreddamento • costi di gestione limitati Bo Svantaggi : • peso elevato • sensibile alle variazioni termiche • intensità di campo limitata Resistivo Vantaggi : • non richiede criogeni Βο • può essere disattivato • campo Bo fino a 0.5-0.6 tesla Svantaggi : • elevato consumo di energia • raffreddamento ad acqua • costi di gestione elevati Superconduttivo Vantaggi : • intensità di campo elevata • omogeneità di campo elevata • consumo di energia ridotto Svantaggi : • necessità di criogeni • costi di acquisto elevati Rapporto tra la lunghezza del magnete (L) ed il diametro (D) dell’aperura utile per il paziente. – L/D piccolo Æ maggior confort per il paziente – L/D grande Æ maggior omogeneità di campo L D Per aumentare il confort del paziente i moderni tomografi tendono ad avere L/D più basso possibile (magneti corti, svasati) Diventa critica l’omogeneità Diventa essenziale il design del solenoide per la ottimizzazione dell’omogeneità del campo alle estremità del tomografo Schermatura del campo magnetico • passiva • attiva L'introduzione della schermatura attiva del campo magnetico ha consentito di ottenere tomografi molto più leggeri rispetto a quelli di prima generazione e maggior semplicità di installazione. Criogeni Inizialmente per il raffreddamento dei sistemi superconduttivi venivano usati azoto + elio. Successivamente si è passati all’uso del solo elio, con un consumo tipico di 0,150,20 l/h. Attualmente il consumo dell’elio è dell’ordine di 0,03-0,05 l/h. Le valutazioni che determinano la scelta di un tomografo si vanno orientando sempre più sulle applicazioni cliniche piuttosto che sull’intensità del campo magnetico. Sistemi chiusi Vantaggi : • alta intensità di campo • sequenze di acquisizione ultra-rapide • sequenze di acquisizione avanzate (MRS, fMRI, perfusion, diffusion etc.) Svantaggi : • in genere minor comfort per il paziente Sistemi aperti • esami su pazienti claustrofobici • esami su pazienti obesi Vantaggi • miglior gestione degli esami su : pazienti traumatizzati pazienti pediatrici • radiologia interventistica • rendimento del campo maggiore di almeno il 20% nella direzione Y Svantaggi • tempi di esame più lunghi • sequenze avanzate non disponibili B0 GE Profile Adv. Ovation Hitachi Airis II Siemens Open Viva Marconi Outlook Proview Fonar Quad 7000 Philips Panorama Toshiba Opart Tipo Gradienti Slew rate Tomografi RM “aperti” a basso campo 0.2 T permanente 0.35 T permanente 15 mT/m 15 mT/m 25 mT/m/s 25 mT/m/s 0.3 T permanente 15 mT/m 20 mT/m/s 0.2 T resistivo 15 mT/m 17 mT/m/s 0.23 T resistivo 16 mT/m (x,y) 18 mT/m (z) 25 mT/m/s (x,y) 40 mT/m/s (z) 0.35 T resistivo 12 mT/m 20 mT/m/s 0.23 T resistivo 16 mT/m (x,y) 18 mT/m (z) 25 mT/m/s (x,y) 40 mT/m/s (z) 0.35 T superconduttivo 10 mT/m 20 mT/m/s Tomografi RM “aperti” a campo medio – alto Fonar Quad 12000 GE Open speed Siemens Magnetom Open Hitachi Altaire Marconi Infinion HFO Philips Panorama B0 Tipo Gradienti Slew rate 0.6 T resistivo 12 mT/m 20 mT/m/s 0.7 T superconduttivo 15 mT/m 25 mT/m 25 mT/m/s 40 mT/m/s 1.0 T superconduttivo 20 mT/m 50 mT/m/s 0.7 T superconduttivo 22 mT/m 55 mT/m/s 0.6 T superconduttivo 25 mT/m 50 mT/m/s 1.0 T superconduttivo 30 mT/m 30 mT/m 75 mT/m/s 150 mT/m/s Sistemi dedicati • indirizzati allo studio di specifici distretti corporei • basso costo • buona risoluzione e buon S/R Gradienti Linearità Elevata intensità Elevata rapidità temporale Gmax Slew rate = tr Gmax. Gradient Strength mT/m t r Time (msec) Gradienti intensi e rapidi permettono : • risoluzioni spaziali e temporali elevate • l’ accesso al ‘fast imaging’ (EPI etc) • minori artefatti (miglior compensazione del flusso) Evoluzione tecnologica : • intensità e rapidità dei gradienti • gradienti attivi schermati (minimizzazione delle eddy currents) • gradienti ‘silenziosi’ Bobine RF Bobina trasmittente deve generare un campo RF intenso ed omogeneo per un breve periodo Bobina ricevente deve possedere un elevata sensibilità Molti progressi sono stati compiuti rispetto alle bobine usate negli scanner di prima generazione, grazie soprattutto all'introduzione della tecnologia digitale. La demodulazione del segnale RM viene effettuata con i moderni ADC (Analogic Digital Converter), con il vantaggio (rispetto ai vecchi convertitori analogici) di un accresciuto range dinamico, di un accresciuto rapporto segnale/rumore e di una pressochè totale libertà da artefatti come quelli della quadratura d'immagini e di spike nella linea di base. La sintesi digitale diretta del segnale RF trasmesso permette di ottenere un segnale estremamente stabile in termini di ampiezza, frequenza e fase. L'incorporazione del pre-amplificatore direttamente nella bobina RF permette di evitare possibili problemi di adattamenti di impedenze ed aumentare quindi il rapporto segnale/rumore. L'introduzione di bobine RF in quadratura, sia per la trasmissione che per la ricezione, ha permesso di ottenere un aumento di un fattore √2 nel rapporto segnale/rumore ed una riduzione di un fattore 2 nella potenza trasmessa rispetto alle bobine ‘lineari’. lineare in quadratura Lo sviluppo di bobine 'dedicate' (sia di superficie che non, rigide o flessibili) ha permesso l'esplorazione ottimale di specifici distretti corporei. Segnale Rumore Lo sviluppo delle bobine phased-array con ricevitori multipli permette di acquisire volumi grandi (ad esempio l'intera colonna toracica e lombare) in tempi estremamente ridotti e con un elevato rapporto segnale/rumore. La 'rivoluzione' informatica ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'imaging mediante RM, che per sua stessa natura necessita di risorse di calcolo considerevoli. La potenza di calcolo oggi a disposizione permette di ottenere e manipolare immagini praticamente senza tempi morti (sono anzi possibili acquisizioni in realtime), di ricostruire in 3D le immagini, calcolare le maximum intensity projection (MIP) e generare animazioni sulla stessa console di acquisizione, il tutto con un'interfaccia estremamente user friendly e tempi di apprendimento molto ridotti. Work in progress