23 febbraio 2017 LACE -Light on the ArChitecture of lifE Da un punto di vista generale i materiali biologici sono sistemi estremamente complessi e complicati che, una volta attivati, funzionano in modo sistematico. Le cellule viventi contengono “macchine” delle dimensioni dei nanometri che presentano una combinazione unica di alta efficienza, alta capacità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali, e alta affidabilità. Esse contengono centinaia di molecole organizzate in una disposizione gerarchica che presentano simmetrie non banali, peraltro non ancora compiutamente comprese. La conferenza sarà focalizzata sulle nuove frontiere in Biofisica che esplorano la struttura e la dinamica della materia vivente, dando particolare enfasi all'uso della luce come strumento per indagare i processi e le funzioni cellulari visti come meccanismi collettivi e integrati. L’interazione energia-materia è uno degli aspetti fondamentali della Biofisica, non solo per gli effetti delle radiazioni (ionizzanti e non) sulle biostrutture, ma anche e soprattutto perché le tecniche spettroscopiche costituiscono uno dei mezzi di indagine più potenti nello studio dei sistemi biologici. Particolare risalto verrà dato allo studio della luminescenza ultradebole (emissione di luce di bassa intensità assimilabile alla luce emessa da una lampadina ed osservata a grandissima distanza) per il suo legame ai meccanismi di trasporto di carica, energia e informazione all’interno delle strutture organizzate dei sistemi biologici. Le parole chiave che costituiscono il titolo della conferenza sono pertanto: LIGHT intesa come (i) studio dell’interazione luce – materia biologica e (ii) fare luce sul ruolo della struttura nella materia vivente; ARCHITECTURE intesa come importanza della struttura fortemente organizzata e correlata che sovraintende alla vita e sul ruolo che su di essa hanno le strutture formate dall’acqua; LIFE in tutte le accezioni della parola “vita”. L’acronimo LACE richiama la traduzione inglese della parola “merletto”, ed è stato scelto per mettere ancor di più in evidenza il ruolo di questo “disegno” organizzato della materia vivente. Le immagini sottostanti, riprese dal web, mostrano una forte analogia “visiva” tra un prezioso merletto prodotto al tombolo e le strutture sia della singola cella (DNA, tripla elica, citoscheletro, etc) che degli aggregati cellulari. Merletti sembrano anche le strutture frattali dei cristalli di ghiaccio. Senza contare infine che la parola “merletto” fa richiamo ad una tradizione nella quale la Sicilia ha sicuramente un posto di rilievo nel panorama nazionale e internazionale. Merletto al tombolo realizzato a Mirabella Imbaccari (CT) Citoscheletro della cellula Aggregati cellulari Museo del tombolo (AV) Strutture frattali dei cristalli del gelo