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INDICE
1.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ................................................................................................. 1
2.
RESPONSABILITA’ .................................................................................................................................. 2
3.
PERSONALE INTERESSATO................................................................................................................. 2
5.
MODALITA’ OPERATIVE......................................................................................................................... 2
5.1. Premessa .................................................................................................................................................... 2
6.
RIFERIMENTI NORMATIVI E/O BIBLIOGRAFICI ............................................................................... 5
7.
LISTA DI DISTRIBUZIONE ...................................................................................................................... 8
8.
MONITORAGGIO………………………………………………………………………………..……….9
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Lo scopo della seguente procedura è quello di identificare e proporre strumenti
atti alla appropriatezza degli accertamenti di diagnostica per immagini nel trauma
cervicale, implementando linee guida univoche in
tutti i presidi ospedalieri e
territoriali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa.
La procedura mira ad una riduzione del numero di esami radiologici
“inappropriatamente” richiesti ed eseguiti, quando non aggiungono valore al
sospetto diagnostico del clinico è non sono utili a modificare la gestione clinica del
paziente.
L’inappropriatezza di tali esami conduce pertanto allo spreco di risorse già
limitate, all’allungamento dei tempi di attesa, ad un’assenza di beneficio rispetto al
danno che l’esposizione a radiazioni potrebbe causare alla persona.
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2. RESPONSABILITA’
Sono responsabili dell’applicazione di questa procedura:
•
I direttori sanitari dei presidi ospedalieri di Vittoria – Modica - Ragusa
•
I direttori di Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri
•
I direttori delle unità operative dei presidi ospedalieri
•
Medici di PS e delle UO di ortopedia e neurologia
•
Il presidente del Comitato rischio clinico
3. PERSONALE INTERESSATO
•
Personale medico di pronto soccorso
•
Personale medico delle unità operative di ortopedia e neurologia
4. PAROLE CHIAVE
Appropriatezza prescrittiva.
5. MODALITA’ OPERATIVE
5.1. Premessa
L’esposizione alle radiazioni ionizzanti delle persone può determinare effetti
dannosi sulla salute. Gli effetti possono manifestarsi anche a dosi relativamente
basse e non richiedono il superamento di un valore soglia.
La probabilità di insorgenza di tali danni aumenta con la dose ricevuta,
mentre la gravità degli effetti risulta essere indipendente da essa.
È però evidente come sia rilevante per l’individuo e per la popolazione nel
suo insieme limitare tali esposizioni ai casi indispensabili, e ridurre quelle
necessarie al minimo compatibile con la formulazione di una diagnosi.
L’impiego medico delle radiazioni ionizzanti, che costituisce la fonte
principale di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione dovuta a
sorgenti artificiali, è in continuo aumento in Italia così come in tutti i Paesi con
un elevato grado di assistenza sanitaria.
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In ordine agli effetti associati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti, si
evidenzia che i principali meccanismi che determinano danno biologico
coinvolgono essenzialmente il nucleo delle cellule, dove è presente il DNA.
Le radiazioni ionizzanti inducono lesioni del DNA (tra cui interruzione della
catena, danni alle basi) che, se non sono riparate, possono determinare
conseguenze più o meno rilevanti nelle funzioni cellulari.
Gli effetti possono manifestarsi dopo un tempo breve o lungo a seconda
della quantità di radiazione assorbita e delle modalità con cui la radiazione è
somministrata.
LE RADIAZIONI IONIZZANTI COME RISCHIO SOCIALE
L’OMS, nella declaratoria dei rischi potenziali del genere umano, in ordine
alla morbilità neoplastica, comprende anche le radiazioni ionizzanti per uso
medico che, nell’ultimo decennio, soprattutto con il routinario utilizzo delle TAC
multislice, hanno assunto un carattere definito “pericoloso”.
Infatti l’esposizione a radiazioni ionizzanti viene vista dall’ OMS stessa non
singolarmente ma facendo riferimento all’intera popolazione cellulare mondiale
che, dunque, presenta un rischio di morbilità oncologica notevolmente
superiore: non appare, infatti, corretto il modello di pensiero, adottato dalla
maggioranza dei soggetti che si sottopongono ad indagini radiografiche, che il
rischio di morbilità per il singolo soggetto sia solamente probabilistica alla
lontana.
Appare, invece, corretto rilevare che il rischio sociale sia assolutamente
certo e che tale rischio vada valutato in termini di costo-beneficio.
5.2. Modalità di appropriatezza dell’indagine radiografica
Prima di prescrivere un accertamento diagnostico con radiazioni è importante
valutare:
• Che l’esame che si sta richiedendo è utile per il paziente.
• Che non sia possibile ottenere informazioni da indagini già effettuate dal
paziente.
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• Che non sia possibile ottenere le stesse informazioni da un esame che
comporta meno rischi per la salute del paziente.
• Che l’esame risulti dirimente per la diagnosi, considerando i rischi per il
paziente e i possibili benefici.
5.3. Approccio EBM RX rachide cervicale
Le linee guida e i protocolli relativi alla appropriatezza diagnostica nel trauma
cervicale sono molteplici, tutti però concordano sulla necessità di limitare il ricorso
indiscriminato alla radiografia del rachide cervicale.
Linee-guida dell’Autorità canadese
WAD ( lesioni associate al colpo di frustra cervicale)
Grado di presentazione clinica:
• 0
Nessun disturbo riferito, Nessun segno clinico (s)
• I
Riferito dolore al collo, contrattura o semplice tensione Nessun
segno clinico (s)
• II a
Tensione notevole, normale range di movimento
• II b
Tensione notevole e movimenti limitati
• III
Disturbi al collo e segni neurologici (s) **
• IV
Disturbi al collo con fratture o lussazioni
** segni
neurologici: ridotti o assenti i riflessi tendinei profondi, debolezza
e deficit sensitivi
RX : di routine per i gradi III e IV
Collare cervicale in WAD IIb
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Tecniche di imaging specializzate
WAD gradi I e II
Non vi è nessun ruolo per tecniche di imaging specializzate
WAD Grado III
Devono essere utilizzate tecniche di imaging specializzate in alcuni pazienti con, ad
esempio, compressione del nervo, della radice nervosa o sospetta lesione del
midollo spinale
6. RIFERIMENTI NORMATIVI E/O BIBLIOGRAFICI
Royal College of Radiologists. Making the Best Use of a
Department of Clinical Radiology: Guidelines for Doctors.
Fourth edition. Royal College of Radiologists (ISBN 1
872599 37 0). London, 1998.
Roberts, C. J. Towards the more effective use of diagnostic
radiology. A review of the work of the RCR Working Party
on the more effective use of diagnostic radiology 1976-86.
Clin Radiol 1988, 39:3-6.
National Radiological Protection Board and The Royal
College of Radiologists. Patient dose reduction in diagnostic
radiology (ISBN 0 85951 327 0). HMSO London, 1990.
RCR Working Party. A multi-centre audit of hospital
referral for radiological investigation in England and
Wales. BMJ 1991, 303:809-12.
US Department of Health and Human Services, Agency
for Health Care Policy and Research. Acute Pain
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Management. The Agency, Rockville, MD, 1993.
SIGN 50: A guideline developer’s handbook. Scottish
Intercollegiate Guidelines Network, Edinburgh 2001.
Godwin, R., de Lacey, G., Manhire, A. (eds). Clinical audit
in radiology (ISBN 1 872599 19 2). Royal College of
Radiologists, London, 1996.
Field, M. J., Lohr, K. N. (eds). Guidelines for clinical practice:
from development to use. National Academy Press,
Washington D.C., 1992.
Dixon, A. K. Evidence-based radiology. Lancet 1997,
350:509-12.
NHS Management Executive. Improving clinical
effectiveness: clinical guidelines 1993 (EL(93)115). NHS
Management Executive, London, 1993.
Dubois, R.W. Should radiologists embrace or fear practice
guidelines? Radiology 1994, 192:43-46A.
Grimshaw, J. M., Freemantle, N., Wallace, S., et al.
Developing and implementing clinical practice guidelines.
Effective health care 1994, 8:1-12.
Grimshaw, J. M., Russell, I. T. Achieving health gain
through clinical guidelines: 1. Developing scientifically
valid guidelines. Quality in health care, 1993, 2:243-8.
Eccles, M., Clapp, Z., Grimshaw, J., et al. North of England
evidence-based guidelines development project: methods
of guideline development. BMJ 1996, 312, 760-62.
Cluzeau, F., Littlejohns, P., Grimshaw, J. M., Feder, G.
Appraisal instrument for clinical guidelines. St George’s
Medical School, London, 1997.
Audit Commission. Improving your image: how to manage
radiology services more effectively. (ISBN 0 11 8864 14 9).
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HMSO, London, 1995.
American College of Radiology. Appropriateness criteria for
imaging and treatment decisions. American College of
Radiology, Reston, Virginia, US, 1995.
Bury, B., Hufton, A., Adams, J. Radiation and women of
child-bearing potential. BMJ 1995, 310:1022-3.
National Radiological Protection Board. Board statement
on diagnostic medical exposures to ionising radiation
during pregnancy and estimates of late radiation risks to
the UK population. Documents of the NRPB, Didcot, 1993,
4:1-14.
National Radiological Protection Board/RCR/College of
Radiographers. Diagnostic medical exposures: advice on
exposure to ionising radiation during pregnancy. NRPB,
Didcot, 1998.
National Radiological Protection Board. Radiation Exposure
of the UK Population from Medical and Dental X-ray
Examinations, NRPB-W4 (ISBN 0 85951 468 4). NRPB,
Didcot, 2001.
National Radiological Protection Board. Protection of the
patient in x-ray computed tomography, (ISBN 0 85951 345 8)
HMSO, London, 1992.
Leung, D.P.Y., Dixon, A.K. Clinico-radiological meetings:
are they worthwhile? Clin Radiol 1992, 46:279-80.
Agenas “progetto mattoni SSN”
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7. LISTA DI DISTRIBUZIONE
•
direttori sanitari dei presidi ospedalieri di Vittoria – Modica - Ragusa
•
direttori di Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri
•
direttori delle unità operative dei presidi ospedalieri do ortopedia e neurologia
•
Medici di PS e delle UO di ortopedia e neurologia
•
presidente del Comitato rischio clinico
8. OBIETTIVI
Riduzione del numero di Rx Rachide cervicali prescritti:
Distretto di Vittoria < 5%
Distretto di Ragusa < 10%
Distretto di Modica < 20%
9.0 INDICATORE
Numero rx effettuate / diagnosi trauma cervicale
9. MONITORAGGIO
Verifica trimestrale del numero di Rx rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente per la stessa patologia
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