L’ASSOCIAZIONE “PRO SENECTUTE” DI PEIA-ONLUS Giovedì 18 Marzo 2010 ore 20.30 Oratorio Papa Giovanni XXIII Peia Il relatore dr. GIORGIO GATTI cardiologo Il pubblico Negli ultimi cinquant’anni le malattie cardiovascolari hanno avuto un aumento drammatico, specialmente nei paesi occidentali a maggior sviluppo economico. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che nel mondo i morti per malattie cardiovascolari (la prima causa di mortalità e di disabilità) sono destinati a salire dagli attuali 15 milioni a 20-22 milioni nel 2020. Solo in Europa il 50% della mortalità globale è attribuita alle malattie cardiovascolari. Questo incremento è coinciso con generali modificazioni dello stile di vita, dovute alle maggiori possibilità economiche e all'affermarsi di abitudini nocive, come il fumo, l'alimentazione scorretta ed abbondante e la sedentarietà, cui sono connessi il diabete mellito, l'obesità e l'ipertensione arteriosa. Questo insieme di anomalie, dette fattori di rischio cardiovascolari, facilitano il processo. È possibile prevenire le malattie cardiache? La prevenzione: - Conoscere i propri rischi - No al fumo - Alimentazione corretta - Adeguata attività fisica - Divertirsi in modo sano Ecco alcuni suggerimenti per aiutare a proteggere il cuore. I fattori di rischio modificabili I fattori di rischio modificabili sono condizioni, abitudini, stili di vita che possono contribuire ad aumentare il rischio di malattia cardiovascolare, ma per le quali è possibile fare qualcosa come prevenzione. Fattori biologici Pressione Arteriosa e Ipertensione Ipertensione, colesterolo alto, carenza di colesterolo buono, diabete e insufficienza renale sono tutti fattori di rischio importanti. Pertanto, per la lotta contro queste malattie e per monitorare gli indici biologici sono imperativi: la misura della pressione arteriosa, le analisi periodiche per colesterolo e per la glicemia. L’essere in sovrappeso favorisce l’emergere di tutte queste anomalie ed è quindi considerato un fattore di rischio. Allo stesso modo, un giro vita eccessivo (addome) è un altro fattore di rischio: non dovrebbe superare i 102 centimetri per gli uomini e 88 per le donne. Stili di vita Smettere di fumare Alcune cattive abitudini sono ben note nel contribuire ad aumentare il rischio cardiovascolare: Fumare: Fumo di sigarette… ed altro Bere: Eccessivo consumo di alcool Alimentazione: Consumo di troppi grassi di origine animale e troppa carne rossa, consumo di poca frutta e verdura (meno di 5 porzioni al giorno) e poco pesce Inattività fisica: esercizio fisico scarso e non costante. I fattori di rischio non modificabili Rientrano nella categoria dei fattori di rischio non modificabili tutte quelle condizioni per cui non è possibile agire in nessun modo. Nonostante ciò è importante prenderli in considerazione: Sesso Gli uomini sono più a rischio di malattie cardiovascolari rispetto alle donne, ma attenzione, queste non ne sono necessariamente immuni. Dopo la menopausa e con la crescente aspettativa di vita, le donne potrebbero essere addirittura maggiormente a rischio degli uomini. Età Il rischio di malattia cardiovascolare aumenta con l’età: nel complesso, aumenta più rapidamente superati i 65 anni. Storia familiare Avendo parenti stretti (1 ° grado: padre, madre, fratello, sorella) che hanno sofferto di malattie cardiovascolari in età precoce (prima dei 55 anni per un padre o un fratello, prima dei 65 anni per una madre o una sorella) aumenta il rischio cardiovascolare personale. Storia personale Se avete già sofferto di problemi cardiovascolari (infarto, aritmie, bypass al cuore, ictus, arterite), vi è un generale aumento del rischio cardiovascolare. Non fumare o usare prodotti del tabacco Fumare o utilizzare altri prodotti del tabacco è uno dei fattori di rischio più significativi per lo sviluppo di malattie cardiache. Quando si tratta di prevenzione delle malattie cardiache, nessuna quantità di fumo è sicuro. Il fumo di tabacco contiene oltre 4.800 sostanze chimiche. Molti di questi possono danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, rendendoli più vulnerabili al restringimento delle arterie (aterosclerosi). Ad esempio: la nicotina restringe i vasi sanguigni, mentre il monossido di carbonio sostituisce parte dell’ ossigeno nel sangue, costringendo, di conseguenza, il cuore ad un sforzo maggiore dovendo aumentare il battito cardiaco e di conseguenza la pressione sanguigna per compensare la restrizione e per fornire sufficiente ossigeno. Le donne che fumano e prendono la pillola anticoncezionale sono a maggior rischio di infarto o ictus, rischio che aumenta con l'età, soprattutto oltre i 35 anni. La buona notizia, però, è che quando si smette di fumare, il rischio di malattie cardiache scende drasticamente nel giro di un anno e non importa quanto o per quanto tempo si è fumato. Alimentazione Una sana “dieta” deve essere sempre ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini magri che possono aiutare a proteggere il cuore. I legumi, fonti a basso contenuto di grassi e ricchi di proteine e alcuni tipi di pesci possono anche ridurre il rischio di malattie cardiache. Il consumo di alimenti contenenti omega-3 (acidi grassi di tipo polinsaturi), sono da preferire in quanto hanno la capacità di ridurre il rischio di attacco cardiaco, proteggono contro battiti cardiaci irregolari e tendono a regolarizzare la pressione sanguigna. Alcuni pesci sono una buona fonte naturale di omega-3, tuttavia le donne incinte e le donne in età fertile dovrebbero evitare il consumo di squalo, pesce spada e sgombro, perché contengono livelli di mercurio abbastanza alto da costituire un pericolo per il feto in via di sviluppo, mentre per tutti gli altri, i benefici per la salute derivanti dal consumo anche di questi pesci è notevolmente superiore agli eventuali rischi connessi con il mercurio. Gli Omega-3 sono presenti in piccole quantità anche in olio di semi di lino, olio di noci e olio di soia, e possono essere presenti anche in alcuni integratori alimentari. Una sana alimentazione, inoltre, significa anche bere alcool con moderazione, non più di due bicchieri di vino a pasto per gli uomini e uno per le donne. A questi livelli moderati, l'alcool può avere un effetto protettivo sul cuore, mentre a livelli superiori o l’uso di super alcolici diventa un pericolo per la salute. Diventa attivo Un’adeguata attività fisica può ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari: Questa non solo aiuta a controllare il peso corporeo, ma può ridurre la probabilità di sviluppare patologie, come la pressione alta, il colesterolo alto e il diabete, che possono mettere a dura prova il cuore. Inoltre è stato ampiamente dimostrato che una moderata attività fisica riduce anche lo stress, ulteriore fattore di malattie cardiache. Le linee guida consigliano di fare almeno da 30 a 60 minuti di attività fisica, moderatamente intensa, per la maggior parte dei giorni della settimana. Questo non deve scoraggiare, in quanto non è necessario fare 30-60 minuti consecutivi ma è possibile suddividere il tempo di allenamento in sessioni di 10 minuti per ottenere gli stessi benefici E importante ricordare che: il giardinaggio, le pulizie di casa, salire le scale a piedi, portare a passeggio il cane, ecc. sono tutti comportamenti positivi per la salute del cuore. Va sempre tenuto presente che non è necessario fare sforzi eccessivi (a volte questo può risultare dannoso se non si è adeguatamente allenati) per ottenere benefici: i vantaggi si possono vedere aumentando gradualmente l'intensità, la durata e la frequenza degli allenamenti. Mantenere un peso forma In età adulta si tende ad acquistare peso e questo è composto prevalentemente da grasso, piuttosto che da muscoli. L’eccesso di peso può portare a condizioni che aumentano le probabilità di malattie cardiache, la pressione alta, il colesterolo e il diabete. Un modo per vedere se il proprio peso è corretto è quello di calcolare l’indice di massa corporea (BMI), che considera l’altezza e il peso (BMI = peso:altezza2) per determinare se si dispone di una percentuale di grasso corporeo nella norma o eccessivo. Valori di BMI maggiori di 25 sono associati a elevata presenza di grassi nel sangue. Il BMI è una buona guida, ma imperfetta in particolare per soggetti che praticano molto sport con una massa muscolare importante. In alternativa a questo, la circonferenza della vita è un utile strumento per misurare la quantità di grasso addominale: in generale, gli uomini sono considerati in sovrappeso se il loro girovita è maggiore di 102 cm, mentre le donne, in generale, sono in sovrappeso se il loro girovita è maggiore di 89 cm. Anche piccole riduzioni di peso possono essere utili:il calo di appena il 10 per cento può diminuire la pressione del sangue, il livello di colesterolo e il rischio di diabete. Divertirsi La felicità aiuta a non ammalarsi: chi l’avrebbe detto? Eppure è così, lo dimostra uno studio americano. “Ridere fa buon sangue” è un detto popolare che nasce nella notte dei tempi e lo studio durato dieci anni su più di millesettecento persone non fa che provarlo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Giornale Europeo della Salute. Alla Columbia University Medical Center di NY la dottoressa Karina Davidson, a capo della ricerca, ha fatto monitorare i partecipanti per ben dieci anni. Di ognuno sono stati annotati dati in relazione all’umore e al grado di pessimismo o ottimismo così da capire se il modo di affrontare a vita, e quindi i problemi relativi, avesse in qualche modo un riscontro nelle malattie cardiovascolari. Infatti hanno potuto dimostrarlo. Dei 1.700 soggetti presi a campione per la ricerca in 145 sono stati riscontrati problemi cardiovascolari e, andando a verificare i dati raccolti si è potuto stabilire che chi era più ottimista sulla vita aveva il 22% in meno di possibilità di sviluppare questo genere di malattie. Esami periodici della salute Tra i maggiori rischi la pressione sanguigna alta, il colesterolo alto e il diabete sono i fattori che maggiormente possono danneggiare il cuore e i vasi sanguigni. Ma senza una verifica di questi, probabilmente uno non saprà mai (se non troppo tardi) se sussistono condizioni di rischio. Screening regolari, specialmente in presenza di una storia familiare di malattia cardiaca, possono mettere in luce eventuali disfunzioni, in modo che, se è necessario, si possa intervenire in tempo. Proprio in quest’ottica la PRO SENECTUTE da diverso tempo ha attivato: Il controllo della pressione arteriosa (tutto il mese di aprile) - attraverso l’iniziativa di screening denominata “il mese della prevenzione della pressione arteriosa” è possibile fare questo controllo, a titolo gratuito, presso la farmacia di Peia per più giorni e per più volte al giorno. Questo consentirà di evidenziare meglio l’andamento della pressione in momenti diversi. Il controllo del diabete e colesterolo (la seconda domenica di ottobre) - in tanti anni di screening ha permesso, a diverse persone, di conoscere di essere portatore inconsapevole di patologia. Intervenendo in tempo, si limitano i rischi con evidenti benefici sia nella qualità di vita della persona, sia nella bassa ricaduta sulla società, in termini di costi