Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Esercitazione 4 Caratterizzazione e misure su circuiti digitali 1. Introduzione Scopo dell’esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Misurare i parametri elettrici di porte logiche, - Verificare le differenze tra le diverse famiglie di porte logiche. Gli homework da preparare prima di iniziare la parte sperimentale sono calcoli e simulazioni dei circuiti su cui vengono eseguite le misure. Moduli e strumenti da utilizzare I circuiti richiesti sono premontati; durante l’esercitazione devono solo essere collegati gli strumenti (alimentatore, generatore di segnale all’ingresso e oscilloscopio doppia traccia sui punti di misura). Viene utilizzato il modulo A6 CIRCUITI LOGICI. Esecuzione delle misure Per ciascuna misura viene utilizzato uno dei circuiti premontati sul modulo sperimentale, predisposto secondo la configurazione indicata. Note: Anche in questa esercitazione vengono utilizzati circuiti attivi (richiedono alimentazione). Utilizzare una tensione di alimentazione di 5V nominali, ricavata da una delle sezioni a tensione variabile (alcune misure richiedono di variare l’alimentazione). Rivedere le avvertenze generali sull’uso degli alimentatori nelle esercitazioni precedenti. Anche nel caso in cui vengano utilizzati i circuiti premontati (dotati di protezioni sugli ingressi dei circuiti logici), verificare i livelli del segnale fornito dal generatore esterno PRIMA di collegarlo al circuito. Ricordare che tensioni esterne al campo individuato dalle alimentazioni (massa-5V in questo caso) possono danneggiare i circuiti integrati. Per evitare danni al circuito U4, predisporre l’interruttore 10 in posizione 1 PRIMA di dare alimentazione. Portarlo in posizione 2 solo quando richiesto nell’esperienza 2.4. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 1 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 2. Misure e simulazioni 2.1 –Transcaratteristica e parametri elettrici di porte logiche Predisposizione del modulo Utilizzare il modulo denominato Carico Variabile. Il circuito da caratterizzare è riportato in figura: Tabella selettori: S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 1 - connessione uscita a GND 2 - connessione uscita a +5V 1 - selezione connessione verso uscita di R da 330Ω e 100Ω 2 - selezione connessione verso uscita di R da 10kΩ e 1kΩ 1 – connessione verso uscita di R da 100Ω 2 - connessione verso uscita di R da 330Ω 1 – connessione verso uscita di R da 1kΩ 2 - connessione verso uscita di R da 10kΩ 1 – connessione al carico di U5A e U6A 2 – connessione al carico di U3A e U4A 1 – connessione al carico di U4A 2 – connessione al carico di U3A 1 – connessione al carico di U6A 2 – connessione al carico di U5A SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 2 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Homework Simulare con Pspice il comportamento del circuito applicando in ingresso un’onda triangolare. Tracciare le tensioni di uscita delle varie porte, nelle condizioni di carico indicate per l’esecuzione delle misure. Misure Come per tutti i circuiti con alimentazione, ricordare di alimentare prima l’integrato, poi applicare il segnale in ingresso. Utilizzare una tensione di alimentazione di 5 V nominali (vedi note all’inizio di questa guida). Caricare le porte con la resistenza da 10kΩ connessa verso massa (selettori S1=1, S2=2, S4=2,). Transcaratteristica 1. Regolare il generatore di segnali in modo tale che produca una forma d’onda triangolare, con frequenza di 1 kHz circa e tensione compresa tra 0 V e la tensione di alimentazione (agire opportunamente sui comandi di ampiezza e offset del generatore). Dopo aver controllato con l’oscilloscopio che il segnale sia corretto, collegare l’uscita del generatore all’ingresso delle porte logiche (J1). 2. Collegare il canale 1 dell’oscilloscopio all’ingresso delle porte logiche (J2) e il canale 2 all’uscita (J3). Con l’oscilloscopio in modalità standard (Y,t) verificare la presenza dei segnali di ingresso e di uscita 3. Selezionare la modalità XY dell’oscilloscopio (negli oscilloscopi analogici abbassare la luminosità dello schermo per non bruciare i fosfori del tubo catodico). 4. Visualizzare le transcaratteristiche Vo(Vi) delle porte logiche HCT04, HC04 e LS04 (selezionare la porta su cui eseguire le misure operando sui selettori S5, S6 e S7). 5. Riportare su grafici quotati le forme d’onda osservate. 6. Individuare e discutere le differenze tra le transcaratteristiche delle porte. Effetti della tensione di alimentazione 1. Modificare l’alimentazione (con cautela – variazioni massime del - 40% + 20%) e verificare cosa si modifica nelle forme d’onda di uscita e sulle transcaratteristiche. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 3 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Caratteristica V(I) di uscita Inizialmente eseguire le misure complete indicate in questo punto solo per la porta HC nello stato di uscita alto; ripetere le misure per lo stato basso e per la porta LS (operazioni indicate tra [ ]) dopo aver completato i punti successivi di questa esercitazione. 1. Riportare l’alimentazione al valore nominale (5 V), e tornare con l’oscilloscopio in modalità (y,t). Applicare all’ingresso un segnale a onda quadra con livelli esterni a VIH, VIL (e tali da non danneggiare i componenti). 2. Fare riferimento allo schema iniziale del punto 2.1 e alle figure seguenti: Connettendo alternativamente le 4 resistenze di uscita (operando sui selettori S2, S3 e S4), ricavare il grafico VO(IO) per lo stato H [per lo stato L] per le porte HC04 [LS04] (interpolare l’andamento dai 4 valori misurati). Per lo stato L connettere le resistenze a +5V, per lo stato H connetterle a GND (selettore S1). Calcolare la corrente IO come rapporto tra la caduta di tensione sulla resistenza di pull-up o pull-down e il valore della resistenza stessa. VO [V] VAL VOH IOH IO [mA] Dai grafici e dai valori delle IOH ed IOL riportati sui DataSheet ricavare i valori delle VOH e VOL. Discutere i motivi dei diversi comportamenti delle varie porte logiche. La porta U5A è un Trigger di Schmitt invertente; la sua caratteristica Vo(Vi) presenta isteresi. Per questo componente: 1. Verificare l’effettiva presenza di isteresi all’ingresso della porta e riportare il grafico di ciò che si osserva sull’oscilloscopio, commentandone l’andamento. 2. Verificare il comportamento delle soglie del trigger al variare dell’alimentazione. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 4 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 2.2 –Caratteristiche di porte Open Collector e Totem Pole. Predisposizione del modulo Il circuito da caratterizzare è riportato in figura: J15 U4B - 74HC04 J14 J29 J16 U5B - 74HC14 15 kΩ 74HC14 P1 J17 +5 V U7A - 74HC05 10 kΩ 10 nF S8 Tabella interruttori (1 = Aperto 2 = Chiuso) S8 Aperto - resistenza 10 kΩ non connessa a +5V Chiuso - resistenza 10 kΩ connessa a +5V Homework Calcolare la frequenza di oscillazione dell’oscillatore in ingresso. Misure Per le misure non è necessario il generatore di segnali in quanto l’ingresso è generato direttamente dalla porta NOT UC5 connessa in modo da ottenere un circuito astabile (la forma d’onda generata corrisponde ad un’onda quadra con frequenza di circa 10 kHz; verificarlo sul punto di test J14). 1. Tenere l’interruttore S8 aperto e verificare la differenza tra le forme d’onda osservate alle uscite delle diverse porte logiche (punti di test J15, J16, J17). 2. Si verifichi che l’uscita della porta Open Collector U7A non va a un livello di tensione corretto per lo stato alto. Toccare con un dito l’uscita della porta in modo da iniettare un rumore e notare che per lo stato L la tensione di uscita va a un valore corretto, mentre nello stato H rimane libera. 3. Chiudere l’interruttore S8 in modo tale da connettere la resistenza da 10 kΩ all’alimentazione. Verificare il corretto funzionamento di U7A. 4. Misurare il tempo di salita e quello di discesa. 5. Confrontarli con quelli delle uscite delle porte U4B e U5B. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 5 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 2.3 – Misura del ritardo di inverter integrati. Un numero dispari di inverter collegati a catena richiusa su se stessa forma un oscillatore: le variazioni di stato logico in uscita vengono riportate all’ingresso con inversione e con un ritardo corrispondente alla somma dei tempi di propagazione. L’oscillatore ad anello (ring) di inverter permette così di misurare il ritardo della singola porta logica. J4 Predisposizione del modulo Le misure vanno eseguite su due catene di inverter delle famiglie HC (circuito Ring Oscillator 1) ed AC (circuito Ring Oscillator 2) connessi come riportato in figura. Non ci sono interruttori. J5 J6 J7 J8 74HC04 Ring Oscillator 1 J26 J25 J10 J9 J11 J12 J13 74AC04 Ring Oscillator 2 J27 J28 Misure Misurare i tempi di ritardo sulle due cascate da 5 inverter. 1. Misurare la frequenza di oscillazione, e da questa il ritardo complessivo della catena. Dividerlo per il numero di componenti, per ottenere il ritardo del singolo inverter. Dato che ogni elemento della catena è invertente, la misura complessiva corrisponde ad una serie di tPHL e tPLH. 2. Eseguire la misura sia con le sonde dell’oscilloscopio, sia con un cavo diretto. Verificare le differenze. Il cavo diretto introduce un carico capacitivo che varia i ritardi; usando le sonde su entrambi i canali il sistema di misura è più simmetrico (stesso ritardo e stesse condizioni operative per i due canali). 3. Misurare dove possibile i ritardi intermedi. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 6 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 2.4 – Effetti degli ingressi logici aperti (floating). Predisposizione del modulo Per evitare danni al circuito U4, predisporre S10 in posizione 1 PRIMA di dare alimentazione. Portarlo in posizione 2 solo nei punti 3, 4 e 5 delle misure. Riportarlo in 1 a misure concluse J18 2 S9 Le misure vanno eseguite utilizzando le porte riportate nella figura a lato. 1 Tabella selettori: J22 S9 S10 1 - ingresso di U6B a GND 2 - ingresso di U6B a J18 (aperto) 1 - ingresso di U4C a GND 2 - ingresso di U4C a J22 (aperto) 2 S10 J20 U6B– 74LS04 J19 U4C- 74HC04 1 Misure 1. Connettere le porte a GND (S9=S10=1) e verificare di avere le uscite a 1 logico. 2. Commutare gli ingressi su J18 e J22 e collegare agli ingressi un filo lungo circa 20cm. 3. Portare S10 e S9 in posizione 2. Lasciare il filo sconnesso (floating) e verificare gli effetti sulle uscite (J20 e J19). 4. Prendere tra le dita l’estremità libera del filo e con l’altra mano toccare prima VCC, poi GND e poi l’uscita delle porte. Giustificare i diversi comportamenti riscontrati. 5. Passare un corpo carico (penna di plastica strofinata su di un panno) in prossimità degli ingressi e notare cosa capita in uscita. Non toccare direttamente i morsetti per evitare di danneggiare i componenti. Giustificare il diverso comportamento delle due uscite. Avvertenza: La sonda dell'oscilloscopio ha una impedenza equivalente di 10 Mohm. Se collegata all'ingresso di una porta CMOS, lo porta a massa (stato logico L) attraverso questa impedenza. Per eseguire le osservazioni dei punti 3, 4 e 5, l'ingresso deve essere effettivamente aperto; pertanto NON collegare sonde agli ingressi delle porte. Nota: I componenti CMOS hanno ingressi ad altissima impedenza, pertanto un ingresso CMOS aperto si porta a una tensione che dipende dai campi elettrici esterni. Se questa tensione ha un valore intermedio tra Vih e Vil (prossima alla tensione di soglia), anche l’uscita può portarsi a un livello intermedio tra Voh e Vol (non è più applicabile il modello dell’uscita vista come deviatore tra Val e GND). In queste condizioni il circuito può assorbire una corrente anche molto elevata, e dissipare potenze tale da danneggiarlo. Per questo motivo non bisogna mai lasciare ingressi CMOS scollegati. Gli ingressi di logiche bipolari lasciati aperti si portano allo stato H (1). In questo caso non vi è rischio di dani al componente, ma è comunque SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 7 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 necessario collegare l’ingresso a un livello opportuno per garantire il corretto funzionamento del sistema. Inoltre, quanto descritto ai punti 4 e 5 è giustificato per una esperienza di laboratorio, ma va assolutamente evitato su un circuito reale. Toccando gli ingressi di un circuiti integrato gli si applica una tensione statica (anche molto elevata), che può danneggiarlo in modo permanente. Questo vale per tutti i circuiti; i CMOS sono più delicati e vanno maneggiati con maggior cura. Nel manipolare circuiti integrati e piastre elettroniche è buona norma eliminare le cariche statiche, toccando i telai metallici o altri parti a massa del sistema in cui è inserita la piastra, o poggiando l’integrato su un piano conduttore collegato a massa, e toccando tale piano prima di prendere in mano il componente. In ogni caso, manipolando componenti elettronici, è opportuno evitare di toccare i piedini. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 8 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Modulo per la relazione Esercitazione 4: Caratterizzazione e misure su circuiti digitali Data: Gruppo ………; composizione: ruolo nome firma Strumenti utilizzati strumento Generatore di segnali: Marca e modello caratteristiche Oscilloscopio Alimentatore Circuito premontato Descrizione sintetica degli obiettivi SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 9 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Risultati delle misure 5.1 – Misura transcaratteristiche e parametri di porte logiche Transcaratteristiche misurate in modalità XY VU3A [V] VIN [V] VU4A [V] VIN [V] VU6A [V] VIN [V] SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 10 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Differenze tra le transcaratteristiche delle varie porte. Variazioni derivanti dalla modifica della tensione di alimentazione. Grafici di VO su IO delle porte U4A VO [V] IO [mA] Grafici di VO su IO delle porte U6A VO [V] IO [mA] SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 11 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Valori di VOH e VOL delle porte Effetto di diversi carichi su VOH e VOL. Considerazioni sull’isteresi della porta U5A. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 12 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 5.2 – Misura caratteristiche di porte Open Collector e Totem Pole. Differenza tra le forme d’onda osservate alle uscite delle diverse porte logiche sui punti di test J15, J16, J17. Considerazioni sul comportamento dell’uscita della porta Open Collector . Tempi di salita di U7A e confronto con quelli delle uscite delle porte U4B e U5B. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 13 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 5.3 –Misura del ritardo di inverter integrati. Ritardo complessivo misurato Differenze riscontrate nelle misure con e senza le sonde dell’oscilloscopio Ritardi intermedi misurati SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 14 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 5.4 – Studio degli effetti sull’uscita di porte logiche con ingressi floating Effetti col filo disconnesso (floating). Considerazioni. Ingressi connessi tramite le dita a VCC poi GND e poi l’uscita delle porte. Diversi comportamenti riscontrati e loro giustificazioni. Corpo carico in prossimità degli ingressi. Giustificare il comportamento delle uscite. SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 15 of 16 Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA 2004-05 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 4 Storia del documento Rev Rev Rev Rev Rev Rev Rev Rev Rev 06.01.2002 DDM 10.01.2002 DDM 13.01.2002 DDM 17.01.2002 DDC 27.11.2002 DDC-FR 07 01 2004 DDC 21 11 2004 DDC 29 11 2004 DDC 07 12 2004 DDC bozza con primi schemi ottenuti completamento con schemi definitivi variazioni segnalate da DDC e MZ revisioni varie Esercitazione 6 Esercitazione 5, revisioni varie revisioni varie piccole correzioni piccole correzioni, portata a Eserc 4 riduzione caratt uscita e nota ingr aperti Documenti collegati Selabman1.doc 74HC04.pdf 74HC_FAMILY.pdf 74LS04.pdf manuale generale per le esercitazioni di laboratorio DataSheet 74HC04 DataSheet famiglia 74HC DataSheet 74LS04 SElab04R4h - © DDM-DDC - rev 13/12/2004 7:46 PM Page 16 of 16