I Grafici Atemporali 3-5 Renko

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I Grafici Atemporali
Grafici Renko:
L'etimologia del nome, deriva con ogni probabilità dalla parola giapponese Renga che significa
mattone.
Avendo già parlato abbastanza in dettaglio del Point & Figure, nella parte precedente, cercheremo
di procedere, più speditamente per differenze, poiché molte sono le analogie che si presentano tra
questa tecnica e il point & figure.
Anche in questo caso infatti la dimensione del mattone va fissata a priori come nel point & figure
stabilivamo la dimensione del box. I mattoni in questo caso sono bianchi o neri come nel
candlestick.
I criteri di definizione del mattoncino, come per il box di P&F, sono al solito estremamente
soggettivi, ma in generale diciamo che in base alla propria attitudine al rischi, all'orizzonte
temporale su cui si ragiona, all'estensione dei prezzi presenti nella serie storica etc., e non ultima la
propria esperienza, l’analista deve stabilire due cose:
1. Individuare il giusto "ammontare predefinito" del mattoncino.
Nel point & figure suggerivo un metodo basato sulla massima perdita sostenibile. Un criterio
alternativo, può essere quello di individuare, come quando si cerca di costruire la migliore
media mobile, il valore che massimizza il numero di operazioni vincenti. Del resto anche il
Renko come le medie mobili rientra nella gamma di strumenti trend following, e come ogni
strumento trend following darà i risultati migliori nelle fasi di trend, piuttosto che nelle fasi di
congestione.
2. Stabilire la politica e il momento per entrare/uscire dal mercato.
Quindi anche qua decidere se muoversi alla comparsa del primo mattoncino di colore opposto,
piuttosto che attendere la conferma di un secondo o di un terzo mattone.
La differenza fondamentale rispetto al point&figure è che non definisco a piacere il numero di
mattoni per il reversal. Il Renko lavora implicitamente come una sorta di 1-box-reversal.
Quando la variazione di prezzo è negativa avrò un mattone nero, e quando è positiva avrò un
mattone bianco.
Nel P&F, potevo scegliere di ragionare su uno dei quattro prezzi (apertura, minimo, massimo,
chiusura), ma potevo anche ragionare alternativamente sui minimi e sui massimi come spiegato in
precedenza. Nel renko si lavora sempre su un prezzo e generalmente (per chi usa Metastock
obbligatoriamente) sui prezzi di chiusura.
Tanto per esplicare bene la meccanica di costruzione riprendiamo la nostra tabella di esempio sulle
"Canestracci Oil" già usata nel Point&Figure.
Al solito per capirne bene la meccanica è preferibile farlo su carta.
Il primo prezzo disponibile della serie è 1.35. Sulla carta tirate un trattino in corrispondenza di
questo valore che è detto "price base".
Questa volta che non ho il problema dei tre box reversal, userò come valore per il mattone 0.05 ,
anziché 0,03 come per il P&F, che mi torna anche comodo per fare i calcoli.
Ovviamente, Metastock il trattino iniziale per il price base non lo mette, ma è lo stesso.
A questo punto avendo stabilito 0.05 come dimensione del box, andrò a piazzare un mattoncino
nero solo se scendo a 1.30 o sotto, o viceversa un mattoncino bianco, solo se raggiungo o rompo
1.40.
Osservando i numeri successivi della serie, vediamo che il secondo giorno sono a 1.29 e quindi la
condizione per il mattone nero è soddisfatta. Anche qua come nel point and figure i rotti non li
considero, ovvero per avere due mattoncini neri anziché uno solo, devo necessariamente arrivare a
1.25. Se mi fermo a 1.29, 1.28, 1.27 o 1.26 , il mattone è, e rimane uno solo. Il mattone nero va
disegnato a partire da 1.35.
Adesso arriviamo all'unico punto su cui occorre fare attenzione, poi dopo è tutta discesa.
Nel renko non posso mai, avere due mattoncini di opposto colore affiancati!! Il grafico deve
sempre risultare a scalini, e ogni mattone determina una nuova colonna.
Quindi ne consegue che se da 1.3 il prezzo scendesse ancora a 1.25 aggiungerei un mattone nero
scalettato da 1.3 a 1.25, ma se il terzo giorno il prezzo tornasse a da 1.30 a 1.35 non devo mettere
niente!, altrimenti violerei la regola suddetta. Per attaccare un mattoncino bianco al primo nero
devo quindi raggiungere 1.4.
Fatta questa doverosa puntualizzazione proseguiamo l'analisi della serie storica e vediamo che dal
4/9 al 7/9 non ho condizioni per aggiungere mattoni, poi il giorno 8/9 chiudo a 1.42 che è maggiore
di (1.35+0.05). Il giorno 8/9 metto dunque un mattone bianco nella colanna adiacente a quella del
mattone nero con escursione da 1.35 a 1.40.
Il giorno 11/9 raggiungo 1.45 e quindi piazzo il secondo mattone bianco spostandomi di una
colonna con escursione da 1.40 a 1.35. Il 12/9 non succede nulla e il 13/9 arrivo a 1.51, quindi
nuova colonna con nuovo mattone bianco fino a 1.5.
Ora per la stessa regola di cui sopra per mettere un mattone nero devo toccare 1.40 cioè 0.05 in
meno a partire dalla base dell'ultimo mattone bianco. L'evento si verifica il 19/9 con una chiusura
esatta a 1.40.
Ora che la meccanica è stata esplicata, proseguite fino ad esaurire la serie dei dati.
Se avete fatto tutto bene, vi deve comparire il grafico come sotto riportato:
Adesso possiamo passare ad un grafico reale.
Sotto un esempio di testa e spalle rovesciato visto con grafico lineare e con Renko che riesce a
mantenere la figura e la neck-line.
Conclusioni:
Visivamente prende…diciamolo pure.. è bello!!. Preciso e netto nei punti di inversione se i
mattoncini sono calcolati bene. Il grande vantaggio del computer rispetto alla carta è che si può fare
e disfare in un secondo per cui generalmente con tre/quattro prove al massimo, quando si ha un po’
la mano si trova la dimensione che soddisfa di più. Le trend line restano sempre sconsigliate visto
che non ho la dimensione temporale e che perdiamo i minimi e i massimi reali addirittura due volte.
Una perché usando il solo prezzo di chiusura non li ho e due perché anche il prezzo di chiusura,
subisce la censura della misura fissa del mattone. Visivamente non ho né la sensazione del
Momentum, né dell’RSI.
Non l’ho specificato nel capitolo P&F, ma lo dico ora. Quando dico che le trend line sono poco
affidabili, è implicito che sono inaffidabili anche tutti gli altri strumenti più sofisticati dell'analisi
tradizionale, come i Fibonacci Retracement, le Fan line, archi e compagnia bella.
Anche per gli obiettivi di prezzo, qua diventa dura. L’unico sistema empirico che ho provato
qualche volta, è di emulare il conto verticale di P&F, raddoppiando in questo caso la lunghezza
della gamba, invece di triplicarla, ma non ci faccio mai troppo affidamento.
October 2000, by V.frigieri
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