Bergamo, 30 settembre 2016 OGGETTO: lettera di saluto

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Istituto Comprensivo statale “G. D. Petteni”
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Bergamo, 30 settembre 2016
OGGETTO: lettera di saluto di inizio anno della Dirigente Scolastica
All’inizio del nuovo anno scolastico, il terzo di dirigenza dell’Istituto Comprensivo “Petteni” di
Bergamo, desidero rivolgere il mio saluto a tutti gli attori coinvolti nel processo formativo: alunni,
genitori, personale docente e non docente, augurando loro un sereno e proficuo lavoro.
In particolare, ai fanciulli, ai bambini ed ai ragazzi, che sono i veri protagonisti di questa Comunità
Educante accogliente, inclusiva e gioiosa, va il mio più sincero ed affettuoso augurio di un anno di
serena ed autentica formazione culturale e di crescita umana, sociale e civile.
Henry Ford diceva: “Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso ... lavorare insieme
un successo”.
Non dimentichiamo allora che la scuola è un bene di tutti e di ciascuno, a cui ognuno deve offrire il
suo contributo affinché le nuove generazioni possano formarsi in maniera integrale ed armoniosa, a
livello cognitivo, affettivo, emotivo, relazionale, sociale e spirituale e possano dotarsi di quella
“cassetta degli attrezzi”, piena di strumenti essenziali quali conoscenze, abilità, capacità,
competenze, che le possa accompagnare nei successivi percorsi formativi, sul piano personale,
sociale e professionale.
La scuola è una comunità di apprendimento e di formazione, di cura rivolta alla persona considerata
nella sua integralità, dove si insegna in forma ludica l’uso pubblico della ragione, dove si impara ad
imparare, dove si gettano le fondamenta della “casa comune del sapere”, che si costruisce mattone
su mattone, dove tradizione ed innovazione, saperi, linguaggi verbali, non verbali e multimediali si
coniugano, dove si formano cittadini consapevoli e si educano i sentimenti attraverso
comportamenti quotidiani guidati e orientati al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente,
all’accettazione delle diversità ed all’esercizio della solidarietà.
La scuola è palestra di vita, come già riconoscevano gli antichi Romani, è scuola di società, di polis,
come ancor prima affermavano i Greci, ed oggi, nell’era della globalizzazione, è scuola “glocale”,
che pensa globalmente ed agisce localmente e che, attraverso apprendimenti formali, non formali
ed informali e, soprattutto, attraverso una forte alleanza e corresponsabilità con la famiglia, basata
sulla condivisione di comuni valori e obiettivi, ha il compito di realizzare la sua mission istituzionale
e sociale di istruzione, educazione, formazione, integrazione, inclusione ed orientamento, nel
rispetto delle intelligenze multiple e delle diversità intese come arricchimento.
Pertanto, animata da una visione olistica della persona e da una visione sistemica della scuola, in
cui tutti sono necessari e nessuno deve ritenersi indispensabile, è con spirito di servizio che ora
continuo quest’avventura scolastica con entusiasmo e tenacia, consapevole delle numerose
difficoltà, ma anche delle proficue sinergie interistituzionali attivate sul territorio per creare intorno
agli alunni una rete di supporti in grado di offrire a tutti e a ciascuno pari opportunità conoscitive e
formative.
L’augurio di cuore che rivolgo a tutti gli attori del processo formativo è che questo Istituto
Comprensivo, continuando a lavorare in sintonia con le Famiglie, la Chiesa, gli Enti Locali e le
Associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio, possa promuovere il pieno sviluppo
della personalità degli alunni, trasmettere loro un adeguato quadro valoriale e concorrere a
costruire un’umanità autentica di esseri non solo “nativi digitali”, ma anche capaci di pensare, di
ragionare, di sognare e, soprattutto, di amare ed agire.
Possa, inoltre, questa Istituzione Scolastica determinare negli insegnanti uno scatto di orgoglio ed
un risveglio della professionalità, nella considerazione del loro delicato e quasi miracoloso compito
di alfabetizzazione, di addestramento delle menti, di formazione delle coscienze, di
trasmissione/consolidamento di conoscenze e di creazione di competenze spendibili in contesti
sempre più ampi e differenziati.
Su uno scenario dominato sempre più dall’incertezza e dalla precarietà, possa, infine, far
germogliare nelle nuove generazioni il seme della sana curiosità conoscitiva ed il piacere
dell’apprendimento, insegnare loro “a imparare” e “ a essere”, far scoprire il senso ed il significato
dell’esistenza ed infondere la speranza e la fiducia nel futuro, di cui tutti, sia pure a vario titolo,
siamo chiamati ad essere testimoni credibili e fattivi.
Per il raggiungimento di questi obiettivi confido, pertanto, nella collaborazione di tutti. Per quanto
mi riguarda, garantisco la mia piena disponibilità ed il mio concreto impegno nell’affrontare,
condividere e risolvere gli eventuali problemi con spirito di servizio e volontà di miglioramento
continuo.
Solo formando squadra e comunità riusciremo a fare dell’educazione e dell’istruzione il volano dello
sviluppo culturale, sociale e civile e solo ricordandoci sempre che “l’educazione è un fatto di cuore”
e che “deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo” saremo dei buoni formatori
delle future generazioni.
Buon anno e buon lavoro a tutti,
Il Dirigente Scolastico
Paola Maria Raimondi