BIOETICA e SESSUALITA’ Lucio Romano Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dip. Scienze Ostetrico Ginecologiche ATTI dell’ UOMO (actus hominis) ATTI UMANI (actus humani) ATTI dell’ UOMO atti comuni a quelli degli animali, dei vegetali e anche del mondo inanimato: nascere, vivere in senso biologico, digerire, crescere, … atti che l’uomo pone ma che non sono specificamente umani provengono dall’uomo ma non esprimono il carattere propriamente umano ATTI UMANI atti che rivelano l’uomo in quanto uomo, cioè in quanto dotato di soggettività razionale atti che sono specificamente umani provengono dall’uomo ed esprimono il carattere propriamente umano (atti liberi e responsabili) LIVELLI di ATTIVITA’ della PERSONA  LIVELLO BIOLOGICO funzione della vita organica “non volontaria”  LIVELLO PRODUTTIVO produzione di oggetti  LIVELLO PROPRIAMENTE PERSONALE rivelazione della persona nella sua unitotalità La sessualità’:  non può essere a livello solamente biologico  non può essere a livello solamente produttivo  è a livello personalistico dimensione somatica dimensione spirituale dimensione psichica SESSUALITA’  Dimensione costitutiva dell’essere umano  Capacità di vivere e relazionarsi attraverso il proprio sesso, dimensione originaria e strutturale della persona La persona è un “io” aperto al “tu”, è un “essere in relazione”, e la sessualità possiede una essenziale dimensione relazionale. E’ il segno e il luogo dell’apertura, dell’incontro, del dialogo, della comunicazione e dell’unità delle persone tra loro. sessualità come bisogno di uscire dalla propria solitudine, di comunicare con gli altri, di ritrovarsi negli altri. DOMANDE FONDAMENTALI (tempo dell’essere, tempo dell’esistere) n COME VIVO IO … l’essere sessuato, la sessualità? Cosa sento, provo e di cosa e come voglio parlarne ad un altro/a di cui sono responsabile come genitore ed educatore? o COME VIVIAMO NOI … in quanto coniugi o educatore l’essere sessuati, la sessualità? Cosa proviamo, sentiamo e cosa e come voglio parlarne tra di noi e con nostro figlio/a o alunno/a? p COME VORREI CHE VIVESSE … questo figlio/a l’essere sessuato, la sessualità? Cosa vorrei che provasse, sentisse affinché nel crescere diventi una persona consapevole e completa? D. Galardi, A. Dedè, Come parlare della sessualità, Piemme 1994 FORMAZIONE IDENTITA’ SESSUATA IDENTITA’ SESSUATA DEFINIZIONE “ La capacità del soggetto di auto-rappresentarsi e percepirsi come soggetto unitario, con caratteristiche e qualità stabili, permanenti e diverse da quelle altrui. Si tratta di un cammino, di una conquista, che esige la capacità dell’individuo di assumere questa coscienza e consapevolezza. “ M.L. Di Pietro, Educare all’identità sessuata, La Scuola, Brescia 2000. dimensione biologica IDENTITA’ SESSUATA dimensione psicologica dimensione spirituale dimensione sociale IDENTITA’ SESSUALE dimensione biologica dimensione psicologica IDENTITA’ di GENERE dimensione socio culturale modificata da: M.L. Di Pietro, Educare all’identità sessuata, La Scuola, Brescia 2000 SVILUPPO SESSUALE 1 SESSO GENETICO zigote con cariotipo maschile (46,XY) zigote con cariotipo femminile (46,XX) 2 SESSO GONADICO differenziazione gonadi: testicoli o ovaie 3 SESSO ORMONALE 6a-8a settimana: androgeni (tessuto testicolare) estrogeni (tessuto ovarico) 4 SESSO DUTTALE 5 SESSO FENOTIPICO sviluppo genitali esterni maschili sviluppo genitali esterni femminili 6 SESSO CEREBRALE differenziazione strutturale di aree cerebrali (neocortex: att. cognitive, esper. coscienti, …) 7 SESSO PSICOLOGICO 8a settimana: sviluppo dotti di Wolff (♂) regressione dotti di Muller (♂) sviluppo dotti di Muller (♀) percezione identità sessuata maschile e ruolo sessuato percezione identità sessuata femminile e ruolo sessuato SESSO FATTORI GENETICO GONADICO ORMONALE MORFOLOGICO MORFOLOGICI FISICO-ESTETICI PSICOLOGICI CULTURALI SOCIALI PSICO-ESISTENZIALI - Come sono fatto? - Come mi sento? - Come mi vivo? - Come desidero essere considerato? IDENTITA’ SESSUATA Disarmonia Sofferenza CORPO come “REALTA’ NATURALE” CORPO come “REALTA’ CULTURALE” Armonia Salute ADOLESCENZA Primo Periodo (12-14 anni) Secondo Periodo (14-16 anni) Terzo Periodo (> 17 anni)  rapido sviluppo e  si ampliano i rapporti  completamento dello accrescimento fisico  persistenza del legame con l’ambiente familiare  sorgono nuovi interessi  primi innamoramenti  spesso narcisismo con iniziali atteggiamenti di ribellione con l’ambiente esterno  primi rapporti sessuali i  si accentua lo spirito critico verso la società  conflittualità verso i genitori sviluppo puberale  definizione della propria identità corporea e del proprio ruolo  persistenza, molto spesso, di instabilità psicologica SVILUPPO CAPACITA’ AFFETTIVE Rapporti umani positivi  capacità di relazione  riconoscere l’altro come persona  irrilevanza delle differenze Relazioni amichevoli  condivisione idee importanti  condivisione interessi  reciproco “specchiarsi” Amicizia Amore  condivisione  affinità piena ideali e progetti di vita  differenze complementari  costante complementarietà  reciprocità in ogni campo ANTROPOLOGIE ORIENTAMENTI ANTROPOLOGICI Antropologia  S. Freud “permissivista”  W. Reich  H. Marcuse  S. De Beauvoir Antropologia  A.C. Kinsey “naturalistica”  W.H. Masters, V.E. Johnson Antropologia “personalista ontologista”  Magistero della Chiesa ANTROPOLOGIA “PERMISSIVISTA”  pansessualismo  sessualità come espressione e struttura della S. Freud personalità  personalità come elaborazione dell’inconscio e dei meccanismi di difesa  sessualità come “energia vitale in sé” e “scarico degli W. Reich istinti”  soddisfacimento del proprio piacere  repressione sessuale come “repressione” per antonomasia  libertà sessuale e polimorfismo sessuale H. Marcuse  corpo come oggetto di piacere  supremazia della genitalità sulla sessualità  liberazione della donna e autoprogettarsi S. De Beauvoir  scissione femminilità-maternità  maternità come danno ANTROPOLOGIA “NATURALISTICA”  visione weberiana della cultura  determinismo sociologico A.C. Kinsey  equazione tra l’essere (is) ed il dover essere (ought)  norma statistica come criterio regolativo della condotta sessuale  atto sessuale come sola dimensione biologica W.H. Masters V.E. Johnson  atto sessuale come reazioni misurabili  terapie comportamentali ANTROPOLOGIA PERSONALISTA ONTOLOGISTA CONCEZIONE PLENARIA DELLA SESSUALITA’ unitotalità della persona (corpo, psiche e spirito) apertura e oblatività della persona complementarietà dimensione unitiva e procreativa trascendenza (oltre il sé, verso l’altro e verso l’oltre) sacramentalità FUNZIONE come negli stadi inferiori della vita, attraverso la complessità dei fenomeni biologici e sensoriali, assicura la continuità della specie SIGNIFICATO profondamente umano: - capacità di conoscenza - autocoscienza - libertà e responsabilità - socialità - trascendenza ANTROPOLOGIA PERSONALISTA ONTOLOGISTA DIMENSIONE STRUTTURALE il corpo umano esiste differenziato in un corpo maschile e femminile che tipizza la totalità della persona DIMENSIONE ORIGINARIA l’esistenza personale è filtrata attraverso l’esperienza originaria (fin dal concepimento si è maschio o femmina) della propria mascolinità o femminilità DIMENSIONE ORIGINALE essere uomo o donna è diverso dall’essere maschio o femmina e sottolinea la diversità sostanziale nell’essere uomo o donna rispetto all’essere maschio o femmina nell’animale DIMENSIONE PERSONALE richiama la totalità della persona come sinolo e tutta la persona è sessuata: persona maschio o femmina DIMENSIONE INTERPERSONALE evidenzia la reciprocità dell’essere sessuato, maschio o femmina, che necessita dell’incontro e del dialogo con l’altro (identità e alterità, unità e dualità) DIMENSIONE TRASCENDENTE rappresenta un invito ad andare oltre l’esperienza del finito come apertura all’infinito Perché ? Fino a quando ? Come ? Fino a che punto ? E’ possibile ? Che cosa è ? Come è ? Ideologia ? SESSUALITA’ - VITALITA’ - GIOIA DI ESSERE SESSO - VITALISMO - EDONISMO VITALITA’: slancio di essere VITALISMO: iperattivismo di una funzione vissuta come staccata dal contesto vitale FORZA DELL’AMORE AMORE DELLA FORZA desiderio dell’altro donazione per l’altro conquista grazia autoaffermazione determinato dal fascino dell’altro e dalla bellezza amore disinteressato e dono di sé amore ed accettazione dell’altro, trasfigurandolo desiderio di possesso donazione gioiosa “L’esercizio della sessualità fa intravedere l’altro, al di là dell’altro, in ogni esperienza di incontro d’amore” bellezza potenza infinito di libertà gaudio comune-unione S. Palumbieri, Antropologia e sessualità, S.E.I., 1996 PATOLOGIE DELL’AMORE Anemia senza il sangue dell’entusiasmo Astenia senza l’energia della volontà Anoressia Afasia Asfissia Cardiopatia senza l’appetito dei valori senza l’esercizio della comunicazione senza la tensione della speranza senza la funzione del “cuore di carne” S. Palumbieri, Antropologia e sessualità, S.E.I., 1996 “dimmi come ami e ti dirò come conosci” con-nascere con-crescere con-soffrire con-godere con-vibrare con-aspirare con-lottare S. Palumbieri, Antropologia e sessualità, S.E.I., 1996 “Amo ergo sum” (E. Mounier)