Sesto ed Ultimo Incontro Paul Cézanne Frutti Tropicali Banana India: primo produttore mondiale Banana il frutto più commercializzato al mondo • Pianta ERBACEA (il fusto è formato dalle guaine fogliari) • Le specie selvatiche sono originarie del sud est asiatico, in particolare dell’Indonesia e della Malesia • Le varietà commercializzate derivano da due specie e dai loro ibridi; sono carpenocarpiche (frutti senza semi) naturali selezionate e coltivate dall’uomo; oltre al fenomeno della partenocarpia, numerose varietà sono triploidi (3n = 3 corredi cromosomici anziché diploide = 2n) • Specie molto sensibile all’etilene – Frutti raccolti verdi (maturazione fisiologica prima della produzione di etilene) per l’esportazione – Maturazione iniziata con l’applicazione di etilene nei paesi importatori • Sensibile ai danni da freddo (< 13°C): imbrunimenti sotto la buccia; difficoltà di maturazione A sinistra: sezione di fusto di banano (guaine fogliari) Sotto, a sinistra: sezione di tronco di albero legnoso. Anelli annuali di crescita contenenti i vasi conduttori dalle radici alle nuove foglie Qui sotto: sezione di tronco di palma. Emissione annuale di nuovi vasi conduttori, all’interno del tronco, dalle radici alle nuove foglie Banana il frutto più commercializzato al mondo • Pianta ERBACEA (il fusto è formato dalle guaine fogliari) • Le specie selvatiche sono originarie del sud est asiatico, in particolare dell’Indonesia e della Malesia • Le varietà commercializzate derivano da due specie e dai loro ibridi; sono carpenocarpiche (frutti senza semi) naturali selezionate e coltivate dall’uomo; oltre al fenomeno della partenocarpia, numerose varietà sono triploidi (3n = 3 corredi cromosomici anziché diploide = 2n) • Specie molto sensibile all’etilene – Frutti raccolti verdi (maturazione fisiologica prima della produzione di etilene) per l’esportazione – Maturazione iniziata con l’applicazione di etilene nei paesi importatori • Sensibile ai danni da freddo (< 13°C): imbrunimenti sotto la buccia; difficoltà di maturazione Banani progenitori delle varietà commercializzate: Musa acuminata genoma diploide AA Musa balbisiana genoma diploide BB Banana varietà commercializzate e loro genoma Baby e Lady Finger AA Red Dacca (Australia) Cavendish AAA (banana classica) AAA Banana Platano (Plantain) AAB e ABB banana da cuocere, fonte di amido Banana il frutto più commercializzato al mondo • Pianta ERBACEA (il fusto è formato dalle guaine fogliari) • Le specie selvatiche sono originarie del sud est asiatico, in particolare dell’Indonesia e della Malesia • Le varietà commercializzate derivano da due specie e dai loro ibridi; sono carpenocarpiche (frutti senza semi) naturali selezionate e coltivate dall’uomo; oltre al fenomeno della partenocarpia, numerose varietà sono triploidi (3n = 3 corredi cromosomici anziché diploide = 2n) • Specie molto sensibile all’etilene – I frutti vengono raccolti verdi (maturazione fisiologica, prima che inizino a produrre etilene) per l’esportazione – La maturazione commerciale inizia con l’applicazione di etilene nei paesi importatori • Sensibile ai danni da freddo (< 13°C): imbrunimenti sotto la buccia; difficoltà di maturazione bananeto Primi frutti: più maturi Ultimi frutti: meno maturi Per il mercato locale Preparazione per l’export (box standard da 18 kg) Maturazione delle banane Applicazione dell’etilene in celle nei centri di maturazione Stadi di maturazione Frutti a maggior maturazione fisiologica: rotondi, senza spigoli evidenti, cioè frutti sviluppatisi per primi alla base del casco di banane, con più tempo per crescere e di raggiungere una più avanzata maturazione sulla pianta Calorie kcal 122 Grassi g 0.37 Carboidrati (zuccheri g g 32 15) Proteine g 1.3 Fibre g 2.3 Acqua g 65.28 Calcio mg 3 Sodio mg 4 Fosforo mg 34 Potassio mg 499 Ferro mg 0.6 Magnesio mg 37 Vitamina A, IU IU 1127 Vitamina A, RAE mcg_RAE 56 Tiamina (Vit. B1) mg 0.052 Riboflavina (Vit. B2) mg 0.054 Niacina (Vit. B3) mg 0.686 Acido Pantotenico (Vit. B5) mg 0.26 Piridossina (Vit. B6) mg 0.299 Folati, totali mcg 22 Cobalamina (Vit. B12) mcg 0 Acido ascorbico (Vit. C) mg 18.4 Alpha-tocoferolo (Vit. E) mg 0.14 Valore energetico e nutrizionale (100 g di prodotto edibile) Danni da freddo Temperatu ra ottimale Aspetto dei frutti tenuti due settimane a varie temperature dopo l’applicazione dell’etilene Ananas (piňa; pineapple) • Specie originaria del Sud America • Appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae, comprendente specie coltivate ornamentali (vedi diapositiva specifica) • Il frutto contiene bromelina, un enzima proteolitico (in grado di digerire le proteine), con effetto farmacologico antinfiammatorio • Il frutto non è sensibile all’etilene che viene però utilizzato in campo per indurre la fioritura contemporanea di tutte le piante • Il frutto è sensibile alle basse temperature (<13°C) che danno origine all’imbrunimento del cuore del frutto Calorie (per 100 g di prodotto edibile) kcal 50 Grassi g 0.12 Carboidrati g 13.12 (Zuccheri g 9.85) Proteine g 0.54 Fibre g 1.4 Acqua g 86 Calcio mg 13 Sodio mg 1 Fosforo mg 8 Potassio mg 109 Ferro mg 0.29 Magnesio mg 12 Vitamina A, IU IU 58 Vitamina A, RAE mcg_RAE 3 Tiamina (Vit. B1) mg 0.079 Riboflavina (Vit. B2) mg 0.032 Niacina (Vit. B3) mg 0.5 Acido Pantotenico (Vit. B5) mg 0.213 Piridossina (Vit. B6) mg 0.112 Folati, totali mcg 18 Acido ascorbico (Vit. C) mg 47.8 Alpha-tocoferolo (Vit. E) mg 0.02 Bromeliaceae ornamentali varietà Red Spanish Cayenne (varietà utilizzata anche per l’inscatolamento) Queen Oggi: varietà più dolci “super sweet” a bassa acidità, selezionate negli anni ‘70 nelle Papaia Centro America Frutti molto sensibili ai marciumi. Se importati via mare, vengono raccolti ad uno stadio di maturazione precoce: al consumo non raggiungono la maturazione ottimale. Miglior qualità organolettica per i frutti importati per via aerea (raccolta ad uno stadio più maturo). Le varietà indiane di mango sono più aromatiche di quelle latino americane Mango India Altri frutti tropicali Carambola Passiflora (frutto della passione; maracuya) Rambutan Litchi Pitaya (Dragon Fruit) Mangostino Cherimoya (Annona) Arachidi Anacardo (Cashew) Noce di cocco Macadamia Datteri Noce brasiliana Cacao Caffè Camelia sinensis Tè (tea - chai: due parole cinesi per il tè nel mondo) Pechino: cultura del tè (negozi specializzati solo in tè) Avocado Specie subtropicale originario del Centro America (Aztechi) Frutto con elevato contenuto di oli (media 15 g/100g) insaturi - no colesterolo - e ad alto contenuto energetico (150-200 kcal/100 g) Il frutto non rammollisce finché viene lasciato sulla pianta (inibizione da parte dell’albero della produzione dell’etilene nel frutto) Aumenta nel tempo il contenuto di oli: frutti lasciati più a lungo sull’albero contengono più oli di quelli raccolti prima. Conservato a 3-7°C e maturato a temperatura ambiente Frutti a buccia scura e a buccia verde Con buccia più scura a maturazione Con buccia verde a maturazione Varietà più diffusa: Hass Fuerte Pinkerton Ettinger (Israele) Scegliere l’avocado al supermercato Scegliere frutti sani senza annerimenti della buccia, soprattutto a livello del picciolo (elevata sensibilità alle malattie fungine). Se varietà a buccia più scura (Hass) scegliere frutti viranti al bruno. Premere leggermente i frutti e scegliere quelli che iniziano ad essere molli per poi completare la maturazione a casa (temperatura ambiente, in sacchetto di carta). Consumare quando molto molli (cedono alla pressione del dito). Se eccessivamente molli: ottimi per la salsa messicana Guacamole Imbrunimento fisiologico della polpa (non è un marciume): non riconoscibile dall’esterno Malattie fungine Viraggio di colore in Hass, indice di prograssione della maturazione Le colture ornamentali: cibo per la mente Olanda, XVII-XVIII secolo Fiori recisi e fogliame Mercato mondiale annuale: Fiori recisi ca. 5 miliardi di euro - Fogliame ca. 0.8 miliardi di euro Alla ricerca di nuove specie ornamentali: esempio le Proteaceae (Sud Africa-Australia) Produzioni principalmente in serra condizioni di luce e temperatura che favoriscono la crescita tutto l’anno e/o nei periodi di richiesta commerciale Attuale maggiore produttore di rose a stelo corto: Kenya fiori esportati in aereo Più del 60% del commercio mondiale di ornamentali passa dall’Olanda: import - export 11 miliardi di steli di fiori recisi e 1,3 miliardi di piante sono venduti annualmente attraverso le sei sedi delle aste di Flora Hollands. La più grande è quella di Aaslemeer , con una superficie equivalente a ca. 80 campi di calcio. I fiori arrivano da 60 nazioni e vengono esportati in 140 nazioni Conservazione dei fiori recisi • I fiori sono tra i prodotti freschi più deperibili – Elevata respirazione (produzione di calore e accelerazione della senescenza) – Ampia superficie traspirante (disidratazione) – Mancanza di sostanze energetiche di riserva (limitata energia disponibile) – Per molte specie e varietà: sensibilità all’etilene presente nell’ambiente e/o prodotto dai fiori stessi (ingiallimenti; caduta foglie; fioritura più breve con appassimento e caduta petali anticipati) valido anche per le piante in vaso Punti importanti per la conservazione dei fiori recisi • Nutrire i fiori aggiungendo zucchero all’acqua • Mantenere possibilmente a basse temperature • Evitare l’entrata di bolle d’aria negli steli (embolia) – Accorciare gli steli dei fiori recisi dopo l’acquisto di ca. 2,5 cm sotto un getto d’acqua • Acidificare l’acqua sia per contrastare la crescita batterica (materia organica degli steli; zucchero nell’acqua) che per prolungare la vita dei fiori per se • Qualità dell’acqua: se troppo calcarea utilizzare acqua deionizzata oppure acidificata In commercio: Soluzioni conservanti per fiori recisi (nutrimento + acidificante + biocida) Alcune specie e varietà vengono preventivamente trattate con inibitori dell’etilene dal produttore (richiesto dalle aste olandesi) Fiori recisi sensibili all’etilene Gigli Garofani Alcune varietà Orchidee Effetto dell’etilene su fiori recisi e piante in vaso protezione da etilene esterno ed interno al fiore Gigli trasportati per 30 giorni e poi messi in vaso per 7 giorni. A sinistra: trattamento calla raccolta on inibitore dell’etilene Effetto negativo dell’etilene presente nell’ambiente sulla fioritura di piante in vaso Effetto sulla fioritura dell’esposizione a basse dosi di etilene Olanda: leader anche nella produzione e commercializzazione di bulbi di fiori Produzione in pieno campo di bulbi di tulipano (solo per la produzione di nuovi bulbi, non per la commercializzazione dei fiori recisi) I tulipani nella storia: la bolla speculativa (tulipanomania) Il tulipano, introdotto in Europa nella metà del XVI secolo dalla Turchia, ebbe una crescente popolarità in Olanda, scatenando la "gara" fra i membri della classe media a superarsi l'un l'altro nel possesso dei tulipani più rari. I prezzi arrivarono a livelli insostenibili. Un prezzo record fu pagato per il bulbo più famoso, il Semper Augustus, venduto per 6000 fiorini (il reddito medio annuo era di 150 fiorini!). Nel 1636 i tulipani erano scambiati nelle borse valori di numerose città olandesi. Questo incoraggiò tutti i membri della società al commercio di tulipani, molte persone vendevano e compravano immobili o altri possedimenti per poter speculare sul mercato dei tulipani. Semper Augustus, il bulbo più costoso. (Le striature sono dovute alla presenza di virus nelle cellule dei petali) Nel 1637 i commercianti di tulipani non potendo più ottenere prezzi gonfiati cominciarono a vendere. La bolla speculativa scoppiò e con essa il panico. Alcuni detenevano contratti per comprare tulipani a prezzi dieci volte maggiori di quelli di mercato (ormai crollato), mentre altri possedevano bulbi che valevano un decimo di quanto pagato. Centinaia di olandesi si trovarono finanziariamente rovinati. Il miglioramento genetico e la creazione di nuove varietà ornamentali con ibridazione e poliploidia Alcuni fiori tetraploidi (4n) Esempio di poliploidia Orchidea con corredi cromosomici multipli (poliploide) Genitori diploidi 2n Piante più rigogliose; fiori più grandi Dalla biotecnologia tradizionale in agricoltura: racchiude le tecniche già radicate e note basate sull’ibridazione, creazione e sulla selezione artificiale di piante tramite incroci inter- e intra-specifici Alla biotecnologia moderna (ingegneria genetica): uso delle più recenti tecniche basate sul DNA ricombinante, sulla moderna tecnica delle cellule in coltura, sul trasferimento di geni non possibile con la biotecnologia tradizionale Definizione di “Organismo Geneticamente Modificato” (dal sito ufficiale dell’Unione Europea): si intende un organismo il cui materiale genetico è stato modificato con modalità che non avvengono naturalmente per fecondazione e/o per ricombinazione naturale. Gli OGM possono essere vegetali, animali o microrganismi quali batteri, parassiti e funghi La scoperta delle “forbici molecolari” DNA di organismo a Nel 1973 due biologi americani scoprirono le speciali enzimi in grado di tagliare il DNA in punti specifici, produrre frammenti “adesivi” DNA di organismo b DNA ricombinante con geni di entrambi gli organismi e consentire quindi l’unione in un’unica molecola di DNA RICOMBINANTE di molecole diverse. Un esempio di ingegneria genetica trasferimento del gene umano dell’insulina nei batteri Molti Batteri possiedono, accanto all’unico cromosoma, un breve tratto circolare di DNA detto PLASMIDE che può essere facilmente trasferito da un batterio ad un altro. Si usa lo stesso enzima di restrizione per tagliare il DNA plasmidico e il DNA estraneo da inserire. Il frammento di DNA estraneo (in blu) si inserisce nel plasmide batterico insieme ad un gene marcatore (es. resistenza ad antibiotico) per riconoscere le cellule trasformate. Questo batterio, grazie al gene estraneo introdotto nel plasmide. ora è in grado di sintetizzare proteine a lui nuove, codificate dal DNA estraneo. • Anni ’70: si inserisce il gene umano, che codifica per l’insulina, in batteri • Anni ’80: conseguente produzione dell’insulina a grande scala per i diabetici • Si studia un batterio del terreno che trasmette alle piante parte del suo DNA integrandolo nei loro cromosomi. Si avviano le produzioni di piante transgeniche (OGM) utilizzando parte del DNA del batterio (il plasmidio) per “trasportare” geni estranei all’interno delle piante * • Anni ’90: si avvia la produzione estensiva di mais e soia OGM negli Stati Uniti seguiti da altri paesi del Sud America • Dal 2000 (in Europa): battaglia degli ambientalisti e di altre associazioni contro ogni tipo di tecnica per la produzione di organismi transgenici; sensibilizzazione dell’opinione pubblica; investimento in prodotti tipici locali e da agricoltura biologica. Conseguente moratoria nell’UE fino al 2004, seguita dalla continua l’opposizione da parte di associazioni ambientaliste e di coltivatori, non solo alla loro coltivazione ma anche all’importazione di prodotti transgenici * Nella foto: galle su radici causate da Agrobacterium tumefaciens, il batterio che può Le tappe della biotec moderna trasferire parte del suo DNA nelle cellule della pianta Esempio di Pianta transgenica processo di produzione di piante resistenti ad un virus il carattere da trasferire (in questo caso il gene del virus che sintetizza la propria capsula) viene inserito nel plasmide batterico e tramite esso viene inserito nelle piante che esprimeranno il nuovo carattere sulla superficie delle proprie cellule, rendendole resistenti all’infezione virale Alcuni esempi di piante transgeniche e loro potenziale utilizzo • Piante resistenti ad uno specifico erbicida a largo spettro (minor utilizzo di diserbanti alternativi e facilità di applicazione) • Piante con inserito il gene della resistenza agli insetti (minor numero di trattamenti insetticidi e ridotto rischio di sviluppo di micotossine) • Piante di riso con inserito il gene per la produzione della vitamina A • Resistenza a virus vegetali (pomodoro San Marzano) • Inibizione della senescenza dei frutti dopo aver raggiunto la qualità organolettica desiderata (pomodoro con assenza dell’enzima che degrada le pareti cellulari) • Patata con migliore composizione di amido per uso industriale • Mais con enzima per migliorare la digestione dei fosfati negli allevamenti di suini Nazioni con colture OGM nel 2007 (in colore verde) Superfici coltivate nel mondo con piante OGM principalmente colture resistenti agli erbicidi e agli insetti (dati 1996-2009 e aggiornamento 2011) Aggiornamento 2011: 160 milioni di ettari coltivati in 29 nazioni (10 industriali e 19 in via di sviluppo) Nell’UE nel 2011: 114.000 ettari coltivati a Mais Bt, resistente all’insetto piralide del mais, in 50 Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Romania. Gli Stati membri nell’UE hanno la totale responsabilità per quanto riguarda la coltivazione nei loro territori • Il rigoroso sistema di autorizzazione di OGM nell’UE già in atto, che è basato su prove scientifiche, sulla sicurezza e sulle scelte dei consumatori, rimane invariato. Possono essere autorizzati nell’Unione europea soltanto dopo aver superato una rigorosa procedura di valutazione della loro sicurezza da parte dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. • Con la nuova libertà data agli Stati membri di decidere per quanto riguarda la coltivazione si invia un segnale forte ai cittadini per informarli che l'Europa tiene conto delle loro preoccupazioni relative agli OGM, che possono essere molto diverse da un paese all'altro. • Il nuovo approccio è teso a raggiungere il giusto equilibrio tra il mantenimento del sistema di autorizzazione UE e la libertà di decisione degli Stati membri riguardo alla coltivazione degli OGM nei loro territori. UE: il caso della patata OGM “Amflora” per utilizzi industriali (da FreshPlaza Newsmagazine, febbraio 2012) • • • • • “Amflora” è una varietà transgenica di patata che produce una sola componente dell’amido, (anziché le due componenti normalmente presenti nelle patate) che la rendono più idonea, per rendimento ed economicità, per l’utilizzo in processi produttivi (quali fecola, amido per carta, sostituzione della plastica, ecc.) L'EFSA - l'Autorità europea per la sicurezza alimentare - nel 2010 ha concluso che la coltivazione della patata Amflora non è in alcun modo dannosa per la salute umana, animale o ambientale. Per questo, su richiesta dei coltivatori tedeschi e di altre nazioni del nord Europa, ne è stata concessa l’autorizzazione alla coltivazione a fini industriali Nonostante l’autorizzazione, a causa di opposizioni da parte di associazioni agli organismi geneticamente modificati ed all’impossibilità di avviare la coltivazione, la compagnia tedesca BASF, cui si deve la creazione della patata Amflora, ha deciso di escludere il mercato europeo da questa innovazione, riservandola agli Stati Uniti che godranno così di un vantaggio competitivo nell’industria dell’amido nei confronti dell’Europa Per Greenpeace, la decisione di BASF di abbandonare i suoi piani per sviluppare e commercializzare colture OGM in Europa è una vittoria per i consumatori europei. “Ai posteri l'ardua sentenza”. Le preoccupazioni di chi li ostacola… Negli USA gli OGM sono stati accettati senza troppi problemi. In Europa, nonostante l’ampia documentazione prodotta in questi ultimi anni, incontrano una fortissima resistenza nelle associazioni ambientalistiche e nei consumatori per potenziali rischi quali • • Rischi non prevedibili a lungo termine, per quanto non determinati e quantificati. Per questo, posizione di totale rifiuto a priori della tecnologia indipendentemente dai dati favorevoli • Rischi ambientali e sanitari legati alla loro diffusione (aumento delle allergie, una riduzione della sensibilità agli antibiotici, inquinamento genetico e riduzione della biodiversità) • Ragioni economiche: impatto economico degli OGM sui prodotti nazionali e tipici (difesa dei prodotti nazionali e locali) • Difficoltà ad etichettare prodotti “liberi da OGM” per la concomitante presenza di piante OGM nello stesso territorio Le motivazioni di chi li sostiene… • Minor uso di pesticidi con minor inquinamento ambientale e minori rischi per la salute (residui chimici e micotossine) • Coltivazione di piante resistenti a parassiti quali batteri e virus contro i quali non esistono mezzi di lotta efficaci • Maggior produttività a parità di area coltivata e coltivazione in aree marginali (non adatte all’agricoltura tradizionale) • Prodotti agricoli con maggiore/migliore contenuto nutrizionale, quali vitamine e antiossidanti o enzimi in mangimi • Le piante transgeniche sono le più studiate dal punto di vista della salute e quindi più sicure rispetto a varietà tradizionali che potrebbero contenere composti tossici • L’esclusione degli OGM nell’Unione Europea favorisce il rafforzamento tecnologico e agroalimentare nei paesi che ne consentono l’utilizzo, mantenendo una agricoltura marginale e di sostentamento in Europa …e allora? • 20 anni di consumo in America ed altre nazioni non ha portato ad alcun danno documentato alla salute dei consumatori e all’ambiente • I dati presentati ed analizzati in EU per l’introduzione di OGM non giustificano dal punto di vista razionale l’esclusione alla loro coltivazione e soprattutto all’importazione da altre nazioni: Come per il biologico, introdurre un’etichetta specifica per i prodotti OGM in modo da lasciare la libertà di scelta al consumatore finale: biologico - tradizionale - OGM In base alle informazioni a disposizione attualmente, la libertà personale di accedere agli OGM ha ragione di esprimersi quanto la libertà personale di non consumarli, senza però demonizzarli Grazie [email protected]