Janssen lancia il nuovo farmaco anti Aids

-MSGR - 05 LATINA - 40 - 26/02/16-N:
40
Latina
Venerdì 26 Febbraio 2016
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Janssen lancia il nuovo farmaco anti Aids
Lo stabilimento di Borgo San Michele produrrà
la compressa che sarà esportata in tutto il mondo
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LA CURA
Un investimento da 3 milioni di
euro per produrre a Latina il
nuovo farmaco “combinato” per
il trattamento dell’Aids. La scommessa è della Janssen di Borgo
San Michele che annuncia l’arrivo sul mercato italiano di un’unica compressa di Darunavir (inibitore della proteasi) potenziato
con Cobicistat (booster di nuova
generazione) per il trattamento
del virus Hiv. Per la produzione
del farmaco Janssen ha recentemente avviato un investimento
piuttosto sostanzioso, 3 milioni
di euro, destinato al proprio stabilimento di Latina da dove la
nuova associazione di farmaci
verrà distribuita a livello mondiale. Latina diventerà, secondo
le intenzioni del gruppo
Johnson&Johnson, un polo di
eccellenza per la produzione di
tutti i farmaci anti Hiv. «Anche
questo prodotto corrisponde alla precisa strategia di portare
progressivamente a Latina tutti i
farmaci per il trattamento dell’Hiv - spiega Luca Russo, direttore dello stabilimento Janssen di
Latina - Questo, grazie alla
competitività del nostro impianto che garantisce affidabilità a
pazienti critici come quelli affetti da Hiv, con ottimizzazioni anche sulle velocità di approvvigionamento ai mercati: Latina risponde al cliente in sei settimane
contro una media di mercato di
circa il doppio del tempo».
ECCELLENZA PONTINA
Janssen è presente in Italia dal
1995 con una sede a Cologno
NUMERI RECORD
PER LA SEDE
DEL CAPOLUOGO:
110 MILIONI
DI CONFEZIONI ALL’ANNO
E 450 DIPENDENTI
Monzese, ma la produzione è affidata allo stabilimento di Borgo
San Michele dove gli investimenti sono costanti. Si tratta di uno
tra i più moderni e innovativi stabilimenti al mondo, con una produzione di oltre 110 milioni di
confezioni l’anno e dove l’85%
dei prodotti realizzati è destinato al mercato mondiale. Un’eccellenza che occupa circa 450 dipendenti e un indotto di circa
100 persone. Il sito si avvale di un
meccanismo di automazione industriale fondato in larga parte
sulla robotizzazione delle operazioni, che permettono la semplificazione delle attività e un miglior controllo di processo, garantendo così un’eccellente qualità della produzione.
L’anno scorso il ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin, e il
presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti, parteciparono
all’evento «Investire in salute
per rilanciare l'economia» durante il quale la Janssen presentò il farmaco Simeprevir per il
Investimento di 3 milioni per Latina che diventerà
il polo per la produzione di tutti i medicinali contro l’Hiv
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Tecnologia all’avanguardia
trattamento dell’Epatite C di genotipo 1 e 4, anche questo prodotto a Latina.
LOTTA AL VIRUS
Automazione e robot
Il sito della Janssen utilizza un meccanismo di automazione
industriale fondato sulla robotizzazione delle operazioni
La scommessa della lotta all’Aids passa attraverso il nuovo farmaco della Janssen. «L’aspetto
più rilevante - spiega il professor
Andrea Antinori, dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive
Spallanzani di Roma - è che, per
la prima volta, è disponibile un
prodotto della classe degli inibitori della proteasi a dose fissa in
singola compressa con cobicistat. Cobicistat ha lo scopo di migliorare la concentrazione plasmatica di darunavir in modo tale da favorirne l’efficacia terapeutica e di migliorare il profilo
di tollerabilità rispetto al precedente booster». Una doppia novità, quindi, che porta «vantaggi
anche dal punto di vista dell’aderenza terapeutica» conclude Antinori.
Marco Cusumano
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Paziente cade in ospedale
118 costretto a intervenire
`La donna si è allontanata
per fumare una sigaretta
e ha avuto un mancamento
FONDI
Un’astinenza dal fumo durata 14
giorni ma, al quindicesimo, la paziente non ce l'ha fatta ed è "fuggita" dal reparto di medicina del
"San Giovanni di Dio" di Fondi per
andare a fumare una sigaretta. Fin
qui nulla di particolarmente grave
se non fosse che, a pochi metri dalla porta d'ingresso, la donna ha
avuto un mancamento ed è caduta. Farsi male o perdere i sensi in
ospedale, tutto sommato, dovrebbe essere una sicurezza con esperti di ogni settore pronti ad intervenire. E invece, mercoledì mattina
come già accaduto più e più volte
in passato, la squadra incaricata
delle emergenze all'interno dell'
ospedale non era reperibile. Al funzionario all’ingresso non è quindi
restato altro da fare che chiamare
il 118. Incredibile la sorpresa dei sanitari quando hanno scoperto che
l'indirizzo era proprio quello dell'
ospedale. Autisti e infermieri non
hanno comunque esitato e, lasciando la propria postazione
sguarnita, si sono recati all'ingresso del nosocomio per accompagnare la 50enne presso il reparto di
medicina dal quale si era allontanata. Amareggiati i sanitari del 118
soprattutto perché, quello che
sembra un vero e proprio paradosso, in realtà si verifica spesso. Il
precedente più grave nell'ottobre
del 2014 quando una 57enne, stremata dalle lunghe attese tra ambulatori e cup, era svenuta con medici ed infermieri che sembravano
essere svaniti nel nulla. Anche in
quel caso ad intervenire all'interno dell'ospedale per portare la
donna al pronto soccorso era stato
il personale del 118. Prima di allora, un ulteriore caso simile aveva
spinto il direttore sanitario a diramare una nota con la quale si ribadiva che, in simili circostanze, ad
intervenire doveva essere il medico più vicino. Tra i propositi c'era
anche quello di formare la squadra di intervento per le emergenze
ospedaliere che però, fino ad oggi,
non sembra mai entrata in azione.
Ba.Sa.
via Castelli Romani km. 10,900 - 00040 Pomezia (RM)
Tel. 06 90287810 - 06 83799303
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Accessori falsi in vendita:
denunciati due cinesi
IL SEQUESTRO
Circa quattromila accessori di
elettronica e prodotti di bellezza
con marchi falsi e nocivi alla salute sono stati individuati e sequestrati dai Baschi Verdi del
Gruppo della Guardia di
Finanza di Formia in
due esercizi gestiti da
cinesi a Formia e Minturno. L’operazione,
coordinata dal colonnello Andrea Bello
(nella foto) comandante del Gruppo delle Fiamme Gialle, è scattata in seguito alle informazioni raccolte, anche con l’ausilio del nuovo Sistema informativo anti contraffazione (Siac) una piattaforma tecnologica creata e gestita dalla
Guardia di Finanza che mette in
sinergia tutti gli operatori del settore titolari di marchi e privative
industriali. Il primo blitz è avvenuto nell’esercizio commerciale
in pieno centro a Formia, gestito
da J.Z., dove i finanzieri hanno
scoperto prodotti di bellezza con
il falso simbolo CE, senza alcuna
informazione utile ad identificare la provenienza degli stessi.
Nel negozio di Minturno, gestito
da un altro cinese, S.C., sono stati
invece trovati prodotti informatici, riportanti indicazioni e istruzioni di utilizzo unicamente in lingua cinese. La merce,
circa quattromila prodotti, è stata sequestrata in violazione agli articoli di legge relativi al
codice del consumo e alla
vendita di prodotti industriali
con segni mendaci. Il cinese che
gestisce il negozio a Formia è stato denunciato, mentre l’altro
ciense titolare dell’esercizio
commerciale di Minturno è stato
segnalato alla Camera di Commercio di Latina per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative.
S. Gio.
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-TRX IL:25/02/16
21:01-NOTE: