Farmaco @ vigilanza
Notiziario a cura della
SOC Ass. Farmaceutica Territoriale
Responsabile ASL CN2 Farmacovigilanza:
Dr.ssa Maria M. Avataneo
Progetto FARMATER: Dr. Andrea Riberi
Febbraio 2013 – n.9
SEGNALI DI FARMACOVIGILANZA
In questi giorni l’AIFA ha pubblicato i segnali emersi dai dati delle segnalazioni di sospette reazioni avverse registrate nella
Rete Nazionale di farmacovigilanza (RNF) nel primo semestre del 2012, in merito a diverse classi farmaceutiche.
Benzodiazepine e rabdomiolisi
Dall’analisi delle singole ADR sono emersi alcuni aspetti che
rendono plausibile l’ipotesi che l’uso di benzodiazepine, in
monoterapia o in associazione, con farmaci che agiscono sul
sistema nervoso centrale, possa aver contribuito allo
sviluppo della rabdomiolisi. Considerando che, le
benzodiazepine subisco il metabolismo microsomiale
epatico, in quanto subtrati di alcuni citocromi, non è
possibile escludere che per i pazienti in trattamento con
antiepilettici o antidepressivi, possa esserci un rischio
maggiore di rabdomiolisi. Pertanto è fondamentale
riconoscere la sintomatologia della rabdomiolisi, per
rimuovere la causa precocemente.
Erlotinib e l’eritrodisestesia palmo-plantare
Nella RNF l’eritrodisestesia palmo-plantare (EPP) è stata
associata al trattattamento con erlotinib (Tarceva®) in
pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule.
L’EPP non è riportata nella scheda tecnica tra gli effetti
indesiderati di Tarceva® e al momento il segnale che emerge
dalla RNF appare piuttosto debole. Tuttavia la possibile
associazione tra erlotinib ed EPP, è sostenuta da casi
riportati in letteratura e da quelli presenti in Eudravigilance.
Nonostante ciò è probabile che questa reazione avversa si
manifesti con frequenza inferiore rispetto a quella riportata
per gli inibitori del VEGFR (sorafenib, sunitinib).
Incretine e pancreatite
Le incretine, una nuova classe di ipoglicemizzanti che
comprendono gli agonisti del recettore GLP1, (exetanide e
liraglutide) e gli inibitori del DPP4 (sitagliptin vildagliptin e
saxagliptin), sono state associate a pancreatite.
Il motivo per cui non si sia ancora giunti ad una conclusione
definitiva, sul nesso causale tra le incretine e l’insorgenza di
pancreatine, nonostante siano molti i case reports e gli studi
in merito, sembrerebbe legato alla giovane età di questi
farmaci. Inoltre, quando si tratta di farmaci destinati alla
terapia a lungo termine di una patologia cronica, che già di
per se favorisce lo sviluppo di pancreatine cronica, è
necessario un attento monitoraggio delle ADR in questione.
Tuttavia risulta fondamentale che il medico sia informato di
questa possibile causa di pancreatine acuta in modo da
poterla riconoscere, diagnosticare e quindi trattare
tempestivamente, sospendendo il farmaco sospetto.
Pioglitazone carcinoma della vescica
Per quanto riguarda il pioglitazone, l’associazione con il
cancro alla vescica è nota già da tempo. È di particolare
importanza che i medici, ne siano a conoscenza e che si
attengano scrupolosamente alle indicazioni prescrittive,
riportate nelle note informative dell’Agenzia europea e
dell’AIFA, per un utilizzo appropriato e sicuro del farmaco, a
tutela dei pazienti.
Cortisonici e singhiozzo
Anche i cortisonici sono stati oggetto di studio in
quest’ultima analisi sui segnali di farmacovigilanza.
La RNF contevena 15 segnalazioni in cui questi farmaci
(betametasone, desametasone, prednisolone, beclometasone)
erano sospettati di causare il singhiozzo incoercibile o
intrattabile, nella maggior parte dei casi, insorto nelle 24 ore
successive alla somministrazione del principio attivo. Nel
80% dei pazienti, l’ADR si è risolta completamente entro
pochi giorni, grazie al trattamento farmacologico. Si ricorda
che se il singhiozzo intrattabile risulta resistente alle tecniche
non farmacologiche, la terapia farmacologica, ritenuta ad
oggi migliore, supporta l’uso di clorpromazina da 25 a 50 mg
e.v., con una seconda dose per via i.m. o e.v. entro 2 o 4 ore,
monitorando il paziente per gli effetti indesiderati
anticolinergici. Se con clorpromaziona non si riesce a
controllare la reazione avversa, si possono considerare
nifedipina, metoclopramide, baclofene, o acido valproico.
Natalizimab e trombocitopenia
La trombocitopenia non è riportata nella scheda tecnica di
Tysabry® (natalizumab). Il segnale che emerge dai quattro
casi (due dei quali in merito allo stesso paziente) presenti
RNF, risulta piuttosto debole. Tuttavia sulla base di questi
casi, uno dei quali confermato dalla risomministrazione del
farmaco (rechallenge),
potrebbe essere opportuno
approfondire il segnale attraverso l’analisi dei casi gravi
presenti in Eudravigilance. La diagnosi differenziale di
trombocitopenia acuta immunomediata, dovrebbe sempre
comprendere la possibilità di una reazione avversa da
farmaci, indipendentemente da una conferma eziologia
ottenibile solamente attraverso l’isolamento di anticorpi
antipiastrine farmaco-indotti. Alcuni autori propongono il
monitoraggio dell’emocromo e degli enzimi epatici, da
effettuarsi dopo ogni infusione di natalizumab durante i
primi 6 mesi di trattamento e successivamente ogni 4 mesi.
Inibitori di pompa protonica e impotenza
Gli inibitori di pompa protonica (IPP) rappresentano uno dei
gruppi terapeutici a maggiore prescrizione territoriale.
In considerazione del loro massiccio uso clinico, le
potenziali interazioni e gli eventi avversi associati al loro
uso, anche se non comuni, assumono una rilevanza clinica
che andrebbe considerata adeguatamente. Nella RNF sono
state inserite alcune segnalazioni di impotenza in pazienti
tra 23 e 53 anni, in terapia con esomeprazolo, nessuno dei
quali assumeva altri farmaci al momento dell’insorgenza
della reazione. Casi di disfunzione sessuale in corso con
terapia di IPP, in soggetti giovani, sono presenti anche nei
database degli altri stati europei. Benché il meccanismo,
alla base di tale evento avverso, non sia stato ancora del
tutto chiarito, è opportuno che i medici prescrittori siano
informati in merito alla possibile insorgenza di questi
effetti indesiderati in corso di terapia con IPP. 1
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Nota Informativa Importante
Anagrelide cloridrato
Antineoplastici
Modifica
RCP
Xagrid® / Shire Pharmaceutical Contracts Ltd
Classe A PHT
Di recente, nell’ambito dell’attività di sorveglianza
continua, Shire ha condotto una revisione di tutti gli
eventi cardiaci segnalati a carico di pazienti di età
inferiore a 50 anni trattati con anagrelide. Eventi
avversi cardiovascolari gravi si sono verificati in
questi pazienti più giovani, senza sospetta
cardiopatia, con esami cardiovascolari precedenti al
trattamento
nella
norma
e
con
malattia
mieloproliferativa controllata. Ciò ha portato al
rafforzamento dell’avvertenza in merito agli eventi
cardiovascolari nel paragrafo “Avvertenze speciali e
precauzioni di impiego” del RCP.
Inoltre, l’elenco delle reazioni avverse cardiovascolari
è stato ampliato con l’inclusione di cardiomiopatia e
aritmie cardiache. Inoltre, è stata aggiunta una
avvertenza indicante la possibilità che si verifichino
eventi avversi cardiovascolari gravi in pazienti senza
sospetta cardiopatia e con pregressi esami
cardiovascolari nella norma.
L’aggiunta di questa avvertenza all’RCP di Xagrid non
modifica l’attuale rapporto rischio/beneficio di
anagrelide nel contesto della sua indicazione
terapeutica, come trattamento di seconda linea in
pazienti a rischio con trombocitemia essenziale (TE).2
Gazzetta Ufficiale
Prometazina cloridrato
Premedicazione, Ipnotici, Antipruriginosi
Farganesse® / Costanzafarma S.r.l. - Sede Operativa
Classe A / NOTA 89
Dal giorno 11 ottobre 2012 (vedi G.U. determinazione
n. 1535) una nuova Ditta e' titolare all'immissione in
commercio del medicinale Farganesse® .
In questo momento l'unico prodotto disponibile in
commercio e' Farganesse® soluzione iniettabile.
Si comunica che verrà inviata da parte della ditta
produttrice una comunicazione rivolta ai medici,
quando sarà disponibile Farganesse® compresse.3
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Dr.ssa Maria M. Avataneo
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Febbraio 2013 – n.9
NUOVI REGISTRI FARMACI
SOTTOPOSTI A MONITORAGGIO
Dal 1 febbraio 2013, sono disponibili sulla
piattaforma web dell’AIFA, le schede di monitoraggio
relative alle specialità medicinali Nexavar®
(epatocarcinoma),
Torisel®
(linfoma
cellule
®
mantellari), Tasigna (Leucemia mieloide cronica –
seconda linea) e Sprycel® (Leucemia linfoblastica
acuta [Ph+], Leucemia mieloide cronica, Leucemia
mieloide cronica in fase blastica linfoide - seconda
linea).
Per le altre indicazioni terapeutiche relative alle
specialità Tasigna® e Sprycel® (prima linea), sono
ancora operativi i registri sul vecchio sistema.
Le funzionalità di questi Registri sono rivolte ai soli
medici, i quali dovranno registrare i pazienti sul
nuovo applicativo web. Per quelli che risulteranno
eleggibili, dovranno inserire sia i dati relativi al
trattamento (Eleggibilità e Follow up) sia quelli
relativi alla dispensazione del farmaco, previa verifica
dell’effettiva erogazione del farmaco da parte dei
farmacisti.
I pazienti già censiti sui vecchi sistemi e sottoposti a
precedenti trattamenti, dovranno essere nuovamente
registrati e le informazioni di sintesi relative ai
trattamenti
già
effettuati
dovranno
essere
nuovamente inserite.
Si ricorda che per accedere ai nuovi applicativi, i
medici dovranno preventivamente registrarsi sul
nuovo portale.
Per tutti gli altri Registri di monitoraggio, rimangono
in vigore le procedure attualmente in essere e
riportate, per singolo farmaco, nel file Allegato.4
Nota informativa importante
Acido Nicotinico/laropiprant
Ipolipemizzanti
Tredaptive® / MSD
Trevaclyn® / MSD
Pelzont® / MSD
I risultati preliminari dello studio HPS2-THRIVE
hanno fallito nel dimostrare un beneficio
statisticamente significativo di riduzione di eventi
vascolari maggiori.
Pertanto, alla luce dei nuovi dati disponibili, che
hanno anche mostrato un incremento dell’incidenza
di alcuni eventi avversi gravi non fatali, i medicinali
Tredaptive®, Trevaclyn®, Pelzont® sono stati sospesi
e il trattamento deve essere interrotto.9
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FRANCIA:
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Febbraio 2013 – n.9
Antiepilettici e rischio di non aderenza
Revisione contraccettivi orali 3° e 4° generazione
L'influenza dell’aspetto delle compresse sul
comportamento del paziente è stata a lungo una fonte
di preoccupazione per i medici, tuttavia sono solo di
pochi giorni fa i risultati della prima analisi empirica,
che collega le caratteristiche esteriori della compressa
all’aderenza alla terapia dei pazienti.
L’agenzia regolatoria francese (agence nationale de
sècuritè du mèdicament et des produits de santè,
ANSM) ha chiesto all'EMA la revisione dei
contraccettivi orali combinati di terza e quarta
generazione per determinare se vi sia la necessità di
limitarne l'uso per le donne che non possono
assumere altri contraccettivi orali combinati.5
I farmaci generici sono bioequivalenti al farmaco
branded, ma possono non avere stesso colore o la
stessa forma.
Uno studio caso-controllo, condotto su pazienti che
avevano iniziato la terapia con antiepilettici, ha
verificato se tali pazienti, richiedevano il rinnovo della
prescrizione entro 5 giorni dalla fine della copertura
del farmaco, derivante dalla prescrizione precedente.
Sono stati esaminati i due rinnovi precedenti alla non
persistenza ed è stato determinato se il colore e/o la
forma della compressa era concordanti o discordanti.
Dall’analisi dei risultati è emerso come il
cambiamento di colore della compressa, aumentava il
rischio di interruzione del trattamento, con potenziali
ricadute cliniche rilevanti.
Questo studio sottolinea pertanto, la necessità di un
ripensamento dell'attuale politica regolatoria che al
momento permette un'ampia variazione dell’aspetto
dei farmaci bioequivalenti.8
L’ANSM, al fine di ridurre al minimo il rischio di
trombosi, venosa o arteriosa, associato ai
contraccettivi orali (COC), desidera ricordare ai
medici prescrittori, di:
- favorire la prescrizione di seconda generazione COC
contenenti levonorgestrel,
- valutare i fattori di rischio, ad ogni prescrizione di
un contraccettivo orale combinato, per una nuova
utilizzatrice del farmaco,
- informare le donne del rischio di trombosi e dei
sintomi che si possono manifestare;
- monitorare il paziente per verificare la tolleranza al
trattamento contraccettivo.6
ABORTI SPONTANEI E TERATOGENICITÁ
Claritromicina
Antibatterici macrolidi
Tutte le specialità
Classe A
Aderenza alla terapia farmacologica:
nasce un manifesto per promuoverla
L’utilizzo dell’antibiotico claritromicina è stato
associato alla possibilità di effetti avversi sullo
sviluppo embrio-fetale e all’aborto negli animali.
Uno studio di coorte condotto in Danimarca, nato con
lo scopo di valutare se l'uso di claritromicina, all'inizio
della gravidanza, fosse associato a un aumentato
rischio di aborti spontanei e all'insorgenza di gravi
malformazioni nel feto, ha utilizzato il National
Hospital Register per individuare tutte le donne che
avevano avuto un aborto spontaneo o indotto. Su
931.504 gravidanze, sono state identificate 401 donne
che avevano avuto una prescrizione di claritromicina
nel primo trimestre. Di queste donne, il 10,0%
(40 donne) aveva avuto un aborto spontaneo, mentre
il 3,6% (9 donne) aveva avuto figli nati vivi con
malformazioni.
Pertanto, nelle donne che hanno utilizzato
claritromicina all'inizio della gravidanza è stato
rilevato un rischio aumentato di aborto spontaneo,
ma non un aumento della prevalenza di figli nati con
malformazioni. Benché questi dati siano supportati
da studi precedenti sugli animali e sull’uomo saranno
necessarie ulteriori ricerche per indagare il possibile
effetto
dell'indicazione
al
trattamento
sulle
associazioni osservate.7
Nei Paesi occidentali l’aderenza al trattamento
farmacologico, tra i pazienti affetti da patologie
croniche, arriva soltanto al 50%, causando una serie
conseguenze cliniche, psicosociali ed economiche.
A questo scopo nasce il “Manifesto per l’aderenza alla
terapia farmacologica sul territorio italiano”,
presentato in Senato, durante un Convegno, che mira
a coinvolgere tutti gli operatori sanitari, per realizzare
un processo che dovrebbe portare all’impostazione di
una relazione terapeutica con il paziente, fatta di
dialogo e continuità assistenziale.10
1. AIFA, Segnali di farmacovigilanza 4/2/2013
2. AIFA, Nota Informativa Importante del 23/01/2013
3. Gazzetta Ufficiale
4. AIFA, Farmaci sottoposti a Monitoraggio (04/02/2013)
5. AIFA, Comunicazione aifa (28/01/2013)
6. ANSM, Comunicazione ansm (21/12/2012)
7. NCBI, PubMed (31/12/2012)
8. NCBI, PubMed (2/01/2013)
9. AIFA, Nota Informativa Importante del 23/01/2013
10. QuotidianoSanità. 30/01/2013
3