Via Grandi, 10 - 60027 - Osimo (AN) - tel. 071732050 - Fax 071732455 www.seres-onlus.org - [email protected] - C.F. e P.IVA 93097750421 NUMERO UNICO 2011 Progetto telemedicina SISTEMA MULTIMEDIALE AUDIOVISIVO U.O. ONCOLOGIA MEDICA Direttore: Dott. Mattioli Rodolfo Anno 4o Redazione U.O. Oncologia Medica: Rodolfo Mattioli, Luca Imperatori, Paolo Lippe, Gianluca Laici, Claudia Cappelletti, Tiziana Tamburranno, Christian Trapuzzano Un medico un viso e una voce sono più di un semplice consulto da casa Il sistema prevede un medico a disposizione su un canale multimediale Abbiamo deciso di dare qualcosa di più ai nostri pazienti sfruttando le tecnologie oggi a disposizione insieme alla rete informatica possimo garantire un’assistenza e un consulto audiovisivo multimediale, i pazienti spesso necessitano non solo di un consulto medico ma di una faccia e una persona che è presente nel loro percorso. A t t r av e r s o u n Netbook fornito dalla U.O. Oncologia di Fano e un software di videoconferenza, permettiamo al paziente di contattarci e vedere quale medico al momento è disponibile. Il paziente non dovrà preoccuparsi di avere una linea ADSL a casa, in quanto ad ogni Netbook verrà fornita una chiavetta ADSL portatile da dove sarà possibile collegarsi ad una rete in ogni posto egli sia. Manuale per il riconoscimento e la gestione delle tossicità da terapie antineoplastiche orali (parte prima) L a rapida diffusione nella pratica clinica di chemioterapici somministrati per via orale e dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare ha consentito il trattamento anche per quei pazienti anziani o che, per motivi logistici, avevano difficoltà ad eseguire accessi ospedalieri frequenti. La disponibilità di formulazioni orali permette inoltre una buona gestione del trattamento grazie alla facilità di utilizzo delle compresse. E’ fondamentale che il paziente venga istruito sul corretto modo di assumere la terapia al proprio domicilio e che venga adeguatamente informato per riconoscere in tempo utile tutti quei sintomi o segni che possono precedere una tossicità franca indotta dal farmaco antineoplastico che sta assumendo. Verranno pertanto passati in rassegna avvertenze, modalità di assunzione, interazioni ed effetti collaterali dei più comuni farmaci utilizzati. Le frequenze di comparsa degli effetti collaterali possono essere definite come segue: n molto comuni: si verificano in più di 1 persona su 10 n comuni: si verificano tra 1-10 persone su 100 n non comuni: si verificano tra 1-10 persone su 1.000 n rare: si verificano tra 1-10 persone su 10.000 n molto rare: si verificano in meno di 1 persona su 10.000 n non note: la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili La trattazione degli effetti collaterali per singolo farmaco sarà molto dettagliata e puntuale per offrire completezza d’informazione al paziente, ma bisogna tener presente che le reazioni alla terapia variano da individuo a individuo: alcuni pazienti accusano pochissimi disturbi, altri, invece, devono sopportare conseguenze più pesanti. Non necessariamente gli effetti collaterali descritti colpiranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento. Nella U.O.C di Oncologia dell’Ospedale di Fano è attiva una reperibilità telefonica nelle fasce orarie di non servizio e nei giorni in cui il Day Hospital è chiuso che garantisce ai pazienti un rapido consulto con un medico oncologo dello staff anche per questi specifici disturbi. segue a pagina 2 REPERIBILITÀ TELEFONICA DIURNA dalle 15:00 alle 20:00 giorni feriali dalle 8:00 alle 20:00 giorni festivi 331 8891678 Manuale per il rico segue da pagina 1 SORAFENIB, nome commerciale Nexavar, disponibile in compresse da 200 mg: viene normalmente prescritta una dose giornaliera di 800 mg da assumere in due volte, quindi 400 mg per assunzione (2 compresse). Le compresse devono essere assunte con un bicchiere d’acqua lontano dai pasti o con un pasto a basso contenuto di grassi. Ingiallimento Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca o desquamazione Molto comune Molto comune Comune Comune Dolori osteoarticolari Crampi Accumulo di liquidi Comune Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Comune Rare Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Comune Comune Comune Condizioni generali Astenia affaticamento Comune Comune Capelli e ciglia Sbiancamento capelli Allungamento ciglia Molto.comune Comune Occhi Lacrimazione eccessiva Comune Alterazione del colore Onicocriptosi Comune Cute e sottocute Apparato muscoloscheletrico POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più Usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia Comune o poco comune Sistema nervoso Mal di testa, vertigini, confusione Comune Apparato circolatorio Ipertensione Emorragie Comune Comune Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Molto Comune Poco Comune Comune Cute e sottocute Rash o eritema Alopecia Sindrome manopiede* Prurito Pelle secca o desquamazione Molto comune Comune Comune Apparato muscoloscheletrico Dolori osteoarticolari Crampi Poco comune Apparato cardio-circolatorio Emorragia Aritmie cardiache e IMA Poco comune Rare Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Rara Rara Rara Condizioni generali Astenia affaticamento Rara Rara Avvertenze Apparato cardiocircolatorio In presenza di ipertensione Poco comune Unghie Raro Simil influenzali INTERAZIONI: Gli episodi di sanguinamento sono più frequenti nei pazienti in trattamento con Coumadin, come anticoagulante, per altra causa rispetto al tumore. In questo caso è necessario mantenere sotto stretto controllo periodico dell’ INR che non deve mai superare il valore di 3. L’associazione con Neomicina, Rifampicina o con altri Antibiotici in grado di provocare gravi disturbi della microflora gastrointestinale può portare ad una diminuzione della biodisponibilità di sorafenib. L’associazione con altri chemioterapici è di solito valutata dall’oncologo curante che avrà l’accortezza di evitare la contemporanea somministrazione con farmaci metabolizzati e/o eliminati attraverso le vie metaboliche della UGT1A1. SUNITINIB, nome commerciale SUTENT: disponibile in compresse da 12,5, 25 e 50 mg. Viene di norma consigliata una dose totale giornaliera di 50 mg da assumere, in unica soluzione preferibilmente sempre allo stesso orario, con o senza cibo. Sarebbe bene evitare l’assunzione del farmaco con succo di pompelmo perché, aumentando l’acidità, interferisce negativamente con l’assorbimento del farmaco. Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia Ipotiroidismo Comune Comune Sistema nervoso Mal di testa, vertigini, confusione Comune Apparato circolatorio Ipertensione Comune Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Molto comune Molto comune Comune Molto comune Raro Comune Erlotinib, nome commerciale TARCEVA: disponibile in compresse da 150 mg da assumere una volta al giorno, possibilmente sempre allo stesso orario, almeno un’ora o due ore dopo l’assunzione di cibo. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia Ipotiroidismo Comune Non noto Sistema nervoso Mal di testa, vertigini, confusione Comune Ipertensione Comune Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Molto comune Molto comune Comune Molto comune Ingiallimento Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca o desquamazione Rara Molto comune Molto comune Comune Dolori osteo-articolari Crampi Accumulo di liquidi Raro Apparato circolatorio Avvertenze In presenza di ipertensione Raro Comune Simil influenzali INTERAZIONI: Nei pazienti in trattamento anticoagulante le emorragie possono verificarsi con maggiore frequenza pertanto bisogna monitorare l’INR che non deve mai superare il valore di 3. Prima di iniziare il trattamento con Sutent è consigliabile fare un controllo odontoiatrico. Se in seguito si ha comparsa di dolore alla bocca, con gonfiore e ferite, dolore alla mandibola o alla mascella con sensazione di pesantezza ed insensibilità, o perdita di denti, il paziente deve informare immediatamente il medico o il dentista per non rischiare l’insorgenza di un’osteonecrosi. Il ketoconazolo, l’eritromicina e la claritromicina possono aumentare la concentrazione del sutent, mentre il Desametasone, la carbamazepina, la rifampicina ed i preparati naturali a base di Erba di S. Giovanni/Hypericum perforatum possono ridurla. Apparato gastrointestinale POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Comune Molto comune Cute e sottocute Apparato muscoloscheletrico Avvertenze In presenza di ipertensione Molto comune Molto comune Raro Raro Simil influenzali onoscimento e la gestione delle tossicità da terap Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Comune Rare Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Comune Comune Comune Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Comune Comune Comune Sbiancamento capelli Allungamento ciglia Rara Rara Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Rara Alterazione del colore Onicocriptosi Rara Polmonite interstiziale Tosse Rara Apparato cardio-circolatorio Capelli e ciglia Occhi Unghie Apparato respiratorio Comune Rara Poco comune Gefitinib, nome commerciale IRESSA: disponibile in compresse di colore marrone e di forma rotonda da 250 mg che devono essere assunte in un’unica soluzione giornaliera con o senza cibo. Per i pazienti che hanno difficoltà a deglutirle intere possono anche essere disciolte in acqua senza frantumarle. Negli eccipienti è presente il lattosio. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Molto Comune Sistema nervoso Mal di testa, vertigini, confusione Neuropatia periferica Comune Apparato circolatorio Ipertensione Comune Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Secchezza delle fauci Molto comune Molto comune Comune Molto comune Molto comune Cute e sottocute Ingiallimento Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca o desquamazione Non nota Molto comune Molto comune Comune Dolori osteo-articolari Crampi Accumulo di liquidi Raro Apparato muscoloscheletrico Comune Rare Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Comune Comune Comune Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Comune Comune Comune Capelli e ciglia Sbiancamento capelli Allungamento ciglia Rara Rara Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Rara Apparato respiratorio Malattia interstiziale Tosse Rara-Comune Poco comune Sistema epatobiliare Aumento enzimi epatici Epatite Comune Rara Raro INTERAZIONI: come tutti i farmaci assunti per via orale anche per il tarceva, in quei pazienti in trattamento con anticoagulanti che presentano un rischio aumentato di sviluppare un evento emorragico, va accuratamente monitorato l’INR che non deve mai superare il valore di 3. Gli antifungini, come il ketoconazolo, gli inibitori della proteasi, l’eritromicina, la claritromicina, la fenitoina, la carbamazepina, i barbiturici o l’erba di San Giovanni in alcuni casi possono ridurre l’efficacia o aumentare gli effetti indesiderati del Tarceva. Classificazione per Sistemi ed organi Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Apparato cardio-circolatorio Avvertenze INTERAZIONI: Quando Iressa viene somministrato in associazione a Navelbine ne amplifica la tossicità neurologica periferica. E’ controindicato nei pazienti intolleranti al lattosio. Nei pazienti con sindrome di Gilbert (elevazione congenita degli indici di funzionalità epatica) è necessario controllare periodicamente tali valori. Fenitoina, carbamazepina, rifampicina, barbiturici o preparazioni medicinali contenenti l’erba di S. Giovanni/Hypericum perforatum possono ridurre l’efficacia del trattamento e devono essere evitate. I prottettori gastrici possono ridurre la biodisponibilità e le concentrazioni plasmatiche del gefitinib e, pertanto, diminuirne l’efficacia. LAPATINIB, nome commerciale Tyverb: La dose raccomandata deve essere presa in un’unica soluzione preferibilmente al mattino, un’ora prima o un’ora dopo la colazione, con un bicchiere d’acqua. Da evitare il succo di pompelmo. Il lapatinib si somministra insieme a un altro chemioterapico in compresse, la capecitabina (Xeloda®), nelle pazienti affette da carcinoma mammario avanzato o metastatico. Classificazione per Sistemi ed organi In presenza di ipertensione Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Molto comune Sistema nervoso Mal di testa, vertigini, confusione Neuropatia periferica Insonnia Comune Ipertensione Comune Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Secchezza delle fauci Molto comune Molto comune Molto comune Molto comune Molto comune Ingiallimento Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca o desquamazione Non nota Comune Molto comune Molto comune Apparato circolatorio Apparato gastrointestinale Molto comune Molto comune Raro Raro Comune POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Non noto Comune Rara Raro Cute e sottocute Simil influenzali Avvertenze Non noto Comune Rara Comune Molto comune Raro-comune In presenza di ipertensione pie antineoplastiche orali Apparato muscoloscheletrico Dolori osteo-articolari Crampi Accumulo di liquidi Comune Apparato cardio-circolatorio Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Riduzione della fraz. di eiezione del ventricolo SX Comune Rare Anemia Neutropenia Piastrinopenia Rara Rara Rara Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Molto comune Molto comune Raro-Comune Capelli e ciglia Sbiancamento capelli Allungamento ciglia Rara Rara Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Rara Apparato respiratorio Malattia interstiziale Tosse Rara Sistema epatobiliare Aumento enzimi epatici Epatite Comune Sistema lifopoietico Raro Raro Simil influenzali Raro Poco comune Rara CAPECITABINA, nome commerciale XELODA, prescritta spesso in associazione al Lapatinib, in compresse da 500 mg di colore pesca e forma oblunga. La dose totale viene suddivisa in 2 somministrazioni giornaliere da ingerire entro 30 minuti dalla fine del pasto. Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Comune Sistema nervoso Depressione dell’umore Neuropatia periferica Insonnia Mal di testa Raro Apparato circolatorio Tromboflebite Comune Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Dolore addominale Secchezza delle fauci Molto comune Molto comune Comune Molto comune Molto comune Comune Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca Onicopatia Comune Comune Molto comune Dolori osteo-articolari Accumulo di liquidi Comune Cute e sottocute Apparato muscoloscheletrico Astenia Affaticamento Calo ponderale Disidratazione Molto comune Molto comune Comune Comune Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Comune Apparato respiratorio Dispnea Tosse Infezioni respiratorie Comune Comune Comune Sistema epatobiliare Aumento enzimi epatici Epatite Comune Rara NAVELBINE, chemioterapico disponibile anche in capsule molli da 20 e 30 mg da assumere con molta acqua in un’unica somministrazione settimanale. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più usata Frequenza del disturbo Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Comune Raro Sistema nervoso Depressione dell’umore Neuropatia periferica Insonnia Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Dolore addominale Secchezza delle fauci Rara Rari Comune Rara Comune Cute e sottocute Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca Onicopatia Raro Comune Comune Apparato muscoloscheletrico Dolori osteo-articolari Accumulo di liquidi Raro Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Raro Rare Avvertenze Non noto Comune Comune Comune Comune Molto comune Comune Comune Raro Comune INTERAZIONI: Gli anticoagulanti orali, la fenitoina possono essere potenziati dallo Xeloda. Gli antiacidi aumentano la concentrazione plasmatica dello Xeloda. I farmaci antivirali (tra cui in particolare la Sorivudina non possono essere somministrati in associazione a Xeloda La Sorivudina infatti incrementa gli effetti collaterali dello Xeloda. Disturbi del metabolismo POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Disturbi del metabolismo Comune Comune Comune Raro In associazione ad altri chemioterapici la frequenza e la gravità degli effetti collaterali possono essere superiori rispetto alla monosomministrazione. Rara Frequenza del disturbo Anemia Neutropenia Piastrinopenia Condizioni generali Comune Terminologia più usata Comune Rare Sistema lifopoietico INTERAZIONI: La somministrazione concomitante con ketoconazolo, ritonavir, saquinavir, telitromicina, ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, nefazodone deve essere evitata perchè sono in grado di aumentare la concentrazione ematica del lapatinib. La carbamazepina ha invece effetto contrario. I succhi di pompelmo o altri agrumi possono aumentare la biodisponibilità del farmaco. Classificazione per Sistemi ed organi Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Apparato cardio-circolatorio Simil influenzali Apparato cardio-circolatorio Non noto Comune Avvertenze Da neutropenia Comune Raro Raro Raro Raro Raro Raro Simil influenzali Raro segue a pagina 5 segue da pagina 4 Sistema lifopoietico Condizioni generali Occhi Apparato respiratorio Anemia Neutropenia Piastrinopenia Comune Comune Comune Astenia Affaticamento Calo ponderale Disidratazione Molto Comune Molto Comune Raro Raro Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Raro Dispnea Tosse Comune Comune Sistema epatobiliare INTERAZIONI: Non sono descritte interferenze con altri farmaci assunti contemporaneamente alla Navelbine che però può amplificare i propri effetti collaterali quando associata ad altri chemioterapici. IMATINIB, nome commerciale GLIVEC: disponibile in compresse da 100 mg di colore arancione da assumere in un’unica soluzione durante un pasto con un abbondante bicchiere d’acqua per ridurre il rischio di irritazioni gastrointestinali, oppure disciolta in acqua se il paziente ha difficoltà a ingerirla intera. La dose varia in funzione della malattia da trattare e delle condizioni generali, come anche della risposta al trattamento. Attualmente, la dose raccomandata è di 400-600 mg, ma non dovrebbe comunque superare gli 800 mg al giorno in dose crescente. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Comune Neuropatia periferica Insonnia Mal di testa Comune Sistema nervoso Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Dolore addominale Secchezza delle fauci Molto Comune Molto Comune Rara Rara Molto Comune Raro Cute e sottocute Rash o eritema Alopecia Sindrome manopiede* Prurito Pelle secca Onicopatia Comune Raro Raro Apparato muscoloscheletrico Dolori osteoarticolari Accumulo di liquidi Apparato cardiocircolatorio Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Ipertensione Comune Raro Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Comune Comune Comune Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Aumento ponderale Molto Comune Molto Comune Comune Molto comune Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Edema palpebrale Apparato respiratorio Dispnea Tosse Avvertenze Non noto Comune Comune Comune Raro Comune Non comune Non comune Comune Comune Comune Comune Comune Raro EVEROLIMUS, nome commerciale AFINITOR: disponibile in compresse da 5 mg e 10 mg di colore bianco-giallastro, forma allungata e bordi smussi. La dose giornaliera raccomandata è di 10 mg da assumere in un’unica soluzione, preferibilmente sempre allo stesso orario, con o senza cibo. Le compresse devono essere deglutite intere con un bicchiere d’acqua, senza essere masticate o frantumate. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Aumento di colesterolo, trigliceridi e glicemia Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Comune Sistema nervoso Neuropatia periferica Insonnia Cefale Comune Apparato gastrointestinale Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Dolore addominale Secchezza delle fauci Molto Comune Molto Comune Rara Molto comune Comune Comune Cute e sottocute Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca Molto Comune Raro Comune Apparato muscoloscheletrico Dolori osteo-articolari Accumulo di liquidi Comune Apparato cardio-circolatorio Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Ipertensione Non nota Raro Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Infezioni Molto Comune Molto Comune Molto Comune Comune Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Disidratazione Molto Comune Molto Comune Comune Comune Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Edema palpebrale Raro-comune Polmonite, dispnea Epistassi, tosse Emottisi Comune Molto comune Comune Comune Molto comune Comune Comune INTERAZIONI: ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina possono aumentare le concentrazioni di Glivec, mentre desametasone, fenitoina, carbamazepina, rifampicina, fenobarbitale, fosfenitoina, primidone o Hypericum perforatum (erba di San Giovanni) possono ridurla. Il Glivec incrementa la concentrazione plasmatica delle statine. Glivec inoltre puo’ incrementare la concentrazione plasmatica della Tachipirina. Raro Classificazione per Sistemi ed organi Aumento enzimi epatici Epatite Simil influenzali Apparato respiratorio Sistema epatobiliare Aumento enzimi epatici Epatite Non noto Comune Avvertenze Da neutropenia o infezioni Comune Molto Comune Molto Comune Molto Comune Comune Non comune Comun Comune Comune Comune Raro Simil influenzali INTERAZIONI: Ketoconazolo, Claritromicina Eritromicina ed il Verapamil aumentano la concentrazione plasmatica dell’everolimus mentre la rifampicina , i corticosteroidi e l’erba di San Giovanni la riducono. Afinitor può influenzare la risposta immunitaria alle vaccinazioni (anche quella anti-influenzale) e, quindi, quelle effettuate durante il trattamento con Afinitor possono essere meno efficaci. PAZOPANIB, nome commerciale VOTRIENT: disponibile in compresse da 200 mg di colore rosa, con impresso GS JT su un lato. La dose giornaliera raccomandata è di 800 mg da assumere in una sola somministrazione senza cibo, almeno un’ora prima o due ore dopo un pasto .Le compresse devono essere assunte intere con acqua e non devono essere spezzate o frantumate. POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Classificazione per Sistemi ed organi Terminologia più usata Frequenza del disturbo Disturbi del metabolismo Aumento di colesterolo, trigliceridi e glicemia Anoressia o inappetenza Ipotiroidismo Febbre Molto comune Sistema nervoso Neuropatia periferica Insonnia Cefale Raro Diarrea Nausea e vomito Costipazione Mucosite orale Dolore addominale Secchezza delle fauci Emorragie digestive Molto Comune Molto Comune Rara Comune Molto comune Rara Rash o eritema Alopecia Sindrome mano-piede* Prurito Pelle secca Comune Comune Comune Dolori osteoarticolari Accumulo di liquidi Comune Emorragia-Epistassi Aritmie cardiache e IMA Scompenso cardiaco Ipertensione Vampate di calore Non comune Non comune Sistema lifopoietico Anemia Neutropenia Piastrinopenia Infezioni Comune Comune Comune Comune Condizioni generali Astenia Affaticamento Calo ponderale Disidratazione Molto Comune Molto Comune Comune Comune Occhi Lacrimazione eccessiva Congiuntivite Edema palpebrale Raro-comune Polmonite, dispnea Epistassi, tosse Emottisi Embolia Raro Comune Non comune Non Comune Aumento enzimi epatici Epatite Molto comune Apparato gastrointestinale Cute e sottocute Apparato muscoloscheletrico Apparato cardio-circolatorio Apparato respiratorio Sistema epato-biliare Comune Comune Avvertenze Da neutropenia o infezioni Raro Comune Non comuni Comune Comune Non comune Simil influenzali Non comune Molto comune Comune Comune Comune Raro INTERAZIONI: Il succo di pompelmo, il ketoconazolo, l’itraconazolo, la claritromicina, l’atazanavir, l’indinavir, il nefazodone, il nelfinavir, il ritonavir, il saquinavir, la telitromicina il voriconazolo ed il lapatinib possono aumentare le concentrazioni di pazopanib. RACCOMANDAZIONI PER I PAZIENTI ED I CAREGIVERS Cose da fare: • Quando si riceve il farmaco prescritto rileva l’etichetta esterna controllando il nome del farmaco e la dose disponibile • Garantire di aver completamente compreso quando e come prendere le cp e fare domande se qualcosa non e’ chiaro • Trasportare e conservare il farmaco come indicato sull’etichetta allegata al farmaco • Se possibile usare guanti e lavarsi le mani prima e dopo l’uso degli stessi. Se i guanti non sono disponibili rimuovere dal blister il cp direttamente in una tazza • Tenere a portata il foglietto illustrativo degli effetti collaterali • Conservare il farmaco citotossico in ambiente diverso dagli altri farmaci • Riferire ogni sovradosaggio • Tenere a portata informazioni su come comportarsi in caso di esposizione accidentale • Restituire in ospedale o in farmacia farmaco danneggiato, non usato o scaduto • Riferire al momento della prescrizione ogni farmaco assunto e restrizioni dietetiche che possono interferire con il chemioterapico • Ridurre al minimo il contatto con il chemioterapico • Lavare separatamente gli abiti e le lenzuola del paziente • Lavare a fondo il bagno dopo l’uso e fino a 4-7 gg dal termine della terapia Cose da non fare: • Tenere il farmaco in una area aperta, vicino a fonti di acqua, o al sole o in zone accessibili ai bambini o animali • Conservare il farmaco vicino a cibo e bevande • Rompere o danneggiare le compresse • Assumere dosi superiori rispetto al prescritto • Dare per scontato che la chemioterapia orale sia piu’ sicura di quella ev • Saltare la dose prevista • Eliminare il farmaco nel bagno