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LA NEBULIZZAZIONE
18° Convegno Pediatrico
Congresso Nazionale di Pediatria Pratica
Hotel Sheraton - Firenze, 8 – 9 novembre 2013
Dott. Fulvio Esposito
Struttura Complessa di Pneumologia ed UTSIR
Dipartimento di Pediatria Sistematica e Specialistica
Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica
Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO-PAUSILIPON
La Terapia Inalatoria
 Terapia cardine nel trattamento delle
malattie respiratorie in età evolutiva
 Può essere utilizzata per patologie che interessano
tutto l’apparato respiratorio:
1. Vie Aeree Superiori - VAS
2. Vie Aeree Inferiori - VAI
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
La Terapia Inalatoria
 Utilità
a. Per umidificare le vie respiratorie
b. Per rilasciare farmaci a livello topico
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La Terapia Inalatoria
VANTAGGI
1) Facilità di accesso all’apparato respiratorio
2) Efficace distribuzione del farmaco al sito bersaglio
3) Rapida comparsa dell’effetto farmacologico
4) Possibilità di impiegare dosaggi ridotti rispetto ad altre
vie di somministrazione
a) Maggiore efficacia terapeutica
b) Minore incidenza di effetti indesiderati sistemici
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La Terapia Inalatoria
SVANTAGGI
1.


2.
Inaffidabilità nella esecuzione della terapia
Scarsa compliance al trattamento
Scorretta modalità di esecuzione
Insufficiente concentrazione dei farmaci a livello delle
vie aeree più piccole
a. Arbitraria riduzione della durata e del numero
delle sedute prescritte
b. Riduzione delle potenzialità terapeutiche attese
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LA NEBULIZZAZIONE: DEFINIZIONE

Riduzione di un liquido in parti minutissime

per interazione con un getto di aria a velocità elevata

facendolo passare in una sezione molto stretta

sottoponendo il liquido ad alte pressioni



Maggiore è la pressione
maggiore sarà la velocità di passaggio
minore sarà il diametro della goccia
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LA NEBULIZZAZIONE
PRINCIPI REGOLATORI
1.
PRINCIPI DI AEROSOLTERAPIA
2.
PRINCIPI DI FARMACODINAMICA RESPIRATORIA
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI
REGOLATORI
Principi di aerosolterapia


Dinamica dei flussi
Cinetica delle particelle
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia

-
Dinamica dei flussi
Performance del dispositivo di erogazione
Tecnica di inalazione del paziente
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI
REGOLATORI
Principi di aerosolterapia

Cinetica delle particelle
-
Formulazione farmacologica
Caratteristiche delle vie aeree
-
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate
1.
2.
3.
4.
5.
Impatto inerziale
Sedimentazione
Diffusione
Intercettazione
Cariche elettriche
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Impatto inerziale
MASSA
della Particella
X
VELOCITA’
della Particella
=
MOMENTO
della Particella
Probabilità di impatto inerziale
 Le particelle con diametro e densità maggiori e con velocità
più elevata avranno maggiore probabilità di impatto inerziale e,
pertanto, maggiore probabilità di deposizione
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Sedimentazione
È la tendenza delle particelle sospese nell’aria a precipitare
per effetto della gravità.
La possibilità che le particelle sedimentino dipende da:

dimensioni e densità delle particelle

tempo di permanenza nelle vie aeree
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Diffusione

È il meccanismo di trasporto principale per le particelle di
diametro inferiore a 0.1 micron.
La collisione, in prossimità delle pareti di bronchioli e alveoli, di
molecole di gas con piccole particelle di aerosol in aria provoca un
movimento irregolare delle particelle di aerosol conosciuto come
moto browniano.
La diffusione di particelle di aerosol è definita come il trasporto
netto di particelle secondo un gradiente di concentrazione (da
un’area a maggiore verso una a minore concentrazione).


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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Intercettazione

È il meccanismo di trasporto principale per la deposizione di
aggregati e fibre.
Quando una particella segue il flusso d’aria senza deviazioni, può
entrare in contatto con la superficie delle vie aeree in base alla
sua dimensione fisica.
Questo meccanismo è chiamato intercettazione e dipende dal
rapporto tra la dimensione (e la forma) delle particelle e il
diametro delle vie aeree.


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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Cariche elettriche
Durante la trasformazione di fase dell’aerosol le particelle acquisiscono
una carica elettrica e gli effetti di tale carica sono più evidenti per
le particelle di diametro inferiore al micron a causa della
maggiore motilità e si manifestano in due modi:

Attrazione tra campi elettrici di segno opposto

Repulsione tra campi elettrici di segno uguale
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Cariche elettriche

Attrazione tra campi elettrici di segno opposto
PARTICELLA
SUPERFICIE
(la superficie delle vie aeree attrae le particelle e ne determina la
deposizione)

Repulsione tra campi elettrici di segno uguale
PARTICELLA
PARTICELLA
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Fenomeni fisici che regolano la deposizione delle particelle inalate

Cariche elettriche
PARTICELLA
PARTICELLA
PARTICELLA
SUPERFICIE
 Le particelle di uguale carica elettrica allontanandosi
si indirizzano verso la superficie delle vie aeree con
successiva deposizione
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia

a.
b.
c.
d.
e.
Il tasso di deposizione delle particelle
inalate dipende da:
Spessore dello strato di muco
Viscosità del muco
Idrofilia delle molecole del farmaco
Dimensione delle molecole del farmaco
Interazione tra farmaco e muco
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Il binomio farmaco-nebulizzatore deve soddisfare i seguenti criteri
1.
2.
3.
4.
5.
Generare un aerosol con particelle “respirabili” di farmaco
Produrre una dose di farmaco riproducibile
Garantire la stabilità chimico-fisica del farmaco
Essere adeguata all’età del piccolo paziente
Essere di facile impiego per il piccolo e i suoi genitori
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Caratteristiche delle vie aeree del paziente
1.
2.
3.
4.
Fisiologia delle vie aeree
Anatomia delle vie aeree
Patologie a carico delle vie aeree
Pattern respiratorio
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Caratteristiche delle vie aeree del paziente
Fisiologia delle vie aeree



Le vie aeree superiori presentano meccanismi di difesa volti
all’eliminazione del corpi estranei.
In particolare, una delle funzioni del naso è quella di filtrare le
particelle.
Considerato che i lattanti hanno una respirazione prevalentemente
nasale, essi hanno una maggiore probabilità di deposizione a livello
delle alte vie respiratorie.
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Caratteristiche delle vie aeree del paziente
Anatomia delle vie aeree



Il calibro delle vie aeree è un importante fattore che regola la
deposizione delle particelle di aerosol.
Il diametro medio del lume delle vie aeree, nel tratto compreso tra
bronchi principali e bronchioli, aumenta di circa tre volte dalla nascita
all’età adulta.
Pertanto, il ridotto calibro delle piccole vie aeree in neonati e lattanti
favorisce la deposizione a livello delle vie aeree centrali per i fenomeni
fisici di impatto inerziale e intercettazione.
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Caratteristiche delle vie aeree del paziente
Patologie a carico delle vie aeree

Le patologie polmonari possono ridurre il calibro delle
piccole vie respiratorie a causa della presenza di flogosi
con edema, mucosità e broncostenosi intervenendo nel
processo di deposizione delle particelle di aerosol
riducendone la deposizione nelle vie aeree più
periferiche.
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di aerosolterapia
Caratteristiche delle vie aeree del paziente
Pattern respiratorio
 Frequenza
respiratoria
 Flusso aereo
 Volume corrente
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
Interazione farmaco – vie aeree del paziente
Interazione recettoriale

La maggior parte dei farmaci utilizzati nel trattamento delle patologie
respiratorie infantili interagisce con i recettori espressi dalle cellule
dell’apparato respiratorio.

Questo rende l’aerosolterapia la via più efficiente per trattare le
malattie delle vie aeree, perché:
TRASPORTA IL FARMACO A LIVELLO DELLE CELLULE-BERSAGLIO
1.
2.
HA UN RIDOTTO RISCHIO DI EFFETTI COLLATERALI SISTEMICI
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
Interazione farmaco – vie aeree del paziente
Interazione recettoriale

Sia i farmaci beta2-agonisti che gli anti-colinergici interagiscono coi
recettori del sistema autonomico situati a livello della muscolatura liscia
bronchiale.

Per i corticosteroidi, attivi sui recettori dei glucocorticoidi (ampiamente
distribuiti nell’apparato respiratorio), la via inalatoria costituisce il miglior
modo per:
PERMETTERE L’INTERAZIONE RECETTORIALE INTRACELLULARE NELL’ALBERO
BRONCHIALE
EVITARE GLI EFFETTI COLLATERALI DERIVANTI DALL’ATTIVAZIONE DEI
RECETTORI NEI TESSUTI EXTRAPOLMONARI.
1.
2.
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
Farmaci e modalità di nebulizzazione

La nebulizzazione produce una miscela composta
dal farmaco e da soluzioni saline che viene inalata
dal paziente respirando a volume corrente
attraverso un boccaglio o una mascherina

La nebulizzazione può essere eseguita in aria
ambiente o con supplementazione di ossigeno
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
NEBULIZZAZIONE DEI BETA2-AGONISTI A BREVE DURATA
DI AZIONE (SABA)
INDICAZIONI
Accessi acuti di asma bronchiale
2. Premedicazione nell’asma da esercizio fisico
3. Wheezing da broncospasmo
4. Ostruzione acuta reversibile delle vie aeree
1.
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
FARMACI BETA2-AGONISTI A BREVE DURATA DI AZIONE
(Short Acting Beta-adrenoceptor Agonist, SABA)
LATENZA E DURATA DI AZIONE DEL SALBUTAMOLO
Rapida insorgenza di azione
(inizio della massima azione dopo 15 minuti)

Durata di azione relativamente breve
(4-6 ore)

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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
NEBULIZZAZIONE DEI FARMACI ANTICOLINERGICI
(Ipratropium bromuro, IB)
EMIVITA

E’ di circa 1.6 ore se somministrato per via inalatoria
INDICAZIONI


riduce l’ostruzione delle vie aeree dovuta all’edema e
all’ipersecrezione.
Le Linee Guida consigliano il suo utilizzo in associazione al
Salbutamolo nei pazienti con asma acuto severo
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
NEBULIZZAZIONE DEI CORTICOSTEROIDI (ICS)
INDICAZIONI DEI CORTICOSTEROIDI INALATORI
1.
2.
3.
4.
Terapia di mantenimento dell’asma
Episodi di riacutizzazione dell’asma
Episodi di wheezing multifattoriale
Trattamento del laringospasmo
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LA NEBULIZZAZIONE: PRINCIPI REGOLATORI
Principi di farmacodinamica respiratoria
NEBULIZZAZIONE DEI CORTICOSTEROIDI INALATORI (ICS)
LIMITI DELLA NEBULIZZAZIONE

La caratteristica igroscopica del CS è un fattore importante per la
sua solubilità nel diluente utilizzato (Soluzione fisiologica)

ICS più solubili in acqua risultano meglio erogabili in quanto la
riduzione della solubilità e l’aumento della viscosità determinano
formazione di particelle di dimensioni maggiori che vengono
bloccate dal deflettore tornando indietro e finendo intrappolate
nell’ampolla del nebulizzatore, determinando in definitiva una
minore deposizione del farmaco a livello dell’albero respiratorio
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Principi di farmacodinamica respiratoria
Solubilità in acqua dei più comuni farmaci nebulizzati
Farmaco
Solubilità in acqua (mcg/ml)
Beclometasone dipropionato
0.13
Beclometasone 17-propionato
15.5
Budesonide
16
Triamcinolone acetonide
21
Flunisolide
140
Fluticasone 17-propionato
0.14
Mometasone furoato
< 0.1
Salbutamolo
14300
Ipratropio bromuro
10000
da RIAP (modificata)
Supplemento 4, 10/2012
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LA TERAPIA INALATORIA DELLE VAS
Si utilizzano per la gestione delle
patologie a carico delle VAS:




Lavaggio delle fosse nasali
Spray nasali
Doccia nasale micronizzata
Nebulizzazione con nasocannule
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LA TERAPIA INALATORIA DELLE VAS
Principali soluzioni:
Soluzione fisiologica
(NaCl 0.9%)
 Soluzioni ipertoniche
(NaCl al 3% o al 6 %)
 Farmaci
(mucolitici/mucoregolatori,
antibiotici)

cortisonici,
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LA NEBULIZZAZIONE DELLE VAS
La rimozione delle mucosità dalle vie aeree
superiori consente di mantenere le funzioni di:
turbinati
filtraggio
e
umidificazione dell’aria
 seni
paranasali
deflusso
dell’essudato

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LA NEBULIZZAZIONE DELLE VAI
 Terapia cardine nel trattamento
dell’asma bronchiale in età evolutiva
Aerosolterapia
pMDI - Pressurized Metered Dose Inhalers
(con distanziatori a valvole, VHC - Valved Holding Chamber)
DPI - Dry Powder Inhalers
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LA NEBULIZZAZIONE DELLE VAI
Aerosolterapia:
La corretta tecnica di esecuzione





Paziente in posizione seduta
Ampolla in posizione verticale
Escludere la respirazione nasale
Boccaglio fra i denti, labbra ben adese
Maschera facciale adeguata, ben adesa al volto
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LA NEBULIZZAZIONE DELLE VAI
CONDIZIONI NECESSARIE PERCHÉ L’AEROSOL POSSA
PENETRARE PROFONDAMENTE NELL’ALBERO BRONCHIALE
a. Diametro delle particelle del nebulizzato < 5 micron
b. Ampio volume corrente dell’aerosol (10 L/min)
c. Bassa frequenza respiratoria del paziente (0.5 L/sec)
d. Inalare attraverso la bocca
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LA NEBULIZZAZIONE DELLE VAI
MICRONIZZAZIONE
DELLE PARTICELLE
MMAD
(DIAMETRO AERODINAMICO
MEDIANO DI MASSA)
2 – 5 MICRON
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I NEBULIZZATORI
1. Nebulizzatori pneumatici
2. Nebulizzatori ad ultrasuoni
3. Nebulizzatori di nuova
generazione
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori pneumatici (ad aria compressa)
 Compressore
 Ampolla
 Nell’ampolla il flusso d’aria, forzato attraverso un piccolo orifizio, crea una
caduta di pressione con risucchio di piccole quantità di farmaco che, investite
dal getto d’aria, si frantumano in minutissime goccioline.
 Il diametro delle particelle, punto cruciale di ogni nebulizzatore, dipende
dalle caratteristiche dell’ampolla, dalla pressione dell’aria e dall’entità del
flusso
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori Pneumatici. Caratteristiche ideali
a. Potenza compresa tra 1 e 2 atmosfere
b. Capacità di nebulizzare una soluzione di 3 ml in circa 10 minuti
(che corrisponde ad un flusso di 10 litri al minuto)
c. Ampolla in materiale sintetico
(le ampolle in plastica risultano più affidabili di quelle in vetro che
sono più disomogenee e non tarabili)
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori ad Ultrasuoni
 Funzionano sul principio di una vibrazione
che disgrega un liquido in minutissime goccioline
 La vibrazione viene generata dal passaggio di
una corrente elettrica ad alta frequenza (1 – 2
megaHertz) attraverso un disco di ceramica
(trasduttore piezoelettrico)
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori ad Ultrasuoni
Vantaggi
 Sono più silenziosi di quelli ad aria compressa
 Possiedono maggiore rapidità di nebulizzazione
Svantaggi
 Si rompono con maggiore facilità
 Producono goccioline di aerosol di grandi dimensioni (> 10 micron)
 Non sono in grado di nebulizzare le sospensioni
 Possono alterare alcuni principi attivi degradando il farmaco
 Presentano un maggior rischio di contaminazione batterica
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori ad Ultrasuoni
Indicazioni
 Affezioni delle alte vie respiratorie (sinusite, tracheite)
quando serve aumentare la componente acquosa delle
secrezioni
fluidificandole
ragione per cui le particelle del nebulizzato devono avere
MMAD > 10 micron
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
 Nebulizzatori pneumatici breath-actuated
a. Meccanismo breath-actuated manuale
b. Meccanismo breath-actuated meccanico
 Nebulizzatori con mesh vibrante
(Vibrating Mesh Devices nebulizers)
 Sistema AAD
(Adaptive Aerosol Delivery)
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
VANTAGGI




Maggiore maneggevolezza
Significativo aumento nell’erogazione dei farmaci
Risparmio di farmaci
Maggiore efficacia terapeutica
I pazienti che assumono farmaci per via inalatoria con tali nebulizzatori, con
maggiore efficacia, ricevono dosi notevolmente maggiori di farmaco a parità
di dose nominale prescritta rispetto ai nebulizzatori tradizionali
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
SVANTAGGI
 Maggiore costo
 Maggiore durata di nebulizzazione
 Notevole rischio di errori terapeutici
Con l’impiego dei nuovi nebulizzatori senza una adeguata conoscenza dei
meccanismi di generazione ed erogazione dei farmaci e senza un
aggiustamento del dosaggio nelle prescrizioni sarà inevitabile il verificarsi di
errori terapeutici
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
Smart nebulizers
Nebulizzatori “intelligenti” perché nebulizzano solo in fase inspiratoria
con notevole riduzione della farmaco dispersione aerea sebbene con aumento
del tempo della seduta di aerosolterapia
 Nebulizzatori pneumatici breath-actuated
a.
b.
c.
Generano aerosol solo durante l’inspirazione
Aumentano la dose inalata di almeno tre volte
Richiedono un maggior tempo di inalazione
1) Nebulizzatori
manuale
2) Nebulizzatori
meccanico
con
meccanismo
breath-actuated
con
meccanismo
breath-actuated
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
Smart nebulizers
 Nebulizzatori pneumatici breath-actuated
1.
-
-
Meccanismo breath-actuated manuale
Impiega il movimento del pollice del paziente per regolare la
produzione di aerosol durante le fasi respiratorie
Richiede collaborazione e buona coordinazione mano-respiro
Non adatto all’età pediatrica
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
Smart nebulizers
 Nebulizzatori pneumatici breath-actuated
2. Meccanismo breath-actuated meccanico
(AeroEclipse)
-
Hanno una valvola innescata dal respiro che attiva la
produzione di aerosol solo durante l’inspirazione
I pazienti devono avere un volume corrente > 200 ml
per attivare la nebulizzazione
Non adatto all’età pediatrica
Sezione dell’ampolla AeroEclipse II
Da Pneumologia Pediatrica 2010, 40: 36-43
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
 Nebulizzatori con mesh vibrante
(Vibrating Mesh Devices nebulizers)
Nuova generazione di sistemi di nebulizzazione che utilizza una membrana
traforata (mesh) vibrante per generare le particelle con dimensione che
dipendono dalle dimensioni dei fori nella membrana traforata e dalle
proprietà fisico-chimiche della formulazione farmacologica:
 Omron NE-U22V MicroAir nebulizer (USA, Illinois)
Un elemento piezoelettrico fa vibrare un corno trasduttore che spinge
il fluido attraverso la membrana traforata creando le particelle
I dispositivi Aerogen Aeroneb Go (Aerogen’s ONQ) (USA, California)
e Pari eFlow Touch spray (Europe, Germany) producono una
erogazione controllata di particelle a bassa velocità utilizzando una
membrana sottile e perforata azionata da un elemento piezoelettrico
anulare
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I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
 Nebulizzatori con mesh vibrante
(Vibrating Mesh Devices nebulizers)
VANTAGGI
Portatili, silenziosi, veloci
Non necessitano di aria compressa
Possono funzionare con alimentazione a batterie o a corrente alternata
Non c’è ricircolo del farmaco dai deflettori
La mesh nebulizza quasi tutto il fluido
Formazione di particelle molto simili che aumenta la frazione respirabile
(piattaforma eFlow)
SVANTAGGI
Rischio di intasamento dei piccoli fori della membrana
I farmaci in sospensione possono depositarsi sui fori
Alcune soluzioni possono essere troppo vischiose
Necessità di sostituzione periodica della membrana
Volume residuo basso ma eroga particelle di grandi dimensioni
(Omron MicroAir)
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
Nebulizzatori con mesh vibrante
Schema di funzionamento del nebulizzatore eFlow
Da Pneumologia Pediatrica 2010; 40: 36-43
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AORN Santobono-Pausilipon
I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori di nuova generazione
 Sistema AAD
(Adaptive Aerosol Delivery)
I.AAD HaloLite System , prima generazione (Europe, Sweden)
II.AAD Prodose System, seconda generazione (Europe Sweeden/Germany),
sperimentato per la somministrazione di iloprost nell’ipertensione polmonare
III.I-neb AAD System, terza generazione
L’I-neb AAD System è basato su una membrana mesh vibrante associata alla tecnologia AAD
a.Fornisce l’aerosol solo durante l’inspirazione
b.Regola con precisione la dose prestabilita da erogare
c.Possibilità di feedback al paziente (feedback visivo, sonoro e tattile)
d.Possibilità di registrazioni relative all’uso del dispositivo ed alle sue prestazioni
e.Possibilità di trasmettere i dati via Internet per monitorare a distanza l’aderenza del paziente alla
terapia e le prestazioni del dispositivo
Sperimentato nei pazienti con Fibrosi Cistica e per la somministrazione di Alfa-1- antitripsina
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
I NEBULIZZATORI
Nebulizzatori
di nuova
generazione:
Il futuro!
Nebulizzatore AAD di III generazione, I-neb AAD System
Da Pneumologia Pediatrica 2010; 40:36-43
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
LA NEBULIZZAZIONE
Struttura Complessa di Pneumologia ed UTSIR - Dipartimento di Pediatria Sistematica e Specialistica
Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica, AOP “Santobono – Pausilipon”, Napoli
Conclusioni
Al fine di assicurare appropriate
somministrazioni di farmaci per via
inalatoria sarà necessario porre una giusta
attenzione all’utilizzo di apparecchi durante
la fase di transizione dai nebulizzatori
tradizionali, con scarsa efficienza, a quelli
di nuova generazione, con elevata
efficienza!
LA NEBULIZZAZIONE
SC Pneumologia Pediatrica, Dipartimento Pediatria Sistematica e Specialistica, AOP Santobono-Pausilipon
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