GANCICLOVIR Gruppo terapeutico: Antivirale, analogo nucleosidico

GANCICLOVIR
Gruppo terapeutico: Antivirale, analogo nucleosidico
Classificazione ATC: J05AB06
Preparati commerciali:
Citovirax, Cymevene: fl polv 500 mg + f solv 10 ml (1 ml=50 mg).
Meccanismo d’azione e sensibilità: analogo sintetico del nucleotide guanina (o guanosina) che interferisce con la
replicazione degli Herpes virus in vivo; differisce dall’aciclovir per la presenza di un gruppo idrossimetilico. Il farmaco
viene trifosforilato da enzimi virali nella cellula ospite ed inibisce in maniera competitiva l’incorporazione della
deossiguanina trifosforilata nel DNA virale; in tal modo interrompe nel DNA virale il processo di allungamento della
catena alterando in definitiva la sintesi del DNA virale. Il farmaco inibisce in maniera prevalente la DNA polimerasi
virale piuttosto che quella della cellula ospite: infatti nelle cellule infettate vi è un contenuto dieci volte maggiore del
farmaco rispetto alle cellule che non contengono il virus.
Farmacocinetica: i picchi sierici dopo somministrazione ev sono di 8-11 mcg/ml; la biodisponibilità po è molto bassa
(6-9%). La diffusione nei tessuti e nei liquidi corporei compreso il liquor è buona (24-70% delle concentrazioni
sieriche). Nei tessuti retinici la concentrazione del farmaco è pari a quella serica. Nel tessuto cerebrale raggiunge il
38%. Si lega alle proteine plasmatiche solo per 1-2%. Nei neonati con meno di 50 gg di vita, l’emivita varia di 2,4-4 h
ma aumenta a 30 h in caso di grave insufficienza renale. Il farmaco viene metabolizzato solo in piccola parte e viene
eliminato immodificato nel 90% per filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. La clearance del ganciclovir
per via ev aumenta fino a circa il doppio dopo le prime 6 settimane di vita riducendo così la biodisponibilità del farmaco
e i suoi livelli terapeutici.
Indicazioni: infezioni da CMV e prevenzione della malattia da CMV nei pazienti immunocompromessi. Infezioni da
CMV congenite sintomatiche nei neonati a termine e pretermine con l’obiettivo di inibire la replicazione virale e di
ridurre i danni neurouditivi a distanza (livelli di prova I, II e III).
Posologia: ev 6 mg/kg ogni 12 h per 2 sett; se il farmaco è efficace, passare a 10 mg/kg ogni 24 h per 3 mesi.
Velocità e modalità di somministrazione: ev in 1 h in un grosso vaso; assicurare un’adeguata idratazione durante la
somministrazione.
Effetti indesiderati:
 cardiovascolari: aritmie, ipertensione
 dermatologici: rash
 ematologici: mielosoppressione con neutropenia nel 38% dei casi, piastrinopenia nel 40% dei casi, anemia ed
eosinofilia nel 20% dei casi
 gastrointestinali: vomito, diarrea, pancreatite, iperbilirubinemia, ipertransaminasemia
 locali: flebiti
 neurologici: ipereccitabilità, convulsioni, coma, encefalopatia
 oftalmologici: distacco retinico
 renali: possibile insufficienza renale con iperazotemia e aumento della creatinina sierica fino a 4 volte i livelli basali.
Controindicazioni: conta dei neutrofili <500 cellule/microlitro e/o conta piastrinica <25.000 cellule/microlitro e/o
emoglobina <8 g/dl.
Interazioni: tossicità addittiva in associazione ad altri farmaci che inibiscono la replicazione di cellule che sono in
rapida moltiplicazione; potenziale tossicità addittiva con dapsone, pentamidina, flucitosina, amfotericina,
cotrimossazolo; probabile grave neutropenia se somministrato insieme a zidovudina; possibile comparsa di convulsioni
se somministrato in contemporanea con imipenem-cilastatina. Il probenecid ed altri farmaci che inibiscono la secrezione
tubulare possono ridurre la clearance del ganciclovir. Aumento della nefrotossicità in associazione ad amfotericina B,
tacrolimus e ciclosporina.
Attenzioni particolari:
 monitorare l’emocromo ogni 2-3 gg nelle prime 3 sett e 1 volta a sett successivamente; in caso di neutropenia
ridurre la dose del 50% e se la neutropenia non migliora sospendere il trattamento
 monitorare la funzionalità epatica e renale e la pressione arteriosa
 eseguire esami oftalmologici ogni 4-6 sett
 i pazienti che assumono agenti immunosoppressori potrebbero avere bisogno di una riduzione della dose di questi
ultimi o di una loro sospensione per evitare una eccessiva inibizione midollare e del sistema immunitario
 il farmaco ha un’attività mutagena ed è un potenziale cancerogeno e teratogeno
 non è previsto l’uso po per lo scarso assorbimento gastroenterico (considerare la somministrazione po con
valganciclovir)
 in caso di insufficienza renale vedi Appendice.
Preparazione e diluizione:
- ricostituire la fiala con 10 ml di AD (1 ml=50 mg)
- diluire 1 ml della soluzione ottenuta con 4 ml di AD (1 ml=10 ml) e agitare.
Concentrazione consigliata: ≤10 mg/ml. Utilizzare dei guanti e una protezione oculare durante la preparazione della
soluzione perché la soluzione ricostituita ha un pH di circa 11 ed è irritante.
Compatibilità e incompatibilità:
- Compatibilità di soluzione: SF, SG 5%, Ringer, Ringer lattato
- Incompatibilità di soluzione: sol contenenti destrosio e AA
- Compatibilià al sito Y: enalapril, fluconazolo, linezolid, propofol, remifentanil
- Incompatibilità: aztreonam, cefepime, piperacillina-tazobactam.
Conservazione: la soluzione ricostituita è stabile per 12 h a temperatura ambiente; la soluzione ulteriormente diluita è
stabile per 24 h a 4°C.
Note bibliografiche:
- Schleiss MR. Congenital cytomegalovirus infection: update on management strategies. Curr Treat Opt Neurol 2008,10:186-192.
- Kimberlin DW, Lin C-Y, Sanchez PJ et al. Effect of ganciclovir therapy on hearing in symptomatic congenital cytomegalovirus
disease involving the central nervous system: a randomized, controlled trial. J Pediatr 2003;143:16-25.
- Anaizi NH, Swenson CF, Dentinger PJ. Stability of ganciclovir in extemporaneously compounded oral liquids. Am J Health Syst
Pharm 1999;56:1738-1741.