INVESTIRE ED OPERARE IN CROAZIA 2007 www.to.camcom.it/croazia Investire ed operare in Croazia (2007) 2 SOMMARIO RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI 5 INFORMAZIONI UTILI 6 Il Paese Festività ufficiali e orari Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie L’ECONOMIA CROATA 6 6 6 7 Prospettive future Interscambio Principali trattati INVESTIRE IN CROAZIA 7 7 8 9 Il costo dei fattori produttivi Le imposte Società di capitali ed incentivi per gli investimenti esteri Le Zone Franche NORMATIVA DOGANALE 9 9 9 9 11 Documenti di spedizione Trattamento degli imballaggi in legno Carnet ATA Assicurazione trasporto Visto d’affari sul passaporto APPENDICE 11 12 12 12 12 13 Premessa Allegato 1 - Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti Allegato 2 - Croatian Privatization Fund Investire ed operare in Croazia (2007) 13 14 20 3 FONTI: elaborazione Camera di commercio di Torino su dati The Economist, World Bank, ICE, Mondimpresa, Unioncamere, Camera dell’Economia Croata di Zagabria NB: Le informazioni contenute in questo volume sono tratte da fonti ritenute attendibili. Tuttavia, non potendo garantirne l’esattezza, si precisa che le stesse non hanno carattere di ufficialità, bensì valore meramente orientativo. Pertanto, il loro utilizzo da parte del lettore nello svolgimento della propria attività professionale richiede una puntuale verifica presso le Autorità e gli organismi istituzionalmente competenti nella/e materia/e cui le informazioni stesse ineriscono. Investire ed operare in Croazia (2007) 4 RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI ITALIA IN CROAZIA Ambasciata Italiana 41000 Zagabria Meduliceva Ulica, 22 Tel.: (+385 1) 484 6386484 Fax: (+385 1) 484 6384 E-mail: [email protected] Web: www.ambitalia.hr Consolato Generale Italiano 511000 Fiume Riva, 16 Tel.: (+385 51) 212454 Fax: (+385 51) 214308 E-mail: [email protected] Web: www.tel.hr/confium/ Vice Consolato Italiano 21000 Spalato Obala Hrvatskog Narodnog Preporoda, 10/3 Tel.: (+385 21) 348155 / 589107 Fax: (+385 21) 361268 E-mail: [email protected] Ufficio ICE Zagabria Talijanski Institut Za Vanjsku Trgovinu 10000 Zagabria Masarykova, 24 P.O. Box 288 Tel.: (+385 1) 4830711 Fax: (+385 1) 4830740 E-mail: [email protected] Web: www.ice.it/estero2/zagabria/defaultuff.htm CROAZIA IN ITALIA Ambasciata di Croazia e Ufficio Commerciale 00191 Roma Via Luigi Bodio, 74/76 Tel.: (06) 3630 7300 / 4650 Fax: (06) 3630 3405 Rappresentanza dell’Unione Europea in Croazia 10000 Zagabria Gunduliceva, 19/I Tel.: (+385 1) 421693 Fax: (+385 1) 421820 Sezione Consolare dell’Ambasciata di Croazia 00191 Roma Via Luigi Bodio, 74/76 Tel.: (06) 3630 4630 Fax: (06) 3630 3269 E-mail: [email protected] ISTITUZIONI LOCALI Consolato Generale Croato 20123 Milano Via Dante, 9 Tel.: (02) 8052183 Fax: (02) 8052827 E-mail: [email protected] Camera dell’Economia Croata 10000 Zagabria Rooseveltov trg, 2 Tel.: (+385 1) 45 61 555 Fax: (+385 1) 4828 380 E-mail: [email protected] Web: www.hgk.hr Fondo Croato per la Privatizzazione E-mail: [email protected] Web: www.hfp.hr Rappresentanza Consolare Croata 34122 Trieste Piazza Goldoni, 9 Tel.: (040) 775 144 / 142 Fax: (040) 773 959 E-mail: [email protected] Investire ed operare in Croazia (2007) 5 INFORMAZIONI UTILI Il Paese Superficie: Popolazione: Capitale: Lingua: Moneta: Cambio (dicembre 2006): Sistema di governo: Fuso orario: CROAZIA ITALIA 56.538 kmq 4,5 milioni di abitanti Zagabria Croato e serbo Kuna (HRK) 1 Euro = 7,3579 Kune Repubblica +0h 301.245 kmq 57,3 milioni di abitanti Roma Italiano Euro 1 Euro = 1 Euro Repubblica +0h Festività ufficiali e orari Principali festività croate: 01/01 06/01 01/05 30/05 22/06 05/08 15/08 01/11 25/12 26/12 Orari: Lunedì – Venerdì, 8.00/8.30 - 16.00/16.30 Lunedì – Venerdì, 7.00 - 19.00 Sabato, 7.00 - 12.00 Lunedì – Venerdì, 8.00 - 20.00 Sabato, 8.00 - 14.00 Lunedì – Venerdì, 7.00/9.00 - 15.00/17.00 Enti pubblici: Banche: Negozi: Aziende: Capodanno Epifania Pasqua Festa dei lavoratori Festa dello Stato Croato Anniversario della rivoluzione Festa dei patrioti e Giornata del Ringraziamento Assunzione della Vergine Ognissanti Natale Santo Stefano Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie Per l’ingresso dei cittadini italiani in Croazia è possibile utilizzare il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio. Per soggiorni turistici non è richiesto il visto. Entro 48 ore dall’ingresso in Croazia, tuttavia, i turisti devono registrare la propria presenza presso i locali organi di Polizia. Tale procedura è solitamente svolta dalle strutture alberghiere. Qualora si alloggi presso privati, si consiglia di accertare che il proprio ospite abbia provveduto. Investire ed operare in Croazia (2007) 6 L’ECONOMIA CROATA L’economia croata, nell’affrontare la transizione dal sistema centralizzato comunista verso un sistema ad economia di mercato, ha subito il peso e le conseguenze della guerra, che ne hanno accentuato i problemi e le difficoltà nello sviluppo. Tuttavia, in seguito ad un severo piano di stabilizzazione varato nel 1993 dal Primo Ministro Nikica Valentic, la situazione economica, grazie anche ad una ritrovata stabilità sul fronte dei prezzi, ha favorito buone prospettive di crescita, guidate da una forte incidenza del settore manifatturiero e dei servizi. Gli eventi bellici del 1999 nei Balcani hanno però inflitto alcuni duri colpi anche all’economia croata, che ha inevitabilmente subito una brusca frenata in tutti i settori produttivi. Buone prospettive si sono però delineate per la ripresa economica già con l’avvio degli anni 2000, grazie anche al rinnovamento delle principali istituzioni del Paese, oggi maggiormente orientate alla riforma dell’intero sistema economico del Paese, dopo l’immobilismo del passato. Il processo di integrazione con l’Unione Europea agisce infine da stimolo per velocizzare le riforme economiche e per rafforzare le strutture di una funzionante economia di mercato. Prospettive future Le rigide condizioni della politica monetaria continuano ad incidere sulla domanda interna, mentre un rallentamento negli investimenti fissi è anche atteso, sebbene alcune buone performance restano legate alle spese per la ricostruzione stradale e per l’attrezzamento della base industriale croata, secondo andamenti già evidenziati nel corso del 2004. Quanto infine alle relazioni con la vicina Unione Europea, l’impegno della Croazia per la candidatura all’ingresso nell’UE sarà al centro dell’agenda politco-economica. Il Paese spera infatti, insieme a Romania e Bulgaria, di poter partecipare al secondo allargamento dell’Unione Europea previsto per il 2007. In vista di tale obiettivo, tutto il processo di riforma del Paese dovrebbe pertanto godere di una sostanziale accelerazione nei prossimi anni. In questa linea, la Croazia ha approvato a fine 2004 un programma economico di pre-accesso che ha condotto alla implementazione di significativi aggiustamenti fiscali negli anni 2005 e 2006, con l’obiettivo del mantenimento di un deficit non superiore al 3% per il 2007. Si ha molta fiducia sulla crescita dell’economia Croata e sulle esportazioni verso i suoi più importanti partner commerciali nella zona dell’Euro. In Germania e Italia, due dei principali mercati di esportazione della Croazia, la crescita economica è stata al di sotto della media rispetto al resto d’Europa, con una domanda interna tenuta nuovamente stabile dal basso grado di affidabilità e dei conseguenti alti tassi del risparmio. Se la crescita della Germania e dell’Italia dovesse continuare a mantenere un tale livello di crescita, l’equilibrio esterno della Croazia e la crescita del suo PIL potrebbero indebolirsi. Interscambio L’interscambio commerciale fra l’Italia e la Croazia è caratterizzato dal saldo positivo a favore dell’Italia, che costituisce per la Croazia il più importate partner commerciale ma anche un investitore diretto. La presenza italiana in Croazia è evidente: a livello commerciale l’Italia esporta merci per oltre 2 miliardi di Euro e ne importa per più di un miliardo di Euro. La struttura dell’interscambio italiano con la Croazia vede in testa, dal lato delle importazioni, i prodotti dell’abbigliamento, in particolare i prodotti a maglia, e i prodotti alimentari, ma anche il petrolio, il gas naturale ed i prodotti chimici di base, il legno tagliato e le calzature. Le principali esportazioni dalla Croazia sono concentrate nelle voci relative agli stessi prodotti importati, con l’aggiunta però delle macchine, degli autoveicoli e dei mobili. Investire ed operare in Croazia (2007) 7 Principali trattati • • • • Accordo per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale: firmato a Roma il 29/10/99. Accordo per la promozione e protezione degli investimenti: firmato per la parte italiana il 05/11/96 a Zagabria. Il disegno di legge di ratifica è stato approvato alla Camera dei Deputati ed è stato trasmesso al Senato. Da parte croata l’Accordo è pronto per l’entrata in vigore. Accordo in materia di co-operazione turistica: firmato il 27/06/97 a Roma, ratificato dal Presidente della Repubblica il 07/10/97. Accordo per la promozione degli investimenti stranieri: si tratta di un accordo fra l’ICE e l’Agenzia croata per la promozione degli investimenti (CIPA) che prevede un monitoraggio comune delle opportunità di investimenti italiani in Croazia. Investire ed operare in Croazia (2007) 8 INVESTIRE IN CROAZIA Il costo dei fattori produttivi VOCE DI COSTO Stipendio mensile, valore medio Affitto ufficio a Zagabria (Euro / m2, valore medio) Costruzione industriale (Euro / m2) Acqua industriale (Euro / m3) Installazione linea telefonica Elettricità per uso industriale IVA inclusa (Euro / kWh) Gas naturale IVA inclusa (Euro / m3) Carburante IVA inclusa (Euro / litro) PREZZO 560,00 12,50 800,00 1,30 82,80 0,049 0,02 0,27 1,00 0,88 Tariffa diurna Tariffa Notturna Gasolio Diesel Le imposte IMPOSTA Imposta sugli utili Imposta sui redditi Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) ALIQUOTA 20% 15%; 25%; 35%; 45% (4 aliquote) 22%; 0% (2 aliquote) Società di capitali ed incentivi per gli investimenti esteri In Croazia il capitale necessario per fondare una società di capitale varia dai 15.000 Euro per le società per azioni (SPA) ai 2.500 Euro per le società a rischio limitato (SRL). L’investimento minimo richiesto dalla legge croata per l’erogazione degli incentivi agli investimenti esteri è pari a 540.000 Euro. Oltre ad una sensibile riduzione dell’imposta sugli utili, tali incentivi si traducono anche in: • Supporto finanziario per la creazione di posti di lavoro • Assistenza nella formazione e nell’aggiornamento professionale del personale dipendente • Esenzione dei macchinari per lo svolgimento dell’attività dai dazi doganali INVESTIMENTO MINIMO (in Euro) 540.000 1.350.000 2.700.000 8.100.000 N° DIPENDENTI 10 30 50 75 DURATA (in anni) 10 10 10 10 IMPOSTA SUGLI UTILI 10% 7% 3% 0% Tabella per il calcolo dell’imposta sugli utili dovuta da una società straniera che intendesse investire in Croazia. Le Zone Franche In Croazia sono state fondate 15 zone franche (vedi cartina). All’interno di tali zone, le imprese possono svolgere: • attività di produzione; • commercio all’ingrosso; • commercio estero (le operazioni di sdoganamento possono essere effettuate all’interno della Zona Franca). Per costituire una società all’interno delle Zone Franche non è necessario registrarsi come società croata. Il vantaggio principale derivante dalla costituzione di una società all’interno di una delle 15 Zone Franche croate è una riduzione d’imposta sugli utili pari al 50%. Investire ed operare in Croazia (2007) 9 Mappa delle Zone Franche croate Investire ed operare in Croazia (2007) 10 NORMATIVA DOGANALE Documenti di spedizione Oltre alla dichiarazione doganale usualmente richiesta per qualunque spedizione (salvo all’interno dell’Unione europea), le spedizioni destinate alla Croazia devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati: a) Fattura commerciale: In tre esemplari, può essere redatta in inglese. b) Documenti EUR.1: Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ad un certo numero di prodotti importati in Croazia, è opportuno produrre un certificato EUR.1 che servirà a destinazione come certificato di origine. Le spedizioni di valore inferiore a 6000 Euro o effettuate da esportatori accreditati danno luogo all’emissione di una dichiarazione. Questa deve essere riportata sulla fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva in modo sufficientemente dettagliato i prodotti cui si riferisce, al fine di poterli identificare. La dichiarazione è la seguente: L’esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°___1 dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale___2. ______________ (luogo e data) ______________ (firma) 3 d) Certificato fitosanitario: Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali 4. e) Certificato sanitario: Per le carni5. f) Attestato di libera vendita: Per i cosmetici: Redatto sulla base delle informazioni fornite dall’esportatore, attesta che i prodotti sono conformi alla normativa italiana e in libera e corrente vendita sul territorio nazionale. È richiesta per la registrazione dei prodotti 6. g) Documenti di trasporto e lista dei colli. 1 Se la dichiarazione su fattura è redatta da un esportatore accreditato, il numero di autorizzazione dell'esportatore deve essere riportato qui. Se la dichiarazione su fattura non è redatta da un esportatore accreditato, la menzione tra parentesi viene omessa o lo spazio previsto lasciato in bianco. 2 Deve essere indicata l'origine dei prodotti. 3 Firma dell’esportatore e indicazione, per esteso, del nome della persona firmataria. 4 I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato circa 10 giorni prima della partenza del prodotto). 5 I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario. 6 Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita. Il certificato di libera vendita va richiesto al Ministero della Sanità (la richiesta va fatta alla sede centrale di Roma, 30 giorni prima della spedizione delle merci e per conoscenza all'assessorato della sanità locale - sito web: www.sanita.it). L'attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza. Investire ed operare in Croazia (2007) 11 Trattamento degli imballaggi in legno Non richiesto, ma gli imballaggi non devono essere già stati utilizzati. Carne t ATA È possibile esportare temporaneamente in Croazia secondo la procedura del Carnet ATA. La procedura permette l’ammissione temporanea di: • campioni commerciali; • merci destinate ad essere presentate a fiere, esposizioni ed altre manifestazioni; • materiale professionale; • merci in transito. Assicurazione trasporto Non richiesta. Visto d’affari sul passaporto Non richiesto. Investire ed operare in Croazia (2007) 12 APPENDICE Premessa I documenti che vengono presentati in questa sezione sono costituiti dalle presentazioni dei relatori che sono intervenuti al convegno “La Repubblica di Croazia: opportunità di collaborazione e investimento” , tenutasi a Torino il 4 maggio 2005 e organizzato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con il Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Milano ed il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi. La documentazione è stata inserita nella presente guida, allo scopo di fornire degli approfondimenti su tematiche specifiche, trattate nel corso delle iniziative organizzate dalla Camera di commercio di Torino. I testi vengono dunque riportati come essi sono stati presentati dai rispettivi autori indicati in calce. Seguono le singole presentazioni (Allegati 1 e 2). Allegato 1: Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti A cura di David Sopta, Repubblica di Croazia, Ministero affari esteri ed integrazioni europee, Dipartimento per la cooperazione economica internazionale Allegato 2: Croatian Privatization Fund A cura di Melida Ivkovic, Croatian Privatization Fund Investire ed operare in Croazia (2007) 13 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 1/6 Croazia: processo di adesione all'UE e opportunità d'investimenti Torino, 4 Maggio 2005 Profilo geografico E E U R O P P A Area 56 538 km2 Popolazione 4,4 milioni Costa 1 778 km Croazia Croazia Isole 1 185 Capitale Zagabria 1 Investire ed operare in Croazia (2007) 14 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 2/6 Croazia: la strada verso l'UE 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 Adesione Negoziati Stato di candidato, giugno 2004 Opinione positiva (avis) sulla candidatura, aprile 2004 Richiesta di adesione, gennaio 2003 Trattato di stabilità e di adesione, ottobre 2001 2 Profilo economico, 2004 n n n n n n n n n n PIL (mlrd USD) est 34,3 PIL per capita (USD) est 7 732 PIL tasso di crescita (USD) 3,8 % Tasso di crescita della produzione industriale 3,7 % Inflazione 2,7 % Debito esterno (mlrd USD, fine anno) 30,1 Riserve internazionali, BNC (mlrd USD, fine anno) 8,8 Riserve internazionali, banche commerciali (mlrd USD, fine anno) 5,7 Investimenti esteri diretti 1993-2004 (mlrd USD, fine anno) 10,7 Tasso di disoccupazione (fine anno) 18,7 % Fonte: Ente statistico croato, Banca nazionale croata Investire ed operare in Croazia (2007) 3 15 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 3/6 Prestazioni economiche della Croazia n Continua stabilità macroeconomica n Trasformazione da stabilità macroeconomica in sviluppo sostenibile del settore reale dell'economia n Ritmo più veloce nelle riforme strutturali e nella privatizzazione 4 Investimenti esteri diretti (FDI) Totale FDI 1993 – 2004: Paese 10,7 mlrd USD Quota nel totale FDI Austria 26,2% Germania 20,1% Stati Uniti 14,0% Ungheria 6,2% Italia 5,9% Paesi Bassi 5,8% Lussemburgo 5,6% Slovenia Regno Unito 3,5% 2,0% Fonte: Banca nazionale croata 5 Investire ed operare in Croazia (2007) 16 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 4/6 Investimenti esteri diretti (FDI) Totale FDI 1993 – 2004: Settore Altre mediazioni finanziarie 10,7 mlrd USD Quota nel totale FDI 21,4% Telecomunicazioni 15,9% Farmaceutica 10,5% Prodotti petroliferi raffinati 7,8% Estrazione di petrolio e gas naturale 3,8% Turismo 3,3% Produzione di cemento 3,3% Fonte: Banca nazionale croata 6 Opportunità d'investimenti in Croazia n Infrastrutture nei trasporti n n n n n Settore energetico Industria n n n industria del legnane industria metalmeccanici Agricoltura n n n porti ferrovie autostrade agricoltura ecologica/biologica acquacoltura Turismo 7 Investire ed operare in Croazia (2007) 17 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 5/6 Turismo n n n n n n n 6,8 mlrd USD di entrate (2004) 9,4 milioni di turisti (2004) 47,8 milioni di pernottamenti (2004) turismo diportistico (47 porti nautici) 1 185 isole 7 parchi nazionali siti di patrimonio culturale e naturale mondiale protetti dall'UNESCO 8 Principali partner commerciali, 2004 E S P O O R R TT A A ZZ I O O N N I ITA 22,8% B&H 14,4% GER 11,2% AUT 9,4% SLO 7,5% SCG 3,7% USA 2,6% FRA 2,3% II M M P P O O R R T A A Z II O O N N II ITA 17,1% GER 15,5% RUS 7,3% SLO 7,1% AUT 6,8% FRA 4,4% CHI 3,8% HUN 3,1% 9 Fonte: Ente statistico croato Investire ed operare in Croazia (2007) 18 Allegato 1 Croazia: processo di adesione all’UE e opportunità d’investimenti - 6/6 Commercio tra Croazia ed Italia, 2004 Esportazioni – 1,8 mlrd USD Importazioni – 2,8 mlrd USD Navi, Imbarcazioni 24,1% Navi, Imbarcazioni Abbigliamento 10,4% Arredamento Gas naturale 5,9% Gioielli Legno, lavorazione semplice Calzature 11,4% 3,6% 3,1% 2,3% Prodotti petroliferi 5,2% Materiali edili 2,2% 3,4% Macchinari ed attrezzature Alluminio 2,9% spec. 2,1% Calzature 2,7% Prodotti metallici 2,1% 10 Fonte: Ente statistico croato GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Repubblica di Croazia Ministero affari esteri ed integrazioni europee Dipartimento per la cooperazione economica internazionale www.mvp.hr 11 Investire ed operare in Croazia (2007) 19 Allegato 2 Croatian Privatization Fund - 1/4 HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND Croatian Privatization Fund Presentation 1 HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND What is the CPF? The Croatian Privatization Fund (CPF) was established in 1991 as an independent legal entity responsible for management of the privatization process in the Republic of Croatia. privatization The main CPF responsibilities are as follows: § Supervision of approximately approximately 1,076* enterprises in which State institutions hold shares and interests; § Management of majority majority of of State State owned owned real real-estate assets – (127 in ownership & 49 management of) including daughter company Club Adriatic (9 exex-millitary real real--estatesestates- Baš Baš ko Polje, Pineta, Fazana) Fazana) § Preparation of companies where the State has majority majority ownership and realreal-estate assets for sale; § Execution and coordination of sale sale processes; processes; and and § Monitoring of contractual obligations from sale. 2 * Jan 28, 2005 2005 Investire ed operare in Croazia (2007) 20 Allegato 2 Croatian Privatization Fund - 2/4 Portfolio overview HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND The state portfolio available for privatization privatization includes includes shares shares in various sectors and real estate: § Of 1,076 companies in which the State still has ownership interest, 128 are in the majority State ownership ownership . Majority ownership - # of companies by sectors Other sectors 54 Agriculture 17 Industry Number of companies by % of ownership 35 1076 Total 0 - 24% Tourism 22 25 - 49% 50 - 100% 825 123 128 3 Current methods of sale HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND Shares are generally offered for sale under the following method methods: s: Competitive public public tender tender Sale over Stock Exchange • Used for sale of strategic (majority) portfolio and real estate; • All transactions are widely marketed both domestically and internationally: ü all major Croatian newspapers and FT, relevant websites and institutions such as Chambers of Commerce, Embassies and Associations ü direct e-mail notifications to potential investors • The CPF has developed tender procedures designed to promote fair and transparent transactions; • Transaction documents prepared and sale processes coordinated with the assistance of professional international advisors; • Used primarily for sale of minority holdings; • Shares are offered through auctions on: ü Zagreb Stock Exchange (“ZSE”) for cash ü Varazdin Stock Exchange ( “VTV”) for vouchers (issued by the ministry of finance for financing capital expenditures) • All shares offered for sale are timely announcement in major Croatian dailies 4 Investire ed operare in Croazia (2007) 21 Allegato 2 Croatian Privatization Fund - 3/4 HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND Sale procedure th through public tender (I) § Purchase of tender documentation - contains: contains: 1. A Company Profile 2. Tender terms and conditions conditions 3. Bid instructions 4. Application forms forms 5. Guarantee forms forms (bid guarantee and purchasing price payment guarantee) 6. Standard sales and share share transfer transfer contracts contracts 7. Evaluation criteria 8. Procedures for company visits (due diligence procedure) 6 § Price: 15.000 HRK (2000 Euro) HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND Sale procedure th through public tender (II) § Public opening - held on the deadline date for submission of bids with the presence of a notary public. Bidders or their authorized representatives may be present during the public opening of the bids. § The CPF’s Senior Executive Team, Management Board and the Government of Croatia evaluate evaluate the the bids bids based based on on pre pre-determined determined evaluation criteria. § Contract signing. In selecting the winning bidder, the key criteria is not only the offer offer price, price, but but is also based based on the proposals proposals of of the the purch purchaser to develop and make further investments in the company as well as assume liabilities abilities to employees and creditors. § The CPF is obliged to provide written notice regarding the outcome to all all parties involved in the the bidding bidding process. process. 7 Investire ed operare in Croazia (2007) 22 Allegato 2 Croatian Privatization Fund - 4/4 HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND Ongoing and upcoming transactions Following majority-owned companies are intended for sale sale over the next months: § Hotel sector: sector: Plat, Kolocep, Podogora, Zivogosce, Zivogosce, Apartm Apartmaani Medena, Adriatic Split, Split, Kastelanska Kastelanska Riviera, Riviera, Lovor, Vodicanka, Maestral, Orebic and Korcula. § Food sector: KIM (milk products), Dalmacijavino Dalmacijavino (wine and retail) and Kastelanski Staklenici (green houses). houses). § Industrial sector: Split Regeneracija, plit Steel, Sisak Steel, Adriachem, Regeneracija, Jadroplov Jadroplov (shipping), TLM (aluminum). § Shipyard sector : Uljanik, Brodotrogir. 8 How to obtain more information HRVATSKI FOND ZA PRIVATIZACIJU PRIVATIZACIJU CROATIAN CROATIAN PRIVATIZATION PRIVATIZATION FUND FUND For more information on investment opportunities opportunities available available through the CPF please contact us at: [email protected] [email protected] or www.hfp.hr We look forward to working with with you! you! 25 Investire ed operare in Croazia (2007) 23