Capitale: Rabat
afRiCa
marocco
Ordinamento: Monarchia Costituzionale
Superficie: 458.730 km²
Popolazione: 32.309.239
Religioni: cristiana ortodossa (74%), islamica (18%), cattolica (4%)
Rabat
Livello di criticità:
Lingue: arabo (ufficiale), berbero, francese
Moneta: Dirham marocchino
PIL pro capite: 5.300 USD
PoLITIca
Dal 28 marzo 1956b il Marocco è una monarchia costituzionale, con un Parlamento bicamerale e un potere giudiziario
indipendente. La decisione ultima spetta comunque sempre al monarca che, in base alla Costituzione del 1992, è
capo dello Stato e nomina il primo ministro e i responsabili dei principali dicasteri. il Paese è il risultato dell’unione
dei protettorati francesi e spagnoli. a partire dal 1958 ha proceduto ad annettere varie fasce del territorio: Draa, Tangeri, ifni e il Sahara Occidentale. il Marocco, inoltre, rivendica le due enclave spagnole di Ceuta e Melilla. in seguito
all’ondata di proteste che ha coinvolto l’area nordafricana e mediorientale nel 2011, e dopo una serie di manifestazioni
pacifiche verificatesi nel mese di febbraio, il sovrano Mohammed Vi ha promesso di intraprendere la via del cambiamento aprendo il Paese alle riforme democratiche. Pur mantenendo la propria identità di Stato islamico, è considerato
il più occidentale tra i Paesi del Maghreb.
EcoNomIa
La principale voce dell’economia marocchina è l’agricoltura, che occupa circa il 45% della popolazione attiva. Ben
sviluppato è il settore ortofrutticolo, destinato però principalmente all'esportazione: patate, legumi, pomodori, agrumi,
datteri, fichi, albicocche. Tra le colture industriali, si segnalano: cotone, lino, girasole, arachidi, barbabietola da zucchero e tabacco. Diffuso ma poco competitivo, invece, l’allevamento.il Marocco ha sviluppato un valido sistema industriale, basato soprattutto sulla trasformazione di materie prime attive nel settore alimentare, del tabacco, tessile,
chimico e conciario. il Paese è il secondo produttore mondiale di fosfati ed estrae discrete quantità di minerali. Di
contro, importa il 90% del fabbisogno energetico (petrolio) mentre è discreta la produzione di energia elettrica, grazie
a numerose dighe. L’artigianato è particolarmente sviluppato nella produzione di tappeti e il turismo è in crescita.
L’inflazione è all’1,4%.
crITIcITÀ
il Marocco può considerarsi politicamente stabile e la cosiddetta primavera araba del 2011 ha assunto qui una dimensione più pacifica. Di recente, cortei e manifestazioni si sono tuttavia intensificati. il livello d’incidenza della criminalità è trascurabile, mentre rimane molto elevato il rischio che si verifichino attentati di matrice terroristica: al
Qaeda nel Magrheb islamico (aQMi) esercita un certo fascino tra i giovani poveri e culturalmente isolati del Paese.
fonte di notevole preoccupazione è proprio la possibile infiltrazione di elementi di al Qaeda, soprattutto nel Sahara
occidentale, dove sequestri e rapine a mano armata sono frequentissimi. il Sahara Occidentale resta poi una questione
aperta dal punto di vista dell'appartenenza territoriale, con il fronte Polisario che dagli anni '70 ne rivendica il possesso e il Marocco che propone un'autonomia amministrativa della regione annessa al Regno. Dopo anni di guerriglia
tra le due parti, oggi il conflitto latente causa sporadicamente disordini e manifestazioni di protesta ed è alla base
dei rapporti tesi con l'algeria, che ospita il fronte separatista e tutta la comunità di rifugiati saharawi nei campi profughi di Tindouf. anche per questo, tutta la zona di confine con l’algeria è considerata molto pericolosa e la frontiera
con questo Paese rimane chiusa.