L'ITALIA E LA GOVERNANCE EUROPEA Roberta TORRE Unità H1: Italia, Malta e Slovenia Commissione europea – DG Affari economici e finanziari 07 Novembre 2014 Sommario 1. DALLA CRISI AD UNA LENTA RIPRESA 2. LA GOVERNANCE ECONOMICA DOPO LA CRISI 1) PATTO DI STABILITA e CRESCITA 2) LA PROCEDURA DI SQUILIBRI MACROECONOMICI 3) IL SEMESTRE EUROPEO E LE RACCOMANDAZIONI ALL'ITALIA 1. DALLA CRISI AD UNA LENTA RIPRESA Una ripresa lenta… Crescita del PIL (2007=100) Fonte: Commissione Europea … con mercati del lavoro ancora deboli Tasso di disoccupazione (%) Fonte: Commissione Europea La fragile ripresa italiana è guidata dalle domanda estera Crescita del PIL reale e componenti (indice 2007=100) Fonte: Commissione Europea 2. LA GOVERNANCE ECONOMICA DOPO LA CRISI L'architettura dell'UEM e le lacune evidenziate dalla crisi o Accumulo di rischi eccessivi in periodi di congiuntura favorevole sia nel settore pubblico che in quello privato • Debole disciplina di mercato • Strumenti di controllo e attuazione insufficienti Necessita' di rafforzare la prevenzione dei rischi o Rischi di instabilita' finanziaria all'interno dell'Eurozona: • Contagio tra emittenti sovrani fragili • Circolo vizioso tra emittenti sovrani deboli e settore bancario • Frammentazione dei mercati finanziari dell'Eurozona Necessita' di migliorare i meccanismi di risoluzione delle crisi 8 Stabilizzazione grazie a una forte risposta di politica economica Cosa e' stato fatto finora? o Nuovi strumenti di gestione delle crisi (ESM / EFSF) o Strumenti di sorveglianza rafforzati (6-pack e 2-pack): • Strumenti di applicazione delle norme piu' incisivi • Sorveglianza estesa al di la' della dimensione fiscale (MIP) • Rafforzamento del coordinamento (Semestre europeo) o Politica monetaria (OMT, LTRO) o Varo dell'Unione Bancaria o Riforme strutturali in numerosi Stati Membri 9 Le tre aree principali d'azione Unione bancaria genuina e risanamento dei bilanci delle banche Consolidamento fiscale differenziato e favorevole alla crescita Accelerazione delle riforme strutturali e aggiustamento più simmetrico nell'area euro 10 Un'Unione Bancaria "genuina" o Un'Unione Bancaria "genuina" e' necessaria per: • Rompere il circolo vizioso tra banche ed emittenti sovrani • Rafforzare la stabilita' finanziaria, ripristinare la fiducia e sostenere la ripresa • Superare la frammentazione finanziaria o Sono stati compiuti notevoli progressi: • Accordi sul Meccanismo Unico di Vigilanza (SSM) e la Direttiva sul risanamento e la risoluzione delle crisi nel settore bancario (BRRD) • Un Meccanismo Unico di Risoluzione (SRM) con un fondo di risoluzione (accordo ECOFIN del 20 marzo) • Stress test ed esame della qualita' degli attivi (AQR) completati ad ottobre 2014 11 Riforme strutturali o Le riforme strutturali sono necessarie alla crescita e per facilitare il riequilibrio o Molti paesi hanno adottato importanti misure di riforma del mercato del lavoro. o Meno progressi per migliorare il funzionamento dei mercati dei prodotti (soprattutto nei paesi 'core'). Le riforme del mercato dei prodotti rafforzano la concorrenza, sostenendo la domanda interna. Consolidamento fiscale differenziato e favorevole alla crescita o Migliorare la qualita' della spesa pubblica, priorita' agli investimenti produttivi o Rendere il sistema fiscale piu' equo ed efficiente o I paesi con piu' ampi margini di manovra fiscale dovrebbero adottare misure per incoraggiare la domanda interna o Mantenere il debito su una traiettoria discendente 2.1 PATTO DI STABILITA' E CRESCITA Una governance economica rafforzata o 1° passo: il Six-Pack (Dicembre 2011) 5 regolamenti ed una direttiva che rafforzano sia la sorveglianza fiscale che quella macroeconomica o 2° passo : Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria (Marzo 2012) un trattato internazionale firmato da 25 stati membri dell'Unione europea (ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca) entrato in vigore il 1º gennaio 2013. o 3° passo: il Two-Pack (Maggio 2013) 2 regolamenti validi per i paesi dell'area euro Patto di Stabilità e Crescita BRACCIO PREVENTIVO BRACCIO CORRETTIVO Obiettivo Specificazione Parametri Correggere Deficit: 3% del PIL disavanzi eccessivi Debito: 60% del PIL Raggiungere posizione di bilancio in pareggio o avanzo per i paesi della zona euro Consolidamento / miglioramenti richiesti Cosa succede se un Paese non rispetta il Patto? Correzione disavanzo eccessivo Procedura di disavanzo eccessivo (di regola entro 1 anno) o che diminuisce ad un ritmo adeguato Debito/PIL diminuisce di 1/20 all'anno in media Obiettivo di bilancio di medio periodo (MTO) - definito in termini strutturali Consolidamento minimo (benchmark): +0.5% del PIL per anno Minimo: -1% del PIL (in termini strutturali) Rispetto della regola della spesa Il Consiglio raccomanda di correggere deviazioni significative dal percorso verso l'MTO Introduzione graduale di sanzioni pecuniarie La regola di riduzione del debito • Introdotta con la riforma del Patto del 2011, rafforza la convergenza verso l'obiettivo di bilancio di medio periodo (MTO) • La distanza rispetto alla soglia del 60% del PIL deve diminuire di 1/20 all'anno • Periodo di transizione: i paesi (come l'Italia) che erano sotto procedura di disavanzo eccessivo devono assicurare un sufficiente miglioramento del saldo di bilancio strutturale per 3 anni dopo la chiusura della procedura (2013-2015 per l'Italia) • Il non rispetto della regola del debito può dar luogo alla riapertura della procedura per deficit eccessivo La regola della spesa • Introdotta con la riforma del Patto del 2011 • Per i paesi, come l'Italia, non ancora all'obiettivo di bilancio di medio periodo (MTO): la spesa primaria della pubblica amministrazione deve crescere ad un tasso inferiore al tasso potenziale di crescita del PIL di medio periodo, consentendo il consolidamento strutturale e contribuendo al raggiungimento dell'MTO • Rafforza la convergenza verso l'MTO Sorveglianza fiscale per l'area euro sotto il 2-pack Rafforzamento della sorveglianza e coordinamento delle politiche fiscali (attraverso i piani nazionali di bilancio) Miglioramento del monitoraggio dei deficit eccessivi Miglioramento delle strutture fiscali nazionali (attraverso l'ufficio parlamentare di bilancio e previsioni macroeconomiche indipendenti) Interazione tra livello nazionale e europeol'intero ciclo di sorveglianza fiscale 31 dicembre 15 ottobre Interazione UE-Stati Membri Bozza della legge di bilancio all'UE L'UE da una valutazione dei piani nazionali di bilancio… …di cui gli stati membri devono tenere conto nelle loro decisioni finali. Semestre Europeo Opinione Adozione legge di Legge di bilancio bilancio Piani fiscali di medio periodo resi pubblici NEW (2Pack, EA solo) SGP Programma di stabilita all'UE 30 Aprile Finanze pubbliche in Italia 2013 2014 2015 IT DBP14 2016 Disavanzo pubblico (% PIL) -2.8 COM AF14 -3.0 IT DBP14 -3.0 COM AF14 -2.7 IT DBP14 -2.6 COM AF14 -2.2 Saldo di bilancio strutturale (SB) -0.8 -0.9 -0.9 -0.8 -0.6 -1.0 -0.4 Variazione del SB Debito (% PIL) -0.8 -0.1 -0.3 0.1 0.3 -0.2 0.2 127.9 132.2 131.6 133.8 133.1 132.7 131.6 PIL reale (variazione %) -1.9 -0.4 -0.3 0.6 0.6 1.0 1.1 PIL nominale (variazione %) -0.6 0.0 0.5 1.1 1.2 2.7 2.6 -1.8 2.2 PROCEDURA PER GLI SQUILIBRI MACROECONOMICI L'analisi approfondita per gli squilibri macroeconomici 2014 • Relazione annuale sul meccanismo di allerta (novembre 2013) • Marzo 2014: pubblicazione delle 17 analisi dettagliate • HR/IT/SI: presenza di squilibri macroeconomici eccessivi monitoraggio rafforzato • Per i restanti altri 14 paesi: presenza di squilibri macroeconomici o ES/FR/IE: gli squilibri richiedono "monitoraggio attento e azione determinata", anche a causa delle ricadute potenziali sul resto della zona euro • Questo implica non solo che la Commissione europea formuli delle raccomandazioni più dettagliate ed atte a risolvere questi squilibri macroeconomici, ma anche un monitoraggio più stretto (missioni e relativo reporting previsti per ottobre 2014 e gennaio 2015). Gli squilibri economici in Italia persistono Alto debito pubblico • Forte peso sull'economia e fonte di vulnerabilità. • Condizioni difficili per rispettare la regola del debito, specialmente data la bassa crescita e inflazione. Perdita di competitività esterna • Dopo una lunga erosione, le quote di mercato sulle esportazioni mondiali si sono stabilizzate, ma non vis-a-vis il resto dell'area euro • Correzioni della bilancia corrente sono dovute principalmente alla diminuzione delle importazioni (domanda interna) • Debole competitività di costo • Fattori non legati al costo non favorevoli Crescita della produttività stagnante • Una produttività stagnante sottostà alla perdita di competitività esterna e pesa sulla sostenibilità del debito. 2.3 SEMESTRE EUROPEO RACCOMANDAZIONI ALL'ITALIA Il semestre europeo Autunno Presentazione dei piani nazionali di bilancio Opinione della Commissione Discussione all'Eurogruppo Fine dell'anno Legge di bilancio Il semestre europeo Dicembre Analisi annuale della crescita: linee guida per l'UE Marzo Analisi annuale della crescita: linee guida per l'UE Aprile Giugno Prodotte dalla Commissione – Discusse dal Consiglio Approvate dal Consiglio europeo di primavera Piani fiscali di medio termine Programmi di Stabilita o Convergenza Sulla base del Reg 1466/97 – Prodotti dagli Stati Membri UE Piani di riforma strutturali di medio termine Programmi Nazionali di Riforma Basato su accordo politico- Prodotti dagli Stati Membri UE Raccomandazioni specifiche per paese Prodotte dalla Commissione – Adottate dal Consiglio Implementate dagli Stati Membri Analisi annuale della crescita 2013 Presentata dalla Commissione il 13 Novembre 2013 per delineare le priorità di crescita e lavoro per il 2014 e per lanciare il nuovo Semestre Europeo. Cinque priorita' 1. Portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita 2. Ripristinare l’erogazione di prestiti all’economia 3. Promuovere la crescita e la competitività nell’immediato e nel futuro 4. Combattere la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi; 5. Modernizzare la pubblica amministrazione Le 8 raccomandazioni all'Italia Finanze pubbliche Amminist razione pubblica Mercato del lavoro e coesione sociale Fiscalità Settore finanziario Istruzione Contesto d'impresa e concorrenza Industrie di rete L'Italia deve affrontare delle sfide pressanti Politiche suggerite 1 Finanze pubbliche 2 Competitività esterna 3 Produttività • Raggiungere l'Obiettivo di Medio Termine di pareggio di bilancio strutturale • Raggiungere e mantenere un alto avanzo primario per un prolungato periodo di tempo • Mantenere una moderazione del costo del lavoro e promuovere una differenziazione salariale con il superamento delle rigidità nella determinazione dei salari • Spostare la tassazione dai fattori produttivi • Ridurre l'alto costo di "fare business" • Affrontare le inefficienze del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione • Promuovere la modernizzazione della governance aziendale • Combattere la corruzione e l'economia sommersa • Rimuovere le rimanenti barriere alla competizione nel mercato dei prodotti e le rigidità nel mercato del lavoro • Superare gli ostacoli all'accumulazione di capitale umano nell'educazione e nel mercato del lavoro • Promuovere un ulteriore sviluppo dei mercati di capitale e ripristinare il flusso di credito • Promuovere la creazione e la crescita delle imprese (innovative) Conclusioni • Con la crisi, le priorità di politica economica per l'Italia non sono cambiate, ma si sono fatte più pressanti anche a causa di squilibri macroeconomici eccessivi. • Le raccomandazioni all'Italia forniscono al governo gli orientamenti su come aumentare il potenziale di crescita, stimolare la competitività e creare posti di lavoro. • Riforme strutturali per la crescita e risanamento fiscale devono andare di pari passo. Molto è stato fatto; proseguire il percorso di risanamento fiscale già intrapreso permetterà di coglierne le ricadute positive su fiducia e crescita. Documenti rilevanti • Analisi approfondita degli squilibri macroeconomici: http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governanc e/macroeconomic_imbalance_procedure/index_en.htm • Raccomandazioni specifiche per paese e relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione: http://ec.europa.eu/europe2020/making-ithappen/country-specific-recommendations/index_en.htm • Previsioni macroeconomiche di primavera 2014: http://ec.europa.eu/europe2020/making-ithappen/country-specific-recommendations/index_en.htm • Italy's overview webpage on policy and surveillance: http://ec.europa.eu/economy_finance/eu/countries/italy_e n.htm