Commento sui mercati
Ottobre 2015
di Jean-Charles Mériaux
Direttore della gestione
“Privilegiare l’Eurozona”
Prospettive macroeconomiche e mercati finanziari,
l’analisi di DNCA sull’Area Euro
Dopo il tonfo del mese di agosto, i mercati hanno continuato a muoversi al ribasso. Gli investitori
continuano a temere che la flessione dell’attività economica nei Paesi Emergenti, Cina in testa, possa
determinare un marcato rallentamento dell’economia mondiale. D’altra parte, la decisione della Federal
Reserve (Fed) di rinviare il rialzo dei tassi di riferimento ha suscitato una certa preoccupazione, anche se
in questo momento appare probabile un aumento del costo del denaro entro fine anno. In Europa, la
notizia della manipolazione dei valori delle emissioni di alcuni motori diesel da parte di Volkswagen ha
fortemente penalizzato il settore dell’auto. Dopo l’euforia della scorsa primavera, la performance da
inizio anno della maggior parte degli indici europei è scivolata in territorio negativo. Tuttavia, l’Eurozona
è la sola grande area economica mondiale a registrare un miglioramento delle previsioni di crescita nel
2015. Per il momento, le società europee non hanno rivisto al ribasso le proprie previsioni, salvo nel caso
di alcuni settori specifici, come il petrolio.
La stima di crescita del PIL dell’Area Euro dell’1,5% per il 2015 ci sembra solida. Per il 2016, la crescita
potrebbe avvicinarsi al 2%. Ricordiamo che, solo qualche mese fa, erano in molti a dubitare di un ritorno
della crescita in Europa. Per contro, le prospettive dell’economia mondiale sono state riviste al ribasso,
principalmente a causa del rallentamento dei Paesi Emergenti e soprattutto di Cina, Brasile e Russia.
Quanto agli Stati Uniti, è probabile che la crescita economica raggiunga un massimo del 2,5%.
Un momentum economico favorevole
Come spiegare l’attuale quadro? Ci sono tre ragioni principali:
La prima è la politica ultra espansionistica della Banca Centrale Europea (BCE), che proseguirà almeno
fino alla fine del 2016, a fronte di una Fed che si vedrà costretta ad inasprire la propria politica monetaria
e le cui comunicazioni diventano sempre più vaghe.
La seconda: il deprezzamento dell’Euro.
In effetti, uno dei grandi meriti della BCE è stato quello di determinare un indebolimento della moneta
unica, con grandi vantaggi per un’Eurozona fortemente esportatrice.
Infine, il ribasso dei prezzi delle materie prime. L’Area Euro, grande importatrice di materie prime, è uno
dei maggiori beneficiari del crollo del prezzo del petrolio e in generale dei prodotti di base. Gli Indici PMI,
che segnano i massimi degli ultimi quattro anni, evidenziano chiaramente il miglioramento della
congiuntura economica. E questa ripresa sembra essere duratura, in quanto accompagnata da una
ripresa del credito. La sola riserva riguarda gli investimenti produttivi, la cui ripresa rimane anemica.
Poiché l’eccesso di capacità produttiva dei settori industriali rimane elevato a livello mondiale, è
probabile che le imprese utilizzino le proprie capacità di finanziamento per operazioni di crescita esterna
piuttosto che per investimenti nella crescita interna. D’altro canto, i premi elevati offerti dagli acquirenti
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Ottobre 2015
nell’ambito di operazioni recenti o potenziali, come l’acquisizione di Norbert Dentressangle da parte di
XPO Logistics e di Italcementi da parte di Heidelberg, o l’offerta lanciata da Fnac su Darty, dimostrano il
permanere di un contesto favorevole all’attività di fusione e acquisizione.
Nel corso degli ultimi mesi, il miglioramento dei fondamentali dell’Area Euro è stato offuscato dalla
questione greca. La soluzione adottata provvisoriamente deve consentire agli investitori di rendersi
maggiormente conto del potenziale economico europeo.
Risultati societari che sorprendono positivamente
Un contesto che è di buon augurio per i risultati delle società. Per la prima volta negli ultimi cinque anni, i
risultati pubblicati dalle imprese hanno riservato sorprese positive. Ora la sfida, per le società
dell’Eurozona, sta nel ridurre progressivamente il divario di redditività con le aziende americane. In
effetti, nel 2014 la redditività del capitale proprio delle società dell’Indice Euro STOXX si è attestata al 9%,
contro il 16% per quelle dello S&P 500. D’ora in poi, il rialzo del mercato dovrà poggiare su utili in forte
crescita in Europa, a fronte di risultati societari attesi in ribasso oltre Atlantico.
L’azionario rimane la classe di attivi da privilegiare
Certamente il miglioramento dei fondamentali è stato offuscato in primavera dalla crisi greca e nei mesi
estivi dal rallentamento dell’economia cinese, che ha determinato forti turbolenze dei mercati. Lo
scandalo Volkswagen rappresenta una nuova fonte di volatilità in un settore importante per la ripresa
europea, e l’attuale caos mediatico rende più difficile analizzare le conseguenze di questa vicenda, sia a
livello di fiducia dei consumatori sia per il settore dell’auto in generale. Stando agli ultimi dati italiani e
francesi, per il momento la fiducia e il morale dei responsabili delle imprese sembrano tenere bene.
Nonostante le fonti di preoccupazione talvolta legittima per gli investitori, i titoli azionari europei
rimangono indubbiamente una delle migliori classi di attivi, su base relativa, del panorama mondiale, e la
flessione delle ultime settimane costituisce un’opportunità di investimento a lungo termine.
Confermiamo quindi la nostra convinzione che il posizionamento sui titoli azionari dell’Area Euro debba
essere rafforzato, con una preferenza per le società prevalentemente orientate al mercato interno.
Redatto da Jean-Charles Mériaux il 1 ottobre 2015
“Il presente articolo non costituisce un’offerta di sottoscrizione né una consulenza finanziaria.”
DNCA in breve
DNCA è una società di gestione creata nel 2000 da specialisti della gestione con approccio value e prudente per conto
di investitori privati ed istituzionali. La società mira ad ottimizzare il profilo di rischio/rendimento dei portafogli
tramite l’adozione di un approccio difensivo. Forte di un team di oltre 86 collaboratori, DNCA si è specializzata in
azioni europee e globali (”long only” e “absolute return”), gestione diversificata, obbligazioni convertibili e obbligazioni
dell’Area Euro.
“DNCA Investments è un marchio commerciale depositato di DNCA Finance ".
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