Apri - Consiglio Grande e Generale

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SAN MARINO NEWS AGENCY
AGENZIA DI STAMPA
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COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE;
ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E
TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE
MERCOLEDI' 29 GIUGNO- MATTINA
(vai al dettaglio)
I lavori della mattina si aprono al comma Comunicazioni con un lungo riferimento del segretario di Stato
per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, che affronta diversi temi: gli accertamenti avviati nei mesi scorsi
dalla Guardia di Finanza nei confronti di sammarinesi e residenti, il report di Fitch Rating e infine
un'anticipazione dei dati del Consultivo di Bilancio 2015, in versione ancora provvisoria. Su quest'ultimo
punto, i commissari chiedono di poter aprire un confronto più approfondito in una prossima seduta della
Commissione consiliare da convocarsi al più presto. Alla proposta il segretario di Stato offre la sua
disponibilità.
Il presidente della Commissione, Maria Luisa Berti, dà quindi comunicazione della richiesta pervenuta da
parte della Reggenza di partecipare ai lavori della Commissione, facoltà prevista dal regolamento consiliare e
delle commissioni. Gerardo Giovagnoli, Psd, chiede conto al presidente di questa richiesta che definisce
“IRRITUALE”. Al commissario risponde direttamente la Reggenza, non senza stigmatizzare l'attributo di
'IRRITUALE' alla sua presenza in Aula: la richiesta è motivata semplicemente dal fatto che, diversamente dalle
altre volte, parte dei lavori della Commissione si svolge in seduta segreta e non è possibile seguirla tramite il
circuito interno. Segue quindi il comma 2 dei lavori, dedicato alla sostituzione del Presidente della
Commissione consiliare, Maria Luisa Berti, che ha presentato le dimissioni dell'incarico “per motivi personali
e lavorativi”. Al suo posto viene candidato il commissario Massimo Cenci di Ns che, alla terza votazione,
raggiunge il quorum necessario e viene nominato nuovo presidente della Commissione. Dalle fila della
minoranza non viene presentata invece alcuna candidatura per la vice-presidenza della Commissione.
Come previsto all'Ordine del giorno, i lavori proseguono quindi al comma 3 in seduta segreta con l'audizione
dei vertici di Banca centrale della Repubblica di San Marino.
Di seguito una sintesi del lavori della mattina in seduta pubblica.
Comma 1. Comunicazione.
Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Ho alcuni rifermenti da fare. Il primo sulle
lettere inviate dalla Guardia di Finanza a sammarinesi e residenti per eventuali accertamenti fiscali. Abbiamo
notizia che le indagini avviate non toccheranno soggetti sammarinesi o residenti, ma riguarderanno soggetti
italiani, residenti in Italia, che hanno rapporti con società sammarinesi, per esempio in qualità di amministratori
o soci. In questo caso, vi è piena autonomia perché sono soggetti fiscalmente residenti in Italia e devono
rendere conto alla propria amministrazione fiscale. Quindi il Rapporto Fitch Rating: c'è stata polemica
sul fatto che il governo e il sottoscritto vogliano tenerlo segreto. Nulla di tutto questo, il rapporto è pubblico,
non vedo come si possa renderlo segreto, non c'è questa volontà. È un problema di tempistica, chi è arrivato
prima ad avere la notizia ne ha dato informazione. Il rapporto Fitch, oltre ad attribuire il rating è anche
un‟occasione di valutazione delle scelte fatte e di quelle da fare per garantirsi la stabilità economico-finanziaria
del paese e il suo rilancio economico. L‟economia sammarinese dopo anni di crisi sta mostrando segnali di
ripresa, seppur meno forti di quanto auspicabile. La scelta politica di un‟apertura del sistema economico verso
l‟esterno è giudicata corretta, ma probabilmente soffre della mancanza di una spinta sufficientemente forte a
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superare gli ostacoli interni verso scelte più incisive e talvolta radicali. La creazione di un nuovo modello
economico è operazione complessa che richiede tempo e unità di azioni e risorse. Un mix non facile da
raggiungere e sul cui raggiungimento incidono vari fattori, non sempre controllabili o determinabili da parte
sammarinese. L‟apertura del sistema economico sammarinese verso l‟esterno è un processo non banale che
implica una rivisitazione e riconsiderazione di gran parte della macchina pubblica e delle regole che
determinano il campo di gioco. Un processo avviato con convinzione dal governo che però necessita anche di
essere accompagnato da un cambio di mentalità e da una metabolizzazione da parte del Paese nel suo
complesso. Questo il quadro di contesto su cui si innestano le valutazioni delle performance del sistema paese,
in piena trasformazione e le sfide che attendono il paese e la necessità di accelerare sulle riforme portanti che
per garantire i risultati utili al raggiungimento del nuovo equilibrio dell‟assetto Paese. Entrando nello
specifico del rapporto Fitch, questo evidenzia il cambiamento di rating rispetto all‟anno scorso che passa da un
BBB+ con outlook stabile ad un BBB con outlook negativo. Ciò che pesa maggiormente nel rating per San
Marino, è evidentemente il cambio di outlook piuttosto che la perdita del +. Un rating che viene giustificato
sulla base di alcuni fattori principali. Secondo Fitch, infatti, il declassamento riflette il perdurare della
debolezza del sistema bancario sammarinese. Il dato dei crediti dubbi del sistema, in aumento (dal 43,1% dei
crediti nel 2014 al 46,8% nel 2015); il loro tasso di copertura in moderata diminuzione; i minori margini di
interesse che hanno contribuito alle perdite delle banche, sono tutti fattori che incidono nella valutazione ed
attribuzione del rating. Ciò che emerge è che la ristrutturazione del sistema non è terminata e che vi è una
ulteriore necessità di adeguare il modello di business ai fini di una maggiore competitività. Il tema della
ricapitalizzazione del sistema, è in grande evidenza ed interessa in particolare la principale banca di sistema,
che necessita di una ristrutturazione più ampia. Si coglie l‟occasione per evidenziare che quanto richiesto dal
Consiglio Grande e Generale con il suo OdG relativo al riassetto partecipativo e della governance è in corso di
realizzazione. Limitata flessibilità di bilancio: Le riserve di bilancio di San Marino sono diminuite, passando
da 40,5 milioni di euro nel 2014 a 32,9 milioni nel 2015 (2% del PIL). Prima della profonda recessione di San
Marino, durante la quale il PIL è diminuito di un terzo, le riserve di bilancio erano pari al 15% del PIL.
Nonostante i progressi significativi, la riforma del settore finanziario rimane incompleta. Se a ciò si aggiungono
le dimensioni del settore bancario (400% del PIL), l‟assenza di un prestatore di ultima istanza e il fatto che lo
Stato non abbia mai fatto ricorso a finanziamenti esterni, i rischi in caso di un‟ulteriore instabilità finanziaria
aumentano, decondo Fitch. Il rapporto regista il ritorno a una lieve crescita: La crescita del PIL dovrebbe
attestarsi attorno allo 0,5% nel 2015, dopo una contrazione dell'1,0% nel 2014, e il mercato del lavoro si è
lievemente stabilizzato. Il saldo di bilancio ha beneficiato del superamento della recessione e delle precedenti
misure volte ad ampliare la base di prelievo e a combattere l‟evasione fiscale. Il saldo pubblico è ritornato a
registrare un avanzo dello 0,8% del PIL nel 2014, mentre si stima un lieve disavanzo pari quasi allo 0,1% del
PIL nel 2015, a causa di entrate moderatamente inferiori e di maggiori spese ricorrenti.
Viene inoltre valutata
la posizione di bilancio che si presenta per lo più in pareggio: Fitch prevede un aumento modesto del disavanzo
pubblico allo 0,6% del PIL nel 2016 (escludendo il 2,8% del PIL di ricapitalizzazione per CRSM) e un calo allo
0,3% nel 2017, poiché la maggiore spesa per le infrastrutture è controbilanciata dal contenimento della spesa
ricorrente e da una crescita moderata del gettito fiscale. Secondo l‟analisi di Fitch della sostenibilità a lungo
termine del debito, che ipotizza un continuo contenimento della spesa e ulteriori ricapitalizzazioni bancarie
complessivamente pari al 9% del PIL, il debito pubblico aumenterà, passando dal 22% del PIL nel 2016 al 30%
nel 2025.
L‟avanzamento delle riforme è giudicato variabile. Secondo Fitch la risposta della politica nel
settore finanziario è stata varia: da una parte un segnale positivo con l‟introduzione di una centrale dei rischi
entro la fine dell‟anno e dall‟altra lenti progressi nell'affrontare la questione dei crediti dubbi. La conclusione di
un accordo di cooperazione economica bilaterale con l'Italia ha spianato la strada per una più stretta
integrazione economica, permettendo di controbilanciare il continuo rallentamento della crescita dovuto alla
riduzione della leva del settore finanziario. Fitch prevede un moderato aumento della crescita del PIL all‟1%
nel 2016 e all'1,3% nel 2017.
Punti deboli del rating. La debolezza bancaria e di bilancio, le continue
debolezze del settore bancario che peggiorano la dinamica del debito pubblico e lo scostamento di bilancio
eserciterebbero pressione sul rating.
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Quindi il settore finanziario e crescita: il rafforzamento del settore bancario, una forte crescita economica, il
miglioramento nelle dinamiche del debito pubblico e la ricostruzione di riserve di bilancio sono fattori positivi
per il rating.
Fitch giudica quali punti di forza del sistema: Il PIL pro capite che rimane molto superiore alla mediana dei
paesi del gruppo „BBB‟ e in linea con la mediana 'AAA' (Attestandosi sui 48‟886 USD nel 2015); il debito
pubblico lordo, che ammonta al 19% del PIL nel 2015, regge positivamente il confronto con la mediana 'BBB'
del 42%. Un ampio fondo per la sicurezza sociale (pari quasi al 23% del PIL) potrebbe fornire una riserva di
bilancio a breve termine in caso di ulteriori shock al settore bancario, ma nel più lungo termine il fondo
necessita di maggiori contributi statali per garantirne la sostenibilità; la stabilità politica: nonostante due recenti
elezioni anticipate (nel 2008 e nel 2012), San Marino ha un sistema politico stabile e una politica di bilancio
tradizionalmente prudente. E ancora: San Marino è un creditore netto esterno, con una posizione esterna che
regge positivamente il confronto con la mediana 'BBB'. L‟inflazione è bassa, stabile e in linea con i paesi
dell‟eurozona (principali partner commerciali di San Marino) per via della piena “euroizzazione”
dell‟economia.
D‟altro canto giudica quali punti deboli: Le dimensioni molto ridotte del paese la limitata diversificazione
dell‟economia e l‟elevata dipendenza dalla vicina Italia rendono l‟andamento macroeconomico e di bilancio più
volatile dei paesi più grandi. Nonostante utilizzi l‟euro, il paese non è ufficialmente parte dell‟eurozona e quindi
non è rappresentato alla BCE o non ha nessun accordo esplicito per sostenere il paese in tempo di crisi
finanziaria. E ancora: una bassa flessibilità finanziaria e la mancata capacità di prestatore di ultima istanza.
Questi due elementi, combinati a ingenti sopravvenienze passive del settore bancario nazionale, fanno presagire
una tolleranza del debito inferiore alla media rispetto ai paesi dello stesso gruppo.
Il settore finanziario è tuttora oggetto di una vasta fase di ristrutturazione ma deve ancora trovare un nuovo
modello di business per stimolare la competitività. La qualità dei dati è inferiore a quella di altri paesi
sviluppati. I conti nazionali non sono aggiornati e sono sottoposti a frequenti revisioni, e vi sono pochi dati
riferiti alla bilancia dei pagamenti. In merito alle riforme del settore finanziario i progressi sono giudicati
altalenanti ed in particolare: la risposta in termini di politiche del settore finanziario è stata varia, con progressi
ancora lenti sul fronte della qualità delle attività. L‟introduzione di una centrale dei rischi entro l‟anno
rappresenta una tappa importante verso una migliore valutazione del rischio. Banca Centrale sta attualmente
lavorando su un piano strategico per i crediti dubbi e si rivela una particolare necessità di effettuare una
revisione della qualità delle attività.
Altra comunicazione, riguardante i conti pubblici, rispetto al Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio
2015. I dati relativi alla chiusura del consuntivo 2015 sono ancora provvisori, mancano i dati definitivi
sull'Imposta generale redditi, è ancora in corso il versamento del conguaglio da parte dei contribuenti, proprio
domani scadono i termini. Il dato definitivo sarà dopo il 30 giugno. Farò pervenire ai commissari i dati relativi
al Consuntivo 2015 per predisporre una prossima seduta dedicata a questo confronto”.
Comma 2. Sostituzione del Presidente e nomina del vice presidente.
Maria Luisa Berti, presidente dimissionario: “Ho rassegnato le mie dimissioni per motivi personali e
professionali, ne ho dato comunicazione oltre un mese fa e questa è la prima Commissione utile per la presa
d'atto”.
Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: “Rivolgo i complimenti al presidente per come ha condotto il suo ruolo,
dispiace per la sua decisione. Come candidato per la sua sostituzione facciamo il nome, come lista, di Massimo
Cenci”.
San Marino, 29 giugno 2016/01
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