DALLO SPOT AL POST La pubblicità dopo i social media scritto da Giuseppe Mayer Prefazione di Luca Lorenzini e Luca Pannese ® MODELLI DI BUSINESS DALLO SPOT AL POST La pubblicità dopo i social media scritto da Giuseppe Mayer ® MODELLI DI BUSINESS Dallo spot al post | La pubblicità dopo i social media Autore: Giuseppe Mayer ® Collana: MODELLI DI BUSINESS Editor in Chief: Marco Aleotti Progetto grafico: Roberta Venturieri Immagine di copertina e illustrazioni: Luca De Santis © 2015 Edizioni Lswr* – Tutti i diritti riservati ISBN: 978-88-6895-184-9 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. 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Tutti i marchi registrati citati appartengono ai legittimi proprietari. Via G. Spadolini, 7 20141 Milano (MI) Tel. 02 881841 www.edizionilswr.it Printed in Italy Finito di stampare nel mese di agosto 2015 presso “LegoDigit” srl, Lavis (TN) (*) Edizioni Lswr è un marchio di La Tribuna Srl. La Tribuna Srl fa parte di . A Gianni e Rossana, a Yumi, a Sara. Sommario Prefazione................................................................................................................. 7 Introduzione............................................................................................................. 9 Parte 1 - Di che industry sei? Capitolo 1 - Uno scenario liquido...................................................................... 15 Qual è il ruolo della tecnologia?.......................................................................................... 19 Il digitale: molto più di un media........................................................................................ 22 Capitolo 2 - Agenzie in cerca d’autore.............................................................. 25 La “minaccia” dell’innovazione........................................................................................... 27 Un modello di agenzia aperta e innovativa: il caso R/GA................................................. 32 L’agenzia pubblicitaria di domani....................................................................................... 34 Capitolo 3 - Principali driver di cambiamento................................................ 35 Verso un nuovo panorama media....................................................................................... 36 Mobile: molto più di un canale........................................................................................... 41 Social come piattaforma di creazione e condivisione contenuti........................................ 44 Parte 2 - Il digital in azione Capitolo 4 - La nuova vita del video................................................................. 49 L’età dell’oro della TV: da Carosello a Flat Eric.................................................................. 49 Gli anni 2000 e la crisi dei format tradizionali.................................................................. 52 L’online video alla sfida della TV........................................................................................ 54 Capitolo 5 - Contenuto e contesto..................................................................... 61 La centralità del contenuto ................................................................................................. 61 Il contenuto come “moneta”................................................................................................ 69 “If content is king, context is God”...................................................................................... 69 Le quattro domande per comprendere il contesto.............................................................. 71 Capitolo 6 - La trasformazione digitale nel business...................................... 75 Perché “trasformazione”?.................................................................................................... 75 Le tre tipologie della digital transformation....................................................................... 76 Chiudere il gap tra digitale e reale: il caso Starbucks......................................................... 80 “Essere” un digital business: l’esperienza di Burberry........................................................ 81 I quattro step della digital transformation.......................................................................... 84 5 DALLO SPOT AL POST Parte 3 - Dati! Dati! Sono dappertutto! Capitolo 7 - Big data, tra mito e opportunità................................................... 87 Il valore dei Big Data per la pubblicità .............................................................................. 91 La retorica dei Big Data...................................................................................................... 95 Capitolo 8 - Performance, influencer e conversazioni.................................... 99 Performance analysis......................................................................................................... 100 Influencer mapping............................................................................................................ 104 Web Monitoring................................................................................................................. 108 Capitolo 9 - Dai “fan” agli obiettivi di business............................................. 111 Misurare gli effetti della pubblicità: da ROI a ROI.......................................................... 113 Quali metriche utilizzare?................................................................................................. 115 Dalla comunicazione al business ..................................................................................... 118 Parte 4 - Dall’idea al design delle esperienze Capitolo 10 - Il brand dopo il digitale............................................................. 123 Dal “funnel” al “journey”.................................................................................................. 125 Il potere delle idee.............................................................................................................. 128 I tre caratteri della brand idea post-digital....................................................................... 130 La “brand idea” in azione: il caso Amaro Montenegro.................................................... 131 Capitolo 11 - Dall’idea alla roadmap................................................................ 135 Assessment iniziale............................................................................................................ 137 Gap analysis e impostazione strategica............................................................................. 139 Prioritizzazione delle iniziative......................................................................................... 142 Lo svolgimento della roadmap.......................................................................................... 144 Sviluppo di una roadmap: il caso “Share The Road” di Direct Line................................ 145 Capitolo 12 - Due modelli complementari..................................................... 147 I caratteri vincenti del modello tradizionale ................................................................... 147 L’evoluzione nel modello digitale: l’affermazione del “post”............................................. 150 Una possibile sintesi: il responsive branding..................................................................... 157 Parte 5 - What’s next Capitolo 13 - Nuovi ruoli e nuovi processi..................................................... 161 Il Pod Creativo e il team di Activation.............................................................................. 163 Dai numeri ai numeri: il processo creativo dopo il digitale............................................. 165 Capitolo 14 - Verso un mondo post-digital.................................................... 169 Oltre la TV e l’online: il futuro del video.......................................................................... 172 Da schermi a contesti......................................................................................................... 174 L’automazione nel marketing e il nuovo bisogno di narrazione...................................... 174 6 Prefazione Immaginate la mattinata di Paolo. È un giovane uomo sui 28 anni e vive nel 2035. Ora, non pensiate che faccia chissà quale lavoro strano. Non disegna navicelle spaziali e non sintetizza pillole ultraproteiche. È un impiegato di banca. Perché sì, nel 2035 ci saranno ancora le banche. E, perché sì, nel 2035 ci saranno ancora i soldi. Paolo spegne la sveglia e si stira. Poi si alza controvoglia. Il suo monolocale in centro non è niente male e l’affitto è basso. Certo, deve subire quella fastidiosa seccatura della finestra, ma, per un appartamento in quella posizione, ci può anche stare. Anche se quella mattina vorrebbe proprio che non fosse così. Si avvicina alla finestra e sfiora il bottone in basso a destra. Darebbe di tutto per vedere subito la piazza davanti a casa sua, i bimbi che vanno a scuola, qualche bella ragazza con i capelli sciolti. Ma, come ogni mattina, deve aspettare: prima c’è la pubblicità. Il vetro della sua finestra nasconde uno schermo ad altissima definizione. Non appena Paolo preme il bottone, parte uno spot. Non è uno spot qualunque: è ritagliato su Paolo. È il risultato di tutte le sue passioni, di tutte le sue amicizie, di tutte le sue scelte d’acquisto precedenti. Dovrebbe essere perfetto per lui. Ma non lo è. Anzi, è una seccatura senza fine. Un minuto, ma sembrano mille. Lo chiamano per nome. Gli dicono che quei biscotti sono la scelta migliore per lui, e forse è davvero così. Ma con quella musica fastidiosa, con quella voce troppo profonda, con quell’incapacità di essere interessante, quello spot è il modo peggiore di fargli iniziare la giornata: non comprerà mai quei biscotti. “Ti è piaciuto questo spot?”, gli chiede lo schermo. Preme su “NO” col dito e finalmente si apre la tapparella. E fuori c’è la nebbia. La stessa storia si ripete la mattina dopo, e la mattina dopo ancora. Poi, un giorno, succede qualcosa di strano. Preme il bottone e parte lo spot. Ma non è il solito spot. Il protagonista ha il suo viso: il protagonista è proprio lui. Sta guidando la sua auto (a zero emissioni e zero consumi), quando improvvisamente nota qualcosa allo specchietto. Un’auto nera lo sta seguendo. Non riesce a scorgere il volto del guidatore. Vede soltanto che sul tettuccio 7 DALLO SPOT AL POST dell’auto nera c’è un canguro imbalsamato. L’auto sta per superarlo. E lo spot finisce. “Vuoi vedere come va avanti la storia, domani?”, gli chiede lo schermo. Esita. Poi, per la prima volta da quando vive lì, Paolo preme su “SÌ”. Cos’è successo? Perché Paolo ha premuto su SÌ? È impazzito? Gli piace la pubblicità? Ebbene sì, gli piace la pubblicità. Ma non tutta. Gli piace la bella pubblicità, ovvero quella che lo intriga, quella che lo emoziona, quella che lo accalappia per raccontargli una storia. Quella che lo fa piangere, lo fa pensare, lo fa ridere. Non sappiamo dove andrà la pubblicità in futuro, per noi è impossibile immaginare quali nuovi mezzi entreranno nella nostra vita. Ma siamo sicuri che, dovunque andrà la pubblicità, le idee continueranno a essere decisive. Come lo erano prima del digitale, come lo sono adesso nell’era dei social network. È ovvio, però, che quella che era un’idea interessante 50 anni fa oggi potrebbe non esserlo più. Le idee hanno bisogno di evolvere per essere interessanti e, soprattutto in pubblicità, sono tanto più forti quanto più sono innovative. Le idee dovranno continuare a sorprendere. Dovranno prendere un mezzo che fino a pochi anni fa non esisteva, studiarne tutte le potenzialità e poi sfruttarlo in un modo che nessuno si aspettava. Torniamo per un attimo alla storia di Paolo. Perché l’ultimo spot lo ha conquistato? Paolo aveva già visto molte volte il suo viso inserito all’interno di uno spot. Gli avevano fatto vedere come quei nuovi occhiali gli calzavano a pennello. Gli avevano anche fatto recitare il claim di una campagna. Ma nessuno aveva mai pensato di inserirlo all’interno di una storia. È l’innovazione che lo ha intrigato. È la sorpresa. È l’idea. In futuro, la qualità di un’idea sarà sempre più importante. Perché i destinatari avranno sempre più voce in capitolo rispetto al successo o meno di una campagna. Succede già oggi. Grazie ai social network, se una campagna piace, in pochissimo tempo può diventare un enorme successo. Ma se una campagna non solo non piace, ma offende o disturba, può velocemente trasformarsi in un flop dannosissimo per il brand. Inoltre, le idee potranno contare sempre di più sul contributo delle persone a cui sono indirizzate. I destinatari potranno interagire con un’idea, arricchirla, renderla più grande, partecipare al suo successo. E quanto più un utente si sentirà parte di questa idea, tanto più si riconoscerà nel brand che vi sta dietro. Per concludere, volete sapere chi guidava l’auto col canguro imbalsamato che stava inseguendo Paolo? Davvero lo volete sapere? Bene, vuol dire che la storia ha intrigato anche voi. Ora andate a provare l’auto a zero emissioni e zero consumi. Se la trovate. Luca Lorenzini e Luca Pannese Global Creative Directors at Saatchi & Saatchi New York 8 Introduzione Perché un libro sulla pubblicità oggi? Prima di iniziare la lettura, vi propongo un veloce esperimento che ci aiuta a comprendere di cosa stiamo parlando e che chiarisce meglio l’oggetto e gli obiettivi di questo libro. Aprite il vostro browser, Safari, Firefox o Chrome, andate sul sito di Amazon nella sua edizione italiana e digitate la parola “pubblicità”; vi saranno restituiti più di 7000 titoli. Adesso ripetete l’esperimento con la parola “advertising” nel sito global del gigante americano dell’e-commerce e vi troverete di fronte all’imbarazzo della scelta, con più di un milione di testi in qualche modo collegati con i temi trattati nelle pagine seguenti; non basterebbero due vite solo per scorrere tutti gli indici! Sfogliando online titoli e pubblicazioni, quello che pare evidente è che la pubblicità, anche e forse soprattutto in un periodo di crisi, rappresenta ancora un tema molto sentito e capace di catalizzare l’attenzione di persone dai profili professionali molto diversi; probabilmente la ragione di questo interesse sta nella capacità di rappresentare puntualmente i caratteri della società, o, ancora, nel fascino che le professioni in questo settore esercitano, ma quale ne sia la ragione, inutile negarlo, l’immagine della pubblicità piace e fa ancora sognare. Con la diffusione di internet e, più in generale, dei media digitali, la pubblicità, se possibile, ha allargato ulteriormente la propria sfera di influenza, andando a coinvolgere anche persone tipicamente interessate a tematiche diverse rispetto alla comunicazione tradizionale e stimolando la produzione di veri e propri manuali su sistemi di sicurezza informatica, progettazione per applicazioni mobile, fino ad approfondimenti su tematiche come privacy e e-government. Spesso in questi testi, forse a causa della novità della materia trattata, si riscontra un approccio decisamente tecnico e didascalico al tema, che non riesce a trasferire quanto di coinvolgente e di radicalmente nuovo ci sia nel cambio di paradigma avvenuto in pochissimi anni grazie all’affermazione dei media digitali; a questo proposito, credo sia corretto fissare in modo trasparente le aspettative dicendo da subito cosa questo libro non è: • non è un manuale “tecnico” sulle funzionalità di un sito internet e qui non troverete nessuna spiegazione sulle specifiche funzionalità dei post all’interno di Facebook o su Twitter; 9 DALLO SPOT AL POST • • • non è un testo giuridico sulla disciplina della pubblicità o sui codici di regolamentazione; non è una guida per giovani media o creative planner, e non contiene le istruzioni sui sistemi da utilizzare o sui modelli di investimento da applicare su canali digital o social (niente sponsored post o promoted trend, spiacenti); non è un saggio motivazionale su cosa è eticamente giusto o sbagliato nel fare comunicazione oggi. La piccola ambizione di questo libro è invece quella di sistematizzare più di quindici anni di esperienza sul campo, prima da cliente e poi all’interno del mondo delle agenzie sia in ambito media sia in ambito creativo, per cercare di definire quello che sarà il percorso evolutivo in materia di comunicazione pubblicitaria nei prossimi anni. Un’esperienza, sia chiaro, fatta di tentativi ed errori, di grandi mode che immancabilmente sono finite nel dimenticatoio, e di piccole innovazioni incrementali, inizialmente ignorate dai più, che sono riuscite viceversa a imporsi come nuovi standard per il mercato; negli ultimi quindici anni di acqua sotto i ponti ne è passata davvero molta, e sempre più velocemente. Quello presentato nelle prossime pagine è un approccio pratico alla materia, basato sull’esperienza e sulla messa alla prova di framework leggeri e in costante aggiornamento; a mio modo di vedere, è questa l’unica impostazione possibile in un settore, come quello della comunicazione, che negli ultimi tempi ha assunto come elementi essenziali della propria natura il cambiamento e la rielaborazione continua di schemi e processi fino a pochi decenni fa dati per consolidati e certi. La diffusione di nuovi canali ha ricoperto un ruolo decisivo in questa evoluzione, contribuendo a ridefinire funzione e centralità dei formati creativi e indirizzando il processo di trasformazione dallo spot, un contenuto video emozionale di pochi secondi, chiuso e in molti casi estremamente invasivo e costoso, verso nuovi formati come il post, il tweet, il video su YouTube, le app su Facebook, ovvero contenuti che sono per loro natura aperti al contributo del pubblico, sempre accesi e disponibili. A supportare questa trasformazione c’è l’affermazione di un nuovo modello di consumo media; dove prima, nel tradizionale modello televisivo, per intendersi, il ruolo delle persone era limitato al consumo passivo dei contenuti, oggi assistiamo alla nascita e allo sviluppo di piattaforme che permettono alle persone non solo il consumo, ma anche una partecipazione attiva che può assumere i caratteri di un vero e proprio dialogo e che segna il passaggio da un pubblico di spettatori a una comunità di co-creatori del messaggio pubblicitario stesso. Questi due modelli di comunicazione, quello top-down tradizionale tipico del broadcasting e quello bottom-up caratteristico dei media digitali, sono spesso erroneamente presentati come in competizione l’uno con l’altro. Da un lato, infatti, l’industria tradizionale della pubblicità, forse per paura del cambiamento, tende a rimanere fortemente concentrata su mezzi e 10 INTRODUZIONE dinamiche che conosce e domina, ignorando opportunità che non è in grado di ricomprendere nel proprio ambito d’azione. Dall’altro, chi si occupa di digitale, per spiegare le specifiche caratteristiche e funzionalità di questi strumenti, è spesso portato a utilizzare un linguaggio troppo tecnico che limita naturalmente le possibilità di scambio e di collaborazione. Tuttavia, se il tradizionale e il digitale non si parlano in modo chiaro, il risultato è un grave disallineamento che può tradursi in un messaggio che non permette al brand di mantenere il proprio focus, creando distonie pericolose e, in conclusione, generando confusione nei destinatari della comunicazione stessa. Questa competizione fra tradizionale e digitale è ancora meno sensata se si considera come, in realtà, questi due modelli, per loro stessa natura, abbiano finalità complementari; attraverso il top-down dei mass-media, è possibile dare visibilità e indirizzare una preferenza d’acquisto, mentre con il modello bottom-up tipico dei media digitali possiamo puntare a un coinvolgimento più intimo e di lungo periodo, in grado di generare una significativa fedeltà di marca. L’obiettivo di chi lavorerà in questo settore nei prossimi anni sarà quindi quello di riuscire a ricondurre in strategie di comunicazione unificate il meglio di questi due mondi, realizzando una sintesi in grado di dare consistenza al messaggio di brand pur nelle molteplici articolazioni che questo potrà avere all’interno di canali e formati innovativi; anche di questo parleremo nelle prossime pagine. Per raccontare caratteri ed effetti del cambiamento di paradigma imposto alla pubblicità dal digitale, il libro è stato diviso in sezioni. La prima si occupa dello scenario in costante mutamento, dei limiti dei modelli tradizionali quando vengono posti di fronte agli effetti di questi mutamenti, e dei principali driver di cambiamento che è possibile individuare in questo nuovo contesto. Nella seconda sezione vengono analizzate ragioni e conseguenze della crisi dei format pubblicitari tradizionali e sono presentati gli elementi alla base del processo di trasformazione digitale che impatta in modo rilevante su business estremamente diversi; a seguire, il focus passa sui cosiddetti Big Data per analizzarne caratteristiche, aspettative e reali potenzialità. Andremo poi ad approfondire il ruolo delle esperienze nella nuova comunicazione digitale, cercando di chiarire come sia necessario sempre di più definire un processo design-driven capace di tenere in considerazione anche i feedback delle persone per garantire efficacia al messaggio pubblicitario e coerenza nelle diverse possibili articolazioni del brand. Per concludere, sono stati inseriti un capitolo dedicato ai profili di lavoro emergenti con l’introduzione di un nuovo possibile processo creativo e un breve approfondimento sulle principali tendenze evolutive della comunicazione e del business nell’era post-digital. Immaginare che un libro, trattando questi temi, resti chiuso nella sua forma lineare classica, sarebbe irragionevole, ed è per questo che abbiamo integrato l’esperienza di let- 11 DALLO SPOT AL POST tura con un sito internet, www.dallospotalpost.com, e un gruppo Facebook, “Dallo Spot al Post”, dove, insieme, potremo proseguire i discorsi che iniziano su queste pagine e descrivere/discutere esempi e stimoli per condividere un pezzo del percorso che porta verso la nuova pubblicità. Tutti pronti? Possiamo iniziare, sipario! 12