immobiliare design Consulenze cromatiche Il color design, un modo di progettare e concepire gli spazi interni di un edificio, che coniuga architettura, arredo e il benessere della persona attraverso l’uso dei colori. L a professione di color designer risale al 1957, con la fondazione da parte di cinquanta professionisti – architetti, designer, insegnanti e psicologi – della Iacc: l’Associazione internazionale dei consulenti del colore, autorizzata a rilasciare il diploma in color design. Monica Bachmann, consulente Iacc 80 · TM Novembre 2012 e interior designer, spiega che «la nascita dell’associazione è stata una risposta alla necessità di sviluppare un’adeguata formazione in questo ambito». Consulente del colore è una professione che in Svizzera si può dire appena nata e che in Ticino annovera per il momento unicamente Monica Bachmann, titolare di Mba Consulting & Design con sede a Lugano e con un atelier a Bidogno. «Il color design prevede lo studio del colore e delle discipline che ne fanno uso: dal rapporto con la luce e con gli ambienti fino alle applicazioni nel marketing e nella comunicazione», illustra la consulente, che prosegue, «il color designer valuta attentamente gli effetti del colore sull’essere umano per rendere l’ambiente più vivibile». Un ambito che interviene nella vita di tutti giorni e in luoghi pubblici e privati: gli ambienti della propria casa, edifici pubblici quali scuole e ospedali o ancora piazze e centri storici. Il colore è ovunque e importante saperlo utilizzare e dosare, poiché esso può suscitare tanto emozioni positive quanto negative. «Il color designer non tende a mettere colore dappertutto, le tinte proposte spesso sono molto delicate e vengono inserite solo in alcuni punti strategici, nella maggioranza dei casi non si notano subito, ma si percepisce un ambiente piacevole, nel quale si sta bene e ci si sente a proprio agio», nota Monica Bachmann, «il benessere della persona è al centro del color design e oggi, soprattutto con l’architettura moderna, fredda e lineare, c’è bisogno di maggior calore e vivibilità». L’influenza del colore. A influenzare la scelta del colore, vi sono indubbiamente aspetti culturali, legati alla società in cui si vive, ma anche l’esperienza personale. «Il verde e il blu, ad esempio, sono ritenuti due colori rilassanti e riposanti, adatti per combattere lo stress della vita quotidiana, ma questo può non essere valido per tutti, poiché una persona può associare a un colore un’esperienza negativa della propria vita», espone Monica Bachmann, «ogni colore ha poi una funzione specifica e la sua scelta può, ad esempio in un ospedale, favorire la guarigione o, al contrario, una combinazione sbagliata può condizionare negativamente i pazienti. Anche fattori come la competenza, l’efficienza e il sostegno ricevuto in una struttura sanitaria possono essere influenzati dal colore». Secondo Monica Bachmann nelle scuole l’utilizzo del colore può avere un influsso psico-fisiologico sugli studenti e il giusto utilizzo cromatico può proteggere la vista, creare un ambiente capace di favorire lo studio, promuovere la salute fisica, psichica e intellettuale e ridurre lo stress. «Molti sintomi quali l’irritabilità, la mancanza di concentrazione e di interesse nelle scuole possono essere ricondotti all’ambiente non idoneo, alla cattiva qualità della luce e all’uso errato del colore», rivela la color designer, «e questo non è valido solo per le scuole e gli asili, ma anche per gli uffici: ci sono studi che rivelano come uno scarso utilizzo del colore porti alla monotonia, alla mancanza di motivazione e a una minore produttività. Se il dipendente si trova in un ambiente piacevole, accogliente viene più volentieri a lavorare, e di conseguenza si riducono la monotonia, l’assenteismo e si aumenta la produttività. Spesso si utilizzano sempre gli stessi colori per paura di osare: l’antracite, il grigio, il bianco e il nero». Un esempio dell’applicazione del color design è lo studio che Monica Bachmann ha realizzato sul carcere la Farera di Lugano: «Questo è un esempio di come si può migliorare un ambiente con il colore, rendendolo più vivibile per i detenuti e per il personale che, non dimentichiamo, lavora chiuso nella struttura detentiva per 8 ore al giorno. Al posto del grigio/bianco ho pensato di vestire alcuni ambienti con il color crema e un azzurro tenue. Nelle celle ho cercato di dare l’impressione di maggiore spazio, disegnando anche delle aperture che vengono percepite come delle finestre, dando l’illusione al detenuto di poter spaziare con lo sguardo. Per i dipendenti ho invece progettato i colori della sala pausa, cercando di staccare dal resto dell’edificio creando una zona di rigenerazione e fonte di energia». Altri ambiti interessanti nei quali i colori possono giocare un ruolo interessante sono quelli industriali. «Le sensazioni di caldo, freddo, rumore, secchezza, umidità e così via possono essere attenuate grazie al corretto uso cromatico: il rosso ad esempio scalda, mentre l’azzurro raffredda» puntualizza Monica Bachmann, «anche nella ristorazione il successo dipende, oltre che naturalmente dalla qualità del cibo, dal servizio e dal prezzo, anche dall’atmosfera: a parità di questi fattori, un ristorante con colori attraenti avrà più successo rispetto alla concorrenza e gli stimoli multi-sensoriali aumentano l’appetito». Sinergie tra colore, arredo e spazio. Monica Bachmann non si occupa solo di color design, ma anche di interior design, Feng sShui e marketing. «Queste tre discipline creano una sinergia», spiega la titolare di Mab Consulting & Design, «mirano tutte e tre al benessere della persona. Con il colore e l’arredo si cerca di raggiungere un’armonia, mentre con il Feng shui si studia l’occupazione Monica Bachmann, consulente Iacc e interior designer di Mab Consulting & Design. In apertura, l’atelier di Bidogno e, sotto, un interno. ottimale degli spazi». Grazie al Feng shui è possibile stabilire l’organizzazione ideale degli spazi: ad esempio l’orientamento della camera da letto, la disposizione degli oggetti all’interno della stanza e i colori con cui dipingere le pareti, in modo che il tutto sia in equilibrio e che concorra a favorire il riposo notturno. «Il Feng Shui si occupa anche di questioni legate all’elettrosmog» spiega Monica Bachmann «in particolare, il natel, il wireless e le lampadine a risparmio energetico ne generano in quantità eccessive e disturbano il sonno». Il marketing, altra attività dello studio Mab Consulting & Design, è invece il campo dal quale Monica Bachmann proviene: «La progettazione efficace di un prodotto è in grado di stimolare il desiderio d’acquisto o la scelta di un particolare prestatore di servizi», illustra la consulente, che conclude, «la parte non verbale è un aspetto comunicativo essenziale e il colore ne è un fattore potente, sia per la sua forza simbolica sia per la sua capacità di orientare in modo che susciti interesse e provochi stati d’animo. Il colore in definitiva può accentuare il carattere e la qualità di un prodotto e rispondere alle aspettative del consumatore. La pubblicità senza colore è impensabile, così come la pubblicità senza la conoscenza della psicologia del colore è inefficace». Michelle Cappelletti TM Novembre 2012 · 81