immobiliare design
Consulenze cromatiche
Il color design, un modo di progettare e concepire gli spazi interni di un edificio, che coniuga
architettura, arredo e il benessere della persona attraverso l’uso dei colori.
L
a professione di color designer
risale al 1957, con la fondazione
da parte di cinquanta professionisti – architetti, designer, insegnanti e
psicologi – della Iacc: l’Associazione internazionale dei consulenti del colore, autorizzata a rilasciare il diploma in color design. Monica Bachmann, consulente Iacc
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e interior designer, spiega che «la nascita dell’associazione è stata una risposta
alla necessità di sviluppare un’adeguata
formazione in questo ambito».
Consulente del colore è una professione che in Svizzera si può dire appena
nata e che in Ticino annovera per il
momento unicamente Monica Bachmann,
titolare di Mba Consulting & Design con
sede a Lugano e con un atelier a Bidogno. «Il color design prevede lo studio
del colore e delle discipline che ne fanno uso: dal rapporto con la luce e con gli
ambienti fino alle applicazioni nel marketing e nella comunicazione», illustra la
consulente, che prosegue, «il color designer valuta attentamente gli effetti del
colore sull’essere umano per rendere
l’ambiente più vivibile».
Un ambito che interviene nella vita di
tutti giorni e in luoghi pubblici e privati: gli ambienti della propria casa, edifici pubblici quali scuole e ospedali o ancora piazze e centri storici. Il colore è ovunque e importante saperlo utilizzare e dosare, poiché esso può suscitare tanto emozioni positive quanto negative. «Il color
designer non tende a mettere colore dappertutto, le tinte proposte spesso sono
molto delicate e vengono inserite solo
in alcuni punti strategici, nella maggioranza dei casi non si notano subito, ma
si percepisce un ambiente piacevole, nel
quale si sta bene e ci si sente a proprio
agio», nota Monica Bachmann, «il benessere della persona è al centro del color
design e oggi, soprattutto con l’architettura moderna, fredda e lineare, c’è bisogno di maggior calore e vivibilità».
L’influenza del colore. A influenzare
la scelta del colore, vi sono indubbiamente
aspetti culturali, legati alla società in cui
si vive, ma anche l’esperienza personale.
«Il verde e il blu, ad esempio, sono ritenuti due colori rilassanti e riposanti, adatti per combattere lo stress della vita quotidiana, ma questo può non essere valido per tutti, poiché una persona può associare a un colore un’esperienza negativa
della propria vita», espone Monica Bachmann, «ogni colore ha poi una funzione
specifica e la sua scelta può, ad esempio
in un ospedale, favorire la guarigione o,
al contrario, una combinazione sbagliata può condizionare negativamente i
pazienti. Anche fattori come la competenza, l’efficienza e il sostegno ricevuto
in una struttura sanitaria possono essere
influenzati dal colore». Secondo Monica Bachmann nelle scuole l’utilizzo del
colore può avere un influsso psico-fisiologico sugli studenti e il giusto utilizzo
cromatico può proteggere la vista, creare un ambiente capace di favorire lo studio, promuovere la salute fisica, psichica e intellettuale e ridurre lo stress. «Molti sintomi quali l’irritabilità, la mancanza di concentrazione e di interesse nelle
scuole possono essere ricondotti
all’ambiente non idoneo, alla cattiva qualità della luce e all’uso errato del colore»,
rivela la color designer, «e questo non è
valido solo per le scuole e gli asili, ma
anche per gli uffici: ci sono studi che rivelano come uno scarso utilizzo del colore
porti alla monotonia, alla mancanza di
motivazione e a una minore produttività.
Se il dipendente si trova in un ambiente
piacevole, accogliente viene più volentieri a lavorare, e di conseguenza si riducono la monotonia, l’assenteismo e si
aumenta la produttività. Spesso si utilizzano sempre gli stessi colori per paura
di osare: l’antracite, il grigio, il bianco e
il nero».
Un esempio dell’applicazione del color
design è lo studio che Monica Bachmann
ha realizzato sul carcere la Farera di Lugano: «Questo è un esempio di come si può
migliorare un ambiente con il colore, rendendolo più vivibile per i detenuti e per
il personale che, non dimentichiamo, lavora chiuso nella struttura detentiva per 8
ore al giorno. Al posto del grigio/bianco
ho pensato di vestire alcuni ambienti con
il color crema e un azzurro tenue. Nelle
celle ho cercato di dare l’impressione di
maggiore spazio, disegnando anche delle aperture che vengono percepite come
delle finestre, dando l’illusione al detenuto di poter spaziare con lo sguardo. Per
i dipendenti ho invece progettato i colori della sala pausa, cercando di staccare
dal resto dell’edificio creando una zona
di rigenerazione e fonte di energia».
Altri ambiti interessanti nei quali i colori possono giocare un ruolo interessante
sono quelli industriali. «Le sensazioni
di caldo, freddo, rumore, secchezza, umidità e così via possono essere attenuate
grazie al corretto uso cromatico: il rosso ad esempio scalda, mentre l’azzurro
raffredda» puntualizza Monica Bachmann, «anche nella ristorazione il successo dipende, oltre che naturalmente
dalla qualità del cibo, dal servizio e dal
prezzo, anche dall’atmosfera: a parità di
questi fattori, un ristorante con colori
attraenti avrà più successo rispetto alla
concorrenza e gli stimoli multi-sensoriali
aumentano l’appetito».
Sinergie tra colore, arredo e spazio.
Monica Bachmann non si occupa solo
di color design, ma anche di interior design, Feng sShui e marketing. «Queste
tre discipline creano una sinergia», spiega la titolare di Mab Consulting & Design, «mirano tutte e tre al benessere della persona. Con il colore e l’arredo si cerca di raggiungere un’armonia, mentre
con il Feng shui si studia l’occupazione
Monica Bachmann, consulente Iacc e
interior designer di Mab Consulting
& Design. In apertura, l’atelier di
Bidogno e, sotto, un interno.
ottimale degli spazi». Grazie al Feng shui
è possibile stabilire l’organizzazione ideale degli spazi: ad esempio l’orientamento della camera da letto, la disposizione
degli oggetti all’interno della stanza e i
colori con cui dipingere le pareti, in modo
che il tutto sia in equilibrio e che concorra a favorire il riposo notturno. «Il
Feng Shui si occupa anche di questioni
legate all’elettrosmog» spiega Monica
Bachmann «in particolare, il natel, il wireless e le lampadine a risparmio energetico ne generano in quantità eccessive e
disturbano il sonno».
Il marketing, altra attività dello studio
Mab Consulting & Design, è invece il
campo dal quale Monica Bachmann proviene: «La progettazione efficace di un
prodotto è in grado di stimolare il desiderio d’acquisto o la scelta di un particolare prestatore di servizi», illustra la
consulente, che conclude, «la parte non
verbale è un aspetto comunicativo essenziale e il colore ne è un fattore potente,
sia per la sua forza simbolica sia per la sua
capacità di orientare in modo che susciti interesse e provochi stati d’animo. Il
colore in definitiva può accentuare il carattere e la qualità di un prodotto e rispondere alle aspettative del consumatore. La
pubblicità senza colore è impensabile,
così come la pubblicità senza la conoscenza della psicologia del colore è
inefficace».
Michelle Cappelletti
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