FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 02 NOVEMBRE 2013 FI F ED ERA ZI ON E ITA L IA N A ED JT ORJ G JO R NA L I Data la Repubblica Pagina 2NOV 201l 22 -EmendamentodiBocèiaallaLeggadi stabilità: sìalle imposte sui profittidellapubblicitàonlineinltalia nPdpuntaatassare Google e~le altre multinazionali del web UlSAGRIOI' ROMA - L'obiettivo dichiarato è quello di fare pagare in Italiale tasse sullaricchezzaqui prodot­ ta.llfatto dovrebbe essere scon­ tato,macoSlnon è, specialmen­ te sei guadagni in questione de­ rivano .da vendite ontine. Uno dei problemi del fisco naziona­ le, infatti, e quello di non riusci­ rea trattenerele entratedacom­ mercio elettronico: le multina­ zionali del web -:- pur agendo nel pieno rispetto della leggi vi­ genti- versano nelle casse del­ lo Stato italiano poco più che spiccioli rispetto ai fatturati ot­ tenuti. Le tasse, infatti, preferi­ scono pagarle nei paesi dove hanno lasedelegale e godono di, trattamentidaparadiso fiscale o quasi. Come l'Irlanda. E' il caso di Google, maanchediAmazon, Facebook, Twitter, Ebay: le star della rete abilissime non far «passare» dall'Italla i profitti qui creati, sia nelmercato della ven­ dita che in quello della pubbli­ cità. La Uesallastessa &aea.. D gettitO di qaestaDlisara potwebbeaaiva1I'e a . 1IIIDIiIialrdoI'a:aao LA PROPOSTA Francesco Boccia(Pd) Ora il Pd, con un emenda~ mento alla legge di Stabilità, puntaadinvertirelarottaperre: .cuperare dalla tassazione sul­ l'ontine almeno un miliardo di gettito. Necessario come il pa­ ne, per esempio, per meglio fi­ nanziare il taglio della tassazio­ ne sul lavoro. fl progetto è stato presentato pochi giorni fa da, Francesco Boccia, presidente della com­ missione Bilancio alla Camera, in un'assemblea dei parlamen­ ~ari del partito. It testo ricalca quello giù inserito neldisegno di legge delega sulla riforma del si­ stema fiscale, che ormai richie­ derebbe tempi troppo lunghi per l'approVazione. I tre punti dell'emendamento sono molto snelli: «chi intende acquistare servizi ontine - sia come com­ mercio diretto che indiretto-è obbligato afarlo dasoggetti tito­ lare dipartita lva italiana;>. L'o­ biettivo, ha spiegato Boccia ai suoi, è quello di «difendere il mercato italiano elasuacompe-' titività» e di intercettare una li­ nea sulla quale si stamuovendo l'interaEuropa, GranBretagna e Francia in testa L'obbligo, specifica l'emen­ damento, riguarda anche l'àc­ quisto di «spazi pubblicitari on­ tine e dei link specIalizzati che appaiono nelle pagine dei risul­ tati dei motori di ricerca visua- . lizzabili sul territorio .italiano». Una volta varata lalegge, anche gli editori, le conces~ionariee gli operatoripubblicitaricheliven­ dono dovranno essere quindi muniti dipartitaIva.Non solo: il pagamento di tali servizi dovrà avvenire tramite bonifico' po­ stale o bancario «ovvero con al­ tri strumenti di pagamento ido­ neiaconsentirelapienatraccia­ bilità delle operaziom e a veico­ lare la partita Iva del beneficia­ 'riO». flsemplice obbligo diparti­ talvaitaliana dovrebbe servire a scardinare quei meccanismi , che permettono ad un colosso delweb; come GoogIeperesem­ pio, di dichiarare in Italia solo i modesti compensi ricevuti per i servizi prestati dalle consorelle GoogIe Inc e GoogIe Ireland. C AiPRODUZlONERtSBWATA FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data 2 NOV 2013 8 Pagina We11taxsl.lcommerQìttepÌllj~li,~\~ I La-propost~~o~cia(~d):per i servizi onllneoqblÌg?did;olgerSias9ggetti cò~,par#~a,IYaj~~al . Marco Mobili ROMA internet .si è già trasformato; con l'assenso del Governo, in uno dei principi della delegafi-' scale licenziata a inizio ottobre a Montecitorio e ora all'esadie del Senato. L'ipotesi del Pdsa­ rebbe quella di dare attuazione a quei principi facendo swe sul treno della stabilitàIa propo­ sta ili leggetargata Boccia. Secondo ilpresidente della Bi­ lancio la ratio di fondo è quella di consentire, al sistema fiscale di interpretarèla trasformazio­ ne dell'economia e dei mezzi di produzione: «Nonèstressando il prelievo su accise, sigarette o scontrini del,salumierechçsi possono recuperare nuove risor­ se, evitando che i nost+i cònsu­ _ Almeno Wìmiliardo dalla "web-tax" per alzare la dote del CUneo fIscale. Sarebbe questo .l'obiettivo della proposta dilegge presentata alla çamera dal presi­ dente' della commissione Bilan­ cio, Francesco Boccia (Pd),che punta a tassare in Italia l'àttività diracèolta pubblicitaria e di com­ mercio elettronico svolta dalle multinaZionali fanno pÌofitti s.uintéà"net; da. Google ad Ama­ zona Yaboo e altri ancòra. Ma non solo. La proposta pùnta alla tracciabilitàcon bonifIco.banca­ rio opostale per contrastare l'eva~ . siane fIscale nelle transazioni . ontine. Che, spiega lo stesso Boc- . cia, devono essere intese come commercio elettronico diretto e indiretto; e che oggi di fatto sfug­ IlMECtAllSMO . gono a qualsiasi forma diprelievo .Il presidente d~lla nelPaesedoveaI contrario vengo­ .Commissione: la fatturazione no fruiti beni e servizi e sui quali all'estero di prodotti venduti siproducono ricavi. .I;'obiettivo del Pd di far paga­ in Italia è ({un circolo vizioso r~!~~ss~~e IÌ1ultin~ionali di che va interrotto» che '---------... - ----'._--'­ ~ mercato pubblicitario in Italia Stime Nielsen sul primo semestre. In migliaia di euro Quotidiani Periodici TV* Radio** Internet 'Olltdoor . Cinema (*) il dato comprende le emittenti Geni!raliste, Digitali e Satellitari; _ (**) le elaborazioni sono effettuate con il contributo di Fcp .Assoradio .' .Fonte: Thè Nie!sen Company, Fcp·Assoquotidiani, FCP·Assointernet e AudiOutdoor mi ontine arricchiscano soggetti chenonhannò interesse asvilup­ pare attvitàeconomiche». . Con ~ìno<!ifica alla legge (Dpr 633172)inmateria disogget­ ti Iva, si introduce l'obbligo per i committenti di servizi ontine di poter acquistare solo da soggetti ili possesso di una partita Iva ita­ li~ In questo modo i soggetti passivi d'imposta Hcommittenti di servizi ontine) non potranno ..più sfuggir.e al prelievo italiano su questi stessi servizi Ma con un cambiodiprospettiva.Come spie­ ga BocCia si punta a far pagare le' taSse ai biidel'web non.QbpJi$all~ doliadàvere unà partitalva,mÌl piuttosto obbligando {soggetti chevoglionofarepubblici.tà inIta­ llae vendono i loro prodotti sul mercato it'aliano, anche ontine, .ad acquistare da.un soggett9 che ha partitaIvainItalia.L'obbligodiri- . . volgèrsi a unsoggetto con partita Iva non si limita al solo commer­ cio elettronicomaancheall'acqui­ sto di spazi pubblicitari dei lJ.nk sponsorizzati che appaiono sti1Ie -,;-~",:", schermate e sulle pagine qei mo­ toridipçerca.Q!.testispazipubbli­ citaJj, dunque, potranno. essere vendqti esdusivamen~ da edito­ ri, concessionarie pubblicitarie o motori diricercainpossessò dire­ golare partitaJva~taliana." Con un'ulteriore ricaduta an­ che in termini di limitazioni afor­ me di concorrenza sle.a.te,QuelIa messaÌ!latto daglioperatori onli­ ne che, pùr considerando le san­ zioni inferiori agli utili prodotti. continUanoa fatturare daLussem­ burgo, Irlanda e aJ.tri Paesi anche non Ue. tIltti i prodotti "enduti in. .Italia, applicando in alcuni casi rIvadèl,15% (c~o hissemburghe­ se) contro gli altri' distributori che fatturano al 22%. «Un cirèolo vizioso che va iriterrotto - sottoli- . nea Boccia,.. se non s(vogliono perdere per sempre tasse e posti dilavorooltre chefavorire unmo­ dello di business' perdente con . una normativa opportUna. a cui " Francia,Regno Unito è Germania . I~ hanno giàprovved~tR~:~1I0!ERISERVATA FEDERAZIONE ITALIANA ED!TORI GIORNALI Data 2NOV 2013 Pagina 8 IlPianoOcse. Nel mirino i big detweb .Sirafforza làlottl internazionale· '" . .• al «profitshifting»" . . . . . Marto Bellinazzo 'MILANO _ Bepi È questol'acroni-, mo scelto per "segnalare" il nemico fiscale contro il quale tutti i grandi paesi dell' econo- . mia occidentale si sono schie- , rati negli ultimi'mesi. Non senza qualche situazione. di conflitto d'interessi, soprat­ tuttoper gli Stati Uniti le cui multinazionali del web.·sono al centro del mirino. , Le iniziative nazionali, co­ . me quella-a CIii sta pensando l'Italia per mettere una "bri­ glia" tributaria ai grandi ope­ ratori digitali nell'ambito del­ la legge ,di stabilità (si veda l'articoJo .a fianco), possono ottenere effetti molto lilnitati se non inserite in Un quadro di contrastò internazionale a questi fenomeni, come l'ac­ tion pIan denominato «Base Erosionand Profit Shifting» lanciato dall'Ocse nel luglio' scorso a Mosca e già avallato . dai ministri finanziari del G~20 nel vertice di$anPiefro­ burgo di settembre. n piano Ocse.è basato SÙ.15 "azioni" che dovranno essere diiette.a combattere le pratiche elusi­ ve delle multinazionali che sfruttaÌldoinmaniera vantag­ ~m~a itrattaticgntro la dop- . pIa lffiposizione e la creazio­ ne di filiali inparadisi fiscali, riescono a evitare il pagamen- ' to delle imposte ovvero a ri- . durle al minimo. . . In unForum internaZiona- . le di'politica fiscale tenutosi ' il i8 ottobre'scorso a Washln­ gton, l'Dcse ha.distrib1.lÌto un documento sullostàto dell'ar­ te e~gli obiettivi della lotta al Beps (una cÌelleidee su cui sta lavorando è quella che ì profitti ... di una multinaziona. " .' Il ie debbano essere ripartiti della normativa fisca1èdoÌne~ tra le giurisdizioni in propor~ stica, i propriricavi verso lé~e­ rione ai dipendenti o alle atti­ diapertè'rnJ;aesiafìsdlitàpri~ vità materiali~InID.ateria di economia digithle;peraltio, • vilegiata>, L'attenzione· dell'amministrazione fmàn­ l'Ocse ha creato UIigruppo di ziaria èdvblta, in primo luo- I lavoroadhocguidato da Sta­ go, a "intercettare" le stabili tiUÌùti e Francia. ­ orgànizzazjoni. Come nel ca­ .' C'èdadireci:teinqqestime­ so~di Google Italy, si punta a si tutte lemllltinazi9:iiaIi ltari­ noavviatoun esamedelpossi- ' riqualificarelatipologia di bu­ bileimpat.to dell'action'pIan . siness di quelle aziende globa- . sui loro modelli di business e 'li stari:ilo modificando. D'àI­ GU 007 DEL FISCO ' tro canto, ci sono alcunipàe~t,', L'obiettivo è mettere come Stati Uniti Gràn Breta~' gna e Olarida, çhè si stanno .tm~briglia tributaria già attrezzkdoper attirare i alle pratiche elusive big d~ll'economia digitale e per accogliere le richieste di . dei grandi .operatori digitali multinazionali chi intenda trasferirsi,d;ùnpa~ radisi fiscali" sia da, un punto . ....................:......,.:...:-, ..,...;;....._.:...........y.. .di vista tributario che con sus­ li che hanno sede all'estero e sididi variotipo. In. effetti, i operano nella Peiiisolacon di-­ nuovi modelli di piànificazio­ ramazioni nòn autonome o . ne fiscale prevedono cheipro­ mere .raPPresentanze fiscàli. fitti delle. multinazionali si InquèSto Illodo, i ricavimatit­ spostino sempre di più dove rati vengono appunto tras(eri:" possono essere allocatiitalen­ ti oltreconfinee la quotamfat­ "ti e gli asset più importanti turato su cùisi versano le im­ dell'azienda riducendo al mi­ poste in:Italia è ridotta al mini­ nimo i costi. . . mo. In secondo luogo, le COJ;l- I InItalia tagenzia delleEn­ testazioni del Fis,co attèngo­ tratesta agèn.do daalcunl Ille­ noaltrailsferpriéing, vale a di­ si contro i «gruppimultinaziò­ . _"~~~ ____.___ . __ ..: .•:..L-----c-..--..... -_.--,.---- ­ re alle politiche dei prezzi dei nruì attivi nel settore dell' elet~ servizi ,o dei beni acquistati e tronica e dell'e~commerce». venduti tra le strutture italia- . n contrasto ai «fenòmeni .di ne e le altre società del g:rup­ pocon sede all'estero che de­ . .p.iahificaz.ione fiscale aggres­ terll1inàno di fatto tÌnaridu­ SIva av.~tì scalàtransnazionà­ le» si ègià tradotto, in collaba­ . zione della base imponibile razionecon la GuardiadiFi~ italiana. In particolare, nanza, in ispezioni everifiché ministrazione finanziaria: sta c~e hanno coinvolto, trà gli 'ai.~ verificando inmolti casi i con­ tn, Google Italy, Amazon e tratti tra le realtà italiane e le AppIe. A flnire sotto la lente società dellò stesso· Gruppo residenti in altri paesi per con- . degli 0?7 del Fisco sono, ap­ punto, I modelliorganizzativi frontare i prezzi praticati dal~ la casa-madrerispetto aquelli delle multinazionali che "di­ rottano", sfruttando le lacune dim,ercatoperlestessè òpera-' . I ,~.~., l'am­ zioni Per farsi ÙD.'idea deiaàn:­ ni causati dal cdsiddetto profi! shiftitig alla base imponibile italiana, basta rileggere il rap: porto della Guarqia diFinanza'. sui risultati dèlla lotta all'éva­ sione internazionale del 2012: 0ltrei5 miliardi di euroscoper~ ti dalleFiamIlleGialle nelcor~ so delle loro in"e$tigazioIli de­ rivàno proprio da stabili orga- l nizzazioni "non dichiarate" di ! imprese estere che hann~ ope­ ratò nella Penisola (13r4nilliar­ di) e da illegittime forme di triangolazione con Paesi off­ shore legate a manovre m pia­ nificazione· fiscale aggressiva (1,7 miliardi). . . ,@MarçoEÌel/inozzo ," Cl fUPAOÒUZ1ONE RISERVATA FEDERAztONE ITALIANA EDITORI GrORNALI Italia Oggi .. Data Pagina 2 NOV 2013 18 . . ".J F E D E R A Z I O N E I T A LI A N A E D I T O R I GIORNALI ILFOGLIO 2 NOV 2013 Data 3 Pagina Ordine, ~all'abolizione all'aufuÌlIl,plosione ! I!albo dei giornalisti. è obsoleto. Pure Iacopino lo dice, ne prenda atto lbi di giornalisti! Idea da pedanti, da ·.falsi A professori, da giornalisti man­ cati, da gente vogliosa di impedire altrui di pensare colla propria testa. Giornali­ sti sono tutti coloro che hanno qualcosa da dire o che semp1ièemente sentono di pQterdire meglio o presentar meglio la stessa idea che gli altri dicono o presen~ tano maleì'.Luigi Einaudi lo scrisse nel 1945, nel mezzo di riflessioni ancor più radicali eprofetich~ su quei lacci e lac­ ciuoli che nei decenni successivi hanno im,balsam~to cervelli umani e spiriti ani­ mali nel nostro paese. Tuttavi~ è eviden­ te che stare seduti sulle spalle di gigan­ ti non ha mai impedito al dibattito pub­ blico e mediatico italiano di volare abas­ sa quota. Non ci risparmiamo quasi nul­ la, comprese le polemiche risibili sulla bocciatura di Giulia InIlocenzi all'esame per avereiltessenno da "giornalista pro­ fessionista". Sia chiaro: Innocerlzi gior­ > nalista loè già oggi, o meglio da cinque anni e con successo di audience Ca fianco : di Michele Santoro), eppure non lo sarà I per l'Ordinenei prossimi mesi(sarà pro­ mossa aun.secondo tentativo, come altri illustri pubblicisti prima di lei, e senza .far torto ai bravissimi che l'èsame lo su­ perano alprimo colpo). Giornalista sen­ za bollino, insomma. Ma occorre davve­ ro qllestobollino, con annessi balzelli per sostenere economicamente i bollina­ tori? No. E' giudicato inutile in tutto il mondo libero, tranne che da not Al pun~ to che in queste ore perfmo Enzo IacopÌ­ no, presidente dell'Ordine nazionalè dei giornalisti, su Facebook si è lasciato an­ dare: "il Presidente dell'Ordine non do­ vrebbe dirlo: ma non è il tesserinoche fa di una persona un" giornalista". Per un paese che si crogiola nell'immobilismo, sarebbe troppo temerario chiedere l'a~ boliZione dell'albo. Ma noi ci acconten· tiamo dell'evidente implosione: presi dente Iacopino, ci aiuta a certificarla? ~I F E D E R A Z I O N El T A L J A N A EDITORI GIORNALI Data EURO'PA Pagina 2NOV 2013 3 Crisi nera, spot banali Qaalltà addio Anche in pubblicità è l'era dei supermercati creativi. Un pd di photoshop e via... E arrivano messaggi mal recitati e privi di fantasia • • ALBERTO • • FEBBIGOLO a chi è Salvo Ca­ stagna.?» I tele­ spettatori che lo scorso lO settem­ bre hanno assi­ stito all'incontro Il Ita.lia.-Repubbli­ " ca Ceca selo sono chiesti quando, nell'intervallo trail primo e secondo tem­ po, è comparso uno spot che reclamizzava l'ultima pro­ duzione musicale dell'artista palermitano ai più scono­ sciuto. e un po' più noto forse - come ad di Italiacom, nuova compagnia del settore telefonico. Uno spot in prima serata su Raiuno durante la parti­ ta di qual.i.ficazione ai Mondiali, quanto mai sarà costato? Al sito Liuesicilia.it Castagna ha detto che l'investimento è stato di 200 mila euro,-ma mica solo per lo spot della ­ partita...: «Costa parecchio. Oggi con la crisi, però, ci sono buoni sconti». E pure formidabili occasioni. Già, la politica degli sconti pubblici:ta.ri. praticata da network, centri media e Agenzie, ha finito con l'attirare e aprire le porte a nuovi clienti, nuovi inserzionisti. Nuovi "soggetti" che forse mai avrebbero ÌIlllIllI.g.Ìllato di poter­ si fare réclame proprio sulle reti o sulle testate nazionali. Così da un po' di tempo sono approdati in prima serata, tra la cena e il dopo, certi spot dei Compro oro (Oro Cash) con Renato Pozzeìto. Fiordaliso si occupa invece delle "vampate di calore femminili" in uno spot un po' arran­ giato mentre un carrozziere di Bergamo pubblicizza il suo sistema. di riparazione dei vetri d'auto incrinati o scheg­ giati. Pubblicità per lo più mal recitate e artigianalmente confezionate, prive di fantasia o di quell'appeal dettato da criteri e regole dei "creativi dello spot", che per tanti anni hanno fatto la fortuna e anche la bellezza di certe inserzioni, sulla carta stampata come in tv. Spot oratra­ f o ....., A Tutti i mezzi di raccolta sorro in decremento. Cresce internet mn non troppo smessi indistintamente su R.a.i, Mediaset (dove però van­ no da tempo telepromozioni di qualità media e pure bassa) oppure su La7, e che ricordano o ricalcano molto davicino laqualitàdi quelli che appaiono sulle tv ­ locali. Per immagine, contenuto e atmosfera. In sostanza, si tratta di un generale abbassa­ mento del tono della pubblicità. Dovuto ai ribas­ si dei costi, favoriti dai network per far cassa e tamponare così una crisi che si fa di giorno in giorno inarrestabile. Thttavia, nonostante la si­ tuazione del settore sia grave e il denaro circoli sempre meno, paradossalmente il numero degli spot trasmessi sulletv è persino cresciuto, talmen­ te elevato è lo "spezzettamento" della loro vendi­ ta, insieme alla vasta gamma di offerte e promo­ zioni per il cliente. . La pubblicità è sempre stata l'anima del commercio, ma venendo meno il secondo crolla la prima. La sintesi l'ha messa bene in luce proprio Silvio Berlusconi, che in una dichiarazione a Tef Channel, emittente di Perugia, alla vigilia dello scorso Natale, il 23 dicembre ha detto: «È stata sempre il termometro del benessere dell'economia ed è caduta del 17% nei giornali, del 20 sulle televisioni, del 26% nei periodici. Oggi c'è tutto un intero settore che sta soffrendo e sta procedendo a una riduzione dei propri organici davvero rilevante». A febbraio 2013 il consuntivo era infatti di un meno 17,7% complessivo rispetto al 16,5 dello Stesso periodo dell'anno prima. I free press hanno lasciato sul terreno il calo più pesante: oltre il 50% della raccolta complessiva. Cresce quella in Internet (+9%), ma non in misura suffi­ ciente e in ogni caso non è un modello di business accer­ tato o messo a regime. Dal punto di vista degli spazi, tutti i mezzi sono in decremento anche se in modo meno drastico rispetto alle riduzioni della raccolta, a testimonianza della tensio' ne sui prezzi in atto dal 2000, anno in cui il "costo·! spazio" di tv, stampa e radio ha toccato il picco storico. il settore alimentare, di fatto, riduce i propri investi­ menti del 15,3%, in particolare sulla ramo (-50%) mentre continua a crescere su Internet (+51,8%), che non rappre­ senta ancora una quota significativa sul mix del settore (2,4%), dominato dalla tv con il 90% della preferenza. Le àutomobili passano da un -13,3% di gennaio a un -25,7% del cumulato, a conferma della crisi strutturale del mer­ cato dell'auto in Italia.; il settore è in calo su tutti i mezzi e, in particolare, sulla stampa quotidiana, dove nei primi due mesi dell'anno lascia più di metà dell'investimento rispetto allo stesso periodo del 2012 (-53,7%). Le teleco­ municazioni continuano il loro trend di diminuzione SEGUE ~. FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALl EUROPA" SEGUE ~-f{,1%), anche se ridotto di qualche punto rispetto al mese di gennaio; il settore sta abbandonando la ~~a (quotidiani: -79,4%; periodici: -61%) a favore di ~o (+ll%) ed esterna (+47%). E investitori nazionali, u:~­ zionalmente presenti in maniera masslCCla sulle reti e sui giornali - quali Vodafone, Sky e Ferrovie dello Stato - hanno da tempo abbattuto la propria presenza sulla carta stampata, ad esempio. Altri, invece, investi­ tori di campagne importanti e belle sono quasi spariti, ciò che fa sì che in circolazione resti prevalentemente il brutto. Mentre un investitore forte come Galbani ha annuncia­ to che dal 2014 lascerà i canali classici della réclame, stampa e tv, per il web, tendenza ormai a carattere internazionale, specie negli Usa. È l'attraente forza "virale" dei social media networks. Sta di fatto che in sei mesi la situazione si èparticolarmente aggravata, stando al riepilogo offerto dall'Osservatorio Stampa Fcp dello scorso giugno (http:// www.primaonline.itl20131071301170090.meI.-primo-seme ­ stre_la_pubblicita_sulla_stampa-cala-del-244-osservatorio­ stampa-fcp/)· E cosi, per far fronte all'emergenza, il mondo edito­ riale nel suo complesso pratica sconti su sconti. Per rac­ cattare il raccattabile e sostenere il fatturato, ma la poli­ tica di sconti, abbinamenti e "regali" di pubblicità, quale forma di compensazione sull'acquisto di eventuali van­ taggiosi "pacchetti", sta mettendo a dura prova proprio la qualitàstessa della pubblicità, deteriorandone in alcu­ ni casi il prodotto, abbassando la soglia della clientela, non solo potenziale ma reale. «Di questi tempi si tagliano molto i budget - dichia­ raAgostino 1bscana, direttore creativo di Saatchi&Saa.tchi - e chi lo fa vuole di conseguenza che tutto gli frutti fino all'ultimo cento Voriginalità viene bandita. I committen­ ti chiedono messaggi normali, che la gente capisce, vuole il prezzo scritto in grosso e ben in vista, cosÌ come il mar­ chio. Non si fanno più pubblicità che fanno lavorare il cervello, che aiutano a fare connessioni. I messaggi sono più semplici e puerili o semplicemente povero>. Thscana conferma che in tempi di crisi «i media. met­ tono in atto una politica di svendita del prodotto pubbli­ citario», abbassando i costi e accettando anche soggetti «che prima non riuscivano ad accedere alla pubblicità». E chi sono in genere? «Sono soggetti di un'economia di provincia, che ora trovano conveniente investire in pub­ blicità. Gente che si preparalo spot in casa per 30 secon­ di su una tv nazionale». Non va meglio sulla carta stam­ pata., specie quella locale, dove non s'è mancato di vede­ re "il piede" (il classico "quadrotto" pubblicitario a pie' dipagina) con su scritto: «VOglio fare la escort». «C'è una vera e propria disparità di linguaggio - chiosa Thscana - sulla falsariga del classico "vado a una festa ma non ho il vestito ldusto"». Data 2 NOV 2013 Pagina «Del-resto i costi di uno spot in tv o di una inserzione su un giornale si sono talmente abbas­ sati - dice Francesco 'Thddeucci, che con Luca Albanese guida l'agenzia creativa Hwnans - che era chiaro che sarebbe finita cosÌ. Anche se non sarebbe certo negativo che tutti potessero acce­ dere almondodeglispot. Ad ogni modo - aggiun- . ge gran parte degli investirnep.ti si sono sposta­ ti su Internet, perché costa meno. Ma per gli in­ serzionisti l'approdo sul web è quasi una scusa: investono sugli effetti dello "spot virale" proprio perché sono senza soldi. Ma lo spot virale non è quel che si dice una categoria: se ben fatto e con una strategia., può rivelarsi anche costosissimo. Per ora viene fatto in economia. La. filosofla del cliente che oggi s'avvicina alla pubblicità in fondo si ispira a questo prin­ cipio: "Vedi, posso avere un secondo di successo anche in economia di mezzi..."». «C'è un ritorno agli anni Cinquanta - dice ancora Thscana di Saa.tchi - a ungrado zero della pubblicità, che ora non si deve più far notare per la sua originalità ma per l'essere propaganda., atteggiamento tipico dei paesi mai sviluppatisi a sufficienza, proprio come l'Italia. La paura prevale sul combattimento e il messaggio è basico: compra e basta! Propaganda "da. partito", basta sfogliare le pagi­ ne dei giornali. E così per paura di sbagliare, in tempi di crisi smetto di osare e il risultato è quasi sempre un mes­ saggio banale. Se noi delle agenzie creative dovessimo guardare solo al mercato italiano - dice ancora Agostino 'Thsca.na saremmo nelpantano, c'è una crisi industriale e produttiva drammatica e le aziende, prima di arrivare ai licenziamenti, tagliano gli investimenti in spol». V"anomaliaitaliana" sì confermain pieno ancora una volta. E non è come in passato, che in tv c'eri o non c'eri: è un ibrido. «TI paradosso - spiega il creativo della Saa.tchi&Saa.tchi - è che da. noilapubblicitàin tv cala ma non sale altrettanto quella in Internet. Non è come negli Usa, dove la pubblicità è al 50% in tv e al 50% in Inw:net, anzi oggi Internet sta quasi sorpassando la tv. E SI sta innescando un volano negativo». « Saltalagrammatica della pubblicità, indipendente­ mente da quanto investito. La crisi chiama prudenza ­ analizza il creativo di Humans 'Thddeucci - il cliente cerca soprattutto di non sbagliare, di non creare e crearsi problemi. VUole messaggi semplici e chiari, diretti. Senza orpellì con creatività vicina allo zero, bassa e a bassa intens;tà. Tutto molto, ma molto meno spettacolare, sia. in tv che sui giornali rispetto a quanto si faceva tra i Set­ tanta e gli Ottanta. E poi oggi, grazie anche alle. nuove tecnologie, tutti sono in grado di creare qualcosa.~ p~­ prio, e tutto si deprezza. Un tempo c'erano artigìam e falegnami della creatività, poi arriva Ikea e permette a tutti di avere una qualità media. SEGUE 3 ~ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI EU RO'PA " SEGUE rC'è un ritarno ­ Co&Ì anche in pubblicità siamo all'era dei supermercati creativi. Un po' di photoshop e agli anni '50. via... Come per i video, gli spot. Con una discreta macchina da duemila euro realizzi Il messaggio? un prodotto di media qualità che puoi manÈ basico: dare tranquillamente in onda». Come se ne esce? «Dalla crisi - dice "Compra Toscana - se ne esce con un colpo di reni e bastol" creativo e non aggrappandosi all'esistente o, peggio, galleggiando. La crisi è il sintomo dell'obsolescenza. di un sistema e quindi bi­ sogna per forza di cose inventarsene un altro». «Diventa­ re molto più snelli - è la ricetta di Francesco Taddeuccl - soprattutto mediaticamente». Dalla Procter&Gamble oppongono invece un gentile ma deciso rifiuto a discutere certe tematiche e sulla do­ manda di fondo: la politica degli sconti e l'abbassamento dei prezzi ha un effetto negativo sulla qualità della pub­ blicità? «Non discutiamo di questi argomenti» ci fanno sapere dall'ufficio stampa. «Noi continuiamo a spendere e continuiamo ad essere tra imaggiori investitori, dipen­ de da cliente a cliente. Non possiamo fornire numeri, ma nella sostanza non abbiamo notato un abbassamento di qualità». Diverso l'atteggiamento diBarilla: <<La sua è una tesi possibile» dicono dall'ufficio comunicazione e stampa. A fine settembre la multinazionale di Panna è travolta dal­ lo scivolone di Guido Ba.rilla: «Mai spot con famiglia omosessuale. Se a loro piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un'altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti» ha detto. In verità è la IDÌSSion dello spot di prodotti di largo consumo. Specie in tempi di crisi. .. I L Data Pagina 2 NOV 2013 FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORJ GIORNALI ItaUaOggi l Data Pagina !~ lltti,.in cr~.i il.TTlooelio pubblicO-privato,-' I~ , SQno sempre~tatoafavoredenàp~bblica~ chigestisce S<r zio'ne delle . ci~tà :infatti, per f ~ ~~nt!lnùnaiiòni tr~ generis~so sono' questo sindacati) sono, .l'I.nìioavviso,~ pienamèntenel giUs{òe, nOll si dovrebbe~ne8l1che'aprire nesliiunapolemicru> '., Laquestionena,invecè assun~ . tò'un . carattèredirompente ,nelcaso d~Raì(noi} è una noVità) e nontanfu perla pub-, blicazione della retribuzione defnianagermaper' quelle delle (Yer~ o presunte) star dello spettacoloedeU'infor::: màzione:~ , ,', ' . Il tema sr era già posto ner ' suoi pròdonriduranfujlJÌlÌo mandato ili d.g.ltai;alre~ il vigepte.contratto diser.vizio ..':' ,....... O'attonégoZiale traRaied'esecutivo. che fissài criteridel~eryiziopubblièo) non era del tutto chiatosùll'argomentoesi'chiesero pareri all'AutOrità per' là privacy e a quella perla concorrenza e il mercato., Come ebbi, a dire in una audizione della conrinission~ parlamentare di ~Ianza sulla Hai, il pri­ ìnOltòiitilim'eOOnòmia(crosa"-Jertilisa-:. . tioncome le definisce la teoria economiea) . .' .,~ mamolto diffi­ neHempo; , ilsistellla è ormàiesploso a: il .legis,tatlore A~_'" ,~'•.~""n. o tardi, decider!') ~rviz:io Jllubll>lic'oC(~n;tllltto quello. ne i:ollségueo sista sul tutto quèlloche mercato. ne coÌisl'lgUf3. .~ .,.. '.,. ' ~ evidellteche un gestòreche fa solo servizio pubblico' 4e:ve poter costruire il suo bilani:io~ . solocòn il carione; in altemà­ , tiva,iIlegisIàtorepuò preve­ dere che tutti i gestori siano sul merCàto, il serviziopub~ blicodivenga una funzione .con fattispecie indicate qalla legge e chi le realizza iIltrQi. ,ta (ex post, evidentem.ente) pro-quotapw:re dei proventi complessivi dacanone, " , con ***, TI tribuÌiale civile di Milano ha di recente ribadito con una propria sentenza ilcon.cèt-~ : to di neutralità per i «préstatori :di servizi inret;e..;Laquestione riguiU'<;la il sito eBay che non è'tenuto :... secondo il tribunale:;;" a l[:::tr=~~~if::~::::' r!~~;;}~=;!S::;~ l ~linea conmaggi~ev'idenzà come il mòdel-teinpo censurata). Va tÌlttavia ,ricordato lo pu~blico-~rivato,con':~ Hai si~~vilu:p~ ,'. patam.uncmquantenmo .èormal mcns~ , tern:rirì.àlè~Tuttauna:,Setie di fattori (dalla crui econoniic'à,an'esplosione della rete, alla. multicanalità, all!1! multipiattaforme) hanno reso sempre più impervio e aspro il , . confinetrala Hai che fa il servizio pubblico 'equello che sta sul mercato. che; anche alla luce dellaiìisuffiCiènte nOrmativa vigente, questa neJltralità non è assoluta ma èprevista·"fino a prova con­ traria,.; , " " ,-deJegp.to italiano alla prop~Ì1&tellettuale , mauro.ntàs~~nsap. it, ...--:..cRiprnduziorre~ __ ... 2 NOV 2013. 17 FI FEDERA ZI ONE JT A L I A NA ED I T O RI G I OR NA L I Data la Repubblica 2 28 Pagina D. SABATO DEL VILI.JlCCIO GIOVANNIVALENTINI IL SOGNO DIOLIVEm FICTIONMADEINITALY LA CRlTIéAaipartitidiAdriano Olivetti non hanullaache spartirecon leripulsediquestitempi, perchéèaliena do. pe­ ricolosiscivolamenti verso le suggestionidelnoallapolitica odel rifiuto d'ogni mediazione tra cittadini egovernanti. (dalla Presentazione di Stefano Rodotà in "Democrazia senza partiti" diAdriano Olivetti - Edizioni di Comunità, 2013-pag.13) C on il su.cces.so della fiction televisiva su Adriano Olivetti, trasmessa lunedì e mar­ tedì scorsi sulla Rete Uno, la Rai ha cen­ trato due obiettivi con un colpo solo: ha fatto ascolti e ha fatto anche cultura, nel senso più autentico e popolare.del termine. E così SI confer­ ma una volta di più che la tv, in particolare quella pubblica, può offrire una produzione di qualità senza sacrificare necessariamente l'audience. La prima puntata della miniserie "Adriano Oli­ vetti, la forza di un sogno" ha registrato un ascolto medio di 6 milioni 117mila sp~ttatori con il 22,9% di share; la seconda è arrivata a 6 milioni 345 mila spettatori e al 24, 7%.Ma sono state poi le reazioni della critica televisivaacelebrare il successo di una fiction interamente "madein ltaly": dal produtto­ re "CasanovaMultimedia" di Luca Barbareschi, in collaborazione con Telecom Italia e Pirelli. al regi­ sta Michele Soavi e al cast degli attori, tra cui l'im­ pareggiabile LucaZingaretti e la primadonnaStj;!­ faniaRocca .. Nella maggior parte delle recensioni, ricorre l'apprezzamento per il personaggio Olivetti. im­ prenditore illuminato e protagonista del Nove­ cento italiano, ma anche per la sua "lezione" poli­ tica e civile all'insegna dell'antifascismo che resta tuttoravalida e attuale. Paragonato giustamente a Steve Jobs, fondatore di AppIe, l'industriale di Ivrea applicò già mezzo secolo fa alle macchine da scrivere il concetto della "bellezza" e del design che abbiamo ritrovato nell'iPhone o nell'iPad. Fu lui a costruire il primo computer al mondo,met­ tendo in allarme l' establishment americano. E so­ prattutto, lanciòridea della "comunità:" come' modello di aggregazione e convivenza sociale, an-· ticipando quella "community" che oggi si evoca quotidianamente nella cultura digitale, Da ulti­ mo, è doveroso ricordare su questo giornale che Adriano Olivetti fu proprietario ed editore del set­ tirnanale "L'Espresso", da cui discende la filiera del nostro Gruppo, con Carlo Caracciolo socio di minoranza ed Eugenio Scalfari direttore amminì­ strativo. • -!.!. ~ l! Una srona nauana, aunque,'che meritava di es~ sere raccontata alla grande plateadella tv, anche per stimolare quell'identità quell'orgoglio na­ . zionaledicui troppo spessò rischiamo di perdere laconsapevolezza, Èuncmnpito che incampo te­ ·levisiVu. spettainmihzittltt~·a1 servizio pubblico,· richiamato ora daua sùa llliSsione istituzionale a contribuire alla ricostruzione del Paese, come già avvenne negli anni del dopoguerra Non è il caso, perciò, continuare a infarcire cer­ tip;:ùjusesti di film, telefiIm e seri?! tvdi produzio~ ne aiiiericaIÌa o comunque straniera. in,genere violenti o diseducativi, penalizzando illavoroe la creatività dei nostri operatori. Saràtantopiùutile, . allora, che nelIiuovo Contratto di servizio frala'Raf elo Statoperil prossimo trieimiQvengaria:fferIlla~ to il principio - già previsto ~ quelloprecedente-:, per cui 1'aziendapubblica è tenuta a promuovere «forrnedicoproduzioni tra produttori.indipen­ dent,i italianì ed europei», per favorire la crescita del sistema industriale nazionale. È statainspiegabilmente l'Autorità sulle Comu­ nicazioni, sotto la presidenza di Angelo Marcello, . Cardani, a modificare in termìrllgenerici questa prescrizione helle sue. "linee guii;la" pe,ril periodo 2013~,?105, provocando l~legittirne proteste del­ l'Apt(Associazione produttori televisivi). Da qui, lapreoccup~ione che, l'assenza di un esplicito ri­ ferimento ai pròdiIttori'italiani{<possa deterrniné!­ re un ulteriore peggioramento della situazione di p:rofonda crisi in cui versano le.imprese naiion~ di prOduzione televisiva indipendente che negli ultimi anni hanno dovuto fronteggiare anche un taglio significàtivo degli investimenti daparte del­ l'emittente pubblica». . . Cont;uttii suoi pregi·e. difetti, la Rai resta la più grande agenzia culturale del Paese. E, dalla serie fortun~ta del· commissario Montalbano fino .a questasu Adriaij.o Olivetti, l'esperienza dimostra . che anche nella fiction il marchio "niade in Italy" . è una garanzia di9ualità ([email protected]) e C""""""ZIONERISERVATA I FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORl GIORNALI Data Italia Oggi 2 NOV 2013 . 17 Pagina Qcçupazione in calo Oltralpe: 1.500 i posti soppressi o arischio.eriiFolàyjT1~.d~bl'~ft.nfj' Editoria. francese,· allarmel~y(J~~ Tagli.dalla stampa regionale fino.';alla tv. Intemet-i1re.llt§o· , --~---- .:.--.' ,:_,-. , '~',"''''W:'''J~-·,,,~;~?.l~,,,*-;~~ mMARèoA. CAPlsÀNI;' 'Alsecon4() posto, con 861 , _,esuberi, France Télévisions ha programmatO peri prossi.; mianniilcontenimentodeièo~ . s1;a'!llpa.Non solo insti ~r il 4% del ~uoorg~cp;" . . . Italia, ma anche insempresÌl b~evoloh!;aria.! .Europaein Francia in par-'Al terzo'pOsto Ì!ìill'luO in­ ticolare;che prevede 1.500 ·~gresso'las~paregiO:. . postìdi lavorotransalpiIiiin nale COn Nice-MatiIi; viadisoppressioneoarisChlo . 180-200el'luberi an~' enfro· fine anno: Sono coin~'nJ,lIièiati( quindi u@, '. volti fu questa nuova fuse di .. ancoraèffettivi) pari .. crisi iqlJ.otidi8ni naiionàli e al 20% della forzi là~' .,. · soprattutto quelli a diffusione ·voro.ll gruppo' omom­ regionale insieme con i perio~ mo chè pubblica anche dici, secondo un'indagine de Corse-Matfn'e France. Le Monde. Senza dimenticare' Antilles è In bÌiliadello' le testate tel8visive e persino .' scontro tra la fa.migli~' HerSénteeditoristoric quelle su internet.' . In ordine di uscite, si parte . ci dei giornalideFSùd " con Lagardère Active che francese) e Bernard ha annunciato 350-383 tagli, Tapie: a corto di liqtÙ~: cifre che corrispondono fino >dità gli Hersantnòri allO%dell'interaforza.lavo-v(}glionocedel'e quote I roepotrebberovariare a se~ mentrel'imprendìtoree.~ conda ,dell'esito della vendita . ex politico si dichiara pronto di dieciperiodid dei gruppo. ' 8 investire altri 20nillioni a · Tutte·· uscite. 'volontarie, .dà condiZione di portare la sua concordare coilavoratQri;:Clle partecipazione dal 25% a:t- . · po1;r,ebbero però salire fino· a tuaIe al 100%. A Nièe-Màtin quota 570 se si sommano an- non sono state ancora definite . che i dipendenti a tempo de- lemodantàdelpianodiconte-. .' nimento dei costi. «Tra la crisi terminato. . '5' '. ·.i preannuncia un , " .•....autunn.·.o .fO.SC...o. per. la. deUa,pubbliCità e dellevendi~' te si hà un effetto a tenaglia», l'lpiega Jean~Marie Charon ; '. s6cioIQgoespecialista.deime~ '~.::(Ci sono.d~qued-qe pos~':i slbili strategIe: diminuire i c0­ sti oppure riposizionarsi sulle diveisi?piattafome. Spel'll'lO si.. lostòticp't:Eipre,ss;ébe procede per lapri,ma. via,vi-" parleQUPpO ROtilarta~' s1;Oche le aziende non hanno ;Ex .... .' '.' e.pera,ltro . ."~chedeJJErìtr~prisee.Ii-e.:<J~ " capacità d'investire'!. . Dopo ip~tre postisul'pansiqn,'Irì bilicrrè~,s'çìn9.72 . pol;lio con LagiirdèrèActive, . lav'oratQu,;circaH;9% 'd~me France 'Télévisions· e Nice~ forzeolfflÌ 'ÌlD.piegate. Senipre Ma:till;Seguono altre testa- tra isettimallàli nazionali, te regionali e inparticolai'e ·Le'NouvelObservat~ur. quelle.delgrÙppo Sud,;Où:'prevedellll8 v~nq;nìrdi'pru-•. es~, come lostessoS~.Ouest.' '. t'en:z;e coIi'mcentivÌ 8ll'e!,!odo; • eLa République cles Pyrdn~s, da. spa.1ma:retT.à 'il., 20 1:3 \:l il . equeUe, del gruppo Olfest" 2014,mentre M'ariimne hà France con: Le Courrier de.·' cotiteIlure.1e 1.iEicÌteaquaiche l'Ouestè20miriuies~ Lapri-c.<lll0;seppur no.i1l'j..çnpiaziato. ma società parl.a di .'. 'Tra iquotidiaIri nazionali,iIl ­ ~ 14Q taglipotenzia~:, flne; Ilon va:Dhodime.ll1:icati i. lli (cirCaìl 13% sul casi pI"e~en:j;idiFrqnceSoir t'tritaledipendenti),···· (!!hìu~o)eLaTribune(cheor~··. f la secònda di 137. .mai sopravVive spla0nliIle). . '(pari .81'.9%).' A E lo!'ltesso inter-n.et nori··· ,r:Unipndelgrup- eesenté' dallacrÌsi,se' 'Oi. ;poLaVoix du jonscòpe~èQm~hadovuto i Nord si indicano c;hiudere cOIDpletàllJ,entei finfine 87· esuberi '. batténtinon.o.stante·si fosse . coricentràtri Soprattutto sugli ; (24%). . Non' man:cano; ascansòapl:Jrl:if?ndirnentie l'inforirul.­ .,di equivoCi; anche testate di ·ziorreregìona.le, Sta impo' rilevanzanaziona1ecòmeil, meglioNèws:dng.fr,sitoge~ quotidiano Le Figaro e le' neràlistà, chEl, ·Ha: JnteIlzione sue 80'llscite ch.e rappresen- ,dirjllun;ciiU"è a7 dipendenti, tano 1'8% dèlrorganicocoìn- pari a150%4elsuoorgaJ;Ùco: '-"-~ RiproduzÌIJne riseroata~ plessivo e, tra i. settimanali, FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ItaliaOggi c Data Pagina 2 NOV 2013 19 ,'n cda'riduce,le stimè sulla pùbhlicit~~ L'EliSeo taglia. ifondi France Télévisions a dieta di spòt-è. ·u6bli:ci ,,~ cda,,del,francese gru,PPo,'France a,u,d" O.'Télévi-. ,ViS,i, o, -' ,lpubblico I , sions ha rivisto al ribasso il bud-' l,' V,, c, ", ' get a disposizione e le stime di raccolta pubblicitaria nel periodo 2013-2015. LI1 decisione presa, che aveva già ottenuto il via libera der parlanientoè del Consiglio superio~o dell'audiovisivo francese (Csa), ridi~ mensionà cosi gli obiettivi azienda­ li e, soprattutto, i fondi che l'EIiBe9 aveva fissato di fornire all'emittente nel 20 ll.France TéIévisions, guidata da RémyPfllinlin, ,si muove ora in acque agitate. La nuova previsionadi bil~cio, se­ condoLe Figaro,prevede f~:perdite. quest'anno, così conia l'anncf prossì~' . mo eun ritorno all'equilibrio solo . nel 2015. Nell'Ìlrcodei tre anni chevannod~ 2013 al 2015, i finimziamenti da parte dello stato, nell'ordine di 2,5 milil:U"di di euro l'anno;vertan­ no tagliati di 420 milioni ' di euro, mentre la raccolta . pubblicitaria è già data in calo di 390 milioni di euro. France Télé, peraltro, è sotto . stretta' osservazione. OIivier Sèhrameck,presidente del Csa, ha messo in dubbio «gli orientamenti e le linee edito­ riali"., dell'azienda, che ' non, appaiono «del tuttO chiari». Di~ chiarazioni che lascianointen: dere come il c c c c c c c I . FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORl GIORNALI Italia Oggi l. Pagina a cura - DI ALEssro QDOO ., agardère hatril'rato '. l.'.accordo p.er:,celi.e.re . il 20% di CaiiaJ;p al socio di maggioranza - . Vivendi, che detiene-n resto del capitale dèllatv a pa­ gamento franceSe. Trvalòre dell'operazione è di uri mi- : , lìardo di euro. Ma il gruppo Lagardèreè alle Prese aqche; , con la cessione di liièci dei' suoi 39 periodici; «Abbiamo, , ricevuto olt're20dichiara-, . iioni di interesse»,; .ha di.. .chiarato aù.Fi'garo Denis Oliviennes, presidente di '. Lagardère.Active, la divisio- ' ne periodici, Sé.condo ilquo­ tidiano. francese; Lagardère e Vivendi sonò à.rrivate a ùn , accordo grazie a ùnaserie di . circostanze favorevoli; , . Lagardère,che' cerca di: crescere nel campo degli au­ diovisivi; riducendo,al còn­ tempo'lasua presenza nella carta stampata, nOn era più interessato a partecipare al capitale dellatv a pagamen- • tofrancese. La valutazione -dri 02 milia-;:di-dF~uro~ infe;iore alle ricbIeste im- . zialidel gruppo ~dit9riale i francese, ma èput.semp~ , superiore di almeno W0n,u'" ',lioru di euro allaval-utazlO­ ne dì Vivendi; èbe dispone invece di molta liquidità; il gruppo II}.edia transalpino ba ceduto dl;l poco la qubta .. di m,aggioranza che detene­ ,:VàìriActivision. Blizzard, la divisfunededicata ai video­ ;glochi:;lncaisando ~ miliardi di euro.Aquesto biSO­ gnerà aggiùngere ' i proyentidella ./ ' vendita di Ma­ roc Teleèom:, l'operatore dLtlc- ,:nòr~ dafrican.o, a Etisalat. , ,Inoltre, sali~ re al 100% di Canal+ confer­ ma .là vo- , " , --o _ loritàdel gruppo diretto da. :Jean-René Fourtou di .·conèentrarsi sui m~di!le le ' telecomunicazioni, pririlli di· · ·.• -un'event-uale·scissio1ie'rdei .. due business e la quqtaZiòne ,in òorsa di Sfr, l'operatore di tic francese. " . ' Tornando a Lagardèr!l; il gruppo si sta liberando ra­ , pidamentè dellepropriepar-' 'tecipazioni inìnoritarie nei: !Ilèdìa e nella distribuzione: • :}\d aprilèbariveriduto ad Aìnaury il 25% cbe dete, neva nel grupPo della. carla ' stampata per 9.1,4M.ilibni di ' euro. Prima dell'estate,inve­ ,-ce"haceduto il 7,4% derca~ -pità1è di Eads,azièndaeuro- . peàrieI settore aerospaziale ~ e della difesa. A Lagardère restano ancora..da vendere ilA:2% del capitalil detenuto' nel gruppo Marie Claire e la . . 'metà dei proprimagazine. " ,In quest'ultimo caso la; .~ situazione è molto contro­ "versa.Oliviennes ha ricor­ '.datoche la scelta di . vendere le testate meno redliit~~e, cbe nel caso , di ' Lagard~ie .t\c­ tiverappre­ sent«ap- ­ pena .del noj,~iI:p fatturat9", è condivisa: dai Data Pagina maggiòr gruppiedifuriali ~'. mondò; Non si tratterebQecli una msi ìnàdi*mi~éànibio di pàradigma», dov?to _pl~: sviluppo dc;lUe pùbbhc~ZiO~ , digitalie'ìillé nuov!'l ablt~di­ ni 'dei cònsumaton, . ','-r «La rivohlZione digitale ba per effettp di rive!Sar.esu~ lettori un fiume gratUIto dI contenuti. realizzati e d~tri­ buiti aun.costo quasi'nùllo", ba. continuato Oliviennes. «La, conseguenzà immedia­ ta èìl calo deilediffi.lsionie della raccolta pubblicitaria. La carta stampata è in dif-, . ficoltà deve reagire confor- ' za». ~ testate più rinòma­ . te éome Elle o Pans Match, co~tinùeranno comunque a , sviluppare contenuti carta~ cei . anche se «il supporto SI de::nateryalizza pr0l5!.essi­ , vàmente», conclude 11 ma- ' . nager.Da. l'Ìcordare, infine, il recente investimento di 11 . milionidi euro di Lagar­ , dère nel fondo Ìdinvest, dedicatoaIle start-up digitali più promet~ ,,'. tenti., ' -ClRY;~ rism>at~~ 2 NOV 2013 . 19