ST PA - UNGP

annuncio pubblicitario
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
RASSEGNA ST
PA 02 NOVEMBRE 2013 FI
F ED ERA ZI ON E ITA L IA N A ED JT ORJ G JO R NA L I
Data
la Repubblica
Pagina
2NOV 201l
22
-EmendamentodiBocèiaallaLeggadi stabilità: sìalle imposte sui profittidellapubblicitàonlineinltalia
nPdpuntaatassare Google
e~le altre multinazionali del web
UlSAGRIOI'
ROMA - L'obiettivo dichiarato
è quello di fare pagare in Italiale
tasse sullaricchezzaqui prodot­
ta.llfatto dovrebbe essere scon­
tato,macoSlnon è, specialmen­
te sei guadagni in questione de­
rivano .da vendite ontine. Uno
dei problemi del fisco naziona­
le, infatti, e quello di non riusci­
rea trattenerele entratedacom­
mercio elettronico: le multina­
zionali del web -:- pur agendo
nel pieno rispetto della leggi vi­
genti- versano nelle casse del­
lo Stato italiano poco più che
spiccioli rispetto ai fatturati ot­
tenuti. Le tasse, infatti, preferi­
scono pagarle nei paesi dove
hanno lasedelegale e godono di,
trattamentidaparadiso fiscale o
quasi. Come l'Irlanda. E' il caso
di Google, maanchediAmazon,
Facebook, Twitter, Ebay: le star
della rete abilissime non far
«passare» dall'Italla i profitti qui
creati, sia nelmercato della ven­
dita che in quello della pubbli­
cità.
La Uesallastessa
&aea.. D gettitO di
qaestaDlisara
potwebbeaaiva1I'e a .
1IIIDIiIialrdoI'a:aao
LA PROPOSTA
Francesco
Boccia(Pd)
Ora il Pd, con un emenda~
mento alla legge di Stabilità,
puntaadinvertirelarottaperre:
.cuperare dalla tassazione sul­
l'ontine almeno un miliardo di
gettito. Necessario come il pa­
ne, per esempio, per meglio fi­
nanziare il taglio della tassazio­
ne sul lavoro.
fl progetto è stato presentato
pochi giorni fa da, Francesco
Boccia, presidente della com­
missione Bilancio alla Camera,
in un'assemblea dei parlamen­
~ari del partito. It testo ricalca
quello giù inserito neldisegno di
legge delega sulla riforma del si­
stema fiscale, che ormai richie­
derebbe tempi troppo lunghi
per l'approVazione. I tre punti
dell'emendamento sono molto
snelli: «chi intende acquistare
servizi ontine - sia come com­
mercio diretto che indiretto-è
obbligato afarlo dasoggetti tito­
lare dipartita lva italiana;>. L'o­
biettivo, ha spiegato Boccia ai
suoi, è quello di «difendere il
mercato italiano elasuacompe-'
titività» e di intercettare una li­
nea sulla quale si stamuovendo
l'interaEuropa, GranBretagna e
Francia in testa
L'obbligo, specifica l'emen­
damento, riguarda anche l'àc­
quisto di «spazi pubblicitari on­
tine e dei link specIalizzati che
appaiono nelle pagine dei risul­
tati dei motori di ricerca visua- .
lizzabili sul territorio .italiano».
Una volta varata lalegge, anche
gli editori, le conces~ionariee gli
operatoripubblicitaricheliven­
dono dovranno essere quindi
muniti dipartitaIva.Non solo: il
pagamento di tali servizi dovrà
avvenire tramite bonifico' po­
stale o bancario «ovvero con al­
tri strumenti di pagamento ido­
neiaconsentirelapienatraccia­
bilità delle operaziom e a veico­
lare la partita Iva del beneficia­
'riO». flsemplice obbligo diparti­
talvaitaliana dovrebbe servire a
scardinare quei meccanismi
, che permettono ad un colosso
delweb; come GoogIeperesem­
pio, di dichiarare in Italia solo i
modesti compensi ricevuti per i
servizi prestati dalle consorelle
GoogIe Inc e GoogIe Ireland.
C AiPRODUZlONERtSBWATA
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
Data
2 NOV 2013
8
Pagina
We11taxsl.lcommerQìttepÌllj~li,~\~
I
La-propost~~o~cia(~d):per i servizi onllneoqblÌg?did;olgerSias9ggetti cò~,par#~a,IYaj~~al
.
Marco Mobili
ROMA
internet .si è già trasformato;
con l'assenso del Governo, in
uno dei principi della delegafi-'
scale licenziata a inizio ottobre
a Montecitorio e ora all'esadie
del Senato. L'ipotesi del Pdsa­
rebbe quella di dare attuazione
a quei principi facendo swe
sul treno della stabilitàIa propo­
sta ili leggetargata Boccia.
Secondo ilpresidente della Bi­
lancio la ratio di fondo è quella
di consentire, al sistema fiscale
di interpretarèla trasformazio­
ne dell'economia e dei mezzi di
produzione: «Nonèstressando
il prelievo su accise, sigarette o
scontrini del,salumierechçsi
possono recuperare nuove risor­
se, evitando che i nost+i cònsu­
_ Almeno Wìmiliardo dalla
"web-tax" per alzare la dote del
CUneo fIscale. Sarebbe questo
.l'obiettivo della proposta dilegge
presentata alla çamera dal presi­
dente' della commissione Bilan­
cio, Francesco Boccia (Pd),che
punta a tassare in Italia l'àttività
diracèolta pubblicitaria e di com­
mercio elettronico svolta dalle
multinaZionali
fanno pÌofitti
s.uintéà"net; da. Google ad Ama­
zona Yaboo e altri ancòra. Ma
non solo. La proposta pùnta alla
tracciabilitàcon bonifIco.banca­
rio opostale per contrastare l'eva~ .
siane fIscale nelle transazioni
. ontine. Che, spiega lo stesso Boc- .
cia, devono essere intese come
commercio elettronico diretto e
indiretto; e che oggi di fatto sfug­ IlMECtAllSMO .
gono a qualsiasi forma diprelievo .Il presidente d~lla
nelPaesedoveaI contrario vengo­ .Commissione: la fatturazione
no fruiti beni e servizi e sui quali all'estero di prodotti venduti
siproducono ricavi.
.I;'obiettivo del Pd di far paga­ in Italia è ({un circolo vizioso
r~!~~ss~~e IÌ1ultin~ionali di che va interrotto»
che
'---------...
-
----'._--'­
~
mercato pubblicitario in Italia
Stime Nielsen sul primo semestre. In migliaia di euro
Quotidiani
Periodici
TV*
Radio**
Internet
'Olltdoor
. Cinema
(*) il dato comprende le emittenti Geni!raliste, Digitali e Satellitari; _
(**) le elaborazioni sono effettuate con il contributo di Fcp .Assoradio
.'
.Fonte: Thè Nie!sen Company, Fcp·Assoquotidiani, FCP·Assointernet e AudiOutdoor
mi ontine arricchiscano soggetti
chenonhannò interesse asvilup­
pare attvitàeconomiche».
. Con ~ìno<!ifica alla legge
(Dpr 633172)inmateria disogget­
ti Iva, si introduce l'obbligo per i
committenti di servizi ontine di
poter acquistare solo da soggetti
ili possesso di una partita Iva ita­
li~ In questo modo i soggetti
passivi d'imposta Hcommittenti
di servizi ontine) non potranno
..più sfuggir.e al prelievo italiano su
questi stessi servizi Ma con un
cambiodiprospettiva.Come spie­
ga BocCia si punta a far pagare le'
taSse ai biidel'web non.QbpJi$all~
doliadàvere unà partitalva,mÌl
piuttosto obbligando {soggetti
chevoglionofarepubblici.tà inIta­
llae vendono i loro prodotti sul
mercato it'aliano, anche ontine, .ad
acquistare da.un soggett9 che ha
partitaIvainItalia.L'obbligodiri- .
. volgèrsi a unsoggetto con partita
Iva non si limita al solo commer­
cio elettronicomaancheall'acqui­
sto di spazi pubblicitari dei lJ.nk
sponsorizzati che appaiono sti1Ie
-,;-~",:",
schermate e sulle pagine qei mo­
toridipçerca.Q!.testispazipubbli­
citaJj, dunque, potranno. essere
vendqti esdusivamen~ da edito­
ri, concessionarie pubblicitarie o
motori diricercainpossessò dire­
golare partitaJva~taliana."
Con un'ulteriore ricaduta an­
che in termini di limitazioni afor­
me di concorrenza sle.a.te,QuelIa
messaÌ!latto daglioperatori onli­
ne che, pùr considerando le san­
zioni inferiori agli utili prodotti.
continUanoa fatturare daLussem­
burgo, Irlanda e aJ.tri Paesi anche
non Ue. tIltti i prodotti "enduti in.
.Italia, applicando in alcuni casi
rIvadèl,15% (c~o hissemburghe­
se) contro gli altri' distributori
che fatturano al 22%. «Un cirèolo
vizioso che va iriterrotto - sottoli- .
nea Boccia,.. se non s(vogliono
perdere per sempre tasse e posti
dilavorooltre chefavorire unmo­
dello di business' perdente con .
una normativa opportUna. a cui "
Francia,Regno Unito è Germania .
I~
hanno giàprovved~tR~:~1I0!ERISERVATA
FEDERAZIONE ITALIANA ED!TORI GIORNALI
Data
2NOV 2013
Pagina
8
IlPianoOcse. Nel mirino i big detweb
.Sirafforza làlottl
internazionale· '" .
.• al «profitshifting»" .
. . . .
Marto Bellinazzo
'MILANO
_ Bepi È questol'acroni-,
mo scelto per "segnalare" il
nemico fiscale contro il quale
tutti i grandi paesi dell' econo- .
mia occidentale si sono schie- ,
rati negli ultimi'mesi. Non
senza qualche situazione. di
conflitto d'interessi, soprat­
tuttoper gli Stati Uniti le cui
multinazionali del web.·sono
al centro del mirino.
, Le iniziative nazionali, co­
. me quella-a CIii sta pensando
l'Italia per mettere una "bri­
glia" tributaria ai grandi ope­
ratori digitali nell'ambito del­
la legge ,di stabilità (si veda
l'articoJo .a fianco), possono
ottenere effetti molto lilnitati
se non inserite in Un quadro
di contrastò internazionale a
questi fenomeni, come l'ac­
tion pIan denominato «Base
Erosionand Profit Shifting»
lanciato dall'Ocse nel luglio'
scorso a Mosca e già avallato .
dai ministri finanziari del
G~20 nel vertice di$anPiefro­
burgo di settembre. n piano
Ocse.è basato SÙ.15 "azioni"
che dovranno essere diiette.a
combattere le pratiche elusi­
ve delle multinazionali che
sfruttaÌldoinmaniera vantag­
~m~a itrattaticgntro la dop- .
pIa lffiposizione e la creazio­
ne di filiali inparadisi fiscali,
riescono a evitare il pagamen- '
to delle imposte ovvero a ri- .
durle al minimo. .
.
In unForum internaZiona- .
le di'politica fiscale tenutosi '
il i8 ottobre'scorso a Washln­
gton, l'Dcse ha.distrib1.lÌto un
documento sullostàto dell'ar­
te e~gli obiettivi della lotta al
Beps (una cÌelleidee su cui
sta lavorando è quella che ì
profitti
... di una multinaziona.
"
.'
Il
ie debbano essere ripartiti
della normativa fisca1èdoÌne~
tra le giurisdizioni in propor~
stica, i propriricavi verso lé~e­
rione ai dipendenti o alle atti­
diapertè'rnJ;aesiafìsdlitàpri~
vità materiali~InID.ateria di
economia digithle;peraltio, • vilegiata>, L'attenzione·
dell'amministrazione fmàn­
l'Ocse ha creato UIigruppo di
ziaria èdvblta, in primo luo- I
lavoroadhocguidato da Sta­
go,
a "intercettare" le stabili
tiUÌùti e Francia.
­
orgànizzazjoni. Come nel ca­
.' C'èdadireci:teinqqestime­
so~di Google Italy, si punta a
si tutte lemllltinazi9:iiaIi ltari­
noavviatoun esamedelpossi- ' riqualificarelatipologia di bu­
bileimpat.to dell'action'pIan . siness di quelle aziende globa- .
sui loro modelli di business e
'li stari:ilo modificando. D'àI­
GU 007 DEL FISCO '
tro canto, ci sono alcunipàe~t,',
L'obiettivo è mettere
come Stati Uniti Gràn Breta~'
gna e Olarida, çhè si stanno .tm~briglia tributaria
già attrezzkdoper attirare i
alle pratiche elusive
big d~ll'economia digitale e
per accogliere le richieste di . dei grandi .operatori
digitali multinazionali
chi intenda trasferirsi,d;ùnpa~
radisi fiscali" sia da, un punto . ....................:......,.:...:-, ..,...;;....._.:...........y..
.di vista tributario che con sus­
li che hanno sede all'estero e
sididi variotipo. In. effetti, i
operano nella Peiiisolacon di-­
nuovi modelli di piànificazio­
ramazioni
nòn autonome o
.
ne fiscale prevedono cheipro­
mere .raPPresentanze fiscàli.
fitti delle. multinazionali si
InquèSto Illodo, i ricavimatit­
spostino sempre di più dove
rati vengono appunto tras(eri:"
possono essere allocatiitalen­
ti oltreconfinee la quotamfat­
"ti e gli asset più importanti
turato su cùisi versano le im­
dell'azienda riducendo al mi­
poste in:Italia è ridotta al mini­
nimo i costi. . .
mo. In secondo luogo, le COJ;l- I
InItalia tagenzia delleEn­
testazioni del Fis,co attèngo­
tratesta agèn.do daalcunl Ille­
noaltrailsferpriéing, vale a di­
si contro i «gruppimultinaziò­
. _"~~~ ____.___ . __ ..: .•:..L-----c-..--..... -_.--,.---- ­
re alle politiche dei prezzi dei
nruì attivi nel settore dell' elet~ servizi ,o dei beni acquistati e
tronica e dell'e~commerce». venduti tra le strutture italia- .
n contrasto ai «fenòmeni .di ne e le altre società del g:rup­
pocon sede all'estero che de­
. .p.iahificaz.ione fiscale aggres­
terll1inàno di fatto tÌnaridu­
SIva av.~tì scalàtransnazionà­
le» si ègià tradotto, in collaba­ . zione della base imponibile
razionecon la GuardiadiFi~ italiana. In particolare,
nanza, in ispezioni everifiché ministrazione finanziaria: sta
c~e hanno coinvolto, trà gli 'ai.~ verificando inmolti casi i con­
tn, Google Italy, Amazon e tratti tra le realtà italiane e le
AppIe. A flnire sotto la lente società dellò stesso· Gruppo
residenti in altri paesi per con- .
degli 0?7 del Fisco sono, ap­
punto, I modelliorganizzativi frontare i prezzi praticati dal~
la casa-madrerispetto aquelli
delle multinazionali che "di­
rottano", sfruttando le lacune dim,ercatoperlestessè òpera-' .
I
,~.~., l'am­
zioni Per farsi ÙD.'idea deiaàn:­
ni causati dal cdsiddetto profi!
shiftitig alla base imponibile
italiana, basta rileggere il rap:
porto della Guarqia diFinanza'.
sui risultati dèlla lotta all'éva­
sione internazionale del 2012:
0ltrei5 miliardi di euroscoper~
ti dalleFiamIlleGialle nelcor~
so delle loro in"e$tigazioIli de­
rivàno proprio da stabili orga- l
nizzazioni "non dichiarate" di !
imprese estere che hann~ ope­
ratò nella Penisola (13r4nilliar­
di) e da illegittime forme di
triangolazione con Paesi off­
shore legate a manovre m pia­
nificazione· fiscale aggressiva
(1,7 miliardi).
.
. ,@MarçoEÌel/inozzo
," Cl fUPAOÒUZ1ONE RISERVATA
FEDERAztONE ITALIANA EDITORI GrORNALI
Italia Oggi
.. Data
Pagina
2 NOV 2013
18
. . ".J F E D E R A Z I O N E I T A LI A N A E D I T O R I GIORNALI ILFOGLIO
2 NOV 2013
Data
3
Pagina Ordine, ~all'abolizione all'aufuÌlIl,plosione
!
I!albo dei giornalisti. è obsoleto. Pure Iacopino lo dice, ne prenda atto
lbi di giornalisti! Idea da pedanti, da
·.falsi
A
professori, da giornalisti man­
cati, da gente vogliosa di impedire altrui
di pensare colla propria testa. Giornali­
sti sono tutti coloro che hanno qualcosa
da dire o che semp1ièemente sentono di
pQterdire meglio o presentar meglio la
stessa idea che gli altri dicono o presen~
tano maleì'.Luigi Einaudi lo scrisse nel
1945, nel mezzo di riflessioni ancor più
radicali eprofetich~ su quei lacci e lac­
ciuoli che nei decenni successivi hanno
im,balsam~to cervelli umani e spiriti ani­
mali nel nostro paese. Tuttavi~ è eviden­
te che stare seduti sulle spalle di gigan­
ti non ha mai impedito al dibattito pub­
blico e mediatico italiano di volare abas­
sa quota. Non ci risparmiamo quasi nul­
la, comprese le polemiche risibili sulla
bocciatura di Giulia InIlocenzi all'esame
per avereiltessenno da "giornalista pro­
fessionista". Sia chiaro: Innocerlzi gior­
> nalista loè già oggi, o meglio da cinque
anni e con successo di audience Ca fianco :
di Michele Santoro), eppure non lo sarà I
per l'Ordinenei prossimi mesi(sarà pro­
mossa aun.secondo tentativo, come altri
illustri pubblicisti prima di lei, e senza
.far torto ai bravissimi che l'èsame lo su­
perano alprimo colpo). Giornalista sen­
za bollino, insomma. Ma occorre davve­
ro qllestobollino, con annessi balzelli
per sostenere economicamente i bollina­
tori? No. E' giudicato inutile in tutto il
mondo libero, tranne che da not Al pun~
to che in queste ore perfmo Enzo IacopÌ­
no, presidente dell'Ordine nazionalè dei
giornalisti, su Facebook si è lasciato an­
dare: "il Presidente dell'Ordine non do­
vrebbe dirlo: ma non è il tesserinoche fa
di una persona un" giornalista". Per un
paese che si crogiola nell'immobilismo,
sarebbe troppo temerario chiedere l'a~
boliZione dell'albo. Ma noi ci acconten·
tiamo dell'evidente implosione: presi
dente Iacopino, ci aiuta a certificarla?
~I
F E D E R A Z I O N El T A L J A N A EDITORI GIORNALI
Data
EURO'PA
Pagina
2NOV 2013
3
Crisi nera, spot banali Qaalltà addio
Anche in pubblicità è
l'era dei supermercati
creativi. Un pd di
photoshop e via...
E arrivano messaggi
mal recitati e privi
di fantasia
• • ALBERTO
• • FEBBIGOLO
a chi è Salvo Ca­
stagna.?» I tele­
spettatori che lo scorso lO settem­
bre hanno assi­
stito all'incontro
Il
Ita.lia.-Repubbli­
"
ca Ceca selo sono
chiesti quando, nell'intervallo trail primo e secondo tem­
po, è comparso uno spot che reclamizzava l'ultima pro­
duzione musicale dell'artista palermitano ai più scono­
sciuto. e un po' più noto forse - come ad di Italiacom,
nuova compagnia del settore telefonico.
Uno spot in prima serata su Raiuno durante la parti­
ta di qual.i.ficazione ai Mondiali, quanto mai sarà costato?
Al sito Liuesicilia.it Castagna ha detto che l'investimento
è stato di 200 mila euro,-ma mica solo per lo spot della ­
partita...: «Costa parecchio. Oggi con la crisi, però, ci
sono buoni sconti». E pure formidabili occasioni.
Già, la politica degli sconti pubblici:ta.ri. praticata da
network, centri media e Agenzie, ha finito con l'attirare e
aprire le porte a nuovi clienti, nuovi inserzionisti. Nuovi
"soggetti" che forse mai avrebbero ÌIlllIllI.g.Ìllato di poter­
si fare réclame proprio sulle reti o sulle testate nazionali.
Così da un po' di tempo sono approdati in prima serata,
tra la cena e il dopo, certi spot dei Compro oro (Oro Cash)
con Renato Pozzeìto. Fiordaliso si occupa invece delle
"vampate di calore femminili" in uno spot un po' arran­
giato mentre un carrozziere di Bergamo pubblicizza il suo
sistema. di riparazione dei vetri d'auto incrinati o scheg­
giati. Pubblicità per lo più mal recitate e artigianalmente
confezionate, prive di fantasia o di quell'appeal dettato
da criteri e regole dei "creativi dello spot", che per tanti
anni hanno fatto la fortuna e anche la bellezza di certe
inserzioni, sulla carta stampata come in tv. Spot oratra­
f
o
.....,
A
Tutti i mezzi
di raccolta
sorro in
decremento. Cresce internet
mn non troppo
smessi indistintamente su R.a.i, Mediaset (dove però van­
no da tempo telepromozioni di qualità media e pure
bassa) oppure su La7, e che ricordano o ricalcano molto
davicino laqualitàdi quelli che appaiono sulle tv
­
locali. Per immagine, contenuto e atmosfera.
In sostanza, si tratta di un generale abbassa­
mento del tono della pubblicità. Dovuto ai ribas­
si dei costi, favoriti dai network per far cassa e
tamponare così una crisi che si fa di giorno in
giorno inarrestabile. Thttavia, nonostante la si­
tuazione del settore sia grave e il denaro circoli
sempre meno, paradossalmente il numero degli
spot trasmessi sulletv è persino cresciuto, talmen­
te elevato è lo "spezzettamento" della loro vendi­
ta, insieme alla vasta gamma di offerte e promo­
zioni per il cliente.
. La pubblicità è sempre stata l'anima del commercio,
ma venendo meno il secondo crolla la prima. La sintesi
l'ha messa bene in luce proprio Silvio Berlusconi, che in
una dichiarazione a Tef Channel, emittente di Perugia,
alla vigilia dello scorso Natale, il 23 dicembre ha detto: «È
stata sempre il termometro del benessere dell'economia
ed è caduta del 17% nei giornali, del 20 sulle televisioni,
del 26% nei periodici. Oggi c'è tutto un intero settore che
sta soffrendo e sta procedendo a una riduzione dei propri
organici davvero rilevante».
A febbraio 2013 il consuntivo era infatti di un meno
17,7% complessivo rispetto al 16,5 dello Stesso periodo
dell'anno prima. I free press hanno lasciato sul terreno il
calo più pesante: oltre il 50% della raccolta complessiva.
Cresce quella in Internet (+9%), ma non in misura suffi­
ciente e in ogni caso non è un modello di business accer­
tato o messo a regime.
Dal punto di vista degli spazi, tutti i mezzi sono in
decremento anche se in modo meno drastico rispetto
alle riduzioni della raccolta, a testimonianza della tensio'
ne sui prezzi in atto dal 2000, anno in cui il "costo·!
spazio" di tv, stampa e radio ha toccato il picco storico.
il settore alimentare, di fatto, riduce i propri investi­
menti del 15,3%, in particolare sulla ramo (-50%) mentre
continua a crescere su Internet (+51,8%), che non rappre­
senta ancora una quota significativa sul mix del settore
(2,4%), dominato dalla tv con il 90% della preferenza. Le
àutomobili passano da un -13,3% di gennaio a un -25,7%
del cumulato, a conferma della crisi strutturale del mer­
cato dell'auto in Italia.; il settore è in calo su tutti i mezzi
e, in particolare, sulla stampa quotidiana, dove nei primi
due mesi dell'anno lascia più di metà dell'investimento
rispetto allo stesso periodo del 2012 (-53,7%). Le teleco­
municazioni continuano il loro trend di diminuzione
SEGUE
~. FEDERAZIONE
ITALIANA EDITORI GIORNALl
EUROPA"
SEGUE
~-f{,1%), anche se ridotto di qualche punto rispetto al
mese di gennaio; il settore sta abbandonando la ~~a
(quotidiani: -79,4%; periodici: -61%) a favore di ~o
(+ll%) ed esterna (+47%). E investitori nazionali, u:~­
zionalmente presenti in maniera masslCCla
sulle reti e sui giornali - quali Vodafone, Sky
e Ferrovie dello Stato - hanno da tempo
abbattuto la propria presenza sulla carta
stampata, ad esempio. Altri, invece, investi­
tori di campagne importanti e belle sono
quasi spariti, ciò che fa sì che in circolazione
resti prevalentemente il brutto. Mentre un
investitore forte come Galbani ha annuncia­
to che dal 2014 lascerà i canali classici della
réclame, stampa e tv, per il web, tendenza
ormai a carattere internazionale, specie negli
Usa. È l'attraente forza "virale" dei social
media networks. Sta di fatto che in sei mesi la situazione
si èparticolarmente aggravata, stando al riepilogo offerto
dall'Osservatorio Stampa Fcp dello scorso giugno (http://
www.primaonline.itl20131071301170090.meI.-primo-seme ­
stre_la_pubblicita_sulla_stampa-cala-del-244-osservatorio­
stampa-fcp/)·
E cosi, per far fronte all'emergenza, il mondo edito­
riale nel suo complesso pratica sconti su sconti. Per rac­
cattare il raccattabile e sostenere il fatturato, ma la poli­
tica di sconti, abbinamenti e "regali" di pubblicità, quale
forma di compensazione sull'acquisto di eventuali van­
taggiosi "pacchetti", sta mettendo a dura prova proprio
la qualitàstessa della pubblicità, deteriorandone in alcu­
ni casi il prodotto, abbassando la soglia della clientela,
non solo potenziale ma reale.
«Di questi tempi si tagliano molto i budget - dichia­
raAgostino 1bscana, direttore creativo di Saatchi&Saa.tchi
- e chi lo fa vuole di conseguenza che tutto gli frutti fino
all'ultimo cento Voriginalità viene bandita. I committen­
ti chiedono messaggi normali, che la gente capisce, vuole
il prezzo scritto in grosso e ben in vista, cosÌ come il mar­
chio. Non si fanno più pubblicità che fanno lavorare il
cervello, che aiutano a fare connessioni. I messaggi sono
più semplici e puerili o semplicemente povero>.
Thscana conferma che in tempi di crisi «i media. met­
tono in atto una politica di svendita del prodotto pubbli­
citario», abbassando i costi e accettando anche soggetti
«che prima non riuscivano ad accedere alla pubblicità».
E chi sono in genere? «Sono soggetti di un'economia di
provincia, che ora trovano conveniente investire in pub­
blicità. Gente che si preparalo spot in casa per 30 secon­
di su una tv nazionale». Non va meglio sulla carta stam­
pata., specie quella locale, dove non s'è mancato di vede­
re "il piede" (il classico "quadrotto" pubblicitario a pie'
dipagina) con su scritto: «VOglio fare la escort». «C'è una
vera e propria disparità di linguaggio - chiosa Thscana
- sulla falsariga del classico "vado a una festa ma non ho
il vestito ldusto"».
Data
2 NOV 2013
Pagina
«Del-resto i costi di uno spot in tv o di una
inserzione su un giornale si sono talmente abbas­
sati - dice Francesco 'Thddeucci, che con Luca
Albanese guida l'agenzia creativa Hwnans - che
era chiaro che sarebbe finita cosÌ. Anche se non
sarebbe certo negativo che tutti potessero acce­
dere almondodeglispot. Ad ogni modo - aggiun- .
ge gran parte degli investirnep.ti si sono sposta­
ti su Internet, perché costa meno. Ma per gli in­
serzionisti l'approdo sul web è quasi una scusa:
investono sugli effetti dello "spot virale" proprio
perché sono senza soldi. Ma lo spot virale non è
quel che si dice una categoria: se ben fatto e con
una strategia., può rivelarsi anche costosissimo. Per ora
viene fatto in economia. La. filosofla del cliente che oggi
s'avvicina alla pubblicità in fondo si ispira a questo prin­
cipio: "Vedi, posso avere un secondo di successo anche in
economia di mezzi..."».
«C'è un ritorno agli anni Cinquanta - dice ancora
Thscana di Saa.tchi - a ungrado zero della pubblicità, che
ora non si deve più far notare per la sua originalità ma per
l'essere propaganda., atteggiamento tipico dei paesi mai
sviluppatisi a sufficienza, proprio come l'Italia. La paura
prevale sul combattimento e il messaggio è basico: compra
e basta! Propaganda "da. partito", basta sfogliare le pagi­
ne dei giornali. E così per paura di sbagliare, in tempi di
crisi smetto di osare e il risultato è quasi sempre un mes­
saggio banale. Se noi delle agenzie creative dovessimo
guardare solo al mercato italiano - dice ancora Agostino
'Thsca.na saremmo nelpantano, c'è una crisi industriale
e produttiva drammatica e le aziende, prima di arrivare ai
licenziamenti, tagliano gli investimenti in spol».
V"anomaliaitaliana" sì confermain pieno ancora una
volta. E non è come in passato, che in tv c'eri o non c'eri:
è un ibrido. «TI paradosso - spiega il creativo della
Saa.tchi&Saa.tchi - è che da. noilapubblicitàin tv cala ma
non sale altrettanto quella in Internet. Non è come negli
Usa, dove la pubblicità è al 50% in tv e al 50% in Inw:net,
anzi oggi Internet sta quasi sorpassando la tv. E SI sta
innescando un volano negativo».
« Saltalagrammatica della pubblicità, indipendente­
mente da quanto investito. La crisi chiama prudenza ­
analizza il creativo di Humans 'Thddeucci - il cliente
cerca soprattutto di non sbagliare, di non creare e crearsi
problemi. VUole messaggi semplici e chiari, diretti. Senza
orpellì con creatività vicina allo zero, bassa e a bassa
intens;tà. Tutto molto, ma molto meno spettacolare, sia.
in tv che sui giornali rispetto a quanto si faceva tra i Set­
tanta e gli Ottanta. E poi oggi, grazie anche alle. nuove
tecnologie, tutti sono in grado di creare qualcosa.~ p~­
prio, e tutto si deprezza. Un tempo c'erano artigìam e
falegnami della creatività, poi arriva Ikea e
permette a tutti di avere una qualità media.
SEGUE 3
~
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI EU RO'PA "
SEGUE
rC'è un ritarno
­ Co&Ì anche in pubblicità siamo all'era dei
supermercati creativi. Un po' di photoshop e
agli anni '50.
via... Come per i video, gli spot. Con una
discreta macchina da duemila euro realizzi
Il messaggio? un prodotto di media qualità che puoi manÈ basico:
dare tranquillamente in onda».
Come se ne esce? «Dalla crisi - dice
"Compra
Toscana - se ne esce con un colpo di reni
e bastol"
creativo e non aggrappandosi all'esistente o,
peggio, galleggiando. La crisi è il sintomo
dell'obsolescenza. di un sistema e quindi bi­
sogna per forza di cose inventarsene un altro». «Diventa­
re molto più snelli - è la ricetta di Francesco Taddeuccl
- soprattutto mediaticamente».
Dalla Procter&Gamble oppongono invece un gentile
ma deciso rifiuto a discutere certe tematiche e sulla do­
manda di fondo: la politica degli sconti e l'abbassamento
dei prezzi ha un effetto negativo sulla qualità della pub­
blicità? «Non discutiamo di questi argomenti» ci fanno
sapere dall'ufficio stampa. «Noi continuiamo a spendere
e continuiamo ad essere tra imaggiori investitori, dipen­
de da cliente a cliente. Non possiamo fornire numeri, ma
nella sostanza non abbiamo notato un abbassamento di
qualità».
Diverso l'atteggiamento diBarilla: <<La sua è una tesi
possibile» dicono dall'ufficio comunicazione e stampa. A
fine settembre la multinazionale di Panna è travolta dal­
lo scivolone di Guido Ba.rilla: «Mai spot con famiglia
omosessuale. Se a loro piace la nostra pasta e la nostra
comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno
un'altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti» ha
detto. In verità è la IDÌSSion dello spot di prodotti di largo
consumo. Specie in tempi di crisi. ..
I
L
Data
Pagina
2 NOV 2013
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORJ GIORNALI ItaUaOggi
l
Data
Pagina
!~
lltti,.in cr~.i il.TTlooelio pubblicO-privato,-' I~ ,
SQno sempre~tatoafavoredenàp~bblica~
chigestisce S<r
zio'ne delle
.
ci~tà
:infatti, per
f
~ ~~nt!lnùnaiiòni tr~ generis~so sono'
questo
sindacati) sono, .l'I.nìioavviso,~
pienamèntenel giUs{òe, nOll
si dovrebbe~ne8l1che'aprire
nesliiunapolemicru> '.,
Laquestionena,invecè assun~ .
tò'un . carattèredirompente
,nelcaso d~Raì(noi} è una
noVità) e nontanfu perla pub-,
blicazione della retribuzione
defnianagermaper' quelle
delle (Yer~ o presunte) star
dello spettacoloedeU'infor:::
màzione:~ ,
,', ' .
Il tema sr era già posto ner '
suoi pròdonriduranfujlJÌlÌo
mandato ili d.g.ltai;alre~
il vigepte.contratto diser.vizio
..':' ,.......
O'attonégoZiale traRaied'esecutivo. che
fissài criteridel~eryiziopubblièo) non era
del tutto chiatosùll'argomentoesi'chiesero
pareri all'AutOrità per' là privacy e a quella
perla concorrenza e il mercato., Come ebbi,
a dire in una audizione della conrinission~
parlamentare di ~Ianza sulla Hai, il pri­
ìnOltòiitilim'eOOnòmia(crosa"-Jertilisa-:.
. tioncome le definisce la teoria economiea) .
.'
.,~
mamolto diffi­
neHempo;
,
ilsistellla è ormàiesploso a: il
.legis,tatlore A~_'" ,~'•.~""n. o tardi, decider!')
~rviz:io Jllubll>lic'oC(~n;tllltto quello.
ne i:ollségueo sista sul
tutto quèlloche
mercato.
ne coÌisl'lgUf3.
.~ .,..
'.,. '
~ evidellteche un gestòreche
fa solo servizio pubblico' 4e:ve
poter costruire il suo bilani:io~
. solocòn il carione; in altemà­
, tiva,iIlegisIàtorepuò preve­
dere che tutti i gestori siano
sul merCàto, il serviziopub~
blicodivenga una funzione
.con fattispecie indicate qalla
legge e chi le realizza iIltrQi.
,ta (ex post, evidentem.ente)
pro-quotapw:re dei proventi
complessivi dacanone, "
,
con
***,
TI tribuÌiale civile di Milano ha di recente
ribadito con una propria sentenza ilcon.cèt-~ :
to di neutralità per i «préstatori :di servizi
inret;e..;Laquestione riguiU'<;la il sito eBay
che non è'tenuto :... secondo il tribunale:;;" a
l[:::tr=~~~if::~::::' r!~~;;}~=;!S::;~
l
~linea conmaggi~ev'idenzà come il mòdel-teinpo censurata). Va tÌlttavia ,ricordato
lo pu~blico-~rivato,con':~ Hai si~~vilu:p~
,'. patam.uncmquantenmo .èormal mcns~
, tern:rirì.àlè~Tuttauna:,Setie di fattori (dalla
crui econoniic'à,an'esplosione della rete,
alla. multicanalità, all!1! multipiattaforme)
hanno reso sempre più impervio e aspro il ,
. confinetrala Hai che fa il servizio pubblico
'equello che sta sul mercato.
che; anche alla luce dellaiìisuffiCiènte
nOrmativa vigente, questa neJltralità non
è assoluta ma èprevista·"fino a prova con­
traria,.;
,
"
"
,-deJegp.to italiano
alla prop~Ì1&tellettuale
, mauro.ntàs~~nsap. it,
...--:..cRiprnduziorre~ __
...
2 NOV 2013.
17
FI
FEDERA ZI ONE
JT A
L I A NA ED I T O RI G I OR NA L I
Data
la Repubblica
2
28
Pagina
D. SABATO DEL VILI.JlCCIO
GIOVANNIVALENTINI
IL SOGNO DIOLIVEm
FICTIONMADEINITALY
LA CRlTIéAaipartitidiAdriano Olivetti non hanullaache spartirecon leripulsediquestitempi, perchéèaliena do. pe­
ricolosiscivolamenti verso le suggestionidelnoallapolitica odel rifiuto d'ogni mediazione tra cittadini egovernanti.
(dalla Presentazione di Stefano Rodotà in "Democrazia senza partiti" diAdriano Olivetti - Edizioni di Comunità, 2013-pag.13) C
on il su.cces.so della fiction televisiva su
Adriano Olivetti, trasmessa lunedì e mar­
tedì scorsi sulla Rete Uno, la Rai ha cen­
trato due obiettivi con un colpo solo: ha
fatto ascolti e ha fatto anche cultura, nel senso più
autentico e popolare.del termine. E così SI confer­
ma una volta di più che la tv, in particolare quella
pubblica, può offrire una produzione di qualità
senza sacrificare necessariamente l'audience.
La prima puntata della miniserie "Adriano Oli­
vetti, la forza di un sogno" ha registrato un ascolto
medio di 6 milioni 117mila sp~ttatori con il 22,9%
di share; la seconda è arrivata a 6 milioni 345 mila
spettatori e al 24, 7%.Ma sono state poi le reazioni
della critica televisivaacelebrare il successo di una
fiction interamente "madein ltaly": dal produtto­
re "CasanovaMultimedia" di Luca Barbareschi, in
collaborazione con Telecom Italia e Pirelli. al regi­
sta Michele Soavi e al cast degli attori, tra cui l'im­
pareggiabile LucaZingaretti e la primadonnaStj;!­
faniaRocca
..
Nella maggior parte delle recensioni, ricorre
l'apprezzamento per il personaggio Olivetti. im­
prenditore illuminato e protagonista del Nove­
cento italiano, ma anche per la sua "lezione" poli­
tica e civile all'insegna dell'antifascismo che resta
tuttoravalida e attuale. Paragonato giustamente a
Steve Jobs, fondatore di AppIe, l'industriale di
Ivrea applicò già mezzo secolo fa alle macchine da
scrivere il concetto della "bellezza" e del design
che abbiamo ritrovato nell'iPhone o nell'iPad. Fu
lui a costruire il primo computer al mondo,met­
tendo in allarme l' establishment americano. E so­
prattutto, lanciòridea della "comunità:" come'
modello di aggregazione e convivenza sociale, an-·
ticipando quella "community" che oggi si evoca
quotidianamente nella cultura digitale, Da ulti­
mo, è doveroso ricordare su questo giornale che
Adriano Olivetti fu proprietario ed editore del set­
tirnanale "L'Espresso", da cui discende la filiera
del nostro Gruppo, con Carlo Caracciolo socio di
minoranza ed Eugenio Scalfari direttore amminì­
strativo.
•
-!.!.
~
l!
Una srona nauana, aunque,'che meritava di es~
sere raccontata alla grande plateadella tv, anche
per stimolare quell'identità quell'orgoglio na­
. zionaledicui troppo spessò rischiamo di perdere
laconsapevolezza, Èuncmnpito che incampo te­
·levisiVu. spettainmihzittltt~·a1 servizio pubblico,·
richiamato ora daua sùa llliSsione istituzionale a
contribuire alla ricostruzione del Paese, come già
avvenne negli anni del dopoguerra
Non è il caso, perciò, continuare a infarcire cer­
tip;:ùjusesti di film, telefiIm e seri?! tvdi produzio~
ne aiiiericaIÌa o comunque straniera. in,genere
violenti o diseducativi, penalizzando illavoroe la
creatività dei nostri operatori. Saràtantopiùutile, .
allora, che nelIiuovo Contratto di servizio frala'Raf
elo Statoperil prossimo trieimiQvengaria:fferIlla~
to il principio - già previsto ~ quelloprecedente-:,
per cui 1'aziendapubblica è tenuta a promuovere
«forrnedicoproduzioni tra produttori.indipen­
dent,i italianì ed europei», per favorire la crescita
del sistema industriale nazionale.
È statainspiegabilmente l'Autorità sulle Comu­
nicazioni, sotto la presidenza di Angelo Marcello, .
Cardani, a modificare in termìrllgenerici questa
prescrizione helle sue. "linee guii;la" pe,ril periodo
2013~,?105, provocando l~legittirne proteste del­
l'Apt(Associazione produttori televisivi). Da qui,
lapreoccup~ione che, l'assenza di un esplicito ri­
ferimento ai pròdiIttori'italiani{<possa deterrniné!­
re un ulteriore peggioramento della situazione di
p:rofonda crisi in cui versano le.imprese naiion~
di prOduzione televisiva indipendente che negli
ultimi anni hanno dovuto fronteggiare anche un
taglio significàtivo degli investimenti daparte del­
l'emittente pubblica». .
.
Cont;uttii suoi pregi·e. difetti, la Rai resta la più
grande agenzia culturale del Paese. E, dalla serie
fortun~ta del· commissario Montalbano fino .a
questasu Adriaij.o Olivetti, l'esperienza dimostra
. che anche nella fiction il marchio "niade in Italy"
. è una garanzia di9ualità
([email protected])
e
C""""""ZIONERISERVATA
I
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORl GIORNALI
Data
Italia Oggi
2 NOV 2013 .
17
Pagina
Qcçupazione in calo Oltralpe: 1.500 i posti soppressi o arischio.eriiFolàyjT1~.d~bl'~ft.nfj'
Editoria. francese,· allarmel~y(J~~ Tagli.dalla
stampa regionale fino.';alla tv. Intemet-i1re.llt§o·
,
--~----
.:.--.'
,:_,-.
,
'~',"''''W:'''J~-·,,,~;~?.l~,,,*-;~~
mMARèoA. CAPlsÀNI;' 'Alsecon4() posto, con 861 ,
_,esuberi, France Télévisions
ha programmatO peri prossi.; mianniilcontenimentodeièo~ .
s1;a'!llpa.Non solo insti ~r il 4% del ~uoorg~cp;"
.
. . Italia, ma anche insempresÌl b~evoloh!;aria.!
.Europaein Francia in par-'Al terzo'pOsto Ì!ìill'luO in­
ticolare;che prevede 1.500 ·~gresso'las~paregiO:. .
postìdi lavorotransalpiIiiin nale COn Nice-MatiIi;
viadisoppressioneoarisChlo . 180-200el'luberi an~'
enfro· fine anno: Sono coin~'nJ,lIièiati( quindi u@,
'. volti fu questa nuova fuse di .. ancoraèffettivi) pari ..
crisi iqlJ.otidi8ni naiionàli e al 20% della forzi là~' .,.
· soprattutto quelli a diffusione ·voro.ll gruppo' omom­
regionale insieme con i perio~ mo chè pubblica anche
dici, secondo un'indagine de Corse-Matfn'e France.
Le Monde. Senza dimenticare' Antilles è In bÌiliadello'
le testate tel8visive e persino .' scontro tra la fa.migli~'
HerSénteeditoristoric
quelle su internet.' .
In ordine di uscite, si parte . ci dei giornalideFSùd "
con Lagardère Active che francese) e Bernard
ha annunciato 350-383 tagli, Tapie: a corto di liqtÙ~:
cifre che corrispondono fino >dità gli Hersantnòri
allO%dell'interaforza.lavo-v(}glionocedel'e quote I
roepotrebberovariare a se~ mentrel'imprendìtoree.~
conda ,dell'esito della vendita . ex politico si dichiara pronto
di dieciperiodid dei gruppo. ' 8 investire altri 20nillioni a
· Tutte·· uscite. 'volontarie, .dà condiZione di portare la sua
concordare coilavoratQri;:Clle partecipazione dal 25% a:t- .
· po1;r,ebbero però salire fino· a tuaIe al 100%. A Nièe-Màtin
quota 570 se si sommano an- non sono state ancora definite .
che i dipendenti a tempo de- lemodantàdelpianodiconte-.
.'
nimento dei costi. «Tra la crisi
terminato.
.
'5'
'. ·.i preannuncia un
, " .•....autunn.·.o .fO.SC...o. per. la.
deUa,pubbliCità e dellevendi~' te si hà un effetto a tenaglia», l'lpiega Jean~Marie Charon ; '. s6cioIQgoespecialista.deime~ '~.::(Ci sono.d~qued-qe pos~':i
slbili strategIe: diminuire i c0­
sti oppure riposizionarsi sulle
diveisi?piattafome. Spel'll'lO si.. lostòticp't:Eipre,ss;ébe
procede per lapri,ma. via,vi-" parleQUPpO ROtilarta~'
s1;Oche le aziende non hanno ;Ex .... .' '.' e.pera,ltro .
."~chedeJJErìtr~prisee.Ii-e.:<J~ "
capacità d'investire'!. .
Dopo ip~tre postisul'pansiqn,'Irì bilicrrè~,s'çìn9.72
. pol;lio con LagiirdèrèActive, . lav'oratQu,;circaH;9% 'd~me
France 'Télévisions· e Nice~ forzeolfflÌ 'ÌlD.piegate. Senipre
Ma:till;Seguono altre testa- tra isettimallàli nazionali,
te regionali e inparticolai'e ·Le'NouvelObservat~ur.
quelle.delgrÙppo Sud,;Où:'prevedellll8 v~nq;nìrdi'pru-•.
es~, come lostessoS~.Ouest.' '. t'en:z;e coIi'mcentivÌ 8ll'e!,!odo; •
eLa République cles Pyrdn~s, da. spa.1ma:retT.à 'il., 20 1:3 \:l il .
equeUe, del gruppo Olfest" 2014,mentre M'ariimne hà
France con: Le Courrier de.·' cotiteIlure.1e 1.iEicÌteaquaiche
l'Ouestè20miriuies~ Lapri-c.<lll0;seppur no.i1l'j..çnpiaziato.
ma società parl.a di .'. 'Tra iquotidiaIri nazionali,iIl ­
~ 14Q taglipotenzia~:, flne; Ilon va:Dhodime.ll1:icati i.
lli (cirCaìl 13% sul casi pI"e~en:j;idiFrqnceSoir
t'tritaledipendenti),···· (!!hìu~o)eLaTribune(cheor~··.
f la secònda di 137. .mai sopravVive spla0nliIle). .
'(pari .81'.9%).' A
E lo!'ltesso inter-n.et nori···
,r:Unipndelgrup- eesenté' dallacrÌsi,se' 'Oi.
;poLaVoix du jonscòpe~èQm~hadovuto
i Nord si indicano c;hiudere cOIDpletàllJ,entei
finfine 87· esuberi '. batténtinon.o.stante·si fosse
. coricentràtri Soprattutto sugli
; (24%). .
Non' man:cano; ascansòapl:Jrl:if?ndirnentie l'inforirul.­
.,di equivoCi; anche testate di ·ziorreregìona.le, Sta impo'
rilevanzanaziona1ecòmeil, meglioNèws:dng.fr,sitoge~
quotidiano Le Figaro e le' neràlistà, chEl, ·Ha: JnteIlzione
sue 80'llscite ch.e rappresen- ,dirjllun;ciiU"è a7 dipendenti,
tano 1'8% dèlrorganicocoìn- pari a150%4elsuoorgaJ;Ùco:
'-"-~ RiproduzÌIJne riseroata~
plessivo e, tra i. settimanali,
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
ItaliaOggi
c
Data
Pagina
2 NOV 2013
19
,'n cda'riduce,le stimè sulla pùbhlicit~~ L'EliSeo taglia. ifondi
France Télévisions a dieta
di spòt-è.
·u6bli:ci ,,~
cda,,del,francese
gru,PPo,'France
a,u,d" O.'Télévi-.
,ViS,i, o,
-' ,lpubblico
I , sions ha rivisto al ribasso il bud-'
l,'
V,,
c,
", ' get a disposizione e le stime di
raccolta pubblicitaria nel periodo
2013-2015. LI1 decisione presa, che
aveva già ottenuto il via libera der
parlanientoè del Consiglio superio~o
dell'audiovisivo francese (Csa), ridi~
mensionà cosi gli obiettivi azienda­
li e, soprattutto, i fondi che l'EIiBe9
aveva fissato di fornire all'emittente
nel 20 ll.France TéIévisions, guidata
da RémyPfllinlin, ,si muove ora in
acque agitate.
La nuova previsionadi bil~cio, se­
condoLe Figaro,prevede f~:perdite.
quest'anno, così conia l'anncf prossì~' .
mo eun ritorno all'equilibrio solo .
nel 2015. Nell'Ìlrcodei tre anni
chevannod~ 2013 al 2015, i
finimziamenti da parte dello
stato, nell'ordine di 2,5 milil:U"di di euro l'anno;vertan­
no tagliati di 420 milioni '
di euro, mentre la raccolta .
pubblicitaria è già data in
calo di 390 milioni di euro. France Télé, peraltro, è sotto . stretta' osservazione. OIivier Sèhrameck,presidente del Csa, ha messo in dubbio «gli orientamenti e le linee edito­
riali"., dell'azienda, che
'
non, appaiono «del tuttO chiari». Di~ chiarazioni che lascianointen: dere come il c
c
c
c
c
c
c
I
.
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORl GIORNALI
Italia Oggi
l.
Pagina a cura
- DI ALEssro QDOO
.,
agardère hatril'rato
'. l.'.accordo p.er:,celi.e.re
. il 20% di CaiiaJ;p al
socio di maggioranza
- . Vivendi, che detiene-n resto
del capitale dèllatv a pa­
gamento franceSe. Trvalòre
dell'operazione è di uri mi- :
, lìardo di euro. Ma il gruppo
Lagardèreè alle Prese aqche;
, con la cessione di liièci dei'
suoi 39 periodici; «Abbiamo,
, ricevuto olt're20dichiara-,
. iioni di interesse»,; .ha di..
.chiarato aù.Fi'garo Denis
Oliviennes, presidente di '.
Lagardère.Active, la divisio- '
ne periodici, Sé.condo ilquo­
tidiano. francese; Lagardère
e Vivendi sonò à.rrivate a ùn ,
accordo grazie a ùnaserie di
. circostanze favorevoli;
,
. Lagardère,che' cerca di:
crescere nel campo degli au­
diovisivi; riducendo,al còn­
tempo'lasua presenza nella
carta stampata, nOn era più
interessato a partecipare al
capitale dellatv a pagamen- •
tofrancese. La valutazione
-dri 02 milia-;:di-dF~uro~
infe;iore alle ricbIeste im- .
zialidel gruppo ~dit9riale i
francese, ma èput.semp~
, superiore di almeno W0n,u'"
',lioru di euro allaval-utazlO­
ne dì Vivendi; èbe dispone
invece di molta liquidità; il
gruppo II}.edia transalpino
ba ceduto dl;l poco la qubta
.. di m,aggioranza che detene­
,:VàìriActivision. Blizzard, la
divisfunededicata ai video­
;glochi:;lncaisando ~ miliardi
di euro.Aquesto biSO­
gnerà aggiùngere '
i proyentidella ./ '
vendita di Ma­
roc Teleèom:, l'operatore dLtlc- ,:nòr~ dafrican.o, a Etisalat. , ,Inoltre, sali~ re al 100% di Canal+ confer­
ma .là vo- ,
" ,
--o
_
loritàdel gruppo diretto da.
:Jean-René Fourtou di
.·conèentrarsi sui m~di!le le '
telecomunicazioni, pririlli di·
· ·.• -un'event-uale·scissio1ie'rdei ..
due business e la quqtaZiòne ,in òorsa di Sfr, l'operatore di tic francese.
" .
'
Tornando a Lagardèr!l; il gruppo si sta liberando ra­
, pidamentè dellepropriepar-'
'tecipazioni inìnoritarie nei:
!Ilèdìa e nella distribuzione: •
:}\d aprilèbariveriduto ad
Aìnaury il 25% cbe dete,
neva nel grupPo della. carla '
stampata per 9.1,4M.ilibni di '
euro. Prima dell'estate,inve­
,-ce"haceduto il 7,4% derca~
-pità1è di Eads,azièndaeuro- .
peàrieI settore aerospaziale ~
e della difesa. A Lagardère
restano ancora..da vendere
ilA:2% del capitalil detenuto'
nel gruppo Marie Claire e la .
. 'metà dei proprimagazine.
" ,In quest'ultimo caso la;
.~ situazione è molto contro­
"versa.Oliviennes ha ricor­
'.datoche la scelta di
.
vendere le testate
meno redliit~~e,
cbe nel caso , di '
Lagard~ie .t\c­
tiverappre­
sent«ap- ­
pena
.del noj,~iI:p
fatturat9", è
condivisa: dai
Data
Pagina
maggiòr gruppiedifuriali ~'.
mondò; Non si tratterebQecli
una msi ìnàdi*mi~éànibio
di pàradigma», dov?to _pl~:
sviluppo dc;lUe pùbbhc~ZiO~ ,
digitalie'ìillé nuov!'l ablt~di­
ni 'dei cònsumaton, . ','-r
«La rivohlZione digitale ba
per effettp di rive!Sar.esu~
lettori un fiume gratUIto dI
contenuti. realizzati e d~tri­
buiti aun.costo quasi'nùllo",
ba. continuato Oliviennes.
«La, conseguenzà immedia­
ta èìl calo deilediffi.lsionie
della raccolta pubblicitaria.
La carta stampata è in dif-, .
ficoltà deve reagire confor- '
za». ~ testate più rinòma­
. te éome Elle o Pans Match,
co~tinùeranno comunque a ,
sviluppare contenuti carta~
cei . anche se «il supporto SI
de::nateryalizza pr0l5!.essi­
, vàmente», conclude 11 ma- ' .
nager.Da. l'Ìcordare, infine,
il recente investimento di 11
. milionidi euro di Lagar­
, dère nel fondo Ìdinvest,
dedicatoaIle start-up
digitali più promet~ ,,'.
tenti., '
-ClRY;~ rism>at~~
2 NOV 2013 .
19
Scarica