focus ADVice 2006 Trenta secondi per S e negli ultimi anni molti aspetti della comunicazione hanno subito un’evoluzione, a mantenersi stabile è invece un fatto di non trascurabile rilievo: i destinatari finali delle réclame tendono a ricordare poco meno della metà degli spot. Si tratta di un punto di partenza molto importante nella comprensione del panorama pubblicitario, perché pone l’accento sull’affollamento del mezzo televisivo e sul livello di attenzione - generalmente basso - del pubblico. Tuttavia la memorabilità di un commercial sta assumendo una rilevanza sempre più forte, in quanto elemento molto correlato alla capacità di emergere: è proprio questa la direzione seguita da molti film che, tramite la sorpresa, la gag, la tensione o le prefigurazioni sensoriali, fanno dello “shock emotivo” il loro cavallo di battaglia. Questa prima, generale, considerazione nasce da ADVice, il monitoraggio continuativo realizzato da People the research partner, che ha valutato circa 250 tra i principali commercial trasmessi tra novembre 2005 e ottobre 2006, su un campione rappresentativo di 2.000 telespettatori italiani. Utilizzato negli anni precedenti per l’assegnazione dei premi Top Brand Advertising, ADVice non è un mero strumento di misura, bensì un sistema integrato di analisi e previsione quali-quantitativa del fenomeno pubblicitario televisivo in Italia, considerato in tutti i suoi aspetti. Partendo dall’individuazione dei fattori di successo attuali, passando attraverso la lettura più ampia del contesto sociale/televisivo e l’integrazione di differenti fonti di informazione, ADVice mira a fornire indicazioni per comunicare efficacemente nei prossimi anni. Cinque tipologie di telespettatori Per meglio comprendere le dinamiche che governano il fenomeno “pubblicità televisiva” è interessante inquadrarlo all’interno del contesto più ampio in cui la pubblicità stessa è inserita: la programmazione tv. L’analisi degli atteggiamenti del pubblico verso il piccolo schermo in generale e verso i commercial ha individuato e caratterizzato cinque specifiche tipologie di teleutenti, ben definite e differenziate tra loro. Il gruppo più nutrito e più “classico” è quello dei cosiddetti “Spettatori medi”: si tratta di coloro che mostrano un atteggiamento moderatamente positivo nei confronti della televisione e hanno un rapporto tiepido con la pubblicità. Vedono la televisione in modo relativamente passivo, malgrado un’esposizione piuttosto elevata, e non sono del tutto ricettivi verso le comunicazioni pubblicitarie. Per imporsi alla loro attenzione, gli spot devono essere in grado di emergere letteralmente di Giancarlo Bonora Grazia Maria Giorgi Luca Restelli e Riccardo Vigliani piacere Tutti gli spot preferiti dagli italiani nella ricerca realizzata in esclusiva per Mediaforum dall’istituto People the research partner Il ricordo dei filmati percentuale di filmati ricordati - base valutazioni (31.144) totale campione 46% 44% uomini donne 48% 52% 18-29 anni 30-39 anni 46% 44% 40-49 anni 50-64 anni Fonte: People the research partner 40% 64 focus dal rumore di fondo e farsi notare creando sorpresa, comicità, tensione, alzando i toni oppure - in alternativa - devono poter contare su una pressione decisamente forte. Questo atteggiamento è piuttosto trasversale e non ha forti caratterizzazioni in termini di età, anche se si riscontra tendenzialmente di più tra gli uomini. Accanto a questo nutrito gruppo di telespettatori medi, si vanno delineando tipologie specifiche di teleutenti, fortemente caratterizzate su due dimensioni distinte: il rapporto con la programmazione tv (dalla forte adesione alla critica accesa) e quello con la pubblicità (dal rifiuto al vero e proprio amore). Sull’asse degli atteggiamenti verso la pubblicità, ai due estremi si pongono da un lato i “Rejectors” e dall’altro i “Pubblivori”, due gruppi evidentemente agli antipodi in termini di predisposizione verso gli spot. I primi vivono la pubblicità in televisione in modo decisamente negativo, come pura interruzione che genera fastidio e perdita di tempo. La loro attenzione verso le comunicazioni è minima, come ridotta al minimo è la loro esposizione: la pubblicità è molto spesso un’occasione per cambiare canale, o per sfruttare la pausa in ogni modo possibile (spesso allontanandosi dal televisore). Questo tipo di comportamento è particolarmente evidente tra i meno giovani, che si sono abituati a vedere la televisione quando la pubblicità era confinata in spazi appositi al di fuori dei programmi. Difficilissimo dunque per gli spot farsi notare - e soprattutto apprezzare - dai “Rejectors”, indipendentemente dagli sforzi dei creativi. Diametralmente opposte sono le attitudini dei “Pubblivori”, il gruppo più coinvolto dalla pubblicità - anche a livello emotivo - al punto da ricordare per lungo tempo immagini, storie e musiche di molti spot, che in alcuni casi considerano veri e propri cult. Molto attenti alle pubblicità televisive, i “Pubblivori” sono i primi ad accorgersi quando esce un nuovo spot e naturalmente i primi a parlarne, come si fa di un nuovo film o di un nuovo successo musicale, trasformando alcune comunicazioni in fenomeni di costume. Sono soprattutto giovani, piuttosto evoluti e con una leggera prevalenza femminile. Sulla seconda dimensione - quella degli atteggiamenti verso la programmazione televisiva - si distinguono gli ultimi due gruppi di spettatori: i “Teledipendenti” e i “Forzati della tv”. Per i “Teledipendenti” guardare la televisione non è solo una delle attività preferite, ma anche un bisogno e una fonte di compagnia: si lasciano facilmente coinvolgere da quello che vedono sul piccolo schermo e tendono a parlarne molto spesso con amici o familiari. La loro elevatissima esposizione alla tv va di pari passo con una buona ricettività nei confronti degli spot: tendono infatti a ricordare molte pubblicità e a gradire soprattutto i nuovi episodi dei format consolidati, replicando in qualche modo la loro abituale fruizione dei programmi. In questo target si registra una forte presenza di donne con età medio-alta. Atteggiamenti assai diversi si osservano infine nei “Forzati della tv”: sono decisamente insoddisfatti della programmazione televisiva, che giudicano talvolta noiosa e di qualità mediamente bassa. Questa posizione coinvolge molti giovanissimi, in prevalenza di sesso maschile. L’aspetto rilevante e fortemente distintivo - di questo gruppo è che l’atteggiamento nei confronti della pubblicità finisce per essere più positivo di quello espresso verso la programmazione: sono convinti che la pubblicità televisiva sia spesso più bella dei programmi. L’analisi del trend rispetto allo scorso anno mostra che questa è un’opinione sempre più condivisa dal pubblico. Le 15 macrocategorie Alimentazione 1 (comprende: prodotti da forno; snack; caramelle, cioccolato e affini) Alimentazione 2 (comprende: latte e derivati, linea freddo, dietetici/ infanzia, alimentari di base e grassi) Alimentazione 3 (comprende gli alimenti confezionati) Bevande (comprende: analcoliche/dissetanti, acqua, birre, alcolici, caffè) Pulizia casa (comprende: igiene e pulizia della casa, pulizia indumenti) Prodotti di uso personale 1 (comprende: toiletries, cosmesi) Prodotti di uso personale 2 (comprende: abbigliamento, oggetti personali) Abitazione (comprende: elettrodomestici, mobili-accessori) Automotive (comprende tutti i tipi di auto e prodotti vari per l’auto) Denaro personale (banche, assicurazioni) Telecomunicazioni 1 (comprende: servizi di telefonia fissa, servizi di telefonia mobile) Telecomunicazioni 2 (apparecchi telefonici) Tempo libero (comprende: servizi per il tempo libero, viaggi, grande distribuzione) Comunicazione sociale Comunicazione istituzionale L’atteggiamento verso tv e pubblicità programmazione tv ADESIONE teledipendenti pubblicità RIFIUTO spettatori medi pubblivori rejector della pubblicità pubblicità AMORE “forzati” della TV programmazione tv CRITICA I giudizi sulla pubblicità spesso la pubblicità è più bella dei programmi base: totale campione (2.002) 2005 2006 37% 42% Soprattutto giovani Soprattutto giovani forzati della tv pubblivori % molto + abbastanza d’accordo La classifica delle categorie medie dei punteggi ottenuti dai filmati sull’indice di efficacia (0-100) 68,5% Telecomunicazioni 1 Alimentazione 1 55,7% Alimentazione 3 53,9% Tempo libero 51,2% Bevande 51,1% Automotive 50,3% Uso personale 2 memorabilità impatto potere motivante + + + + + + + 48,5% Pulizia casa e indumenti 44,5% Alimentazione 2 43,1% Campagne sociali 43,0% Denaro personale 42,9% W Uso personale 1 41,6% W Abitazione 41,1% W W Campagne istituzionali 35,0% W Telecomunicazioni 2 32,3% W tutti i filmati 51,2% + 66 focus Le 10 campagne più... ... ricordate Le categorie % di intervistati che ricordano il filmato Come di consueto, l’analisi dell’efficacia per categoria merceologica evidenzia interessanti differenze che vanno analizzate all’interno del panorama comunicativo: del resto, questo è proprio ciò che accade nella realtà, quando i commercial sono sottoposti all’attenzione dello spettatore in reel sempre più affollati. I servizi di telefonia (“Telecomunicazioni 1”), da sempre in pole position, aumentano il distacco nei confronti dei diretti inseguitori. Rispetto al passato questa categoria si dimostra ancora più efficace in quanto ha visto aumentare l’impatto dei filmati a parità di ricordo e di potere motivante. Il posto d’onore è occupato dalla categoria Snack e dolciumi (“Alimentazione 1”), che si colloca tra le più forti in termini di impatto e gradimento, subito seguita dagli Alimenti confezionati (“Alimentazione 2”) che vincono invece sul fronte del ricordo e dell’associazione al brand. Seppur in posizione intermedia nella graduatoria, due categorie fanno un considerevole balzo in avanti rispetto allo scorso anno: il “Tempo libero” si impone all’attenzione dei telespettatori in quanto propone messaggi emotivamente pregnanti basati sulla possibilità di sognare, mentre la Pulizia della casa (“Pulizia casa e indumenti”) ha fatto interessanti sperimentazioni per svincolarsi dalla classica “dimostrazione d’uso”, storicamente caratterizzata da basso gradimento. La Comunicazione sociale, invece, rappresenta un elemento di continuità con il passato, confermando ancora una volta l’elevato gradimento delle sue campagne, malgrado l’oggettiva difficoltà ad essere ricordate. Sul fronte opposto, la categoria “Denaro personale” ritorna a livelli più tradizionali, dopo il boom di investimenti dell’anno scorso. Infine per i fanalini di coda, il punto più critico è relativo alla scarsa capacità di farsi ricordare, come accade per le Campagne istituzionali e per gli Apparecchi telefonici (“Telecomunicazioni 2”). Infostrada “Tuttoincluso” Wind “Family pack” Infostrada “Happy Italy” Uliveto-Rocchetta “Squadra di calcio” Tim “Parlaparla” Oro Saiwa Peugeot 207 G.Rana “Gnocchi ripieni” Lottomatica “Lotto istantaneo” Tim “Tv” 94,4 94,1 90,6 90,3 89,8 88,8 87,5 87,5 87,4 87,1 ... gradite % di intervistati che hanno gradito molto o abbastanza il filmato 92,4 90,3 89,2 89,1 89,1 88,2 86,8 86,5 85,7 85,3 Peugeot 207 Heineken Pronto Pagine Gialle Limoncè Crodino “sms&vinci” Birra Dreher Coca-Cola Wind “Family pack” Baileys Infostrada “Happy Italy” ... coinvolgenti % di intervistati che hanno parlato del filmato La metodologia dell’indagine ADVice si articola in due rilevazioni annue per l’analisi delle campagne on air nel semestre precedente. La prima release di questa edizione ha interessato le campagne andate in onda da novembre 2005 ad aprile 2006, mentre la seconda le campagne trasmesse da maggio a ottobre 2006. Questa scansione temporale permette di restringere il periodo di riferimento in relazione alla effettiva programmazione degli spot, evitando distorsioni eccessive tra le campagne più recenti e quelle fuori onda da troppo tempo al momento della rilevazione. L’analisi è stata effettuata su tutte le campagne selezionate per l’anno di riferimento: da novembre 2005 a ottobre 2006 incluso. I risultati sono stati analizzati confrontando le valutazioni ottenute all’interno di 15 macro-settori caratterizzati da differenti categorie merceologiche. Per ciascuna rilevazione semestrale, ADVice ha integrato una fase quantitativa (misurazione dell’efficacia) e una fase qualitativa (analisi delle dinamiche e delle tendenze). La fase quantitativa della ricerca è stata condotta attraverso interviste personali face to face ad un campione nazionale di consumatori composto da uomini e donne di età compresa tra 18 e 64 anni distribuiti nelle quattro aree geografiche. La base campionaria è di 2.002 interviste totali: una numerosità tale da consentire l’analisi dei dati su una base statisticamente significativa. Per ogni campagna vengono mostrati agli intervistati 3 frame significativi (senza mostrare la marca) attraverso cui valutare il riconoscimento del filmato e, in seconda battuta, del prodotto/brand. Su tutti i filmati riconosciuti dal pubblico vengono effettuati gli approfondimenti diagnostici. Il modello si basa sulla rilevazione di 5 indicatori di base: il riconoscimento della campagna, il riconoscimento del prodotto /brand, il gradimento della campagna, il coinvolgimento (capacità di far parlare di sé) e l’interesse veicolato verso il prodotto. Vengono inoltre analizzati 2 ulteriori parametri, che influiscono sul riconoscimento: la pressione pubblicitaria (in termini di Grp’s) e lo stato di programmazione del filmato (da quanto tempo è fuori onda) al momento della rilevazione. Questi 7 indicatori vengono elaborati per determinare le tre dimensioni chiave dell’efficacia: la memorabilità (capacità di creare ricordo in rapporto alla programmazione); l’impatto (gradimento e livello di coinvolgimento); il potere motivante (associazione al prodotto e interesse verso il prodotto). Sono proprio queste tre dimensioni che determinano l’indice di efficacia di ogni campagna. La fase qualitativa della ricerca viene condotta attraverso sessioni di gruppo suddivise per sesso ed età (due fasce: 18-25 anni e 30-50 anni). Il disegno di ricerca prevede in tutto 8 sessioni di gruppo. In ogni gruppo viene mostrato un reel di campagne della durata di circa 15 minuti, suddividendo gli spot testati nella fase quantitativa a seconda delle caratteristiche anagrafiche del campione. In ogni gruppo si procede con la ricognizione spontanea del panorama comunicazionale degli ultimi 6 mesi (analisi delle campagne considerate più efficaci in termini di linguaggio, messaggio, capacità di veicolare appeal sul prodotto/brand comunicato); con la rilevazione del quadro motivazionale sotteso a tali scelte, con la visione del reel e l’analisi delle campagne nel loro complesso, con l’identificazione degli elementi qualificanti (le comunicazioni considerate efficaci e quelle, al contrario, considerate inefficaci). E, infine, con l’identificazione dei trend in atto e in evoluzione. Amica Chips Sky Cinema (Nicole Kidman) Infostrada “Happy Italy” Ikea “Spazio alle idee” Heineken TPI “Il numero1288” Tim “Parlaparla” Smart “Fourfour” Michelin Alfa 147 59,0 52,6 50,0 46,3 42,0 36,9 35,7 35,0 33,3 32,8 ... collegate al prodotto % di intervistati che hanno associato correttamente 94,7 93,8 93,6 93,1 92,2 92,1 91,8 90,5 89,9 89,9 G.Rana “Sfogliavelo” Tim “Parlaparla” Wind “Family pack” Uliveto Rocchetta “Chiosco” ING “Conto Arancio” Infostrada “Happy Italy” Pronto Pagine Gialle Loacker “Sticks” G.Rana “Gnocchi ripieni” Wind “Prova Wind” ADVice: dimensioni di analisi indicatori acquisiti GRP’S Stato di programmazione indicatori rilevati efficacia Riconoscimento campagna Memorabilità Riconoscimento del prodotto Impatto Gradimento Coinvolgimento Interesse verso il prodotto Potere motivante 68 focus ALIMENTAZIONE 1 PER VINCERE NON BASTA PROVARLE TUTTE G li storici gnomi che cantano “Veniamo giù dai monti” portano al successo gli Sticks Loacker, grazie soprattutto alla loro forte riconoscibilità e associazione al marchio. Il prodotto, molto ben presentato, viene letteralmente inserito nel cartone animato, da vero protagonista della storia. Seguono a breve distanza gli Oro Saiwa, con il filmato del 50° anniversario che ripercorre alcune tappe storiche (dalla caduta del muro di Berlino all’allargamento dell’Unione Europea) attraverso i mitici biscotti. L’arma vincente è ancora una volta la continuità con il passato, sia del format sia della musica. Il terzo posto è per uno spot che ha fatto molto parlare di sé: Amica Chips presentata dall’intenditore Rocco Siffredi. Per molti giovani è un cult (una delle migliori pubblicità degli ultimi anni): il tono ironico, la location e il testimonial (“Uno che le ha provate tutte”), con la sua vestaglia kitsch, sono “da urlo”. Molto diverse le valutazioni dei meno giovani, soprattutto donne, che non hanno apprezzato molto il filmato. STICK LOACKER ORO SAIWA credits credits Azienda: Loacker Prodotto: Sticks Agenzia: Petrini Adv Copy: Mara Mancina Art: Alessandro Petrini Cdp: Diaviva Regia: Guido De Maria - Alberto Zabban (food) Azienda: Saiwa Agenzia: Euro Rscg Milano Direzione creativa: Roberto Greco, Giovanni Porro Copy: Vincenzo Garzillo Art: Alessandra Clementi Cdp: Indiana Regia: Lsd Marco Casale e Paolo Dall’ara H anno fatto il loro esordio nel 1984. Da allora, i nanetti sono i veri testimonial di Loacker e continuano a piacere al pubblico. Anche il recente spot per il lancio della linea Sticks è frutto dell’ormai collaudata squadra formata da Petrini Adv per la creatività, Ecomunicare per il supporto strategico e il contatto, e la regia di Guido De Maria per la cdp Diaviva. Le idee nascono dal gruppo creativo guidato da Alessandro Petrini con il contributo anche del regista Guido De Maria che spiega: «Fondamentale anche il contributo di Antonio Dall’Osso che firma le scenografie, di Renato Berselli dalla cui matita nascono i disegni, di Giovanni Ferrari cui invece si deve l’animazione e Teo Spagna, autore della musica». «L’idea dello spot è come sempre molto semplice - aggiunge Petrini -. I nostri nanetti si trovano alle prese con una singolare invasione: una moltitudine di golosi Sticks arrivano marciando dal mondo Loacker per raggiungere i consumatori. Questa volta abbiamo voluto arricchire la tradizionale simpatia dei nanetti con un elemento di piacere molto umano: il morso di una irresistibile bocca femminile». «Per la produzione degli spot abbiamo deciso di mantenere un legame con la tradizione del disegno animato: i personaggi e la scenografia sono infatti realizzati in 2D, ma abbiamo sperimentato anche la tecnica mista, optando per il 3D per rappresentare i prodotti», interviene Luca Puccioni, presidente della casa di produzione Diaviva. «La sfida strategica è facile e allo stesso tempo impegnativa - afferma Lucio Chiappa, dell’agenzia Ecomunicare - rinnovarsi continuamente capitalizzando nanetti, musica e payoff. Questi elementi “storici” della comunicazione Loacker veicolano efficacemente un’idea di “familiare rassicurazione” e sono di volta in volta attualizzati da nuovi spunti creativi legati al singolo prodotto». «La strategia di comunicazione attuata fino ad oggi è rappresentata dai nostri nanetti: ambasciatori di naturalità, qualità e simpatia. Questa strategia di comunicazione ci sta dando ottimi risultati sia in termini di brand value che in termini commerciali», conclude Hans Peter De Jakum di Loacker. La tradizione dei primi due film si confronta con il gusto dei giovani, che gradiscono uno spot più“trasgressivo“ Per il 50° anniversario dei noti Oro Saiwa, l’agenzia ha scelto di raccontare con l’inconfondibile stile Saiwa alcuni fatti del costume e della storia recente, dalla prima trasmissione Rai a colori, alla caduta del muro di Berlino, alla diffusione di massa del telefonino, all’allargamento a 25 nazioni dell’Unione Europea.Lo spot si conclude con la presentazione di Oro Ciok. AMICA CHIPS credits Azienda: Amica Chips Agenzia: Leo Burnett Direzione creativa: Enrico Dorizza Copy: Laura Elli Art: Corrado Cardoni Cdp: The Family Lo spot mostra Rocco Siffredi nelle “vesti” di fan di Amica Chips, intento a lodare la sua “patatina” preferita. Il film, che è ambientato ai bordi di una piscina all’aperto in atmosfere californiane, con Siffredi in stile Hug Hefner circondato da belle ragazze, richiama le atmosfere anni ’70 per i colori e il tono divertente e sdrammatizzante delle scene, suggellate dal claim “A chi piace la patatina”. 70 focus ALIMENTAZIONE 2 PADAO MERAVIGLIAO P ur con valori di efficacia molto vicini, i vincitori dell’edizione 2006 di ADVice si differenziano sulle tre componenti che determinano la fortuna di un filmato. Grana Padano rappresenta la piccola rivalsa delle donne che, a seguito di un invito, invadono la casa dell’ospite con una festa inaspettata: la simpatica situazione che si viene a creare, la reazione del ragazzo e la centralità del prodotto “Padao”, favoriscono la memorabilità del filmato e l’associazione al prodotto. Fruttolo si racconta con grande precisione - elemento emerso con for- za nell’indagine di quest’anno - e si avvale di elementi narrativi che rendono il commercial facilmente associabile al brand; il supporto di una nuova idea - il connubio tra Fruttolo e l’arte (Fruttolart) - favorisce anche il ricordo. Magnum Algida, il terzo classificato, cattura soprattutto il pubblico maschile generando un elevato gradimento. Si tratta di una comunicazione sicuramente molto seducente e giovane, che genera prefigurazioni sensoriali, sebbene sia segmentante a causa di una realizzazione non semplice. La centralità del prodotto, pur ambientato in situazioni diverse, favorisce con forza la memorabilità degli spot al primo e al secondo posto nella categoria. Elementi distintivi del commercial sul terzo gradino del podio sono il carattere seduttivo e la spiccata sensorialità GRANA PADANO credits Azienda: Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano Prodotto: Grana Padano Agenzia: Leo Burnett Direttore creativo: Mauro Manieri Copy: Laura Elli Art: Umberto Raimondi Cdp: Alto Verbano Regia: Pietro Follini I l risultato colto dallo spot “Grana Padano” realizzato da Leo Burnett per il Consorzio Tutela Grana Padano è stato accolto con grande soddisfazione: «E’ un risultato molto lusinghiero e per il quale ringraziamo sia il pubblico che ci ha premiato, sia i creativi di Leo Burnett che ci hanno proposto questa idea - commenta il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni -. Ma dobbiamo dire che non ci sorprende. In collaborazione con l’agenzia e il centro media, avevamo infatti già verificato, con ricerche condotte sui risultati del format tv avviato nel 2005, quanto il FRUTTOLO credits Azienda: Nestlé Italiana Prodotto: Fruttolo Agenzia: Ogilvy Direzione creativa: Riccardo Torri e Lisa Marussi Copy: Sara Repossini Art: Natalia Popkova Cdp: La cosa de las pelìculas Regia: Ramon Poch messaggio si fosse ben sposato con il prodotto, creando un indissolubile legame tra l’idea creativa e il brand e tra il ricordo e la corretta attribuzione della comunicazione, che ha portato al primato di memorabilità confermato da questo sondaggio». Il successo dello spot è stato poi importante anche in termini di redemtpion. «Secondo nostre indagini di mercato - puntualizza infatti Stefano Berni - Grana Padano Dop ha visto consolidarsi la sua leadership tra i responsabili acquisti nelle fasce d’età comprese tra i 18 e i 44 anni». Nel 2007 la campagna proseguirà, ribadisce il direttore generale del Consorzio, naturalmente integrandosi con i nuovi ingenti impegni sul fronte della comunicazione, legati anche alla promozione del Grana Padano Riserva e della nuova segmentazione del prodotto per i consumatori. Tra i fattori di successo del commercial anche «I testimonial, in particolare il “lui”, Simontedoro, un attore molto simpatico ed espressivo - aggiunge Giacomo Pozzetto, a.d. di Alto Verbano. Le caratteristiche del protagonista e l’intesa con il regista Giacomo Follini hanno di certo contribuito al buon esito del film». MAGNUM CLASSIC Forse anche grazie alla nuova animazione della Mucca di Fruttolo e all’interpretazione dei piccoli protagonisti, impegnati a colorare un grande disegno con tanti pastelli e un pizzico di furbizia, il film di Nestlé Italiana è piaciuto. Il commercial non manca di ribadire le preziose qualità nutritive del prodotto, utilizzando la consueta allegria e la vivacità che hanno fatto da filo conduttore della comunicazione di Fruttolo fin dal suo esordio. credits Azienda: Unilever Prodotto: Magnum Classic Agenzia: McCann-Erickson Direttore creativo: Milka Pogliani Copy: Francesca Pagliarini Art: Erick Loi Cdp: Joy@Rsa - London Regia: Mehdi Norowzian Una campagna ad alto contenuto creativo e di immagine, quella di Algida per uno dei suoi prodotti di punta, Magnum Classic. Per il commercial, che ha avuto respiro internazionale (è stato infatti pianificato in 20 Paesi europei e anche nei mercati sudamericani e asiatici), è stata messa a punto una creatività ricca di suggestioni visivo-cromatiche frutto anche della regia di Meedhi Norowzian e della produzione di Joy@Rsa. 72 focus ALIMENTAZIONE 3 GIOVANNI SEI UN MAGO L a medaglia d’oro spetta agli Gnocchi ripieni di Giovanni Rana, dopo un avvincente testa a testa tutto giocato in famiglia: il secondo posto è infatti occupato da un altro prodotto del noto pastificio nazionale: Sfogliavelo “Formaggio con le pere”. Gli elementi di successo di questi due commercial, peraltro molto simili nelle performance misurate, vanno ricercati nella capacità del self-testimonial di raccontare con orgoglio e amore il suo prodotto, che diviene il vero protagonista del filmato, enfatizzato con sapienti inquadrature in primo piano. La festa di carnevale, la spontaneità dei bambini ed i giochi di prestigio del Mago Giovanni danno agli Gnocchi ripieni lo spunto necessario per vincere lo sprint finale. Il commercial Sfogliavelo Formaggio con le pere, d’altro canto, è in assoluto quello più collegato al prodotto. Al terzo posto Insalata Bonduelle che, in una categoria solitamente caratterizzata da un impatto non elevato, riesce invece a ottenere un discreto punteggio di gradimento grazie al suo format da sit-com. La famiglia protagonista del film, che rispecchia le trasformazioni sociali degli ultimi anni e di cui fa parte un bimbo di colore finalmente italiano a tutti gli effetti, dimostra come le risate in sottofondo diventano quindi un must. RANA GNOCCHI RIPIENI «L RANA SFOGLIAVELO FORMAGGIO E PERE credits credits Azienda: Pastificio Giovanni Rana Agenzia: Leo Burnett Direzione creativa: Sergio Rodriguez Copy: Francesco Bozza Art: Alessandro Antonini Cdp: Bedeschi Film Regia: Giovanni Bedeschi Azienda: Pastificio Giovanni Rana Agenzia: Leo Burnett Direzione creativa: Sergio Rodriguez Copy: Francesco Bozza Art: Alessandro Antonini Cdp: Bedeschi Film Regia: Giovanni Bedeschi ’idea creativa, coerente con il system di comunicazione già collaudato in cui l’imprenditore testimonial porta i propri prodotti nelle case degli italiani, sottendendo così ad un uso quotidiano dei prodotti stessi, è strettamente legata al prodotto: lo gnocco con il sugo dentro - dichiarano Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez, direttori creativi del Gruppo Leo Burnett Italia -. Abbiamo voluto dare emozione ed empatia ad una innovazione in termini di prodotto, elemento distintivo di una azienda come il Pastificio Rana, parlando delle sue caratteristiche attraverso gli occhi dei bambini. Il sugo racchiuso all’interno dello gnocco per i bambini ovviamente non viene vissuto come una innovazione, ma come una magia, genera curiosità e stupore. Così Giovanni Rana, ospite in una festa di bambini, veste i panni del mago e svela questa magia ai piccoli stupefatti. Un system di comunicazione, quello del film “Indovina chi viene a cena”, caratterizzato da un linguaggio che si è rivelato vincente anche in termini di risultati di vendita, in quanto capace di cogliere il target di riferimento integrando il momento di consumo in un contesto spontaneo e naturale, lontano da tutti gli stereotipi della pubblicità del largo consumo». «E’ vero che questo format si è rivelato vincente e i numeri ce lo confermano anche in termini di remption, però non bisogna mai porre limiti alla creatività - aggiunge lo stesso Giovanni Rana -! Quindi non vi resta che aspettare per scoprire, se il prossimo anno, oltre a sorprendervi con nuovi prodotti, vi sorprenderemo anche con una nuova formula pubblicitaria!». Infine, la parola a Giovanni Bedeschi, che del film ha firmato la regia: «La campagna Giovanni Rana è stata per me un’esperienza molto gratificante in quanto si tratta di un coraggioso approccio “realcomunicativo” al mondo alimentare. Inoltre come regista, è bello avere la possibilità di raccontare delle storie di vita spontanea e soprattutto di poter lavorare con un personaggio autentico come Giovanni Rana con cui si collabora bene: è spontaneo e la sua forza sta nel concedersi per quello che è. I bambini lo adorano. Lo vedono un po’ come un Babbo Natale e lui gioca, si fa imboccare. Da qui la forza, per esempio, dello spot “Magia». Oro e argento per il Pastificio Giovanni Rana, che vede riconosciuti due ingredienti fondamentali: il concept creativo e la simpatia del testimonial-patron dell’azienda. L’ironia in famiglia premia invece la“sit-com”di Bonduelle, che conquista il bronzo Nelle sue peregrinazioni nelle case degli italiani per farsi ambasciatore della qualità e delle caratteristiche dei suoi prodotti, in questo film Giovanni Rana bussa alla porta di una coppia di sposi per far loro assaggiare la squisitezza della novità “Sfogliavelo al formaggio e pere”. La conversazione verte proprio sulla prelibatezza del binomio formaggio e pere, innescando una situazione di scherzo tra i giovani sposi. BONDUELLE credits Azienda: Bonduelle Prodotto: Insalata pronta Agenzia: Bates Direttore creativo/copy: Roberto Vella Direttore creativo/art: Stefano Longoni Cdp: Fargo Film Regia: Ricky Tognazzi e Simona Izzo Una famiglia al passo con i tempi, ironica e simpatica, è la protagonista del film Bonduelle che utilizza il format della sit-com. Lo spot racconta di momenti di vita in cui entrano in scena le insalate Bonduelle: la mamma è fantasiosa, si informa e si entusiasma per le novità. Apprezza per prima l’innovazione e la qualità dei prodotti Bonduelle e li fa apprezzare agli altri componenti del nucleo familiare. 74 focus BEVANDE VIVERE A TUTTA BIRRA I l vincitore con largo margine è Heineken: il geniale cane che nasconde la birra per farsi portare al pub (e incontrare gli altri cani del vicinato) ispira molta simpatia e garantisce al filmato un gradimento elevatissimo. Il prodotto posto al centro dell’azione e dell’attenzione - e lo stile tipico di Heineken - garantiscono una fortissima associazione al brand. Al secondo posto Crodino che ripropone il suo classico schema: lo scimmione dal barista Dino, questa volta con la fidanzata Victoria Cabello, vittima dell’immancabile gag finale. Si tratta di un format che ha il suo punto di forza nella estrema sem- plicità, capace di assicurare memorabilità e associazione al prodotto. Terzo posto per Coca-Cola e per il signor Jones, che ci dimostrano come non sia mai troppo tardi per scoprire le cose belle della vita. Il filmato sviluppa con ironia e buon gusto un tema che già da un paio d’anni si rivela vincente: quello della valorizzazione degli anziani. L’attempato signor Jones che, provata per la prima volta la CocaCola, scopre la voglia di vivere nuove esperienze (come farsi tatuare, sfrecciare in moto e dormire abbracciato a due splendide gemelle sue coetanee) piace, intenerisce e pone molto bene il prodotto al centro della storia. HEINEKEN credits U n film che piace, che viene ricordato e che i consumatori collegano al brand. Con queste credenziali, lo spot Heineken ha guadagnato il primo posto, anche grazie alla simpatia del suo testimonial, il cane, che sottrae dal frigorifero le birre del padrone per indurlo ad uscire di casa alla volta del pub, dove il furbo animale sa di incontrare altri amici. Il film è nato dall’idea dell’agenzia Jwt, che ha firmato molte altre campagne di successo per la stessa azienda: «Primeggiare nelle “Bevande” ci riempie di soddisfazione. E’ una categoria difficile in cui, seppur raramente rispetto ad altri mercati come l’Inghilterra, si vedono buone esecuzioni creative - commenta Pietro Maestri, direttore creativo esecutivo di Jwt -. Heineken in questo è per noi una sfida continua che in questi hanni ci ha visto particolarmente orgogliosi di alcune produzioni come il noto “Spalata “ in cui il ragazzo buttava la neve in casa e lo spot con il cane da cieco per la campagna “Don’t drink and drive”. A nostro avviso, il motivo di questo ottimo risultato è il tono di voce ironico, che tuttavia non sconfina mai nella caricatura o nel grottesco. Inoltre lavorare sulla centralità del pro- CRODINO credits Azienda: Gruppo Campari Prodotto: Crodino Creatività: Erminio Perocco Cdp: Central Groucho Il principale plus che contraddistingue i vincitori di categoria è quello di mantenere elevatissima l’associazione al brand pubblicizzato Azienda: Heineken Italia Prodotto: Birra Heineken Agenzia: Jwt Direttore creativo esecutivo: Pietro Maestri Direttore creativo associato: Bruno Bertelli Copy: Bruno Bertelli Art: Cristiana Boccassini Cdp: (h)Films Regia: Jim Jenkins dotto e della marca paga perché aiuta a mantenere costante nel tempo il tono di voce che è fondamentale per differenziarsi dalla concorrenza». «Lo scopo principale delle campagne di Heineken è quello di mantenere vivo il rapporto tra la marca ed i propri consumatori utilizzando un linguaggio comune e condividendo una comune filosofia di vita - afferma Gianluca Di Tondo, direttore marketing di Heineken Italia -. Questa campagna ha performato molto bene perché tutti gli indicatori di brand equity sono in crescita e ne siamo molto soddisfatti. Nonostante questo vogliamo offrire sempre qualcosa di nuovo e sorprendente al nostro consumatore. Quindi per il 2007 prevediamo un leggero cambio di rotta per riuscire a realizzare una comunicazione ancora più originale ed innovativa». COCACOLA Benché di professione faccia il testimonial, lo scimmione dello spot per Crodino non è esattamente il fidanzato ideale. Nel film, il barista Dino chiede dove siano stati in vacanza lui e Victoria la quale racconta entusiasta di aver visto cose che sicuramente non rivedranno mai più. Il barista, incuriosito, chiede spiegazioni e il gorilla commenta sarcastico: “Già...il telefonino, il walkman...te saluto!” credits Azienda: Coca-Cola Prodotto: Coca-Cola Agenzia: adattamento McCann-Erickson Italia Direttore creativo: Chiara Calvi Copy: Caterina Giordano Art: Antonio Mele Cdp: Bondi Brothers La grigia esistenza del signor Jones viene improvvisamente ravvivata da una assistente della casa per anziani in cui si trova che gli offre una CocaCola. Nel sorseggiarla, al signor Jones si aprono orizzonti su ciò che non ha mai fatto prima: dire al figlio che non lo ha mai visto che lui è suo padre, farsi tatuare, correre in moto, vivere un’esperienza inedita con due gemelle... della sua età. 76 focus PULIZIA DELLA CASA E INDUMENTI IL RICCIO INNAMORATO I l tradizionale equilibrio di questa categoria è rispettato anche nella rilevazione di quest’anno. Al primo posto, Spugna Spontex e il riccio rappresentano il tentativo ben riuscito di abbandonare la classica “dimostrazione di utilizzo”, trasformandola in una situazione assurda - il riccio si innamora del prodotto da cui trae piacere - che favorisce così il ricordo del filmato. Al secondo posto troviamo Swiffer Piumino che punta sulla coppia giovane, in cui l’uomo diventa protagonista attivo nella pulizia… anche se finalizzata a vedere meglio il calcio in tv. Indipendentemente dallo scopo per cui il testimonial accetta di occuparsi dell’incombenza domestica, le telespettatrici vedono comunque nello spot l’identificazione dei propri desideri, premiando l’interesse verso il prodotto. Calfort Pastiglie, terzo classificato, utilizza un format ormai consolidato, al punto da essere immediatamente riconoscibile. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal sentirsi oggetto di un rimprovero e dal basso gradimento del filmato: tutti elementi che pregiudicano l’efficacia della comunicazione. SPUGNA SPONTEX credits Azienda: Mapa Spontex Prodotto: Fibra Plus Spontex Agenzia: Tbwa Parigi Cdp: Les Producers Regia: Jeremy Haccoun Q uando, alla fine dello scorso aprile, è andato in onda anche in Italia il nuovo film Spontex, le attese erano quelle di replicare il successo di pubblico e di critica già ottenuto in Francia, dove ha contribuito anche in termini di ritorno sulla notorietà della marca. Conquistare l’attenzione del pubblico tricolore era però un compito non facile per il commercial, che doveva confrontarsi con un importante concorrente: la campagna degli indimenticabili “Moschettieri del pulito”, entrati nell’immaginario degli italiani come paladini contro lo sporco. Ma il riccio Ernie, protagonista della comunicazione 2006 targata Spontex, ce l’ha fatta. Grazie ad una comunicazione diversa e originale per parlare di pulizia della casa, capace di distaccarsi dai classici messaggi rivolti alle casalinghe “disperate”, il testimonial si è posto come con un insolito seduttore che strizza l’occhio alle donne in modo spiritoso e alternativo. Nato dalla creatività dall’agenzia Tbwa di Parigi e realizzato dalla casa di pro- In questa edizione della ricerca ADVice sono i prodotti per la detergenza domestica a meritare il podio. Soprattutto i primi due film riescono ad andare oltre il consueto schema della dimostrazione e, facendo leva su aspetti differenti, si fanno ricordare SWIFFER PIUMINO duzione Les Producers per la regia del giovane talento Jeremy Haccoun, l’irresistibile riccio anticonformista, che perde la testa e viene travolto dalla passione per la spugna abrasiva Fibra Plus di Spontex, ha così “bucato lo schermo” e, prima ancora di salire sul podio di ADVice, ha ottenuto ben sei riconoscimenti internazionali. «Il ritorno in pubblicità segnato dalla campagna andata in onda quest’anno è stato una tappa fondamentale per Spontex, che dopo alcuni anni di silenzio televisivo ha scelto di presentarsi al grande pubblico con uno spot accattivante, che va ad affiancare e a completare con lo stesso umorismo i progetti e gli eventi speciali che contraddistinguono l’attività di comunicazione degli ultimi anni della nostra azienda – commenta Riccardo Bianco, amministratore delegato di Mapa Spontex Italia -. Siamo quindi estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti dal nostro filmato: il simpatico Riccio Ernie ha colpito il cuore di tutti e le vendite del totale categoria sono lievitate del 25%. Chiaramente, dopo un tale successo, Ernie non vuole di certo abbandonare la scena e si ripresenterà al pubblico italiano già a partire dal prossimo mese di gennaio, portando un tocco di ironia e buonumore nelle case italiane». Non ci resta quindi che attendere le nuove performance del simpatico riccio innamorato. credits Azienda: Procter & Gamble Agenzia: Leo Burnett Direzione creativa: Sergio Rodriguez Direzione creativa associata: Licia Martella Copy: Emiliano Antonetti Art: Hilde Capra Cdp: Castadiva Indirizzato al target giovane e incentrato sul concetto di “time saving”, lo spot firmato da Leo Burnett per l’innovativo prodotto di Procter & Gamble ha come protagonista una coppia che, grazie alla grande versatilità Swiffer, scopre un nuovo di stare insieme, trasformando le pulizie in un gioco e velocizzando tutti quei doveri che rendono noiosa la vita domestica. CALFORT PASTIGLIE credits Azienda: Reckitt Benckiser Agenzia: Euro Rscg Milano Direttore creativo: Gianni Lascala Copy: Alessandro Romano Art: Paolo Tonelli Cdp: Spider J Film Regia: Sergio Zava Nella cucina di una signora alla quale si è guastata la lavatrice, un tecnico esegue una vera e propria “lavatricescopìa” grazie ad una speciale sonda, illustrando attraverso un pc portatile i danni del calcare nelle parti interne. Immagini ad effetto e molto convincenti. Solo Calfort Protezione Totale usato ad ogni lavaggio garantisce una protezione totale della lavatrice, scongiurando così danni irreversibili. 78 focus PRODOTTI DI USO PERSONALE 1 BRIVIDI SUL DIVANO I l filmato vincente, Tampax Compak, si impone giocando con ironia sullo shock emotivo: la tensione della giovane coppia davanti al film crea attenzionalità; il prodotto che si cambia in un attimo è al centro della storia (e il fatto che il “lui” sia più spaventato della partner è un sapiente ammiccamento al target). Secondo posto per il nuovo episodio di Regina Cartacamomilla, dove la simpatica formichina si salva ancora una volta - non senza ammaccature - grazie alla soffice e resistente carta igienica. Il punto di forza di questo spot è la memorabilità, grazie alla continuità del format che sa tuttavia rinnovarsi ad ogni episodio. Più prodotto che commercial per il terzo classificato, Garnier Nutrisse con Sabrina Ferilli testimonial confermatissima. Si tratta di un film con un’elevata associazione al brand, una discreta memorabilità, ma un gradimento piuttosto contenuto. E, per quanto possa apparire strano, sono soprattutto le donne a non esprimere giudizi entusiastici. Da stabilire se ad entrare in gioco sia un’inconscia rivalità femminile verso l’attrice testimonial o, piuttosto, il fatto che nel suo insieme il commercial trasmette una scarsa empatia. Il primo classificato Tampax, giocato su un format“shock”, stacca di poco la simpatia della formica protagonista di Regina Cartacamomilla. Che sembra piacere più di Sabrina Ferilli, testimonial di Garnier TAMPAX COMPAK REGINA CARTACAMOMILLA credits credits Azienda: Procter & Gamble Prodotto: Tampax Agenzia: Leo Burnett Direzione creativa: Anna Meneguzzo Copy: Saverio Lotierzo Art: Milos Obradovic Cdp: Production International Regia: Morgan Hutchins Azienda: Soffass Agenzia: Saatchi & Saatchi Direttori creativi: Guido Cornara e Agostino Toscana Copy: Silvia Ebreul Art: Roberto Piazza Cdp: Pool Factory I ncredibilmente discreto e “spaventosamente” facile da cambiare, l’assorbente interno Tampax Compak è il primo tra gli spot preferiti dagli italiani per la categoria “Prodotti di uso personale 1”, che comprende articoli toiletries e cosmetici. In una notte tempestosa, due ragazzi guardano un film dell’orrore quando la ragazza va un attimo in bagno per cambiare il tampone. Il ragazzo non fa nemmeno in tempo a girarsi e comprendere quanto la casa, il buio e il film facciano tremendamente paura, che lei, tornata in un “lampo”, lo fa sobbalzare per lo spavento. Nato dall’idera cretiva dell’agenzia Leo Burnett Italia (con il copywriter Saverio Lotierzo e l’art Milos Obradovic sotto la direzione creativa di Anna Meneguzzo), il commercial riesce a trattare un argomento delicato come quello dell’igiene intima femminile con ironia, trovando un escamotage eccezionale per tenere l’attenzione desta sul prodotto e sul suo plus: la facilità d’uso. Accanto al commento di Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez, direttori creativi del Gruppo Leo Burnett Italia, che dichiarano: «I risultati di questa ricerca sono la degna conclusione di un anno straordinario, pieno di soddisfazioni e riconoscimenti che certificano che il nostro metodo di lavoro è quello giusto», si unisce la soddisfazione dell’azienda per aver visto il proprio film primo della sue categoria. «Siamo contentissimi di sapere che lo spot Tampax è il primo in classifica per toiletries-cosmesi - dichiara Elizabeth Cater, brand manager Tampax Italia -. Anche le nostre ricerche ci avevano dimostrato che questo spot riesce a portare il messaggio del brand Tampax con simpatia e chiarezza, grazie all’ottimo lavoro fatto insieme al team di Leo Burnett Milano. I risultati di business ne hanno confermato la validità e intendiamo continuare con questo stile di comunicazione nel prossimo futuro». In effetti, Leo Burnett Italia è dal 1999 hub di riferimento per Tampax e Alldays nella regione Western Europe e ha pensato a un progetto olistico (pianificato su stampa e con un sito internet, oltre che in tv) internzionale. La campagna, infatti, è andata in onda anche in Inghilterra, Irlanda, Francia, Svizzera, Belgio e Spagna. E’ sempre la formica al centro del film per Cartacamomilla, così morbida e resistente da far rimbalzare la malcapitata sul soffitto fino a sfondarlo per diversi piani. Per fortuna che nel condominio tutti utilizzano Cartacamomilla, così la formichina può attutire la caduta. Perché la vera novità del prodotto è la sua straordinaria lunghezza. GARNIER NUTRISSE credits Azienda: Saipo L’Oréal Agenzia: Publicis Dir. creativo esecutivo: Alasdhair Macgregor-Hastie Direttore creativo associato/art: Daniela Zorzi Copy: Sandra Vitucci Cdp: WAM Regia: E. Zoncka Nel film di Publicis per Garnier Nutrisse Crema, la linea di colorazione che mentre colora nutre a fondo i capelli grazie agli oli nutritivi di frutti, Sabrina Ferilli è a casa al telefono con la madre, alla quale racconta entusiasta le qualità di Garnier Nutrisse, riassumendole nel claim finale: “Capelli nutriti, colore più bello”. 80 focus ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI QUELLI DELLA… CALZA I n una categoria tutta al femminile, dove si registra il divario più elevato tra donne e uomini, ha avuto successo il “musical” di Pompea sulle note di “Ma la notte no”, indimenticabile successo di Renzo Arbore rivisitato in “Ma Pompea no”. E’ uno spot in cui la marca emerge con forza, certamente grazie dalla continua ripetizione del ritornello, ma anche per l’equity che Pompea si è costruita nel tempo, del tutto coerente con il refrain “che stress tutto il giorno... ma Pompea no”. Secondo posto per il bel filmato di Calzedonia, molto emoziona- credits Azienda: Pompea Prodotto: Intimo e calze Agenzia: Selection Direzione creativa: Antonia Capasso Copy: Linda Massignan Art: Michele Nocchi Cdp: Alto Verbano Regia: Bruce Parramore le per la scelta delle immagini e della suggestiva colonna sonora. Unico neo rispetto al vincitore è che “Speriamo che sia femmina” finisce forse per essere una celebrazione della donna, più che del marchio. Completa il podio Nike Woman, con la ballerina che si esibisce davanti a un pubblico virtuale (su un mega-schermo) combinando grazia e grandi doti atletiche. L’efficacia di questo spot è legata al tema della valorizzazione del destinatario, che riprende - non troppo velatamente - un buon successo televisivo come “Amici”. Sono tutti al femminile i film scelti dal campione di ADVice per la categoria “Uso personale 2”. Denominatore comune sono le immagini dense di colore e colonne sonore che contribuiscono a fare ricordare gli spot. Ma anche a creare suggestioni POMPEA Azienda: Pompea P ompea ha cambiato musica. E i risultati sono evidenti. «Dopo il fortunato format che ha lanciato Pompea con la comunicazione stile “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, siamo tornati con una campagna premiata e premiante capace di trasmettere la promessaclaim “no stress” che ormai identifica il brand spiega Gian Maria Mocchetti, direttore clienti dell’agenzia Selection -. E la scelta del musical - giocato sull’ironia, sul colore, sulla libertà di movimento - si è rivelata particolarmente adatta per riportare l’attenzione su una marca che fa del comfort uno stile di vita. A contribuire al successo è stata inoltre la parodia del brano “Ma la notte no!” di Renzo Arbore e Claudio Mattone trasformato in “Ma Pom- pea no!”». Il successo cui alludeva il direttore clienti di Selection non si riferisce soltanto ai riconoscimenti ottenuti dalla campagna, ma anche ai risultati messi a segno dall’azienda, a testimonianza dell’efficacia della scelta creativa. «E’ stato il nostro primo spot ispirato Azienda: Calzedonia Agenzia: Saatchi & Saatchi Direzione creativa: Guido Cornara e Agostino Toscana Copy: Antonio Gigliotti Art: Micaela Trani Cdp: FilmMaster Regia: Luca Lucini gestione degli attori e grande esperienza nel coordinare, a livello coreografico, sia attori sia ballerini. Abbiamo girato in Argentina, con un cast composto dai rappresentanti di una delle principali scuole di ballo di Buenos Aires. E i risultati sono stati eccellenti». credits CALZEDONIA credits al genere “musical” - aggiunge Giacomo Pozzetto, a.d. di Alto Verbano -, e la nostra priorità era quella di trovare il regista più adatto. Bruce Parramore ci ha convinto subito. La sua reel conteneva tutte le caratteristiche richieste da questo film: umorismo, allegria, capacità di Azienda: Nike Agenzia: Wieden+Kennedy Amsterdam Direzione creativa: Mark Hunter e Alvaro Sotomayor Direzione creativa esecutiva: Al Moseley e John Norman Coreografia: Jamie King Regia: Dawn Shadforth Il film di Saatchi & Saatchi per Calzedonia racconta le tappe più importanti della vita di una donna da quando muove i primi passi, a quando diventa mamma. Il claim chiude questo metaforico “cerchio della vita” con l’augurio che la creatura che scalcia nel suo pancione sia una femmina, proprio come quella che avevamo visto scalciare nella culla all’inizio del film. NIKE Femminilità e atleticità sono in scena sulle note dei Chemical Brothers interpretate dalla ballerina francese Sofia Boutella. Obiettivo dello spot di Wieden+Kennedy Amsterdam per Nike è quello di dimostrare che anche i ballerini sono veri e propri atleti e che, quindi, la danza è uno sport a tutti gli effetti. Come recita il claim “Tell me I’m not an athlete”... 82 focus PRODOTTI PER L’ABITAZIONE SVEDESI CONTRO PINGUINI A i vertici della classifica troviamo due campagne Ikea, che sono però molto differenti nei loro elementi salienti e nei punteggi che ottengono. Ikea (“Spazio alle idee”) gioca sull’equivoco che la rende particolarmente simpatica e di impatto. La vittoria è dovuta anche all’associazione al brand: Ikea cavalca uno dei temi vincenti nel 2006 il patto con il consumatore - esprimendo la sua capacità di trasformare ogni casa in qualcosa di personale e originale. Ikea (“Cartello vendesi”) agisce soprattutto sulla memorabilità e lo fa toccando due temi su cui gli italiani hanno i nervi scoperti: la casa e l’aumento dei prezzi. Priva del dinamismo che caratterizza la “sorella” più efficace, non riesce ad essere parimenti incisiva in termini di gradimento. Pinguino Aria-Acqua, terzo classificato, pone il prodotto al centro della realizzazione ed utilizzando una colonna sonora ormai nota ne beneficia in termini di associazione. La visita inaspettata degli amici è però un tema poco distintivo - già utilizzato anche da altri - che quindi non riesce a fissare con efficacia il ricordo del filmato. IKEA Desiderio di originalità e problemi reali (i costi per l’acquisto della casa) mettono sui primi gradini del podio due commercial della catena di mobili in kit Ikea. Due soggetti molto diversi che tuttavia hanno saputo suscitare interesse e ricordo negli italiani F credits Agenzia: Publicis Direttore creativo/art: Piero Bagolini Direttore creativo/art: Silvano Cattaneo Direttore creativo esecutivo: Alasdhair Macgregor-Hastie Cdp: Akita Film Regia: Matteo Pellegrini IKEA a leva sull’evoluzione della cultura della casa, in cui si modifica più spesso l’arredamento o la disposizione dei mobili e gli spazi sono sempre meno legati ad un unico specifico uso, il film firmato da Publicis per Ikea. La creatività sottolinea come la catena svedese specializzata in mobili in kit e oggetti per la casa, con la sua offerta d’arredo di design e qualità al giusto prezzo, diventa il partner ideale per arredare una casa a misura delle proprie esigenze e del proprio gusto, grazie alle sue tante soluzioni flessibili, modulabili e multistile. Nello spot, una giovane coppia va in visita ad un amico. Il padrone di casa, ancora sotto la doccia, la invita ad accomodarsi gridando dal bagno “Fate pure come se foste a casa vostra”. I due prendono l’invito alla lettera e cominciano a spostare mobili e soprammobili, tende e tappeti, fino ad ottenere un ambiente del tutto diverso e calibrato sui loro gusti e le loro esigenze. «Publicis ha sempre cercato di fare leva sul posizionamento democratico di Ikea, non solo attraverso la creatività, ma soprattutto attraverso il loro modo di essere - commenta Alasdhair Macgregor-Hastie, executive creative director dell’agenzia creativa -. La preferenza accordata dagli italiani ai film dimostra che il nostro approccio evidentemente è stato apprezzato. Ed è un grande risultato sia per Publicis sia per Ikea». «Se, come credo, è il risultato quello che conta allora sono molto soddisfatto del film - aggiunge Paolo Zaninello, executive producer di Akita Film, che ha prodotto il commercial -. Spero soprattutto che lo sia il cliente». PINGUINO ARIA ACQUA credits Agenzia: Publicis Direttore creativo/art: Piero Bagolini Direttore creativo/art: Silvano Cattaneo Direttore creativo esecutivo: Alasdhair Macgregor-Hastie Cdp: Movie Magic International Regia: Roberto Badò Con il concept creativo “La casa, un diritto di tutti”, Publicis ha portato per la prima volta Ikea Italia in televisione. Nello spot, persone di ogni età, accanto al classico cartello “Vendesi”, parlano liberamente delle esperienze vissute alla ricerca di una casa. Il film si chiude con l’aiuto concreto offerto da Ikea, come recita il claim: “Una casa costa un occhio? Risparmiatevi almeno l’altro”. credits Azienda: De’Longhi Prodotto: Pinguino Acqua-Aria Agenzia: Max Information Direzione creativa: Roberto Cappelletti Cdp: Brw Regia: Bosi+Sironi Fotografia: Sergio De’ Feudis Il fim mostra una serata afosa e calda. In una piazza tutti cercano refrigerio. Un ragazzo rientra in casa con il suo Pinguino De’ Longhi, lo aziona e si gode il fresco benessere. Ad un tratto bussa alla porta una bella ragazza che si accomoda in casa, ma, mentre il protagonista sta per chiudere la porta, una folla di gente gli invade l’appartamento: tutti vogliono il fresco di Pinguino De’ Longhi. 84 focus AUTOMOTIVE GRANDEUR FRANCESE U na categoria, quella dell’auto, caratterizzata da un grande equilibrio, con i tre vincitori - tutti brand francesi - molto allineati in termini di efficacia. In testa alla classifica troviamo Michelin, esempio emblematico del “racconto di sé”, una delle chiavi di successo delle campagne 2006. L’azienda si presenta, racconta tramite visual e copy il suo impegno, svela i valori in cui crede e propone quasi un patto di fiducia con il consumatore. Medaglia d’argento per la nuova Peugeot 207: le due coccinelle paradossalmente rubano il ruolo di protagonista all’auto, che ciò nonostante si fa notare per le sue nuove forme e la situazione paradossa- le che attira l’attenzione dei passanti. La musica molto azzeccata, il dinamismo della realizzazione e l’energia che sprigiona ne fanno la pubblicità più gradita in assoluto, in particolare tra i giovani. La medaglia di bronzo è per Citroën C2, che arriva ad un soffio dalla cugina francese. La “risoluzione assurda”, filone emergente nello scorso anno, perde un po’ di smalto nell’evoluzione dello scenario comunicazionale del 2006, ed è forse questo il motivo per cui C2 non è dirompente in termini di memorabilità; tuttavia, l’utilizzo di un testimonial conosciuto come Linus consente una facile associazione al prodotto. Tre aziende d’oltralpe hanno saputo colpire i consumatori italiani con film caratterizzati da format differenti: il primo offre garanzie con lo storico“Bibendum”, il secondo“attira”con le coccinelle innamorate, il terzo punta sul testimonial MICHELIN credits Azienda: Michelin Prodotto: Pneumatici Agenzia: adattamento Tbwa\Italia PEUGEOT 207 credits Azienda: Peugeot Automobili Italia Prodotto: Peugeot 207 Agenzia: Euro Rscg Milano Direttore creativo: Roberto Greco Copy: Luigi Fattore Art: Alberto Maccari Cdp: Paranoid Projects + Xlr8 Regia: Thierry Poiraud A tre anni dall’ultima presenza televisiva, Michelin è tornata in comunicazione con una campagna dal sapore istituzionale destinata ai suoi pneumatici. Il messaggio pubblicitario paneuropeo, realizzato da Tbwa Parigi e adattato nel nostro Paese da Tbwa\Italia, ha segnato anche il ritorno di “Bibendum” e, con il claim “Michelin. Il modo migliore di avanzare”, ha dato vita ad un’attività dal forte contenuto emotivo, teso a colpire chi già ricordava il mitico “omino” Michelin sia i target più giovani con un focus sul concetto di viabilità sostenibile di cui si fa portavoce l’azienda. Lo spot di cui è protagonista “Bibendum” che aiuta un bambino a disegnare ha raggiunto lo scopo dell’azienda di sottolineare la vicinanza del proprio brand ai consumatori, che lo hanno premiato ponendolo sul primo gradino del podio di ADVice. «I test che effettuiamo a misurazione delle nostre campagne pubblicitarie hanno in effetti mostrato risultati decisamente positivi sia in termini di gradimento che di ricordo - afferma Massimo Andreoni, responsabile marleting di Michelin -. La presenza di “Bibendum” l’omino Michelin, ha in più contribuito a dare un forte segno di distintività al nostro spot». Circa le anticipazioni sulle prossime réclame «Siamo ora in fase di definizione della nostra strategia di comunicazione per quanto riguarda il 2007». conclude Andreoni. Oltre al commercial, la campagna pubblicitaria internazionale si è anche avvalsa di una pianificazione su stampa, con creatività però differente. Nel visual “Bibendum” proponeva il concetto di perennità delle prestazioni dei prodotti dell’azienda francese, che accompagnano la mobilità dal primo all’ultimo chilometro. E’ dunque possibile, come in altri casi di marchi noti affidati a testimonial particolarmente capaci di mantenere l’attenzione sul prodotto o sulla marca, che a fissare l’immagine della marca nella mente dei consumatori abbiano contribuito anche le creatività su altri mezzi oltre a quello televisivo. Per il lancio della Peugeot 207, il concept alla base della comunicazione ideata da Euro Rscg Worldwide - e adattata per l’Italia da Euro Rscg Milano -, teso a porre l’accento sull’energia della nuova vettura, ha colto nel segno. Nel commercial, due coccinelle, entrate nella nuova 207, si abbandonano ad una passione senza freni, amplificata dall’energia che l’auto trasmette loro. Un modo diverso per comunicare i plus di una vettura e farli ricordare CITROËN C2 credits Azienda: Citroën Prodotto: Citroën C2 Deejay Agenzia: Euro Rscg Milano Direzione creativa: Giovanni Porro Copy: Anna Triolo Art: Isabella Musacchia Cdp: FilmMaster Regia: Matteo Pellegrini Dopo essersi trovato alle prese con “rapper” americani e con gli alieni, Linus, testimonial dello spot si trova alle prese con delle cornacchie dispettose che sporcano il tetto della sua C2. Linus non si fa certo prendere dallo sconforto: sale in macchina, accende lo stereo e la potenza dei 160 Watt dell’impianto Pioneer fa immediatamente saltare via tutto lo sporco dalla macchina che va ad imbrattare le cornacchie dispettose, realizzate in 3D. 86 focus DENARO PERSONALE CABARET IN AULA Q uesta categoria è quella che negli ultimi anni ha dimostrato una grande crescita degli investimenti pubblicitari, parallelamente all’impegno creativo. Sempre più spesso assistiamo ad idee nuove e originali, focalizzate sul prodotto: è proprio questa la caratteristica che accomuna i vincitori. La medaglia d’oro va ad Alleanza Assicurazioni: la “Lezione di Previdenza”, argomento un po’ ostico ma di grande attualità, aiuta a raccontare il prodotto ed è premiata da un elevato ricordo. La simpatia di Dario Vergassola e la battuta finale “per punizione, a cena con mia suocera” ne fanno una pubblicità di successo. In Conto Arancio, secondo arrivato, assistiamo ad un confronto tra gli interessi generati da Conto Arancio e quelli di altre forme di investimento (materasso incluso). Ancora una volta si punta sul prodotto e le sue performance, caratteristiche a cui gli italiani sono diventati molto sensibili: questo, unitamente alla zucca arancio, favorisce il riconoscimento del film, malgrado la comunicazione non sia così impattante come quelle del passato. PrestitoBancoPosta con il suo terzo posto sancisce la promozione dei “Paguri” da personaggi qualunque a testimonial. Il clima di tensione suscitato dai motociclisti alla “Easy Rider” si stempera nelle battute finali, creando una situazione inaspettata che premia il gradimento del filmato. In una tra le categorie più dinamiche dal punto di vista pubblicitario, i film sul podio utilizzano qui la comicità per attrarre l’attenzione su prodotti non sempre semplici da comprendere ALLEANZA ASSICURAZIONI I Azienda: Alleanza Assicurazioni Prodotto: Polizza D’Oro Agenzia: Lorenzo Marini & Associati Direzione creativa: Lorenzo Marini Copy: Elisa Maino Art: Paolo Bianchini Cdp: Movie Magic Regia: Roberto Badò n un mercato sempre più competitivo Alleanza Assicurazioni ha deciso di adottare una strategia più idonea a permetterle di svolgere il ruolo di protagonista assoluta del segmento vita. Poiché nell’offerta della compagnia assicurativa è presente un prodotto che, da solo, rappresenta una porzione molto significativa del fatturato globale, è stato scelto di concentrare tutte le risorse sulla comunicazione della Polizza d’Oro, con gli obiettivi di sostenere la rete di vendita nel collocamento del prodotto e di ribadire i contenuti di immagine del marchio. «Polizza d’Oro, uno dei prodotti assicurativi di maggior successo, viene spiegato in tutti i suoi aspetti grazie ad una serie di soggetti che prevedono il format della scuola nello stile della commedia all’italiana - spiega Daniele Pelissero, direttore generale dell’agenzia Lorenzo Marini & Associati -. Si tratta di film che rappresentano inoltre la naturale evoluzione dei primi commercial “interviste”: il testimonial Dario Vergassola smette i panni di intervistatore per indossare quelli di docente del “supercorso” di specializzazione per gli agenti di Alleanza. Nei due soggetti “Scuola”, però, gli stessi agenti non subiscono più le stilettate di Vergassola, come nella campagna precedente, ma anzi gli tengono testa dimostrando in ogni occasione preparazione e prontezza di riflessi, dando origine ad un mix di informazione ed intrattenimento piacevole ed allo stesso tempo efficace». Il ritorno ad una comunicazione di prodotto segna anche una riscoperta della parola. «Lontano da effetti speciali e sensualità ridondanti, riscopriamo il piacere della battuta veloce, dell’informazione mista ad ironia - prosegue Lorenzo Marini, presidente e direttore creativo dell’agenzia -. Non è nel nostro stile usare testimonial, ma in questo caso la necessità di intrattenere era così chiara che l’unica strada possibile è sembrata l’uso della simpatia per diventare più credibili e più vicini al consumatore. Sia il prodotto, con tutti i suoi plus, sia la figura degli agenti assumono una funzione di assoluta centralità nella rappresentazione ironicamente diretta, ancora una volta, da Dario Vergassola». CONTO ARANCIO PRESTITOBANCOPOSTA credits credits Azienda: Ing Direct Prodotto: Conto Arancio Agenzia: CasiraghiGreco& Direzione creativa: Cesare Casiraghi Cdp: Mercurio Cinematografica Regia: Bosi+Sironi Numeri reali, risultati concreti, ma anche ironia e divertimento. Sono questi i punti forti dello spot, in cui due attori comici, Giorgio Melazzi e Michelangelo Pulci dei Cavalli Marci, raccontano e mimano i rendimenti del conto di deposito Ing Direct confrontandoli con altre forme di risparmio utilizzate dagli italiani, il materasso, il conto corrente e i Bot. Il tutto ambientato in uno spazio color bianco e minimal, simbolo di semplicità e immediatezza. credits Azienda: Poste Italiane Prodotto: PrestitoBancoPosta Agenzia: Leo Burnett Direttore creativo: Sergio Rodriguez Direttore creativo associato: Licia Martella Copy: Emiliano Antonetti Art: Hilde Capra Cdp: Buddy Film Fa parte della saga dei “Paguri” anche il film su PrestitoBancoPosta, in cui una banda di motociclisti dall’aspetto poco rassicurante insegue i due protagonisti, che si rilassano solo quando scoprono che possono dare al capo degli “harleysti” la soluzione al suo problema: come fare a regalare alla bella fidanzata un motorino. Ancora una volta i “Paguri” vengono riconosciuti come autentici “esperti” di BancoPosta in grado di dare la risposta giusta. 88 focus TEMPO LIBERO LA DIVA DELLA PORTA ACCANTO S ky piazza ben due filmati sul podio, e non è una novità. Vince Sky Cinema con la dolce “Nicoletta” Kidman nei panni della vicina di casa che tutti vorremmo. La normalizzazione della testimonial è ben giocata e genera gradimento; il format (il grande cinema vive con te) è molto associato a Sky: sono questi i due ingredienti vincenti, malgrado una memorabilità non elevatissima. Secondo è Sky Calcio, che mostra l’esultanza dei campioni del mondo in borghese: Pirlo, Cannavaro e Toni si esaltano sulle note di “Felicità” in mezzo a passanti stupiti e divertiti. Un altro esempio perfetto della ricetta Sky, che rispetto al vincitore ha però l’inevitabile limite di interessare più il target maschile rispetto a quello femminile. Al terzo posto troviamo il Lotto Istantaneo, con un Lello Arena un tantino sadico che lascia sotto la pioggia il suo strampalato e buffo interlocutore. Testimonial e format consolidato garantiscono memorabilità e associazione al prodotto decisamente elevate; il gradimento, pur positivo, risulta un po’ segmentante. Come ci insegna il successo de “L’Isola dei Famosi”, un pizzico di sadismo è divertente e gradito dal pubblico televisivo, ma funziona decisamente meglio quando a subire è il “famoso”, non il “normale”. E’il diverso approccio ai testimonial l’ingrediente principale che contribuisce all’oro e all’argento di Sky, con una star hollywoodiana e tre campioni del mondo calati nella vita comune di tutti noi. Premiato anche il“sadismo”di Lotto Istantaneo con Lello Arena SKY CINEMA D ura da tre anni il sodalizio tra Sky e i suoi creativi - prima in Red Cell, ora in 1861 United – e i risultati si vedono: «La nostra brand awareness in 36 mesi ha raggiunto il 95%» concorda Marcello Maggioni, responsabile acquisizione clienti di Sky Italia. Un merito condiviso tra azienda e agenzia, che hanno sviluppato una sintonia sfociata in campagne che sanno distinguersi, farsi ricordare e che, soprattutto, il pubblico ricollega al brand. E non di certo solo perché interpretate da personaggi famosi: «Credo sia premiante il diverso utilizzo dei testimonial da parte di Sky - riflette Maggioni -. Nelle nostre pubblicità essi abbandonano la loro immagine stereotipata per diventare la rappresentazione stessa del nostro prodotto. Così, nei nostri spot, Nicole Kidman è “il cinema”, così come Pirlo, Cannavaro e Toni sono “il calcio”, solo per citare gli esempi dei film che sono emersi come particolarmente graditi nella ricerca ADVice. Non, quindi, star hollywoodiane e “palloni d’oro”, ma volti famosi calati nella realtà quotidiana delle persone comuni». In nessun caso, infatti, i testimonial “recitano” la parte di loro stessi all’interno del proprio mondo profes- credits Azienda: Sky Italia Prodotto: Sky Cinema Agenzia: 1861United Direttori creativi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia Copy: Vincenzo Celli Art: Peppe Cirillo Cdp: (h)Films Regia: Brian Buckley SKY CALCIO credits Azienda: Sky Italia Prodotto: Sky Calcio Agenzia: 1861United Direttori creativi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia Copy: Pino Rozzi Art: Roberto Battaglia Cdp: Mercurio Cinematografica Regia: John Herman sionale. «Ha mai visto, in uno dei nostri commercial un calciatore nella divisa della squadra o che faccia evoluzioni con un pallone? - aggiunge Maggioni -. Il nostro segreto è questo». «Concordo sul fatto che a colpire il pubblico sia proprio l’approccio diverso nei confronti delle celebrity - concorda Nicola Belli, general manager di 1861 United -, che Sky ha da subito condiviso con l’agenzia, in qualche modo coraggiosamente, poiché si è trattato di una scelta molto differente rispetto a quella di altri che si affidano a volti famosi per le loro pubblicità». E se la strategia ha dato ottimi frutti, l’esecuzione non è stata da meno. Per quanto riguarda lo shooting della campagna con Nicole Kidman, la produzione ricorda alcuni curiosi aneddoti. «La Kidman ha portato con sé i suoi fedelissimi parrucchiere e truccatore da Los Angeles e la sua assistente personale - ricorda Stella Orsini, executive producer di (h)Films -. E’ stata solo 24 ore a Roma perché ha incastrato lo shoot tra le riprese del film “The golden compass” che stava girando a Londra. Ha lavorato dieci ore senza mai fare pausa per completare le riprese di tutte le scene di sua competenza dei quattro spot». LOTTO ISTANTANEO Nel film, tre Campioni del Mondo, il capitano azzurro Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo e Luca Toni, urlano la loro gioia in situazioni del tutto normali come un tranquillo ristorante, una strada trafficata, una corsa ciclistica, un campo da golf, un silenzioso cortile. Per questo, la colonna sonora non poteva che essere “Felicità” di Al Bano. I tre spot avevano anche il compito di lanciare una nuova offerta Sky, con il claim “Non smettere di sognare”. credits Azienda: Lottomatica Prodotto: Lotto Istantaneo Agenzia: Armando Testa Direttori creativi: Vincenzo Vigo e Raffaele Balducci Copy: Vincenzo Vigo Art: Raffaele Balducci Cdp: Little Bull Regia: Marco Guidone Per il lancio del Gioco del Lotto Istantaneo, l’agenzia Armando Testa e l’azienda Lottomatica hanno scelto come testimonial Lello Arena, affidandogli il compito di spiegare la novità a un refrattario consumatore. Così refrattario e difficile da istruire che il noto comico, non senza un certo sadismo, arriva qualche volta a punire il malcapitato lasciandolo sotto la pioggia a ripetere le regole del nuovo gioco. 90 focus TELECOMUNICAZIONI 1 BATTUTE VINCENTI L a categoria da sempre più combattuta, dove si raggiungono le vette della memorabilità e dell’associazione al brand, grazie anche a pressioni da capogiro, ha scoperto l’intrattenimento. La novità del 2006 è che tutti, ma proprio tutti, puntano decisamente a divertire e lo fanno con le solite armi ben affilate: testimonial e format consolidati. La spunta Infostrada per il piano tariffario Happy Italy, che vince proprio grazie al gradimento del filmato: l’evoluzione del format “homeless” risulta decisamente divertente per il contrasto tra il ristoratore Fiorello sempre al telefono e il cameriere Mike Bongiorno che lavora sodo. Azzeccata anche la gag con i due testimonial che cacciano dal locale… se stessi. Secondo posto al fotofinish: ha la meglio la surreale partita a scacchi telefonica Wind tra Aldo, Giovanni e Giacomo, con la partecipazione straordinaria di “zia Caterina” e della sua battaglia navale. Molto impattante l’immagine finale con Aldo che per penitenza gonfia un improbabile salvagente gigante a forma di papera. Completa il podio un altro binomio di provata esperienza: Pronto Pagine Gialle con Claudio Bisio, lo storico tassista Walter, che dal bagno turco trova un ristorante giapponese per un amico spagnolo, grazie alla precisione svizzera del call center. INFOSTRADA WIND credits credits Azienda: Wind Prodotto: Infostrada Happy Italy Creatività: Barro, Alberto di Risio e Francesco Bozzi Cdp: Mercurio Cinematografica Regia: Paolo Virzì Fiorello e Mike Bongiorno, Aldo, Giovanni e Giacomo, Claudio Bisio. I testimonial delle campagne vincitrici contribuiscono al successo. Ma senza mettere in ombra ciò che pubblicizzano Azienda: Wind Prodotto: Family Pack Creatività: Aldo, Giovanni e Giacomo Cdp: Movie Magic Regia: Marcello Cesena Nello spot, Aldo, Giovanni e Giacomo sono impegnati in una partita a scacchi telefonica a coppie. Giovanni e Giacomo, rispettivamente su un albero e in piscina, contro Aldo - comodamente disteso su un’amaca - e Zia Caterina, nel suo giardino in Sicilia. I quattro si consultano per la mossa vincente ma Zia Caterina non ha ben chiare le regole del gioco... E Aldo pagherà pegno. SEAT PAGINE GIALLE «I nostri cinque testimonial ci stanno dando risultati straordinari, sia perché sono tutti personaggi - con le loro diverse caratteristiche - dal preciso profilo umoristico o comico, ma sempre “intelligente”, raffinato e in grado di rappresentare ironicamente e in modo diretto l’Italia di oggi, sia perché proprio per questo sono perfettamente funzionali al nostro obiettivo di comunicare in modo semplice e immediato, così come lo sono le nostre offerte commerciali. E il ritorno in termini di immagine e di efficacia delle campagne del trio Aldo, Giovanni e Giacomo per Wind e del duo Fiorello Mike per Infostrada è più che positivo, tanto che l’impianto strategico legato a questi cinque protagonisti verrà confermato anche nel 2007». Con queste parole, Alessandra Bianchini responsabile della divisione pubblicità di Wind commenta il doppio podio guadagnato nell’edizione 2006 della ricerca ADVice. Il particolare, l’”Oro” è andato al commercial firmato da Barro, Alberto di Risio e Francesco Bozzi per l’offerta Happy Italy di Infostrada. Nel film ritornano i due testimonial - già presenti in una precedente campagna in cui vestivano i panni di “clochard”, dopo essere stati rovinati dall’eccessivo costo di un abbonamento telefonico con un operatore diverso da Infostrada - che cercano di reintegrarsi nella società: dopo il periodo buio in cui erano costretti all’accattonaggio, ora hanno trovato lavoro in un ristorante. Ma i battibecchi tra i due non cessano. A causa della convenienza dell’offerta Happy Italy, Fiorello trascorre troppo tempo al telefono e Mike si lamenta per dover sostenere troppo lavoro. Interessante il finale, che si presta al sorriso e, tra le righe, a una piccola riflessione: al ristorante approdano due clochard in cerca di un pasto caldo. I due mendicanti sono lo stesso Bongiorno e Fiorello dei film precedenti. E’ uno scherzo dell’immaginazione? Mike non sembra farci molto caso, e li caccia. La morale? Mai negare un aiuto, soprattutto se si conoscono le difficoltà. Anche perché non è detto che il passato non possa ritornare... Un applauso ai creativi che hanno inserito il metamessaggio! credits Azienda: Seat Pagine Gialle Prodotto: 89.24.24 Pronto PagineGialle Agenzia: SaffirioTortelliVigoriti Direttore creativo: Aurelio Tortelli Copy: Mara Mincolelli Art: Maddalena Giavarini Cdp: New Partners Regia: Roberto Badò Claudio Bisio chiama il servizio 89.24.24 durante un rilassante bagno turco, certo di poter delegare la ricerca di un ristorante giapponese per il suo amico spagnolo alla perizia svizzera dagli operatori di Seat PG che rispondono a tutte le informazioni richieste in tempo reale. Lo spot mantiene un legame con i precedenti, ma inserisce l’invito ad utilizzare il prodotto per risparmiare del tempo e impiegarlo per ciò che si ama davvero. 92 focus TELECOMUNICAZIONI 2 PIANGE IL TELEFONINO S uperato il fenomeno status symbol di qualche anno fa, il telefonino è ormai diventato un oggetto di uso comune: questa progressiva banalizzazione dei cellulari rende sempre più difficile comunicare il prodotto. L’aspetto critico comune a tutte le comunicazioni in questa categoria è dunque la limitata memorabilità, mentre l’efficacia deriva soprattutto dalla capacità di attribuire al prodotto una personalità forte. Al primo posto si classifica Samsung The Ultra Edition 6.9/12.9/9.9 in virtù di un filmato originale e dinamico, molto centrato sul prodotto (ben presentato come cellulare ultra-sottile, innovativo, versatile e molto facile da usare). Secondo posto per Nokia l’Amour Collection, un riuscito esercizio di stile che del prodotto esalta soprattutto l’estetica e l’aspirazionalità. Solo terzo il saluto di Samsung ai Giochi Olimpici di Torino, malgrado la rilevanza dell’evento e la partecipazione di Alberto Tomba come testimonial: questi due elementi hanno avuto un impatto positivo sulla memorabilità (la più elevata nella categoria), ma l’assenza di un vero focus sul prodotto ha pesato negativamente sull’efficacia. SAMSUNG credits Azienda: Samsung Prodotto: Samsung The Ultra Edition 6.9/12.9/9.9 Agenzia: adattamento Cheil Communication Italia «Questo riconoscimento testimonia quanto il lavoro dei nostri creativi e delle persone che collaborano con noi sia efficace e gradito al pubblico - afferma Doo Young Yoo, presidente di Samsung Electronics Italia -. Credo che la campagna “Ultra Edition” abbia avuto successo perché è riuscita a trasmettere in modo adeguato e particolare ai consumatori le potenzialità e l’alta qualità del prodotto. Anche i risultati di vendita lo dimostrano: la linea Ultra sta andando molto bene. Si tratta di cellulari ricchi di funzioni molto avanzate ma di semplice utilizzo, caratterizzati da un design accattivante ma lineare e, soprattutto, unico. Per quanto riguarda il 2007, il nostro obiettivo sarà quello di creare campagne pubblicitarie altrettanto efficaci. Proseguiremo pertanto sullo stesso filone, sempre attenti alle tendenze e alle novità che possano interessare i consumatori». NOKIA credits Azienda: Nokia Prodotto: Nokia 7360-7370-7380 Agenzia: Grey Worldwide SAMSUNG credits Azienda: Samsung Prodotto: Samsung Z510 Agenzia: adattamento Cheil Communication Italia CAMPAGNE SOCIALI COINVOLGERE CON POCHI GRPS L e campagne sociali confermano la loro peculiarità: sono poco ricordate, ma molto apprezzate da chi le nota, grazie della loro capacità di coinvolgere emotivamente. La campagna vincente è quella del Servizio Civile, assai gradita grazie a un tono misurato, ben rappresentato dalla colonna sonora e dal girato: un piano sequenza su realtà diverse - dai bambini agli anziani - che riesce a trasmettere la trasversalità di “una scelta che cambia la vita”. Molto apprezzato e coinvolgente anche lo spot della LAV, Lega Antivivisezione, che gioca sull’equivoco: la fine di un rapporto di coppia vs l’abbandono del proprio cane. Il limite sta però nella sua non facile decodifica: la situazione si capisce solo alla fine e richiede una certa attenzione da parte del pubblico. A fronte di una pressione molto bassa, questa difficoltà di lettura finisce per limitare ulteriormente il ricordo. Al terzo posto la campagna UNA, Unione Nazionale Avicoltori, ideata per sostenere la qualità del Pollo Italiano nel periodo in cui imperversava la paura per l’aviaria: la storia è facile e divertente (comprando un pollo ti porti a casa tutta la sicurezza che si porta dietro, sottoforma di una piccola folla di “garanti della qualità”), ma non è particolarmente originale. SERVIZIO CIVILE Realizzata per promuovere il bando 2005 per 36.138 volontari, la campagna del Servizio Civile Nazionale è arrivata in un momento di trasformazione dell’ente: l’ingresso volontario dei ragazzi - non più soggetti alla coscrizione della leva - e l’innalzamento del limite massimo di età a 28 anni. Protagonista del film è un ragazzo la cui attenzione è colpita da un manifesto del Servizio Civile e sceglie di aderirvi. Le immagini successive mostrano lo stesso giovane che indossa la maglietta con il logo dell’ente insieme ad altri ragazzi già impegnati nelle attività di servizio. Sulle note della colonna sonora, ragazzi e ragazze impegnati nel Servizio Civile “mettono in circolo” emozioni, sentimenti, solidarietà e rispetto. Anche questo spot mantiene il claim storico della campagna: “Una scelta che cambia la vita. Tua e degli altri”. Ormai diventati oggetti di uso comune, i cellulari faticano a trovare concept distintivi, con il risultato di una diffusa, scarsa capacità di essere ricordati I film della categoria sono poco ricordati, ma molto apprezzati, grazie alla loro capacità di coinvolgere la platea televisiva sotto l’aspetto emotivo LAV credits Azienda: LAV Agenzia: Cookies Direzione creativa: Massimo Guastini e Alba Ronchi Copy: Massimo Guastini e Francesca Mudanò Art: Alba Ronchi Cdp: Bedeschi Film Regia: Gigi Piola UNA credits Azienda: Unione Nazionale Avicoltori Agenzia: Y&R Roma Direzione creativa: Alessandro Canale Copy: Alessandro Diotallevi Art: Corrado Frontoni Cdp: FilmMaster Regia: Andrea Zaccariello 94 focus COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE C’ERA UNA VOLTA … Q uesta categoria è da sempre caratterizzata da valori di efficacia piuttosto contenuti a causa di un ricordo tra i più bassi e di un gradimento non elevato. Enel riesce ad emergere grazie alla capacità narrativa di Giancarlo Giannini, all’atmosfera che si viene a creare, al racconto quasi fiabesco: elementi che producono un discreto ricordo e ci conducono per mano al messaggio conclusivo. Anche Findus, al secondo posto, ci racconta una storia che parte dal neona- to per arrivare all’uomo adulto. Il collegamento al brand, tuttavia, non è immediato e risulta difficile riconoscere al filmato un giudizio di rispondenza ai propri bisogni, identificandolo esclusivamente nella “naturalità delle cose”. Al terzo posto Zurich ci pone di fronte ad un interrogativo riguardante un prodotto che si rivela essere una novità mondiale (gli speciali trampoli). Malgrado la domanda sia coinvolgente, il filmato predilige il livello razionale a quello emotivo, pregiudicando il ricordo e il collegamento al brand e ai suoi prodotti. ENEL FINDUS credits credits Azienda: Enel Agenzia: Saatchi & Saatchi Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci Cdp: (h)Films Regia: Laurence Dunmore Azienda: Unilever Italia Agenzia: McCann Erickson Roma Direttore creativo: Paola Manfroni Copy: Assunta Squitieri Art: Tiziana Di Molfetta Cdp: Radical Media Regia: Greg Kohs T re storie che raccontano cosa c’è oltre il click dell’interruttore. “L’energia va oltre ciò che vediamo” è il concetto creativo della comunicazione istituzionale di Enel. «Volevamo trasmettere il messaggio che, oltre il lavoro di produzione e distribuzione dell’energia, ci sono tanti progetti e molta ricerca - ha dichiarato Silvia Fellegara, responsabile pubblicità e publishing di Enel -. Un racconto sul nostro lavoro, la vicinanza al territorio, l’attenzione all’ambiente». Il messaggio istituzionale si dipana così in tre storie che testimoniano l’impegno quotidiano di Enel nella promozione della cultura e sottolineano la volontà dell’azienda di ascolto delle esigenze e dei bisogni dei clienti. Per raccontare temi e valori che sono alla base della sua attività, Enel ha scelto il volto noto e familiare agli italiani di Giancarlo Giannini, voce narrante di tre “favole” per adulti e bambini girate quasi integralmente all’interno delle storiche centrali Enel di Cogolo (Trento) e di Nove (Treviso), tra i più interessanti esempi di architettura industriale, nel centro storico di Mantova e tra Padova e Vicenza. Protagonista, la forza dell’energia che assume forme nuove e diverse, grazie all’amore e all’impegno che ognuno pone nel compiere gesti ed azioni quotidiane. La prima storia, raccontata nello spot primo classificato secondo i risultati della ricerca ADVice, è quella di un uomo che ha allenato le sue dita a riprodurre sul muro ogni tipo di animale. Un giorno, l’ombra di un cervo diventa reale ed esce dalla finestra in direzione del bosco. Una allegoria del rapporto tra l’uomo, le sue creazioni e la natura. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti da questa campagna. Non era compito facile superare il successo della precedente, quella con i “3 buchi” - spiega Paolo Ettorre, amministratore delegato di Saatchi & Saatchi, l’agenzia creativa che ha firmato il progetto di comunicazione -. Con la nuova campagna corporate abbiamo fatto una scelta completamente diversa e per certi versi nuova rispetto ai codici generalmente utilizzati in pubblicità. Una scelta stilistica - lo storytelling - al contempo classica e moderna e un narratore d’eccezione - Giancarlo Giannini - per raccontare senza retorica i valori che ispirano Enel quotidianamente. Tre storie magiche ed emozionanti che parlano di ricerca, attenzione all’ambiente, vicinanza al territorio, sensibilità culturale e sociale a testimonianza che l’impegno di Enel va ben oltre le normali finalità aziendali, “va oltre quello che vediamo”». Una categoria difficile, quella a cui le aziende affidano la comunicazione dei loro valori. Nonostante gli sforzi creativi che, va detto, danno vita a film davvero pregevoli, gli italiani stentano ad apprezzarle e ricordarle Nel film caraterizzato dal forte impatto emotivo, un bambino piccolo cerca di camminare, ma cade e una voce fuori campo dice “Non adesso”. Un ragazzo rompe gli indugi e si precipita a fermare la ragazza dei suoi sogni mentre si sente la voce dire “Adesso”. Lo spot si chiude con una mano nell’atto di cogliere dei piselli, prodotto storico del brand, a sottolineare ulteriormente la similitudine tra un modo naturale di vivere e il modo Findus di agire. ZURICH credits Azienda: Zurich Agenzia: adattamento campagna internazionale Publicis Lo spot sottolinea la capacità del gruppo di anticipare i cambiamenti, anche i più inattesi, e offrire soluzioni flessibili e lungimiranti: cambiano i tempi, cambiano le aspettative e Zurich intende farsi identificare come la compagnia assicurativa che sa rispondere al cambiamento. Il tutto si esplicita nel claim “Because change happenz”, dove la “z” sostituita alla “s” finale richiama il nome Zurich. focus 96 L’ADV DI DOMANI RISCOPRIRE “CAROSELLO” A DVice è soprattutto un vademecum di “direzioni per comunicare”. La comprensione di cosa stia cambiando rispetto al recente passato e l’individuazione delle attese del pubblico per il prossimo futuro nascono dall’analisi combinata delle reazioni alla pubblicità di oggi e di quanto osserviamo più in generale a livello di dinamiche sociali dominanti ed emergenti. Oggi le persone sono bombardate dalla pubblicità, non solo attraverso il piccolo schermo: la vita di ognuno di noi è sempre più permeata da messaggi che, oltre a darci “consigli per gli acquisti”, ci promettono sensazioni, successi, di essere unici, e qualche volta sembra addirittura che cerchino di darci insegnamenti filosofici. Ma il mondo delle aziende e dei brand è sufficientemente credibile per questo? Quello che emerge è che oggi in genere non è così. Sono sempre meno le aziende/i brand che ottengono questo livello di fiducia da parte dei consumatori. Infatti, c’è un crescente numero di persone che si mostra critico verso il mondo della comunicazione e dei consumi, a causa della delusione conseguente ad una situazione economica e di vita che, a differenza di quanto promesso anche dalla pubblicità, sta in genere peggiorando. La condizione psicologica contingente è inoltre resa più difficile dal fatto che non si percepiscono segnali rilevanti in controtendenza. Ciò non significa che questo nuovo consumatore, più disincantato, sia impermeabile alla comunicazione: anche lui è sensibile alla possibilità di acquistare beni e servizi in grado di soddisfare i propri bisogni, non solo funzionali. Semplicemente, la fruisce in modo differente. L’attenzione al mondo creato dalla marca, al lifestyle, a tutti quegli elementi su cui molte marche importanti hanno costruito buona parte della propria equity, è in costante decrescita. In questo contesto, il tempo che la gente concede all’ascolto dei singoli messaggi e dei singoli emittenti si riduce perciò rapidamente, e il credito concesso a chi parla è sempre meno. La Chi è People the research partner People the research partner è una società di ricerche di mercato nata nel 2001 con la volontà di differenziarsi nel mercato per la cura rivolta ai propri clienti. Fondata da Luigi Ferrari, è un’azienda giovane e indipendente, formata da un team di 20 persone specializzate nel rilevare dati con metodi quantitativi, motivazionali e semiotici, nel trasformare tali dati in informazioni e in azioni, grazie all’applicazione di rigorosi modelli scientifici e metodologici ed all’apporto consulenziale del senior staff. People affronta la ricerca con spirito critico, teso a mettere in discussione e, in caso, cambiare o integrare, modelli consolidati del mondo della ricerca che oggi potrebbero non essere più la migliore soluzione per affrontare le esigenze dei clienti. ADVice è un esempio di tale approccio, un segnale di questo modo di intendere la ricerca. Il sondaggio realizzato per Mediaforum è curato, in particolare, dai direttori di ricerca Giancarlo Bonora e Riccardo Vigliani (nella foto sopra, rispettivamente al centro e a sinistra, insieme a Luigi Ferrari), che insieme al loro staff hanno elaborato una metodologia articolata, fatta di step quantitativi e qualitativi, al fine di offrire risultati completi e un quadro delle tendenze della creatività destinata al mezzo televisivo. www.peopleresearch.it Andata e ritorno. Per fiction Teledico di Viviana Musumeci La parola fiction si adatta perfettamente ad “Andata e Ritorno”, il format trasmesso quotidianamente alle 18:50 da RaiDue. La prima “instant comedy” multimediale è stata voluta intensamente dal direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà (nella foto), per ricostituire un dialogo con la Lombardia e il Nord Italia. Infatti, la maggior parte delle fiction realizzate per la Rai sono sempre più spesso prodotte e ambientate nel Centro Sud del Paese (le film commission di Campania, Lazio e Umbria sono molto attive e competitive) dando vita così, a quanto sostengono alcuni, a una disaffezione del popolo del Nord. Ma torniamo alla fiction: “Andata e Ritorno” è ambientata a bordo di un Tilo (Treni Regionali Ticino Lombardia) che si sposta nell’hinterland milanese. Nella location itinerante si alternano le vicende personali di un gruppo di pendolari. I treni su cui si sviluppano le storie sono perfettamente in orario, puliti, per nul- comunicazione di successo del prossimo futuro appare perciò scissa in due parti concettuali: una di “enterteinment”, il cui scopo è quello di catturare l’abusata attenzione del pubblico e di elevarsi dal magma pubblicitario, e una di messaggio concreto, in cui esplicitare i reali benefit/le reali caratteristiche dell’offerta. Il tutto senza dimenticare una parte di messaggio destinata a mantenere o costruire l’equity del brand. Sembra quasi un ritorno al passato, alla logica di “Carosello”, nella quale molta dell’efficacia della comunicazione era delegata ad una parte di quasi puro intrattenimento. La sfida del prossimo futuro si giocherà quindi su due piani: il primo sarà quello di catturare l’attenzione delle persone, ed in questo risulterà vincente non solo chi svilupperà una creatività “dirompente”, ma anche e soprattutto chi riuscirà a declinarla in modo efficace e coerente su molti mezzi: anche il consumatore più distratto non potrà non sentire la voce di chi lo accompagna per tutta la giornata, in tv, alla radio, sui giornali, per strada, in internet. Il compito per chi comunica non sarà semplice: occorrerà creare campagne multi-mezzo che si sviluppino senza ripetersi eccessivamente: in caso contrario il rischio sarebbe quello di saturare la pazienza di un consumatore bombardato sempre dallo stesso messaggio, e di ottenere un effetto contrario a quello desiderato. Il secondo piano sarà quello di rendere il brand e il suo prodotto credibili attraverso promesse concrete e “misurabili”, con l’attenzione però tesa anche a non banalizzare eccessivamente il brand facendogli perdere il patrimonio di equity faticosamente costruito nel tempo. La situazione che attende il mondo della comunicazione nel prossimo futuro, perciò, è tanto complessa quanto stimolante: un nuovo modo di comunicare implica anche la possibilità di sviluppare campagne davvero innovative e, forse, questa potrebbe essere l’occasione che il mondo della creatività italiana sta aspettando per ritornare grande. la sovraffollati. I protagonisti che si recano alle toilette le trovano perfettamente linde, come una sala operatoria. Nella realtà - chi scrive è una pendolare da circa quindici anni e parla per cognizione di causa - i treni hanno sempre, come minimo, un ritardo biologico di cinque minuti, sono sporchi, arrivano in stazione sprovvisti di carrozze che, a volte, nel periodo invernale somigliano a ghiacciaie. Non solo: se si riesce a trovare un sedile libero, nessuno è così pazzo da abbandonarlo in orario di punta. Senza contare che, attualmente, se si va alla ricerca di un servizio igenico, è necessario mettere in conto di percorrere un tragitto lungo, perché, se accidentalmente una toilette è fuori servizio, Trenitalia la mura. E allora sorge spontaneo chiedersi: ma siamo sicuri che “Andata e Ritorno” rappresenti un mezzo di dialogo con i telespettatori del Nord e non piuttosto un “mega spottone” per i treni italiani? Il fatto che venga trasmesso alle 18:50 potrebbe già essere una risposta. A quell’ora i pendolari veri viaggiano sul carro bestiame.