I Complessi del Palladio nella Sintesi Organica CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DEI METALLI DI TRANSIZIONE Group Number of valence electrons IVB (4) VB (5) VIB (6) VII (7) VIII (8, 9, and 10) 4 5 6 7 8 9 10 11 3d Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu 4d Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd 1A (11) COMPOSTI ORGANO-METALLICI I metalli di transizione possono avere nell’orbita più esterna fino a 18 elettroni, che corrisponde ad una situazione di stabilità. Passano facilmente da uno stato di Ox ad un altro e possono essere utilizzati in quantità catalitiche. Il palladio ha 10 suoi e- che sono sistemati sull’ultima orbita in quella con (4s, 4p, 4d) cioè può accogliere fino a un totale di 18 e-. Il Palladio con 18 e- stabile e viene indicato con Pd(0). L L Pd L L L= legante mette a disposizione una coppia di elettroni Un esempio: P Ph 3 P h3 P P d P P h3 P Ph 3 18 e - Pd(0) Il Pd si può trovare anche nello stato di Ox II Pd(II) P Ph 3 P h 3P P R Br 16 e - Un altro esempio Pd(0) é il PdL2 con 14e- perché possono esserci intorno altri leganti. Ci sono moltissimi complessi del Pd, alcuni anche commerciali (costosi). Con il Pd si possono effettuare reazioni che sono inimmaginabili per altra via ad esempio: S Br R Pd S R Questi due composti da soli non reagirebbero ma reagiscono solo quando utilizziamo un complesso del palladio Reazioni più frequenti: addizioni ossidative eliminazioni riduttive inserzioni (i gruppi che si inseriscono sono sempre insaturi) carbometallazione e idrometallazione β-eliminazione di idruro carbonilazione ADDIZIONE OSSIDATIVA (AO) R Br R Et2 O OEt2 Et2 O Mg Mg (0 ) c o rre c t Grig na rd rea g e nt s trutture ha s s o me (p ro bab ly 2 ) e the r lig a nd s Mg Br Br R Mg (II) X o xid a tiv e ad d itio n X M(0 ) X M( II) H R H H X R X Y Y Y H R 3 Si X H X (no n po la r) (e le c tro ph ilic) intro d uc es n ew o rg a nic lig a nds o n to me ta l P d( II) Pd (P Ph 3 )4 S Br S P d( 0) Pd P h3 P Br P Ph 3 H2 P h 3P PP h 3 Rh P h 3P Cl Rh (II) Rh( I) CH 3 Ph 3 P Cl Ir OC PP h 3 I H3 C tran s -a dd ition 18 e c o m ple x Ir(III);d 6 I P h3 P Cl Ir OC P P h3 Va s ka's com plex 1 6 e com p lex Ir(I);d 8 H P h3 P Rh H P h3 P Cl H2 H P h3 P H Ir OC P Ph 3 Cl cis -a dd ition 1 8 e com p lex Ir(III);d 6 ELIMINAZIONE RIDUTTIVA (ER) X M(II) Y re d uc tive e lim in a tio n X M(0 ) Y re m o ves org a n ic lig a ns fro m m eta l p ro du c in g n ew o rg a n ic pro d uc t Ph Ph P Me Pd P Me Ph Ph Ph DMS O Me Me 80 °C P Ph Pd Ph P d (II) P Ph Me Ph P P Pd Ph Ph P h Me P d (0 ) lig a nd s c is lig a n ds tra ns no re ac tio n P h3 P P P h3 Pd R N S iMe 3 H P d(II) red u ctive elim in a tion R N H a n ind o le S iMe 3 (P h 3 P )2 P d L2 P d (0 ) INSERZIONE PER MIGRAZIONE migra tory ins e rtion X M Y X CO Ln M R CO Ln M R M X Y uns atura te d s a tura te d L L = R3 P , CO -L LnM Ln +1 M R -L X migra te s from M to Y Y ins e rts into the M-X bond s a turated O +L Ln +1 M R -L Alkyne ins e rtion carbome ta lla tion or hydrome ta lla tion, R = H +L Y L M R +L Ln +1 M Ln M R -L R SINTESI DI CHETONI Na /Hg Fe (CO )5 18 electrons +2e - F e(CO)5 2 CO Fe (CO )4 2 2Na - 2 ele ctrons 18 e le ctrons 20 electrons te tra carbonil fe rrato R 1 Br 1 SN2 Fe (CO )4 tetra ca rbonyl ferra te a nion P h3P 18 e le ctrons 2 R R R2 CO Fe OC CO CO Br SN2 2 R C R OC Fe CO P P h 3 CO O 20 e le ctrons CO 18 e lectrons 18 e le ctrons 1 1 R R CO Fe O C CO CO 2 R CO O C Fe CO CO 1 O R1 2 R CO Fe CO OC CO 18 ele ctrons re ductive elimination O R1 2 R CO Fe OC CO CO iron acyl complex O R2 R1 CARBONILAZIONE: SINTESI DI ALDEIDI E DERIVATI C O H H H Rh or Co cat π-complex forma tion O H O H O reductive e limination H H H MH H H O M ca rbonyla tion ca ta lytic cycle of the OXO proce s s H O C M H M H hydrome ta lla tion M C O CO comple xation H IDROMETALLAZIONE MH M MH π-complex forma tion C M O H H ca rbonyla tion hydrome ta lla tion REAZIONI DI INSERZIONE SONO REVERSIBILI R Ln M H σ comple x β-hydride e limina tion R R Ln M H π-comple x Ln M H COMPLESSI DEL PALLADIO PIU’ UTILIZZATI PPh3 Ph3P P h3P Pd P h3 P P h3 P PPh3 P d Cl2 (dp pf) P a lla dium dichlo ro diphe nylphos phinofe rroce ne Cl Cl a s ta ble P d(II) complex a s table P d(0) comple x Ph Ph P Cl Pd Fe Cl P Ph Ph Pd Ph Ph dba dibenzylide ne a ce tone IL PALLADIO SUBISCE CON FACILITA’ VARIAZIONI DELLO STATO DI OSSIDAZIONE L L Pd L L 18-e lectron unre a ctive L 2 1 R R L Pd X L P d(0) L L Pd L 16-e le ctron s ta ble 2L L Pd L oxida tive a ddition 14-e lectron re active 2 -L R 1 R Pd X 1 L ca rbopallada tion R H R1 P d(II) 2 R2 R +L P dX L R1 P d(II) R L L Pd L L R X L Pd X L P d(II) β-hydride e limina tion 2 L Pd X L P d(II) R R1 2 X L Pd L H P d(II) ba s e L P dL P d(0) REAZIONE DI HECK: un alchene + un alogenuro o un triflato R-X può essere un alogenuro arilico, generalmente ioduri e bromuri quasi mai cloruri e floruri. Può anche essere un alogenuro alchilico, ma senza idrogeni in b. Può essere un triflato arilico, vinilico o alchilico senza H in b. R X Ar R R I ; ; Br ; R ; Ar OTfl Ar Br Pr Pd(o) 1 ; I R I ; OTfl R O Tfl R1 O Tfl = F 3 C S O O meccanismo della reazione di Heck B-HX o xid ative ad dition P d(0) R1 X re du ctive elimin ation P dL2 (14e ) H (16e ) L2 Pd Pd(II) X R1 the Heck rea ction Pd(II) L2 P d (16e ) X H L2 P d R1 R product 2 β-hyd ride e lim inatio n R1 X R2 carbo me tallation H P d(II) (16e ) Abbiamo riottenuto Pd(0) questo è un ciclo ed è il ciclo alla reazione di Heck R2 Le reazioni più frequenti dei complessi del palladio: addizione ossidativa eliminazione riduttiva carbometallazione e idrometallazione inserzione β-eliminazione di idruri carbonilazione Reazione di Heck (tra un alchene non simmetrico e un alogenuro con cat Pd(0) R X Pd(o) R1 R cat R 1 a lche ne 1 La reazione presenta dei problemi di regiochimica perché ho collegato l’R al termine della catena l’altro prodotto sarebbe R1 R alchene 2 Reazione di Heck La formazione dell’uno o dell’altro prodotto dipende da R1. Se R1 = EWG otteniamo l’alchene 1; se R1 = EDG si ottiene l’alchene 2. Vediamo il meccanismo: addizione os sidativa L L Pd R X PdL2 R X R 1 (R=EWG) L L Pd X R L X Pd L carbopa lla da zione R R β-e lim ina zione di idruro 1 H R1 H ba se L Pd L BHX Pd(0) La β-eliminazione di idruro avviene agevolmente quando l’H e il Pd sono in SIN. R-X è uno ioduro, bromuro o triflato. Reazione di Heck Esempio con un EWG (Electron Withdrawing Group) Pd(oAc)n Br N S 2 -b ro mo -tio fen e (alo gen uro a ro m atico) P P h3 S N 4-vin ilp iridine Vediamo il meccanismo di reazione S Br Pd L2 Br L Pd L S L H Pd L Br N N Carb opa lla dazio ne S H L L Pd Br S N Reazione di Heck Esempio con un EWG O Br P d(o) O OEt cat OEt 2-bro mo -n afta lene Esempio con un EDG (Eletron Donating Group) Con un EDG cambia il prodotto di carbometallazione che sarà: OEt OTf OEt H P d(o) L Pd L H β-e limina zione OEt Cross-coupling R 1 M cat R X R 1 R MX Il catalizzatore in questa reazione è il Pd(o). Queste reazioni in assenza del catalizzatore non avvengono R Li Br R1 P d(o) R R1 Meccanismo di reazione P dL2 R X L AO R1 M L Pd R tran s me ta lla zio ne X MX P d(II) L L P d R1 elimin azion e R riduttiva R1M: può essere un reattivo di Grignard M=MgX organo zinco ZnX organo rame CuX stannano SnR3 boronato B(OR)2 RX= alogenuro vinilico: vinilico R R OTf X X=Br, I X Allil Triflato Alogenuro allilico Alogenuro aromatico: aromatico Ar-X Triflato aromatico: aromatico Ar-OTf O X α-alogeno chetone P d L2 P d (0) R1 R Applicazione del CR nella sintesi I P d(o) Si fanno due crosscoupling perché viene sfruttata la diversa reattività dello Iodio e del triflato in quanto I è un migliore gruppo uscente. R1 ZnBr TfO R R1 2-c ro s s -c oupling co ns ec utivi Pd L2 1° re azio ne di A.O. Zn Br L L Pd I R1 L L Pd R1 TfO L L Pd trans metallazio ne R R1 ZnBr Zn BrI TfO R elimina zio ne riduttiva L L P d OTf R1 R - PdL2 R R1 R A.O. PdL2 qui in co mincia il 2 ° c ros s -c oupling tra ns me talla zio ne R1 R1 R1 TfO R REAZIONE DI STILLE: uno stannano + un alogenuro o un triflato R X 1 R S nR3 s ta nnano Pd(o) Ca t R R1 I derivati dello stagno più usati nella chimica organica sono SnX2 e SnX4 R-X può essere un alogenuro vinilico o arilico, di solito Br e I, oppure eterociclici, solfonati, triflati, nonaflati sempre vinilici o arilici; possono essere alogenuri acilici STANNANO: vinil, aril, alchinil stannani Esempio: O Tf S nBu3 vinil-tribu til-s ta nna no P d(P Ph 3 )4 LiCl REAZIONE DI STILLE Meccanismo di reazione O Tf Cl S nBu 3 P dL2 A.O. L L Pd L L Pd OTf LiCl A.O. E.R. L L Pd Cl S nBu 3 tra ns m eta llazio ne P dL2 La reazione come abbiamo visto va bene per un triflato vinilico ma andrà bene anche per gli altri substrati e stannani elencati prima. Su questo composto possono avvenire due reazioni: S nBu 3 Dis ta nniletene Bu 3 S n REAZIONE DI STILLE ESEMPIO SnBu3 S nBu 3 P d(o) Br Br Bu 3 Sn Esempio di doppia Stille con formazione di un macrociclo S nBu 3 Pd(o) I I Bu3 Sn cat REAZIONE DI STILLE Il substrato può essere anche un derivato acilico e ciò é molto importante perché possiamo ottenere chetoni e altri derivati acilici O S nBu 3 O Cl O Eteroa ril s tanna no Pd(o) R cat R O a loge nuro acilico Questa reazione può essere suddivisa in due parti: prima una carbonilazione e poi una A.O. e transmetallazione. Infine E.R.: in pratica la seconda parte è la reazione di Coupling. Applicazione della reazione di Stille nella sintesi O I OEt Bu 3 S n OEt O + CO Iodobe nz. Vediamo la sintesi O O I A.O. PdL2 +L L L Pd I L L Pd I CO C L P I L Pd I in s erzio ne O tra ns meta lla zio ne R3 S n L L Pd OEt O O E.R . OEt OEt Reazione di Heck e Reazione di Stille Noi possiamo ottenere gli stessi prodotti partendo da reagenti diversi con la reazione di Heck o quella di Stille Br R Sn Br Heck R R Stille REAZIONE DI SUZUKI Un boronato (o un acido boronico) + RX H BH3 H B OH a cido borinico bora no H H B OR borina to OH H B OR H R OH Acido boronico OR Boronato REAZIONE DI SUZUKI Schema di reazione R1 B R X R B (OH) 2 OR Pd(o) OR ca t bas e P d(o) R KOH H Br H R R1 Meccanismo di reazione PdL2 Br Me 1-Broprop en e cis A.O. L L Pd Br Me REAZIONE DI SUZUKI Vediamo il ruolo della base che agevola la trasmetallazione del residuo vinilico dal boro al palladio. R B H OH OH OH R OH B OH OH H Acido boron ico L L Pd Br Me L L Pd Me E.R . H H R tras me tallazion e impropriam e nte d etta perché il B n on è un meta llo Me R H a bb ia mo con s ervato la s te re ochimica de i com po s ti di p arten za Tanto R-X che i boronati sono facilmente ottenibili R H R 1 R 1 H B R1 R B H H R1 HO ca te colo HO O O R H H B O cate colborano R B H H O REAZIONE DI CASSAR-SONOGASHIRA (C-S) (un alchino terminale e R-X) R H R 1 Pd(o) R X cat CuI/Et 3 N R1X = alogenuro (Br o I) o triflato vinilico o arilico Esempio Ph H Br Pd(o) CuI/Et 3 N Ph R 1 REAZIONE DI CASSAR-SONOGASHIRA Meccanismo di reazione CuI HNEt3I NET3 Pd Cu Ph H fe nil acetiluro di rame A parte abbiamo fatto reagire il vinil stannano Br P d L2 A.O. L L Pd Br Pd Cu CuBr tra ns me tallazio ne L L Pd Ph ER Ph P dL2 e n ino La reazione di C-S è stereospecifica Cl R Pd(o ) Pd (o) R H Cl tra ns Cl R R C uI Cu I en ino tran s base H R ene diino tra ns bas e R ea ttivo di Bergma n n Cl R H Pd (o ) R P d(o) H H H ∆ Cu I CuI Cl R R Cl en in o cis b ase cis R R R R H ba se e ne diino cis R L’enediino cis per riscaldamento passando per una specie diradicalica, porta alla formazione di un composto ciclico. La specie biradicalica è capace di attraversare la membrana di cellule tumorali (attività antitumorale). COMPLESSI π-ALLILICI DEL Pd LG Nu Nu Nu R R LG= gruppo us ce nte prodotto R di S N2 prodotto di S N2 Nu: può attaccare LG oppure il doppio legame con riarrangiamento allilico. Questa reazione dà problemi di regio o stereochimica che possono essere risolti con il Pd; LG LG P d(o) P dL2 P dL2 LG P dL2 LG comples so π allilico cationico LG= può essere alogeno, RO, SR NR2 O O C R gruppo ace tos s i O OR O P OR Vediamo il ciclo del Pd Nu X P d(0)L2 d iss ociation (14e) Nu π-com ple x ass ocia tion (16e ) P dL2 P dL2 (16e ) (16e) X L n ucleo ph ilic a dd itio n Pd L L Pd X L X Nu X (16e ) η3-a llyl catio n co mp lex η3-co m plex oxida tive elimina tion π-co mp lex Esempio pratico di questo sistema L ACO OAC L Pd H2 NR L L Pd NHR RNH2 P dL2 La reazione è avvenuta in modo regioselettiva il NU: - è entrato precisamente da dove è uscito il gruppo uscente. Una reazione in opportune condizioni può dare anche ritenzione di configurazione che non è altro che una doppia inversione di configurazione perché avvengono due SN2 Nu X Nu P d(o) cat L Pd L X P dL2 S N2 X Nu L Nu Pd L Nu 2 SN Il Pd attaccherà dalla parte meno ingombrante cioè dietro perché l’X sta davanti. Il Nu:- entrerà dalla parte opposta al palladio. Esempio di reazione intramolecolare L L Pd OAC O AC Ph N H P dL2 Ph N N H Ph Il nucleofilo può attaccare in due punti, l’attacco preferito sarà quello che darà il ciclo più stabile e tra un ciclo a 5 e uno a 7 è preferito quello a 5.