a cura di Diego Parassole
Lei ricarica, ma tu ingrassi
Pillole di Diego
In ogni caso, perché le auto elettriche possano diffondersi, ci sono ancora un
Al peso di 3 kg e 3 etti, Diego
Parassole nasce ad Alessandria il
7 ottobre 1963, all’una e mezza di
notte: ora tarda che non toglie alla
mamma la forza di chiedersi se non
era meglio tenere la cicogna e dar
via lui. Frequenta l’asilo per 2 ore 30
minuti, poi la facoltà di Veterinaria
a Torino per 34 esami, ma dentro
(insieme alle prime pulsioni sessuali)
sente crescere forte il richiamo verso
il teatro: frequenta corsi e scuole, poi
debutta in televisione al Maurizio Costanzo Show. E’ uno dei “senatori” di
Zelig, fortunata trasmissione in onda
su Canale 5, dove per l’occasione
inventa Pistolazzi, tenero metalmeccanico vessato in casa e fuori,
mentre oggi la sua vena umoristica
sta deviando verso il teatro comico
sociale. Insieme a due colleghi (Claudio Batta e Luca Klobas) ha ideato
“Comici Associati”, progetto che al
sorriso unisce l’impegno.
Attualmente sta girando l’Italia con
due spettacoli: “Che Bio ce la mandi
buona” e “I consumisti mangiano i
bel po’ di problemi da risolvere. Intanto hanno poca autonomia: 80-120 km. In
bambini”.
LE AUTO ELETTRICHE? UN GIORNO AGGIUSTERANNO
L’ARIA E CI TOGLIERANNO DALLA DIPENDENZA VERSO
IL PETROLIO, MA SE NON SI RISOLVONO UN PAIO DI
PROBLEMI FORSE AVREMO ANCHE QUALCHE CHILO DI
TROPPO DA SMALTIRE…
Avete visto quanto costa la benzina? Non fai tempo a fare il pieno che è già
aumentato il prezzo. Alzi la pistola che costa 1,60 al litro, la infili ed è già salita
a 1,70, la sfili che è arrivata a 1,80…
L’unica possibilità per uscire dal tunnel del petrolio è l’auto elettrica! Io qualche giorno fa ne ho provata una, ma pioveva e mia moglie non ha voluto salire perché aveva paura di prendere la scossa… In ogni caso, parecchie case
automobilistiche hanno a listino modelli di auto elettriche: Nissan, Renault,
Citroën, Mitsubishi… Anche la Fiat non è da meno e sta per lanciare la 500
elettrica negli Stati Uniti. Già me li sento i commenti degli americani, abituati ai
loro macchinoni: “WONDERFUL… ma i pedali dove sono?”.
Però in Italia non siamo attrezzati per l’auto elettrica: non abbiamo le colonnine
per fare rifornimento per strada, e se non hai un garage… dove cacchio la ricarichi? Da bravi italiani sappiamo tutti come può fi nire: attacchi una prolunga
da casa fi no alla macchina, ma ti giri un attimo e scopri che da lì ne hanno fatto
partire un’altra che torna su fi no al 7° piano…
città bastano, ma metti che uno debba andare da Milano a Roma: se ogni 80
km deve fermarsi a ricaricare e O G NI V O LTA prende un caffè, chiaro che alla
fi ne del viaggio QUELLO PIÙ ELETTRICO È IL GUIDATORE!
Altro problema: senza una rete ad alta tensione i tempi di ricarica delle batterie
si allungano a 6/8 ore. Finirà che all’autogrill vai al ristorante… e magari volevi
mangiare solo un primo, ma per dare tempo all’auto di ricaricarsi prendi anche
secondo, contorno, dolce, caffè e ammazzacaffè. I viaggi un po’ lunghi costeranno 50 euro di corrente e 200 di ristorante e i Mc Donald’s falliranno, perché
tanto che ti frega di mangiare in fretta per poi stare 6 ore a guardare la batteria che si ricarica? E quando tutti, ma dico TUTTI, avremo fi nalmente l’auto
elettrica, il governo Monti metterà le accise sull’elettricità... perché noi italiani,
ormai, non paghiamo le tasse in base al reddito, ma sui chilometri.
30 __ febbraio 2012