891.___.

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Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
(B.8.1.IT)
Leggere ed osservare attentamente le istruzioni per l’uso!
La mancata osservanza delle istruzioni può causare anomalie di funzionamento o l’eventuale rottura del freno
con i relativi danni conseguenti.
Queste istruzioni di montaggio e d’uso sono parte integrante della fornitura del freno.
Si prega di conservarle in un luogo facilmente accessibile in prossimità del freno stesso.
Indice:
Pagina 1: - Indice
Pagina 2: - Linee guida sulle Direttive EU
- Simboli di sicurezza e segnali d’indicazione
Pagina 3: - Avvertenze di sicurezza
Pagina 4: - Avvertenze di sicurezza
Pagina 5: - Avvertenze di sicurezza
Pagina 11: - Condizioni di montaggio
- Rodaggio del freno
- Montaggio
Pagina 12: - Regolazione della coppia frenante
- Controllo del freno
- Montaggio sblocco manuale
Pagina 13: - Tempi di commutazione
- Diagramma Coppia-Tempo
- Tabella 8: Tempi di commutazione (in base alle
grandezze)
Pagina 6: - Definizione delle coppie frenanti
- Rodaggio del freno
Pagina 7: - Disegni del freno
- Elenco dei componenti
- Dati tecnici
Pagina 14: - Collegamento elettrico e protezione
Pagina 8: - Tabella 1: Dati tecnici (in base alle grandezze)
- Tabella 2: Dati tecnici (in base alle grandezze)
- Tabella 3: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Pagina 9: - Tabella 4: Dati tecnici (in base alle grandezze)
- Tabella 5: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Pagina 10: - Tabella 6: Dati tecnici (in base alle grandezze)
- Tabella 7: Dati tecnici (in base alle grandezze)
- Esecuzione
- Funzionamento
- Fornitura / Stato della fornitura
Pagina 15: - Collegamento elettrico e protezione
Pagina 16: - Lavoro di frizione ammissibile del freno
- Diagramma del lavoro di frizione per la
Serie 891.01_._ e 891. 21_._
Pagina 17: - Diagramma del lavoro di frizione per la
Serie 891.10_._
Pagina 18: - Controllo del traferro
- Manutenzione
Pagina 19: - Smaltimento
Pagina 20: - Malfunzionamenti / Guasti
Pagina 21: - Malfunzionamenti / Guasti
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Eichenstraße 1, D-87665 Mauerstetten, Germany
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www.mayr.com, E-Mail: [email protected]
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Simboli di sicurezza e segnali d’indicazione
PERICOLO
Pericolo imminente, che può causare gravi
danni alla persona o addirittura portare al
decesso.
AVVERTIMENTO
Possibile situazione pericolosa, che può
causare gravi danni alla persona o
addirittura portare al decesso.
ATTENZIONE
Pericolo di lesioni a persone e di
danneggiamento per la macchina.
Avvertenza!
Richiamo a punti importanti da osservare.
Linee Guida sulla dichiarazione di conformità
Per questo prodotto è stata condotta una valutazione di conformità (freno elettromagnetico a molle) in osservanza della
Direttiva bassa tensione 2006/95/CE. La dichiarazione di conformità è disponibile in un documento separato e può essere
fornita se richiesto.
Linee Guida sulla Direttiva CEM (2004/108/CE)
In base alla Direttiva CEM il prodotto non può funzionare in modo indipendente.
Secondo la Direttiva CEM il freno non è un dispositivo critico per via delle sue caratteristiche passive.
Può essere valutato in base alla Direttiva CEM solo dopo essere integrato nel sistema generale.
Per apparecchi elettronici la valutazione è stata verificata per ogni singolo prodotto nelle condizioni di laboratorio ma non
nel sistema generale.
Linee Guida sulla Direttiva Macchine (2006/42/CE)
Secondo la Direttiva Macchine 2006/42/CE il prodotto è da considerare come un componente installato nella macchina.
Il freno, assieme ad altri elementi, può soddisfare le specifiche di sicurezza inerenti all’applicazione.
La tipologia e la portata delle misure necessarie dipendono dall’analisi del rischio della macchina. Il freno diventa perciò
un componente della macchina e il costruttore accerta la conformità del dispositivo di sicurezza alla Direttiva vigente.
È vietata la messa in funzione del prodotto prima di essersi assicurati che la macchina ottempera le normative stabilite
nella Direttiva.
Linee guida sulla Direttiva UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature
elettriche ed elettroniche
I freni elettromagnetici e i nostri raddrizzatori / microinterruttori / interruttori di prossimità necessari per il comando /
controllo rispondono ai requisiti della Direttiva EU 2011/65/UE (RoHS).
(Restrizione sull’uso di determinate sostanze pericolose come piombo (0,1 %) mercurio (0,1 %) cadmio (0,01 %) cromo
esavalente (0,1 %) bifenili polibromurati (PBB) (0,1 %) eteri di difenile polibromurato (PBDE) (0,1 %))
Linee Guida sulla Direttiva ATEX
Senza una valutazione di conformità questo prodotto non è adatto per l’uso in aree a rischio di esplosione.
Per applicazioni di questo prodotto in aree dove esiste un alto pericolo d’esplosione deve essere classificato e certificato
secondo la Direttiva 94/9/CE.
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Avvertenze di sicurezza
Le presenti avvertenze di sicurezza sono fornite senza pretesa di esaustività!
Indicazioni generali
PERICOLO
Pericolo di morte! Non toccare cavi o parti
sotto tensione.
I freni possono condurre ad ulteriori rischi, tra cui:
Lesioni alla
mano
Pericolo di in- Contatto con
trappolamento superfici calde
Campi
magnetici
Gravi danni possono essere arrecati a persone e cose:

Se il freno elettromagnetico viene utilizzato in modo non
appropriato.

Se il freno elettromagnetico è stato modificato.

In caso di inosservanza delle NORME di sicurezza vigenti o
delle condizioni di installazione.
Nell’ambito della necessaria valutazione dei rischi in fase di
progettazione della macchina o dell’impianto si devono stimare i
pericoli e attuare misure di protezione adeguate.
Per prevenire danni a persone e cose è necessario che gli
apparecchi vengano utilizzati solo da persone qualificate. Il
dimensionamento delle apparecchiature, nonché il trasporto,
installazione, messa in funzione, manutenzione e smaltimento
vanno affidati solo a personale tecnico qualificato a svolgere tali
attività e che conosca e osservi le NORME e prescrizioni
pertinenti in vigore.
Prima dell’installazione e della messa in
funzione leggere attentamente le istruzioni di
montaggio e d’uso e osservare le avvertenze di
sicurezza, poiché un impiego errato può
causare danni a persone e cose.
I freni elettromagnetici sono stati sviluppati e prodotti secondo
le regole della tecnica generalmente riconosciute e vengono
considerati sicuri al momento della consegna.

Osservare assolutamente dati tecnici e specifici (etichetta e
documentazione).

Collegare la tensione di alimentazione corretta secondo
l’etichetta e le indicazioni di cablaggio.

Prima della messa in funzione controllare se i componenti
sotto corrente sono danneggiati ed evitare che vengano a
contatto con acqua o altri fluidi.

Osservare i requisiti EN 60204-1 per le connessioni
elettriche nelle macchine.
L’installazione, la manutenzione e la
riparazione devono essere svolte quando il
freno è disinnestato e in posizione chiusa,
assicurarsi che il sistema non possa
inavvertitamente essere alimentato.
Avvertenza sulla compatibilità elettromagnetica
(CEM)
Secondo le Direttive CEM 2004/108/CE i singoli componenti non
producono emissioni. Tuttavia in alcuni componenti possono
formarsi livelli di disturbo che possono superare i valori limiti
ammissibili, ad es. alimentazione dei freni dalla rete con
raddrizzatori, raddrizzatori di fase, ROBA®-switch o dispositivi di
alimentazione simili.
Per questa ragione è importante leggere con attenzione le
istruzioni di montaggio e d’uso e attenersi alle Direttive CEM.
Condizioni d’impiego
I valori riportati nel catalogo sono valori di
riferimento che in determinati casi possono
divergere. L’idoneità per il caso di applicazione
previsto è da determinare eventualmente con
un’esame. Quando si effettua il
dimensionamento del freno, è necessario verificare
attentamente le condizioni d’installazione, le fluttuazioni della
coppia, il lavoro di frizione ammissibile, il rodaggio e l’usura
come pure le condizioni ambientali generali in quanto
possono influire sui dati forniti.

Le dimensioni di montaggio e di collegamento sul luogo
d’impiego devono essere conformi alle dimensioni del
freno.

Le bobine magnetiche sono progettate per un ciclo di lavoro
relativo (ED) del 100%.

La coppia frenante dipende dal rispettivo stato di
assestamento del freno.

I freni sono predisposti solo per il funzionamento a secco. É
prevista una perdita della coppia nel caso in cui le superfici
di frizione vengano a contatto con olio, grasso, acqua o
sostanze simili.

Le superfici dei componenti esterni sono dotate di
fosfatazione allo zinco per formare una base anticorrosiva.
ATTENZIONE In condizioni ambientali corrosive o dopo
lunghi periodi di inutilizzo i rotori possono
arrugginirsi e bloccarsi.
L’utilizzatore è responsabile nell’adottare le
opportune contromisure.
Dimensionamento
Attenzione!
Quando si effettua il dimensionamento del freno è necessario
nella scelta della sicurezza considerare se è presente una
coppia di carico.


Le coppie di carico diminuiscono la coppia di decelerazione
a disposizione.
Le coppie di carico possono aumentare la velocità
all’uscita:
 durante un eventuale tempo di elaborazione nel
comando
 durante il tempo morto del freno
Nel calcolo del lavoro di frizione fare attenzione che la coppia
nominale del freno sia minore della tolleranza.
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Avvertenze di sicurezza
Le presenti avvertenze di sicurezza sono fornite senza pretesa di esaustività!
Condizioni climatiche
®
Il freno ROBA-stop -M è adatto ad un impiego a temperatura
ambiente tra -20 °C e +40 °C.
ATTENZIONE Possibile diminuzione della coppia
frenante
L’acqua di condensa potrebbe cadere sul
freno e portare ad una diminuzione della
coppia frenante:
 a causa di sbalzi di temperatura
 per temperature attorno o sotto lo zero
L’utilizzatore è responsabile nell’adottare le
opportune contromisure (ad esempio sono a
carico dell’utente la convezione forzata, il
riscaldamento e la vite di scarico).
ATTENZIONE Possibile guasto al funzionamento del
freno
L’acqua di condensa potrebbe cadere sul
freno e portare ad una diminuzione della
coppia frenante:
 per temperature attorno o sotto lo zero il
freno potrebbe congelare o non
sbloccarsi.
L’utilizzatore è responsabile nell’adottare le
opportune contromisure (ad esempio sono a
carico dell’utente la convezione forzata, il
riscaldamento e la vite di scarico).
L’utilizzatore è tenuto a controllare il funzionamento dell’impianto
dopo arresto prolungato.
 In caso di temperature elevate o elevata umidità che
potrebbe intaccare le parti, il rotore potrebbe bloccarsi
all’ancora mobile o al cuscinetto/ alla flangia di frenatura in
caso di arresto prolungato.
Destinazione d’uso
I freni mayr ®, in quanto componenti elettromagnetici, sono stati
sviluppati, prodotti e testati secondo DIN VDE 0580 e alla
relativa Direttiva bassa tensione. Durante l’installazione, il
funzionamento e la manutenzione del prodotto devono essere
rispettati i requisiti standard.
I freni mayr ® vengono applicati in macchinari e sistemi e devono
essere usati soltanto nelle situazioni per cui sono stati
predisposti e creati. Non è consentito utilizzarli per qualsiasi altro
uso!
(meccanico) IP65 per Serie 891._ _ _ .1:
A montaggio avvenuto il freno è totalmente protetto contro la
polvere, dal contatto e contro i getti d’acqua da tutte le direzioni
(in base alla costruzione del cliente).
(elettrico) IP54: Protetto dalla polvere, dal contatto e dagli
spruzzi d’acqua da tutte le direzioni .
Immagazzinamento del freno

Tenere il freno in posizione orizzontale, in un’ambiente
secco senza polvere e vibrazioni.

Umidità relativa < 50 %.

Temperatura senza grosse fluttuazioni, da -20 °C a +60 °C

Non conservare a contatto diretto con i raggi solari o raggi
UV.

Non conservare agenti aggressivi, sostanze corrosive
(solventi / acidi / soluzioni alcaline / sali ecc.) vicino ai freni.
Per immagazzinamenti superiori a 2 anni, sono richieste speciali
misure (contattare il costruttore).
Immagazzinamento secondo DIN EN 60721-3-1 (con le
limitazioni descritte sopra / estensione): 1K3; 1Z1; 1B1; 1C2;
1S3; 1M1
Impiego
Prima dell’installazione, il freno deve essere ispezionato e
verificato che sia in condizioni conformi.
Il funzionamento del freno deve essere verificato sia
all’installazione che dopo un arresto prolungato, per
prevenire in caso di messa in funzione,
un eventuale incollaggio del materiale di frizione.
Misure di protezione necessarie a carico
dell’utente:

Copertura delle parti in movimento allo scopo di evitare
contusioni e intrappolamenti.

Mettere una protezione sulle parti magnetiche per
prevenire le scottature dovute alle alte temperature.

Circuito di protezione: Per comando lato corrente
continua, proteggere la bobina per mezzo di un circuito
adatto secondo VDE 0580, che è già incorporato nei
raddrizzatori mayr ®. Per proteggere dall’usura il contatto di
commutazione sul lato corrente continua, possono essere
necessarie ulteriori misure di protezione (ad es. contatti di
commutazione collegati in serie). I contatti di
commutazione utilizzati dovrebbero avere una apertura
minima di 3 mm ed essere adatti ai carichi induttivi. Inoltre
al momento della scelta assicurarsi che tensione e corrente
d’esercizio siano sufficienti. In base all’applicazione il
contatto di commutazione può essere protetto anche da
appositi circuiti di protezione (ad es. parascintille mayr ®,
raddrizzatori a semionda ed a ponte) dato che il tempo di
commutazione cambia.
Prevedere delle misure di protezione ulteriori contro la
corrosione se il freno viene impiegato in condizioni
ambientali estreme o all’aperto esposto ad agenti
atmosferici.
Collegamento di messa a terra
Il freno è progettato per la classe di protezione I. La protezione
non si riferisce solo all'isolamento di base, ma anche a tutte le
parti conduttrici di corrente che devono essere collegate al
conduttore di terra dell'impianto fisso. In caso di guasto
dell’isolamento di base escludere la tensione di contatto.
Controllare (come prescritto dalle norme) la continuità del
collegamento di terra verso tutte le parti metalliche collegate!

Materiale con classe di isolamento F (+155 °C)
I componenti isolanti della bobina magnetica sono realizzati in
classe di isolamento non inferiore ad F (+155 C°).

Misure contro il bloccaggio della superficie di frizione
in caso di umidità dell’aria elevata e temperature basse.
Grado di protezione
(meccanico) IP54 per Serie 891._ _ _ .0/2/3:
A montaggio avvenuto il freno è protetto dalla polvere, dal
contatto e dagli spruzzi d’acqua da tutte le direzioni (in base alla
costruzione del cliente).
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Avvertenze di sicurezza
Le presenti avvertenze di sicurezza sono fornite senza pretesa di esaustività!
Sono state applicate le seguenti direttive,
norme e prescrizioni:
DIN VDE 0580
Apparecchi elettromagnetici e
componenti, Disposizioni generali
2006/95/EC
Direttiva bassa tensione
CSA C22.2 No. 14-2010 Dispositivo di controllo industriale
UL 508 (Edition 17)
Dispositivo di controllo industriale
EN ISO 12100
Sicurezza del macchinario - Principi
generali di progettazione - Valutazione
del rischio e riduzione del rischio
DIN EN 61000-6-4
Emissioni di interferenze
DIN EN 61000-6-2
Immunità dalle interferenze
Responsabilità
Le informazioni, indicazioni e caratteristiche tecniche riportate
nella documentazione erano al livello più aggiornato al momento
della messa in stampa. Perciò non si possono rivendicare dei
diritti sui freni già forniti.
Non viene assunta la responsabilità per danni e irregolarità di
funzionamento dovuti a:
- non osservanza delle istruzioni di montaggio e d’uso,
- impiego dei freni contrario alle prescrizioni,
- modifiche arbitrarie dei freni,
- interventi inappropriati sui freni,
- errori d’impiego o di manovra.
Garanzia


Le condizioni di garanzia corrispondono alle condizioni di
vendita/consegna dell’azienda Chr. Mayr GmbH + Co. KG
Comunicare immediatamente a mayr ® i difetti accertati.
Marchio di controllo CE
secondo la
2006/95/EC Direttiva bassa tensione
Marchio di omologazione
secondo le autorità Canadesi e Americane
Identificazione
I componenti mayr ® sono contrassegnati inequivocabilmente per mezzo del contenuto riportato sulle etichette:
Denominazione del prodotto Numero di serie
Numero di articolo Numero di licenza (se indicato)
®
C
US
Identificazione CE
Grandezza/Serie
Tensione
Potenza
Coppia frenante
solo per tensione> 72 V
(Identificazione CE con numero identificativo dell’organismo di controllo sopracitato solo sui freni testati)
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DataMatrix-Code
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Applicazioni nel campo della sicurezza
I freni impiegati in situazioni di rischio sono da selezionarsi secondo le Norme per la Valutazione del rischio EN ISO 12100 e
EN ISO tramite funzioni di sicurezza.
Questo accorgimento è fondamentalmente di competenza del costruttore.
Parametri di sicurezza per esecuzioni stardard del freno Roba-stop®-M:
Serie 891.10_._ coppia nominale freno di bloccaggio
Serie 891.01_._ 100% coppia nominale standard
Serie 891.02_._ 84% coppia nominale
Serie 891.03_._ 68% coppia nominale
Serie 891.07_._ 112% coppia nominale
Serie 891.08_._ 125% coppia nominale
I parametri di sicurezza sono disponibili su richesta.
Per esecuzioni diverse contattare direttamente mayr® power transmission.
Definizione delle coppie frenanti
Coppia frenante statica
Coppia media, pienamente sviluppata con freno in slittamento alla velocità minima rilevata.
Valore indicativo: n = 3 [1/min]
Coppia frenante dinamica
Coppia media, pienamente sviluppata con un processo di frenatura che va dalla velocità di esercizio all’arresto completo.
Per la corretta valutazione è necessario un tempo di slittamento sufficiente (velocità di slittamento tra 1 m/s e 10 m/s)
Il lavoro di frizione e la velocità non possono in questo caso essere superati.
Rodaggio del freno/ stabilizzazione del materiale di frizione
Le coppie nominali del freno indicate sono valide a seguito di un rodaggio/stabilizzazione della coppia del materiale di frizione in condizioni
climatiche usuali.
Stabilizzazione del materiale di frizione
Stabilizzazione necessaria

in condizioni nuove

durante il funzionamento dell’impianto
Consigli:
Stabilizzazione del
materiale di frizione
tramite una frenata
dinamica:
Effettuare ca. 5 frenate dinamiche.

al 50 % della velocità ammissibile nmax

al 25 % del lavoro di frizione ammissibile Qr zul.

Non è possibile dare una definizione generale del paramentro per la stabilizzazione a causa della diversità
delle applicazioni.

La frequenza della stabilizzazione della coppia del materiale di frizione e del controllo della coppia è a carico
dell’utente in base all’applicazione.
Da interpretare con un’elevato grado di sicurezza
Stabilizzazione regolare
non possibile
Consigli: Si ≥ 2,0
Attenzione, il dimensionamento dinamico è da considerare separatamente
Arresto d’emergenza
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Successivamente al rodaggio del freno!
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F
α
15
16
26
11
Traferro „a“
25
9
24
23
3
8
12
7
4
14
2
1
10
13
6
5
Lunghezza del cavo
Freno standard
ca. 400 mm
per grandezza 2 - 60 e
ca. 600 mm
per grandezza 100 - 500
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Elenco dei componenti (Usare solo parti originali mayr)
1
Mozzo
14 Tappo di chiusura (solo su grandezza 8 fino 500)
2
Portabobina con bobina magnetica (7)
15 Leva di sblocco manuale
3
Ancora mobile
16 Arco di sblocco
4
Rotore
17 Perno filettato (vedere pagina 12, figura 5)
5
Lamierino di frizione
18 Molla di pressione (sblocco manuale; vedere pagina 12, fig. 5)
6
Molla di pressione (coppia)
19 Dado esagonale (vedere pagina 12, figura 5)
7
Bobina magnetica
20 Rondella (vedere pagina 12, figura 5)
8
Vite a testa cilindrica
21 O-ring (vedere pagina 12, figura 5)
9
Anello di tenuta piatto (Serie 891._ _ _.1)
22 Piastra intermedia (vedere pagina 12, figura 5)
10 Vite di posizionamento (non illustrata)
23 Ghiera di regolazione (regolazione centrale della coppia)
11 O-ring (Serie 891._ _ _.1)
24 Spine cilindriche (regolazione centrale della coppia)
12 Flangia di frenatura a tenuta stagna (Serie 891._ _ _.1)
25 Molla di pressione (regolazione centrale della coppia)
13 Flangia di frenatura per freno con dinamo tachimetrica
26 Etichetta
Dati tecnici
Tensioni nominali:
24 V/104 V/180 V/207 V
Grado di protezione:
IP54
Grado di protezione (Serie 891._ _ _.1):
IP65
Fattore di servizio:
Temperatura ambiente:
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max. 100 %
-20 °C a +40 °C
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Tabella 1: Dati tecnici (in base alle grandezze)
1)
Coppia nominale
Freno di bloccaggio
Serie 891.10 _ . _
M2
[Nm]
Velocità
massima
nmax
Grandezza
Coppia nominale
Freno standard
Serie 891._ 1 _ . _
M2
[Nm]
Sezione
cavo
elettrico
[min-1]
PN
Potenza
nominale
elettrica
[W]
[mm2]
Massa
senza flangia di
frenatura,
senza sblocco manuale
[kg]
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
4
8
16
32
64
100
180
250
450
800 1)
6000
5000
4000
3500
3000
3000
3000
1500
1500
1500
19
25
29
38
46
69
88
98
120
152
2 x 0,56
2 x 0,56
2 x 0,56
2 x 0,88
2 x 0,88
2 x 0,88
2 x 0,88
2 x 0,88
2 x 0,88
2 x 0,88
0,76
1,1
1,8
3,4
4,5
7,4
13,6
19,2
33,3
38
Funzionamento del freno a partire da 700 Nm possibile solo con sovreccitazione.
Tabella 2: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Traferro
nominale
"a"
+0,1 /-0,05
Traferro
Quota di
Numero di
ammissibile controllo “x” giri "Y" dei
massimo “a”
dadi
in caso di
esagonali
usura
(19)
Vite di fissaggio pos. 8 (figura 1)
Esecuzione
senza flangia
di frenatura
Esecuzione con
flangia di
frenatura
(figura 2)
[mm]
(figura 2)
[mm]
(figura 5)
[mm]
(figura 5)
Grandezza
(Pos. 12/13)
2
0,15
0,4
0,9 +0,1
1,7
3 x M4 x 45
6912
3 x M4 x 50
4
0,15
0,4
0,9 +0,1
1,7
3 x M4 x 45
6912
3 x M4 x 50
+0,1
Coppia di
serraggio
(Pos. 12/13)
DIN
8
16
0,2
0,2
0,45
0,7
1,1
1,6 +0,1
1,5
2,0
3 x M5 x 50
3 x M6 x 60
6912
6912
3 x M5 x 55
3 x M6 x 65
32
0,2
0,7
1,8 +0,1
2,0
3 x M6 x 60
6912
3 x M6 x 70
60
0,25
0,8
2,2 +0,1
2,0
3 x M8 x 75
6912
3 x M8 x 85
100
0,3
0,9
2,2 +0,1
1,6
3 x M8 x 80
150
0,3
0,9
2,2 +0,1
1,6
3 x M8 x 100
250
0,35
0,95
2,4 +0,1
1,5
3 x M10 x 110
500
0,4 +0,2
1,0
2,4 +0,1
1,5
6 x M10 x 110
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
3 x M8 x 90
3 x M8 x 110
3 x M10 x 130
6 x M10 x 130
DIN
EN ISO
4762
EN ISO
4762
6912
6912
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
EN ISO
4762
[Nm]
2,5
2,5
5,0
9,0
9,0
22
22
22
45
45
Tabella 3: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Grandezza
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
Forza per
Angolo di Spessore min.
Coppia di serraggio
sblocco
sblocco della superficie di
della vite di
manuale [N]
frizione
posizionamento
""
per
Pos. 10 (figura 1)
Serie
Serie
[mm]
[Nm]
891.0/2 891.1
[°]
20
35
70
100
130
220
260
290
350
310
26
45
90
125
170
300
340
350
430
470
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7
7
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8
10
12
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10
10
5
6
6
7
8
8
10
12
14
19
0,5
0,5
1,5
2,0
2,0
3,5
8,0
8,0
18,5
18,5
Foro passante
(lato posteriore portabobina)
[mm]
Serie
891._ _ _.0
Serie
891._ _ _.1
Serie
891._ _ _.2
16,5
18
22
33
36
38
48
55
65
85
Freno chiuso
Freno è chiuso
22 H8
22 H8
28 H8
32 H8
42 H8
48 H8
52 H8
62 H8
23,5 H7
28,5 H7
32,5 H7
40,5 H7
52,5 H7
60 H7
75,5 H7
82,5 H7
92 H7
131 H7
Chr. Mayr GmbH + Co. KG
Eichenstraße 1, D-87665 Mauerstetten, Germany
Tel.: +49 8341 804-0, Fax: +49 8341 804-421
www.mayr.com, E-Mail: [email protected]
Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
(B.8.1.IT)
Tabella 4: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Valido per freni standard Serie 891.0_ _._ e 891.2_ _._
Momenti di inerzia di
massa J
Mozzo + Rotore con dmax
[kgm2]
Grandezza
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
Serie
891.0_ _._
Serie
891.2_ _._
-4
-4
0,12 x 10
0,21 x 10 -4
0,67 x 10 -4
1,74 x 10 -4
4,48 x 10 -4
6,74 x 10 -4
16,54 x 10 -4
31,68 x 10 -4
61,82 x 10 -4
222,6 x 10 -4
0,1 x 10
0,17 x 10 -4
0,58 x 10 -4
1,53 x 10 -4
4,1 x 10 -4
–
–
–
–
–
Lavoro di frizione Qr 0,1
(per 0,1 mm di usura)
Lavoro di frizione Qr ges.
(max. lavoro di frizione
possibile riferito al traferro
nominale)
Spessore
rotore
“nuovo”
Spessore minimo del
rotore
(Valore limite con
coppia frenante 100 %)
[J]
[J]
[mm]
[mm]
6,05
6,05
6,9
8,0
10,4
11,15
14,0
15,5
17
18,5
5,8
5,8
6,65
7,5
9,9
10,6
13,4
14,9
16,4
17,9
6
35 x 10
40 x 10 6
65 x 10 6
100 x 10 6
130 x 10 6
130 x 10 6
140 x 10 6
150 x 10 6
160 x 10 6
200 x 10 6
6
95 x 10
100 x 10 6
162 x 10 6
500 x 10 6
600 x 10 6
700 x 10 6
840 x 10 6
950 x 10 6
1000 x 10 6
1200 x 10 6
I valori indicati Qr 0,1 e Qr ges sono solo valori di riferimento per lavori di frizione specifici < 0,5 J/mm 2 e velocità di
slittamento < 10 m/s.
Tabella 5: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Valido per freni di bloccaggio Serie 891.1_ _._
Momenti di inerzia di
massa J
Mozzo + Rotore con dmax
Lavoro di frizione Qr 0,1
(per 0,1 mm di usura)
Lavoro di frizione Qr ges.
(max. lavoro di frizione possibile
riferito al traferro nominale)
Spessore rotore
“nuovo”
Grandezza
[kgm2]
[J]
[J]
[mm]
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
0,12 x 10 -4
0,21 x 10 -4
0,67 x 10 -4
1,74 x 10 -4
4,48 x 10 -4
6,74 x 10 -4
16,54 x 10 -4
31,68 x 10 -4
61,82 x 10 -4
222,6 x 10 -4
7 x 10 6
8 x 10 6
13 x 10 6
20 x 10 6
30 x 10 6
65 x 10 6
70 x 10 6
75 x 10 6
80 x 10 6
85 x 10 6
7 x 10 6
8 x 10 6
13 x 10 6
20 x 10 6
45 x 10 6
130 x 10 6
170 x 10 6
300 x 10 6
350 x 10 6
500 x 10 6
6,05
6,05
6,9
8,0
10,4
11,15
14,0
15,5
17
18,5
I valori indicati Qr 0,1 e Qr ges sono solo valori di riferimento per lavori di frizione specifici < 0,5 J/mm 2 e velocità di
slittamento < 10 m/s.
21/06/2016 TK/KE/GC/GF/LP
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Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
(B.8.1.IT)
Tabella 6: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Fori ammissibili del mozzo per freno standard
Serie 891.0_ _._ e 891.2_ _._
Grandezza
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
2)
Cava – JS9
DIN 6885/1
DIN 6885/3
8 – 13
10 – 13
11 – 18
14 – 22
19 – 30
22 – 32
24 – 42
30 – 45
40 2) – 55
50 2) – 75
13 – 15
13 – 15
18 – 20
22 – 25
–
32 – 35
42 – 45
45 – 50
55 – 60
75 – 80
Cava – P9
DIN 6885/1
DIN 6885/3
8 – 13
10 – 13
11 – 18
14 – 20
19 – 28
22 – 32
24 – 42
30 – 45
40 2) – 50
50 2) – 75
13 – 15
13 – 15
18 – 20
20 – 22
28 – 30
–
42 – 45
45 – 50
50 – 55
75 – 80
Fori ammissibili del mozzo per freno di bloccaggio
Serie 891.10 _._
Cava – JS9
DIN 6885/1
DIN 6885/3
8 – 13
10 – 13
11 – 18
14 – 22
19 – 30
22 – 32
24 – 42
30 – 45
40 – 55
50 – 75
Cava – P9
DIN 6885/1
DIN 6885/3
13 – 15
13 – 15
18 – 20
22 – 25
–
32 – 35
42 – 45
45 – 50
–
–
8 – 13
10 – 13
11 – 18
14 – 20
19 – 28
22 – 32
24 – 42
30 – 45
40 – 50
50 – 75
13 – 15
13 – 15
18 – 20
20 – 22
28 – 30
–
42 – 45
45 – 50
50 – 55
–
Freno di
bloccaggio
Serie
891.10_._
Foro minimo non consentito per coppia frenante = 125 %.
Tabella 7: Dati tecnici (in base alle grandezze)
Coppia frenante [Nm] con tolleranza
+40 % / -20 % 4)
Grandezza
125 %
Serie
891._8_._
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
3)
4)
5)
2,5
5
10
20
40
75
125
185
312
700 3)
112 %
Serie
891._7_._
Freno
standard
100 %
Serie
891._1_._
84 %
Serie
891._2_._
68 %
Serie
891._3_._
50 %
Serie
891._4_._
34 %
Serie
891._5_._
2,2
4,5
9
18
36
68
110
165
280
600
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
1,7
3,4
6,8
13,5
27
51
85
125
215
400
1,4
2,8
5,5
11
22
42
70
100
180
350
1
2
4
8
16
30
50
75
125
250
0,7
1,4
2,8
5,5
11
21
200
4
8
16
32
64
100
180
250
450
800 5)
Funzionamento del freno solo come freno di bloccaggio
Per tolleranza della coppia frenante ridotta contattare l’azienda mayr®.
Funzionamento del freno a partire da 700 Nm possibile solo con sovreccitazione.
1. Esecuzione
®
I freni ROBA-stop -M sono dei freni elettromagnetici a molle
attivati in assenza di corrente che agiscono con coppia frenante
definita una volta che la tensione d’alimentazione viene
disattivata.
Il freno è sbloccato ed il rotore del freno (4) con il mozzo (1)
possono ruotare liberamente.
2. Funzionamento
Funzione del freno di sicurezza:
In caso di mancanza della tensione di rete o dopo una
interruzione della corrente o a seguito di un ARRESTO DI
EMERGENZA, il ROBA-stop®-M frena in modo affidabile e
sicuro.
Il freno ROBA-stop®-M è un freno di sicurezza elettromagnetico
a molle attivato in assenza di corrente.
3. Fornitura / Stato della fornitura
Funzionamento in assenza di corrente (frenata):
In assenza di corrente le molle di pressione (6) spingono
l’ancora mobile (3). Il rotore (4) rimane premuto per attrito tra
l’ancora mobile (3) ed il lamierino di frizione (5) o la flangia di
frenatura (12 o 13/in base al modello) o la parete della macchina
dell’utilizzatore.
La coppia frenante viene trasmessa attraverso la dentatura del
rotore (4) ed il mozzo (1) al gruppo motopropulsore.
Le parti fornite e lo stato alla consegna devono essere verificate
al momento del ricevimento della spedizione.
mayr® declina ogni responsabilità per difetti reclamati
tardivamente.
Danni dovuti al trasporto devono essere segnalati
immediatamente al trasportatore,
mentre l’incompletezza della fornitura e danni visibili devono
essere segnalati immediatamente allo stabilimento di
produzione.
Sbloccaggio elettromagnetico:
Con la forza magnetica della bobina nel portabobina (2), l’ancora
mobile (3) viene attratta vincendo la pressione delle molle verso
il portabobina (2)
21/06/2016 TK/KE/GC/GF/LP
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Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
4. Condizioni di montaggio


L’eccentricità dell’estremità dell’albero rispetto all’interasse
dei fori di fissaggio non deve superare i 0,2 mm.

La tolleranza di posizione delle filettature per le viti a testa
cilindrica (8) non deve superare 0,2 mm.


(B.8.1.IT)
La tolleranza di oscillazione della superficie di fissaggio
rispetto all’asse di rotazione dell'albero non deve superare
la tolleranza di perpendicolarità ammissibile secondo norma
DIN 42955, ovvero 0,08 mm per le grandezze da 2 fino ad
8, 0,1 mm per le grandezze da 16 a 250, e 0,125 mm per la
grandezza 500.
Il diametro di riferimento è quello della circonferenza delle
viti di fissaggio del freno.
Valori di tolleranza superiori a quelli consentiti possono
causare una perdita della coppia, uno sfregamento
continuo del rotore (4) e un surriscaldamento.
Le tolleranze del foro del mozzo (1) e dell’albero devono
essere scelte in modo tale da non causare alcuna
deformazione della dentatura del mozzo (1). Una
deformazione della dentatura determina un blocco del
rotore (4) sul mozzo (1) e pertanto il mancato
funzionamento del freno.
Tolleranze consigliate mozzo - albero H7/k6.
Non deve essere superata la temperatura di assemblaggio
max. ammissibile di 200 °C.

Il rotore (4) e le superfici di frenatura devono essere privi di
olio e grasso.

Deve essere presente un’altra superficie di frizione adatta
(acciaio o ghisa). Evitare interruzioni con spigoli vivi della
superficie di frizione.
Per freni di bloccaggio:
(Compito: Mantenimento
con funzione di arresto
d’emergenza)
Finitura superficiale
nell’area di frizione della
superficie di frizione con
Ra tra 1,6 µm e 3,2 µm
Per applicazioni
dinamiche:
(Compito: Frenate spesso
dinamiche)
Finitura superficiale
nell’area di frizione della
superficie di frizione con
Ra = 1,6 µm
Attenzione!
Per la lavorazione della ghisa grigia fare
attenzione a rimuovere le sporgenze di ghisa.
Proteggere il rotore da ruggine e/o blocchi sul cuscinetto/
sulla flangia di frenatura (a carico del cliente). Consigliamo
di prendere le testate misure di protezione contro la
corrosione per la superficie di montaggio:

Fosfatazione chimica a secco

Cromatura dura e carbonitrurazione
Rodaggio del freno
Effettuare la stabilizzazione del materiale di frizione prima della
messa in funzione dell’impianto (vedi “Rodaggio del freno/
stabilizzazione del materiale di frizione” a pag. 6)
5. Montaggio (figura 1 e 2)
5.1. Montare il mozzo (1) sull’albero, portarlo nella giusta
posizione e bloccare in modo assiale (ad es. con un anello
di sicurezza).
5.2. All’occorrenza (in base al modello) posizionare O-ring (11)
assialmente nella sede predisposta della flangia di
frenatura (12).
5.3. All’occorrenza (in base al modello) posizionare il lamierino
di frizione (5) o la flangia di frenatura (12/13) sull’albero e
sulla parete della macchina (accertarsi che coincidano i
fori del lamierino di frizione (5) o della flangia di frenatura
(12/13) con i fori filettati nella parete della macchina).
Per le grandezze 150 e 250 viene spedito
assieme alle viti di fissaggio (8), altre tre
(piccole) viti a testa cilindrica.
Il cliente è tenuto a utilizzare queste viti solo in
caso di ulteriore fissaggio della flangia di
frenatura (12/13), se la protezione del
personale è obbligatoria secondo il valore B
10d. Sono stati effettuati 3 fori a livelli
appositamente nella flangia di frenatura.
Coppia di serraggio come nella pos. 8 di ogni
grandezza secondo la tabella 3.
5.4. Misurare lo spessore del rotore e confrontare con i valori
nella tabella 4/5. Spingere manualmente il rotore (4) verso
il mozzo (1) (Il collare del rotore non dovrebbe rivolgersi
verso la parete della macchina, ovvero lamierino di frizione
(5) o flangia di frenatura (12/13)).
La dentatura del rotore deve appoggiarsi su tutta la
lunghezza del mozzo (1).
Fare attenzione alla mobilità della dentatura.
Nessun danno.

Le dentature di mozzo (1) e rotore (3) non devono essere
oliate né ingrassate.
5.5. Montare lo sblocco manuale se necessario secondo il
punto 8 a pagina 12.

Non sono ammessi trattamenti delle superfici che possano
incrementare il coefficiente d’attrito.
5.6. All’occorrenza (in base al modello) posizionare O-ring (11)
assialmente nella sede predisposta del portabobina (2).

È necessario che il dimensionamento del collegamento
della linguetta sia eseguito secondo il diametro dell’albero,
della coppia trasmissibile e delle condizioni di esercizio. A
tal fine devono essere noti all’utilizzatore i relativi dati.
L’utilizzatore deve anche realizzare il dimensionamento
secondo le basi di calcolo conformi alle norme DIN 6892.
Per il calcolo si possono usare i seguenti dati del mozzo
per le grandezze 2 e 4 Re = 230 N/mm 2 e
per le grandezze da 8 a 500 Re = 300 N/mm 2.
La lunghezza di contatto della linguetta deve estendersi sul
mozzo intero.
5.7. Spingere il resto del freno su mozzo (1) e collare del rotore
(4) (foro di fissaggio dovrebbe allinearsi con i fori nel
lamierino di frizione (5), e flangia di frenatura (12/13)
ovvero con la parete della macchina).
Le viti di posizionamento (10) impediscono ai singoli
componenti di staccarsi.
Non danneggiano il funzionamento del freno e non
possono essere eliminati durante il montaggio.

Per il dimensionamento dei collegamenti della linguetta è
necessario considerare, durante la costruzione della
macchina, le tensioni ammissibili. Alla messa in funzione è
necessario verificare se la linguetta è inserita correttamente
ed il freno fissato con la coppia di serraggio corretta
secondo la tabella 2.

Evitare di usare agenti pulenti che contengono solventi, in
quanto essi possono intaccare il materiale di frizione.
21/06/2016 TK/KE/GC/GF/LP
Pagina 11 di 21
5.8. Fissare uniformemente il freno con l’aiuto di viti a testa
cilindrica (8) completa di anello di tenuta piatto montato in
fabbrica (9/ in base alla serie) con chiave dinamometrica
e coppia di serraggio secondo la tabella 2.
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Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
6. Regolazione della coppia frenante
I freni ROBA-stop®-M vengono regolati dal costruttore con la
coppia frenante prevista al momento dell’ordine.
Con delle molle diverse (6) nel portabobina (2) è possibile
raggiungere regolazioni della coppia frenante differenti (vedi
tabella 7).
La serie di molle di pressione (6) per la coppia frenante richiesta
(secondo tabella 7) deve essere realizzata dal costruttore.
Nel caso in cui sia indispensabile un montaggio ad opera
dell’utilizzatore è necessario richiedere la serie di molle di
pressione (6) necessaria indicando la grandezza del freno e la
coppia frenante richiesta.
Sostituzione delle molle di pressione (6):
(Attenzione: il freno non deve essere soggetto a carichi)
Per la sostituzione delle molle di pressione (6) è necessario che
il freno venga svitato dallo scudo motore o dalla parete della
macchina.
6.1. Rimuovere le viti di fissaggio (8).
6.2. Sfilare le viti di posizionamento (10) dal portabobina (2) e
rimuovere l’ancora mobile (3).
Attenzione: Le molle di pressione (6) spingono contro
l’ancora mobile (3). Per rimuovere le viti di posizionamento
(10) è necessario premere l’ancora mobile (3) contro il
portabobina (2) per evitare che le molle di pressione (6)
possano scaricarsi di colpo.
ATTENZIONE Possibile rilascio improvviso delle molle
di pressione
Può causare contusioni e lividi.
Le molle di pressione (6) spingono contro
l’ancora mobile (3). Per rimuovere le viti di
posizionamento (10) è necessario che l’ancora mobile (3)venga spinta, se necessario
con uno strumento ausiliario, contro il portabobina (2) per evitare che le molle di pressione (6) possano scaricarsi di colpo.
Verificare la posizione di montaggio dell’ancora mobile (3),
quindi fare attenzione che nessuna molla di pressione (6) possa
cadere.
6.3. Cambiare le molle di pressione (6).
Attenzione:
Posizionare la nuova serie di molle di
pressione (6) in ordine simmetrico.
(B.8.1.IT)
8. Montaggio dello sblocco manuale (vedere
figura 1 e 5)
Nelle Serie 891._ _ _.1 il montaggio dello sblocco manuale è
possibile solo quando al momento dell’ordine del freno è
richiesto lo sblocco manuale (portabobina (2) completamente
chiuso).
ATTENZIONE
Per il montaggio dello sblocco manuale è
necessario che il freno sia smontato e
disalimentato.
Procedura:
8.1. Inserire le molle di pressione (18) sul perno filettato (17). Il
perno filettato (17) è realizzato già in fabbrica con una
linguetta come elemento di tenuta e fissata fino alla
grandezza 60 con del collante. Questo collegamento non
deve essere sbloccato.
8.2. Introdurre il perno filettato (17) con le molle di pressione
(18) dall’interno (vista sulla bobina magnetica (7)) nei fori
dello sblocco manuale nel portabobina (2).
8.3. Solo per sblocco manuale a tenuta stagna
(Serie 891._ _ _.1):
Spingere gli O-Ring (21) lungo il perno filettato (17) e
inserirli nelle cavità del portabobina (2). Evitare il
danneggiamento degli O-Ring (21) schiacciandoli.
8.4. Solo per sblocco manuale a tenuta stagna
(Serie 891._ _ _.1):
Spingere le piastre intermedie (22) sul perno filettato (17).
8.5. Posizionare l’arco di sblocco (16), inserire le rondelle (20)
ed avvitare leggermente i dadi esagonali autobloccanti (19).
8.6. Stringere i due dadi esagonali (19) fino a quando l’ancora
mobile (3) va a contatto in modo uniforme con il
portabobina (2).
8.7. Svitare i due dadi esagonali (19) di "Y" giri (vedi Tabella 2),
in modo che si crei uno traferro tra l’ancora mobile (3) ed il
portabobina (2) producendo la quota di controllo "x".
ATTENZIONE Una quota di regolazione differente sullo
sblocco manuale o una regolazione sbagliata
può causare un malfunzionamento, quindi un
problema nel funzionamento del freno.
8.8. Dopo il montaggio dello sblocco manuale avvitare e
stringere la leva di sblocco manuale (15) nell’arco di
sblocco (16).
La leva di sblocco manuale (15) deve essere bloccata per
prevenire un eventuale svitamento usando ad es. Loctite
243.
21
6.4. Posizionare l’ancora mobile (3) sul portabobina (2)
quindi sulle molle di pressione (6) (verificare la
posizione di montaggio, per grandezze 2-60 e
utilizzare se necessario viti di fissaggio (8)).
6.5. Premere l’ancora mobile (3) verso il basso, contro la
spinta delle molle e avvitare le viti di posizionamento
(10) con coppia di serraggio secondo la tabella 3.
6.6. Avvitare il freno allo scudo motore o alla parete della
macchina con l’aiuto di viti di fissaggio (8).
(Rispettare la coppia di serraggio indicata nella
tabella 2).
7. Controllo del freno (prima della messa in funzione del
freno)
- Controllo della coppia frenante:
Confrontare la coppia frenante ordinata con quella riportata
sull’etichetta (26).
- Eseguire un controllo di sblocco:
Mettendo sotto tensione il freno o con lo sblocco manuale (in
base al modello).
La coppia frenante viene raggiunta solo dopo il rodaggio.
Pagina 12 di 21
16
20
19
Y
17
7
18
2
3
Quota di controllo
“x”
Figura 5
La quota di controllo "x" (fig. 5) serve solo per
la regolazione dello sblocco manuale a freno
smontato.
Vedere pagina 6 “Definizione delle coppie frenanti”.
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(B.8.1.IT)
9. Tempi di commutazione
M
MBr
M
MBr
ML
ML
0,1 x MBr
0,1 x MBr
t
t11
t1
t2
t1
t2
U
U
UO
UN
UH
tO
t
t
Diagramma 1
Tempi di commutazione per funzionamento del freno
con tensione nominale della bobina
Legenda:
MBr = Coppia frenante
t1
= Tempo d’innesto
t2
= Tempo di disinnesto
tO
= Tempo di sovreccitazione
UH = Tensione di mantenimento
t
t11
Diagramma 2
Tempi di commutazione per funzionamento del freno
con tensione di sovreccitazione
ML
t11
=
=
Coppia di carico
Ritardo di reazione all'innesto
UN
UO
=
=
Tensione nominale della bobina
Tensione di sovreccitazione
Tabella 8: Tempi di commutazione
Grandezza
Tempi di commutazione 1)
60
100
150
250
500
1000
M2
[Nm]
2
4
8
16
32
60
100
150
250
500
1000
Commutazione DC
t1
[ms]
10
18
20
30
50
55
68
80
100
100
180
Commutazione AC
t1
[ms]
100
160
220
320
400
500
640
730
1100
1100
1200
Commutazione DC
t11
[ms]
6
12
16
25
35
35
38
40
50
30
70
Commutazione AC
t11
[ms]
80
130
175
240
300
350
400
450
700
700
750
Tempo di disinnesto 2)
t2
[ms]
33
36
54
84
120
180
216
264
348
480
336 3)
Coppia nominale (84 %)
840
Coppia nominale (100 %)
Tempo di innesto
Ritardo di
reazione
all’innesto
2
4
8
16
32
M2
[Nm]
1,7
3,4
6,8
13,5
27
51
85
125
215
400
Commutazione DC
t1
[ms]
16
29
32
48
80
88
109
128
160
160
288
Commutazione AC
t1
[ms]
160
256
352
512
640
800
1024
1168
1760
1760
1920
Commutazione DC
t11
[ms]
9,6
19
26
40
56
56
61
64
80
48
112
Commutazione AC
t11
[ms]
128
208
280
384
480
560
640
720
1120
1120
1200
Tempo di disinnesto
t2
[ms]
24
26
39
61
87
130
157
191
252
348
235 3)
Coppia nominale (68 %)
680
Tempo di innesto
Ritardo di
reazione
all’innesto
Tempo di innesto
Ritardo di
reazione
all’innesto
M2
[Nm]
1,4
2,8
5,5
11
22
42
70
100
180
350
Commutazione DC
t1
[ms]
22
40
44
66
110
121
150
176
220
220
396
Commutazione AC
t1
[ms]
220
352
484
704
880
1100
1408
1606
2420
2420
2640
Commutazione DC
t11
[ms]
13
26
35
55
77
77
84
88
110
66
154
Commutazione AC
t11
[ms]
176
286
385
528
660
770
880
990
1540
1540
1650
t2
[ms]
21
23
34
53
75
113
135
165
218
300
203 3)
Tempo di disinnesto
1) Freni standard con regolazione della coppia frenante del valore di 34% e 50% presentano tempi di innesto t 1 decisamente superiori e
non possono essere impiegati per applicazioni dove il tempo di commutazione risulta rilevante.
2) I tempi di disinnesto t2 in caso di frenata di mantenimento sono maggiori rispetto ai tempi di disinnesto di un freno standard (100 %).
3) Valore per funzionamento con sovreccitazione
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10. Collegamento elettrico e protezione
Per il funzionamento del freno è necessaria la tensione continua.
La tensione della bobina è riportata sull’etichetta e sul corpo del
freno e fa riferimento alla norma DIN IEC 60038 (tolleranza
± 10 %). Il freno può funzionare sia a corrente alternata, con un
raddrizzatore, sia con un altro idoneo alimentatore in corrente
continua. Le possibilità di collegamento possono variare a
seconda della dotazione del freno. L’esatta configurazione è
riportata nello schema dei collegamenti. L’installatore e
l’utilizzatore devono osservare le prescrizioni e le norme vigenti
(ad es. DIN EN 60204-1 e DIN VDE 0580). Il loro rispetto deve
essere garantito e verificato.
Collegamento di messa a terra
Il freno è progettato per la classe di protezione I. La protezione
non si riferisce solo all’isolamento di base, ma anche a tutte le
parti conduttrici di corrente che devono essere collegate alla
protezione di terra (PE) dell’impianto fisso. In caso di guasto
dell’isolamento di base escludere la tensione di contatto.
Controllare (come prescritto dalle norme) la continuità del
collegamento di terra verso tutte le parti metalliche collegate!
Fusibili di protezione dell’apparecchio
Sull’alimentazione di rete si devono prevedere degli adeguati
fusibili di protezione contro i cortocircuiti.
Comportamento di commutazione
Il funzionamento sicuro di un freno dipende dal tipo di
commutazione applicato. I tempi di commutazione vengono
inoltre influenzati dalla temperatura e dal traferro tra l’ancora
mobile ed il portabobina (in base allo stato di usura del rotore).
Creazione del campo magnetico
Alimentando la tensione nella bobina del freno si crea un campo
magnetico che attira l’ancora mobile verso il portabobina; il freno
si sblocca.
(B.8.1.IT)
L’esercizio del freno con sovreccitazione richiede un controllo:
- del tempo di sovreccitazione necessario*
- e anche dell’effettiva potenza della bobina** per una frequenza
di battuta maggiore di 1 battuta al minuto.
* Tempo di sovreccitazione tO
Usura crescente e di conseguenza traferro crescente e
riscaldamento della bobina allungano i tempi di separazione t2
del freno. Per questo come tempo di sovreccitazione to è
necessario scegliere il tempo di disinnesto t2 doppio della
relativa grandezza del freno con la corrente nominale.
La forza delle molle influenza anche il tempo di disinnesto t2 del
freno: Maggiori forze delle molle prolungano i tempi di disinnesto
t2 mentre le minori forze delle molle riducono i tempi di
disinnesto t2.
La modifica del tempo di disinnesto t2 con le molle è riportata nel
diagramma di seguito.
 Spinta delle molle (Regolazione della coppia frenante)
< 100 %:
Il tempo di sovreccitazione tO è minore rispetto al doppio del
tempo di disinnesto t2 della rispettiva grandezza del freno.
Esempio: Regolazione della coppia frenante = 34 % => tempo di
disinnesto t2 = 50 %
--> Tempo di sovreccitazione tO = 200 % x 50 % = 100 % t2
 Spinta delle molle (Regolazione della coppia frenante)
= 100 %:
Il tempo di sovreccitazione tO ammonta al doppio del tempo di
disinnesto t2 della rispettiva grandezza del freno.
 Spinta delle molle (Regolazione della coppia frenante)
> 100 %:
Il tempo di sovreccitazione tO è superiore al doppio del tempo di
disinnesto t2 della rispettiva grandezza del freno.
Esempio: Regolazione della coppia frenante = 125 % => tempo di
disinnesto t2 = 120 %
--> Tempo di sovreccitazione tO = 200 % x 120 % = 240 % t2
P  PN
La potenza della bobina P non può essere
maggiore di PN, altrimenti la bobina potrebbe
non funzionare più a causa di sovraccarico
termico.
Creazione campo con eccitazione normale
Se si crea una tensione nominale nella bobina magnetica, la
corrente della bobina non raggiunge subito il valore nominale.
L’induttanza della bobina fa sì che la corrente aumenti
lentamente sotto forma di funzione esponenziale. Parallelamente
si ritarda la creazione del campo magnetico e così il rilascio della
coppia frenante (curva 1).
Legenda e calcoli:
P
Creazione campo con sovreccitazione
Si ottiene un rilascio più rapido e sicuro della coppia frenante
creando una tensione superiore a quella nominale: così facendo
la corrente aumenta più rapidamente. Una volta che il freno si è
sbloccato si può passare alla tensione nominale (curva 2). Il
rapporto tra sovreccitazione e tempo di disinnesto t2 è
indirettamente proporzionale, ovvero in caso di doppia tensione
nominale si dimezza il tempo di disinnesto t2 per lo sblocco del
freno. Il raddrizzatore a commutazione rapida ROBA®(multi)switch e il modulatore di fase utilizzano questo principio.
I
IO
PN
PO
PH
[W] Effettiva potenza della bobina in funzione alla
frequenza di commutazione, sovreccitazione,
diminuzione di potenza e cicli di lavoro (ED).
PO × tO + PH × tH
P=
T
[W] Potenza nominale della bobina (dati da catalogo,
etichetta)
[W] Potenza della bobina in caso di sovreccitazione
UO 2
PO = ( ) × PN
UN
[W] Potenza della bobina in caso di diminuzione di
potenza
M MBr
2
tO
[s]
UH 2
PH = ( ) × PN
UN
Tempo di sovreccitazione
tH
[s]
Tempo di esercizio con diminuzione di potenza
ton
[s]
Tempo con alimentazone
toff
[s]
Tempo senza alimentazione
T
[s]
Tempo complessivo (tO + tH + toff)
UO
[V]
Tensione di sovreccitazione (tensione a ponte)
UH
[V]
Tensione di mantenimento (tensione a semionda)
UN
[V]
Tensione nominale della bobina
IN
2
1
t
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t
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Soppressione del campo magnetico
Diagramma temporale:
Comando lato corrente alternata
T
U
toff
ton
UO
(B.8.1.IT)
tO
R
R
ROBA -switch
20/017.000.2
U– = 0,45×U~
tH
Imax = 1,8A–
200 - 500V~
t: 0.05-2sec
R: 0Ω-10MΩ
200 - 300V~
–
S DC
IN
+
OUT
1 2 3 4 5 6 7 8
UH
=
UN
S1
Bobina
0
t
F1
F1: fusibile esterno
Tempo di disinnesto t2 del freno in base alle molle
Il circuito elettrico viene
interrotto prima del
raddrizzatore. Il campo
magnetico si riduce
lentamente. Il che determina
un ritardo della coppia
frenante.
Se i tempi di commutazione
non sono rilevanti, si consiglia
il comando lato corrente
alternata in quanto non sono
necessarie misure di
protezione per bobina e
contatti di commutazione.
L
N
La commutazione a corrente alternata determina una
commutazione silenziosa, tuttavia un tempo di innesto
maggiore del freno (ca. 6-10 volte più lungo della commutazione
lato corrente continua), impiego in caso di tempi di frenata non
critici.
Comando lato corrente continua
R
R
ROBA -switch
20/017.000.2
U– = 0,45×U~
Imax = 1,8A–
200 - 500V~
t: 0.05-2sec
R: 0Ω-10MΩ
200 - 300V~
IN
S DC
–
+
OUT
1 2 3 4 5 6 7 8
S1
Bobina
F1
F1: fusibile esterno
N
L
Il circuito elettrico viene
interrotto fra raddrizzatore e
bobina nonché sul lato della
rete. Il campo magnetico si
riduce molto rapidamente. Ciò
determina un incremento
rapido del coppia frenante.
In caso di interruzione sul lato
corrente continua, nella
bobina vengono generati
elevati picchi di tensione che
provocano l’usura dei contatti
di commutazione dovuta alla
formazione di scintille e alla
distruzione dell’isolamento.
La commutazione lato corrente continua determina un breve
tempo di intervento del freno (ad es. nel caso di ARRESTO
DI EMERGENZA), tuttavia dei rumori di commutazione più forti.
Circuito di protezione
Per comando lato corrente continua, proteggere la bobina per
mezzo di un circuito adatto secondo VDE 0580, che è già
incorporato nei raddrizzatori mayr ®. Per proteggere dall’usura il
contatto di commutazione sul lato corrente continua, possono
essere necessarie ulteriori misure di protezione (ad es. contatti
collegati in serie). I contatti di commutazione utilizzati
dovrebbero avere una apertura minima di 3 mm ed essere adatti
ai carichi induttivi. Inoltre al momento della scelta assicurarsi che
tensione e corrente d’esercizio siano sufficienti.
In base all’applicazione il contatto di commutazione può essere
protetto anche da appositi circuiti di protezione (ad es.
parascintille mayr ®, raddrizzatori a semionda ed a ponte) dato
che il tempo di commutazione cambia.
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(B.8.1.IT)
11. Lavoro di frizione ammissibile del freno
Il lavoro di frizione ammissibile in funzione alla frequenza di commutazione indicata nelle curve caratteristiche (pagg. 16 e 17) non deve
essere superato, anche in caso di arresto d’emergenza.
I diagrammi seguenti mostrano il lavoro di frizione ammissibile Qr rispetto alla frequenza di commutazione di base per le diverse grandezze
del freno e per la velocità nominale (tabella 1).
Per funzionamento a 60 Hz – il valore max.
ammissibile del lavoro di frizione deve essere
ridotto del 70 %.
Diagramma del lavoro di frizione 1
per Serie 891.01_._ e Serie 891.21_._ al 50% della velocità massima nmax
Lavoro di frizione ammissibile Qr [J]
Grandezza
500
250
150
100
60
32
16
8
4
2
Frequenza di commutazione 1/h
Diagramma del lavoro di frizione 2
per Serie 891.01_._ e Serie 891.21_._ con velocità massima n max
Lavoro di frizione ammissibile Qr [J]
Grandezza
500
250
150
100
60
32
16
8
4
2
Frequenza di commutazione 1/h
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Diagramma del lavoro di frizione 3
per Serie 891.01_._ e Serie 891.21_._ al 50% della velocità massima n max
Lavoro di frizione ammissibile Qr [J]
Grandezza
500
250
150
100
60
32
16
8
4
2
Frequenza di commutazione 1/h
Diagramma del lavoro di frizione 4
per Serie 891.10_._ con velocità massima n max
Lavoro di frizione ammissibile Qr [J]
Grandezza
500
250
150
100
60
32
16
8
4
2
Frequenza di commutazione 1/h
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12. Controllo del traferro (solo per grandezza
500)
Il traferro può essere controllato grazie a uno spessimetro, dopo
aver tolto la vite di chiusura (A). Questo deve essere profondo
minimo 40 mm (vedi fig. 6), cosicché la distanza tra l’ancora
mobile (3) e il portabobina (2) venga misurata.
Spessimetro
3
Si consigliano i seguenti intervalli di controllo
regolari:
1 volta all’anno

Controllo del traferro (freno disalimentato)
2 volte all’anno o dopo 1000 ore di esercizio
A
2


min. 40 mm
4
(B.8.1.IT)


Controllo dello spessore del rotore (usura)
Controllo di mobilità, di gioco elevato e di danni delle
dentature del rotore (4) e mozzo (1).
Grandezze
Max. gioco angolare ammissibile
del rotore sul mozzo
M2 – M32
0,5°
M60 – M500
0,3°
Controllo per freno rodato e per uscita senza carichi
tramite il movimento rotatorio dell’albero motore.
Controllo di parallelismo e di usura dell’ancora mobile
(3) della flangia di frenatura (12/13) e della superficie
di frizione della flangia del motore (eccessiva
formazione di scanalature)
Pulire il freno
Figura 6
Usura
13. Manutenzione
I tempi di usura sono influenzati da molti fattori e possono
essere molto diversi. Gli intervalli di controllo e manutenzione
necessari deveno essere calcolati individualmente secondo la
documentazione del progetto da parte del costruttore
dell’impianto.
Lo stato di usura del rotore (4) deve essere ispezionato in ambito
di intervalli di controllo regolari:
I freni ROBA-stop®-M sono generalmente esenti da
manutenzione. La coppia del materiale di frizione è robusta e
resistente all’usura, garantendo perciò una vita del freno molto
lunga.
Il materiale di frizione è soggetto a un’usura dovuta al
funzionamento in caso di arresto d’emergenza e di
stabilizzazione periodica della coppia del materiale di frizione.
Se il rotore (4) è usurato a causa di un elevato lavoro di frizione
complessivo, e la funzione del freno non può più essere
garantita, si potrà riportare il freno al corretto funzionamento
grazie a un cambio di rotore.
La qualità dell’altra superficie di frizione è da verificare.
Lo stato di usura del rotore (4) viene comunicato tramite la
misurazione della tensione di sblocco o la misurazione dello
spessore del rotore a freno smontato secondo la tabella 4/5. Per
la grandezza 500 è prevista un’apertura per il controllo del
traferro. Così è possibile evitare lo smontaggio del freno
pesante.
La tensione di sblocco può sostenere max. 90 % della tensione
nominale a freno caldo.
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Cambio del rotore / dei rotori


Dopo il raggiungimento del massimo traferro o
Per applicazioni di sicurezza (senza test ciclici del
freno) dopo non oltre 6 anni di esercizio dell’impianto
Stabilizzazione del materiale di frizione durante il
funzionamento
Per mantenere la coppia del freno con applicazioni di
mantenimento, si deve regolare la coppia del materiale di
frizione a intervalli regolari. Questo può avvenire con processi
di frenatura dinamica. Infine procedere con il controllo della
coppia del freno (vedi “Rodaggio del freno/ stabilizzazione del
materiale di frizione” a pag. 6).
Chr. Mayr GmbH + Co. KG
Eichenstraße 1, D-87665 Mauerstetten, Germany
Tel.: +49 8341 804-0, Fax: +49 8341 804-421
www.mayr.com, E-Mail: [email protected]
Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
Sostituzione del rotore (4):
ATTENZIONE Il freno non deve sostenere carichi. Lo stato in
assenza di carichi deve essere controllato
prima dello smontaggio. Per la sostituzione
del rotore (4) è necessario che il freno venga
svitato dallo scudo motore o dalla parete della
macchina.
13.1
Rimuovere le viti di fissaggio (8).
13.2
Pulire il freno
(Provvedere a operazioni di pulizia/ indossare una
mascherina antipolvere).
Ulteriore procedura descritta nei punti 6.2 e 6.4.
Eliminare il materiale asportato con l’aiuto dell’aria
compressa.
13.3
Sfilare il rotore (4) dal mozzo (1).
13.4
Controllare se sono presenti danni nel mozzo (1) e se
necessario sostituire.
13.5
Controllare l’eventuale usura e parallelismo dell’ancora
mobile (3) e dell’altra superficie di frizione (per
grandezze da 2 a 60: 0,03 mm; per grandezze da 100
a 500: 0,05 mm). La formazione di grosse scanalature
non deve essere prevista. Se necessario cambiare
l’ancora mobile (3) e la flangia di frenatura (12/13)
(B.8.1.IT)
Misure di protezione e norme di comportamento:

Non inalare polveri


Rimuovere polveri dal luogo di formazione
Requisiti per i dispositivi di aspirazione
 dispositivi di aspirazione testati,

filtri testati secondo DIN EN 60335-2-69 per classe
di polvere H;

manutenzione regolare dei dispositivi e

cambio regolare dei filtri
Nel caso in cui l’aspirazione delle polveri nella zona
interessata risulti impossibile o insufficiente, ventilare
bene l’area di lavoro utilizzando tecnologie adeguate.
Informazioni aggiuntive:
Secondo le direttive CE il materiale di frizione non rappresenta
un prodotto pericoloso.
Informazioni aggiuntive:
Secondo le direttive CE il materiale di frizione non rappresenta
un prodotto pericoloso.
Pulitura del freno
(Procedura come descritta nei punti 6.2 e 6.4).
13.6
Misurare lo spessore del nuovo rotore (4) e confrontare
con i valori indicati nella tabella 4.
13.7
Spingere il rotore (4) sul mozzo (1) e verificare il gioco
radiale. Nel caso sia previsto un gioco maggiore nella
dentatura tra mozzo (1) e rotore (4), è necessario
sfilare il mozzo (1) dall’albero e sostituirlo.
13.8
Avvitare il freno allo scudo motore o alla parete della
macchina con l’aiuto di viti di fissaggio (8) (osservare le
coppie di serraggio secondo tabella 2)
Non pulire i freno con aria compressa,
spazzole o simili!

Utilizzare guanti / occhiali di protezione

Utilizzare sistemi di aspirazione o fazzoletti bagnati per
rimuovere la polvere dal freno.

Non respirare la polvere del freno

Per freni con coppia frenante ridotta e/o con
azionamento tramite un raddrizzatore a
commutazione rapida ad alta velocità si
riscontra, grazie al comportamente di
commutazione, un’usura eccessivamente
elevata del freno, dato che in questa costellazione la bobina
magnetica (7) è nella posizione di creare una corsa molto
elevata dell’ancora mobile (3). Un’usura eccessivamente
elevata comporta un rilascio delle molle di pressione (6) e ne
consegue una diminuzione della coppia. L’usura ammissibile
è indicata nella tabella 4 e 5.
Indicazioni sui componenti
Il materiale di frizione contiene diversi componenti organici e
inorganici contenuti in fibre e agenti leganti sottoposti a ciclo
termico.
Possibili pericoli:
In base all’applicazione secondo le disposizioni previste non è
stato rilevato finora nessun potenziale pericolo. Sia durante il
rodaggio delle guarnizioni del freno (freno nuovo) e sia per
frenate di emergenza è possibile che si verifichi un’usura
funzionale (usura del materiale di frizione).
Per esecuzioni del freno aperte tenere in considerazione il
possibile rilascio di polveri sottili.
Classificazione: Indicazioni di pericolo
Attenzione: tipo H372
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In caso di formazione di polvere si consiglia la
mascherina antipolvere FFP2.
14. Smaltimento
I componenti dei nostri freni elettromagnetici devono essere
destinati al riciclo differenziato a causa della diversità dei
materiali che li compongono. Inoltre, si devono osservare le
prescrizioni delle autorità. I numeri di codice possono variare a
seconda del tipo di scomposizione (metallo, plastica e cavi).
Componenti elettronici
(Raddrizzatore / ROBA®-switch / microinterruttore):
I prodotti non smantellati possono essere destinati al riciclaggio
in base al codice 160214 (materiali misti) e i componenti in base
al codice Nr. 160216, oppure smaltiti da un’impresa di
smaltimento certificata.
Corpi del freno con struttura in acciaio, bobina/cavo
e tutti gli altri componenti in acciaio:
Rottame d’acciaio
(Codice n° 160117)
Tutti i componenti di alluminio:
Metalli non ferrosi
(Codice n° 160118)
Portaguarnizioni (supporto in acciaio o alluminio con
guarnizione di frizione):
Guarnizioni del freno (Codice n° 160112)
Guarnizioni, O-ring, V-Seal, elastomeri, scatole di
connessione (PVC):
Plastica
(Codice n° 160119)
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Istruzioni di montaggio e d’uso per
Freno ROBA-stop®-M Serie 891. _ _ _ . _
Grandezza 2 – 500
(B.8.1.IT)
15. Malfunzionamenti / Guasti
Soluzione
 Per risolvere danni e guasti al freno è
necessario smontarlo.
Guasto
Errore
Possibile causa
 I componenti difettosi devono essere sostituiti
per risolvere la causa del guasto
 Prima del rimontaggio è necessario che il freno
venga pulito
Accoppiamento albero-mozzo
non corretto, tolleranze errate
Verificare le tolleranze
Errori di tolleranza sul
collegamento della linguetta
Il freno non si sblocca
completamente,
sfregamento continuo
del rotore
Movimento assiale
limitato del rotore,
rotore bloccato
assialmente
Mozzo danneggiato, errore di
montaggio
Procedimento di montaggio adeguato
Scarsa qualità dell’albero
Verificare la qualità dell’albero
Dimensionamento insufficiente
della linguetta
Eseguire il calcolo della linguetta
Impurità nella dentatura del
mozzo causa usura, particelle di
sporco
Dentatura del mozzo e del rotore
usurata
Verificare la dentatura del mozzo, del rotore e
rispettare intervalli di manutenzione adatti
Rottura della dentatura
Dentatura del mozzo e del rotore
danneggiata, deformata
Collegamenti elettrici
del freno non corretti
Il freno non si sblocca
completamente,
sfregamento continuo
del rotore
Traferro troppo ridotto a
freno sbloccato
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Tensione errata, nessuna
tensione continua
Verificare la tensione, rispettare le direttive sui
collegamenti elettrici
Collegamenti elettrici difettosi
Controllare i collegamenti elettrici
Bobina difettosa,
bobina elettricamente e
termicamente sovraccarica
Controllare la potenza della bobina;
Controllare la resistenza di isolamento
A causa del montaggio
Controllo traferro
Infiltrazione di corpi estranei nel
freno, in particolare di particelle
magnetizzate
Controllare che il freno non sia sporco all’interno,
controllare e pulire
Temperature troppo elevate dei
componenti, dilatazione termica
Controllo temperatura
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15. Malfunzionamenti / Guasti
Soluzione
 Per risolvere danni e guasti al freno è
necessario smontarlo.
Guasto
Errore
Possibile causa
 I componenti difettosi devono essere sostituiti
per risolvere la causa del guasto
 Prima del rimontaggio è necessario che il freno
venga pulito
Mancato rodaggio
Eseguire il rodaggio
Mancata esecuzione della
regolazione periodica.
Effettuare la regolazione della coppia di materiale
di frizione
Dimensionamento errato
Controllare la coppia frenante necessaria
Molle errate
Verificare le molle, controllare il freno nello
stabilimento di produzione del costruttore
Rotore usurato eccessivamente
Controllo usura
Modifica dell’andamento
dell’usura del materiale d’attrito a
causa del superamento della
velocità di slittamento max.
consentita
Verificare la correttezza dei collegamenti elettrici,
dei tempi di commutazione e del dimensionamento
Lavoro di frizione troppo elevato,
stridore, tipo e qualità della
superficie di frizione non corretti
Verificare la correttezza dei collegamenti elettrici,
dei tempi di commutazione e del dimensionamento
Corrosione della superficie di
frizione
Verificare lo stato di corrosione del freno
Influssi ambientali, olio, acqua,
prodotti di pulizia, formazione di
condensa
Controllare la protezione da influssi atmosferici
Tipo e qualità della superficie di
frizione non corretti
Verificare la superficie di frizione
Velocità di sfregamento troppo
basse
Controllare il dimensionamento
Traferro troppo elevato a causa di
un elevato stato di usura
Controllo usura, cambio rotore
Nessun collegamento della
tensione
Controllare il collegamento della tensione
Tempi di innesto troppo
lunghi
Il carico accelera il gruppo
motopropulsore durante il tempo
di innesto
Verificare la correttezza dei collegamenti elettrici,
dei tempi di commutazione e del dimensionamento
Calo della coppia
frenante
Rotore usurato eccessivamente
Controllo usura, cambio rotore
Spostamento del
motore contro il freno
chiuso
Tempi di apertura del freno
troppo lunghi
Verificare la correttezza dei collegamenti elettrici,
dei tempi di commutazione e del dimensionamento
e controllare i dispositivi di comando del motore
Condizioni di esercizio
Oscillazioni, vibrazioni,
sovraccarico, velocità
inammissibilmente elevate
Controllare le condizioni di impiego e
dimensionamento
Influssi ambientali,
temperatura, liquidi,
prodotti per la pulizia,
corrosione
Incollaggio, blocco, rigonfiamento
del materiale di frizione, modifica
del comportamento del materiale
di frizione
Controllare la protezione da influssi ambientali
Scostamenti, quota di
regolazione, coppie di
serraggio delle viti
Fissaggio del freno, sblocco
manuale, leva di azionamento, viti
Controllare le indicazioni ed i valori secondo le
indicazioni nelle istruzioni di montaggio e d'uso
Coppia frenante troppo
bassa
Calo della coppia
frenante
Slittamento,
sfregamento continuo
del freno sotto carico,
incremento del lavoro
di frizione
Modifica della coppia
frenante
Il freno non può essere
più sbloccato
Lavoro di frizione
elevato, slittamento
continuo del freno
Rotture di
componenti
Per l’impiego di ricambi ed accessori, che non sono stati forniti da mayr ® e per i danni risultanti, mayr ® non si assume
alcuna responsabilità né presta alcuna garanzia.
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