1 Premessa Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase progettuale (CSP) in conformità alle disposizioni del D. Lgs. 81 del 09/04/2008. Esso rappresenta il documento progettuale della sicurezza nel cantiere individuato, e cioè, il documento nel quale il CSP ha individuato, analizzato e valutato tutti gli elementi che possono influire sulla salute e sicurezza dei lavoratori prima dell'inizio dei lavori per l'opera oggetto di realizzazione. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento contiene tutte le informazioni, le valutazioni e le misure richieste per legge o ritenute necessarie dal CSP per assicurare la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nel cantiere in oggetto. Il presente Piano contiene pertanto l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei singoli rischi e di tutti gli elementi richiesti per legge, con l'indicazione delle conseguenti procedure, degli apprestamenti e delle attrezzature atti a garantire per tutta la durata dei lavori il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, con particolare riferimento alla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o di lavoratori autonomi. Contiene inoltre la stima dei costi della sicurezza ed il cronoprogramma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata. ATTENZIONE! IL PRESENTE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO, compresi allegati, note ed elaborati, con particolare riferimento all’accettazione e gestione da parte dei singoli datori di lavoro dei piani di sicurezza e coordinamento, IN NESSUN CASO PUÒ SOSTITUIRE LA VALUTAZIONE DEI RISCHI che ciascuna impresa deve, all’interno delle presenti procedure di piano, avere. Ogni singola impresa ha quindi l’obbligo di presentare proprio documento di valutazione dei rischi all’interno del POS specifico per il cantiere. Si richiama inoltre il fatto che il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento non costituisce manuale di informazione/formazione per i lavoratori, ne tanto meno guida alla buona tecnica del costruire e che pertanto le PRESCRIZIONI DI SICUREZZA indicate nel corso della relazione generale e/o degli allegati (schede di lavorazione, macchinari, attrezzature, ecc.) si intendono come «MINIME INDEROGABILI», lasciando invece al datore di lavoro (Impresa, lavoratore autonomo) l’onere, ed il dovere, di maggiori approfondimenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoratore sul luogo di lavoro nel rispetto di tutta la normativa vigente in materia. Il presente piano è costituito da: - ANAGRAFICA DEL CANTIERE CARATTERISTICHE DELL'OPERA SOGGETTI COINVOLTI RISCHI INTRINSECHI ALL'AREA DI CANTIERE; RISCHI TRASMESSI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE; RISCHI TRASMESSI DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE VERSO IL CANTIERE ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE PIANIFICAZIONE DELLE OPERE E STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA ANALISI DELLE EMERGENZE SCHEDE DEI MEZZI D’OPERA, DEI DPI DEI RISCHI E RELATIVE PREVENZIONI FASCICOLO INFORMAZIONI 2 Anagrafica di Cantiere Cantiere Dati presunti Comune: Bussolengo via Citella Provincia: Verona Tipologia dell'opera: opere murarie di tipo conservativo Atto autorizzativo *** in data *** prot. *** Inizio lavori presunto: *** Fine lavori presunta: *** Durata in giorni di calendario: 180 Numero max in contemporanea di lavoratori: 8 Ammontare complessivo lavori in Euro: 123.228,30 3 Caratteristiche dell'opera 3 a) Descrizione del Contesto Ubicata sull’antica via che collega Bussolengo a Pescantina, in un delicato contesto morfologico a ridosso dell’alveo del fiume Adige, il complesso architettonico di Villa Spinola e dell’adiacente parco ha rappresentato, e ancora rappresenta, una delle emergenza architettoniche più interessanti dell’intero contesto comunale, il cui valore storico-artistico è attestato ancor oggi - nonostante le vicissitudini e gli scempi subiti nel Novecento, di cui si dirà più avanti, dalle interessanti persistenze giunte sino a noi. Il complesso, così come si ammira oggigiorno, è il risultato di una successione di interventi che hanno portato alla creazione di un complesso architettonico su tre piani fuori terra con pianta a L, costituito principalmente da due corpi di fabbrica ammorsati tra loro lungo un’angolata: il Corpo A (a Nord, con pianta rettangolare) e il Corpo B (ad Ovest, con pianta pressoché quadrata). L’intervento in questione, interessa le stanze del piano terreno del Corpo A, che dal punto di vista strutturale è costituito dal loggiato di facciata, da un muro di spina centrale e dal muro perimetrale a Nord, tutti dello spessore di circa 50 cm. I setti portanti di spina e Nord sono a loro volta controventati da setti trasversali dello stesso spessore, che partendo dalle fondazioni salgono fino alle falde del tetto. Tale corpo di fabbrica è stato sostanzialmente rispettato nei suoi valori strutturali e architettonici, fatta eccezione per l’aggiunta di una piccola struttura addossata sul lato orientale (adibita a servizi igienici), dall’apertura in breccia di alcune file di finestre sul prospetto settentrionale (distinguibili dalle originali per le mostre in cemento), dalla realizzazione di alcune tramezze ai vari piani, dal rinforzo strutturale di alcuni solai mediante putrelle in acciaio e dal rifacimento dei pavimenti. 3 b) Descrizione sintetica dell'opera Obbiettivo del presente progetto esecutivo, relativo solo al Corpo A, è il restauro conservativo e funzionale di alcuni locali a piano terra, in modo da renderli fruibili come spazi versatili per mostre, cerimonie, eventi culturali, etc. Gli interventi conservativi andranno condotti nel rispetto dei criteri guida del restauro, prestando particolare attenzione ai seguenti principi disciplinari: * assoluto rispetto dell’esistente nelle sue diverse stratificazioni, tutte ugualmente portatrici di valore documentario; * minimo intervento: la rimozione di elementi costitutivi il manufatto è limitata alle sole superfetazioni (ritenute a tutti gli effetti inopportune) e alle finiture deturpanti (relative a interventi del secondo Novecento); anche eventuali integrazioni di finiture sono limitate allo stretto necessario, rendendo percepibili le stesse integrazioni; * compatibilità chimico-fisica: dovrà essere posta attenzione al rispetto della materia da trattare nelle fasi di pulitura, consolidamento e protezione, valutando il comportamento fisico, chimico e meccanico dei prodotti utilizzati rispetto alle strutture e materiali sui quali verranno impiegati; * reversibilità: i materiali e le procedure descritte più sotto nei paragrafi dedicati agli interventi di conservazione e consolidamento prevederanno - nei limiti attuabili - la possibilità di tornare ad uno stato precedente l’intervento, senza che l’autenticità dell’opera venga diminuita sul piano sia espressivo, che materico; * riconoscibilità delle integrazioni e attualità espressiva nelle aggiunte: nell’ambito delle integrazioni si sceglieranno metodologie e/o materiali atti a segnalare diacriticamente (seppur in modo ‘discreto’) la parte integrata da quella originale, mentre per le aggiunte ci si atterrà ad una sensibilità moderna, che riveli la contemporaneità dell’opera, nel rispetto dei valori formali dell’esistente. Anche per quanto riguarda l’adattamento funzionale, come per l’inserimento di impianti tecnologici, il ricavo di servizi e quanto altro previsto, saranno rispettati i principi guida sopra esposti. Gli interventi previsti riguardano in sintesi: 1- restauro degli intonaci: mediante lievo di scialbature recenti e consolidamento degli intonaci originali presenti sotto gli scialbi e documentati da indagine stratigrafico muraria, già agli atti degli Enti preposti alla tutela del bene (Comune e Soprintendenza BAC). Qualora sotto gli scialbi emergessero intonaci affrescati, si procederà con il restauro conservativo degli stessi, informando la competente Soprintendenza del ritrovamento e concordando con questa la metodologia più adatta alla loro conservazione e valorizzazione; 2- restauro dei soffitti originari in legno: mediante descialbatura delle tinteggiature date a più mani in epoche recenti, pulitura delle orditure con idonei prodotti da restauro, consolidamento e integrazione delle finiture mancanti, nonché stuccatura e ripristino pittorico (dove necessario); 3- interventi conservativi: riguarderanno un po’ tutte le finiture presenti (partiture architettoniche in pietra e tufo, serramenti e infissi, ecc.), il tutto nel pieno rispetto delle permanenze a noi giunte. In sintesi, i materiali lapidei (calcari teneri e compatti) presenti su finestre e portali nel sottoportico verranno restaurati mediante descialbatura delle tinteggiature incongrue, consolidamento, stuccatura, velatura cromatica e protettivo finale. I serramenti e gli infissi, invece, verranno smontati e restaurati in laboratorio (i vetri saranno sostituiti con vetro antinfortunistico), mentre le cornici fisse verranno trattate in loco. Si recupereranno tutti i serramenti esistenti (presumibilmente risalenti agli anni Quaranta del Novecento); 4- integrazioni di finiture mancanti: al fine di riqualificare le finiture compromesse dal tempo e da errati interventi manutentivi, si restaureranno le mostre delle finestre in tufo e i portali in pietra, oltre a studiare nuove pavimentazioni in sostituzione di quelle introdotte nel secondo Novecento in marmette di graniglia (già rimosse nel I° Stralcio); 5- posa di pavimentazioni: saranno posate nuove pavimentazioni in cotto tipo ‘fatto a mano’ con trattamento finale in opera, nelle stanze interne del piano terra, mentre in pietra locale bianca e/o rosata nel sottoportico (quest’ultimo se si troverà la copertura finanziaria nel corso dei prossimi mesi), completi di idonei sottofondi; 6- adeguamento impianti tecnologici: onde rendere fruibile gli spazi esistenti, già in occasione del I° Stralcio funzionale si erano predisposte le condutture per gli impianti tecnologici. Ora, si doteranno gli spazi oggetto del presente progetto di elementi per il riscaldamento e per l’illuminazione, allestendo i ‘quadri comandi’ nei locali già assegnati nel I° Stralcio lavori. Verrà rimesso in funzione un servizio igienico a piano terra, laddove era già presente una batteria di w.c., ma in questa occasione tale bagno sarà reso accessibile ad anziani e disabili. Esso sarà ubicato nel volume in addossamento sul fianco Est. Per attivarlo, sarà indispensabile dotarlo di sanitari ed impianti dedicati (conformemente a quanto richiesto dalla L. 13/89) mediante posa di finiture antisdrucciolo, segnaletica, impiantistica, nonché previo riallaccio alla fognatura comunale. Di seguito si elencano le fasi lavorative identificate che verranno trattate nel presente documento: - - allestimento cantiere allestimento dei ponteggi opere edili in genere realizzazione impiantii termoidraulico, sanitario ed elettrico restauro paramenti murari ed intonaci restauro partiture lapidee e lignee smantellamento cantiere 4 Soggetti attori del processo costruttivo Committente Ditta Indirizzo Comune di Bussolengo Piazza Nuova, 14 - 37012 Bussolengo (VR) Responsabile Unico del Procedimento e dei Lavori Nominativo Indirizzo Arch. Leonardo Biasi - Dirigente Area Servizi Tecnici Piazza Nuova 14 - 37012 Bussolengo (VR) Nominativo Indirizzo Arch. Lorena Dal Bosco - Funzionario Area Servizi Tecnici Piazza Nuova 14 - 37012 Bussolengo (VR) Nome e Cognome Indirizzo Posta elettronica Arch. Massimo Donisi Nome e Cognome Indirizzo Arch. Massimo Donisi Collaboratore al RUP Progettista dell’ Architettonico p.zza Vittorio Emanuele II, 9 37015 Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) [email protected] Direttore Lavori (DL) p.zza Vittorio Emanuele II, 9 37015 Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) Nome e Cognome Indirizzo Geom. Attilio Boscaini dell’Area Servizi Tecnici del Comune di Bussolengo Piazza Nuova, 14 – 37012 Bussolengo (VR) Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) Nome e Cognome Indirizzo Geom. Attilio Boscaini dell’Area Servizi Tecnici del Comune di Bussolengo Piazza Nuova, 14 – 37012 Bussolengo (VR) 5 Rischi interni all’area di cantiere Le problematiche relative ai rischi ed alle maggiori criticità, sono state affrontate secondo il principio della eliminazione alla fonte dei rischi derivanti dalle attività da svolgere mediante scelte progettuali che, per l'esecuzione dei lavori, privilegiano le opere provvisionali sia per la messa in sicurezza delle strutture pericolanti che per la protezione collettiva a discapito dei DPI (criticità per cedimenti strutturali e cadute dall'alto). 5 a) Area di cantiere L’area si presenta autonoma e priva di interferenze con altri tipi di attività e pertanto non si presta a particolari rischi; oltretutto risulta ben delimitabile in maniera natura per la presenza di adeguate recinzioni e cancelli d’accesso. Risulta ben distante da attività produttive e dal grande traffico di scorrimento. 5 b) Linee elettriche Nessuna linea elettrica aerea sovrasta l'area interessata dai lavori. 5 c) Presenza di conduttori elettrici Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ENEL, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali linee elettriche interrate nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione, da parte del CSE, alle varie imprese esecutrici della presenza di tali linee che verranno segnalate opportunamente, a cura delle stesse, attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela durante gli scavi, al fine di evitare contatti con impianti non segnalati dall'ente stesso. Le imprese esecutrici dovranno riportare nel POS quali prevenzioni di sicurezza seguiranno negli scavi per evitare il contatto con i conduttori elettirci; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento. Il CSE verificherà periodicamente che le scelte individuate dalle imprese siano poi adottate. Tramite l'organizzazione d'impresa, i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno costantemente vigilare sull'applicazione delle misure di prevenzione previste nel POS e comunque derivanti dall'applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro. 6 Rischi verso l’esterno ma, provenienti dall'area di cantiere 6 a) Scuole Essendo il cantiere confinante con un edificio scolastico e di uno spazio pertinenziale ricreativo-sportivo, le imprese esecutrici dovranno indicare nel POS le adeguate misure di prevenzione e gli apprestamenti che adotteranno al fine di evitare interferenze oltre che le modalità esecutive relative e le caratteristiche delle macchine. Il CSE valuterà se le misure di prevenzione e gli apprestamenti scelti sono sufficienti e che siano quelli adottati. Tramite l'organizzazione d'impresa, i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno costantemente vigilare sull'applicazione delle misure di prevenzione previste nel POS e comunque derivanti dall'applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro. 6 b) Rumore Per l'utilizzo di mezzi od attrezzature particolarmente rumorose, si dovranno rispettare i limiti e gli orari imposti dai regolamenti locali, qualora vi fosse la necessità di impiego delle suddette attrezzature superando i limiti e/o in orari non consentiti, si dovrà fare apposita richiesta al Comune ed avere l'idonea autorizzazione in deroga. Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le indicazioni relative alla "rumorosità" delle proprie macchine. Il CSE verificherà che vi sia l'eventuale autorizzazione rilasciata dal Comune. 7 Rischi provenienti dall’esterno verso l'area di cantiere Non risultano elementi significativi da considerare. 8 Organizzazione del cantiere 8 a) Recinzione di cantiere La recinzione ha come scopo di impedire fisicamente l'entrata in cantiere alle persone estranee anche durante il fermo del cantiere stesso. Si ricorda la sussistenza della responsabilità del titolare dell'impresa se non predispone opere precauzionali che impediscono l'agevole accesso dall'esterno da parte di chiunque in cantiere edile. L'impresa appaltatrice dovrà effettuare la recinzione dell'area con paletti di ferro e/o legno saldamente infissi nel terreno e solida rete di protezione per una altezza media di circa 2.00 metri. Lungo la recinzione dovranno essere affissi dei cartelli con scritte: "Vietato l'accesso alle persone non autorizzate" oltre a lampade che evidenzino l'ingombro. Nella recinzione dovranno essere posti accessi di almeno 5.00 metri per il passaggio dei mezzi e un accesso della larghezza di 1,80 metri per il passaggio delle persone. Gli accessi dovranno essere sempre tenuti chiusi con portone socchiuso durante il giorno e chiusi con catena e lucchetti di sicurezza durante la sera e comunque durante il fermo del cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà indicare nel POS le caratteristiche della recinzione che realizzerà; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine utilizzate e le modalità operative di intervento. 8 b) Ufficio-Spogliatoio-Locale di Ricovero In cantiere verrà installato un monoblocco prefabbricato da adibire ad ufficio di cantiere. Viste le dimensioni del cantiere e il presunto n° di presenze contemporanee, l’ufficio potrà essere ricavato nel locale spogliatoio/ricovero. Spetterà al DdL dell’impresa esecutrice aggiudicataria montarlo, utilizzarlo e manutentarlo nel rispetto delle normative vigenti risultanti a totale suo carico. Il locale potrà essere utilizzato anche da altre imprese esecutrici e lavoratori autonomi presenti con le modalità e le condizioni concordate con l’impresa aggiudicataria principale che dovranno risultare nei rispettivi POS validati dal CSE (POS per le sole imprese esecutrici). La posizione dell’ufficio/spogliatoio/ricovero che appare adeguata, risulta identificata nell’allegato layout di cantiere. 8 c) Baracca per deposito attrezzature In cantiere verrà installata una baracca in lamiera zincata prefabbricata da adibire a deposito di attrezzi di cantiere. Spetterà al DdL montarla, utilizzarla e manutentarla nel rispetto delle normative vigenti risultanti a totale suo carico. Il locale potrà essere utilizzato anche da altre imprese esecutrici e lavoratori autonomi presenti con le modalità e le condizioni concordate con l’impresa aggiudicataria principale che dovranno risultare nei rispettivi POS validati dal CSE (POS per le sole imprese esecutrici). La posizione della baracca degli attrezzi che appare adeguata, risulta identificata nell’allegato layout di cantiere. 8 d) Servizi igienici L'impresa appaltatrice installerà un prefabbricato da adibire ad uso wc con relativo lavabo e acqua corrente. Il wc verrà collegato alla fognatura comunale. Spetterà al DdL montarlo, utilizzarlo e manutentarlo nel rispetto delle normative vigenti risultanti a totale suo carico. Questo WC potrà essere utilizzato anche da altre imprese esecutrici e lavoratori autonomi presenti con le modalità e le condizioni concordate con l’impresa aggiudicataria principale che dovranno risultare nei rispettivi POS validati dal CSE (POS per le sole imprese esecutrici). La posizione del wc che appare adeguata, risulta identificata nell’allegato layout di cantiere. 8 e) Apprestamenti, attrezzature, mezzi e servizi di protezione collettiva Gli apprestamenti (così come indicati nell’allegato XV.1 del D.Lgs. 81/2008) e identificabili nei ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, recinzioni di cantiere… verranno realizzate e manutentate dall’impresa affidataria con la possibilità di utilizzo anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e prescrizioni espresse nei rispettivi POS soggetti a validazione del CSE (POS solo per le imprese esecutrici) Le attrezzature (così come, anch’esse, indicate nell’allegato XV.1 del D.Lgs. 81/2008) e, più precisamente quelle riferite alle centrali e impianti di betonaggio, betoniere, gru, autogrù, argani, elevatori, macchine movimento terra, macchine movimento terra speciali e derivate, seghe circolari, piegaferri, impianti elettrici di cantiere, impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi, impianti di adduzione di acqua gas ed energia di qualsiasi tipo, impianti fognari… verranno fornite in opera funzionanti dall’impresa affidataria e, da questa, manutentate con la possibilità di utilizzo anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e prescrizioni espresse nei rispettivi POS soggetti a validazione del CSE (POS solo per le imprese esecutrici) Le infrastrutture (così come indicate nell’allegato XV.1 del D.Lgs. 81/2008) identificabili nella viabilita' principale di cantiere per mezzi meccanici, percorsi pedonali, aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere… verranno realizzate dall’impresa affidataria e, da questa, manutentate con la possibilità di utilizzo anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e prescrizioni espresse nei rispettivi POS soggetti a validazione del CSE (POS solo per le imprese esecutrici) Per quanto riguardano i mezzi e servizi di protezione collettiva (così come indicati nell’allegato XV.1 del D.Lgs. 81/2008) identificabili nella segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, attrezzature per primo soccorso, illuminazione di emergenza, mezzi estinguenti… saranno forniti e manutentati dall’impresa affidataria. Nessun’altra impresa esecutrice o lavoratore autonomo, saranno autorizzati ad effettuare sostituzioni, aggiunte o modificarne la posizione in cantiere. Nessuno potrà utilizzare gli estintori se non per motivi gravi e indispensabili. In questi eccezionali casi, gli unici possibili utilizzatori, potranno essere solamente coloro che avranno ricevuto una preventiva, precisa e specifica formazione da parte del Datore di Lavoro dell’impresa affidataria o esecutrice tenuto conto della presenza comtemporanea dei lavoratori legati alle fasi di lavoro in atto nel contesto del cantiere. 9 Aree di deposito e magazzino 9 a) Stoccaggio materiali Le imprese esecutrici dovranno adoperarsi affinché tutti gli stoccaggi dei matriali (laterizi, manufatti, ferri, ecc.) vengano effettuati al di fuori delle vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli. Il capo cantiere o altro preposto purché a tal proposito individuato dall'impresa appaltatrice, avrà il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile e ai mucchi di materiali che possono crollare o cedere alla base. In particolare si dettano le seguenti disposizioni: - è necessario provvedere affinché il piano di appoggio dell'area sia idoneamente compattato, orizzontale e stabile; - dovranno essere impartite istruzioni (predisponendo anche relativa segnaletica) di interdizione all'area di cui trattasi alle persone non addette alla movimentazione dei materiali; - i materiali andranno depositati in modo ordinato e la loro disposizione dovrà essere tale da assicurare all'addetto all'imbrago per il sollevamento la possibilità di operare in sicurezza (almeno 90 cm per i depositi/accatastamenti di altezza superiore a metri 2); - per i pezzi di grande dimensione porre dei travetti distanziatori in legno fra i pezzi, collocandoli sulla stessa verticale; - tra i pacchi sovrapposti deve essere presente un bancale in legno per una migliore distribuzione dei carichi e per la successiva movimentazione dei pacchi; - non bisogna superare il numero di due pallets sovrapposti; - i materiali/oggetti movimentabili manualmente devono essere immagazzinati in un'altezza da terra compresa tra i 60 ed i 150 cm e mai superiormente all'altezza delle spalle. Di tutto ciò l'impresa appaltatrice dovrà provvedere a dare formale informazione sia al capocantiere (preposto) sia al personale incaricato dei lavori nell'area di stoccaggio. Il POS dovrà individuare quali stoccaggi saranno eseguiti, la loro localizzazione (tavola grafica) e le modalità operative di realizzazione 9 b) Smaltimento rifiuti Il deposito e lo stoccaggio dei rifiuti dovrà essere effettuato, a cura delle imprese esecutrici su indicazione dell'impresa appaltatrice, servendosi di idonei contenitori che verranno posizionati in luoghi tali da evitare il fastidio provocato da eventuali emanazioni insalubri e nocive; ad intervalli regolari l'impresa appaltatrice dovrà provvedere a consegnare gli stessi a ditta specializzata che li porterà nei punti di raccolta autorizzati. I rifiuti prodotti nel cantiere dovranno essere smaltiti secondo quanto disposto dalla normativa vigente. La legislazione in materia è in continua evoluzione ed è regolamentata anche da legislazione regionale. Vengono indicati come rifiuto non solo le sostanze e gli oggetti che si possono considerare tali fin dall'origine (immondizia), ma anche quelle sostanze ed oggetti non più idonei a soddisfare i bisogni cui essi erano originariamente destinati pur se non ancor privi di valore economico. Il D.P.R. 10 settembre 1982 è la normativa quadro che regolamente lo smaltimento dei rifiuti, questa è stata emanata in attuazione a tre direttive C.E.E. e prende in esame e normalizza le varie fasi dello smaltimento dei rifiuti che comprendono il conferimento, la raccolta, lo spezzamento, la cernita, il trasporto, il trattamento e il deposito temporaneo e definitivo. Tali attività sono considerate di Pubblico Interesse giacchè tra l'altro possono arrecare danno alla salute dei cittadini ed essere causa di inquinamento ambientale. A tal proposito l'impresa appaltatrice dovrà inserire nel POS la procedura aziendale di smaltimento. 9 c) Zone di deposito di materiali con pericolo d’incendio o di esplosione Per il deposito di gas carburanti e oli l'impresa appaltatrice dovrà provvedere alla realizzazione di idonei aree / locali secondo la normativa antincendio vigente, facendo eseguire, se necessario, il progetto da un tecnico abilitato. La zona di stoccaggio dovrà essere comunque recintata ed dovrà esserne impedito l'accesso a personale non autorizzato mediante la chiusura con catene e lucchetti. Gli eventuali impianti elettrici dovranno essere costruiti utilizzando materiale e modalità di esecuzione idonei per i luoghi con pericolo di esplosione. Questa zona dovrà essere coperta da un'idonea tettoia in modo da riparare i contenitori dagli agenti atmosferici. Dovrà essere posizionata altresì la segnaletica si sicurezza relativa e gli estintori adeguati; dovrà anche essere individuato un preposto al deposito precisando le modalità di gestione in una apposita procedura. I dati (tipologia e quantitativi, l'eventuale progetto, il posizionamento, ecc.) dovranno essere riportati o allegati al POS. ATTENZIONE: PER LA PULIZIA DEL W.C. O DI PICCOLI LOCALI CHIUSI, NON DOVRANNO ESSERE UTILIZZATI MATERIALI AD ALTO RISCHIO D’ INCENDIO O DI ESPLOSIONE (diluenti…) 10 Posti fissi di lavoro 10 a) Confezionamento malte/calcestruzzo Non vi sono confezionamenti di malte/calcestruzzo. Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS. Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa 11 Impianti di cantiere 11 a) Impianto elettrico di cantiere L'impianto elettrico dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente qualificato così come previsto dalla normativa in vigore. L’installatore incaricato della realizzazione dell'impianto avrà cura di lasciare, in cantiere, una copia della dichiarazione di conformità da utilizzare per gli usi che la legge consente. L’eventuale utilizzo da parte delle imprese subappaltatrici o dei lavoratori autonomi, potrà avvenire solamente dopo aver concordato l’allacciamento con l’impresa affidataria principale esplicitandolo nei rispettivi POS e potrà essere realizzato solamente da personale qualificato, S’intendono assolutamente vietati gli allacciamenti di fortuna o eseguiti su contatori di utenti privati esistenti salvo (per quanto riguarda la sola questione di sicurezza sul lavoro) che esplicitamente venga rilasciata specifica dichiarazione di conformità da parte di elettricista regolarmente abilitato. I conduttori dovranno essere completamente interrati o, quando posati sul terreno, idoneamente protetti da assi da ponte o, se aerei, posti ad un’altezza tale da non creare interferenze con qualsiasi lavorazione o passaggio di autoveicoli, persone o essere interferenti con la rotazione dei materiali movimentati dalla grù. A tal proposito l’installatore lascerà in cantiere una copia dello schema dell’impianto elettrico con evidenziate le caratteristiche relative alla posizione planimetrica e spaziale dei cavi con le protezioni attuate. Il quadro elettrico principale verrà collocato nella posizione prevista nel layout di cantiere. Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS: *** Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa: *** 11 b) Impianto di messa a terra e protezione contro le scariche atmosferiche L'impianto di messa a terra dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente qualificato così come previsto dalla normativa in vigore. L’installatore incaricato della realizzazione dell'impianto avrà cura di lasciare, in cantiere, una copia della dichiarazione di conformità da utilizzare per gli usi che la legge consente. L’installatore lascerà in cantiere anche una copia dello schema dell’impianto di messa a terra con evidenziate le caratteristiche relative alla posizione planimetrica e spaziale dei cavi con le protezioni attuate. Sarà compito dell’impresa affidataria verificare o, far verificare, la necessità della predisposizione dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. All’esito positvo della verifica, l’impianto dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente qualificato così come previsto dalla normativa in vigore e l’intero impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, dovrà essere schematizzato su di una tavola grafica a cura dell’impiantista incaricato e lasciato in cantiere. Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS: *** Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa: *** 11 c) Impianto idrico e di acqua potabile di cantiere L'approvvigionamento dell'acqua potabile, avverrà esclusivamente tramite allaccio alla rete dell'acquedotto già presente all’interno del cantiere. L'eventuale nuovo impianto idrico o di modifica dell’esistente, dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente specializzato; Nel caso di interramento, la parte superiore della tubazione dovrà essere protetta con materiale duro per evitare possibili rotture durante successivi lavori di scavo e il percorso dovrà essere segnalato in superficie con quegli accorgimenti che l’impresa affidataria riterrà maggiormente idonei. L’utilizzo dell’impianto sarà esteso a tutte le imprese esecutrici o lavoratori autonomi presenti in cantiere concordandone le modalità con l’impresa esecutrice aggiudicataria. Il posizionamento del contatore generale è indicato nel layout di cantiere. Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS: *** Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa: *** 11 d) Impianto fognario di cantiere Verrà messo in opera un wc chimico Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS: *** Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa: *** 11 e) Impianto di illuminazione di cantiere Descrizione dell’impianto: Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS. 12 Prevenzione incendi 12 a) Piano di emergenza In caso di allarme, che verrà dato inevitabilmente a voce, tutti i lavoratori dovranno cercare di indirizzarsi verso il luogo sicuro previsto nell’apposito layout di cantiere esposto nel locale uffico-spogliatoio, Il capo cantiere procederà al censimento delle persone affinchè possa verificare l'assenza di qualche lavoratore. L'eventuale chiamata ai Vigili del Fuoco dovrà essere effettuata esclusivamente, dal capo cantiere o da un suo delegato che provvederà a fornire loro tutte le indicazioni necessarie. Gli incaricati alla gestione dell'emergenza dell’impresa affidataria, provvederanno a prendere gli estintori o gli altri presidi, presenti in cantiere, necessari per provare a far fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta. Fino a quando non sarà comunicato il rientro dell'emergenza, tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o, coadiuvare gli addetti all'emergenza solo nel caso in cui siano gli stessi a richiederlo. I nominativi degli addetti all’emergenza incendio delle imprese esecutrici (affidataria compresa) presenti in cantiere, devono essere indicati nel POS. 12 b) Estintori presenti in cantiere L'impresa aggiudicataria dovrà predisporre in cantiere un estintore a polvere da 12 Kg, regolarmente segnalato dal cartello indicante il pittogramma dell'estintore. Gli spazi antistanti i mezzi di estinzione non dovranno essere occupati da qualsivoglia materiale e gli estintori non dovranno essere cambiati di posto senza che tale disposizione venga effettuata dal capocantiere previo accordo con il CSE. 12 c) Sostanze infiammabili Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS. Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa 13 LAVORAZIONI 13 a) Rischio di elettrocuzione Oltre a quanto già in precedenza evidenziato per l'impianto elettrico, in un successivo capitolo dedicato all'uso comune di apprestamenti attrezzature impianti ecc., si evidenzierà la procedura dedicata all'utilizzo promiscuo dell'impianto elettrico; in ogni caso si ricorda che è vietato eseguire qualsiasi lavoro su o in vicinanza di parti in tensione pertanto prima di qualsiasi intervento sugli impianti elettrici, l'operatore si assicura che non vi sia tensione aprendo gli interruttori a monte e mettendo lucchetti o cartelli al fine di evitare l'intempestiva chiusura degli stessi da parte di altri; quindi prima di operare accerta, mediante analisi strumentale (ad esempio con il tester), l'avvenuta messa fuori tensione delle parti con possibilità di contatti diretti. 13 b) Rischio per uso di sostanze chimiche Le sostanze e preparati chimici pericolosi sono soggetti alle norme sull'etichettatura dettate dai D.Lgs. n. 52/97 e n.65/2003 che impongono ai fornitori di tali prodotti di riportare sulla confezione uno dei seguenti simboli: + T (altamente tossico = un teschio su tibie incrociate) T (tossico = un teschio su tibie incrociate) X n (nocivo = una croce di S. Andrea) X i (irritante = una croce di S. Andrea) Il simbolo è accompagnato sempre da frasi di rischio (R seguita di un numero) e da consigli di prudenza (S seguita da un numero). Le frasi di rischio e i consigli di prudenza sono riportati in forma esplicita nella scheda tossicologica (scheda di sicurezza) che deve accompagnare il prodotto e che il produttore deve consegnare all'utilizzatore. Pertanto necessita: a) Controllare, per tutti i prodotti utilizzati dall'impresa, l'eventuale presenza sulla confezione delle indicazioni previste dalle norme sull'etichettatura (Simboli, frasi di rischio R, consigli di prudenza S); b) Controllare, per ciascun prodotto etichettato, la presenza della relativa scheda di sicurezza e allegarne copia al POS, se se ne prevede l'utilizzo nel singolo cantiere; c) Individuare la presenza eventuale di agenti chimici non etichettati; d) Per ciascuno degli agenti individuati, definire il tempo di esposizione di ciascun lavoratore che utilizza il prodotto etichettato o è in contatto con agenti chimici non etichettati. Tale tempo è, in genere, inferiore ad 1/5 del tempo di lavoro: in tale situazione la valutazione può ritenersi conclusa con l'indicazione: l'esposizione del lavoratore è inferiore a quella corrispondente al rischio moderato in quanto il tempo di esposizione è inferiore ad 1/5 del tempo di lavoro. Anche per durate di esposizione superiori (fino ad 1/2 del tempo di lavoro) si può giungere alla stessa conclusione (esposizione del lavoratore inferiore a quella corrispondente al rischio moderato) nel caso di lavoro all'aperto o in presenza di ventilazione o di aspirazione localizzata. Utili indicazioni riguardanti l'esposizione dei lavoratori ai vari agenti chimici possono essere dedotte, oltre che dall'esperienza diretta, anche dall'analisi delle schede per gruppi omogenei contenute nel già citato Manuale operativo per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni edito dal CPT di Torino; e) Nei casi non rientranti nella precedente lettera d), se le schede di sicurezza indicano che nelle condizioni usuali di utilizzo nel settore delle costruzioni non si supera l'esposizione corrispondente al rischio moderato o quando sulla base della bibliografia tecnica si possa giungere alla stessa conclusione, concludere la valutazione con l'indicazione che: sulla base delle indicazioni contenute sulla scheda di sicurezza (o, in alternativa) sulla base delle indicazioni dedotte dalla bibliografia, l'esposizione del lavoratore è inferiore a quella corrispondente al rischio moderato; f) In tutti gli altri casi e in collaborazione col medico competente definire il livello di esposizione. Ricordare sempre che la valutazione deve essere fatta in collaborazione col medico competente all'attenzione del quale detta valutazione deve essere sottoposta. 14 Prescrizioni operative, misure preventive, protettive e Dispositivi di Protezione Individuale in riferimento alle Interferenze tra le lavorazioni 14 a) Misure generali di coordinamento AL FINE DELLA IDENTIFICABILITA’ DEGLI OPERATORI E DELLE RISPETTIVE IMPRESE DI APPARTENENZA DOVRA’ ESSERE ESPOSTO DA CIASCUN LAVORATORE COSTANTEMENTE E IN MODO VISIBILE UN TESSERINO DI RICONOSCIMENTO SECONDO I PRECETTI DI LEGGE. PREMESSA Tutte le opere esecutive che si svolgeranno nel cantiere, dovranno essere fra loro coordinate affinché non avvengano contemporaneamente e nel medesimo luogo e qualora tutto ciò possa essere fonte di pericolose interferenze. Per ridurre tali rischi, oltre a dover rispettare il piano di sicurezza e le norme tecniche relative alla prevenzione degli infortuni, si rende indispensabile coordinare le diverse attività ed impedirne il loro contemporaneo svolgimento in ambienti comuni o in zone verticalmente od orizzontalmente limitrofe, se tale situazione può produrre possibili conseguenze d'infortunio o di malattia professionale. Pertanto le seguenti linee guida di coordinamento, sono una essenziale integrazione al piano di sicurezza e riguardano aspetti importanti del processo produttivo e dovranno altresì essere integrate ed approfondite nel piano operativo di sicurezza che dovrà contenere conseguentemente un cronoprogramma con ivi individuate le tempistiche necessarie alle varie lavorazioni, le risorse necessarie (persone ovvero mansione e possibilmente nominativo e mezzi/attrezzature ovvero tipo e possibilmente modello e marca), e le sovrapposizioni temporali e spaziali. NELLE LAVORAZIONI EVIDENZIATE I SINGOLI PROCESSI COSTRUTTIVI SARANNO REALIZZATI DA PIU' IMPRESE/LAVORATORI AUTONOMI ED ESTRANEI CONCOMITANTI (IMPRESA DI ELETTRICISTI, IMPRESA APPALTATRICE, FALEGNAMI, FORNITORI, ECC.). LE PRESCRIZIONI MINIME DI COORDINAMENTO DA PRENDERE IN ESAME SONO LE SEGUENTI: ·SEMPRE E PER TUTTI: E' vietato eseguire qualsiasi lavoro su o in vicinanza di parti in tensione pertanto prima di qualsiasi intervento sugli impianti elettrici, l'operatore si assicura che non vi sia tensione aprendo gli interruttori a monte e mettendo lucchetti o cartelli al fine di evitare l'intempestiva chiusura degli stessi da parte di altri; quindi prima di operare accerta, mediante analisi strumentale (ad esempio con il tester), l'avvenuta messa fuori tensione delle parti con possibilità di contatti diretti. ·ESSENDO PREVEDIBILE UN PASSAGGIO E STAZIONAMENTO DI VARI MEZZI NEL CANTIERE L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' INDIVIDUARE LA VIABILITA' PER ACCEDERE ED USCIRE DAI CANTIERI E STABILIRE LE AREE DI FERMATA PER I VARI MEZZI DEGLI OPERATORI; TALI MISURE DOVRANNO ESSERE CONCORDATE ANCHE CON IL CSE E RIPORTATE NEL PIANO OPERATIVO; ·IL PERSONALE ESTRANEO ALLA MOVIMENTAZIONE TERRA DOVRA' ESSERE INFORMATO SUI PERICOLI DERIVANTI DAL PASSAGGIO E DALLE LAVORAZIONI DEI MEZZI E DOVRA' ESSEREGLI VIETATO L'AVVICINAMENTO DURANTE L'USO DEGLI STESSI E A TAL FINE DOVRA' ESSERE PREDISPOSTA UNA VIABILITA' PEDONALE DELIMITATA CON CAVALLETTI O PALETTI E NASTRO COLORATO O CATENELLA (BIANCO-ROSSO) CHE GARANTISCA CONTRO IL RISCHIO DI INVESTIMENTO E/O CADUTA DENTRO GLI EVENTUALI SCAVI; ·PER LE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE DEL PERSONALE ESTRANEO AGLI ELETTRICISTI, SI DOVRA' ATTENDERE L'OK DA PARTE DELL'IMPRESA ELETTRICA CHE DOVRA' ALTRESI' SEGNALARE E DELIMITARE, CON BARRIERE E SCHERMI RIMUOVIBILI SOLO CON L'USO DI ATTREZZI O DISTRUZIONE, TUTTI I PUNTI DI PERICOLO DURANTE L'INSTALLAZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE; ·PER LE EVENTUALI OPERAZIONI CHE PRESENTANO IL RISCHIO DI PROIEZIONE DI MATERIALI (SCHEGGE O TRUCIOLI DI LEGNO O FERRO, SCINTILLE, ECC., DURANTE L'USO DI ATTREZZATURE QUALI SEGA CIRCOLARE, TRANCIA-PIEGAFERRI, CANNELLO OSSIACETILENICO, SALDATRICE ELETTRICA, SABBIATRICE, ECC., GLI ADDETTI DOVRANNO AVVISARE GLI ESTRANEI ALLA LAVORAZIONE AFFINCHE' SI TENGANO A DISTANZA DI SICUREZZA, MEGLIO ANCORA SE POSSONO DELIMITARE LA ZONA DI LAVORO CON CAVALLETTI E/O NASTRO COLORATO O CATENELLA); ·GLI OPERATORI CHE UTILIZZANO APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (AUTOGRU', GRU', ARGANI, ECC.) OGNI VOLTA CHE PROCEDONO DEVONO DELIMITARE LA ZONA SOTTOSTANTE ED AVVISARE TUTTI GLI ALTRI OPERATORI PRESENTI IN CANTIERE CHE SI STA EFFETTUANDO UNA OPERAZIONE CHE COMPORTA RISCHI DI CADUTA DI MATERIALE DALL'ALTO E CHE CONSEGUENTEMENTE BISOGNA TENERSI A DEBITA DISTANZA E NON OLTREPASSARE LE DELIMITAZIONI APPRESTATE; ·IN ALCUNE LAVORAZIONI SARA' INEVITABILE LA COPRESENZA DI OPERATORI DI IMPRESE DIVERSE CHE OPERERANNO; IN TALI SITUAZIONI E' NECESSARIO COMUNQUE FAR SI' CHE DURANTE LE OPERAZIONI CHE PRESENTANO I MAGGIORI RISCHI TRASMISSIBILI (AD ESEMPIO SALDATURA, SCANALATURA, LAVORI SOPRA PONTI) SIANO PRESENTI I SOLI ADDETTI ALLE OPERAZIONI STESSE; QUANDO NON SI PUO' PROCEDERE DIVERSAMENTE E C'E' LA COPRESENZA DI OPERATORI CHE COMPIONO DIVERSE LAVORAZIONI, CIASCUNO DI ESSI DOVRA' ADOTTARE LE STESSE MISURE DI PREVENZIONE E DPI DEGLI ALTRI (IN PARTICOLARE ELMETTO E SCARPE (PRATICAMENTE SEMPRE), OTPROTETTORI (IN OCCASIONE DI OPERAZIONI RUMOROSE QUALI LA SCANALATURA), OCCHIALI E MASCHERE APPOSITI (IN OCCASIONI DI OPERAZIONI DI SALDATURA); ·L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' METTERE A DISPOSIZIONE IN UN LOCALE (UFFICIO DEL DIRETTORE TECNICO DEL CANTIERE), UNA BACHECA CON UN REGISTRO OVE, OGNI MATTINA CIASCUNA SQUADRA E/O LAVORATORE AUTONOMO, SCRIVONO LE LAVORAZIONI CHE ESEGUIRANNO ED I SITI DI INTERVENTO E SOTTOSCRIVONO PER PRESA VISIONE QUELLE DEGLI ALTRI. 14 b) Lavorazioni e loro interferenze Nel caso di lavorazioni interferenti, le linee guida per il coordinamento possono essere le seguenti: 1. nei limiti della programmazione generale ed esecutiva la differenziazione temporale degli interventi costituisce il migliore metodo operativo. Detta differenziazione può essere legata alle priorità esecutive, alla disponibilità di uomini e mezzi o ad altre necessità delle Imprese coinvolte; 2. quando detta differenziazione temporale non sia attuabile o lo sia solo parzialmente, le attività devono essere condotte con l’adozione di misure protettive che eliminino o riducano considerevolmente i rischi delle reciproche lavorazioni, ponendo in essere schermature, segregazioni, protezioni e percorsi che consentano le attività, ivi compresi gli spostamenti, in condizioni di accettabile sicurezza; 3. il rispetto di quanto concordato a questo effetto è obbligo delle imprese interessate che, in caso di impossibilità attuativa effettiva per particolari motivi, devono segnalare tale situazione, affinché possano essere riviste e modificate le misure previste; 4. per ogni problema relativo all’organizzazione di cantiere, all’uso di attrezzature, apprestamenti ed opere provvisionali, tutte le Imprese che operano nel cantiere riceveranno disposizioni dal Responsabile di Cantiere dell’Impresa Principale. Tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, dovranno essere coordinati anche tramite informazioni reciproche necessari ad individuare rischi da interferenze tra i lavori delle imprese coinvolte nell'esecuzione delle opere. Di seguito vengono elencate le lavorazioni che possono comportare rischio di interferenza, con le relative misure da adottare per eliminare o ridurre tale rischio: ALLESTIMENTO DELLE RECINZIONI E DELLE DELIMITAZIONI Durante l'allestimento delle recinzioni e delimitazioni dei cantieri si possono determinare interferenze con i mezzi che iniziano il trasporto di materiali all'interno dell'area dei lavori. La recinzione deve essere ultimata prima che avvengano tali trasporti o, in ogni caso, deve essere completata nelle zone di transito dei mezzi per proseguire solo nelle altre parti non interessate dal loro passaggio. INSTALLAZIONE DEI BARACCAMENTI E DELLE MACCHINE I baraccamenti devono essere installati su basi predisposte a tale scopo. Se i baraccamenti si trovano in prossimità delle vie di transito degli automezzi o dei lavori di montaggio di una qualsiasi struttura importante (centrale di betonaggio, ecc.), la loro installazione o la predisposizione delle loro basi devono avvenire in tempi distinti (prima i baraccamenti e le macchine e poi si deve precludere la possibilità di transito per tutti coloro che non siano addetti ai lavori di montaggio della centrale di betonaggio o altra struttura). PREDISPOSIZIONE DELLE VIE DI CIRCOLAZIONE Non necessitano particolari interventi in quanto la viabilità di accesso al cantiere dal carraio principale, è già ben definita. Nel caso che taluni spazi siano usufruiti da altre utenze non addette al cantiere, tale zona deve essere preclusa al passaggio di chiunque non sia addetto a tali lavori sino alla loro conclusione. SCAVI MANUALI Nelle zone ove avvengono gli scavi manuali non deve, in nessun caso, esservi transito così limitrofo di mezzi meccanici da creare situazioni di pericolo per gli addetti agli scavi. RINTERRI Le macchine per movimento terra che effettuano le operazioni di rinterro e di costipazione del terreno devono operare all'interno di una zona preclusa al passaggio di persone. In tale zona non si devono effettuare altri lavori sino al compimento totale dei rinterri. MONTAGGIO DEI PONTEGGI Il montaggio dei ponteggi avviene man mano che si sviluppano i lavori costruttivi; trattasi di opere che si protraggono nel tempo ad intervalli più o meno costanti durante le quali si devono adottare particolari cautele. Alla base dei ponteggi in elevazione vi è pericolo di caduta di materiali. Nel corso di tali lavori deve essere limitato l’accesso alle sole persone di cantiere addette a tali specifiche lavorazioni. ALLACCIAMENTI FOGNARI Durante gli allacciamenti fognari, specialmente quando avvengono in ambienti ristretti, non deve essere ammessa alcuna altra attività nelle immediate vicinanze che possa creare interferenze lavorative. SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO Tutta la zona sottostante il ponteggio in fase di smontaggio deve essere preclusa alla possibilità di accesso a persone che non siano del cantiere e addette a tali specifiche lavorazioni. SMONTAGGIO EVENTUALE DELLA GRU E DELLE ALTRE MACCHINE Tutta la zona sottostante l'area di smontaggio di eventuale gru o di altre macchine, deve essere preclusa alla possibilità di transito sia veicolare che pedonale mediante transenne o segnalazioni adeguatamente arretrate rispetto alle strutture in fase di smontaggio e rispetto alla traiettoria che potrebbe compiere il materiale accidentalmente in caduta. RESPONSABILITA' - SARA' A CARICO DELL'IMPRESA APPALTATRICE L'APPLICAZIONE DELLE MISURE E DEGLI APPRESTAMENTI DI SICUREZZA DERIVANTI DA QUANTO SOPRA ESPOSTO E DA QUANTO RIPORTATO NELLE SCHEDE DELLE ATTREZZATURE/SOSTANZE/ATTIVITA' RELATIVE ALLE LAVORAZIONI COSI' COME PURE DI OGNI APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE E NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI SICUREZZA; - SARA' A CARICO DEL CSE IL CONTROLLO CHE SIANO ATTIVATE CORRETTAMENTE LE PROCEDURE DI COORDINAMENTO SOPRA INDICATE DELLE QUALI DOVRA' ALTRESI' ESSERE SOGGETTO PROPOSITIVO IN MODO DA COLMARE LE EVENTUALI MANCANZE DEL PRESENTE PIANO E/O DA INTEGRARLO CON LE VARIANTI NECESSARIE. NON SARA' A CARICO DEL CSE IL CONTROLLO DI QUANTO RIPORTATO NELLE SCHEDE DELLE ATTREZZATURE/SOSTANZE/ATTIVITA' RELATIVE ALLE LAVORAZIONI COSI' COME PURE DI OGNI APPLICAZIONE DELLA LEGISLAZIONE E NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI SICUREZZA, TUTTAVIA, QUALORA RAVVISASSE PALESI INOSSERVANZE AI DETTATI DI LEGGE DOVRA' O PROPORRE LA SOSPENSIONE AL COMMITTENTE O SOSPENDERE LE LAVORAZIONI STESSE; TALI PROVVEDIMENTI DOVRANNO ESSERE ANCHE PRESI IN CASO DI MANCANZA DI APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE DI COORDINAMENTO. 14 c) Attrezzature di uso comune Viabilità di cantiere: Impianto elettrico di cantiere: lo stesso potrà essere utilizzato dalle altre imprese appaltanti o sub appaltanti previa autorizzazione anche verbale dell'impresa proprietaria (l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione dei citato impianto compete all'impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che lo utilizzano. Eventuali modifiche dell'impianto o eventuali manutenzioni potranno avvenire solo con l'intervento di personale elettricamente addestrato e nel rispetto delle norme vigenti in materia. Macchine operatrici, macchine utensili, attrezzi di lavoro: le stesse potranno essere concesse alle altre imprese appaltanti o sub appaltanti previa autorizzazione, anche verbale, dell'impresa proprietaria (l'autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione delle macchine e delle attrezzature compete all'impresa che li detiene salvo, accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che le utilizzano. L'uso delle macchine e delle attrezzature citate è tuttavia concesso solo al personale in possesso di adeguata formazione ed addestramento. Informazioni e segnalazioni: in aggiunta alle informazioni di carattere generale fornite agli addetti ai lavori dalle imprese esecutrici, ulteriori informazioni, riguardanti la sicurezza sul lavoro, dovranno essere fornite secondo necessità mediante scritte, avvisi o segnalazioni convenzionali, il cui significato dovrà essere preventivamente chiarito alle maestranze addette. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento, di trasporto ed i segnali prestabiliti per l'esecuzione delle manovre dovranno essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili. Eventuali punti di particolare pericolo dovranno essere contraddistinti con segnaletica atta a trasmettere messaggi di avvertimento, divieto, prescrizione e salvataggio. 14 d) Dichiarazione sui DPI L'impresa affidataria come tutte le imprese esecutrici subappaltatrici rilasceranno, all’interno del proprio POS, apposita dichiarazione relativa a che tutto il personale risulti fornito, informato e formato sui necessari D.P.I. da usare in cantiere in relazione ad ogni fase di lavoro a loro assegnata Attrezzature di primo soccorso Cassetta di pronto soccorso. L'appaltatore, mette a disposizione delle maestranze in posizione fissa, ben visibile e segnalata, un cassetta di medicazione il cui Contenuto è indicato dalla legge. Devono almeno essere presenti i seguenti medicamenti: siringhe monouso da 50 ml, garze sterili, lacci emostatici, bende, cerotti vari in carta, cerotti vari bendati, guanti monouso in lattice, guanti sterili, ghiaccio istantaneo, rete elastica contenitiva, forbice, acqua ossigenata, disinfettante. E' utile che sia anche presente il seguente materiale: coperta di lana o coperta termica, termometro, pinza, spugnette detergenti, mascherina per respirazione artificiale, sulozione fisiologica in flaconi da 250-500 ml, crema cortisonica, crema o spray per ustioni. L'appaltatore, prima dell'inizio dei lavori, designa un soggetto, opportunamente formato, avente il compito di prestare il primo soccorso all'infortunato. Avvisatori acustici Non è previsto l’utilizzo di autocarri o altri mezzi meccanici di grosse dimensioni. Mezzi estinguenti Estintori portatili. In cantiere è tenuto in efficienza un estintore a polvere il cui posizionamento è indicato nel layout del cantiere. La presenza degli estintori è segnalata da appositi cartelli posti in posizione visibile. La zona circostante agli estintori viene tenuta sgombra da materiali e da attrezzature. Di seguito sono elencati le varie classi di agenti estinguenti utilizzabili in relazione al materiale incendiato. Classe A. Incendi di materiali solidi combustibili, la cui combustione comporta di norma la produzione di braci ed il cui spegnimento presenta particolari difficoltà, come il legno, la carta, i tessuti, le pelli, la gomma ed i suoi derivati, i rifiuti. Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto BUONO, SCHIUMA con un effetto BUONO, POLVERE con un effetto MEDIOCRE e CO2 con un effetto SCARSO. Classe B. Incendi di liquidi infiammabili per il cui spegnimento è necessario un effetto di copertura e soffocamento, come alcoli, solventi, oli minerali, grassi, eteri, benzine, ecc. Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto MEDIOCRE, SCHIUMA con un effetto BUONO, POLVERE con un effetto BUONO e CO2 con un effetto MEDIOCRE. Classe C. Incendi di gas infiammabili quali metano, idrogeno acetilene, ecc. Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto MEDIOCRE, SCHIUMA con un effetto INADATTO, POLVERE con un effetto BUONO e CO2 con un effetto MEDIOCRE. Classe D. Incendi di materiali metallici Classe E. Incendi di apparecchiature elettriche per il cui spegnimento sono necessari agenti elettricamente non conduttivi, come trasformatori, interruttori, quadri e motori. Agenti estinguenti: ACQUA con un effetto INADATTO, SCHIUMA con un effetto INADATTO, POLVERE con un effetto BUONO e CO2 con un effetto BUONO. 14 e) Competenze ai fini della sicurezza L'impresa e' responsabile dell'applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza nonché dell'applicazione del presente PSC. Il committente, ai fini della sicurezza, è responsabile ai sensi dell'art. 90 e dell'art. 93 del D. Lgs. 81/2008. Al coordinatore in fase di progettazione competono gli obblighi di cui all'art. 91 e al coordinatore in fase di esecuzione competono gli obblighi di cui all'art. 92 del D. Lgs. citato. 15 Consultazione del RLS (o RLST) e Informazione dei Lavoratori Prima dell’accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e delle eventuali modifiche apportate allo stesso, il Datore di lavoro (DdL) di ciascuna impresa esecutrice, consulta (almeno 15 gg. prima dell’inizio dei lavori – art. 100 comma 4 D.Lgs. 81/2008) il proprio Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza (RLS) o il Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza Territoriale (RLST) fornendogli chiarimenti sul PSC per consentire allo stesso di formulare eventuali proposte migliorative. Tutto il personale presente in cantiere è tenuto a seguire le indicazioni del proprio Datore di Lavoro, del Direttore di Cantiere, del Capo Cantiere e degli eventuali Assistenti nell'ambito delle proprie attribuzioni. Ogni lavoratore sarà formato e informato (a voce o altro metodo efficace) dal proprio Datore di Lavoro, dei rischi specifici cui è esposto nelle fasi e sottofasi di lavoro da realizzare in cantiere. Della sopracitata formazione e informazione il DdL renderà edotto il CSE attraverso apposita dichiarazione nel POS. 16 Riunioni di coordinamento e di reciproca informazione Prima di iniziare i lavori, verrà effettuata una prima riunione di coordinamento con il Committente o il Responsabile dei Lavori (RL), il Direttore dei Lavori (DL), il Datore di Lavoro (DdL) dell’Impresa affidataria e quello delle eventuali altre imprese e/o lavoratori autonomi affidatari (contratti scorporati) con contratto d’appalto diretto con il Committente. Potendo ricorrere al subappalto autorizzato, le imprese e/o i Lavoratori Autonomi affidatari, in riferimento alle decisioni emerse nella riunione, s’impegnano a portarle a conoscenza e ad illustrarle ai propri dipendenti oltre che alle proprie sub-appaltatrici (siano esse imprese esecutrici che lavoratori autonomi al fine di consentire ai rispettivi Datori di Lavoro di effettuare la necessaria informazione e formazione nei confronti dei propri lavoratori in merito) i rischi individuati e le conseguenti prescrizioni da adottare durante la realizzazione delle fasi di lavoro a loro assegnate (art. 97 comma 1 D.Lgs. 81/2008). La stessa procedura verrà attuata per ogni riunione di coordinamento successiva. Ogni impresa o lavoratore autonomo affidatari faranno pervenire al Coordinatore per l’Esecuzione il verbale della riunione di coordinamento sottoscritto da tutti i “sub” quale dimostrazione della corretta informazione sui suoi contenuti. Periodicamente, a discrezione del CSE in funzione delle esigenze di lavoro, le riunioni di coordinamento verranno ripetute con gli stessi criteri e procedure sopradescritti. Tutti i verbali delle riunioni di coordinamento verranno considerati integrativi al presente PSC e costituiranno variante del PSC originario (o precedente) e dei POS delle imprese interessate. I verbali sopra descritti, allegati al presente PSC, costituiranno esonero della nuova e totale ristampa del documento aggiornato. Sarà compito del CSE convocare le riunioni di coordinamento tramite semplice lettera, fax, e-mail, comunicazione verbale o telefonica. A maggior chiarimento, sin da ora sono, comunque, individuate (di massima) le seguenti riunioni: Prima Riunione preliminare di Coordinamento: Prima dell’inizio dei lavori, con l'Impresa o imprese e/o lavoratori autonomi con contratto d’appalto diretto con il Committente (appalti scorporati), con invito al Direttore Lavori e Committente o Responsabile dei Lavori (RL). La prima riunione di coordinamento avrà carattere d'inquadramento ed illustrazione del Piano (soprattutto per quanto riguarda la prima parte del cronoprogramma) oltre all'individuazione delle figure con particolari compiti all'interno del cantiere e delle procedure definite. Di questa riunione verrà stilato apposito verbale. Riunione di Coordinamento straordinaria: Al verificarsi di situazioni lavorative particolari non previste, in caso di varianti dell’opera e dell’andamento cronologico delle fasi di lavoro… alla presenza degli stessi Soggetti specificati (nella Prima Riunione Preliminare di Coordinamento) e convocati con la stessa procedura. L’argomento o gli argomenti in discussione dipenderanno dal motivo della riunione. Anche di questa, verrà stilato apposito verbale. Riunione di Coordinamento "Nuove Imprese" Alla designazione di nuove imprese da parte della Committenza o da parte dell’impresa aggiudicataria o delle imprese e/o lavoratori autonomi aggiudicatari (in caso di appalti scorporati) o in subappalto, in fasi successive all'inizio lavori e prima del loro inizio, alla presenza degli stessi Soggetti specificati nella prima Riunione Preliminare di Coordinamento e convocati con la stessa procedura. Anche in questo caso gli argomenti risulteranno i punti principali del PSC e del POS relativi alle lavorazioni affidate a queste imprese e, come le precedenti, anche di queste riunioni verrà stilato apposito verbale. 17 Visitatori in cantiere Il Capo Cantiere dell'impresa aggiudicataria dovrà verificare che chiunque entri in cantiere, sia fornito, almeno, di scarpe antinfortunistiche (o almeno robuste) e di casco. Nel caso ne fossero sprovvisti, dovrà essere negato loro l’accesso. I visitatori potranno accedere al cantiere di lavoro solo dopo aver concordato la visita con il Direttore Tecnico di cantiere o Capo Cantiere che impartirà le necessarie istruzioni in merito ai pericoli cui potrebbero andare incontro e quindi le zone a cui non potranno accedere. I visitatori saranno accompagnati dallo stesso Direttore Tecnico o dal Capo Cantiere previo verifica dei DPI necessari. 18 Comportamento in caso di infortunio In caso di infortunio sul lavoro la persona che assiste all'incidente o che per prima si rende conto dell'accaduto deve chiamare immediatamente la persona incaricata del primo soccorso dell’impresa affidataria (il cui nome dovrà già essere di sua conoscenza) ed indicare il luogo e le altre informazioni utili per dare i primi soccorsi d'urgenza all'infortunato. Tale persona provvederà a gestire la situazione di emergenza e, in relazione al tipo di infortunio, provvederà a far accompagnare l'infortunato (nel caso di infortunio non grave) al più vicino posto di pronto soccorso (OSPEDALE DI BUSSOLENGO) oppure farà richiesta di intervento del 118. Successivamente ai soccorsi d'urgenza dovranno essere ottemperate, da parte della figura responsabile dell’impresa interessata, tutte le formali procedure del caso. Eventuali procedure complementari e di dettaglio da richiedere nel POS: Eventuali procedure preventive e protettive, integrative da richiedere nel POS in relazione ai rischi connessi alle lavorazioni dell’impresa: 19 Provvedimenti a carico dei trasgressori A carico dei lavoratori dipendenti trasgressori delle norme di prevenzione, ciascuna impresa dovrà predisporre la prevista procedura sanzionatoria prevista dalle Norme in vigore. 20 Assistenza sanitaria e Pronto soccorso L'impresa aggiudicataria e tutte le imprese esecutrici (anche sub-appaltatrici), nel proprio POS dovranno dichiarare: a) che tutti i lavoratori sono regolarmente protetti dal prescritto programma sanitario; b) che quelli operanti in cantiere hanno la prescritta idoneità alle mansioni richieste per realizzare l’opera; c) che se fra i lavoratori vi fossero uno o più soggetti idonei ma con prescrizioni, il Datore di Lavoro, ne assicurerà il rispetto. 21 Indirizzi e numeri telefonici utili Polizia: Tel. 113 Carabinieri: Tel. 112 Pronto soccorso: Tel. 118 Vigili del fuoco: Tel. 115 Responsabile dei lavori: 045 6769925 (Arch. Leonardo Biasi) Direttore dei Lavori: 045 6769955 (arch. Massimo Donisi ) Coordinatore per la sicurezza: 045 6769935 (Geom. Attilio Boscaini) Servizio Reperibilità acquedotto comunale: 800 734 300 Polizia Municipale: 045 6769937 22 Documenti richiesti nel PSC da tenere in Cantiere (a cura del CSE) 1 COPIA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO DI TERRA COPIA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE (se risulta necessario) COPIA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO ELETTRICO 2 3 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO FASCICOLO DELL’OPERA PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA “VALIDATI” DELLE IMPRESE AFFIDATARIE ED ESECUTRICI (ANCHE IN SUBAPPALTO) 4 VERBALI DELLE RIUNIONI DI COORDINAMENTO VERBALI DELLE CONTESTAZIONI E DI RIPRISTINO 23 Pianificazione delle opere A. PROGRAMMA LAVORI DI PROGETTO - GIORNI LAVORATIVI TOTALI SETTIMANE PREVISTE UOMINI/GIORNO STIMATI Fasi lavorative / Settimane lavorative 1 ALLESTIMENT O DEL CANTIERE 2 ALLESTIMENT O DEI PONTEGGI 2 OPERE EDILI GENERALI RESTAURO ORDITURE LIGNEE RESTAURO PARAMENTI MURARI E INTONACI RESTAURO PARTITURE LAPIDEE FINITURE IN LEGNO, METALLO E VETRO IMPIANTO TERMOIDRAU LICO E SANITARIO IMPIANTO ELETTRICO SMOBILIZZO CANTIERE 2 2 3 2 4 5 2 2 3 4 6 7 = 180 = 26 = 560 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 tot u/s 2 4 4 4 3 3 2 2 2 2 2 2 3 3 4 4 4 4 3 3 3 2 1 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 tot u/g 2 10 2 10 24 120 28 140 28 140 4 20 6 30 8 40 8 40 2 10 560 B. INDIVIDUAZIONE DEL RAPPORTO UOMINI GIORNO La stima così elaborata, individua in 560 il valore uomin/giorno relativo all’opera in oggetto: R1 Considerando il metodo inverso e quindi partendo dal valore dell’opera e su questo il rapporto percentuale stimato della manodopera, è possibile un confronto su quanto ipotizzato: A B C R2 (R1+R2)/2 Valore stimato dell’opera Percentuale manodopera stimata Costo giornaliero medio uomo Valore uomini giorno = (AxB%)/C Valore medio stimato € 125.000 65% 224,00 €/g 363 u/g 461 uomini giorno L’elaborazione del diagramma lavori permette altresì di definire il valore medio ipotizzato di lavoratori presenti in cantiere che si sintetizza in un minimo di 2 lavoratori ad un massimo di 8 lavoratori stimati. 24 Stima dei costi a) Segnaletica e apprestamenti di sicurezza Fornitura e posa di recinzione provvisionale di aree di cantiere con rete in polietilene di altezza pari a 2,00 m ad alta densità e di peso non inferiore a 220 gr/mq indeformabile di color arancio brillante a maglie ovoidali, resistenza a trazione non inferiore a 1100 kg/m sostenuta da appositi paletti zincati infissi nel terreno ad una distanza non superiore a m 1.5 Costo a mq Box di cantiere uso spogliatoio realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in l egno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianti elettrico, idrico e fognario, termico elettrico interni, dotato di armadietti a due scomparti. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base in cls armata di appoggio. Dimensioni 2.40x6.40x2.40 m. Costo 1° mese Box di cantiere uso spogliatoio realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in l egno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianti elettrico, idrico e fognario, termico elettrico interni, dotato di armadietti a due scomparti. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base in cls armata di appoggio. Dimensioni 2.40x6.40x2.40 m. Costo per ogni mese successivo al primo Box di cantiere uso servizi igienico sanitario realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianti elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario, termico elettrico interni, dotato di WC alla turca, un lavabo, un piatto doccia, boiler elettrico ed accessori. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base in cls armata di appoggio. Dimensioni 2.40x2.70x2.40 m. Costo 1° mese Box di cantiere uso servizi igienico sanitario realizzato da struttura di base, sollevata da terra, e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponatura con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno idrofugo rivestito in pvc, eventuale controsoffitto, completo di impianti elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario, termico elettrico interni, dotato di WC alla turca, un lavabo, un piatto doccia, boiler elettrico ed accessori. Compreso trasporto, montaggio e smontaggio e preparazione della base in cls armata di appoggio. Dimensioni 2.40x2.70x2.40 m. Costo per ogni mese successivo al primo Protezione di percorso pedonale prospiciente gli scavi o di scale ricavate nel terreno sui fianchi degli scavi, costituito da parapetto regolamentare realizzato con montati di legno infissi nel terreno, due tavole di legno come correnti orizzontali e tavola fermapiede. Costo a ml per tutta la durata dei lavori Cartello d’informazione da parete in alluminio di forma rettangolare e dalle dimensioni di mm 350x125 e spessore mm 0,5; distanza lettura max 4 metri. Costo semestrale Ponte su cavalletti di altezza non superiore a 2 m, costituita da cavalletti in ferro e ripiani, in opera, valutato per la effettiva superficie asservita. b) Attività formativa e di coordinamento Incontri iniziale e periodici del responsabile di cantiere con il coordinatore per l'esecuzione per esame piano di sicurezza e indicazione di direttive per la sua attuazione. Direttore di cantiere / capo squadra. Costo orario c) Dispositivi Protezione Collettiva e Individuale Fornitura e posa in opera di estintore portatile a polvere, avente costruzione, dispositivi di sicurezza, indicatori di pressione, supporti,contrassegni, colore e omologazione rispondenti al D.M. 20/12/82. Adatti allo spegnimento di fuochi di Classe A, B, C, capacità minima di estinzione indicata nei sottoarticoli, completi di dichiarazione di conformità al documento di omologazione emesso da parte del M.I., rilasciato dal Costruttore, di staffa per montaggio a parete e cartello di segnalazione; compresa la manutenzione periodica prevista dalla legge. Carica da kg 12 -Capacità di estinzione 55 A-233B-C. Per tutto il periodo di competenza dell'impresa: Impianto di messa a terra per cantiere medio (25 kW) – apparecchi utilizzatori € 15,00 Mq 20 € 300,00 € 460,00 n. 1 € 460,00 € 140,00 n. 5 € 700,00 € 325,00 n. 1 € 325,00 € 145,00 n. 5 € 725,00 € 11,50 n. 10 € 115,00 € 25 n. 4 € 100,00 € 20 mq 9,25 € 185,00 € 30,00 n. 4 € 120,00 € 80,00 n. 1 € 80,00 ipotizzati: gru a torre, betoniera, sega circolare, puliscitavole, piegaferri, macchina per intonaco premiscelato e apparecchi portatili con Idn=0,3A (Rt<83 ohm), costituito da conduttore di terra in rame isolato direttamente interrato da 16 mmq, e n. 2 picchetti di acciaio zincato da 2 metri collegamento delle baracche e del ponteggio (se di resistenza di terra inferiore a 200 ohm) con conduttore equipotenziale in rame isolato da 16 mmq. A corpo Guanti in lattice per la manipolazione di sostanze chimiche. Costo mensile al paio Cassetta di pronto soccorso (D.M. n° 338 del 15/07/2003 allegato 1 base) SOMMA COMPLESSIVA ONERI RELATIVI ALLA SICUREZZA € 316,00 € 3,00 € 62,00 n. 1 n. 4 n. 1 € 316,00 € 12,00 € 62,00 € 3.500 25 Schede delle lavorazioni e relative analisi dei rischi Codifica sintetica di valutazione dei rischi Generali di piano Gli indici di attenzione rappresentano un elemento rapido di individuazione di particolari situazioni sulle specifiche fasi lavorative Ulteriori rischi generali di Generale di PSC Specifici previsti dal D.Lgs 81/2008 PSC SIMBOLO LEGENDA Sovrapposizione SIMBOLO DESCRIZIONE Attenzione probabile simultaneità e/o sovrapposizione con altre fasi. Massima attenzione da parte del DTC su situazione in atto e obbligo di informare le singole squadre delle differenti situazioni in contemporaneità. Controllo da parte del DTC su sostanze, attrezzature e situazioni in uso che possono essere elemento di disturbo a lavoratori diversi. LEGENDA DESCRIZIONE Condizione di particolare attenzione su fase lavorativa per possibile rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere. rischio di Massima attenzione alla delimitazione e segnalazione delle aree di circolazione rispetto alle zone di investimento da lavoro. Massima attenzione ai percorsi dei mezzi e alla gestione degli accessi (separazione mezzi veicoli circolanti pedoni). Massima attenzione alla presenza di franco di 70 cm. oltre la sagoma d'ingombro dei mezzi. nell’area di cantiere Massima attenzione al controllo efficienza e funzionamento dispositivi segnalazione mezzi in area cantiere. rischio di elettrocuzione Condizione di particolare attenzione per presenza, nella fase, di rischio di elettrocuzione. Massima attenzione al controllo delle attrezzature, alla verifica dei cavi in attraversamento, ... Il lavoro in presenza di linee elettriche o l’utilizzo di attrezzature elettriche deve essere svolto in modo da evitare da un lato il contatto con le linee e dall’altro nel riferimento alle caratteristiche delle attrezzature. Massima attenzione alla conformità degli impianti e attrezzature. rischio rumore Condizione di particolare attenzione, per presenza, nella fase, di rischio rumore. Per previste sovrapposizioni con fasi dove l’utilizzo di attrezzature comporti esposizione al rumore anche da parte di lavoratori diversi è fatto obbligo all’uso di dispositivi di protezione dell’udito da parte di tutti i presenti nell’area di cantiere. Sostanze nocive e irritanti Avvertenza di pericolo sul possibile uso nella fase e/o lavorazione di sostanze nocive in generale. Preciso obbligo da parte del DTC di segnalare al CSE le schede di sicurezza dei prodotti utilizzati. Obbligo globale protezione vie respiratorie Per previste sovrapposizioni con fasi dove l’utilizzo di attrezzature comporti esposizione a polveri anche da parte di lavoratori diversi è fatto obbligo all’uso di dispositivi di protezione vie respiratorie da parte di tutti i presenti nell’area di cantiere. DPI Specifico Per particolari lavorazioni segnalazione all’obbligo di Dispositivi di Protezione Individuali specifici indicati nelle Avvertenze particolari. Rischi di particolare attenzione Si riporta il modello, in modo sintetico, di valutazione dei rischi principali riferiti alle singole lavorazioni o sottofasi di lavoro: RISCHIO SIMBOLO NOTA a RISCHIO DI SEPPELLIMENTO Caduta in aperture o sprofondamento negli scavi b RISCHIO DI ANNEGAMENTO Annegamento c RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO Caduta dall’alto d RISCHIO RUMORE Rumore I lavori all’interno di scavi (fondazioni) devono essere preceduti da operazioni di controllo e verifica dei fronti e devono essere poste precise protezioni. Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali ed attrezzature nonché il passaggio dei mezzi. In riferimento a i rischi provenienti dall'esterno (condizioni sito condizioni idrogeologiche), in riferimento a lavori in scavi (falda o inondazione, in riferimento a lavori in pozzi, gallerie, ecc. Obbligo di analisi controllo e monitoraggio situazioni. La caduta dall’alto deve essere evitata con la predisposizione di protezioni sui fronti (parapetti). In caso contrario devono essere utilizzati sistemi individuali di trattenuta (cinture di sicurezza). Attenzione a delimitare la zona di influenza a terra per l’eventuale caduta di materiali Oltre all’acquisto di attrezzature silenziate massime attenzione deve essere posta al limitare personale esposto al rumore e all’utilizzo di otoprotettori. e RISCHIO DERIVANTE DA SALUBRITÀ AREA NEI LAVORI IN GALLERIA Lavori in galleria f RISCHIO DERIVANTE DA STABILITA' PARETI E VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA g RISCHIO DERIVANTE DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI Opere di demolizione h RISCHI INCENDIO O ESPLOSIONE Incendio – Scoppio RISCHI SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA Temperatura i Deve essere garantito il ricambio d'aria all'interno delle gallerie. È necessario valutare la composizione dei gas dei fumi generati dalle volate, dai motori diesel e dalle fonti naturali. Campioni rappresentativi di aria prelevati nelle vicinanze delle macchine devono essere analizzati periodicamente. L'aria del tunnel deve essere analizzata per la presenza di gas nocivi (e polveri). Ogni cantiere deve essere fornito di apparecchiatura idonea a svelare la presenza ed a determinare la concentrazione nell'atmosfera di gas nocivi o pericolosi, in particolare di anidride carbonica, di ossido di carbonio, di gas nitrosi e dell'idrogeno solforato. L'aria da immettersi in sotterraneo a mezzo di impianti di ventilazione artificiale deve essere prelevata in posti distanti da zone e fonti di inquinamento. I sistemi di scavo di galleria devono essere adeguati alla natura dei terreni attraversati e offrire garanzie di sicurezza. Nel caso di situazioni particolari in riferimento al tipo di terreno devono essere adottati sistemi preventivi di consolidamento o di sostegno. Ogni tipo di scavo deve essere provvisto di sostegni e rivestimenti atti a impedire franamenti o caduta di materiali. Le armature di sostegno ed i rivestimenti provvisori devono essere messi in opera di apri passo con l'avanzamento dello scavo e mantenuti sino alla costruzione del rivestimento definitivo. I rischi derivanti dai lavori di demolizione sono sintetizzabili nella caduta dall'alto, Urti - colpi - impatti - compressioni, Punture - tagli - abrasioni, Vibrazioni, Scivolamenti - cadute a livello, Calore - fiamme, Elettrici, Radiazioni non ionizzanti, Rumore, Cesoiamento - Stritolamento (crolli improvvisi), Caduta materiale dall'alto, Investimento, Movimentazione manuale dei carichi, Polveri - fibre, Getti - schizzi, Gas - vapori, Allergeni, Infezioni da microrganismi, Amianto. Massima attenzione deve essere posta nell’utilizzo di sostanze o prodotti infiammabili o al possibile innesco di incendio con altre sostanze o parti di struttura dovute alla specifica lavorazione. I lavoratori devono essere dotati di specifici DPI. Le attività edili che espongono i lavoratori a sbalzi eccessivi di temperatura dovuti alla presenza di fonti di calore o fiamme o presenza di fattori ambientali che determinano condizioni di freddo devono essere valutate attentamente. Obbligo di interposizione di schermi e barriere tra fonte di calore e lavorazione. Obbligo di ventilazione o riscaldamento dell'ambiente di lavoro. Obbligo di specifico equipaggiamento. Ulteriori Rischi specifici di fase Si segnalano, sempre in riferimento alla fase o sottofase di lavoro ulteriori rischi che possono avere particolare valenza: RISCHIO l RISCHIO DI CADUTA, SCIVOLAMENTO o NOTA Scivolamenti – Cadute a livello Cadute in aperture nel suolo m n SIMBOLO RISCHIO DI URTO RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO Urti – Colpi Impatti e compressioni Caduta materiale dall’alto Le aree di lavoro devono essere tenute sgombre da materiali ed attrezzature. Devono essere altresì segnalati i dislivelli e le situazioni particolari. Tutti i lavoratori devono indossare idonee calzature. La caduta in aperture nel suolo deve essere evitata con la predisposizione di barriere perimetrali oppure coperte con tavoloni o reti. In caso contrario devono essere utilizzati sistemi individuali di trattenuta (cinture di sicurezza). L’utilizzo di attrezzature e/o materiali può comportare urti, colpi, impatti e compressioni. Le attrezzature devono essere sempre efficienti e controllate; i depositi devono essere predisposti in modo da evitare rovesciamenti o crolli. La caduta di materiale dall’alto deve essere evitata ponendo i materiali in posizione sicura (lontano dai fronti) e predisponendo apposite protezioni. Nel caso che questo sia impossibile deve essere interdetta la zona di prevedibile caduta. Caduta materiale dall’alto (sganciamentorovesciamento) La caduta di materiale dai mezzi di sollevamento deve essere evitata imbracando i carichi in maniera corretta ed utilizzando gli stessi mezzi in modo idoneo q RISCHIO SPECIFICO MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI Movimentazione manuale dei carichi La movimentazione manuale dei carichi deve essere limitata allo stretto necessario e sempre si deve far ricorso a sistemi, accorgimenti e/o attrezzature per evitare e ridurre le movimentazioni. In ogni caso gli addetti devono essere informati sulle metodologie da applicare. r RISCHIO SPECIFICO ORGANI MECCANICI IN MOVIMENTO Organi meccanici in movimento Le parti in moto delle attrezzature devono essere sempre protette con appositi carter. Massima attenzione deve essere posta nell’utilizzo corretto delle attrezzature. p s RISCHIO VIBRAZIONI Vibrazioni Le attrezzature che possono trasmettere vibrazioni all’utilizzatore devono essere dotate di accorgimenti tali da diminuire la trasmissione di tali vibrazioni (manici spec. Ecc.). Gli operatori devono utilizzare appositi guanti. t RISCHIO GETTI SPRUZZI Getti - Schizzi Nelle lavorazioni con sostanze e prodotti che possono dare luogo a getti e schizzi oltre a limitare la zona di lavoro, gli operatori devono essere dotati di appositi DPI (tuta, guanti, occhiali schermi). u RISCHIO PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI Punture - Tagli – Abrasioni Oltre alla protezione delle attrezzature (organi in moto) da possibili contatti accidentali con gli operatori devono sempre essere utilizzati guanti, calzature di sicurezza, tute da lavoro, occhiali ecc. v RISCHIO DI CONTATTO SUPERFICI CALDE Calore – Fiamme w RISCHIO DI INALAZIONE GAS, VAPORI. Gas – Vapori Polveri e fibre x Y RISCHIO DI CONTAMINAZIONE RISCHIO AMIANTO RISCHIO DI CONTATTO CON SOSTENZE CORROSIVE Amianto Corrosione L’utilizzo di attrezzature e sostanze che generano calore o in presenza di superfici ad alta temperatura gli operatori devono essere informati delle situazioni di rischio derivanti. Devono essere adottate tutte le cautele derivanti dall’utilizzo di tali attrezzature e nel loro trasporto onde evitare innesco di incendio e ustione per gli addetti. Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di sostanze o prodotti che possono dar origine a sviluppo di gas, vapori, nebbie e aerosol devono essere predisposte tutte le procedure da limitarne la diffusione.- gli operatori devono essere dotati di maschere di protezione. Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di materiali di grana minuta ed in quelle che emettono polveri o fibre di materiali lavorati, oltre al limitare la zona di lavoro, gli operatori devono essere dotati di appositi DPI (tuta, guanti, occhiali, schermi, ecc.) e sottoposti a sorveglianza sanitaria. Le fibre di amianto (asbesto), nei tipi crisolito e crocidolite, all’interno di prodotti edili, in special modo lastre per copertura, sono state, nel recente passato, largamente utilizzate per le ottime caratteristiche tecniche. La presenza di materiali oggi deteriorati e/o friabili rende possibile il rilascio delle fibre di amianto che, se inalate, possono causare gravissimi danni (cancro). Massima attenzione deve essere posta nella manipolazione di questi materiali con l’attuazione di precise procedure e dispositivi. Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di materiali corrosivi o irritanti per la pelle devono essere predisposte tutte le procedure da limitarne il contatto- gli operatori devono essere dotati di guanti di protezione, adeguati alle sostanze impegate. 26 Schede delle principali fasi dell’opera REALIZZAZIONE RECINZIONE E CARTELLONISTICA REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA INSTALLAZIONE POSTAZIONI FISSE 1 ALLESTIMENTO DEL CANTIERE (compressore d’aria, betoniera a bicchiere, macchine varie di cantiere) INSTALLAZIONE BARACCA DI CANTIERE ED EVENTUALE WC MONTAGGIO postazioni fisse e macchinari DISATTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI ALLESTIMENTO DEL PONTEGGIO 2 ALLESTIMENTI PONTEGGI TRABATTELLI E CAVALLETTI CON TAVOLATI ALLESTIMENTO PARAPETTI, cavalletti e TAVOLATI MONTAGGIO eventuali MEZZI DI SOLLEVAMENTO ULTERIORI RISCHI SPECIFICI DI FASE FASI PARTICOLARI RISCHI DI PARTICOLARE ATTENZIONE FASE PRINCIPALE GENERALI DI PIANO COD. RIF. AVVERTENZE FORMAZIONE SOTTOFONDO E POSA PAVIMENTI POSA PARETI E CONTROSOFFITTI IN CARTONGESSO 3 OPERE EDILI TINTEGGIATURE E RIVESTIMENTI ALLACCIAMENTO FOGNATURA TERMOIDRAULICO E SANITARIO 4 IMPIANTI ELETTRICO ULTERIORI RISCHI SPECIFICI DI FASE RISCHI DI PARTICOLARE ATTENZIONE FASI PARTICOLARI FASE PRINCIPALE GENERALI DI PIANO COD. RIF. AVVERTENZE 5 RESTAURO PARAMENTI MURARI E INTONACI RIMOZIONE DI INTONACI INTERNI O ESTERNI NON IDONEI PULITURA E CONSOLIDAMENTO INTONACI CON STUCCATURE E REINTEGRAZIONE 6 RESTAURO PARTITURE LAPIDEE, LIGNEE E IN METALLO CONSOLIDAMENTO LAPIDEO DI PICCOLE LESIONI E FRATTURE CON MISCELE CONSOLIDANTI DI CALCE E RESINA PREVIO LIEVO A SECCO DI SCIALBATURE 10 SMOBILIZZO CANTIERE SMONTAGGIO MACCHINE SMONTAGGIO PONTEGGI ULTERIORI RISCHI SPECIFICI DI FASE FASI PARTICOLARI RISCHI DI PARTICOLARE ATTENZIONE FASE PRINCIPALE GENERALI DI PIANO COD. RIF. AVVERTENZE ULTERIORI RISCHI SPECIFICI DI FASE FASI PARTICOLARI RISCHI DI PARTICOLARE ATTENZIONE FASE PRINCIPALE GENERALI DI PIANO COD. RIF. AVVERTENZE SMOBILIZZO IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E POSTAZIONI FISSE (baracca di cantiere, macchine varie di cantiere e recinzione) 27 FASI LAVORATIVE E SPECIFICHE SCELTE PROGETTUALI E ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTEZIONI ALLESTIMENTO DEL CANTIERE RECINZIONE L'area interessata dai lavori dovrà essere completamente recintata, allo scopo di garantire il divieto di accesso ai non addetti ai lavori. La recinzione dovrà risultare sufficientemente robusta e visibile. Allo scopo dovrà avere, salvo diverso avviso del regolamento edilizio comunale, un'altezza di metri 2,00 da terra e sarà costituita da reti plastiche colorate (arancione) impostate su strutture portanti lignee o in ferro ovvero da cesate in legno (tavole accostate, pannelli di lamiera, etc.). Le partizioni piene, ma all'occorrenza anche le altre, devono essere opportunamente controventate, per contrastare efficacemente l'azione del vento e le altre eventuali forze orizzontali accidentali. Per quanto concerne il dimensionamento, la tipologia e il numero degli accessi, con eventuale separazione tra accesso pedonale e veicolare, si rimanda alla lettura del lay-out di cantiere. In ogni caso, per l'accesso unico di cantiere si dovrà realizzare un passo di larghezza che superi di almeno 1,40 metri il massimo limite di sagoma dei veicoli in transito, segnalando opportunamente il possibile transito dei pedoni. Assicurarsi che non vi siano ostacoli nel raggio d'azione della eventuale gru (che dovrà essere comunque di piccole dimensioni); in particolare che possa mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando l'ingombro del carico e la sua oscillazione. Adempimenti durante l’installazione: Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Per l’immissione alla sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Posizionare il compressore in posizione stabile, in luogo sufficientemente areate areato e il più lontano possibile dal luogo di lavoro. Verificare periodicamente la valvola di sicurezza del compressore. Allontanare materiali infiammabili dalla macchina. Eseguire i necessari collegamenti elettrici di terra. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore DPI da utilizzare Vietato l’ingresso a tutte le persone non autorizzate REALIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA La presente fase lavorativa, interessando l'intero cantiere, può costituire motivo di interferenza con altre attività svolte contemporaneamente, pertanto è necessario che sia svolta sotto la sorveglianza di un preposto. Gli impianti elettrici preesistenti devono essere identificati e chiaramente segnalati. Le eventuali linee elettriche aeree devono essere deviate fuori del cantiere o messe fuori tensione. Se ciò non fosse possibile si devono prevedere barriere e/o si deve mantenere sempre la distanza di sicurezza da esse (minimo 5 metri). L'impianto elettrico dovrà essere realizzato da installatore in possesso dei requisiti prescritti dal D.M. 37/2008 (ex 46/1990). Lo stesso deve sottoporre a collaudo l'impianto realizzato prima della messa in esercizio e redigere la dichiarazione di conformità con tutti gli allegati necessari (ad eccezione del progetto dell'impianto il quale non è obbligatorio ma auspicabile). La dichiarazione di conformità, rilasciata dall'installatore, dovrà essere trasmessa dall'appaltatore all'ISPESL e all'ASL/ARPA entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto. L'installatore, inoltre, avrà cura di fornire informazioni sufficienti a consentire l'uso corretto e sicuro dell'impianto realizzato da parte dell'impresa utilizzatrice committente. Quest'ultima dovrà garantire la presenza dell'impianto, provvedendo alle dovute operazioni di controllo e manutenzioni, per tutta la durata dei lavori, consentendo l'uso da parte di tutto le altre imprese e lavoratori autonomi che interverranno, a qualsiasi titolo, in cantiere. L’esecuzione, la modifica, la manutenzione, ed il controllo dell’impianto elettrico (anche se temporaneo) devono essere eseguiti da ditta abilitata, così come deve risultare dal certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio; la stessa ditta al termine dei lavori di installazione dell’impianto deve rilasciare la dichiarazione di conformità, sia dell’impianto elettrico, sia dell’impianto di messa a terra. L'impianto dovrà essere regolarmente mantenuto. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della eventuale gru; in particolare che possa mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando l'ingombro del carico e la sua oscillazione. Prescrizioni da adottare durante l’installazione degli impianti: Prima di iniziare l’intervento accertarsi mediante cercafasi o tester che le parti soggette all’intervento o, qualsiasi altra parte con cui l’operatore può venire accidentalmente in contatto, sia effettivamente priva di tensione. Il lavoro deve essere eseguito "fuori tensione", ovvero sezionando a monte l'impianto, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l'assenza di tensione. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Verificare preventivamente che le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori soddisfino le disposizioni legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e dei lavoratori (art. 36, D.Lgs. n. 626/94 e successive modifiche). Tutti lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sui rischi elettrici del cantiere mediante idonei avvisi e cartelli e sulle misure di prevenzione e protezione. In particolare, i lavoratori devono segnalare con tempestività qualsiasi anomalia, non effettuare alterazioni, modifiche e riparazioni senza autorizzazione. E’ bene evidenziare con dei semplici cartellini posti sopra le prese del quadro elettrico generale, il nome delle macchine che vi vengono inserite, in modo che ogni addetto ai lavori abbia riferimento delle macchine che sono alimentate in quel momento nel cantiere. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal capo preposto. Prima di intervenire su parti in tensione provvedere a sezionare a monte l’alimentazione delle stesse curando la posa in opera di idonea segnaletica (lavori in corso - non attivare gli interruttori). A lavoro ultimato, prima di ridare tensione assicurarsi che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate. Non dovrà mai essere toccato o riparato un impianto elettrico ancora sotto tensione. Non dovranno essere lasciate per terra i cavi delle prolunghe nei luoghi di passaggio perché rischiano il danneggiamento; il cavo va appeso almeno a due metri di altezza se vi è solo passaggio di persone e almeno a 5 metri se vi è anche il passaggio dei mezzi meccanici. Evitare che il cavo di una prolunga finisca su pozze d'acqua o si posi su materiali umidi. Caratteristiche degli impianti: Le linee interrate devono essere poste ad una profondità tale da evitare danni dovuti al passaggio degli automezzi. Le linee aeree devono avere un tracciato ed un'altezza tali da evitare contatti accidentali con i mezzi operanti in cantiere. I componenti elettrici utilizzati nei cantieri devono essere muniti di certificato di qualità o di una dichiarazione di conformità (è sufficiente anche la dichiarazione su catalogo). Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici (utilizzati nei cantieri temporanei e mobili) non deve essere inferiore a IP 43 secondo la classificazione CEI. Per le macchine con apparecchiature elettriche che possano essere soggetti a getti d’acqua, il grado di protezione deve rispondere a IP 55. Gli organi di comando, i dispositivi e gli strumenti montati sui quadri elettrici devono portare una chiara indicazione dei circuiti ai quali si riferiscono. In caso di scollegamento di parti di impianto o di macchina scollegare il cavo di terra per ultimo e, al montaggio, collegarlo per primo. DPI da utilizzare ALLESTIMENTO DEI PONTEGGI Il ponteggio, interno ed esterno, deve essere dotato, al piano di lavoro a livello della copertura, di regolare ponte di servizio e sottoponte di sicurezza. Adempimenti durante le fasi di montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio Il montaggio degli elementi che costituiscono la base di un ponteggio, sono la parte più difficile che richiede la massima precisione e accortezza. La messa in piano dei telai di partenza deve essere fatta in modo che il ponteggio, alla fine del montaggio, risulti pendere leggermente verso la parete che ricopre. Per dare la pendenza giusta al ponteggio si devono usare delle basette, regolabili a vite, abbastanza lunghe per superare il probabile dislivello di un marciapiede o del gradino che si forma tra la strada ed il marciapiede. Qualora la pavimentazione non fosse in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base d'appoggio del ponteggio, andranno interposti elementi resistenti, allo scopo di ripartire i carichi. Ogni elemento di ripartizione deve interessare almeno due montanti ed è bene fissare ad essi le basette Una volta eseguita la partenza bisogna montare il tavolato metallico ed i battitacco "fermapiede" per l´intera lunghezza della ponteggiatura. Montare la botola di passaggio con la relativa scala d´accesso da piano a piano. Successivamente si provvede ad infilare la seconda stilata di ponteggio a telai sulla prima di partenza. Una volta compita l´operazione si dovranno mettere i cancelletti di fine corsia con il loro battitacco e le spine a verme, antisfilamento, che collegano i telai tra di loro. A seconda del tipo di ponteggio utilizzato si possono adottare tecniche di montaggio, smontaggio o trasformazione con l’utilizzo di misure di protezione di tipo collettivo con elementi prefabbricati,oppure con l’utilizzo di dispositivi di arresto della caduta. Allestimento ponteggi con misure di protezione di tipo collettivo Alcune tipologie di ponteggio sono state progettate per poter montare i parapetti di tipo permanente o temporaneo, dal basso proteggendo così il piano di lavoro superiore a mezzo di un opportuno sistema di vincoli, realizzati sui montanti del piano. L’utilizzo di tali misure di protezione permette ai lavoratori che si portano al livello superiore per il montaggio, smontaggio o trasformazione di poter operare in sicurezza riducendo notevolmente i rischi che si concretizzano invece col solo utilizzo di sistemi di arresta della caduta. La misura di protezione collettiva risulta efficace per la riduzione del rischio di caduta, anche nelle fasi di sollevamento e ricevimento degli elementi prefabbricati, essendo il lavoratore protetto dal rischio connesso allo sporgersi per il recupero del materiale sollevato. L’utilizzo di tali misure di protezione non escludono affatto la necessità di impiegare simultaneamente, in alcuni casi o in situazioni particolari, DPI anticaduta. Ada esempio nelle fasi di montaggio dei parapetti nelle zone terminali o sul lato della facciata interna dell’edificio, qualora il piano di lavoro sia distante dal fabbricato più di 20 cm o nel caso in cui si debbano montare elementi aggiuntivi. Fasi di montaggio dal basso di ponteggio con parapetto di protezione collettivo. FASE 1 FASE 3 FASE 2 FASE 4 Allestimento ponteggi con l’utilizzo di dispositivi di arresto della caduta. La procedura di lavoro più diffusa risulta essere quella del montaggio, smontaggio e trasformazione mediante l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale di arresto della caduta; si procede al montaggio prioritario dei telai della prima e seconda stilata, con realizzazione di un campo per il ricevimento degli elementi da assemblare, completo di tutte le misure di protezione collettiva; successivo montaggio progressivo dei telai partendo da quello della stilata più vicina, con conseguente montaggio immediato dei correnti di parapetto e della tavola fermapiede dei campi successivi, con un uso continuo del sistema individuale anticaduta e con una esposizione al rischio di caduta limitata al solo campo in allestimento. Indifferentemente dalla procedura utilizzata, qualora non vengano utilizzate misure di protezione di tipo collettivo, la linea di ancoraggio dovrà essere montata dal piano inferiore a quello in allestimento, prima che il lavoratore sbarchi al livello superiore per mezzo della scala d'accesso, in modo da permettere l'aggancio immediato del lavoratore che esce dalla botola. Viene in Questo modo eliminata o ridotta la condizione di rischio presente nelle fasi di accesso al piano da assemblare. Nella scelta e nell'uso della linea di ancoraggio orizzontale si dovrà pertanto tener conto della necessità del montaggio e del tensionamento della stessa dal piano inferiore a quello in allestimento, e dell'interferenza della stessa con gli elementi del ponteggio. Nel caso in cui l'impalcato del piano di lavoro occupi l'intero spazio tra i montanti, poiché in questo caso bisognerà sempre montare la linea di ancoraggio prima del completa mento del montaggio degli impalcati. Nel caso di interruzione della linea di ancoraggio stessa, dovuta o ad ancoraggi intermedi che ne riducano la luce libera od ad ostacoli costituiti da elementi di ponteggio, dovrà essere sempre scelto un cordino ad Y, costituito da due tratti uniti all'estremità, o due singoli cordini, collegati ad una estremità con il dispositivo dissipatore di energia e alle altre due estremità con un connettore ad aggancio rapido, in modo che il lavoratore sia in grado di superare i frazionamenti della linea di sicurezza su cavo senza mai sganciarsi dalla linea di ancoraggio orizzontale. Particolare importanza rivestono nella definizione delle procedure di montaggio, le operazioni di sollevamento e discesa degli elementi che servono all'allestimento del ponteggio. La procedura risulta più cautelativa, se le operazioni di sollevamento avvengono posizionando l'argano al livello del piano inferiore già allestito e protetto, con successivo passamano verticale al livello superiore degli elementi necessari per l'allestimento di un campo completamente protetto a tale piano. Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi di protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto, il lavoratore dovrà far uso della cintura di sicurezza Adempimenti durante l’uso del ponteggio: L'utilizzo del ponteggio deve essere consentito, per la durata necessaria, solo al personale addetto ai lavori. Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccettuato quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori. E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi del ponteggio. Movimentare il materiale con cautela in modo non generare oscillazioni pericolose. È vietato salire e/o scendere lungo i montanti o gettare dall'alto elementi di ponteggio. DPI da utilizzare Segnaletica attenzione caduta materiali dall'alto Vietato gettare materiali dai ponteggi vietato passare o sostare sotto i ponteggi o nel raggio di azione della gru Vietato salire e scendere all'esterno dei ponteggi. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Caratteristiche del ponteggio: Il ponteggio deve essere dotato di autorizzazione ministeriale, sulla base di uno schema riportato nel libretto d’uso. La distanza massima dal muro dell’edificio alla tavola del ponteggio è stata fissata a cm. 20,00. In caso la distanza tra la parete ed il piano di lavoro sia maggiore a cm. 20,00, per mettersi in regola con le normative, basterà collocare nella parte verso l’edificio, un doppio corrente da telaio a telaio ed un fermapiede. L'altezza dei montanti deve superare di almeno m 1,20 l'ultimo impalcato o il piano di gronda. I parapetti possono essere realizzati mediante un corrente superiore, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra essa e il corrente superiore, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate. La distanza tra i traversi dei ponteggi metallici non può essere superiore a m 1,80, in questo caso le tavole dell’impalcato avranno dimensioni minime di cm 5 x cm 20 o cm 4 x cm 30. Qualora si rispetti la distanza max di 1,20 m, così come previsto per i ponteggi in legno, le tavole per l’impalcato potranno essere di cm 4 x cm 20 E' ammesso l'impiego di ponteggi con montanti ad interasse sup. a m. 1.80, purché muniti di relazione di calcolo. Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con tavole in metallo, dovrà essere verificata l'efficienza del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento. Nel caso che l'impalcato del ponteggio sia realizzato con tavole in legno, dovranno essere rispettati i seguenti requisiti: - dimensioni non inferiori 4 x 30 cm o 5 x 20 cm.; - fissate adeguatamente, in modo da non scivolare sui traversi; - risultare sovrapposte tra loro di circa 40 cm, con sovrapposizione che deve avvenire sempre in corrispondenza di un traverso (20 cm da una parte e 20 dall'altra); ogni tavola deve poggiare almeno su tre traversi e non presentare parti a sbalzo; In ogni caso si dovrà verificare che le assi siano sempre ben accostate tra loro, al fine di evitare cadute di materiali (anche minuti) o attrezzi attraverso le eventuali fessure che andrebbero a crearsi. Adempimenti per l’allestimento di parapetti e tavolati: Delimitare l'area d'intervento con nastro di segnalazione applicato su paletti infissi sul terreno. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi al mezzo e all'area di operatività dei mezzi di sollevamento, medianti avvisi e sbarramenti. Verificare preventivamente la capacità portante della base d'appoggio, eventualmente disporre elementi ripartitori del carico. Movimentare il materiale con cautela in modo da non generare oscillazioni pericolose. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. I ponti su cavalletti non devono avere un altezza superiore ai 2 metri. La larghezza dell’impalcato non deve essere inferiore a 90 centimetri. La distanza massima tra due cavalletti consecutivi può essere di 3.60 metri, quando si usano tavole lunghe 4.00 metri e di sezione trasversale 30 x 5 centimetri. Quando la sezione trasversale delle tavole è inferiore (per esempio 20 x 5 centimetri o 30 x 4) devono poggiare su tre cavalletti E' assolutamente vietato: - montarli sugli impalcati dei ponteggi esterni - sovrapporli uno sull'altro - l'uso di mezzi di fortuna (pile di mattoni, scale a pile, ecc.) per la realizzazione dei montanti. La fase di montaggio dei tavolati deve essere effettuata da personale pratico, in buone condizioni fisiche e sotto il controllo diretto di un preposto. Utilizzare utensili in buono stato di efficienza e completi delle relative protezioni. La fase di montaggio del parapetto deve essere effettuata da personale pratico, in buone condizioni fisiche e sotto il controllo diretto di un preposto a terra. Max 0.60 CORRENTE ORIZZONTALE SUPERIORE Un corrente orizzontale superiore, a 1 metro dal piano di calpestio. Una tavola fermapiede alta 20 centimetri posta contro i montanti, nel lato interno. Un corrente orizzontale intermedio posto tra il corrente superiore e la tavola fermapiede tale da non lasciare un apertura in senso verticale maggiore di centimetri 60. CORRENTE ORIZZONTALE INTERMEDIO 0.20 Max 0.60 1.00 Il parapetto regolamentare è composto da: TAVOLA FERMAPIEDE DPI da utilizzare Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. OPERE EDILI GENERALI SCAVI A SEZIONE RISTRETTA Da effettuarsi, parte con piccoli meccanici e parte con mezzi manuali. Adempimenti prima di iniziare gli scavi: Prima di iniziare i lavori di escavazione effettuare un sopralluogo per rilevare la presenza nell'area di elementi pericolosi (quali la presenza di condutture del gas ed acqua, di linee elettriche aeree o interrate, telefono, ecc.) interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (almeno 1,5 m.) dal ciglio dello scavo, con solido parapetto regolamentare e posizionare i cartelli per avvertire dei rischi. Sul ciglio degli scavi devono essere vietato il deposito di materiali, l'installazione di macchine pesanti o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli. Adempimenti durante le operazioni di scavo: Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (almeno 1,5 m.) dal ciglio dello scavo, con solido parapetto regolamentare e posizionare i cartelli per avvertire dei rischi. Predisporre vie obbligatorie di transito per gli autocarri e regolamentarne il traffico. Per l'accesso dei mezzi e delle persone agli scavi predisporre solide rampe di larghezza della carreggiata tale da garantire un franco di 70 cm ogni lato oltre la sagoma di ingombro del veicolo. Negli scavi profondi più di mt 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, all’applicazione delle necessarie armature di sostegno. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 cm. per salire e scendere nello scavo bisognerà utilizzare una scala e dovranno essere rispettate le distanze di sicurezza dalla macchina operatrice. Si devono delimitare tutte le zone prospicienti il vuoto con dislivello superiore a 0.5 m. con parapetti alti almeno un metro, con una tavola fermapiede di cm 20 e una tavola orizzontale intermedia. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3 m deve essere disposto, a protezione degli operai addetti allo scavo ed alla asportazione del materiale scavato, un robusto impalcato con apertura per il passaggio della benna. Vietare l'avvicinamento di persone allo scavo mediante avvisi e sbarramenti. Quando sia accertata la presenza di gas tossici o asfissianti e non sia possibile assicurare una sufficiente areazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti di apparecchi respiratori ed essere muniti di cinture di sicurezza con bretelle collegate a funi di salvataggio tenute all’esterno da personale addetto. Quando si è accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi, si deve vietare l’uso di apparecchi a fiamma o di corpi incandescenti. Prescrizioni per scavare a mano Delimitare le aree di manovra degli autocarri con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento e segnalare con cartelli i pericoli presenti nell'area di lavoro. Predisporre vie obbligatorie di transito per gli autocarri e regolamentarne il traffico. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. Nel caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno con acqua. Le scale a mano di accesso allo scavo devono essere vincolate e devono sporgere un metro oltre il piano d'accesso. Impartire le istruzioni necessarie per la corretta movimentare manualmente dei carichi. Oltre mt 1,5 è vietato lo scavo manuale per scalzamento alla base. La viabilità in vicinanza degli scavi deve impedire il ribaltamento a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Armare le pareti dello scavo o le pareti dello scavo un angolo pari all'angolo di declivio naturale del terreno o consolidare il terreno in relazione alle caratteristiche geotecniche. Dotare i lavoratori di attrezzature adeguate al lavoro da svolgere e fornire le dovute istruzioni sulle modalità d’uso. I lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, mascherine antipolvere. Prescrizioni per scavare a macchina Mantenere la distanza di sicurezza (minimo 5 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi. L'escavatore deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza. Vietare la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio superiore del fronte di attacco. Prima di iniziare i lavori di escavazione effettuare un sopralluogo per rilevare la presenza nell'area di elementi pericolosi (quali la presenza di condutture del gas ed acqua, di linee elettriche aeree o interrate, telefono, ecc.) interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (almeno 1,5 m.) dal ciglio dello scavo, con solido parapetto regolamentare e posizionare i cartelli per avvertire dei rischi. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. Per l'accesso dei mezzi e delle persone agli scavi predisporre solide rampe di larghezza della carreggiata tale da garantire un franco di 70 cm ogni lato oltre la sagoma di ingombro del veicolo. Se la natura del terreno lo richiede o a causa di piogge, infiltrazioni, gelo o disgelo armare le pareti dello scavo o conferire alle pareti un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno o procedere al consolidamento del terreno. In caso di polvere irrorare il terreno con acqua. DPI da utilizzare segnaletica vietato avvicinarsi agli scavi attenzione pericolo caduta nel fondo dello scavo vietato passare e sostare nel raggio d'azione dell'escavatore Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. INTONACI Prescrizioni da adottare per la realizzazione di intonaci esterni ed interni: Il dirigente di cantiere e i preposti devono accertarsi del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone. Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. E' vietato passare con i carichi sospesi sopra le persone; segnalare l'operazione per consentire l'allontanamento delle persone e interrompere l'operazione fino al loro allontanamento Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. Disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente necessarie sul piano dell'impalcato senza provocarne l'ingombro. Valutare gli spazi di lavoro e gli ostacoli per gli spostamenti con sicurezza. Quando il carico è superiore ai 30 kg, mettere a disposizione dei lavoratori idonee attrezzature o più operai. - Realizzazione degli intonaci esterni: Per lavori eseguiti ad altezza superiore ai m. 2,00 devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature e ponteggi o idonee opere provvisionali o precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose. Usare ponteggi di facciata regolamentari. E' vietato l'uso di ponti su cavalletti all'esterno dell'edificio e sui ponteggi esterni. Nell'uso eventuale della pompa per l'esecuzione dell'intonaco, adottare tutte le misure di prevenzione e accertarsi del suo corretto funzionamento. Per lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari. - Realizzazione degli intonaci interni: Per lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari. Per lavori fino a 2 metri di altezza da terra possono essere adoperati ponti su cavalletti regolamentari. Nell'uso eventuale della pompa per l'esecuzione dell'intonaco, adottare tutte le misure di prevenzione e accertarsi del suo corretto funzionamento. DPI da utilizzare Idonei otoprotettori devono essere forniti ai lavoratori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. RIMOZIONE DI INTONACI INTERNI ED ESTERNI La fase di demolizione delle murature, delle tramezze, delle pavimentazioni, degli intonaci, delle strutture in c.a. e delle strutture in muratura, prevede 2 fasi principali:: 1. disattivazione degli impianti 2. demolizione controllate murature port anti e strutture in c.a., demolizione tramezze in laterizio e muratura, lievo di infissi in legno, smontaggio inferriate metalliche, lievo mostre di finestre, lievo pareti divisorie in alluminio e vetro, stamponamento di aperture, demolizione sottofondi e massetti in c.a., pavimentazioni in cemento, in graniglia, in ceramica, in lastre di pietra, in parquet ligneo, lievo intonaci cementizi, strutture in c.a. e in muratura. La demolizione in oggetto, avverrà usando attrezzi manuali. Adempimenti prima di iniziare le demolizioni: Acquisire una chiara e precisa conoscenza delle varia strutture, del loro stato di conservazione e di stabilità delle modifiche successivamente apportate alla costruzione delle forze che garantiscono l’equilibrio delle singole parti, delle possibili conseguenze della demolizione sulle opere adiacenti. Eseguita tale verifica, si devono assumere le decisioni in ordine alla tecnica da seguire, alla successione delle operazioni, alle cautele e misure di sicurezza da adottare, al personale da adibire, ai preventivi rafforzamenti e puntellamenti necessari ad evitare crolli intempestivi. Il personale deve essere adeguatamente addestrato; la sorveglianza dell’attività delle squadre deve essere affidata a persone competenti. La zona sottostante deve essere ben delimitata con sbarramenti ed in essa deve essere vietata la sosta e il transito; i necessari accessi devono essere riparati con robusti impalcati. Protezioni vanno anche applicate verso i pubbOLFL_SDVVDJJL_H_OH_SURSULHWj _ YLFLQH Adempimenti durante le fasi di demolizione: I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine dall’alto verso il basso e devono essere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle adiacenti ricorrendo, ove occorra, al loro preventivo puntellamento. Importante è la regola generale secondo la quale, se non si adottano particolari misure, le contemporanee operazioni di demolizione devono effettuarsi tutte allo stesso livello. Il materiale di demolizione non deve essere lasciato accumulare, per evitare confusione e sovraccarichi, ne ovviamente deve essere gettato dall’alto ma trasportato e calato a terra con mezzi idonei, oppure convogliato in appositi canali. Questi devono avere imboccatura superiore sistemata in modo che non vi possa accidentalmente cadere, i vari tronchi ciascuno imboccare in quello successivo, gli eventuali raccordi devono essere rinforzati, lo sbocco deve risultare ad altezza non maggiore di metri 2 dal piano di raccolta. La zona di sbocco deve essere opportunamente delimitata; l’accesso per il caricamento e l’allontanamento del materiale deve essere consentito dopo che sia stato sospeso il carico dall’alto. Duranti i lavori si deve prevedere ed impedire il sollevamento della polvere irrorando con acqua le murature e i materiali di risulta. DPI da utilizzare Segnaletica vietato l'accesso vietato passare e sostare nel raggio d'azione dell'escavatore idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. SOTTOFONDO Realizzazione del sottofondo e del massetto in conglomerato cementizio, con produzione in opera di calcestruzzo. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell’integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. La betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso. Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Se viene utilizzato l'argano a bandiera adottare le misure di prevenzione: Se l’argano a cavalletto è montato su impalcato bisogna rispettare quanto segue: Gli impalcati dei castelli devono essere sufficientemente ampi e muniti, sui lati verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede. Per il passaggio del secchine può essere lasciato un varco purchè, in corrispondenza di esso sia applicato (sul lato interno) un fermapiede alto non meno di cm 30. Il varco deve essere delimitato da robusti e rigidi sostegni laterali, dei quali quello opposto alla posizione di tiro deve essere assicurato superiormente ad elementi fissi dell'impalcatura. Dal lato interno dei sostegni di cui sopra, all'altezza di m 1,20 e nel senso normale all'apertura, devono essere applicati due staffoni in ferro sporgenti almeno cm 20, da servire per appoggio riparo del lavoratore. I intavolati dei singoli ripiani devono essere formati con tavoloni di spessore non inferiore a cm 5 che devono poggiare su traversi aventi sezione ed interasse dimensionati in relazione al carico massimo previsto per ciascuno dei ripiani medesimi. Tutte le protezione rimosse per esigenze di lavoro devono essere ripristinate appena ultimati i lavori. Ogni qualvolta il carico è superiore ai 30 kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). I vibratori devono essere alimentati ad aria compressa, con compressore posto fuori dell'area del getto. Se si utilizzano vibratori elettrici questi devono essere alimentati a bassissima tensione, da trasformatore posto fuori dell'area di getto. Durante il getto, l'addetto deve adoperare stivali antinfortunistici e guanti protettivi. DPI da utilizzare Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. REALIZZAZIONE DI PARETI E CONTROSOFFITTI IN CARTONGESSO Distribuire nell'area interessata i materiali di posa assicurando una sufficiente viabilità per lo spostamento nelle varie zone delle opere prevenzionali allestite. Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Il piano di lavoro con altezza inferiore a 2,00 mt verrà eseguito con cavalletti e tavolato in legno e formato con 4 tavoloni di m. 4, posato su almeno 3 cavalletti. E’ vietato il sovraccarico degli impalcati e dei ponteggi e dei ponti su cavalletti con materiale da costruzione I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Adempimenti per sollevamento, spostamento e trasporto manuale di pesi: Le operazioni possono causare danni muscolari (strappi) e a carico della colonna vertebrale (discopatie), quando la movimentazione manuale dei carichi non può essere evitata mediante l’uso di mezzi meccanici di sollevamento e trasporto, evitare le posizioni di lavoro sfavorevoli, come ad esempio lavori protratti con dorso curvo o a braccia sollevate, anche se non vengono movimentati carichi, possono causare danni della colonna vertebrale e disturbi da affaticamento. I carichi debbono essere movimentati per brevi periodi e per brevi distanze o lasciando adeguati periodi di riposo all’addetto: ove possibile è opportuno eseguire la riorganizzazione delle procedure di lavoro con l’obbiettivo di minimizzare le esigenze di movimentazione manuale dei carichi. La forma, il volume e le dimensioni dei carichi da movimentare debbono essere tali da facilitarne la presa, lo spostamento ed il posizionamento (deposito); il peso e le dimensioni del carico debbono essere adeguati alle caratteristiche fisiche del lavoratore. I materiali debbono avere un idoneo sistema di presa ed una base stabile per poter garantire una movimentazione in sicurezza; ove possibile e quando sia richiesto dalle procedure avorative, è necessario dotarli di sistemi di agganciamento o anticaduta. I lavoratori esposti a rischio di tagli o lacerazioni durante la presa e movimentazione del carico devono essere dotati dei guanti di protezione o di altri dispositivi di protezione individuali idonei. L’entità dei carichi trasportati deve essere adeguatamente progettata e gestita in funzione della lunghezza del tragitto; il peso del carico che si movimenta deve essere inferiore a 30 kg, per carichi superiori dovranno essere impiegati più operai. La superficie del posto di lavoro dove si svolge la movimentazione ed il deposito dei carichi deve essere dimensionata in modo tale che i lavoratori dispongano di sufficiente libertà di movimento tenuto conto di qualsiasi attrezzatura o materiale necessari presenti. I lavoratori addetti alla movimentazione dei carichi debbono essere adeguatamente formati ed informati sui rischi dell’operazione e sulle corrette modalità per eseguirla. Adempimenti durante i lavori: E' vietato passare con i carichi sospesi sopra le persone; segnalare ogni operazione per consentire l’allontanamento delle persone; il manovratore dovrà impedire l'operazione fino al loro allontanamento. Tutte le zone prospicienti il vuoto (dislivello superiore a m 0,50) devono essere protette con parapetto solido o mezzi equivalenti. Tutte le aperture nei solai devono essere protette con tavolato o parapetto regolamentare. Se le aperture devono essere scoperte per permettere il passaggio di materiali o per dare luce agli ambienti è necessario che siano perimetralmente protette con parapetti o mezzi equivalenti. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari. Nei lavori eseguiti ad altezza inferiore a 2 metri possono essere adoperati ponti su cavalletti regolamentari. Durante lo spostamento dei trabattelli non è consentito il permanere degli operatori sugli stessi e comunque di depositi di ogni tipo. I depositi temporanei di mattoni sui ponti di servizio devono essere limitati ad un quantitativo tale da consentire un'agevole esecuzione dei lavori. Le scale doppie non devono superare l'altezza di m.5 e devono essere provviste di catena o di altro tipo di dispositivo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza. Prima del taglio di mattoni o cartongesso con taglierina elettrica, accertarsi del corretto funzionamento della macchina (accensione e arresto) dell’integrità dei cavi elettrici, dell'avvenuto collegamento all'impianto di messa a terra, della presenza delle protezioni meccaniche ed elettriche. E' consentito l'uso di utensili elettrici portatili dotati di doppio isolamento certificato da istituto riconosciuto dallo Stato. Gli impianti di illuminazione fissi possono essere alimentati a 220 volt verso terra purchè le lampade siano protette da vetro protettivo che garantisca un grado protettivo non inferiore a IP 44 o IP 55 se soggette a spruzzi. Le lampade portatili devono altresì essere alimentate esclusivamente a 24 volt verso terra mediante idonei trasformatori riduttori portatili, con grado protettivo non inferiore a IP 44, conformi alla norma CEI 14-6. Gli apparecchi mobili devono e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento e alla polvere. DPI da utilizzare Fornire ai lavoratori idonei otoprotettori in base alla valutazione del rischio rumore. IMPIANTO TERMICOIDRAULICO, SANITARIO ED ELETTRICO IMPIANTO ELETTRICO Adempimenti prima di iniziare i lavori: Le imprese che cureranno la realizzazione della posa in opera degli impianti devono assolutamente omettere di modificare o manomettere le strutture di protezione temporanee precedentemente installate. Nel caso detta manomissione si renda necessaria per consentire il regolare svolgimento del lavoro, ne dovrà essere preventivamente informata la direzione dei lavori e le altre imprese presenti in cantiere, adottando in ogni caso tutte le necessarie precauzioni (installazione di segnaletica, ecc. La realizzazione dell’impianto elettrico potrà prevedere: - posa canaline, tubazioni, cassette di derivazione e porta apparecchiature - posa in opera quadri elettrici principali e secondari incassati o esterni; - posa cavi unipolari o multipolari e relative connessioni; - posa conduttore di protezione e dispersori (picchetti); - collegamenti e predisposizione allacciamenti ad enti gestori. Prescrizioni da adottare durante i lavori: Gli impianti dovranno essere eseguiti da personale specializzato come previsto da normativa vigente e certificati per la loro esecuzione in conformità del progetto e delle norme vigenti. Le lavorazioni dovranno rispettare il cronogramma allegato onde evitare pericoli derivanti da sovrapposizione. Il lavoro s'intende eseguito "fuori tensione" (in assenza di rete elettrica). Gli operatori predispongono le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali e verificheranno l’idoneità all’uso specifico e la conformità alle norme. Per lavori svolti ad altezza superiore a metri 2,00 utilizzare trabattelli (montati per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti dotati di parapetto su tutti i lati (costituiti da tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). E’ vietato il spostare il trabattello con persone o materiali su di esso. Per lavori a quota inferiore a mt 2,00 è ossibile utilizzare scale a mano o doppie regolamentari (fornire scale semplici con pioli incastrati ai montanti o saldati e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Per lavori su scala ad altezza superiore a 2,00 metri è necessario vincolare la scala e l’operatore che esegue i lavori in elevato deve indossare ed agganciare la cintura di sicurezza. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra,devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L’illuminazione provvisoria per eseguire i lavori, può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all’uso che ne verrà fatto e verificare l’attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. - Posa canaline, tubazioni, cassette di derivazione e porta apparecchiature. L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede a posizionare e fissare con scaglie di laterizio tubi e cassette entro le tracce già predisposte, controllando con la livella la planarità. Successivamente, provvede a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio ed esegue la muratura delle cassette e la chiusura delle tracce. Provvede a eseguire i fori e a fissare con tasselli ad espansione le canaline o le tubazioni ad esecuzione esterne. - Posa in opera quadri elettrici principali e secondari incassati o esterni. Gli operatori fissano, su nicchia predisposta, con scaglie di laterizio i quadri e verificano con la livella la verticalità e il piano. Provvedono a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio ed eseguono la muratura del quadro. Per posa in opera di quadro elettrico a parete in esecuzione esterna, gli operatori predispongono regolare collegamento elettrico per gli elettroutensili da adoperare (perforatore elettrico), verificando l’efficienza, la la conformità alle norme e lo stato di conservazione degli stessi e provvedono ad eseguire i fori sulla muratura ed inseriscono i tasselli. Provvedono ad eseguire il fissaggio del quadro con apposite viti ai fori precedentemente eseguiti e controllano la veriticalità ed il piano del quadro. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. - Posa cavi unipolari o multipolari e relative connessioni. Un operatore si posiziona nella parte opposta dove è posizionato il cavalletto portabobine o portamatasse. Coadiuvato dall'altro, provvede ad inserire la sonda nella tubazione, previo apertura delle cassette, fino al raggiungimento dei capi dei cavi unipolari o multipolari. Agganciata la sonda ai capi del cavi un operatore provvede a tirare la sonda, un altro collabora ad infilare i cavi mentre il terzo controlla il regolare svolgimento del lavoro ed intervenire in caso di necessità. Se viene impiegata al sonda metallica per la posa accertarsi che alle estremità dei cavetti non vi sia la possibilità di contatti tra la sonda e parti scoperte elettriche. Infilati i cavi si eseguire il taglio e si provvedere ad isolare i cavi con nastro isolante. - Posa conduttore di protezione e dispersori (picchetti). Un operatore delimita e segnala la zona di lavoro. Procedere ad infiggere a colpi di mazza, su pozzetto predisposto, il paletto di terra, dopo avere posizionato in testa la vite di battuta. Un operatore svita la vite di battuta, mentre l'altro con il manicotto di giunzione aggiunge un altro paletto e inserisce la vite di battuta. Gli operatori alternandosi continuano ad infiggere a colpi di mazza il paletto fino alla battuta. Infine eseguono la connessione elettrica al paletto di terra con apposito morsetto a bulloni. Gli operatori recuperano il materiale e l'attrezzatura e ripetono l'operazione fino a compimento del lavoro. - Collegamenti e predisposizione allacciamenti ad enti gestori. Gli operatori provvedono, operando fuori tensione, ad effettuare tutti i collegamenti elettrici in BT ai quadri e alle varie apparecchiature premontate. In caso di scollegamento di parti di impianto scollegare il cavo di terra per ultimo e, al montaggio, collegarlo per primo. Prima di intervenire su parti in tensione provvedere a sezionare a monte l’alimentazione delle stesse curando la posa in opera di idonea segnaletica (lavori in corso - non attivare gli interruttori). A lavoro ultimato, prima di ridare tensione assicurarsi che tutte le protezioni rimosse siano state ripristinate. Prima di iniziare l’intervento accertarsi mediante cercafasi o tester che le parti soggette all’intervento o, qualsiasi altra parte con cui l’operatore può venire accidentalmente in contatto, sia effettivamente priva di tensione. DPI da utilizzare In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. REALIZZAZIONE IMPIANTO IDRICO, TERMOSANITARIO E DI CONDIZIONAMENTO Adempimenti prima di iniziare i lavori: Le imprese che cureranno la realizzazione della posa in opera degli impianti devono assolutamente omettere di modificare o manomettere le strutture di protezione termporanee precedentemente installate. Nel caso detta manomissione si renda necessaria per consentire il regolare svolgimento del lavoro ne dovrà essere preventivamente informata la direzione dei lavori e le altre imprese presenti in cantiere, adottando in ogni caso tutte le necessarie precauzioni (installazione di segnaletica, ecc.) La realizzazione dell’impianto in oggetto può prevedere: - apertura di tracce e fori - posa cassette porta apparecchiature - posa di tubazioni e accessori vari; - montaggio apparecchiature idro-sanitarie, rubinetterie ed accessori vari. - montaggio terminali (corpi radianti) ed accessori vari. - prove di tenuta impianto. Prescrizioni da adottare durante i lavori: Gli impianti dovranno essere eseguiti da personale specializzato così come previsto dalla normativa e certificati per la loro esecuzione in conformità al progetto nonché alle leggi in vigore. Le lavorazioni dovranno rispettare il cronogramma allegato onde evitare pericoli derivanti da sovrapposizione Predisporre le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali e verificare l’idoneità all’uso specifico e la conformità alle norme. Per lavori ad altezza superiore a metri 2,00 utilizzare trabattelli (montati per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare con tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti dotati di parapetto su tutti i lati (costituiti da tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm). E’ vietato il spostare il trabattello con persone o materiali su di esso. Per lavori a quota inferiore a mt 2,00 è ossibile utilizzare scale a mano o doppie regolamentari (fornire scale semplici con pioli incastrati ai montanti o saldati e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Per lavori su scala ad altezza superiore a 2,00 metri è necessario vincolare la scala e l’operatore che esegue i lavori in elevato deve indossare ed agganciare la cintura di sicurezza. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra,devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L’illuminazione provvisoria per eseguire i lavori, può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all’uso che ne verrà fatto e verificare l’attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. - apertura di tracce fori e posa in opera di cassette porta apparecchiature. L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede con l'uso di mazza e punta, o con scanalatrice elettrica ad aprire le tracce. Vengono posizionati controllando con la livella la planarità e fissati con scaglie di laterizio entro le tracce predisposte, le cassette in lamierino alle quali vengono allargate le asole per l'inserimento successivo dei tubi. Successivamente, si provvede a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio si fissano le cassette. - Posa in opera di tubazioni ed accessori vari. Gli operatori predispongono la tubazione da utilizzare svolgendola dai rotoli ed eventualmente scaldandola con il cannello ove necessario e tagliandola con la tagliatubi manuale nelle dimensioni previste ; i capi verranno poi alesati internamente ed esternamente con calibro di rettifica e, dopo aver inserito i raccordi, si eseguirà il serraggio. Le tubazioni verranno bloccate per punti con malta di cemento o se in esecuzione a vista con collari fissati con tasselli ad espansione. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Durante l'uso di mastici o di altri prodotti sintetici attenersi scrupolosamente alle cautele riportate nelle relative schede tecniche prodotto. - Montaggio di apparecchiature idro-sanitarie ed accessori vari. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Se si utilizza la saldatrice elettrica o ossiacetilenica, accertarsi preventivamente che l'ambiente sia ventilato, che non ci siano materiali infiammabili nelle immediate vicinanze, verificare le condiziono delle tubazioni e della valvola contro il ritorno di fiamma, predisporre un estintore nelle vicinanze del luogo di esecuzione dei lavori. Durante l'uso della saldatrice adoperare anche occhiali e schermi protettivi. Montaggio terminali ed accessori vari. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Utilizzando la saldatrice elettrica o ossiacetilenica, accertarsi che l'ambiente sia ventilato, che non ci siano materiali infiammabili nelle immediate vicinanze, verificare le condiziono delle tubazioni e della valvola contro il ritorno di fiamma, predisporre un estintore nelle vicinanze del luogo di esecuzione dei lavori. Indossare guanti e scarpe antinfortunistiche. Durante l'uso della saldatrice adoperare inoltre occhiali e schermi protettivi. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore - Prove di tenuta Dopo aver tappato le estremità utilizzando tappi con elementi a serrare e guarnizioni, l'impianto viene messo in pressione con la pompa e ne viene misurata la pressione d'esercizio per tempi predefiniti. DPI da utilizzare Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. RESTAURO PARAMENTI MURARI ED INTONACI L’operazione di consolidamento dei paramenti murari ed intonaci, interessati da piccole lesioni, microfratture e tendenza al distacco dal supporto andrà eseguita mediante impregnazione del supporto materico di miscela consolidante per mezzo di adeguata attrezzatura non invasiva ad azione controllata del tipo spatote, bisturi ecc. Possibile l’utilizzo di trapano elettrico. I rischi possibili sono: a) Traumi/fratture per cadute di oggetti dall’alto; b) Caduta dall’alto dei lavoratori; c) Abrasioni alle mani; d) Lesioni e ferite per uso improprio di attrezzi e macchine, e) Possibili danni all’apparato respiratorio, all’occhio alla cute, all’apparato digerente per uso di prodotti chimici; f) Elettrocuzione; g) Formazione di incendi. h) Sviluppo di gas tossici e altamente infiammabili. Prevenzione: Verificare che nei pressi della lavorazione non siano mai presenti altri lavoratori, onde evitare il rischio che eventuali schizzi prodotti accidentalmente durante l’intervento possano colpirli. Vietare l'esecuzione contemporanea dei lavori da parte di più addetti sulla stessa verticale. Lavorare sempre in posizione sicura, stazionando su superfici ampie e solide. Accertarsi che le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0,50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede, oppure siano convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone. Per altezze inferiori ai mt.2,00 è possibile l’impiego di regolari ponti su cavalletti. Per altezze superiori è obbligatorio utilizzare il regolare ponteggio. Qualora se ne ravveda la necessità, l’operatore dovrà servirsi di imbraghi di sicurezza e cordini regolarmente fissati alle strutture portanti del ponteggio, onde scongiurare il pericolo di caduta dall’alto. Usare casco, guanti, occhiali e/o visiera paraschegge, mascherine o maschera con filtri antipolvere, tuta con cappuccio in Tyvek; scarpe di sicurezza. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Durante l’uso del martelletto pneumatico si dovranno utilizzare impugnature e/o guanti imbottiti. Utilizzare attrezzi manuali in buono stato di conservazione e verificare periodicamente lo stato di manutenzione degli strumenti manuali; impiegare attrezzature ed utensili a norma con marchio CE e verificare l’integrità degli eventuali cavi elettrici. Verificare preventivamente l'integrità del trapano e delle linee elettriche. Utilizzare trapano elettrico a doppio isolamento collegato a regolare quadro di cantiere (ASC). Abbattere le polveri di perforazione. Curare il corretto calo in basso del materiale di risulta e il relativo deposito temporaneo. Riguardo l’impiego di sostanze chimiche, queste dovranno essere portate in cantiere solo in coincidenza con la fase di utilizzo, onde ridurre al minimo il rischio di incendi e intossicazione accidentale. In cantiere, conservare il prodotto in luogo asciutto ben chiuso. In questo tipo di lavorazione vi è il rischio per l’addetto di venire a contatto con sostanze che possono causare irritazioni o ustioni per contatto con la pelle o le mucose (oculari o respiratorie). In alcuni casi, se esiste una predisposizione individuale, si verificano sensibilizzazioni allergiche cutanee o respiratorie. Prima dell'uso di additivi valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, operando preliminarmente una selezione dei prodotti orientandosi verso quelli meno dannosi per la salute. Attenersi, inoltre, alle misure di prevenzione e protezione indicate dal produttore nell’allegata scheda tossicologica della sostanza o preparato da adoperare. Evitare il contatto diretto della pelle con le sostanze chimiche; in caso di contatto lavare immediatamente la parte con abbondante acqua e chiamare il medico; togliere immediatamente tutti i vestiti contaminati. Per ridurre al minimo il contatto diretto, iI lavoratori devono indossare guanti e tute di protezione adeguati che coprano tutto il corpo, nonché fare uso di “creme barriera” in caso di sensibilizzazione. Nei casi di comparsa di dermatite, in specie alle mani, è necessario effettuare visite mediche con eventuali esami allergologici. Nei casi di riscontro di “eczema da cemento” o patologia simile, il medico dovrà eseguire la denuncia di malattia professionale ed eseguire le terapie del caso. Prendere misure precauzionali contro le scariche statiche; nel giorno dell’impiego del prodotto infiammabile, deve essere presente in cantiere un adeguato estintore. In caso di perdita di liquido usare materiale assorbente, per esempio sabbia. DPI da utilizzare Segnaletica vietato passare o sostare sotto i ponteggi RESTAURO PARTITURE LAPIDEE E LIGNEE L’operazione di rimozione di depositi superficiali, più o meno coerenti, di particellato atmosferico inquinante andrà eseguito a secco e sarà seguita da una successiva operazione anche di eventuale lavaggio leggero (Al termine della suddetta operazione si procederà con la rimozione meccanica dei depositi non solubilizzati mediante pennellesse, spazzole e bisturi. L’operazione andrà compiuta ovunque siano presenti depositi superficiali, sia in cima al manufatto che alla base. Pertanto, andrà compiuta dopo l’apprestamento e la messa in sicurezza del ponteggio. Gli utensili impiegati saranno sia di tipo manuale che elettrico. Gli attrezzi manuali saranno generalmente pennellesse, spazzole a setole morbide o di saggina, raschietti; quelli elettrici saranno aspiratori e compressore ad aria. I rischi possibili sono: a) Traumi/fratture per cadute di oggetti dall’alto; b) Caduta dall’alto dei lavoratori; c) Abrasioni alle mani; d) Possibili danni all’apparato respiratorio e all’occhio; e) Danni prodotti dallo scoppio del serbatoio o delle tubazioni del compressore; f) Elettrocuzione. Prevenzione: Lavorare sempre in posizione sicura, stazionando su superfici ampie e solide. Accertarsi che le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0,50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede, oppure siano convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone. Per altezze inferiori ai mt.2,00 è possibile l’impiego di regolari ponti su cavalletti (vedi parte 01, cap. D.1.7). Per altezze superiori è obbligatorio utilizzare il regolare ponteggio. Qualora se ne ravveda la necessità, l’operatore dovrà servirsi di imbraghi di sicurezza e cordini regolarmente fissati alle strutture portanti del ponteggio, onde scongiurare il pericolo di caduta dall’alto. Usare casco, guanti idonei ai prodotti chimici impiegati, occhiali, maschera con filtri antipolvere e cappuccio in Tyvek con visiera; scarpe di sicurezza. Utilizzare attrezzi manuali in buono stato di conservazione e verificare periodicamente lo stato di manutenzione degli strumenti manuali e del compressore, nonché delle relative tubazioni secondo quanto indicato nel relativo libretto di istruzioni; impiegare attrezzature ed utensili a norma con marchio CE e verificare l’integrità degli eventuali cavi elettrici. Curare il corretto calo in basso e il relativo deposito temporaneo dei materiali di risulta. DPI da utilizzare IIdonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. SMOBILIZZO CANTIERE PONTEGGI Una volta ultimate le lavorazioni che necessitano l’utilizzo del ponteggio esterno ed interno, si procederà al suo smontaggio da parte dell’impresa principale che sta eseguendo i lavori. Adempimenti durante lo smobilizzo dei ponteggi: Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. La fase di smontaggio deve essere effettuata da personale pratico, in buone condizioni fisiche e sotto il controllo diretto di un preposto. Durante lo smontaggio i pontisti e gli aiutanti devono utilizzare la cintura di sicurezza ancorata ad una fune tesa tra due montanti. È vietato salire e/o scendere lungo i montanti o gettare dall'alto elementi di ponteggio. È vietato depositare materiale (di ponteggio) in quantità eccessive. La chiave per il serraggio dei bulloni deve essere assicurata alla cintola con un moschettone di sicurezza. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Movimentare il materiale con cautela in modo non generare oscillazioni pericolose. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza antisdrucciolevoli, guanti, cintura di sicurezza. DPI da utilizzare Segnaletica attenzione caduta materiali dall'alto vietato gettare materiali dai ponteggi vietato passare o sostare sotto i ponteggi o nel raggio di azione della gru Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. Vietato salire e scendere all'esterno dei ponteggi. IMPIANTI E POSTAZIONI FISSE A conclusione dei lavori si dovrà procedere all’esecuzione delle seguenti lavorazioni: - pulitura dell’area occupata dal cantiere; - disfacimento degli impianto elettrico di cantiere; - smontaggio eventuale gru automontante; - smobilizzo della baracca di cantiere; - smobilizzo di macchine varie di cantiere (tipo betoniera, compressore ad aria, ...); - smobilizzo della recinzione di cantiere. Al fine di effettuare in sicurezza le attività descritte: Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere e fornire le dovute istruzioni sulle modalità d'uso. Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. Vietare l'avvicinamento all'area di lavoro ad altri mezzi meccanici. Disattivare preventivamente l'alimentazione elettrica. L’impianto di messa a terra deve essere disattivato al termine dello smontaggio dell’impianto elettrico di cantiere. Vietare nell'area di smontaggio della gru, delle postazioni fisse e del ponteggio qualsiasi altra attività. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Nei lavori con rischio di caduta dall'alto, ove non sia possibile disporre di impalcati fissi, i lavoratori devono usare idonea cintura di sicurezza Prescrizioni particolari da adottare per la pulizia dell’aera e l’allontanamento dei materiali dal cantiere: Assistere gestualmente il guidatore da parte di personale a terra. L’addetto al controllo dovrà verificare che nella zona non transitino persone e/o mezzi non autorizzati. Durante le manovre in retromarcia o con scarsa visibilità, assistere l'operatore dell'autocarro da personale a terra. Durante lo scarico dei materiali è vietato l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. L'autocarro deve essere in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza (in conformità alle norme specifiche di appartenenza). È fatto divieto di usare l'autocarro per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Verificare, le condizioni degli attrezzi in particolare la solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare scale portatili conformi alle norme, con ampia base d'appoggio e ben sistemate (preferire le scale doppie a due-tre gradini). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Adempimenti per lo smantellamento dell’impianto elettrico di cantiere: Il lavoro deve essere eseguito "fuori tensione", ovvero sezionando a monte l'impianto elettrico, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l'assenza di tensione. Gli impianti definitivi devono essere identificati e chiaramente segnalati per evitare danni e pericoli. Porre particolare attenzione alle linee interrate. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Nei lavori a quota superiore a due metri utilizzare trabattelli a norma, secondo le istruzioni del costruttore. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti dielettrici e guanti protettivi in genere, calzature di sicurezza, casco), con relative istruzioni all'uso. Adempimenti per lo smobilizzo della baracca di cantiere: Disattivare preventivamente l'alimentazione degli impianti. Assistere a terra i mezzi in manovra. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Smantellamento impianti idrico e fognario di cantiere. Operare all'interno del cantiere (zona già delimitata); se il lavoro interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Utilizzare: - utensili elettrici portatili a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra; - utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza); - illuminazione provvisoria per eseguire i lavori ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. Verificare prima dell'uso le condizioni generali dell'utensile e l'efficienza del dispositivo di comando a uomo presente. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Vietarne l'uso in presenza di forte vento. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Disattivare l'impianto elettrico di alimentazione dell'impianto di betonaggio. Smontare l'impianto seguendo le indicazioni del costruttore. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Adempimenti per lo smobilizzo di macchine varie di cantiere (tipo betoniera, compressore ad aria, ...): Disattivare preventivamente l'alimentazione elettrica. Assistere a terra i mezzi in manovra. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Adempimenti per lo smobilizzo della recinzione di cantiere: Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. DPI da utilizzare IIdonei otoprotettori devono essere forniti ai lavoratori ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. 28 SCHEDE DEI MEZZI D’OPERA Autocarro Devono essere dotati di idonei dispositivi di frenatura. Devono prevedere dispositivi di segnalazione luminosa ed acustica. Devono prevedere posti di manovra atti a garantire una perfetta visibilità di tutta la zona d'azione. Prima dell'utilizzo: Controllo dei percorsi in cantiere affinché siano adeguati alla stabilità del mezzo. Controllo delle luci, dei dispositivi luminosi ed acustici di segnalazione. Il posto di guida deve garantire buona visibilità. Verifica accurata dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi di guida. Durante l'utilizzo: Non fumare e spegnere il motore durante i rifornimenti di carburante. Quando la visibilità è incompleta o per eseguire manovre in spazi ristretti chiedere l'aiuto di personale a terra. In area da cantiere segnalare l'operatività del mezzo col girofaro. In prossimità di posti di lavoro transitare a passo d'uomo ed adeguare la velocità entro i limiti stabiliti in cantiere. All'interno del cassone non trasportare persone. Se il mezzo è in posizione inclinata non azionare il ribaltabile. Le sponde devono essere accuratamente chiuse. Il materiale sfuso non deve essere caricato se supera l'altezza delle sponde. Non superare ingombro e portata massimi. Il carico da trasportare deve essere posizionato e fissato in modo che non subisca spostamenti durante il viaggio. Eventuali guasti devono essere subito segnalati. L'autista deve abbandonare il mezzo durante le fasi di carico. Si utilizzano teli o simili per la copertura del carico quando può esserci una dispersione nell'ambiente. Nel caso di trasporto di tubi, profilati o sbarre di notevole lunghezza si utilizzano camion dotati di rastrelliere. Dopo l'utilizzo: Cura del mezzo con pulizia accurata degli organi di comando. Operazioni di manutenzione e revisione dei freni e dei pneumatici. Segnalare eventuali anomalie. Dispositivi di protezione individuale (DPI): Guanti specifici per il tipo di lavoro Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione Elmetto Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo): Caduta di materiali e/o attrezzi dall'alto. Cesoiamento. Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio). Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo). Investimento degli operai da parte di macchine operatrici. Lesioni, contusioni ed urti. Ribaltamento del mezzo per cedimento del fondo stradale. Utensili a mano Devono avere un buon stato di conservazione e di efficienza. In caso di lavori di manutenzione e riparazione devono essere disposte opere provvisionali da garantire il lavoro in condizioni di sicurezza. Prima dell'utilizzo: Selezionare il tipo di utensile adatto all'impiego. Controllare che il manico sia ben fissato. Verificare che l'utensile non sia deteriorato. Se i manici presentano scheggiature o incrinature sostituirli. Utilizzare idonei paracolpi per punte e scalpelli. Durante l'utilizzo: L'utensile non deve essere utilizzato in maniera impropria. Assumere una posizione di lavoro stabile e corretta. L'utensile deve essere ben impugnato. Assicurare gli utensili da un'eventuale caduta dall'alto e non abbandonarli nei passaggi. Gli altri lavoratori devono essere adeguatamente distanziati. Gli utensili di piccola taglia devono essere riposti in appositi contenitori. Dopo l'utilizzo: Pulire bene l'utensile. Controllare lo stato d'uso dell'utensile. Gli utensili vanno correttamente riposti. Dispositivi di protezione individuale (DPI): Guanti specifici per il tipo di lavoro Elmetto Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Occhiali a tenuta Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo): Lesioni, contusioni ed urti. Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo. Scale semplici portatili Devono essere realizzate con materiale adatto alle condizioni di impiego e quindi in legno, ferro o alluminio, devono avere dimensioni appropriate all'uso ed essere sufficientemente resistenti. Devono prevedere appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori dei due montanti e dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori. Nelle scale in legno i pioli devono essere incastrati nei montanti, questi ultimi devono essere trattenuti mediante tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi. Nel caso di scale con lunghezza superiore a 4 m. è necessario prevedere anche un tirante intermedio. Prima dell'utilizzo: La scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari a 1/4 della propria lunghezza (angolo di inclinazione pari a 75°). Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione. È vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. La lunghezza delle scale deve essere tale che i montanti superino di almeno 1 mt. Il piano di accesso, curando la corrispondenza del piolo con lo stesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante efficacemente fissato. Le scale usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra. Le scale che servono a collegare due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte devono essere provviste di corrimano e parapetto. Il luogo dove viene installata la scala deve essere lontano da passaggi e sgombro da eventuali materiali. Durante l'utilizzo: Sulla scala deve trovarsi una sola persona per volta che non deve trasportare carichi eccessivi o comunque maggiori di quelli richiesti dal costruttore. La salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala e le mani poste su pioli o montanti. Nel caso di scale non vincolate queste devono essere trattenute al piede da un'altra persona. Nel caso di spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala. Evitare l'uso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di accesso. Dopo l'utilizzo: Segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, tra cui: carenza dei dispositivi antiscivolo e di arresto, fessurazioni, pioli rotti, gioco fra gli incastri. Provvedere periodicamente alla manutenzione necessaria controllando lo stato di conservazione delle scale. Conservare le scale non utilizzate, possibilmente sospese ad appositi ganci, in luoghi riparati dalle intemperie. Dispositivi di protezione individuale (DPI): Guanti specifici per il tipo di lavoro Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo): Caduta dall'alto dell'operatore. Lesioni, contusioni ed urti. Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico). Flessibile a mano e altri utensili elettrici L'utensile deve essere del tipo a doppio isolamento (220 V). Le prese utilizzate devono essere ben protette. Il trasformatore di sicurezza deve essere mantenuto fuori del luogo conduttore ristretto. Prima dell'utilizzo: Verifica del fissaggio del disco. Controllo del cavo di alimentazione e delle protezioni del disco. Il disco deve essere idoneo al lavoro da eseguire. Controllo del funzionamento dell'interruttore. Durante l'utilizzo: Il lavoro deve essere eseguito in condizioni di stabilità. L'utensile deve essere ben impugnato con entrambe le mani tramite apposite maniglie. Il cavo di alimentazione non deve intralciare passaggi. Durante le pause di lavoro interrompere l'alimentazione elettrica. Controllo della spina di alimentazione e del cavo. Le protezioni del disco non devono essere manomesse. Utilizzare gli appositi occhiale per proteggersi dalle proiezioni di schegge. Non tagliare materiali ferrosi in vicinanza di sostanze o materiali infiammabili. Dopo l'utilizzo: Pulire bene l'utensile. Scollegare elettricamente l'utensile. Controllo del cavo di alimentazione e del disco. Eventuali malfunzionamenti devono essere subito segnalati. Dispositivi di protezione individuale (DPI): Guanti specifici per il tipo di lavoro Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione Elmetto Otoprotettori anatomici o cuffie Maschere specifiche per il tipo di lavorazione Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Occhiali a tenuta Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo): Elettrocuzione. Polveri (esposizione, inalazione etc.). Proiezioni di materiali e/o schegge. Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc). Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo. Vibrazioni. Ponte su cavalletti Non devono avere altezza superiore a 2 mt, altrimenti devono essere perimetrati con normale parapetto. La larghezza dell'impalcato non deve essere minore di 90 cm. Le tavole dell'impalcato devono essere ben fissate ai cavalletti e accostate tra loro. Le tavole dell'impalcato non devono presentare sbalzimaggiori di 20 cm. Le tavole che costituiscono il piano di lavoro devono sempre poggiare su tre cavalletti. Se si usano tavole con larghezza inferiore a 30 cm e con 5cm di spessore i tre cavalletti sono obbligatori. Se si usano tavoloni con sezione tresversale minima di 30 x 5 cm la distanza massima tra i due cavalletti deve essere di 3.60 mt. Prima dell'utilizzo: I piedi dei cavalletti devono poggiare su pavimento compatto e ben solido. Possono essere utilizzati solamente per lavori da eseguirsi nell'ambito dell'edificio e al suolo. I montanti non devono essere realizzati con mezzi di fortuna (pile di mattoni, sacchi di cemento, ecc.). È vietato usare ponti su cavalletti sovrapposti e realizzati con montanti costituiti da scale. È vietato l'installazione di ponti su cavalletti sugli impalcati dei ponteggi esterni ed in prossimità di aperture sul vuoto. Devono essere allestiti a regola d'arte e mantenuti in efficienza per tutta la durata del lavoro. I piedi dei cavalletti, oltre ad essere irrigiditi mediante tiranti normali e diagonali, vengono poggiati sempre su pavimento solido e ben livellato. Durante l'utilizzo: Controllare l'integrità dei cavalletti e del blocco , l'accostamento delle tavole e la completezza del piano di lavoro. Non rimuovere cavalletti o tavole e non utilizzare le componenti del ponte in modo improprio. Controllo della planarità del ponte (spessorare con zeppe di legno o mattoni). Caricare il ponte con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione. Dopo l'utilizzo: Eventuali anomalie e mancanza di attrezzature devono essere subito segnalate al responsabile di cantiere. Dispositivi di protezione individuale (DPI): Guanti specifici per il tipo di lavoro Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Rischi correlati (per le prevenzioni fare riferimento al relativo capitolo): Caduta dall'alto dell'operatore. 28 SCHEDE DEI DPI Guanti specifici per il tipo di lavoro I guanti devono essere scelti in funzione dell'attività lavorativa. I guanti devono proteggere le mani contro uno o più rischi e da prodotti che provocano danni al contatto con la pelle. Secondo la lavorazione o i materiali utilizzati si dovrà far ricorso ad un tipo di guanto specifico: Guanti per uso generale per lavori pesanti (in tela rinforzata): resistenti a tagli, abrasioni, strappi, perforazioni, al grasso e all'olio da utilizzarsi per maneggio di materiali da costruzione, mattoni, piastrelle, legname, costruzioni di carpenteria leggera; Guanti per solventi e prodotti aggressivi (in gomma): resistenti ai solventi, ai prodotti caustici e chimici, al taglio, all'abrasione e alla perforazione, da utilizzarsi per verniciature (anche a spruzzo) e manipolazioni varie; Guanti per maneggio di catrame, acidi, solventi: resistenti alla perforazione, al taglio e all'abrasione, impermeabili e resistenti ai prodotti chimici da utilizzarsi per maneggio di prodotti chimici, oli disarmanti, lavorazioni in presenza di catrame; Guanti resistenti al taglio, alla perforazione e all'assorbimento di vibrazioni da utilizzarsi per lavori con martelli demolitori: i guanti devono avere un doppio spessore sul palmo, imbottitura d'assorbimento delle vibrazioni e chiusura di velcro; Guanti per elettricisti: resistenti a tagli, abrasioni, strappi e isolanti, da utilizzarsi per tutti i lavori su parti in tensione (non devono mai essere usati per tensioni superiori a quelle indicate); Guanti di protezione contro il calore: resistenti all'abrasione, strappi, tagli e anticalore, da utilizzarsi per lavori di saldatura o di manipolazione di prodotti caldi; Guanti per protezione contro il freddo: resistenti al taglio, strappi, perforazione e isolanti dal freddo, da utilizzarsi per trasporti in inverno o lavorazioni in condizioni climatiche fredde in generale. Il datore di lavoro o chi per lui deve rendere disponibile le informazioni adeguate ad ogni DPI utilizzato, in funzione del rischio lavorativo. I guanti in dotazione, devono essere sempre a disposizione e consegnati direttamente al lavoratore sul luogo di lavoro. Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al responsabile di cantiere le eventuali anomalie riscontrate durante l'uso. Adempimenti: Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea. Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione A secondo del tipo di lavorazione la tuta deve avere particolari requisiti e, se il caso, deve essere integrata con particolari indumenti. Di seguito è riportato l'elenco dei principali indumenti in base al tipo di lavorazione: - tute speciali per verniciatori, scoibentatori di amianto, coibentatori di fibre minerali; - grembiuli e gambali per asfaltisti; - copricapi a protezione dei raggi solari; - indumenti di protezione contro le intemperie (giacche, pantaloni impermeabili, indumenti termici); - indumenti da lavoro ad alta visibilità per tutti i soggetti impegnati nei lavori stradali o che comunque operano in zone di forte flusso di mezzi d'opera. Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso di DPI. Periodicamente verificare l'integrità dei componenti e segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie riscontrate durante l'uso. Adempimenti: Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea. Otoprotettori anatomici o cuffie Gli otoprotettori o le cuffie hanno lo scopo di assorbire le frequenze sonore pericolose per l'udito, rispettando nello stesso tempo le frequenze utili per la comunicazione e per la percezione dei pericoli. E' indispensabile nella scelta dei DPI valutare prima l'entità del rumore. Dato che il livello di rumore è considerato dannoso oltre gli 85 dB(A) (media giornaliera), la scelta del DPI deve tener conto di diversi fattori, fra cui la praticità di un tipo rispetto ad altri. Per soddisfare ogni esigenza di impiego possiamo scegliere se utilizzare cuffie antirumore, tappetti auricolari monouso o archetti. Adempimenti: Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea. Maschere specifiche per il tipo di lavorazione I pericoli per le vie respiratorie sono essenzialmente di due tipi: - deficienza di ossigeno nella miscela inspirata; - inalazione di aria contenente inquinanti nocivi, solidi (amianto, polveri), gassosi (fumi e vapori di combustione o di sintesi) e liquidi (nebbie prodotte da attrezzature o macchinari). Per la protezione degli inquinanti che possono essere presenti nei singoli ambienti di lavoro, si può scegliere fra i seguenti DPI: - maschere antipolvere monouso: per polvere e fibre; - respiratori semifacciali dotati di filtro: per vapori, gas nebbie, fumi, polveri e fibre; - respiratori semifacciali a doppio filtro sostituibile: per gas, vapori, polveri; - apparecchi respiratori a mandata d'aria: per isolarsi completamente dall'atmosfera esterna, usati per verniciature a spruzzo o sabbiature. La scelta dell'uno o dell'altro DPI deve essere fatta stabilendo preventivamente il tipo di inquinamento presente. Sostituire i filtri ogni qualvolta l'olfatto segnala odori particolari o quando diminuisce la capacità respiratoria. Segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie riscontrate durante l'uso. Il DPI deve essere consegnato personalmente al lavoratore che lo userà ogni qualvolta sarà necessario. Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso del DPI. Adempimenti: Verificare che il DPI riporti il marchio di conformità CE. Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Le scarpe devono essere scelte a seconda del tipo di lavorazione e devono essere adatte alla situazione climatica (scarpe estive e invernali): - scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale di protezione: lavori su impalcature, demolizioni, lavori in calcestruzzi ed elementi prefabbricati; - scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante: attività su o con masse molto fredde o ardenti; - scarpe di sicurezza a slacciamento rapido: in lavorazioni a rischio di penetrazione di masse incandescenti fuse e nella movimentazione di materiale di grandi dimensioni. Nei luoghi di lavoro utilizzare sempre la calzatura di sicurezza idonea all'attività svolta (scarpa, scarponcino, stivale). Rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in funzione del rischio lavorativo. Occhiali a tenuta L'uso degli occhiali di sicurezza è obbligatorio ogni qualvolta si eseguano lavorazioni che possono produrre lesioni agli occhi per la proiezione da schegge o corpi estranei. Le lesioni possono essere di tre tipi: - meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali; - ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser; - termiche: liquidi caldi, corpi estranei caldi. Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di provenienza laterale. Per gli addetti all'uso di fiamma libera (saldatura guaina bituminosa, ossitaglio) o alla saldatura elettrica ad arco voltaico, gli occhiali o lo schermo protettivo devono essere di tipo inattinico, cioè le lenti(stratificate) devono essere di colore o composizione capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi). Tali raggi possono provocare lesioni alla cornea e al cristallino, e in alcuni casi anche alla retina. Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato). Gli occhiali o la visiera devono essere tenuti ben puliti, consegnati individualmente al lavoratore e usati ogni qualvolta sia necessario. Attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dall'azienda sull'uso del DPI. Adempimenti: Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea. 30 RISCHI E RELATIVE PREVENZIONI Caduta dall'alto dell'operatore Nei lavori eseguiti ad una altezza superiore a 2 m. sono allestite opere provvisionali dotate di parapetti regolamentari. Quando non è possibile disporre impalcati di protezione o parapetti, gli operai addetti fanno uso di idonea cintura di sicurezza con bretelle collegate a fune di trattenuta tali da limitare la caduta a non oltre 1,50 metri. In tal caso lo spazio di caduta deve essere libero da ostacoli che possano causare danno dalla persona o modificare la traiettoria di caduta. Caduta di personale dalle scale Le scale doppie a mano non superano l'altezza di m. 5 e dispongono del dispositivo che impedisce l'apertura oltre il limite di sicurezza Le scale a mano sporgono di almeno un metro oltre il piano di accesso Per il passaggio tra i diversi piani di ponteggio vengono usate scale fisse sfalsate tra un piano e l'altro. Le aperture che si creano negli impalcati sono il più possibile limitate e protette Le scale semplici portatili sono provviste di: - dispositivo antisdrucciolevole all'estremità inferiore dei montanti; - ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolevoli alle estremità superiori Le scale in legno hanno i pioli fissati ai montanti mediante incastro Quando l'uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericoli di sbandamento, esse sono adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altre persone Le scale a elementi innestati hanno la lunghezza in opera che non supera 15 metri. Quando è necessario utilizzare scale più alte le estremità superiori dei montanti sono assicurate a parti fisse Le scale in opera più lunghe di 8 m. sono munite di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione Nessun lavoratore si trova sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale Durante l'esecuzione dei lavori una persona da terra effettua una continua vigilanza sulla scala. Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) I percorsi pedonali (a terra, su strutture o su impalcati) sono tenuti liberi da materiali, da detriti o da attrezzature. Per ogni posto di lavoro è individuata almeno una via di fuga. Gli accessi ai posti di lavoro sono predisposti in modo tale da essere sicuri e stabili. In presenza di gelo, di pioggia o nebbia o comunque in presenza di forte pericolo di scivolamento sono sospese le lavorazioni. Gli addetti indossano calzature idonee. Contatto con catrame, bitume, ecc. Nell'uso di questi materiali è evitato il contatto diretto con gli operatori, essendo i materiali a rischio cancerogeno. Gli operatori indossano mezzi di protezione adeguati (tute, guanti, maschere, occhiali per gli spanditori). I vapori che si sprigionano durante la lavorazione a caldo sono captati e convogliati lontano dalle postazioni di lavoro. Si procede alla turnazione degli addetti. Contatto con materiali allergeni Nella scelta delle sostanze da utilizzare si è rivolta l'attenzione alla scelta di sostanze dotate del minor potenziale dannoso per gli utilizzatori. I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, sono custoditi in recipienti a tenuta che recano indicazione della natura e della pericolosità delle sostanze contenute. Nell'area destinata al deposito di prodotti chimici sono disposti cartelli chiari e visibili indicanti: - il divieto di accesso alle persone non autorizzate; - il divieto di utilizzo di fiamme libere; - il divieto di fumare. I recipienti che contengono le sostanze vengono tenuti aperti solo per il tempo minimo indispensabile. I lavoratori osservano scrupolosamente la pulizia della persona. Gli ambienti di lavoro, se chiusi, sono mantenuti ventilati. Agli operatori addetti sono fornite le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate ed i DPI previsti per l'uso e la manipolazione di tali sostanze. Per lavorazioni prolungate si provvede alla rotazione dei turni di lavoro. I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su: - rischi derivanti dall'esposizione a queste sostanze; - misure di prevenzione adottate; - contenuto delle schede tecniche di sicurezza; - importanza dei DPI e loro corretto utilizzo. Contatto e/o inalazione di agenti inquinanti e/o tossici Le sostanze tossiche sono, quando possibile, sostituite con altre equivalenti non tossiche. Quando ciò non è possibile durante l'uso sono seguite le norme indicate dalla scheda di sicurezza del prodotto. In ogni caso è evitato qualsiasi contatto diretto con la sostanza. Le maestranze fanno uso di mezzi di protezione adeguati previsti nella scheda di sicurezza (guanti adatti, maschere, se necessitano tute monouso, ecc.). Per lavorazioni prolungate si provvede alla rotazione dei turni. Se la sostanza viene utilizzate in vicinanza di stabili abitati da persone, si utilizzano accorgimenti per evitare che le esalazioni invadano detti stabili (presenza di vento, direzione del medesimo ecc.). Le sostanze che generano esalazioni tossiche in presenza di caldo sono utilizzate a basse temperature evitando l'esposizione diretta ai raggi del sole. I prodotti tossici e nocivi, specie se liquidi, sono custoditi in recipienti a tenuta che recano indicazione della natura e della pericolosità delle sostanze contenute. Nell'area destinata al deposito di prodotti chimici sono disposti cartelli chiari e visibili indicanti: - il divieto di accesso alle persone non autorizzate; - il divieto di utilizzo di fiamme libere; - il divieto di fumare. Le sostanze che possono dar luogo a reazioni pericolose in caso di contatto sono stoccate separatamente. Per le sostanze che lo richiedono sono previsti adeguati bacini di contenimento. I recipienti che contengono le sostanze sono tenuti aperti solo il tempo minimo indispensabile. I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su: - rischi derivanti dall'esposizione a sostanze chimiche ed importanza di ridurne la dispersione nell'aria; - tecniche da applicare per ridurre tale dispersione e misure di prevenzione adottate; - comportamento da tenere in caso di fuoriuscite o sversamenti e primi soccorsi in caso di intossicazione; - contenuto delle schede di sicurezza; - importanza dei DPI e loro corretto utilizzo. Elettrocuzione L'installazione degli impianti elettrici è affidata a ditte abilitate che impiega personale esperto e qualificato. Gli impianti e i materiali sono costruiti a regola d'arte e rispondenti alle norme CEI-UNI. E' presente la Dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice. Gli impianti elettrici sono corredati di messa a terra e dotati di differenziali ad alta sensibilità. Le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali,i recipienti e gli apparecchi metallici, di notevoli dimensioni, situati all'aperto, sono collegati elettricamente a terra. Tutte le terre dell'impianto sono interconnesse per ottenere l'equipotenzialità. I quadri e sottoquadri elettrici sono del tipo ASC (apparecchiature costruite in serie per cantiere) corredati della certificazione del costruttore (CEI 17 - 13/4). I cavi elettrici di alimentazione sono sostenuti in modo appropriato, fissati e disposti in modo da non essere danneggiati da vibrazione, sfregamenti e urti. Le prese hanno un dispositivo che evita il disinnesto accidentale della spina e sono protette da un interruttore differenziale avente una Idn inf. o uguale 30mA (Circ. Min. 103180 art. 10). I cavi di alimentazione (prolunghe) sono del tipo H073N-F oppure di tipo equivalente, ai fini della resistenza all'acqua e all'abrasione (CEI 64 - 8). Le macchine e gli apparecchi elettrici hanno riportate le indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non è inferiore a IP 44 secondo la classificazione CEI-UNI. Sono vietati gli interventi su parti dell'impianto elettrico o sui quadri a tutti gli operai. Tali interventi possono essere effettuati solo da personale autorizzato che prima di intervenire su parti in tensione provvede a sezionare a monte l'alimentazione delle stesse curando la posa in opera di idonea segnaletica "Lavori in corso - Non attivare gli interruttori". Prima di iniziare l'attività si procede ad una ricognizione al fine di individuare eventuali linee elettriche che interferiscano con i lavori e disattivarle in modo che non possano essere accidentalmente attivate o tranciate. Dove non è possibile la disattivazione, il loro percorso è opportunamente segnalato. Gli addetti usano i mezzi di protezione individuale (scarpe e guanti isolanti). In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche è vietato l'uso di utensili portatili a tensione superiore a 50 V. verso terra. Le attrezzature portatili sono dotate di doppio isolamento fra le parti interne e l'involucro esterno in metallo, contraddistinto dal simbolo del doppio quadratino concentrico. Elettrocuzione per uso delle macchine I quadri e sottoquadri elettrici sono del tipo ASC. I cavi elettrici di alimentazione sono sostenuti in modo appropriato. Le prese hanno un dispositivo che evita il disinnesto accidentale della spina e sono protette da un interruttore differenziale avente una Idn inf. al Il grado di protezione meccanica minimo per tutti i componenti elettrici non è inferiore a IP 44. In luoghi molto umidi o a contatto con grandi masse metalliche è vietato l'uso di utensili portatili a tensione superiore a 50 V. verso terra. Le attrezzature portatili sono dotate di doppio isolamento fra le parti interne e l'involucro esterno in metallo, contraddistinto dal simbolo del doppio quadratino concentrico. Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio) Le emissioni di fumi dannosi per l'organismo sono, per quanto possibile, ridotte al minimo. I fumi diretti sulle maestranze sono captati con appositi impianti di aspirazione. L'aspirazione è prevista anche per i lavori all'aperto quando i materiali sono zincati, verniciati o trattati superficialmente. Le maestranze fanno uso di apposite maschere, occhiali e utilizzano indumenti adeguati. Quando nelle vicinanze sono presenti fabbriche, depositi, raffinerie, metanodotti, viene verificata prima mediante appositi apparecchiature l'eventuale presenza di gas o vapori. Inalazione di gas e vapori Nei lavori che possono dar luogo a sviluppo di gas o vapori in concentrazione superiore ai limiti di legge, sono adottati sistemi atti a ridurre la diffusione e la concentrazione quali l'aspirazione con abbattimento e la ventilazione. In ogni caso le maestranze usano maschere idonee al tipo di prodotto utilizzato. Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo) Tutti i prodotti o attrezzature che innescano o possono innescare fiamme (e/o esplosioni) sono manovrati da personale esperto. Se si opera in luoghi con pericolo di incendio, occorre tenere inattive le macchine che possano innescarli e gli impianti elettrici dovranno essere disattivati. In detti luoghi gli addetti indossano indumenti che non consentano l'accumulo di cariche elettrostatiche. Nelle immediate vicinanze sono installati degli estintori. Sono presenti cartelli di vietato fumare e usare fiamme libere. Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) Vengono adottate misure tecniche per eliminare la movimentazione manuale dei carichi, introducendo soluzioni tecnologiche (per esempio automazioni) o meccaniche (sollevatori) e misure organizzative (azioni svolte da più operatori, diminuzione della frequenza di azione, rotazione e condivisione tra più lavoratori delle attività di movimentazione, miglioramento delle zone e percorsi in cui avviene la movimentazione, organizzazione del posto di lavoro con spazi sufficienti a disposizione, dotazione di mezzi adeguati per i lavoratori). Sono state valutate preliminarmente le condizioni di sicurezza e salute connesse con il cantiere in oggetto, tenendo conto delle caratteristiche del carico, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e dei fattori di rischio individuali (non idoneità fisica a svolgere la mansione, presenza di effetti personali, indumenti o calzature non idonee, conoscenze o formazione inadeguate). I lavoratori interessati sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su: - peso del carico; - centro di gravità e lato più pesante; - rischi connessi alla natura del carico (fragilità, presenza di sostanze tossiche o pericolose); - corretto svolgimento delle specifiche manovre di movimentazione manuale, previste dal compito lavorativo; - la necessità di evitare di sollevare carichi che non possono essere agevolmente trasportati a mano e di utilizzare, quando, possibile, i mezzi meccanici o tecnologici presenti in cantiere; - la necessità di utilizzare sempre i mezzi di protezione individuali (guanti, scarpe antinfortunistica, casco). I carrelli a mano, non muniti di timone, sono spinti e mai trainati. Polveri (esposizione, inalazione etc.) Si cerca soprattutto di prevenire la formazione di polvere o comunque a limitarne la quantità prodotta e la sua diffusione all'intorno utilizzando le seguenti modalità: - le operazioni che possono produrre polvere vengono effettuate con cautela cercando di non far cadere il materiale, ma depositandolo; - la struttura da abbattere o il materiale da movimentare vengono abbondantemente bagnati con acqua, sempre che non siano presenti linee elettriche o che queste ultime siano disattivabili; - durante il trasporto il materiale polverulento viene protetto con copertura in tessuto o materiale plastico; - si evita, nei limiti del possibile di movimentare materiale polverulento in presenza di forte vento; - gli operatori addetti sono dotati di: guanti, occhiali, tuta in tessuto impermeabile, maschera antipolvere e, nei casi più critici, di cappuccio. I lavoratori interessati sono formati ed informati sulle corrette modalità operative ed in particolare su: - importanza del prevenire la formazione di polvere; - tecniche da applicare per minimizzare la formazione e la diffusione della polvere; - importanza dei DPI e loro corretto utilizzo. Proiezioni di materiali e/o schegge Le macchine dispongono di protezioni contro la proiezione dei materiali in lavorazione (schegge, trucioli, scintille, ecc.) e protezione di organi o parti di macchine che presentano pericoli di rottura (utensili, mole, ecc.). E' fatto divieto di rimuovere le protezioni presenti. Gli addetti utilizzano i dispositivi di protezione (guanti, occhiali, scarpe). Viene verificata la presenza anomala di sporgenze sul materiale che potrebbero scheggiarsi durante la lavorazione. E' vietata la presenza di personale non addetto alla lavorazione. Punture e lacerazioni delle mani Gli addetti utilizzano guanti idonei. Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) E' stata effettuata la valutazione del rumore (presente nella documentazione di cantiere): detta valutazione viene ripetuta ad opportuni intervalli e ad ogni modifica significativa del rischio (introduzione di nuove macchine, ecc.). In base ai risultati della valutazione del rumore si è proceduto a: a) prevenire questo rischio fin dalle primissime fasi d'organizzazione del cantiere mediante: - installazione di macchine rumorose nelle zone più isolate e lontano da abitazioni; - segnalazione e, ove possibile, perimetrazione con limitazione di accesso delle zone con esposizione superiore a 90 dBA; b) fornire dei mezzi individuali di protezione dell'udito (tappi, cuffie auricolari) a tutti i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale supera gli 85 dBA; c) controllo sanitario. Nell'acquisto delle macchine e delle attrezzature si valuta, accanto al rendimento delle stesse, anche la loro emissione sonora (es. martelli pneumatici con motore a bagno d'olio). E' effettuata l'opportuna manutenzione di tutti gli organi in movimento soggetti a vibrazione e quindi ad usura provvedendo alle necessarie riparazioni. E' predisposta idonea segnaletica di sicurezza indicante pericolo specifico e obbligo di usare cuffie o inserti auricolari ('tappi'). Nella scelta dei dispositivi individuali di protezione dell'udito sono stati consultati i lavoratori o i loro rappresentanti. E' stato predisposto il registro di esposizione al rumore dei lavoratori soggetti ad un livello superiore a 90 dBA. I lavoratori interessati utilizzano i dispositivi individuali di protezione. Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo Le apparecchiature o gli utensili il cui contatto provochi tagli, abrasioni, lesioni, sono provvisti di idonea protezione, che non va mai rimossa. Durante i lavori non sono abbandonati strumenti taglienti e le parti della struttura che possano presentare rischio per le maestranze (ferri sporgenti, chiodi ecc.) sono protetti in maniera idonea. E' obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe, elmetto). Particolare attenzione va posta durante le fasi di taglio del vetro-cemento. I materiali di risulta sono depositati in luogo apposito. Vibrazioni Al momento dell'acquisto delle macchine operatrici si pone particolare attenzione all'isolamento della cabina rispetto al resto della macchina e ai sistemi ammortizzanti applicati al sedile. Gli utensili manuali si scelgono non eccessivamente pesanti e a basso numero di giri, e comunque con dispositivi di presa ammortizzati o isolati. E' predisposto un programma di verifica periodica e di manutenzione delle macchine, delle attrezzature e delle installazioni che possono generare vibrazioni moleste ed una frequente sostituzione dei pezzi usurati. Sono adottati provvedimenti atti a ridurre il rischio, la fatica e il disagio prodotto dalle vibrazioni mediante la riduzione del tempo di esposizione con l'avvicendamento degli addetti. Si evita la presenza prolungata in luoghi soggetti a vibrazioni di personale con lesioni osseo- muscolari, vascolari o neurologiche. I lavoratori addetti sono formati ed informati sulle corrette modalità operative: - evitare di mettere in moto gli strumenti demolitori quando non sono ancora a contatto coi materiali; - utilizzare idonei dispositivi di protezione personale (guanti imbottiti, stivali, ecc.); - non stringere troppo l'impugnatura dello strumento né tanto meno appoggiarvisi col corpo per esercitare maggiore pressione. 31 FACICOLO INFORMAZIONI OGGETTO: Manutenzione straordinaria finalizzata alla messa in sicurezza e prevenzione del rischio sugli interventi di conservazione e adeguamento funzionale di alcuni spazi interni al Piano Terreno dell’edificio storico di Villa Spinola. CANTIERE: Via Citella - Bussolengo (VR). COMMITTENTE: Comune di Bussolengo (VR) REDATTO DA: U.T.C. – Servizio LL.PP. – geom. Attilio Boscaini Note d’uso del fascicolo informazioni Note generali Il Fascicolo informazioni relativo all’opera in oggetto è redatto tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell’allegato II al documento U.E. 260/5/93. Il fascicolo informazioni va preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi all’opera. Come riporta il Documento UE 260/5/93 “ ... vanno precisate la natura e le modalità di esecuzione di eventuali lavori successivi all’interno o in prossimità dell’area di cantiere si tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e dell’igiene, specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell’opera.” Si tratta quindi di predisporre un “libretto uso e manutenzione” dell’opera in oggetto. Tale fascicolo è diviso in due parti: Parte A MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Lavori di revisione, di sanatoria e di riparazione Relativamente a pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi, sia ai dispositivi e/o i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi. Parte B DOCUMENTAZIONE ED EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE DELL’OPERA Dati relativi agli equipaggiamenti in dotazione all’opera. Relativamente a riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza e la documentazione relativa all’opera, agli impianti e attrezzature in dotazione dell’opera. La procedura operativa del Fascicolo informazioni Il Fascicolo informazioni ha differente procedura gestionale rispetto il piano di sicurezza e coordinamento. Possono infatti essere considerate tre fasi: 1. nella fase di progetto a cura del Coordinatore in fase di progetto CSP definito compiutamente nella fase di pianificazione 2. nella fase esecutiva a cura del Coordinatore in fase esecutiva CSE modificato (eventualmente) nella fase esecutiva 3. dopo la consegna a cura del committente aggiornato se avvengono modifiche nel corso dell’esistenza dell’opera Deve quindi essere ricordato, con la consegna alla Committenza, l’obbligo del controllo e aggiornamento nel tempo del fascicolo informazioni. Il Fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa (di manutenzione ordinaria o straordinaria o di revisione dell’opera). Il Fascicolo informazioni deve essere consultato per ogni ricerca di documentazione tecnica relativa all’opera. Il Committente è l’ultimo destinatario e quindi responsabile della tenuta, aggiornamento e verifica delle disposizioni contenute. Relazione sull’opera Riferimento Opera Natura dell’opera Oggetto: Manutenzione straordinaria finalizzata alla messa in sicurezza e prevenzione del rischio sugli interventi di conservazione e adeguamento funzionale di alcuni spazi interni al Piano Terreno dell’edificio storico di Villa Spinola. Indirizzo preciso del cantiere VIA CITTELLA Località Città BUSSOLENGO Provincia VERONA Descrizione dettagliata dell’opera Le principali lavorazioni che saranno effettuate consistono in: - allestimento cantiere - allestimento dei ponteggi - opere edili in genere - realizzazione impiantii termoidraulico, sanitario ed elettrico - restauro paramenti murari ed intonaci - restauro partiture lapidee e lignee smantellamento cantiere SOGGETTI INTERVENUTI NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA Committente COMUNE DI BUSSOLENGO Indirizzo Piazza Nuova, 14 – 37012 Bussolengo (VR) Responsabile dei lavori Arch. Leonardo BIASI (Responsabile del Procedimento) Indirizzo Dirigente Area Servizi Tecnici - Comune di Bussolengo (VR) Telefono 045 6769925 Progettista Arch. Massimo Donisi Indirizzo p.zza Vittorio Emanuele II, 9 37015 Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Direttore dei lavori Arch. Massimo Donisi Indirizzo p.zza Vittorio Emanuele II, 9 37015 Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) Coordinatore per la progettazione (CSP) Geom Attilio Boscaini Indirizzo Area Tecnica - Comune di Bussolengo (VR) Telefono 045 6769935 Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE) Geom Attilio Boscaini Indirizzo Area Tecnica - Comune di Bussolengo (VR) Telefono 045 6769935 IMPRESE / LAVORI AUTONOMI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA Ragione sociale della ditta Indirizzo Telefono e fax Legale rappresentante Prestazione fornita Ragione sociale della ditta Indirizzo Telefono e fax Legale rappresentante Prestazione fornita Ragione sociale della ditta Indirizzo Telefono e fax Legale rappresentante Prestazione fornita PARTE A - MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL'OPERA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Scheda n. 1 Parte A Lavori di revisione A.1 PARAMENTI MURARI INTONACATI Indispensabile Tipo SI NO Verifica dell’adesione degli strati di intonaco al supporto murario Cadenza Ditta Incaricata BIENNALE DA DEFINIRE Note e Osservazioni MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Scheda n. 2 Parte A Lavori di revisione A.2 ORDITURE LIGNEE DEI SOFFITTI Indispensabile Tipo SI NO Verifica della presenza di parassiti e insetti xilofagi Cadenza Ditta Incaricata ANNUALE DA DEFINIRE Note e Osservazioni MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Scheda n. 3 Parte A Lavori di revisione A.3 PAVIMENTI IN COTTO Indispensabile Tipo SI Trattamento conservativo di pavimenti in mattonelle di cotto tipo fatto a NO Cadenza Ditta Incaricata ANNUALE DA DEFINIRE Note e Osservazioni mano utilizzando prodotti naturali come oli e cere naturali MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Scheda n. 4 Parte A Lavori di revisione A.4 PAVIMENTI IN PIETRA DELLA LESSINIA Indispensabile Tipo SI NO Cadenza In base all’usura Manutenzione ordinaria di pavimenti in pietra Ditta Incaricata Note e Osservazioni DA DEFINIRE MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA Scheda n. 5 Parte A Lavori di revisione A.5 INFISSI E SERRAMENTI IN LEGNO Indispensabile Tipo SI Visita di sorveglianza e verifica del buon funzionamento NO Cadenza SEMESTRALE Ditta Incaricata Note e Osservazioni DA DEFINIRE PARTE B – DOCUMENTI ED EQUIPAGGIAMENTI IN DOTAZIONE DELL’OPERA DOCUMENTI Descrizione Depositatao presso Progettazione esecutiva U.T.C. – Servizio LL.PP. Certificazioni U.T.C. – Servizio LL.PP. Elenco delle schede Schede delle fasi lavorative allestimento cantiere allestimento dei ponteggi opere edili in genere realizzazione impiantii termoidraulico, sanitario ed elettrico restauro paramenti murari ed intonaci restauro partiture lapidee e lignee smantellamento cantiere Schede dei mezzi d'opera Autocarro Utensili a mano Betoniera Flessibile a mano e altri utensili elettrici Ponte su cavalletti Schede dei DPI Guanti specifici per il tipo di lavoro Tuta o indumenti adatti al tipo di lavorazione Otoprotettori anatomici o cuffie Maschere specifiche per il tipo di lavorazione Scarpe di sicurezza (con suola imperforabile) Occhiali a tenuta Rischi e relative prevenzioni Caduta dall'alto dell'operatore Caduta di personale dalle scale Cadute a livello (scivolamento, inciampi per materiali mal disposti ecc.) Contatto con catrame, bitume, ecc. Contatto con materiali allergeni Contatto e/o inalazione di agenti inquinanti e/o tossici Elettrocuzione Elettrocuzione per uso delle macchine Inalazione di fumi (danni all'apparato respiratorio) Inalazione di gas e vapori Incendio di materiali (pericolo di ustioni in varie parti del corpo) Movimentazione manuale dei carichi (lesioni apparato muscolo-scheletrico) Polveri (esposizione, inalazione etc.) Proiezioni di materiali e/o schegge Punture e lacerazioni delle mani Rumore (danni apparato uditivo, neuropsichici, digestivi, cardiocircolatori, etc) Tagli, abrasioni agli arti e altre parti del corpo Vibrazioni Note e Osservazioni