Specifica tecnica impianti elettrici_IE000

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DIREZIONE TECNICA E ACQUISTI INDUSTRIALI
INGEGNERIA DEGLI IMPIANTI E DELLA MANUTENZIONE - IMPIANTI INDUSTRIALI-GL22
RELAZIONE
TECNICA
Oggetto:
IDP MILANO FIORENZA
Nuova cabina di trasformazione M.T. / B.T. a
servizio dell’OML/OMV, adeguamento
impianti elettrici esistenti, realizzazione nuovi
impianti elettrici
IE000
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INDICE
1 OGGETTO
1.1 GENERALITA'
1.2 NORMATIVA TECNICA VIGENTE
1.3 OBBLIGHI ED ONERI DELL'APPALTATORE
2 - DESCRIZIONE DEI LAVORI
2.1 Nuova Cabina C lato MT e BT
2.2 - Installazione stallo MT per derivazione linea MT
2.3 – Impianti elettrici FM e Luce
3.0 - SPECIFICHE TECNICHE MATERIALI.
3.1 - APPARECCHIATURE PER IMPIANTI M.T.
3.1.1
SCOMPARTO DI M.T. CON INTERRUTTORE SF6 o V.O.R
3.1.2 APPARECCHIATURA PREFABBRICATA CON INVOLUCRO METALLICO
SCOMPARTI M.T.
3.1.3 RELE' DI MASSIMA CORRENTE ELETTRONICO PER M.T.
3.1.4 SCOMPARTO DI M.T CON SEZIONATORE SOTTOCARICO
3.1.5 SCOMPARTO DI M.T. CON SEZIONATORE DI TERRA
3.1.6 SCOMPARTO DI M.T. PER RISALITA SBARRE
3.1.7 SCOMPARTO DI CONTENIMENTO TRASFORMATORE
3.1.8 TRASFORMATORI DI CORRENTE TOROIDALI
3.1.9
RELE' OMOPOLARE DI TERRA
3.1.10 TRASFORMATORI DI POTENZA TRIFASI M.T./B.T. IN RESINA
3.1.11 CENTRALINA DI CONTROLLO TEMPERATURA TRASFORMATORI IN RESINA
PER
3.2 APPARECCHIATURE QUADRI B.T.
3.2.1 INVOLUCRI PER QUADRI ELETTRICI B.T.
3.2.1 CARPENTERIE TIPO POWER CENTER (PC)
3.3 - INTERRUTTORI B.T. ED ACCESSORI
3.3.1 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO APERTO A TENSIONE
NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V 3.3.2 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO SCATOLATO A
TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000V - In MAX 800 A
3.3.3
INTERRUTTORE DI MANOVRA-SEZIONATORE DI TIPO SCATOLATO A TENSIONE
NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V - In MAX 1250 A
3.3.4
RELE' DIFFERENZIALE DI TERRA
3.3.5
VOLTMETRI E COMMUTATORI VOLTMETRICI
3.3.6
AMPEROMETRI E COMMUTATORI AMPEROMETRICI
3.3.7 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO MODULARE A
TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V - In MAX 125°
3.4 - CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI PORTACAVI
3.4.1 CANALETTA (ASOLATA) IN ACCIAIO ZINCATO
3.4.2 PASSERELLA A TRAVERSINE IN ACCIAIO ZINCATO
3.4.3 CANALETTA IN ACCIAIO ZINCATO IP 40-44
3.4.4 TUBAZIONI IN ACCIAIO ZINCATO
3.4.5 TUBO RIGIDO IN P.V.C, 850C IP40-55
3.4.6 TUBO FLESSIBILE IN P.V.C. SERIE PESANTE (CORRUGATO)
3.4.7 CAVIDOTTO IN PVC CORRUGATO PESANTE PER POSA INTERRATA
3.5 CAVI e CONDUTTORI
3.5.1 CAVI PER M.T. TIPO RG5H1R/32-40 PER TENSIONI DI ESERCIZIO FINO 36 KV
3.5.2 CAVI TIPO FG7R/0.6-1 FG50R/0.6-1 PER TENSIONI DI ESERCIZIO FINO 1 KV
3.5.3 CONDUTTORI TIPO N07V-K
3.6 GRUPPO ELETTROGENO
3.6.1 MOTORE DIESEL
3.6.2 GENERATORE
3.6.3 BATTERIA
3.6.4 TUBO DI SCARICO DEI GAS DI COMBUSTIONE
3.6.5 APPARECCHI PER ARRESTO
3.6.6 SERBATOIO INCORPORATO
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3.6.7 QUADRO INTERVENTO AUTOMATICO G.E.
1 OGGETTO
La presente relazione descrive le opere da eseguire nonché i materiali da fornire
in opera, per :
- Nuova cabina di tipo lato MT e BT per alimentare l’OML/OMV
- Installazione stallo lato MT per protezione linea di derivazione per
alimentazione nuova cabina lato MT (23 kV);
- Ampliamento impianti elettrici nella zona di nuova costruzione e
adeguamento impianti elettrici esistenti.
Le condizioni generali che regoleranno la fornitura dei materiali e
l’esecuzione dei lavori anzidetti, saranno quelle contemplate nello schema di
contratto.
1.1 GENERALITA'
Presso l’impianto sarà messo a disposizione un'area ad uso della ditta
appaltatrice, per il tempo necessario (immagazzinamento materiali, ecc..).
Sarà a carico della ditta l'immagazzinamento e la custodia dei materiali da fornire
in opera nonché dei propri attrezzi.
Tutte le opere murarie per la sistemazione dell’area dove dovrà essere
posata la nuova cabina prefabbricata nonché la posa in opera dei materiali con i
quali verranno costruiti gli impianti elettrici in questione, saranno a carico della
ditta appaltatrice, la quale dovrà ripristinare nel loro stato preesistente tutte le
opere interessate ai lavori in oggetto.
Saranno altresì a carico della ditta le opere di carpenteria metallica atte a fissare le
varie parti degli impianti, eventuali telai di sostegno in profilati o tubi di acciaio,
comprese eventuali reti metalliche di sicurezza e protezione. Si precisa che alle
strutture metalliche delle capriate non sono ammesse saldature.
Tutti i lavori dovranno essere eseguiti a perfetta regola d'arte in conformità alle
norme C.E.I. (ultima edizione), nel rispetto delle norme antinfortunistiche di cui il
Dlgs 81/2008 e al DM 37/2008 rispettando le indicazioni del presente capitolato,
nonché alle norme di comportamento all’interno dell’officina.
I lavori dovranno essere eseguiti senza turbare il normale funzionamento
dell'impianto ferroviario e gli eventuali cantieri che saranno presenti
nell’impianto, pertanto l’appaltatore dovrà prevedere tutte le opere provvisorie che
si renderanno necessarie nel corso dei lavori per assicurare la completa efficienza
dell'impianto.
I lavori che per la loro esecuzione richiederanno la sospensione dell'erogazione
della energia, dovranno essere eseguiti in orario da non interrompere il normale
processo produttivo oppure nei giorni di sabato e domenica, sempre previo accordi
con la Dirigenza locale.
L’appaltatore dovrà produrre prima dell’inizio dei lavori il progetto
esecutivo da sottoporre all'approvazione del Direttore Lavori e a lavoro ultimato,
n°. 3 copie dei disegni esecutivi e schemi elettrici degli impianti eseguiti. Detti
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disegni dovranno essere restituiti pure su supporto magnetico ( floppy 3,5) in
formato leggibile con software AUTOCAD R05.
A lavoro ultimato la Ditta dovrà rilasciare la certificazione di conformità nel
rispetto della Legge DM 37/2008.
1.2
NORMATIVA TECNICA VIGENTE
Gli impianti elettrici oggetto della presente "RELAZIONE " dovranno
essere rispondenti alle seguenti leggi, regolamenti e norme:
- Norme CEI o progetti di norme CEI (in fase di inchiesta pubblica, in vigore alla
data della presentazione dell'offerta).
- Prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti nella zona in cui si
eseguiranno i lavori, ed in particolare: Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco,
USL, ISPESL.
- Legge n.186 del 1/3/1968 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.
- Legge n. 791 del 18/10/1977 - Attuazione della direttiva CEE 73/23 relativa alle
garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere
utilizzato entro alcuni limiti di tensione.
- DM 37/2008 - Norme per la sicurezza degli impianti
- DLgs n81/2008 Norme per la sicurezza
- Decr. Min. LL.PP. n. 1635 del 28/5/79;
- Circ. Min. Int. n.68 del 25/11/69;
- Circ. Min. Int. n.73 del 29/7/71;
- Circ. Min. Int. n.31 del 31/8/78;
- Decr. Min. Int. del 10/03/98 – criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
- Disposizioni del locale comando dei VV.FF.;
- Disposizioni dell'Ente fornitore dell'energia elettrica secondo le disposisizione
della DK5600;
Le apparecchiature elettriche dovranno essere provviste di Marchio Italiano di
Qualità (IMQ) e gli impianti dovranno essere eseguiti secondo la regola dell'arte.
1.3 OBBLIGHI ED ONERI DELL'APPALTATORE
Si intendono a carico dell'Appaltatore, e quindi compresi nei compensi del
contratto di fornitura, tutti i seguenti oneri necessari per dare gli impianti ultimati
e funzionanti oltre al progetto esecutivo:
documentazione tecnica
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•
Stesura disegni di montaggio delle varie apparecchiature, compreso i quadri
elettrici, particolari costruttivi e disegni quotati delle centrali comprendenti
piante e sezioni in scala 1:10 e 1:20;
•
Disegni e prescrizioni sulle opere murarie relative agli impianti.
•
Presentazione di studi, calcoli, certificazioni ed omologazioni necessari
durante l'esecuzione delle opere a giudizio della Direzione Lavori (D.L.) e
secondo quanto richiesto dal presente Capitolato e dalla Normativa Vigente.
•
Tutti gli elaborati tecnici, comprendenti disegni, relazioni e quant'altro occorra
per l'ottenimento dei permessi dei vari Enti (VV.FF, ISPESL ecc..) ed
associazioni tecniche aventi il compito di esercitare controlli di qualsiasi
genere.
•
Presentazione di un programma lavori.
•
Rilascio della "dichiarazione di conformità'", in ottemperanza al DM 37.
•
Rilascio di una dichiarazione che riepiloghi tutte le apparecchiature soggette
ad omologazione; detta dichiarazione dovra' elencare: il tipo di dispositivo, la
marca, il n. di omologazione e il termine di validità'.
•
Redazione degli schemi di potenza e funzionali di tutti i quadri elettrici in
appalto e delle linee di collegamento con le apparecchiature in campo
Installazione impianti
•
Fornitura e trasporto a pie' d'opera di tutti i materiali e mezzi d'opera
occorrenti per l'esecuzione dei lavori franchi di ogni spesa d'imballaggio,
trasporto, imposte ecc..
•
Eventuale sollevamento in alto e montaggio dei materiali, compresi quelli
forniti direttamente alla Committente a mezzo di operai specializzati, aiuti e
manovali.
•
Smontaggio eventuali apparecchiature
rimontaggio secondo il progetto definitivo.
•
Smontaggio e rimontaggio delle apparecchiature che possono compromettere,
a giudizio insindacabile della D.L., la buona esecuzione di altri lavori in corso.
•
Protezione mediante fasciature, copertura ecc. degli apparecchi e di tutte le
parti degli impianti per difenderli da rotture, guasti, manomissioni ecc.., in
modo che a lavoro ultimato il materiale sia consegnato come nuovo.
•
Custodia ed eventuale immagazzinamento dei materiali.
installate
provvisoriamente
e
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•
Lo sgombero a lavori ultimati delle attrezzature e dei materiali residui.
•
Tutti gli oneri, nessuno escluso, inerenti l'introduzione ed il posizionamento
delle apparecchiature nelle centrali e negli altri luoghi previsti dall'offerta.
•
La fornitura e la manutenzione in cantiere e nei locali ove si svolge il lavoro di
quanto occorra per l'ordine e la sicurezza, come: cartelli di avviso, segnali di
pericolo diurni e notturni, protezioni e quant'altro venisse particolarmente
indicato dalla D.L. a scopo di sicurezza.
Tarature, prove e collaudi
•
Operazioni di taratura, regolazione e messa a punto di ogni parte dell'impianto.
•
La messa a disposizione alla D.L. degli apparecchi e degli strumenti di misura
e controllo e della necessaria mano d'opera per le misure e le verifiche in corso
d'opera ed in fase di collado dei lavori eseguiti.
•
Collaudi che la D.L. ordina di far eseguire.
•
Esecuzione di tutte le prove e collaudi previsti dalle normative vigenti. La
Ditta dovra' informare per iscritto alla D.L., con almeno una settimana in
anticipo, quando l'impianto sarà' predisposto per le prove in corso d'opera e
per le prove di funzionamento.
•
Spese per i collaudi provvisori e definitivi.
•
Spese per i collaudatori e gli assistenti al collaudo qualora i collaudi si
dovessero ripetere per esito negativo.
•
Effettuazione delle misure e verifiche della equipotenzialita' di tutte le parti
degli impianti e della loro relativa messa a terra. La Ditta dovrà' rilasciare
apposito certificato redatto da un professionista abilitato.
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2 - DESCRIZIONE DEI LAVORI
2.1 – Nuova Cabina C lato MT e BT .
L’Appaltatore dovrà
provvedere a tutte le opere murarie (cunicoli,
pavimentazione, ecc…) necessarie per la realizzazione della cabina, che dovrà
alloggiare le apparecchiature lato MT e BT secondo lo schema allegato IE004.
Il quadro B.T. dovrà essere di tipo Power Center, di caratteristiche come riportate
nel capitolo successivo e dis. IE005/3 fg; dovranno essere previste tutte le
apparecchiature idonee al rilevamento dei parametri elettrici; dovranno essere
previsti lo stesso numero di interruttori di caratteristiche idonee per il
riallacciamento delle attuali linee che alimentano i reparti (come indicativamente
riportato sullo schema ) inoltre dovranno essere previsti le riserve di portate
diverse tali da coprire in gran parte quelle degli interruttori montati e collegati .
2.2 - Installazione stallo MT per derivazione linea MT
Nel punto indicativamente riportato sulla planimetria generale IE001 dovrà essere
previsto un nuovo stallo con interruttore per la derivazione della MT - 23000 V.
Lo stallo dovrà essere posizionato nelle vicinanze della cella esistente.
L’Appaltatore dovrà provvedere la posa del cavo MT per alimentazione nuova
cabina della sezione (3x95 mmq) ; il percorso è riportato sulla tavola IE001;
dovranno essere eseguite utilizzate le canalizzazioni esistenti riportate
sull’elaborato suddetto.
2.3 – Impianti elettrici FM e Luce
Nelle zone oggetto dell’ampliamento dovranno essere eseguiti gli impianti FM e
luce secondo le indicazioni riportate sulla TAV IE002. Dette parti di impianto
dovranno essere alimentati dal quadro attualmente esistente su cui le Ditte
dovranno installare le protezioni che riterranno necessarie per le parti di impianto
in parola oppure sfruttare le esistenti se ritenute adeguate.
Nell’esecuzione dei lavori si renderanno necessari interventi di adattamento degli
impianti esistenti con la nuova disposizione dei binari; gli interventi dovranno
essere concordati con la DL tutte le volte che ve ne sarà la necessità.
Nelle n.3 fosse che saranno realizzate del tipo su colonnini, dovranno essere
eseguiti gli impianti di illuminazione con plafoniere in acciaio zincato idonee per
luce in fossa secondo le indicazioni riportate sulla TAV suddetta; gli impianti di
asservimento dovranno essere esguiti in esterno all’interno fossa con tubazioni in
acciaio zincato e cavi. Sempre a servizio delle fosse in parola dovranno essere
montate le batterie di prese indicate sul disegno.
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3.0 - SPECIFICHE TECNICHE MATERIALI.
3.1 - APPARECCHIATURE PER IMPIANTI M.T.
3.1.1
SCOMPARTO DI M.T. CON INTERRUTTORE SF6 o V.O.R
Lo scomparto nella versione base sarà composto da tre celle separate mediante
setti metallici:
- cella superiore;
- cella interruttore;
- cella inferiore;
La cella superiore conterrà:
- le sbarre in rame elettrolitico supportate con isolatori in resina epossidica per il
collegamento allo scomparto adiacente.
La cella interruttore conterrà:
- sezionatore controsbarre di tipo rotativo a vuoto con messa a terra dei contatti
all'apertura, conforme alle norme CEI 17-4, dotato di blocco a chiave con
l'interruttore e interblocco meccanico con la porta di accesso alla cella;
- interruttore a volume d'olio ridotto o in esafluoruro di zolfo (secondo quanto
indicato in altro elaborato), conforme alle norme CEI 17-1 e successive varianti
con blocco a chiave sia con il sezionatore a monte che con il sezionatore a valle;
- sezionatore terra linea con interblocchi come per il controsbarredescritto per il
controsbarre.
La porta di accesso alla cella deve potersi aprire solo se i due sezionatori sono
aperti (la loro apertura deve essere subordinata allo stato di "aperto"
dell'interruttore) e dopo aver chiuso il sezionatore di terra.
L'interruttore dovrà poter assumere le seguenti posizioni:
- inserito con circuiti principali ed ausiliari inseriti;
- sezionato con sezionatori a monte e a valle aperti, circuiti principali disinseriti,
circuiti ausiliari inseriti;
- estratto cioè completamente all'esterno della cella con circuiti principali e
ausiliari disinseriti.
- oblò posti sulla porta di accesso allo scomparto.
La cella inferiore conterrà:
- le sbarre in rame di collegamento allo scomparto adiacente come descritto per la
cella superiore;
- Terna di divisori capacitivi con lampade di segnalazione di presenza tensione.
Se indicato in altri elaborati di progetto (computo metrico e/o schemi elettrici) si
potrà avere:
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a) comando di sgancio a distanza, mediante bobina di apertura, dell'interruttore di
manovra-sezionatore.
b) comando di apertura, mediante sganciatore di minima tensione, dell'interruttore
di manovra-sezionatore.
c) Scaldiglia anticondensa completa di termostato.
d) Motorizzazione.
e) Relè diretti di massima corrente agenti sull'interruttore.
f) Illuminazione interna.
In alternativa relè posto sul QGBT (indiretto) e TA di MT posti sullo scomparto
inferiore della cella con le medesime caratteristiche di quelli precedenti.
3.1.2
APPARECCHIATURA PREFABBRICATA CON INVOLUCRO
METALLICO PER SCOMPARTI M.T.
Le dimensioni e la struttura dell'apparecchiatura prefabbricata saranno tali da
consentire la posa in opera nel locale già predisposto e nella posizione indicata
nelle tavole di progetto.
Essa dovrà rispondere alle prescrizioni di legge, ed essere conforme alle norme
CEI (in particolare alle norme 17- 6/1988 fasc.1126).
Sarà modulare, di tipo per installazione all'interno e sarà costituita da una struttura
metallica in profilati o in lamiera di acciaio di spessor 2-3 mm, chiusa mediante
pannelli in lamiera di 2 mm saldati e ribordati.
Tutti i pannelli dell'involucro, ad eccezione di quelli apribili a cerniera, saranno
fissati con viti e asportabili intenzionalmente mediante attrezzo dall'operatore.
Tutte le superfici interne ed esterne saranno accuratamente verniciate al forno con
smalti di tipo epossidico previ adeguati trattamenti di sgrassatura, decapaggio,
fosfatazione e passivazione.
Tutti i materiali isolanti saranno di tipo incombustibile o autoestinguente.
Adeguate aperture dovranno consentire la ventilazione.
Le sbarre principali saranno con isolamento in aria per le apparecchiature di tipo
protetto, saranno rivestite mediante isolamento in resina in quelle di tipo blindato.
Esse saranno in rame elettrolitico di sezione adeguata alle correnti nominali
previste e adeguatamente supportate mediante isolatori in modo da sopportare gli
sforzi elettrodinamici conseguenti alle correnti di cortocircuito.
Una sbarra di messa a terra in piatto di rame, di sezione non inferiore a 100 mmq,
percorrerà l'apparecchiatura per tutta la sua lunghezza, e dovrà essere predisposta
per il collegamento all'impianto generale di messa a terra.
Tutte le parti metalliche dovranno essere accuratamente messe a terra; quelle
mobili in particolare (porte, diaframmi, etc.) dovranno avere collegamenti alla
struttura con treccia di rame stagnato.
I circuiti ausiliari saranno relizzati con cavi unipolari o multipolari costituiti da
conduttori flessibili in rame stagnato isolati in gomma e protetti da guaina in
policloroprene (cavi N1VV-K e N07V-K).
I cavi saranno segregati per mezzo di condotti o diaframmi metallicimessi a terra
(ad es. tubi rigidi o flessibili) portati fino alle immediate vicinanze dei terminali
dei trasformatori di misura, delle bobine di sgancio, etc..
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I condotti saranno distinti per i vari tipi di circuiti e tensioni (comandi e
segnalazioni, alimentazione dei motori di ricarica delle molle, blocchi
elettromeccanici, illuminazione, resistenze anticondensa, ecc.).
Nei circuiti di misura e protezione saranno inserite morsettiere cortocircuitabili o
sezionabili a seconda dei tipo di circuito (amperometrico o voltmetrico).
Morsettiere, fusibili e ogni altro dispositivo posto sui circuiti ausiliari che
richiedono interventi mentre l'apparecchiatura è in tensione devono essere
accessibili senza che siano accessibili conduttori di alta tensione.
Ciascun scomparto sarà costituito da celle separate da diaframmi metallici
francamente collegati a terra.
Il grado di protezione sarà non inferiore a IPH3 per l'involucro esterno, sia per il
tipo blindato che per il tipo protetto. Per i diaframmi interni e otturatori il grado di
protezione sarà non inferiore a IPH3 e a IPH2 rispettivamente per il tipo blindato e
per il tipo protetto.
La superficie del pavimento non potrà essere considerata come parte
dell'involucro, pertanto dovrà essere previsto il rispettivo pannello di chiusura tale
da garantire un grado di protezione non inferiore a IPH2, in particolare in
corrispondenza agli ingressi delle linee in cavo.
Oltre a quanto prescritto dalle Norme CEI 17-6 art. 19 e a quanto specificato nelle
descrizioni dei singoli scomparti, dovranno essere previsti tutti quei blocchi e
interblocchi atti a salvaguardare la sicurezza del personale ed a prevenire errori
nelle manovre o nelle sequenze delle operazioni. In particolar modo, quando ciò
sia possibile, dovrà essere data la preferenza ai blocchi "ad impedimento" rispetto
a quelli a contatto o di forza (a quei blocchi cioè che impediscono l'inserzione
degli organi di manovra rispetto a quelli in cui la manovra può essere tentata ma
viene impedita).
Sui pannelli anteriori di ciascun scomparto dovrà essere riportato:
- schema sinottico con simboli grafici, segnalazioni riguardanti lo stato degli
apparecchi di comando e manovra, eventuali indicatori luminosi di presenza
tensione;
- targa in alluminio anodizzato con spessore di circa 1 mm fissata con viti o rivetti
e completa delle seguenti indicazioni:
a) nome del costruttore o marchio di fabbrica;
b) numero di serie o tipo o sigla di identificazione;
c) tensione nominale;
d) correnti nominali di sbarre e circuiti;
e) contrassegno CEI in quanto l'apparecchiatura deve rispondere alle Norme
specifiche (CEI 17-6) e deve avere ottenuto l'autorizzazione all'uso del relativo
contrassegno;
- cartello monitore di pericolo di folgorazione in alluminio anodizzato, di spessore
di circa 0,5-1 mm e fissato con viti o rivetti 0,5-1 mm.
L'installazione dell'apparecchiatura è prevista all'interno e ad una quota sul l.d.m.
inferiore a 100 m; qualora la quota dovesse risultare superiore, le caratteristiche
che risultano influenzate da tale fattore dovranno essere opportunamente adeguate,
conformemente a quanto previsto dalle Norme CEI 17-6.
Per la posa in opera dell'apparecchiatura la Ditta è tenuta a fornire con sufficiente
anticipo alla D.L. o alla S.A. (o su richiesta di queste), dettagliati disegni di
installazione e la necessaria assistenza per l'esecuzione delle opere edili relative
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all'ancoraggio a pavimento, all'apertura di fori e/o passaggi, all'esecuzione di
cunicoli, pozzetti, etc..
La fornitura dei vari scomparti dovrà avvenire avendo cura che gli stessi siano
protetti contro gli urti e le sollecitazioni derivanti dalle operazioni di carico,
scarico e stivaggio, siano provvisti di una copertura esterna che fornisca una
protezione contro la pioggia e che eviti i depositi di polvere.
In ogni caso, all'atto della messa in servizio dell'apparecchiatura dovrà essere
prevista una accurata pulizia sia interna che esterna, una verifica dell'efficienza di
tutti i movimenti, chiusure, interblocchi, etc., con la sostituzione di tutte le parti
che dovessero risultare non in perfetto stato di conservazione o danneggiate anche
se ciò fosse dipeso da un prolungato deposito in cantiere.
L'apparecchiatura prefabbricata oltre che rispondere a quanto sopra specificato,
dovrà:
- essere conforme alle specifiche riportate negli altri elaborati di progetto
(computo metrico, elenco prezzi, disegni di progetto);
- essere composta dagli scomparti indicati negli altri elaborati di progetto (c.s.d.);
- essere conforme alle citate Norme CEI 17-6. Copia dell'autorizzazione all'uso del
contrassegno CEI dovrà essere fornita su richiesta della S.A. o della D.L.
- contenere apparecchi conformi alle rispettive Norme CEI con certificazione di
conformità rilasciata dal CESI o da laboratori di prove di istituti universitari e
fornibile su richiesta della S.A. o della D.L.;
- essere completa di tutti gli accessori, anche se non esplicitamente indicati, quali
golfari di sollevamento, tiranti di ancoraggio a pavimento, leve di manovra,
fianchi di chiusura, morsetti e contatti ausiliari, etc., necessari però per dare il
quadro in opera perfettamente funzionante.
3.1.3 RELE' DI MASSIMA CORRENTE ELETTRONICO PER M.T.
Il relè di massima corrente dovrà essere montato direttamente sul polo
dell'interruttore a VOR e/o SF6 con il quale realizzerà la protezione e sarà
connesso al meccanismo di apertura del medesimo mediante un organo di
comando (asta) in materiale isolante.
Il relè permetterà il coordinamento delle protezioni della rete per eliminare in
modo rapido e selettivo quella eventuale sezione di impianto che risulti guasto.
Sarà costituito da:
- un TA (solidale col relè) provvisto di avvolgimento primario in serie al polo
protetto dell'IVO e/o ISF6 e di due avvolgimenti secondari;
- un circuito di alimentazione, pilotato dagli avvolgimenti secondari che dovrà
fornire una tensione di alimentazione V1 ed una tensione di segnale V2 circolante
nel polo dell'interruttore;
- Un dispositivo elettronico costituito da tre circuiti di misura e da due
temporizzatori così suddivisi:
a) il primo di misura della I realizzerà la protezione di sovraccarico a tempo
lungo. (Il tempo associato è dipendente della corrente misurata secondo la curva di
intervento I2t = costante);
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b) il secondo di misura della I > realizzerà una prima protezione di corto circuito a
tempo breve (il tempo associato è indipendente);
c) il terzo di misura della I > realizzerà una seconda protezione di corto circuito
istantaneo.
- Un circuito statico realizzato con un diodo controllato che, una volta innescato,
applicherà l'energia necessaria tramite un dispositivo di demagnetizzazione e un
dispositivo meccanico ad accumulo di energia per l'azionamento dell'asta di
apertura dell'interruttore.
Tutte le regolazioni di intervento e di tempo saranno riportate in targa
all'involucro contenente i dispositivi sopra descritti e dovranno avvenire tramite
predispositori a gradini.
Saranno pure riportate le curve di intervento, il pulsante di prova per agire sul
dispositivo meccanico di sgancio dell'interruttore, il segnale di memorizzazione
dell'avvenuto intervento a riarmo manuale.
Nella specifica dovranno essere menzionati i valori delle seguenti grandezze:
- gamma di valori per regolazione di I ;
- gamma di valori per regolazione di I >;
- gamma di valori per regolazione di I >;
- gamma di valori per regolazione di t dipendente;
- gamma di valori per regolazione di t indipendente;
- corrente nominale del TA;
- tensione nominale di esercizio;
- campo di intervento per tempo lungo (A);
- campo di intervento per tempo breve (A);
- campo di intervento istantaneo (A);
- valore corrente limite permanente (A);
- valore corrente limite termica (kA - 1");
- valore corrente limite diatermico (kA cresta).
Prescrizioni:
- errore di scala sulle soglie e sui tempi inferiore al 10%;
- errore proprio di ripetizione per frequenza da 4565 Hz inferiore al 3%;
- campo di temperatura per un buon funzionamento da -10C+50C.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciata dal CESI o da
laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della D.L. o della
S.A.
3.1.4
SCOMPARTO DI M.T. CON SEZIONATORE SOTTOCARICO
Lo scomparto sarà costituito da due celle separate da setto metallico:
- cella arrivo linea;
- cella interruttore di manovra-sezionatore.
La cella arrivo linea sarà completa di:
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- intelaiatura in profilati o lamiera pressopiegata di acciaio per il sostegno dei
terminali dei cavi.
- Sezionatore di terra conforme alle norme CEI 17-4 per la messa a terra del cavo.
Il sezionatore sarà dotato di blocco a chiave (eventuale consenso da interruttore a
monte), di interblocco meccanico oppure a chiave con l'interruttore di manovrasezionatore e di interblocco meccanico con la porta della cella: per poter chiudere
le lame sui contatti di terra è necessario che sia aperto l'interruttore di manovrasezionatore e che sia inserita la chiave prelevata dalla cabina di partenza del cavo
(eventuale).
La porta di accesso alla cella può essere aperta solo dopo aver chiuso il
sezionatore di messa a terra del cavo;
- terna di divisori capacitivi con lampade di segnalazione di presenza tensione.
La cella interruttore di manovra-sezionatore conterrà:
- interruttore di manovra-sezionatore di tipo rotativo con messa a terra dei contatti
all'apertura; conforme alle norme CEI 17-9/74 e successive varianti.
Esso sarà dotato di interblocco meccanico o a chiave con i sezionatori di terra, di
interblocco meccanico con la porta di accesso alla cella.
L'interruttore di manovra-sezionatore non deve poter essere chiuso se prima non è
stata chiusa la porta e non sono stati aperti i sezionatori di messa a terra.
- sezionatore di terra conforma alle norme CEI 17-4/78, dotato di interblocco
meccanico a chiave con l'interruttore di manovra-sezionatore.
- illuminazione interna.
- Oblò posti sulla porta di accesso allo scomparto.
Se indicato in altri elaborati di progetto (computo metrico e/o schemi elettrici) si
potrà avere:
a) comando di sgancio a distanza, mediante bobina di apertura, dell'interruttore di
manovra-sezionatore;
b) comandi di apertura, mediante sganciatore di minima tensione, dell'interruttore
di manovra-sezionatore.
c) scaldiglia anticondensa completa di termostato.
d) motorizzazione.
e) terna di scaricatori di tensione.
f) relè omopolare di terra.
g) terna di divisori capacitivi con lampade di segnalazione di presenza tensione
3.1.5 SCOMPARTO DI M.T. CON SEZIONATORE DI TERRA
Lo scomparto conterrà:
- sbarre in rame elettrolitico supportate da isolatori in resina epossidica;
- intelaiatura in profilati o lamiera pressopiegata di acciaio per il sostegno e
l'ancoraggio dei terminali dei cavi;
- sezionatore di terra conforme alle norme CEI 17-4 per la messa a terra del cavo.
Il sezionatore sarà dotato di blocco a chiave (consenso da interruttore a monte) e
di interblocco meccanico con la porta di accesso allo scomparto: per poter
chiudere le lame sui contatti di terra è necessario che sia inserita la chiave
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prelevata dalla cella di partenza del cavo. La porta di accesso allo scomparto può
essere aperta solo dopo aver chiuso il sezionatore di messa a terra del cavo;
- terna di divisori di tensione capacitivi con lampade di segnalazione di presenza
tensione.
- Oblò posti sulla porta di accesso allo scomparto.
Se indicato in altri elaborati (computo metrico e/o schemi elettrici) si potrà avere:
a) scaldiglia anticondensa completa di termostato;
b) terna di scaricatori di tensione;
c) relè omopolare di terra.
f) Illuminazione interna.
3.1.6 SCOMPARTO DI M.T. PER RISALITA SBARRE
Lo scomparto conterrà:
- sbarre in rame elettrolitico supportate da isolatori in resina epossidiche;
I pannelli anteriori di chiusura saranno chiusi mediante viti in modo che non sia
consentito l'accesso se non con l'impiego di un attrezzo.
3.1.7 SCOMPARTO DI CONTENIMENTO TRASFORMATORE
Lo scomparto dovrà essere della stessa marca degli altri scomparti costituenti
l'apparecchiatura prefabbricata ed in tutto simile (struttura, colore, etc.) ai
medesimi, in modo da costituirne una continuazione uniforme.
Sarà dotato di:
- apertura grigliata di superficie sufficiente a consentire la ventilazione naturale
della macchina funzionante a pieno carico (trasformatori conformi alle tabelle di
unificazione CEI-UNEL).
Le aperture dovranno essere previste anteriormente in basso e sul tetto dello
scomparto.
- porte apribili a cerniera adeguatamente irrigidite e munite di interblocco a chiave
con il sezionatore di terra dello scomparto di protezione del trasformatore: non
dovrà essere possibile l'apertura di entrambe le porte se prima non è stato chiuso il
sezionatore di terra e viceversa il sezionatore di terra non dovrà potersi aprire se
prima non sono state chiuse entrambe le porte.
- guida di scorrimento del trasformatore in profilato unificato ad U.
Se indicato in altri elaborati si potrà avere:
- sbarre in rame isolate per il collegamento, lato M.T., del trasformatore;
- Illuminazione interna.
- Oblò posti sulla porta di accesso allo scomparto.
- Scaldiglia anticondensa completa di termostato.
3.1.8 TRASFORMATORI DI CORRENTE TOROIDALI
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Dovranno rispondere alle caratteristiche costruttive richieste dalle normative CEI
38.1/87 e successive varianti.
Avranno la parte attiva isolata in resina termoindurente.
Il nucleo sarà del tipo chiuso. Dovranno essere del tipo adatto per essere
accoppiati a relè di massima corrente omopolare di terra, avere la possibilità di
montaggio su cavo a barra passante.
Caratteristiche principali:
- tensione di riferimento per l'isolamento 24-36 kV;
- corrente nominale al secondario 1- 5 A;
Dovrà infine essere provvisto di certificazione di conformità rilasciata dal CESI o
da laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o
della D.L.
3.1.9
RELE' OMOPOLARE DI TERRA
Sarà di tipo di massima corrente a tempo indipendente e dovrà assicurare la
protezione di reti contro i guasti verso terra.
Sarà di tipo elettronico e dotato di un circuito per filtrare i disturbi dovuto alle
armoniche superiori alla frequenza di lavoro. Il circuito di misura amperometrico
sarà effettuato con collegamento sui secondari di 3 TA.
Il tutto racchiuso in un contenitore sul cui fronte di targa saranno riportati i
regolatori per la messa a regime e la taratura nonchè il pulsante di prova e di
"reset".
Sarà dotato di contatti ausiliari di intervento.
Caratteristiche principali:
- tensione nominale ausiliaria 48 Vcc;
- tensione di riferimento per l'isolamento 600 V;
- assorbimento a riposo max 15 W;
- assorbimento in funzione max 20 W;
- ingresso amperometrico 1A-5A;
- inserzione su TA regolabile;
3.1.10 TRASFORMATORI DI POTENZA TRIFASI M.T./B.T. IN RESINA
Dovranno essere conformi alle norme CEI 14-4/83-85-88 fasc. 609, S/696,
1057V, 1144V e successive varianti e, per quanto esistenti, alle relative tabelle di
unificazione CEI-UNEL.
Nonché in accordo con le norme DIN 42523-42532, VDE 0532 e IEC n.726.
Il numero, il tipo, tutte le caratteristiche e gli accessori richiesti sono precisati
negli altri elaborati di progetto (disegni, computo metrico e/o specifica).
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I trasformatori saranno installati nella posizione e con le modalità indicate sui
disegni di progetto e, salvo esplicita diversa indicazione della D.L. o di altro
elaborato di progetto, secondo le seguenti prescrizioni.
Ciascuna macchina dovrà essere dotata di dispositivi di bloccaggio dei rulli alle
rotaie o guide di scorrimento in modo che sia impedito qualsiasi spostamento sia
orizzontale che verticale. Le rotaie, costituite da profilati ad U, dovranno essere
saldamente ancorate al pavimento (con zanche o sistema di equivalente
affidabilità) o alla struttura dello scomparto di contenimento a seconda dei casi.
L'installazione dovrà essere eseguita in modo tale che risulti agevole l'estrazione
delle macchine e pertanto:
- i cavi (sia di M.T. che di B.T.) dovranno essere ancorati su propri telai o mensole
di sostegno od allo scomparto di contenimento (se previsto) in modo che non sia
necessario manometterli nell'eventualità di dover estrarre la macchina (a parte
ovviamente l'allentamento dei dadi degli isolatori o dei morsetti);
- tutti gli altri conduttori (ausiliari, di messa a terra, ecc.) saranno provvisti di
capicorda e disposti in modo che sia sufficiente staccare le sole estremità collegata
alla macchina;
- i bloccaggi dei rulli ai profilati di scorrimento saranno amovibili e ottenuti con
perni e copiglie o con bulloni.
Il collegamento del termometro sarà eseguito con cavi flessibili multipolari con
guaina esterna (tipo N1VV-K) di sezione non inferiore a 1,5 mmq.
I cavi saranno posati entro tubazione protettiva in pvc di tipo filettabile (oppure in
acciaio zincato collegate a terra) a partire da una cassetta di derivazione di tipo
stagno (IP 54) in materiale isolante (oppure in lega leggera collegata a terra) e fino
al quadro di B.T. o agli apparecchi di segnalazione acustico luminosa ed ai
dispositivi di sgancio.
Per il collegamento al termometro sarà impiegato tratto di tubo flessibile (guaina
in pvc con spirale interna in pvc rigido) derivati dalla cassetta di cui sopra e
completi alle estremità di raccordi di collegamento.
I raccordi non dovranno essere del tipo a clips strette con viti.
La cassetta di derivazione sarà posta nella zona B.T. e fissata, a seconda dei casi,
alla canaletta porta cavi, od al loro telaio di sostegno, od al fianco del cunicolo od
allo scomparto di contenimento del trasformatore.
Dovrà essere prevista una cassetta di derivazione per ciascuna macchina.
Se l'installazione è prevista entro uno scomparto di contenimento, è riportato, di
solito, sui disegni di progetto il valore della superficie libera di aereazione
necessaria per la ventilazione naturale di ciascuna macchina.
Tale valore deve intendersi al netto della superficie occupata dalle alettature o
dalle griglie ed è calcolata per smaltire le perdite indicate nelle specifiche nel
funzionamento a pieno carico e con una sovratemperatura rispetto alla temperatura
ambiente di 70C per i trasformatori con avvolgimenti incapsulati in resina.
Nel caso in cui il valore della superficie di aereazione non fosse indicato, esso
dovrà essere calcolato secondo i criteri esposti.
Griglie ed alettature dovranno essere costruite in modo che non sia possibile
l'introduzione, anche intenzionale, della mano (interspazio tra due alette non
superiore a 15 mm o maglie con lati di dimensioni non superiori a 40x40 mm.).
Esse dovranno essere previste sia sul coperchio dello scomparto sia nella sua parte
anteriore inferiormente alle porte di accesso.
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Ogni cura dovrà essere usata, durante l'installazione, per evitare che vengano
danneggiati sia i trasformatori stessi sia gli eventuali scomparti di contenimento o
le porte di accesso al locale o le parti murarie (gradini, spigoli di colonne o pareti,
pavimenti, etc.).
In particolare il pavimento e le eventuali scale dovranno essere protetti facendo
scorrere le macchine su tavole di adeguato spessore.
Prima della messa in funzione, ed in ogni caso alla consegna degli impianti, si
dovrà provvedere, se necessario, all'adattamento della tensione di alimentazione
agendo sulle apposite prese e ad un'accurata pulizia delle macchine ed in
particolare dei poli di M.T..
Nel caso siano previsti più trasformatori con la possibilità di funzionamento in
parallelo, essi, oltre ad essere adatti a tale tipo di funzionamento (e quindi avere
stesse tensioni primarie, secondarie e di cortocircuito, appartenere allo stesso
gruppo di collegamento) dovranno essere della stessa marca.
Su richiesta della D.L. dovrà essere fornita una dichiarazione rilasciata dal
costruttore in cui risulti che le caratteristiche delle macchine sono tali da
assicurare il corretto funzionamento in parallelo secondo quanto previsto dalle
norme CEI citate.
Dovranno essere forniti (allegati all'offerta) i seguenti valori:
- corrente a vuoto;
- perdite a vuoto;
- predite in c.c.;
- rendimento a 4/4 di carico e cosfì;
- tensione in c.c.;
- peso della macchina completa;
- dimensioni d'ingombro.
I valori delle perdite (a vuoto in c.c.) e del rendimento non dovranno essere
superiori a quelli indicati. La Committente si riserva la facoltà di rifiutare
macchine con rendimenti inferiori.
3.1.11
CENTRALINA
DI
TRASFORMATORI IN RESINA
CONTROLLO
TEMPERATURA
Sarà costituito da una centralina elettronica per la visualizzazione dei valori
rilevati e dalle sonde di temperatura.
Sonde:
Saranno nel numero di quattro (una per colonna piu' una sulla fase centrale), già
predisposte (montate) sul trasformatore con una cassetta che fungerà da punto di
interconnessione con le linee ausiliarie in cavo.
Ogni sensore termometrico sarà collegato mediante cavo schermato e conduttori
twistati, nonché essere separati da quelli di alta tensione o corrente.
Sezione minima conduttori:
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1) fino a m 10 sez. 0,75 mmq;
2) fino a m 20 sez. 1,0 mmq;
3) oltre i m 20 sez. 1,5 mmq.
Nel caso di rottura di una delle sonde installate sulla macchina, dovrà
corrispondere un segnale di "guasto" sulla centralina attivando il lampeggio del
led corrispondente.
Quando una delle sonde rileva la temperatura impostata in precedenza, dovrà
corrispondere sulla centralina un segnale di allarme acustico-luminoso se di 1
livello, un segnale di allarme e sgancio se di 2 livello, attivando i corrispondenti
led di segnalazione.
Centralina:
Caratteristiche tecniche:
- dimensioni mm 96x96 (esecuzione da quadro);
- circuito di autodiagnosi;
- compensazione cavi sonde;
- protezione contro i disturbi elettrici e magnetici;
- controllo della temperatura da almeno -10 a 200C;
- quattro relè di segnalazione (3 per sonde - uno per guasto);
- alimentazione universale;
- circuito di provalampade;
- display per le temperature;
- diagnostica degli allarmi;
- diagnostica delle sonde;
- indicazione automatica del canale più caldo;
memoria degli eventi e della max temperatura raggiunta;
- porta elettronica a microprocessore.
La centralina dovrà, se alimentata a 220Vca, essere protetta da scaricatori
elettronici.
Tale soluzione evita la possibilità di fulminazione a causa di sovratensioni di
elevata intensità che si verificano quando viene inserita la linea in quanto, di fatto,
tale apparecchiatura è alimentata direttamente dal secondario del trasformatore da
proteggere.
Gli indici di riferimento dei valori di temperatura dovranno essere posizionati
secondo quanto riportato di seguito:
- 100C primo allarme (acustico-luminoso);
- 110C secondo allarme (sgancio);
Si dovrà in ogni caso interpellare il costruttore della macchina.
3.2 APPARECCHIATURE QUADRI B.T.
3.2.1 INVOLUCRI PER QUADRI ELETTRICI B.T.
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Tutti i quadri elettrici (AS e ANS), dovranno essere rispondenti alle norme CEI
17-13/1.
Su ogni carpenteria dovranno essere indicati:
- il nome del costruttore
- riferimento a normative seguite per la costruzione
- tipologia di quadro
- n.di matricola
- natura corrente nominale
- frequenza, tensione nominale e d'isolamento
- tensione ausiliaria
- corrente di c.to-c.to max
- grado di protezione
- condizioni di servizio e sistema di collegamento a terra
- data commessa ed eventuale riferimento a schema elettrico.
Alla consegna degli impianti la Ditta dovrà corredare il quadro con una copia
aggiornata degli schemi (posta in apposita tasca interna), sia dei circuiti principali
che di quelli ausiliari.
Su tale copia dovranno comparire tutte le stesse indicazioni (sigle, marcature,
ecc..) che sono riportate sul quadro.
Per quanto possibile tutte le apparecchiature installate nei quadri dovranno essere
prodotte dalla stessa casa costruttrice.
3.2.1 CARPENTERIE TIPO POWER CENTER (PC)
Il quadro tipo Power Center (PC) dovra' avere le seguenti caratteristiche:
- tensione nominale
: 660 V - 50 Hz
- corrente breve durata ammissibile : max 100 kA (vedi elaborati)
- corrente di cresta ammissibile : max 230 kA (vedi elaborati)
- struttura formata da scomparti di tipo prefabbricato, tra di loro componibili
mediante l'impiego di bulloni e viti
- scomparto singolo autoportante con profilati in lamiera di acciaio dello spessore
minimo di 2,5 mm.
- pannelli, lamiere di separazione e parte in lamiera pressopiegata dello spessore
minimo di 2 mm.
- grado di protezione degli scomparti, installati all'interno, non inferiore a IP30
con portelle chiuse e IP 20 con portelle aperte.
- possibilita' di ampliamento laterale del quadro con l'aggiunta di ulteriori
scomparti
- raffreddamento delle sbarre, connessioni ed apparecchiature di potenza mediante
circolazione naturale dell'aria studiata in modo da non compromettere la
compartimentazione delle celle per evitare che un eventuale sviluppo di aria
ionizzata all'interno di una cella vada ad interessare altre parti in tensione.
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- singolo scomparto costituito da celle contenenti i vari componenti elettrici e
meccanici, separate tra loro con lamiere di segregazione tali da garantire un grado
di protezione IP 2X.
- individuazione, all'interno dei vari scomparti delle seguenti celle zone tipiche:
-- CELLA INTERRUTTORE
-- ZONA SBARRE
-- ZONA CAVI E/O BLINDOSBARRE DI POTENZA
-- CELLA AUSILIARI
piu' dettagliatamente le celle-zone tipiche dovranno essere cosi' costituite:
-- CELLA INTERRUTTORE
La cella interruttore dovra' essere ubicata nella parte frontale del quadro, con
accessibilita' tramite portina incernierata, messa a terra e provvista di serratura a
chiave.
Ogni cella dovra' contenere un solo interruttore di potenza, completo di accessori.
Nelle celle equipaggiate con interruttori in esecuzione sezionabile, dovranno
essere previsti adatti otturatori, azionati automaticamente dallo spostamento
dell'interruttore, tali da garantire un grado di protezione IP2X con portella aperta.
-- ZONA SBARRE
La zona sbarre, situata nella parte centrale del quadro, tra il fronte e il retro, dovrà
contenere, montato su morsettoni isolanti, il sistema di sbarre principali e le sbarre
di derivazione e distribuzione agli interruttori di potenza.
Le sbarre dovranno essere accessibili dal retro dello scomparto, mediante
l'asportazione delle lamiere di protezione utilizzando propri attrezzi.
Le connessioni tra le sbarre di derivazione e gli interruttori dovranno essere
segregate metallicamente rispetto alle uscite degli interruttori stessi.
-- ZONA CAVI E/O BLINDOSBARRE DI POTENZA
La zona cavi di potenza dovra' essere posizionata nella parte posteriore del quadro
e dovra' essere accessibile tramite apparecchiatura della apposita portella
incernierata e messa a terra.
Le uscite cavi relative ai vari interruttori dovranno risultare segregate
individualmente, in modo da permettere l'accesso a ciascuna di esse senza pericolo
di contatti con altre in tensione.
-- CELLE AUSILIARI
Le celle ausiliari potranno essere posizionate indifferentemente sopra la cella
interruttore interessata o a fianco della stessa, in apposito scomparto laterale.
All'interno delle celle dovranno essere previste, in accordo agli schemi elettrici, le
seguenti apparecchiature:
- strumenti di misura;
- commutatori amperometrici e voltmetrici;
- rele' ausiliari per comandi, segnalazioni e allarmi;
- dispositivi di protezione dei circuiti ausiliari;
- lampade di segnalazione;
- morsettiere per circuiti ausiliari.
Le celle ausiliari dovranno essere accessibili dal fronte del quadro, tramite
apertura dell'apposita porta incernierata, messa a terra e munita di serratura.
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-- SBARRE
Le sbarre principali e le sbarre di derivazione dovranno essere realizzate in piatto
di rame elettrolitico, dimensionate per le correnti nominali e di corto circuito
indicate sugli schemi elettrici.
Le sbarre dovranno essere ancorate e sostenute mediante l'impiego di setti
reggisbarre in materiale isolante stampato (resina poliestere con fibra di vetro),
che assicurino la perfetta tenuta agli sforzi elettrodinamici che potrebbero derivare
dalle correnti di corto circuito dell'impianto.
Le sbarre dovranno essere argentate.
Le giunzioni delle sbarre dovranno essere realizzate senza forature, mediante
l'impiego di appositi morsetti.
Le sbarre principali e quelle di derivazione costituiranno un sistema di
distribuzione trifase con neutro.
-- CIRCUITI AUSILIARI
I circuiti ausiliari di comando e segnalazione dovranno essere realizzati con
conduttori flessibili in rame, isolati in pvc non propagante l'incendio, grado di
isolamento minimo 3 kV sezione minima 1,5 mmq (escluso l'interruttore per cui e'
ammessa una sezione di 1 mmq per i propri circuiti ausiliari).
I circuiti amperometrici dovranno essere realizzati con conduttori di caratteristiche
come sopra, ma avranno sezione minima 2,5 mmq.
Ciascuna parte terminale dei conduttori dovra' essere provvista di adatti
terminalini isolati.
Tutti i conduttori dei circuiti relativi alle apparecchiature contenute nei quadri
dovranno essere attestati a morsettiere componibili numerate.
Il supporto isolante dei morsetti dovra' essere in materiale incombustibile e non
igroscopico.
Il serraggio dei terminali nel morsetto dovra' essere del tipo antivibrante per il
collegamento lato cliente.
I morsetti di consegna dei circuiti amperometrici dovranno essere del tipo
cortocircuitabile munito di attacchi per inserzione provvisoria di strumenti.
I morsetti di consegna dei circuiti voltmetrici dovranno essere muniti di attacchi
per derivazioni provvisorie di strumenti.
Le morsettiere destinate ai collegamenti dei cavi esteni dovranno essere
proporzionate per consentire il fissaggio di un solo conduttore a ciascun morsetto.
Dovra' inoltre essere previsto un numero di morsetti di scorta di quantita' pari al
5% dei morsetti utilizzati.
Tutte le apparecchiature normalmente in tensione, montate nella cella ausiliari,
dovranno essere munite di uno schermo isolante, facilmente asportabile, che eviti
contatti accidentali con parti in tensione da parte del personale addetto
all'esercizio.
- I materiali isolanti impiegati nella costruzione dei quadri dovranno essere di tipo
autoestinguente ed essere scelti con particolare riguardo alle caratteristiche di
resistenza alla scarica superficiale ed alla traccia; dovranno inoltre garantire
un'ottima resistenza all'inquinamento ed all'invecchiamento.
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In particolare i materiali isolanti in vetro poliestere, anche se ottenuti per
stampaggio, dovranno essere rispondenti alle caratteristiche prescritte dalle norme
americane NEMA per il tipo GP02.
- I quadri dovranno essere percorsi longitudinalmente da una sbarra di terra in
rame, solidamente imbullonata alla struttura metallica, avente sezione minima pari
a 250 mm2.
- Tutta la struttura e gli elementi di carpenteria dovranno essere francamente
collegati fra loro mediante viti speciali, per garantire un buon contatto elettrico fra
le parti.
- Le porte dovranno essere collegate alla struttura metallica tramite trecciole
flessibili in rame aventi sezione minima pari a 16 mm2.
- La messa a terra degli interruttori in esecuzione sezionabile dovra' essere
assicurata, durante la fase di sezionamento, da una pinza strisciante su un pattino
di rame collegato direttamente alla sbarra di terra.
- Tutti i componenti principali dovranno essere collegati a terra. Su ciascuna
estremita' della sbarra di terra si dovranno prevedere morsetti adatti al
collegamento con cavo all'impianto di messa a terra della cabina.
- I quadri dovranno essere dotati di tutti gli interblocchi necessari per prevenire
errate manovre che possano compromettere, oltre che l'efficienza e l'affidabilita'
delle apparecchiature, la sicurezza del personale addetto all'esercizio
dell'impianto.
In particolare per eventuali interruttori in esecuzione sezionabile e/o estraibile
dovranno essere previsti almeno i seguenti interblocchi meccanici:
- non dovra' essere possibile estrarre o inserire un interruttore in posizione di
CHIUSO,
- con interruttore SEZIONATO o ESTRATTO, non dovra' essere possibile aprire
gli otturatori di sicurezza della cella interessata;
- dovra' essere impedita la manovra degli interruttori che si trovino in una
posizione intermedia fra INSERITO e SEZIONATO.
- Tutta la struttura metallica degli scomparti dovra' essere opportunamente trattata
e verniciata, in modo da offrire una ottima resistenza all'usura, secondo il seguente
ciclo:
- sgrassatura
- decappaggio
- bonderizzazione/zincatura elettrolitica
- passivazione
- essicazione
- verniciatura a polvere epossidica polimerizzata a forno.
L'aspetto delle superfici dovra' essere semilucido, satinato.
Il punto di colore finale dovra' essere GRIGIO RAL 7030 (interno/esterno), od
altro a scelta D.L.
Lo spessore minimo della finitura dovra' essere di 50 micron.
- Gli interruttori dovranno presentare caratteristiche come indicato su schemi e
specifiche relative.
- Tutti gli interruttori di uguale portata e pari caratteristiche dovranno essere fra
loro intercambiabili.
- Gli interruttori in esecuzione estraibile dovranno poter assumere le seguenti
posizioni rispetto alle loro parti fisse:
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- INSERITO: circuiti principali di potenza e circuiti ausiliari collegati,
- ESTRATTO: circuiti principali ed ausiliari sezionati, interruttori fuori cella.
- Gli interruttori in esecuzione sezionabile dovranno poter assumere le seguenti
posizioni rispetto alle relative parti fisse, determinate da altrettante posizioni
fisiche dell'interruttore:
- INSERITO: circuiti principali di potenza e circuiti ausiliari collegati,
- SEZIONATO
IN PROVA: circuiti principali sezionati e circuiti ausiliari collegati,
- SEZIONATO: circuiti principali e circuiti ausiliari sezionati,
- ESTRATTO: circuiti principali ed ausiliari sezionati, interruttori fuori cella.
- La manovra di sezionamento degli interruttori di tipo aperto, dovra' esser
possibile con portella chiusa, per garantire un maggiore grado di sicurezza
all'operatore.
- I quadri dovranno essere completi di tutti gli apparecchi di protezione, misura,
comando e segnalazione, necessari per renderli pronti al funzionamento.
- Gli strumenti di misura dovranno essere adatti per montaggio incassato e muniti
di guarnizione per renderli a tenuta di polvere.
I quadri dovranno essere completi almeno dei seguenti accessori:
- targhette in plexiglass bianche con incisioni in nero
- golfari di sollevamento
- serie di leve e di attrezzi speciali.
3.3 - INTERRUTTORI B.T. ED ACCESSORI
3.3.1 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO
APERTO A TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V Dovrà essere costruttivamente conforme alle norme CEI 17.5/87 e successive
varianti.
Sarà costituito essenzialmente da una struttura metallica rigida di sostegno entro la
quale saranno applicati il complesso dei poli, il dispositivo di comando, le
protezioni e gli accessori d'uso.
Ogni singolo polo sarà composto da un contatto principale fisso superiore in
intimo collegamento con i codoli esterni e col contatto d'arco principale mobile
inferiore per la chiusura o l'apertura di detto tramite un meccanismo di chiusura
dopo aver effettuato il caricamento delle molle a mezzo apposita leva (comando
ad energia accumulata a mezzo molle).
Le dimensioni di ingombro dovranno essere contenute in modo da potersi
utilizzare nelle AS e ANS.
Caratteristiche principali:
- numero poli
: 3-4
- tensione nominale
: 690 V,250v
- tensione di prova
: 3 kV
- frequenza nominale
: 50 Hz
- tensione ambiente di riferimento
: 45C
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- corrente nominale min.
:1250 A.
Il tipo di esecuzione sarà rilevabile dalle tavole di progetto e dalle specifiche, così
pure il valore del potere di interruzione simmetrico ed il valore nominale di
portata espresso in Ampere.
Esecuzione automatica:
- per questa soluzione l'interruttore sarà dotato di appositi dispositivi
magnetotermici eventualmente di tipo elettronico a microprocessore. (Sganciatori
di massima corrente uno per fase). Essi avranno sede sulla parte anteriore del
contenitore con riposto sul fronte dei regolatori di taratura manuale.
Tali dispositivi saranno composti da uno sganciatore termico ad intervento
ritardato che dovrà assicurare la protezione contro i sovraccarichi e di uno
sganciatore magnetico ad intervento istantaneo che dovrà assicurare la protezione
contro i sovraccarichi elevati e i corto circuiti.
Il valore di taratura del primo sarà pari o superiore a quello della corrente
nominale termica dello sganciatore, il secondo pari o superiore a quello della
corrente nominale termica dell'utenza.
I contatti mobili in caso di intervento di tali sganciatori si dovranno aprire.
A tale proposito li dispositivo di apertura e chiusura dovrà visivamente
individuare tre posizioni dei contatti:
a) interruttore chiuso;
b) interruttore aperto manualmente;
c) intermedio interruttore aperto automaticamente dagli sganciatori.
Accessori applicabili:
- spina e cavo per segnalazione a distanza; - contatti ausiliari;
- bobina di apertura solo;
- bobina di chiusura solo;
- motorizzazione.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L..
3.3.2 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO
SCATOLATO A TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000V - In
MAX 800 A
Dovrà essere costruttivamente conformi alle norme CEI 17.5 e successive varianti.
Sarà costituito essenzialmente da una scatola (contenitore) in materiale isolante
stampato nel cui interno saranno racchiuse tutte le parti attive dell'interruttore.
Tali parti attive sono costituite essenzialmente da un contatto principale fisso per
ogni polo situato sulla parte superiore del contenitore in intimo collegamento con i
codoli esterni per l'attestazione delle linee in cavo di partenza; un contatto
principale mobile inferiore ogni polo che permetta tramite una leva di comando
posta sulla parte frontale del contenitore, la chiusura o l'apertura di detto.
Tale operazione dovrà essere indipendente dalla forza o velocità esercitata sulla
leva di manovra in modo da non innescare un arco tra i due contatti, e pertanto
sarà effettuata tramite un meccanismo a scatto.
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Sarà infine di dimensioni d'ingombro contenute in modo da essere utilizzato nelle
AS e ANS.
Caratteristiche elettriche principali:
- numero poli
2-3-4
- tensione nominale
500 V/690 V,125V/250V
- tensione di prova
3 KV
- frequenza nominale
50 Hz
- temperatura ambiente di riferimento 45C
- corrente nominale max
800 A
Il tipo di esecuzione sarà rilevabile dalle tavole di progetto e dalle specifiche, così
pure per il valore del potere di interruzione nominale limite e il valore nominale
della portata espresso in Ampere.
Esecuzione automatica:
- per questa soluzione l'interruttore sarà dotato di appositi dispositivi
magnetotermici. (Sganciatori di massima corrente uno per fase). Essi avranno sede
sulla parte inferiore del contenitore con riposto sul fronte dei regolatori di taratura
manuale.
Tali dispositivi saranno composti da uno sganciatore termico ad intervento
ritardato che dovrà assicurare la protezione contro i sovraccarichi e di uno
sganciatore magnetico ad intervento istantaneo che dovrà assicurare la protezione
contro i sovraccarichi elevati e i corto circuiti.
Il valore di taratura del primo sarà pari o superiore a quello della corrente
nominale termica dello sganciatore, il secondo pari o superiore a quello della
corrente nominale termica dell'utenza.
I contatti mobili in caso di intervento di tali sganciatori si dovranno aprire anche
se la leva di manovra è mantenuta in posizione di chiuso.
A tale proposito la leva di manovra dovrà individuare tre posizioni dei contatti:
a) interruttore chiuso; b) interruttore aperto manualmente;
c) intermedio interruttore aperto automaticamente dagli sganciatori.
Accessori applicabili:
- spina e cavo per segnalazione a distanza;
- contatti ausiliari;
- bobina di apertura;
- bobina di chiusura;
- motorizzazione.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L..
3.3.3 INTERRUTTORE DI MANOVRA-SEZIONATORE DI TIPO
SCATOLATO A TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V - In
MAX 1250 A
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Dovranno essere costruttivamente conformi alle norme CEI 17.11 e successive
varianti.
Saranno costituiti essenzialmente da una scatola (contenitore) in materiale isolante
stampato nel cui interno saranno racchiuse tutte le parti attive dell'interruttore.
Tali parti attive sono costituite essenzialmente da un contatto principale fisso per
ogni polo situato sulla parte superiore del contenitore in intimo collegamento con i
codoli esterni per l'attestazione delle linee in cavo di partenza.
Un contatto principale mobile inferiore ogni polo che permetta tramite una leva di
comando posta sulla parte frontale del contenitore, la chiusura o l'apertura di detto.
Tale operazione dovrà essere indipendente dalla forza o velocità esercitata sulla
leva di manovra in modo da non innescare un arco tra i due contatti, e pertanto
sarà effettuata tramite un meccanismo a scatto rapido.
Saranno infine di dimensioni d'ingombro contenute in modo da essere utilizzati
nelle AS e ANS.
Caratteristiche elettriche principali:
- numero poli
2-3-4
- tensione nominale
690 V/250v
- tensione di prova
3 KV
- frequenza nominale
50 Hz
- temperatura ambiente di riferimento 45C
- corrente nominale max
1250 A
Il tipo di esecuzione sarà rilevabile dalle tavole di progetto e dalle specifiche, così
pure per il valore del potere di interruzione simmetrico e il valore nominale della
portata espresso in Ampere.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L..
3.3.4
RELE' DIFFERENZIALE DI TERRA
Dispositivo avente la funzione di rilevare le correnti di dispersione che si
manifestano per l'inizio di un difetto dell'isolamento negli impianti elettrici ed
agire quale relè indiretto sugli organi di sgancio degli interruttori automatici o di
contattori.
Il dispositivo dovrà essere costruttivamente rispondente alle norme CEI 13.6,
13.10, 13.12 ed essere composto da:
- trasformatore di corrente di tipo toroidale; - dispositivo elettronico sensibile alla
corrente differenziale.
1) Trasformatore di corrente
Sarà costruttivamente conforme alle norme CEI 38.1. Sarà di tipo con nucleo
apribile ed avrà un diametro non inferiore a 80 mm.
Dovrà essere dotato di due avvolgimenti separati. Uno avrà la funzione di rilevare
la corrente differenziale di guasto, l'altro per il circuito di prova.
In quest'ultimo, premendo il tasto TEST del relè, verrà inviato un segnale
corrispondente ad una condizione di guasto che, rilevato dall'altro avvolgimento,
provocherà l'intervento del relè stesso.
Tale operazione permetterà la verifica dell'efficienza dei vari componenti.
2) Relè
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- Tempo
Indipendente
- Temporizzazione
Regolabile 3 sec.
- Segnalazione allarme
a Led
- Pulsante di prova
- Pulsante di riarmo manuale
- Regolazione amperometrica 0.03 30 A
-V
24 125Vcc/110 220Vca
- Frequenza
50 Hz
- Precisione
5%
- Portata contatti
5A
Sarà costruttivamente conforme anche alle norme CEI 41.1 e IEC n 255.
Tale apparecchio sarà in grado di ricevere ed analizzare la corrente differenziale
che si creerà negli avvolgimenti del TA causa guasto a terra. Tale corrente, dopo
un tempo "t" di intervento impostato, ecciterà un relè che provvederà, se previsto,
all'apertura tramite bobina dell'interruttore interessato.
3.3.5
VOLTMETRI E COMMUTATORI VOLTMETRICI
Volmetri
Saranno costituiti da un involucro in bachelite o materiale isolante di forma a
parallelepipedo equipaggiato con le apparecchiature per la visualizzazione a
mezzo indicatore della grandezza da misurare.
Lo strumento sarà del tipo a magnete permanente sia per grandezze alternate che
per quelle continue e di classe 1,5 secondo norme CEI, 13.6/79 - 13.10/79 13.12/80, dovrà avere dimensioni secondo unificazioni DIN 43700 e UNEL
05511, elettromagnete con resistenza interna ed essere in esecuzione antivibrante.
Infine, la scala fittizia dei valori dovrà essere di tipo
intercambiabile secondo le esigenze.
Caratteristiche principali:
- tensione di isolamento
600 V
- tensione di prova
2 KV x 1"
- frequenza di lavoro
50 Hz
- consumo
max 10 VA
Commutatore Voltmetrico
Sarà costruttivamente conforme alle norme CEI e IEC, e essenzialmente costituito
da:
- frontale in materiale plastico, leva di manovra, blocco contatti;
- base per fissaggio su guida DIN se di tipo modulare. Sul frontale verranno
riportate le siglature riferite alle fasi interessate dalla misura; saranno nel numero
di sette (0-3 stellate - 3 concatenate).
intercambiabile secondo le esigenze.
Caratteristiche principali:
- tensione di isolamento
600 V
- tensione di prova
2 KV x 1"
- frequenza di lavoro
50 Hz
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- consumo
max 10 VA
- /5 su TA con scala fittizia
3.3.6
AMPEROMETRI E COMMUTATORI AMPEROMETRICI
Amperometri
Sarà costituito da un involucro in bachelite o materiale isolante di forma a
parallelepipedo equipaggiato con le apparecchiature per la visualizzazione a
mezzo indicatore della grandezza da misurare.
Lo strumento sarà del tipo elettromagnetico sia per grandezze alternate che per
quelle continue e di classe 1,5 secondo norme CEI, 13.6779 - 13.10 - 13.12 dovrà
avere dimensioni secondo unificazioni DIN 43700 e UNEL 05511, elettromagnete
con resistenza interna ed essere in esecuzione antivibrante.
Infine, la scala fittizia dei valori dovrà essere di tipo intercambiabile secondo le
esigenze.
Caratteristiche principali:
- tensione di isolamento
600 V
- tensione di prova
2 KV x 1"
- frequenza di lavoro
50 Hz
- consumo
max 2 VA
- /5 su TA con scala fittizia
Commutatore Amperometrico
Sarà costruttivamente conforme alle norme CEI e IEC, e essenzialmente costituito
da:
- frontale in materiale plastico, leva di manovra, blocco contatti;
- base per fissaggio su guida DIN se di tipo modulare.
Sul frontale verranno riportate le siglature riferite alle fasi interessate dalla misura;
saranno nel numero di quattro (0-1 (R) - 2 (S) - 3(T).
Caratteristiche principali:
- tensione di isolamento
600 V
- tensione di prova
2 KV x 1"
- frequenza di lavoro
50 Hz
- consumo
max 5 VA
- indicatore a 3 cifre
- visualizzazione max 0 999
- alimentazione
220 Vca
Lo strumento dovrà essere dotato, sul fronte di un commutatore "universale" in
modo da predisporre la visualizzazione desiderata.
3.3.7 INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO DI TIPO
MODULARE A TENSIONE NOMINALE NON SUPERIORE A 1000 V - In
MAX 125A
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Dovrà essere costruttivamente conforme alle norme CEI 23-3, IEC 947.2 e
successive varianti.
Sarà costituito da una scatola (contenitore) in materiale isolante stampato nel cui
interno saranno racchiuse tutte le parti attive dell'interruttore.
Tali parti attive sono costituite essenzialmente da un contatto principale fisso per
ogni polo situato sulla parte superiore del contenitore in intimo collegamento con i
codoli esterni per l'attestazione delle linee in cavo di partenza.
Un contatto principale mobile inferiore (uno per ogni polo) che permetta tramite
una leva di comando posta sulla parte frontale del contenitore, la chiusura o
l'apertura di detto.
Tale operazione risulterà essere indipendente dalla forza o velocità esercitata sulla
leva di manovra.
Saranno infine di dimensioni d'ingombro contenute in modo da essere utilizzati
nelle AS e ANS.
Caratteristiche elettriche principali:
- numero poli
2-3-4
- tensione d'isolamento
500 V
- tensione di prova
3 kV
- temperatura ambiente di riferimento 30-40C
- corrente nominale max
125 A
L'esecuzione sarà del tipo a scatto per montaggio su profilato unificato. Saranno
rilevabili dalle tavole di progetto e dalle specifiche, il valore del potere di
interruzione simmetrico e il valore nominale della portata espresso in Ampere.
Esecuzione automatica:
- per questa soluzione l'interruttore sarà dotato di appositi dispositivi
magnetotermici. (Sganciatori di massima corrente uno per fase). Essi avranno sede
sulla parte inferiore del contenitore con riposto sul fronte dei regolatori di taratura
manuale.
Tali dispositivi saranno composti da uno sganciatore termico ad intervento
ritardato che dovrà assicurare la protezione contro i sovraccarichi e di uno
sganciatore magnetico ad intervento istantaneo che dovrà assicurare la protezione
contro i sovraccarichi elevati e i corto circuiti.
Il valore di taratura del primo sarà pari o superiore a quello della corrente
nominale termica dello sganciatore, il secondo pari o superiore a quello della
corrente nominale termica dell'utenza.
I contatti mobili in caso di intervento di tali sganciatori si dovranno aprire.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prove di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L..
3.4 - CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI PORTACAVI
Dovranno essere conformi alle norme CEI .
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- La posa dovrà essere eseguita in modo ordinato secondo percorsi orizzontali o
verticali, paralleli o perpendicolari a pareti e/o soffitti, senza tratti obliqui ed
evitando incroci o accavallamenti non necessari.
Dovranno essere evitate le giunzioni su tubi di tipo corrugato o di tipo flessibile o
di diametro diverso.
Per le giunzioni fra tubazioni rigide e tubazioni flessibili dovranno essere
impiegati gli adatti raccordi previsti allo scopo dal costruttore del tubo flessibile. Il
serraggio con clips strette con viti è ammesso solo sul lato tubo rigido e se non
viene abbassato il grado di protezione previsto per l'impianto.
In mancanza di indicazioni o prescrizioni diverse sulle tavole di progetto, nei
locali umidi o bagnati o all'esterno canalette e tubazioni saranno in materiale
isolante e tutti gli accessori per la messa in opera, quali mensole o staffe di
sostegno per le canalette, morsetti di fissaggio per i tubi, dovranno essere in
materiale plastico o in acciaio inossidabile.
All'interno di detti locali le varie parti costituenti le canalette (tratti rettilinei,
curve etc.) dovranno essere collegate fra loro mediante bulloni in nylon o in
acciaio inossidabile.
Negli impianti in vista (generalmente stagni) l'ingresso di tubi in cassette,
contenitori e canalette dovrà avvenire tramite adatto pressatubo senza abbassare il
grado di prestazione previsto.
Per consentire l'agevole infilaggio e sfilaggio dei conduttori il rapporto fra il
diametro interno del tubo protettivo ed il diametro del fascio di cavi contenuti
dovrà essere almeno pari a:
- 1,5 per le linee luce, fm e simili;
- 1,5 per le linee telefoniche; - 1,5 per i cavi coassiali di impianto TV.
Il diametro delle tubazioni non dovrà comunque essere inferiore a quello riportato
sui disegni di progetto. Analogamente alle dimensioni delle canalette portacavi
non dovranno essere inferiori a quelle riportate sui disegni e, salvo diversa
indicazione o in assenza di dimensione, le canalette dovranno essere dimensionate
per portare i cavi su un unico strato.
Sempre allo scopo di facilitare l'infilaggio non dovranno essere eseguite più di due
curve, o comunque curve per più di 180 sulle tubazioni protettive senza
l'interposizione di una cassetta di transito. Analogamente nei tratti rettilinei non
dovrà essere superata la lunghezza di 10 m senza l'interposizione di una cassetta
rompitratta.
Le tubazioni interrate dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche costruttive
e di posa: (salvo diversa prescrizione di progetto o indicazione della D.L.)
- Essere di materiale termoplastico (pvc) e dotate di sufficiente resistenza allo
schiacciamento;
- Avere i giunti di tipo a bicchiere sigillati con apposito collante, o di tipo filettato
per evitare lo sfilamento e le infiltrazioni di acqua;
- Essere posate a non meno di 0,7 m di profondità, avendo cura di stendere sul
fondo dello scavo e sopra il tubo, una volta posato, uno strato di sabbia di circa 10
cm di spessore; i tratti interrati, ove sia prevedibile il transito di automezzi,
dovranno essere protetti con copponi di calcestruzzo vibrato.
- Dovranno essere previsti pozzetti di ispezione in corrispondenza ai cambiamenti
di direzione e ad intervalli non superiori a 15 m nei tratti rettilinei;
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- I tratti rettilinei orizzontali dovranno essere posati con pendenza verso un
pozzetto per evitare il ristagno dell'acqua;
- Il tratto entrante nel fabbricato deve essere posato con pendenza verso l'esterno,
per evitare l'ingresso di acqua;
- Dopo aver infilato i cavi, le estremità all'interno e/o all'esterno del fabbricato
dovranno essere chiuse con un tappo e sigillate o con un passacavo stagno
secondo quanto indicato sui disegni;
- Tutti i pozzetti dovranno essere senza fondo, o comunque con fori adeguati ad
evitare il ristagno dell'acqua.
Prima della chiusura di tracce o scavi, e di eventuali controsoffitti e/o pavimenti
sopraelevati, dovrà essere avvisato con sufficiente anticipo il D.L., in modo da
consentire un esame a vista delle modalità con cui è stata effettuata la posa delle
canalizzazioni.
- Tutte le variazioni dei percorsi rispetto a quelli di progetto dovranno essere
preventivamente approvate dalla D.L., ed essere riportate sui disegni da
consegnare alla Committente al termine dei lavori stessi.
3.4.1 CANALETTA (ASOLATA) IN ACCIAIO ZINCATO
Sarà forata (asolata) e ottenuta da lamiera di acciaio protetta con zincatura a fuoco
sendzimir oppure, se indicato nel computo metrico o nella specifica, con zincatura
a fuoco per immersione dopo le lavorazioni foratura e piegatura, corredata di
coperchio.
I fianchi dovranno avere un'altezza di almeno 50 mm e lo spessore non dovrà
corrispondere a quello indicato in altri elaborati.
Per la sospensione saranno impiegate , per quanto possibile, mensole ancorate sia
a profilati fissati a soffitto, sia con tasselli direttamente a parete in modo da avere
sempre un lato libero. La distanza fra due sostegni non dovrà essere superiore a
1.5 m e comunque tale che la freccia d'inflessione non risulti superiore a 5 mm.
La distanza della canaletta dal soffitto o da un'altra sovrapposta dovrà essere di
almeno 20 cm.
Il collegamento fra due tratti dovrà avvenire mediante giunti di tipo telescopico o
ad incastro in modo da ottenere la perfetta continuità del piano di scorrimento dei
cavi ed evitarne l'abrasione durante la posa oppure impiegando giunti ad angolo di
tipo esterni e piastre coprigiunto interne.
Per eseguire cambiamenti di direzione, variazioni di quota, di larghezza, ecc.,
Dovranno essere impiegati gli accessori allo scopo previsti dal costruttore in modo
da ridurre al minimo, e per dimostrata necessità, gli interventi quali tagli,
piegature, etc, In ogni caso gli spigoli che possono danneggiare i cavi dovranno
essere protetti con piastre terminali coprifilo.
Per il collegamento delle varie parti dovranno essere impiegati non meno di
quattro bulloni in acciaio zincato o cadmiato di tipo con testa tonda e larga posta
all'interno della canaletta e muniti di rondella.
Nel caso fosse necessario il coperchio, questo verrà indicato di volta in volta nel
computo metrico estimativo o nella specifica dei materiali e dovrà essere
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asportabile per tutta la lunghezza anche in corrispondenza degli attraversamenti di
pareti.
Per la canaletta zincata per immersione dovrà essere ripristinata la protezione nei
punti in cui dovesse essere indispensabile intervenire con tagli, brusche piegature,
fori, etc., oltre ovviamente alla zincatura per immersione potranno essere
impiegate vernici catodiche rispetto allo zinco, quali minio o cromato di Pb.
3.4.2
PASSERELLA A TRAVERSINE IN ACCIAIO ZINCATO
Potra' essere impiegata per il fissaggio di linee in cavo di tipo a formazione
multipolare con guaina o cavi unipolari superiori a 25 mmq (es. RG7OR/4 RG7R/4 - N1VV-K - FG70R/4 FG7R/4).
Sarà altresì impiegata nei cavedi a sviluppo verticale e aperti per tutta la loro
lunghezza.
Sarà costituita da listelli in profilato a "C" in acciaio pesante zincato a fuoco di
lunghezza appropriata, secondo le esigenze in modo che risultino max due strati di
cavi, fissati a mezzo morsetti fissacavi scorrevoli affiancati in materiale isolante
antiurto, completi di vite e piastra di bloccaggio.
3.4.3
CANALETTA IN ACCIAIO ZINCATO IP 40-44
Vale, in generale, quanto descritto per la canaletta di tipo asolata.
La canaletta sarà dotata di coperchio fissato o a scatto o mediante moschettoni e
asportabile per tutta la lunghezza anche in corrispondenza agli attraversamenti di
pareti, e sara' di tipo chiuso anziche' asolata.
Di volta in volta risulta precisato sui disegni o nel computo metrico il grado di
protezione richiesto.
Particolare cura dovrà essere posta affichè non risulti abbassato in corrispondenza
di giunzioni, collegamenti con tubi eventualmenti derivantesi dalla canaletta,
cassette di derivazione, contenitori, etc.
3.4.4 TUBAZIONI IN ACCIAIO ZINCATO
Tubo in acciaio zincato
Sarà in acciaio trafilato con sezione circolare zincato.
Sarà impiegato quando ritenuto necessario per la posa in vista all'interno (a
parete, a soffitto, nel controsoffitto o sotto pavimento sopraelevato).
Nel caso di impiego per l'esecuzione di impianti stagni (grado di protezione non
inferiore a IP 44) dovranno essere impiegati i seguenti accessori in acciaio zincato:
per le giunzioni - manicotti o raccordi in tre pezzi;
per i cambiamenti di direzione - curve ampie o curve ispezionabili stagne;
(oppure potrà essere adottato il sistema della piegatura diretta evitando però che si
abbiano strozzature, diminuzioni della sezione e danneggiamenti della zincatura);
per i collegamenti a canalette o contenitori - ghiera e controghiera.
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Nel caso di impiego in impianti in cui non sia richiesta l'esecuzione stagna
potranno essere impiegati manicotti, curve e raccordi in lega leggera di tipo
apribile, serrati sul tubo con cavallotti e viti.
Dovrà in ogni caso essere garantita la continuità elettrica fra le varie parti, ed
essere effettuata la messa a terra alle estremità.
Tubo flex in acciaio zincato con rivestimento in PVC (GUAINA)
Sarà costituito da un tubo flessibile a spirale in acciaio zincato a doppia
aggraffatura con rivestimento esterno in guaina morbida di pvc autoestinguente
con campo di temperatura di impiego da -15C a +80C.
La guaina esterna dovrà presentare internamente delle nervature elicoidali in
corrispondenza all'interconnessione fra le spire del tubo flessibile e ciò allo scopo
di assicurare una perfetta aderenza ed evitare che si abbiano a verificare
scorrimenti reciproci.
Per il collegamento a tubi di altro tipo, canalette, cassette di derivazione o di
morsettiere dei motori, contenitori etc., dovranno essere impiegati esclusivamente
i raccordi metallici previsti allo scopo dal costruttore e costituiti da: corpo (del
raccordo), manicotto con filettatura stampata per protezione delle estremità
taglianti e per la messa a terra, guarnizione conica, ghiera di serraggio e
controdado o manicotto filettato a seconda che il collegamento sia con cassette,
canalette o contenitori, oppure con tubi filettati.
In ogni caso non è ammesso bloccare le estremità del tubo flessibile con raccordi
del tipo a clips serrate con viti.
3.4.5 TUBO RIGIDO IN P.V.C, 850C IP40-55
Sarà della serie pesante a bassissima emissione d'alogeni e
resistente alla prova del filo incandescente a 850C, con grado di compressione
minimo di 750 N conforme alle tabelle CEI-UNEL 37118 e alle norme CEI 23-8 e
provvisto di marchio italiano di qualità.
Potrà essere impiegato per la posa a pavimento (annegato nel massetto e ricoperto
da almeno 15 mm di malta di cemento) oppure in vista (a parete, a soffitto, nel
controsoffitto o sotto il pavimento sopraelevato).
Non è ammessa la posa interrata (anche se protetto da manto di calcestruzzo) o in
vista in posizioni dove possa essere soggetto a urti, danneggiamenti etc..
Le giunzioni e i cambiamenti di direzione dei tubi potranno essere ottenuti sia
impiegando rispettivamente manicotti e curve con estremità a bicchiere conformi
alle citate norme e tabelle.
Sarà anche possibile eseguire i manicotti e le curve a caldo sul posto di posa.
Nel caso sia adottato il secondo metodo le giunzioni dovranno essere eseguite in
modo che le estremità siano sovrapposte per un tratto pari a circa 1-2 volte il
diametro nominale del tubo e le curve in modo che il raggio di curvatura sia
compreso fra 3 e 6 volte il diametro nominale del tubo. Tubazioni e accessori
avranno marchio IMQ.
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Nella posa in vista la distanza fra due punti di fissaggio successivi non dovrà
essere superiore a 1 m, in ogni caso i tubi devono essere fissati in prossimità di
ogni giunzione e sia prima che dopo ogni cambiamento di direzione.
In questo tipo di posa, per il fissaggio saranno impiegati collari singoli in acciaio
zincato e passivato con serraggio mediante viti trattate superficialmente contro la
corrosione e rese imperdibili; oppure saranno impiegati collari c.s.d. in materiale
isolante, oppure morsetti in materiale isolante sempre serrati con viti (i tipi con
serraggio a scatto sono ammessi all'interno di controsoffitti, sotto pavimenti
sopraelevati, in cunicoli o analoghi luoghi protetti).
Collari e morsetti dovranno essere ancorati a parete o a soffitto mediante chiodi a
sparo o viti e tasselli in plastica.
Nei locali umidi o bagnati e all'esterno, degli accessori di fissaggio descritti
potranno essere impiegati solo quelli in materiale isolante, le viti dovranno essere
in acciaio nichelato o cadmiato o in ottone.
Nei casi in cui siano necessarie tubazioni di diametro maggiore a quelli
contemplati dalle citate norme CEI 23-8, potranno essere impiegati tubi in PVC
del tipo con giunti a bicchiere con spessore non inferiore a 3 mm per i quali siano
stati eseguiti, a cura del costruttore, le prove previste dalle norme CEI 23-8
(resistenza allo schiacciamento, all'urto, alla fiamma, agli agenti chimici e di
isolamento) oppure tubi in PVC conformi alle norme UNI 7441-75-PN10. Per la
posa interrata dovranno essere impiegati tubi in PVC conformi alle norme UNI
7441-75- PN16.
3.4.6 TUBO FLESSIBILE IN P.V.C. SERIE PESANTE (CORRUGATO)
Sarà conforme alle norme CEI 23-14 e alle tabelle CEI-UNEL 37121/70
(serie pesante) in materiale autoestinguente, provvisto di marchio italiano di
qualità.
Sarà impiegato esclusivamente per la posa sottotraccia a parete o a soffitto
curando che in tutti i punti risulti ricoperto da almeno 20 mm di intonaco oppure
entro pareti prefabbricate del tipo a sandwich. Non potrà essere impiegato nella
posa in vista, o a pavimento, o interrata (anche se protetto da manto di
calcestruzzo) e così pure non potranno essere eseguite giunzioni se non in
corrispondenza di scatole o di cassette di derivazione.
I cambiamenti di direzione dovranno essere eseguiti con curve ampie (raggio di
curvatura compreso fra 3 e 6 volte il diametro nominale del tubo).
Avrà una resistenza allo schiacciamento non inferiore a 750 N secondo quanto
previsto dalle norme CEI 23.25.
3.4.7 CAVIDOTTO IN PVC CORRUGATO PESANTE PER POSA
INTERRATA
Sarà della serie pesante con grado di compressione minima di 1250 N
conforme alle tabella UNEL 37118 e alla norma CEI 23.8 - 23.29.
33
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Sarà in materiale autoestinguente provvisto di marchio IMQ. Sarà impiegato
esclusivamente per la posa interrata curando che in tutti i punti risulti ricoperto da
almeno 70 cm lungo le tratte e 40 cm in prossimità dei pozzetti.
Lungo le tratte, ogni 25 metri max, saranno installati dei pozzetti in cemento con
chiusino pure in cemento se entro le zone a verde; in ghisa se zone carrabili, cortili
o pavimentate.
Sarà dotato di cavetto interno in acciaio zincato
3.5 CAVI e CONDUTTORI
3.5.1 CAVI PER M.T. TIPO RG5H1R/32-40 PER TENSIONI DI
ESERCIZIO FINO 36 KV
Saranno costruttivamente conformi alle Norme CEI 20.11; 20.21; 20.27 e succ.
varianti e provvisti di Marchio Italiano di Qualità (IMQ).
Saranno essenzialmente costituiti da:
a) CONDUTTORE: il conduttore (da 14) sarà formato da corde rigide o da fili a
resistenza ohmica secondo le prescrizioni CEI 20.29 classe 2.
b) ISOLANTE: per l'isolamento delle singole anime sarà impiegata una
composizione a base di EPR (etilene-propilene) di qualità G5 ad elevate
caratteristiche meccaniche ed elettriche (CEI 20.13). Avrà elevata resistenza
all'invecchiamento termico, al fenomeno delle scariche parziali e all'Azoto che
consentirà maggior temperatura di esercizio dei conduttori.
c) STRATI SEMICONDUTTORI: saranno costituiti da mescole vulcanizzate a
base di elastomero sintetico e saranno estrusi contemporaneamente all'isolamento
in modo da ridurre notevolmente il livello delle scariche parziali.
d) DISTINZIONE DEI CAVI A PIU' ANIME: per i cavi con grado di isolamento
fino a 12 KV la distinzione delle singole fasi dovrà essere effettuata per
colorazione dell'isolante. Per quelli con grado superiore la distinzione delle fasi
dovrà essere effettuata mediante interposizione di un nastro colorato tra lo strato
semiconduttivo e lo schermo.
e) SCHERMO (armatura): per ogni singolo conduttore dovrà essere previsto uno
strato (schermatura) a fili di rame, posta sotto la guaina di protezione esterna. La
schermatura sarà poi collegata a terra.
f) PROTEZIONE ESTERNA: la guaina protettiva esterna sarà costituita da una
speciale mescola di pvc di qualità rz. La guaina sarà di color rosso rispondente alle
prescrizioni CEI 20.22; 20.19; 20.35.
g) INSTALLAZIONE: per quanto concerne il tipo di posa, raggi di curvatura,
temperatura di posa, etc., si dovranno seguire scrupolosamente le prescrizioni
imposte dalle normative CEI 11.17 che ne regolano la materia.
L'attestazione ai poli delle apparecchiature di sezionamento o interruzione sarà
effettuata a mezzo capicorda a pinzare con pinzatrice idraulica in modo che il
contatto tra conduttore e capicorda sia il più sicuro possibile.
h) DEFINIZIONE DELLA SIGLA:
R
= a corda rigida rotondata
G5
= tipo di isolante (EPR)
H1
= particolarità costruttiva (schermo)
34
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R
= materiale della guaina esterna
32/40 = grado di isolamento indicante la tensione di prova espressa in KV e
frequenza industriale su pezzatura per 15 minuti.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prova di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L.
3.5.2 CAVI TIPO FG7R/0.6-1
ESERCIZIO FINO 1 KV
FG50R/0.6-1 PER TENSIONI DI
Saranno costruttivamente conformi alle Norme CEI 20.11; 20.21; 20.27;
20.19; 20.34- 20.19 e succ. varianti e provvisti di Marchio Italiano di Qualità
(IMQ).
Saranno essenzialmente costituiti da:
a) CONDUTTORE: il conduttore sarà formato da corde flessibili o da fili a
resistenza ohmica secondo le prescrizioni CEI 20.29 classe 2.
b) ISOLANTE: per l'isolamento delle singole anime sarà impiegata una
composizione a base di EPR (etilene-propilene) di qualità G7 ad elevate
caratteristiche meccaniche ed elettriche (CEI 20.13). Avrà elevata resistenza
all'invecchiamento termico, al fenomeno delle scariche parziali e all'Azoto che
consentirà maggior temperatura di esercizio dei conduttori.
c) ISOLAMENTO INTERMEDIO: sull'insieme delle anime dei cavi multipolari,
sarà' predisposto un riempitivo non igroscopico.
d) DISTINZIONE DEI CAVI A PIÙ' ANIME: la distinzione delle anime dovra'
essere eseguita secondo le tabelle UNEL 00722-78 per cavi di tipo "S" (senza
conduttore di protezione) e cosi' suddivisa:
- bipolari: blu chiaro, nero; - tripolari: blu chiaro, nero, marrone;
- quadripolari: blu chiaro, nero, marrone, nero. (per questa formazione si dovra'
provvedere a distinguere una delle due anime nere con nastratura di diverso
colore).
- unipolari: nero (ogni singola anima dovra' essere distinta con nastratura di
differente colore come per la formazione quadripolare).
e) PROTEZIONE ESTERNA: la guaina protettiva esterna sarà costituita da una
speciale mescola in PVC con colorazione grigia secondo Tabelle UNEL 00721-69
del tipo non propagante l'incendio e a bassa emissione di gas corrosivi secondo
CEI 20.19; 20.22; 20.38.
f) INSTALLAZIONE: per quanto concerne il tipo di posa, raggi di curvatura,
temperatura di posa, etc., si dovranno seguire scrupolosamente le prescrizioni
imposte dalle normative che ne regolano la materia, nonché' le raccomandazioni
da parte delle Case Costruttrici 20.19; 20.22; 20.38.
L'attestazione ai poli delle apparecchiature di sezionamento o interruzione sarà
effettuata a mezzo capicorda a pinzare con pinzatrice idraulica in modo che il
contatto tra conduttore e capicorda sia il più sicuro possibile.
g) DEFINIZIONE DELLA SIGLA:
F
= a corda flessibile rotonda
G7
= tipo di isolante (EPR)
O
= formazione multipolare-anime cordate
35
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R
= materiale della guaina esterna in gomma
4
= grado di isolamento indicante la tensione di prova espressa in KV a
frequenza industriale su pezzatura per 15 minuti.
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prova di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della D.L.
3.5.3 CONDUTTORI TIPO N07V-K
Saranno costruttivamente conformi alle Norme CEI 20.11; 20.21; 20.27;
20.29; 20.22 e succ. varianti e provvisti di Marchio Italiano di Qualità (IMQ).
Saranno essenzialmente costituiti da:
a) CONDUTTORE: sarà' del tipo a corda flessibile di rame ricotto non stagnato.
b) ISOLANTE: sarà' del tipo in PVC (polivinilcloruro) di qualità' TI1 secondo
CEI 20.20; 20.22; 20.37; 20.38.
c) INSTALLAZIONE: per questo tipo di cavo sarà' ammessa la posa in condutture
o canalizzazioni in PVC o resina, oppure in tubazioni metalliche e/o canalette.
d) DEFINIZIONE DELLA SIGLA:
N
= riferimento alle Norme Nazionali
07
= tensione nominale Uo/U 450/750V
V
= materiale isolante (PVC)
K
= tipo di conduttore a corda flessibile
Dovrà essere provvisto di certificazione di conformità rilasciato dal CESI o da
laboratori di prova di Istituti Universitari e fornibile su richiesta della S.A. o della
D.L.
3.6
GRUPPO ELETTROGENO
3.6.1 MOTORE DIESEL
Il motore sarà previsto con avviamento ed arresto automatici, e sarà dotato di:
- raffreddamento ad acqua o ad aria secondo quanto eventualmente richiesto in altro elaborato;
- avviamento elettrico ottenuto con motore stagno (grado di protezione non inferiore a IP44).
- filtri dell'aria, dell'olio e del combustibile;
- apparecchi di controllo per l'impiego specifico del motore nell'esecuzione automatica, quali il
pressostato per l'olio, il termostato per il motore o per l'acqua, (per i motori raffreddati ad
acqua), i dispositivi di controllo di sovravelocità;
- manometro per l'olio;
- termometro per l'acqua o per l'olio, rispettivamente per i motori raffreddati ad acqua e ad aria;
- dispositivo elettromagnetico di arresto di emergenza per l'intercettazione del carburante di
alimentazione;
- silenziatore per i gas di scarico con elementi a risonanza e ad assorbimento accoppiati in un
unico corpo in lamiera di acciaio saldata e protetta con vernici resistenti alle alte temperature,
completo di isolamento acustico e termico ottenuto con materiali resistenti fino a 500C,
conforme alle disposizioni di legge in materia.
- Scaldiglia di preriscaldamento dell'olio completa di termostato di regolazione.
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- Supporti antivibranti interposti fra motore-alternatore e basamento, e fra basamento e blocco
di fondazione in calcestruzzo oppure (se non è richiesto il blocco di fondazione) fra basamento e
pavimento.
- Vaschetta di lamiera di acciaio zincato alta 2-3 cm e il più possibile larga (compatibilmente
con la necessità di estrarla) posata sotto il motore per raccogliere olio e/o gasolio che dovessero
gocciolare dal motore medesimo.
- Olio di primo riempimento.
Per il collegamento dei vari apparecchi di cui è dotato il motore (termostati, pressostati, etc,)
saranno impiegati cavi uni o multipolari flessibili provvisti di guaina antiabrasiva (tipo N1VVK).
I cavi saranno posati entro tubazioni flessibili in acciaio zincato con doppia aggraffatura e
guaina esterna in pvc).
Le tubazioni saranno saldamente supportate e distanziate in modo da non subire danneggiamenti
a causa delle vibrazioni e delle elevate temperature che possono raggiungere alcuna parti del
motore.
Per giunzioni, collegamenti, etc., dovranno essere impiegati esclusivamente gli accessori previsti
allo scopo del costruttore.
Non è ammesso bloccare le estremità delle tubazioni con raccordi del tipo con clips strette con
viti.
3.6.2 GENERATORE
Alternatore sincrono trifase di tipo protetto adatto all'installazione all'interno, conforme alle
norme CEI 2-40 rispondente alle seguenti caratteristiche:
- potenza nominale:
200 KVA - 400V
- fattore di potenza del carico:
0,8 in ritardo
- servizio:
continuo
- temperatura ambiente:
40C
- grado di protezione non inferiore a:
IP 22
L'alternatore sarà completo di gabbia smorzatrice e di dispositivo di autoregolazione della
tensione.
La morsettiera sarà posta entro una cassetta stagna (grado di protezione non inferiore a IP44) in
lega leggera pressofusa o in materiale isolante.
3.6.3 BATTERIA
Batteria di accumulatori al Pb di tipo ermetico di adeguata capacità completa di:
- Involucro di contenimento in acciaio verniciato con smalto resistente all'acido previo
trattamento con due mani antiruggine.
L'involucro dovrà essere costruito in modo da mantenere la batteria sollevata dal pavimento,
dovrà presentare un grado di protezione non inferiore a IP40 e dovrà essere apribile in modo da
rendere agevole la normale manutenzione della batteria.
- Cavi collegamento al carica batterie nel quadro elettrico ed al motorino di avviamento protetti
da tubo flessibile con spirale interna in acciaio zincato a doppia aggraffatura e guaina in pvc e
adatti raccordi di collegamento c.s.d.
Dovranno essere costruttivamente conformi alle norme CEI.
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3.6.4 TUBO DI SCARICO DEI GAS DI COMBUSTIONE
Il tubo se non diversamente specificato in altro elaborato di progetto, sarà in acciaio inossidabile
AISI 316 saldato e sarà completo di giunto elastico di raccordo, di controflangia di collegamento
e, per la parte situata entro il locale, di isolamento termico c.d. per il silenziatore.
Il tubo avrà spessore di 1 mm per diametri fino a 100 mm, 1.5 mm per diametri compresi fra 100
mm , 250 mm e 2 mm per diametri superiori a 250 mm e sarà coibentato con almeno 6 cm di
lana minerale, avente una densità di 30 kg/mc ed una conduttività termica di 0,035 kcal/mhC.
3.6.5 APPARECCHI PER ARRESTO
L'arresto in caso di emergenza dovrà essere possibile agendo sugli apparecchi previsti allo scopo
ed installati nella posizione indicata sui disegni.
Gli apparecchi consistono in un interruttore per il sezionamento della linea destinata
all'alimentazione del carica-batterie e delle scaldiglie, ed in un pulsante agente sul dispositivo di
blocco del gruppo.
Essi, come indicato negli elaborati di progetto, saranno posti entro cassetta stagna (grado di
protezione non inferiore a IP 55) in lamiera di acciaio verniciata dotata di portina con vetro
frangibile antischeggia e serratura a chiave e di martelletto di frattura con catenella e supporto
fissato a parete.
La cassetta sarà di tipo sporgente o da incasso a seconda delle esigenze o delle indicazioni della
D.L.
3.6.6 SERBATOIO INCORPORATO
Sarà conforme alle prescrizioni di legge vigenti, in lamiera di acciaio con giunzioni saldate,
saldamente ancorato al basamento e protetto contro vibrazioni, urti e calore emanato dal motore
e dal tubo di scappamento.
Avrà capacità proporzionata alla potenza del motore.
Nel collegamento con il motore saranno interposti dei tratti flessibili corazzati di raccordo.
Per lo scarico del troppo pieno sarà munito di tubazione, priva di qualsiasi organo di
intercettazione, fino al serbatoio di servizio o di stoccaggio.
Sarà inoltre provvisto di interruttori di livello:
- per il comando di avviamento e di arresto della pompa di alimentazione del carburante;
- per la segnalazione ottica ed acustica sia del livello minimo che massimo;
- per il comando della elettrovalvola di intercettazione, che sarà del tipo adatto per gasolio e
normalmente aperta in assenza di alimentazione elettrica.
Verrà installata nel pozzetto del serbatoio di stoccaggio sulla tubazione di aspirazione delle
elettropompe a valle della saracinesca a strappo e sarà comandata, in chiusura, dall'interruttore
di massimo livello (allarme) nel serbatoio.
3.6.7
QUADRO INTERVENTO AUTOMATICO G.E.
Il quadro elettrico di comando e controllo sarà di tipo ad armadio per installazione all'interno
appoggiato a pavimento, dovrà essere rispondente alle prescrizioni di Legge e conforme alle
Norme CEI.
38
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Sarà costituito da una robusta intelaiatura metallica in profilati di acciaio o in profili tubolari di
acciaio con spessore minimo di 2 mm o in lamiera di acciaio piegata ed irrigidita di spessore di
almeno 2 mm.
L'involucro sarà costituito da pannelli in lamiera di almeno 1,5 mm di spessore ribordati, saldati
e fissati all'intelaiatura con viti.
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La porta sarà apribile a cerniera, dotata di chiusura a chiave e maniglie isolanti e provvista di
adeguati irrigidimenti per evitare deformazioni o svergolamenti. Il grado di protezione
dell'involucro dovrà essere non inferiore a IP44.
Tutte le parti in acciaio del quadro, sia interne che esterne, dovranno essere accuratamente
verniciate a forno con smalti a base di resine epossidiche previo trattamento protettivo
(sgrassatura, fosfatazione e due mani di antiruggine). Le parti non verniciate, ed in particolare la
bulloneria, dovranno essere state sottoposte a trattamenti protettivi superficiali (zincatura,
zincocromatura, cadmiatura).
Tutti i materiali isolanti impiegati saranno di tipo incombustibile o non propagante la fiamma.
L'esecuzione dovrà essere conforme alle prescrizioni seguenti:
- i cablaggi dei circuiti ausiliari dovranno essere eseguiti con conduttori flessibili isolati in pvc
(cavo N07V-K) aventi sezioni non inferiori a 1,5 mmq, dotati di capicorda a compressione
isolati e di collari di identificazione. Essi dovranno essere disposti in maniera ordinata e, per
quanto possibile, simmetrica entro canalette in pvc munite di coperchio e ampiamente
dimensionate.
Le canalette dovranno essere fissate mediante viti autofilettanti, o con dado o rivetti,
interponendo in tutti i casi una rondella. Non è ammesso l'impiego di canalette autoadesive.
Sulla porta saranno montati solo apparecchi di comando e segnalazione (pulsanti, selettori,
commutatori, indicatori luminosi, etc) appartenenti ai circuiti ausiliari o strumenti di misura
indicatori (esclusi quindi i contattori di misura dell'energia), apparecchi cioè per il collegamento
dei quali non siano necessari conduttori di sezione superiore a 1,5 mmq.
Tali conduttori dovranno essere raccolti in fasci, protetti con guaina o spirale in plastica ed avere
lunghezza sufficiente ad evitare sollecitazioni di trazione o strappi a pannello completamente
aperto.
Tutti i conduttori di neutro e di protezione o di terra dovranno essere chiaramente contraddistinti
fra loro e dagli altri conduttori usando colorazioni diverse (bleu chiaro per il neutro e gialloverde per i conduttori di terra).
Tutti i conduttori in arrivo e/o in partenza dal quadro e di sezione minore o uguale a 16 mmq
dovranno essere attestati su morsetti di adeguata sezione di tipo isolato, componibili, montati su
guida profilata unificata, e numerati o contrassegnati; quelli aventi sezione superiore a 16 mmq
saranno provvisti di adatto capicorda a compressione collegati direttamente agli interruttori ed
ancorati all'intelaiatura per non sollecitare gli interruttori stessi.
Tutti i conduttori di terra in arrivo e/o in partenza dal quadro dovranno essere attestati su una
sbarra di terra in rame. I conduttori dovranno essere collegati singolarmente mediante viti con
dado, rosette elastiche e capicorda ad occhiello.
Tutte le parti metalliche del quadro dovranno essere collegate a terra (conformemente a quanto
previsto dalle citate Norme CEI 17-13/1)
Il collegamento di quelle mobili o asportabili dovrà essere eseguito con cavo flessibile (cavo
N07V-K) di colore giallo-verde o con treccia di rame stagnato di sezione non inferiore a 16
mmq, muniti alle estremità di capicorda a compressione di tipo ad occhiello.
Sui pannelli frontali dovranno essere riportate, incise con pantografo su targhette in plastica,
tutte le scritte necessarie ad individuare chiaramente i vari apparecchi di comando, manovra,
segnalazione, etc.
Alla consegna degli impianti la Ditta dovrà corredare il quadro con una copia aggiornata degli
schemi sia dei circuiti principali che di quelli ausiliari.
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Il quadro eseguito secondo quanto sopra descritto sarà completo di:
- indicatori luminosi per la segnalazione di minima pressione olio, massima temperatura motore,
minimo livello combustibile, sovravelocità sovraccarico del generatore, mancato avviamento,
inserzione scaldiglie preriscaldo olio e massima temperatura acqua (per i gruppi con questo
fluido di raffreddamento);
- strumenti indicatori per la misura della corrente erogata (n.3 amperometri), della tensione fasefase sia lato rete che lato gruppo (n.1 voltmetro con commutatore a sette posizioni) della
frequenza in uscita dal generatore (n.1 frequenziometro a lamelle 47-53 Hz);
- un gruppo di misura di energia costituito da contatori muniti di regolare certificato di taratura
ed in conformità con le prescrizioni di legge ;
- contaore di funzionamento del gruppo;
- un segnalatore acustico;
- un predispositore per la scelta del tipo di carica per la batteria a tre posizioni: automatico - a
fondo - mantenimento;
- un predispositore per il comando manuale della commutazione rete-gruppo;
- un pulsante per l'arresto d'emergenza;
- un pulsante di tacitazione dell'allarme acustico;
- interruttori automatici magnetotermici per la protezione delle linee, alternatore, carica batterie,
scaldiglie ed un interruttore sulla linea entrate per alimentazione ausiliari (scaldiglie, carica
batterie, etc.);
- fusibili per la protezione dei circuiti ausiliari e di misura voltmetrici;
- relè ed apparecchi per l'avviamento e l'arresto del gruppo, nonché per il comando della
commutazione completamente automatici;
- trasformatore, raddrizzatore, protezioni e dispositivo elettronico di controllo della carica della
batteria con il passaggio automatico dalla carica a fondo alla carica di mantenimento e viceversa,
a seconda del livello di tensione;
- rele' di protezione terra-statore 64N
- morsettiera per l'attestazione delle linee in arrivo e tutti gli accessori necessari per il perfetto
funzionamento.
L'avviamento del gruppo dovrà avvenire in modo completamente automatico con un ritardo
regolabile fra 0 e 30 secondi nel caso in cui, su una qualsiasi delle tre fasi, venga a mancare la
tensione, o si verifichi un abbassamento al di sotto di un certo valore regolabile fra 80% e 90%
della tensione nominale, per un tempo regolabile da 0 a 5 secondi.
La commutazione del carico da rete a gruppo dovrà avvenire entro un tempo massimo di 12
secondi a partire dall'istante in cui si è verificato l'abbassamento o la mancanza di tensione in
linea.
Al ripristinarsi delle condizioni nominali della tensione di rete, e dopo un ritardo regolabile fra 0
e 120 secondi, avverrà la commutazione del carico su rete.
In tale intervallo la tensione su tutte le fasi dovrà essersi mantenuta al di sopra di un valore
regolabile fra il 90% e il 100% della tensione nominale.
Dovranno essere evitati eventuali fenomeni di parallelo sull'arco, ritardando la chiusura su rete
di circa 1 secondo.
Effettuata la commutazione del carico su rete avverrà l'arresto del gruppo con un ritardo
regolabile fino a 180 secondi.
Il Dirigente
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