relazione tecnica - Comune di Giacciano con Baruchella

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COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA
PROVINCIA DI ROVIGO
TAVOLA
6/a
STUDIO TECNICO CAPPELLARI GEOM. FRANCESCO
Riviera Pace n. 141/1 Badia Polesine (Ro) Tel. 0425/590664 Fax 0425/52604 e-mail: [email protected]
Studio Tecnico Darù per.ind. Alberto - Via Contarina, 189 - 45020 Giacciano con Baruchella (RO)
tel. 0425/50471 cell. 335/8334537
E-Mail: [email protected]
1.00
OGGETTO E SCOPO
Oggetto della presente relazione è la realizzazione dell’illuminazione della pista ciclabile di
collegamento dal centro del paese di Baruchella sino all’area cimiteriale del paese; tale opera
interessa parte di Via Orlando Scavazza S.R. 482, con il solo spostamento dei punti luce esistenti,
sino all’incrocio con il viale del cimitero, dove saranno necessari 13 punti luce per l’illuminazione
della sede stradale, della pista ciclabile e dell’area di parcheggio sita in prossimità dell’ingresso del
cimitero.
Saranno posati 9 punti luce con sorgente luminosa di potenza 70 W a vapori di sodio alta pressione
per l’illuminazione della strada e della pista ciclabile, e di 4 punti luminosi di potenza 100 W a
vapori di sodio alta pressione per l’illuminazione del parcheggio, tutti alimentati dal quadro elettrico
alla tensione 230V fase+neutro.
- Lo scopo è quello di fornire i criteri di scelta relativi all'esecuzione delle opere in armonia alle
Norme CEI 64-8 VII ediz. e CEI 64-8 Variante V2 sez. 714, il progetto esecutivo dell’impianto
elettrico in armonia al D.L. 37/08 DEL 22 gennaio 2008 art. 5 comma 6, e relativo regolamento
di attuazione, comprensivo di descrizione delle tipologie impiantistiche da realizzare, di schemi
elettrici unifilare dei quadri di protezione e di comando, di schemi topografici (allegati
obbligatori alla dichiarazione di conformità dell’installatore in armonia all’art. 7 del D.M.
37/08).
2.00
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Gli impianti elettrici in oggetto sono stati progettati tenendo conto delle sottoelencate indicazioni
legislative e normative:
- CEI. 11-4
- CEI. 11-17
- CEI. 20-22
- CEI. 23-3
- CEI. 23-9
- CEI. 23-18
- CEI. 34-21
- CEI. 34-30
- CEI. 34-33
Esecuzione delle linee elettriche esterne - fascicolo 1192V ediz. del 1989;
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee
in cavo - fascicolo 1890 II^ edizione del 1992;
Prova dei cavi non propaganti l'incendio - fascicolo 1025 III ediz. del 1987;
Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti
domestici e similari - fascicolo 1550 IV ediz. del 1991;
Apparecchi di comando non automatici (interruttori) per installazione fissa
per uso domestico e similare. Prescrizioni generali fascicolo 823 II^ edizione
del 1987;
Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali
con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari fascicolo 532 I^ edizione del 1980;
Apparecchi di illuminazione. Parte I^: Prescrizioni generali e prove fascicolo 1348 III ediz. del 1990;
Apparecchi di illuminazione. Parte II^: Prescrizioni particolari. Proiettori fascicolo 1532 II^ edizione del 1991;
Apparecchi di illuminazione. Parte II^: Prescrizioni particolari. Apparecchi
per illuminazione stradale - fascicolo 1535 II^ edizione del 1991;
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Tav. 6a Relazione
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- CEI. 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in c.a. e a
1500V n c.c. - V edizione;
- CEI. 64-8/714
Impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in c.a. e a
1500V in c.c. - V edizione - Variante V2 sez. 714 illuminazione esterna;
- CEI. 3-23
Segni grafici per schemi. Parte II^: schemi e piani di installazione
architettonici e topografici - fascicolo 731 I^ edizione del 1985;
-Norma UNI-EN 40 Pali per illuminazione.
Inoltre si terranno in considerazione le seguenti disposizioni legislative:
● D. Lgs. n° 81 del 09/04/2008
● Legge n° 186 del 01/03/1968
● D.L. n° 37/08
- Legge n° 791 del 18/10/1977
- Legge n° 339 del 28/06/1986
- D.M. n° 449 del 21/03/1988
3.00
Titolo II° - Norme in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Norme CEI a regola d’arte;
Norme per la sicurezza degli impianti, attività di
installazione degli impianti all’interno degli edifici;
Attuazione delle direttive del Consiglio delle Comunità
Europee relative alle garanzie di sicurezza che deve
possedere il materiale elettrico destinato ad essere
utilizzato entro alcuni limiti di tensione;
Nuove norme per la disciplina della costruzione e
dell'esercizio di linee elettriche aeree esterne;
Approvazione delle norme tecniche per la
progettazione, l'esecuzione e l'esercizio delle linee
elettriche aeree esterne;
CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE e PRESCRIZIONI FOTOMETRICHE
L'installazione dell'impianto elettrico, in oggetto, è su strade ad una carreggiata con almeno due
corsie, curve regolari, incroci a pari livello e parcheggio a servizio del solo viale cimiteriale ecc...
ossia classificate strade di classe “ME5” ed “ME4b” per il tratto di strada di Via Orlando Scavazza
S.R. 482 con traffico a velocità max di 50 km/h secondo il “Testo aggiornato del D. Lgs. 30 aprile
1992 n° 285, recante il nuovo codice della strada.
Con riferimento alla classificazione delle strade sopra citata, la norma UNI 10439 individua le
prestazioni illuminotecniche che si dovranno tenere in considerazione; in particolare:
- luminanza media mantenuta (Lm):
0,5÷1 cd/m²
>= 0,4
- rapporti di uniformità dell’illuminazione (Lmin/Lmed):
- grado di uniformità dell'illuminazione (Lmin/Lmax):
>= 0,5
- limitazione abbagliamento - indice G:
> 0,4
- limitazione abbagliamento - indice TI:
<= 20
- valore medio iniziale di illuminamento:
4÷12 lux.
Tali valori sono quelli iniziali necessari ai fini di una qualità accettabile per un osservatore medio
alla condizione di una regolare manutenzione degli impianti; per tipi di strade urbane come quella in
esame.
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Tav. 6a Relazione
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4.00
TIPO DI IMPIANTO ELETTRICO DA REALIZZARE
L'impianto da realizzare è definito secondo le seguenti tipologie:
a)
"impianto in derivazione" ossia impianto in cui i centri luminosi sono derivati dalla linea di
alimentazione e risultano in parallelo tra loro;
b)
"impianto indipendente" ossia impianto nel quale i centri luminosi sono connessi ad una linea
di alimentazione adibita soltanto all'impianto medesimo;
c)
"impianto di gruppo B" ossia impianto in derivazione alimentato a tensione nominale non
superiore a 1000V in c.a., 1500V in c.c., esclusi gli impianti alimentati a bassissima tensione
di sicurezza.
5.00
CARATTERISTICHE ELETTRICHE E DIMENSIONALI DELL’IMPIANTO
Il tipo di intervento consiste nel porre in opera n° 11 centri luminosi con potenza unitaria di 70 W e
100 W.
Tutti i centri luminosi saranno alimentati da un’unica fonte, predisposta in un quadro elettrico (QG),
nelle vicinanze del punto di consegna ENEL, posti entrambi entro colonnina del tipo stradale
costruita in vetroresina rinforzata con fibre di vetro avente un grado di protezione minimo IP44
(vedi particolare costruttivo allegato).
Per l'alimentazione del suddetto impianto sarà necessaria una fornitura che presenterà le seguenti
caratteristiche generali:
• tensione: 230V;
• frequenza: 50 Hz;
• tipo di fornitura: fase + neutro;
• corrente di c.to c.to: 6kA;
• potenza: 3,00 kW.
Si tratta dunque di un sistema di prima categoria in BT (bassa tensione), del tipo TT (impianto di
terra dell’ente fornitore distinto da quello dell’utente, CEI 64-8, settima ediz., parte 3, par. 312.2.2).
L’intero sistema elettrico, all’atto della verifica iniziale (Norma CEI 64-8 art. 612.3), dovrà
presentare una resistenza d’isolamento verso terra di ogni circuito, misurata senza apparecchi
allacciati, non deve essere inferiore a:
0,25 Mohm in bassissima tensione
0,50 Mohm in bassa tensione
per ragioni pratiche, nei circuiti di illuminazione, la misura della resistenza di isolamento verso terra
viene effettuata con gli apparecchi allacciati, per cui la norma CEI 64-8 VII ediz. sez 714 stabilisce
il seguente limite per la resistenza di isolamento, tratto dall’art. 3.2.1 della vecchia norma CEI 64-7
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riferito a circuiti di bassa tensione, dato dalla seguente relazione:
R > 2 / (L+N) = Mohm
Dove:
L
è la lunghezza della linea in kilometri, con il minimo di 1 km.
N
è il numero degli apparecchi di illuminazione.
La caduta di tensione nella linea di alimentazione non tenendo conto del transitorio di accensione
non dovrà superare il 5% (art. 525 Norme C.E.I. 64-8 sez. 714); così come le perdite di potenza in
linea non dovranno superare il 5% della potenza assorbita dai centri luminosi.
Tutti gli apparecchi illuminanti dovranno essere forniti di condensatore di rifasamento di adeguata
capacità al fine di mantenere il fattore di potenza dell'impianto misurato in corrispondenza
dell'inizio della linea di alimentazione e non tenendo conto del transitorio di accensione, a valori
non inferiori a 0,9.
5.01 TRATTO VIALE CIMITERIALE
Trattandosi di strada classificata tipo ME5 con annessa pista ciclabile, sarà effettuata l'installazione
di n° 9 pali di sostegno del tipo rastremato per arredo urbano, a sezione circolare diritto, in acciaio
zincato e verniciato di altezza complessiva fuori terra pari a 7,5 ml., dal diametro base 127 mm. e
del diametro di testa di 102 mm., completi di n° 1 armatura del tipo stradale.
Gli apparecchi illuminanti saranno costituiti da corpi illuminanti in classe di isolamento II^ per
lampada a vapori di sodio alta pressione di potenza 70 W per l’illuminazione della sede stradale e
della pista ciclabile.
Inoltre saranno installati altri n° 4 punti luminosi, per l’illuminazione dei piazzali di parcheggio,
aventi le stesse caratteristiche sopra descritte, però formati solamente da un apparecchio illuminante
in classe di isolamento II^ per lampada a vapori di sodio alta pressione di potenza 100 W.
I suddetti centri luminosi avranno un'unica alimentazione proveniente dal quadro elettrico QG
posizionato in via Cimitero nei pressi del parcheggio cimiteriale sul fronte strada, come da allegato
topografico.
Ogni punto luce sarà alimentato singolarmente, in derivazione dalla linea montante del tipo FG70R
0,6/1kV di sezione x 6 mm², con linea elettrica del tipo FG70R 0,6/1kV 2x2,5 mm², protetta da
fusibile posto alla base del palo.
La posa dei plinti di fondazione, realizzati in un unico blocco in cemento armato e vibrato completo
di pozzetto di derivazione delle dimensioni 800x800x800 mm., dovranno essere posizionati in
modo da far rispettare le distanze dettate dalle norme in vigore.
I cavidotti dovranno essere posati entro scavo nel terreno ad una profondità minima di 60 cm., con
percorso parallelo al ciglio stradale con la posa sovrastante di un nastro segnalatore di colore
bianco/rosso, il quale permette di individuare la conduttura prima di un eventuale danneggiamento
durante scavi di manutenzione. Se il cavidotto interessa un attraversamento della sede stradale,
dovrà essere protetto, mediante colata di magrone di calcestruzzo, dallo schiacciamento dovuto al
passaggio di mezzi pesanti.
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6.00
CRITERI PER LA PROTEZIONE DELLE PERSONE E DELL'IMPIANTO
Le prescrizioni, di seguito riportate, sono destinate ad assicurare la sicurezza delle persone e dei
beni contro i pericoli ed i danni che possono derivare dall'utilizzo degli impianti elettrici nelle
condizioni che possono essere ragionevolmente previste (C.E.I. 64-8/1 art. 131.1).
6.01
PROTEZIONE DELLE PERSONE DAI CONTATTI DIRETTI
L’impianto elettrico dovrà garantire la protezione delle persone dai contatti accidentali con parti in
tensione se non previo smontaggio o distruzione di elementi di protezione; cosi definiti dalla Norma
CEI 64-8, settima edizione, cap.41.
Le misure di protezione dai contatti diretti da adottare, così definite dalla Norma CEI 64-8, settima
edizione, cap.41 sono:
• isolamento principale delle parti attive, che devono essere rimosse solamente mediante
distruzione;
• protezione mediante involucri o barriere. il grado di protezione per tutti i componenti
dell’impianto dovrà essere almeno IPXXB (mancato contatto del dito di prova);
• protezione di tutti i circuiti mediante interruttore automatico differenziale.
6.02
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La protezione contro i contatti indiretti mira ad evitare che cedimenti dell'isolamento principale
facciano assumere a parti conduttrici un potenziale pericoloso per le persone.
Le misure di protezione dai contatti indiretti può essere eseguita mediante uno dei seguenti modi:
•
•
•
interruzione automatica dell’alimentazione;
componenti di classe II^ (doppio isolamento);
separazione elettrica.
In questo impianto verrà eseguita con la:
•
•
realizzazione dell’impianto con materiali e componenti a doppio isolamento secondo le
prescrizioni della Norma CEI 64-8;
protezione di tutti i circuiti mediante interruttore automatico differenziale.
il coordinamento delle protezioni elettriche con l’impianto di terra si realizza nel seguente modo
(CEI 64-8, quinta edizione, art. 413.1.4.2):
Ra x Ia <= 50V
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dove:
• Ra è la resistenza dell’impianto di terra (dispersore + PE);
• Ia è la corrente di intervento del dispositivo di protezione, che in caso di protezione differenziale
diventa la Idn, corrente nominale di sgancio del differenziale generale anche di tipo S (selettivo)
per tempo di ritardo fino ad 1 secondo; per cui dovrà risultare:
Ra <= 50/0,03 <= 1666,6 ohm
La resistenza Ra dunque, opportunamente misurata, non dovrà essere superiore al valore ottenuto.
Essa tuttavia, in base agli orientamenti giuridici ormai consolidati, non è necessario rispettare il noto
limite di 20 Ohm imposto dal DPR n. 547 del 27 Aprile 1955 per i luoghi di lavoro, purché si
rispettata la relazione suddetta (impianto a norme CEI).
6.03
PROTEZIONE CONTRO I CORTOCIRCUITI
Tutte le condutture dovranno essere protette dai pericoli di sovrariscaldamento con conseguente
danneggiamento dell'isolamento, provocato da cortocircuiti (sovracorrente che si verifica in un
circuito a seguito di guasto ad impedenza trascurabile) con idonei dispositivi di protezione atti ad
interrompere le correnti di cortocircuito prima che queste assumano valori pericolosi per gli effetti
termici e meccanici.
Quindi saranno previsti organi di protezione e di limitazione delle correnti di cto-cto, quali
interruttori automatici magnetotermici e/o fusibili.
Tali organi di protezione dovranno avere un potere d'interruzione almeno uguale alla corrente di
cortocircuito presunta nel punto di installazione, e dovranno avere una caratteristica di intervento
tale da lasciare fluire un'energia specifica passante inferiore a quella massima sopportabile dalle
condutture protette.
L’uso di interruttori automatici idonei per la protezione contro il sovraccarico garantiscono anche la
protezione contro il cortocircuito, purché abbiano un idoneo potere di interruzione, come sopra
descritto ( CEI 64-8/4 art. 435.1).
I valori di K da considerare nella verifica dell’integrale di Joule sono:
• 115 per cavi isolati in PVC;
• 143 per cavi isolati in gomma tipo FG7
6.04
PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI
Gli apparecchi di illuminazione possono dar luogo a una corrente elevata solo in caso di guasto
(cortocircuito), sicché non è necessario proteggere i circuiti luce contro il sovraccarico. (CEI 64-8/4
art. 473.1.2) (CEI 64-7 art. 3.3.3).
Comunque si è scelto la protezione delle linee mediante l’uso di interruttori automatici
megnetotermici, le cui tarature sono riportate negli schemi elettrici allegati, per garantire
l’intervento delle stesse sia dal sovraccarico che dal corto-circuito, scelti con corrente nominale In
minore o tutt’al più uguale alla portata Iz del cavo.
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7.00
GENERALITÀ DEI COMPONENTI DELL'IMPIANTO ELETTRICO
I componenti dell'impianto elettrico dovranno essere conformi alle prescrizioni di sicurezza ovvero
tutto il materiale dovrà essere munito di:
- marchi di conformità alle Norme (marchio I.M.Q. o altri marchi della Comunità Europea),
oppure;
- certificati di conformità rilasciati da enti riconosciuti (per l'Italia I.M.Q., CESI, IENGF), oppure;
- dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.
7.01
LINEE ELETTRICHE
Le linee di alimentazione degli apparecchi dovranno essere posate all'interno di tubazioni in PVC di
tipo pesante (resistenza allo schiacciamento 750 N) e munite di marchio di qualità I.M.Q., posate
nel terreno ad una profondità minima di 60 cm. (modalità N secondo Norme CEI 11-17 art. 1.2.05)
e con protezione meccanica supplementare come previsto dall'art. 2.3.11.c della Norma CEI 11-17;
negli attraversamenti stradali si dovranno impiegare tubazioni in acciaio zincato o protezione
mediante copertura in calcestruzzo, dovrà inoltre essere rispettato D >= 1,4 dl (dove D è il diametro
interno della tubazione e dl il diametro del cerchio che circoscrive il fascio dei cavi) per garantire la
sfilabilità dei cavi senza il loro danneggiamento.
Si dovranno posare dei pozzetti, in corrispondenza dei punti luce per favorire la posa dell’eventuale
dispersore di terra, nei punti di derivazione e di cambiamento di direzione con funzione di
rompitratta per favorire l’infilaggio dei conduttori, evitando il danneggiamento dell’isolante
primario, con dimensioni minime utili minime 300x300 mm. del tipo senza fondo, completi di
chiusino in ghisa carrabile adatto a sopportare carichi stradali di prima categoria se posizionato in
zona di transito automezzi, oppure in calcestruzzo se in zona protetta dal passaggio di carichi
pesanti.
Le condutture in partenza dal quadro elettrico toccheranno tutte le morsettiere, munite di fusibili di
protezione, installate all'interno delle apposite asole di alloggiamento dei pali di sostegno, da questo
punto sarà alimentato il centro luminoso.
La dorsale dovrà essere eseguita con cavo multipolare tipo FG 7OR 0,6/1 kV di sezione minima 2x6
mm²; le alimentazioni agli apparecchi illuminanti verranno eseguite con cavo tipo FG7OR 0,6/1 kV
sezione 3x2,5 mm² per gli apparecchi con classe di isolamento I^ e di sezione 2x2,5 mm² per gli
apparecchi con classe di isolamento II^.
Il percorso delle linee elettriche dovrà essere il più possibile rettilineo e parallelo alla strada mentre
eventuali parallelismi o incroci con altri impianti o strutture sarà valutato in fase di realizzazione.
7.02
PALI DI SOSTEGNO
L'illuminazione della sede stradale e della pista ciclabile sarà effettuata posizionando i pali sul
limite interno del cordolo di separazione strada - pista ciclabile, ed in particolare seguendo le
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indicazioni riportate nell'allegato topografico.
La distanza di rispetto tra i sostegni dell'illuminazione pubblica ed i conduttori delle linee elettriche
aeree a tensione inferiore a 1000 V deve essere almeno pari ad 1 ml. come prescritto all'art. 4.6.03
della Norma C.E.I. 64-7.
Si è scelto un sistema componibile per illuminazione stradale ed arredo urbano, prodotto da azienda
certificata UNI EN ISO 9001 composto da palo cilindrico rastremato in acciaio Fe 360/B UNI EN
10025, diametro base 127 mm., diametro testa 102 mm., peso 105 kg., avente altezza totale 7.800
mm., di cui 800 mm. da innestare in apposito plinto, zincato a caldo secondo norme UNI , completo
di asola entrata cavi, bullone di messa a terra e asola per morsettiera. Anello di decoro tra le
rastremature realizzato in alluminio; anello inferiore diametro 140 mm., anello centrale diametro
200 mm., anello superiore diametro 120 mm.. Verniciatura realizzata con il seguente ciclo:
asportazione meccanica dei residui di zinco, sgrassaggio, lavaggio, decapaggio acido, lavaggio,
passivazione dello zinco a base di zirconio, lavaggio, lavaggio demineralizzato, asciugatura in
forno, verniciatura con polveri poliestere. La verniciatura dovrà avere le seguenti caratteristiche:
spessore medio 70 micron e soddisfare le norme DIN 53152 - 53156 - 53151; dovrà garantire
resistenza alla corrosione come da norma ASPM-B-117-61. Munito di 2 attacchi esagonali
realizzato in estrusione di alluminio lega 6060 T6 verniciato a polveri poliestere previo trattamento
di fosfocromatazione, atto a raccordare i lampioni Ecolo posizionabile in altezza a seconda delle
esigenze di installazione, dimensioni 145x140 mm.
Portello copri asola in alluminio presso fuso, riportante il marchio del costruttore del sistema di
illuminazione, verniciato a polveri poliestere previo trattamento di fosfocromatazione, completo di
guarnizione e morsettiera in resina poliammidica, realizzata in classe II^ di isolamento, con 1 o 2
fusibili di protezione. Con verniciatura uguale per il sistema completo compreso il corpo
illuminante, realizzata con polveri poliestere colore nero effetto satinato 02 standard.
L’installazione dei corpi illuminanti sarà a testa palo, soluzione meno appariscente e più elegante in
quanto si configura una sola linea verticale rispetto al palo con sbraccio. In caso di vento sono molto
meno sollecitati meccanicamente ed inoltre evitano il fastidioso "pendolare" dell'apparecchio di
illuminazione. Alla base di ogni singolo palo, entro feritoia predisposta dovrà essere installata una
morsettiera del tipo a doppio isolamento (classe II^), per ricevere l’entrata del cavo di alimentazione
e della derivazione alla lampada, essendo la derivazione alla lampada di sezione inferiore a quella
della linea, tale morsettiera è munita di fusibile per la protezione contro il sovraccarico ed il
cortocircuito del cavo alimentante il corpo illuminante.
I fusibili dovranno essere di tipo a cartuccia per uso generale (gG), di corrente nominale In tale che
Ib <= In <= 0,9Iz, inoltre la corrente nominale del fusibile deve essere scelta in modo che un
cortocircuito a valle di esso non faccia intervenire anche la protezione posta a monte.
7.03
APPARECCHI ILLUMINANTI
Gli apparecchi illuminanti dovranno tenere conto degli aspetti relativi alla sicurezza, fotometrici ed
estetici e dovranno essere conformi alle Norme costruttive di riferimento ed a marchio I.M.Q.
Al fine di proteggere le lampade, i riflettori ed i portalampade dagli agenti atmosferici e dalla
corrosione il vano lampada dovrà garantire un grado di protezione minimo IP66; per quanto
concerne il contenitore degli apparecchi il grado di protezione dovrà essere almeno IP44 (C.E.I. 64-
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7 art. 4.4.04). Gli apparecchi illuminanti da installare dovranno possedere le seguenti caratteristiche
tecniche:
Lampione per impiego stradale ed arredo urbano, che consente l’inserimento di 3 tipi di ottiche per
l’illuminazione stradale, di piste ciclabili e di passaggi pedonali, prodotto da azienda certificata UNI
EN ISO 9001, marchio UAI unione astrofili italiani, certificato secondo L.R. Veneto n°22 e
normativa UNI 10819, adatto all’impiego di lampade sino alla potenza di 250 W, avente:
- Corpo portante e braccio di fissaggio all’attacco esagonale in pressofusione di alluminio lega
UNI 1706, corredato di sistema snodato che consente la regolazione 0 - 20°;
- Controtelaio inferiore in pressofusione di alluminio lega UNI 1706, incernierato al corpo con
sistema di apertura verso il basso, portante sia il gruppo ottico che la piastra porta accessori elettrici
in Nylon.;
- Cupola superiore in lastra di alluminio spessore 15/10, opportunamente sagomata e fissata al
telaio portante tramite sigillatura ermetica;
-
-
-
Gruppo ottico tipo ECOLO 2 ST della AEC, composto da parabola
in alluminio 99,85% anodizzato e brillantato, combinato con coppa
di chiusura in vetro piano temperato, avente distribuzione luminosa
di tipo asimmetrica stradale, con fuoco variabile in 3 diverse
posizioni, per ottimizzare l’illuminazione sul piano stradale;
Guarnizione in EPDM atta a garantire il grado di protezione IP66 per il vano ottico e il vano
accessori elettrici.
Verniciatura colore nero opaco ad effetto satinato previa fosfocromatazione in bagno delle parti
in alluminio.
Dimensioni corpo illuminante: ● Diam. 520xh 2.200 mm.
● Sporgenza compreso braccio 736 mm.
● Peso apparecchio vuoto 10 kg.
Superficie esposta al vento Laterale 0,16 mq.
Superficie esposta al vento in Pianta 0,26 mq.
Coefficiente di forma: 1,2 come da norma EN 60598-2-3. Marcatura CE.
Norme di riferimento: CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-1, CEI EN 60598-2-3.
Completo di cablaggio elettrico rifasato con lampada, eseguito in classe II^ di isolamento
corredato di sezionatore di linea bipolare che automaticamente isola le parti elettriche
all’apertura del controtelaio inferiore.
7.04 SORGENTE LUMINOSA
La sorgente luminosa che si dovrà installare sarà: lampada a vapori di sodio alta pressione ad alta
resa luminosa (luce bianco-oro che consente un'accettabile resa dei colori) con potenza pari a 70 100 W, attacco E27, come previsto al punto 1 dell'allegato C della Legge Regionale n° 22 del
27/06/1997 - Norme per la prevenzione dell'inquinamento luminoso.
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Le lampade al sodio alta pressione presentano una efficienza luminosa elevata che può arrivare sino
a 150 lm/W (contro i 60 lm/W per lampade a vapori di mercurio).
La temperatura, di colore è di 1900÷2200 K, mentre l'indice generale di resa del colore è pari a 20,
ma dove sarà possibile si utilizzeranno lampade con indice di resa dei colori migliorato Ra = 65.
I vantaggi rispetto alle lampade a vapori di mercurio sono:
1. che a parità di resa luminosa si avrà minor potenza impiegata e pertanto minor consumo;
2. lunga durata (10000÷12000 ore contro le 9000 delle lampade a vapori di mercurio) alla
condizione di tensione stabilizzata;
3. favoriscono una buona acuità visiva;
4. buona penetrazione del flusso luminoso nella nebbia;
5. accettabile resa dei colori.
7.05
QUADRO ELETTRICO QG
Il quadro generale Q.G. sarà costituito da armadio stradale in vetroresina del tipo "Conchiglia" mod.
BV4/MT, con grado di protezione IP44, formato da 2 vani sovrapposti e separati dalle dimensioni
indicative pari a 680x630x240+680x630x240 mm., (vedi particolare costruttivo allegato) munito di
serrature tipo cremonese a 3 punti, con chiave per il vano superiore a cifratura 12 e per quello
inferiore chiave a cifratura 21, fissato al terreno mediante apposita staffa zincata su basamento in
calcestruzzo.
Le apparecchiature ed i dispositivi elettrici modulari di protezione e comando, riportati nello
schema elettrico unifilare allegato 1/A, saranno installate, nella zona inferiore del suddetto quadro,
mediante l’uso di pannelli modulari e componibili.
La parte superiore del quadro sarà destinata per l'alloggiamento delle apparecchiature dell'Ente
Distributore (ENEL).
7.06
MARCATURA CE
Un quadro elettrico è da considerare un componente dell'impianto, pertanto dovrà essere conforme
alle relative norme, in particolare alla norma CEI 17-13/1 o alla norma sperimentale CEI 23-51 per
quadri ad uso domestico e similare.
Nel termine similare rientra ad esempio la piccola industria, il terziario ed anche gli impianti di
pubblica illuminazione.
A tutti i quadri elettrici dovranno essere eseguite le prove tipo dettate dalla norma CEI sopra citata e
certificati dal costruttore stesso ponendo la marcatura CE. La marcatura CE è l'atto finale con il
quale il costruttore attesta che il prodotto risponde ai requisiti essenziali indicati dalla norma CEI di
prodotto.
Le derivazione a valle dell’interruttore generale dovranno essere eseguite con conduttori isolati per
tensioni non inferiori a 450/750V, tipo N07VK.
Le sezioni minime ammesse saranno di 2.5 mm² per conduttori di potenza e di 1.5 mm² per i circuiti
ausiliari. tutte le apparecchiature di comando e protezione, saranno contrassegnate all’esterno con
targhette d’identificazione.
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I circuiti, di potenza e/o ausiliari, dovranno far capo a morsettiere adeguatamente dimensionate e di
tipo componibile, correttamente siglate, posizionate nella parte inferiore e/o superiore del quadro.
Dovrà essere applicata al quadro stesso una targhetta identificatrice, visibile, leggibile ed indelebile,
riportante:
• nome o marchio del costruttore
• tipo o numero di identificazione del quadro
• corrente nominale del quadro
• natura della corrente e frequenza
• tensione nominale di funzionamento
• grado di protezione.
Tale procedura prevede da parte del costruttore, la compilazione della dichiarazione di
conformità e la preparazione del fascicolo tecnico.
7.07
IMPIANTO Dl TERRA
Essendo l’impianto di illuminazione stradale e della pista ciclabile realizzato con tutti i componenti
elettrici in classe di isolamento II^, non è richiesta la messa a terra, anzi è proibita secondo la
Norma CEI 64-8 art. 413.2.7.
Se per qualsiasi motivazione uno solo dei componenti elettrici utilizzati non dovesse rispettare le
caratteristiche di classe di isolamento II^, l’impianto di terra dovrà essere realizzato mediante la
posa di dispersori di terra del tipo verticale, collegati tra loro mediante conduttore del tipo isolato di
sezione 16mmq colore Giallo/Verde, a servizio di ogni punto luce, costituiti da picchetto a croce in
acciaio zincato a caldo secondo Norma CEI 7-6 con lunghezza minima di 1,5 ml., e collegati ai pali
di sostegno, dei punti luce, mediante corda in rame isolata del tipo N07VK di sezione 16 mm² G/V,
ed inoltre si dovrà effettuare la denuncia dell’impianto di terra all’INAIL ed all’ ARPA ed effettuare
le relative verifiche periodiche secondo il DPR 462/01 e la norma CEI 64/8.
8.00
NOTE AL PROGETTO
La presente documentazione costituisce lo stato di progetto esecutivo, comunque suscettibile di
variazioni dovute al tipo di scelte impiantistiche che saranno adottate nella scelta dei componenti e
della loro dislocazione.
Al termine dei lavori seguirà un esame a vista che precederà le prove (CEI 64-8 arrt. 612), sarà
effettuato per quanto possibile con impianto elettrico fuori tensione volto ad accertare, avvalendosi
anche della documentazione di progetto, che i componenti dell'impianto siano:
- conformi alle prescrizioni di sicurezza;
- scelti correttamente ed installati in conformità alla norma di riferimento (C.E.I. UNI); - non
danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza.
Gli esami da eseguire relativi all'impianto elettrico rispetteranno quanto elencato all'art. 611.3 della
Norma C.E.I. 64-8 VII edizione.
L'impianto di terra dovrà essere verificato inizialmente e con verifiche biennali come previsto dal
D.P.R. n. 547 del 27/04/1955, tale verifica comprenderà la misurazione della resistenza di terra, e la
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verifica dei conduttori di terra e di protezione (se presente).
In aggiunta a detta verifica dovrà essere effettuata quella relativa al funzionamento del sistema di
protezione con interruzione automatica dell'alimentazione.
Le installazioni realizzate dovranno essere accompagnate da dichiarazione di conformità esibita
dalla ditta esecutrice dei lavori che attesta l’avvenuta ottemperanza tra le direttive dettate dal
presente progetto, le Norme CEI e le disposizioni legislative vigenti; quindi che l’impianto è
conforme alla “Regola dell’arte”.
Fatto salvo quanto sopra si declina ogni responsabilità, in caso di sinistri a persone o a cose
derivanti da manomissioni all’impianto da parte di terzi, difetti di installazione o carenze di
manutenzione e riparazione, ad ognuno la propria parte, all’installatore, al Committente ed agli
utenti.
Si fa notare che il riscontro delle caratteristiche costruttive del materiale si evincono dal presente
progetto, mentre il tipo di marca impiegato, che dipende ovviamente dalla ditta installatrice, lo si
evince nell’allegato alla dichiarazione di conformità.
Il Progettista
Darù Per. Ind. Alberto
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