Impianti generali e servizi di stabilimento

Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Impostazioni progettuali dello stabilimento
Impianti generali e servizi di stabilimento
Impianti generali e servizi di stabilimento
Planimetria generale dello stabilimento
Reti di servizio - Impianti generali
Servizio elettrico
Acqua di stabilimento
Aria compressa
Servizi vapore e gas
Centrali tecniche
Aree di servizio interne ed esterne
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Obiettivi
Definire la planimetria generale di uno
stabilimento
Individuare gli impianti generali di stabilimento
Conoscere gli elementi di base dei servizi generali
Avere le nozioni di base sulla dislocazione e
planimetria delle centrali tecniche
Descrivere quali sono le aree esterne di uno
stabilimento
Descrivere quali sono le aree accessorie di uno
stabilimento
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Impianti generali e servizi di stabilimento
Planimetria generale dello stabilimento
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Progetto dello stabilimento
Note la potenzialità dell’impianto ed il
ciclo di lavorazione del prodotto si può
procedere al:
progetto dell’impianto (il cosiddetto studio del
plant layout) che comprende:
la sistemazione del macchinario
la scelta dei sistemi di trasporto
la disposizione dei reparti e dei magazzini
il dimensionamento degli impianti generali
la definizione dei servizi generali
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Progetto dello stabilimento
il dimensionamento dei servizi ausiliari
(officine ausiliarie della produzione, reparto di
manutenzione, attrezzeria, ecc.) e dei servizi
igienico sanitari
l’adozione di tutte le predisposizioni
antinfortunistiche possibili (ed obbligatorie)
il soddisfacimento dei vincoli e delle
disposizioni vigenti in materia ambientale
la scelta del tipo di fabbricato
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Piano Regolatore Generale
In definitiva, si perviene al progetto tecnico
dello stabilimento, tenendo conto delle future
esigenze di ampliamento dovute a possibili
aumenti della produzione
Tale progetto costituisce il piano regolatore
generale dello stabilimento e consente di
definire l’area e la forma di terreno occorrente
alla realizzazione dell’impianto: tale area sarà
ricercata nell’ambito del territorio in
precedenza individuato
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Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di servizio - impianti generali
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Tipi di servizi
L’industria moderna richiede vari servizi in uno
stabilimento:
in input: energia elettrica, acqua fredda e calda,
aria compressa, vapore, gas industriali,
riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, ecc.
in output: fognature per fluidi reflui, scarichi aerei
(preventivamente filtrati), scarichi liquidi e relativi
trattamenti, ecc.
ricircoli interni di fluidi trattati e recuperati (es.
acqua calda)
Il progettista di layout nel progettare la
disposizione di un impianto dovrà prevedere
anche la razionale distribuzione dei servizi
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Criteri generali di progettazione
Esistono due criteri generali che devono
essere seguiti nel progettare un qualsiasi
servizio generale di stabilimento:
1) i servizi devono contribuire a rendere la
produzione economica
2) i servizi devono essere progettati in modo
da soddisfare non solo le necessità di
produzione presenti, ma anche quelle
future
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Costi di manutenzione
I servizi richiedono una costante manutenzione
ed è necessario, per ciascuno di essi, tenere
presente il relativo costo di manutenzione
Un’analisi del problema dal punto di vista
tecnico-economico è utile per la scelta
appropriata delle installazioni dei servizi
In generale, ad un alto costo di installazione
corrisponde un basso costo di manutenzione
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Definizioni
Per impianti generali si intendono gli impianti
per la produzione o l’approvvigionamento e la
distribuzione dei fluidi occorrenti nello
stabilimento, quali: l’energia elettrica, l’acqua,
l’aria compressa, il vapore, ecc.
Con un altro termine sono denominati
servomezzi, ovvero mezzi di servizio alla
produzione
I servizi generali comprendono invece gli uffici,
i laboratori, le mense, l’infermeria, ecc.
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di servizio – Impianti generali
Servizio elettrico
Utilizzo energia elettrica
L’energia elettrica viene utilizzata nelle
industrie almeno per le seguenti applicazioni:
per provvedere all’illuminazione
per azionare motori elettrici
per azionare forni, riscaldatori, saldatrici,
bagni galvanici ed altro
Il progetto in dettaglio dell’impianto elettrico
viene redatto da tecnici abilitati, ma deve
tenere conto del punto di vista degli addetti
alla produzione, alla manutenzione ed alla
sicurezza
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Fornitura
Le tensioni di fornitura della energia elettrica
da parte degli enti erogatori nazionale o
locali (ENEL, AEM, privati) sono:
alta tensione, AT, (220, 150 o 132 kV) per
grandi utilizzazioni
media tensione, MT, (30-20-15-10-6-5,3 kV)
per medie utilizzazioni (fino a 4-5 MW)
bassa tensione, BT, (380 - 220 V) per piccole
utilizzazioni (fino a circa 100 kW)
15
Componenti
L’energia elettrica viene fornita o prodotta a
tensione maggiore di quella di utilizzazione
per ridurre le perdite per effetto Joule nel
trasporto
Occorre provvedere ad una trasformazione
prima di alimentare le utenze: tale
operazione avviene nelle cabine di
trasformazione
Dopo la trasformazione si devono
alimentare le utenze mediante opportuni
schemi (reti) di distribuzione, in maniera
economica ed affidabile
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Elementi in input
In sede di progetto di un impianto elettrico
occorre definire:
la tensione di alimentazione
la tensione di distribuzione
il tipo di rete da adottare
le potenze installate in ogni reparto, suddivise
per tipo e natura del carico
l’entità dei singoli carichi da alimentare
la distanza dei reparti da alimentare
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Tipi di carichi
Tipo e natura del carico:
macchinari per lavorazioni a freddo dei
materiali
saldatrici elettriche
forni elettrici ad arco, a resistenza, ecc.
pompe, compressori, ventilatori
illuminazione generale e particolare
piccole utenze di forza motrice per uffici o
comunque non attinenti alla produzione
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Intensità di carico
Valutazione di massima del carico specifico in
vari tipi di industrie:
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Schemi di distribuzione
Gli schemi di distribuzione più adottati negli
stabilimenti industriali per la media tensione
sono:
tipo radiale con cavi in MT protetti da
interruttore in cabina principale, alimentanti
una o più sottocabine di trasformazione
tipo ad anello con cavi in MT protetti da
interruttore, sia nella cabina principale sia ad
ogni “entra-esci” nelle cabine secondarie,
formanti un anello chiuso
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Schemi di distribuzione
Gli schemi di distribuzione più adottati negli
stabilimenti industriali per la bassa tensione
sono:
tipo radiale con linee BT in cavo o “a sbarre”,
ramificate e protette in cabina da un
interruttore
tipo a maglie con linee BT di eguale sezione,
formanti maglie chiuse, protette nei nodi con
valvole o interruttori: ogni trasformatore
alimenta un nodo e quindi non può avere
potenza superiore a quella trasportabile dai
rami che si dipartono da quel nodo
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Schemi di distribuzione: esempi
Media tensione: distribuzione radiale
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Schemi di distribuzione: esempi
Media tensione: distribuzione ad anello
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Schemi di distribuzione: esempi
Bassa tensione: distribuzione radiale
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Schemi di distribuzione: esempi
Bassa tensione: distribuzione a maglie
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Supporti per la distribuzione
Distribuzione dell’energia elettrica
L’impiego delle linee aeree in cavo è ormai
limitato alle alimentazioni ad alta e media
tensione, per lo più all’esterno degli
stabilimenti industriali
Come indirizzo generale, in campo industriale
vengono impiegati i cavi posizionati
all’interno di canaline (per qualsiasi tensione)
ed i condotti sbarre (generalmente solo in
bassa tensione)
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di servizio – Impianti generali
Acqua di stabilimento
Tipi di reti
In uno stabilimento industriale l’acqua può
essere impiegata per:
usi industriali
usi potabili
usi antincendio
Le reti di distribuzione di tali acque sono
in genere distinte tra loro
Per piccoli impianti la rete dell’acqua
antincendio può essere alimentata dalla
rete potabile o industriale
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Utilizzo acqua industriale
L’acqua industriale viene utilizzata come:
mezzo di raffreddamento in impianti o processi di
lavorazione
materia prima nelle lavorazioni che richiedono
acqua per lo sviluppo di certe reazioni o produzioni
mezzo di lavaggio o solvente
agente meccanico negli impianti, apparecchiature o
macchine di tipo idraulico
produzione di vapore e trasporto di calore
preparazione di bagni per trattamenti
trasporto di materie prime o di scarto
raffrescamento dell’aria ambiente
lavaggio di polveri e gas
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Fonti di alimentazione
Le principali fonti di alimentazione dell’acqua
industriale sono:
acquedotti pubblici
acque superficiali (mare, fiumi, canali, laghi)
falde sotterranee (freatiche o artesiane)
La scelta della fonte di alimentazione dipende da
diversi fattori variabili tipo di stabilimento e
località
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Fonti di alimentazione
Negli stabilimenti industriali si ricorre - ove
possibile - a soluzioni miste, quali l’allacciamento
all’acquedotto pubblico per l’acqua potabile e la
costruzione di pozzi o derivazione da fiumi per
l’acqua industriale
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Serbatoi di accumulo
L’acqua prelevata da opportune fonti può
essere pompata in rete oppure, se i
consumi sono variabili, si ricorre a serbatoi
di accumulo, quali:
serbatoi sopraelevati
vasche in cemento armato, interrate o
seminterrate
serbatoi metallici fuori terra
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Serbatoi sopraelevati
Tipi di serbatoi sopraelevati per l’accumulo
di acqua
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Serbatoi sopraelevati
Tali serbatoi assicurano la disponibilità di
acqua per ogni evenienza
(punte di consumo,
interruzioni
dell’alimentazione,
interventi
antincendio,ecc.)
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Vasca interrata di accumulo
L’acqua viene accumulata in vasche
interrate, dalle quali viene
successivamente pompata alle utenze di
stabilimento
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Serbatoio metallico fuori terra
I serbatoi metallici fuori terra, rispetto a
quelli aerei, presentano il vantaggio di un
costo minore.
Nelle regioni a clima freddo richiedono un
riscaldamento invernale, stante il pericolo
del gelo
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Acqua industriale - Rete di distribuzione
Rete generale con acqua captata da pozzo,
immagazzinata in serbatoio sopraelevato e
distribuita nello stabilimento industriale
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Acqua potabile
Gli impianti igienico-sanitari degli stabilimenti
devono essere alimentati con acqua potabile
(docce, lavabi, fontanelle,ecc.)
I fabbisogni minimi di acqua possono essere
così stimati:
50 litri pro capite e pro die
da 10 a 25 litri / persona per eventuale
ristorante aziendale
da 70 a 80 litri / persona e pro die per i WC
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Acqua potabile
Per il dimensionamento delle reti di
distribuzione occorre anche conoscere le
portate da alimentare ai singoli servizi per i
periodi di impiego
A titolo indicativo:
docce: 0,10 l/s
fontanelle: 0,025 l/s
lavabi: 0,10 l/s
Per i servizi alimentati con acqua industriale:
WC: 0,05 l/s
orinatoi: da 0,10 l/s a 0,20 l/s
39
Acqua potabile - Potabilità
Quando l’acqua non è prelevata da un
acquedotto pubblico si prevedono impianti di
potabilizzazione (tipi a clorazione, ad ozono,
ad ultrasuoni ed a raggi ultravioletti)
Per conservare la potabilità dell’acqua nella
rete interna di distribuzione, questa viene
realizzata con tubi zincati oppure in materie
plastiche atossiche
Le tubazioni interrate sono in acciaio oppure
in ghisa sferoidale rivestite internamente e le
valvole in bronzo
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Acqua potabile - Rete di distribuzione
Rete di distribuzione dell’acqua potabile
captata da pozzo trivellato
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
41
Acqua antincendio
In genere, si prevede una rete antincendio
esterna allo stabilimento (interrata) ed una rete
antincendio interna (aerea)
Di solito tali reti sono ad anello, con
collegamenti trasversali nel caso delle reti
interne
Le reti, sia aeree sia interrate, sono realizzate
con tipi di tubi analoghi a quelli utilizzati nelle
reti dell’acqua industriale
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Progettazione delle reti di distribuzione
Tale progettazione consiste nella
determinazione dei diametri delle tubazioni,
essendo in genere note:
le lunghezze dei rami della rete (l) in quanto
nota la geometria della rete, in base al layout ed
alle caratteristiche del fabbricato
le pressioni (p) richieste all’utilizzazione
le portate d’acqua richieste dalle utenze (Q)
La determinazione dei diametri deve garantire
perdite di carico ridotte all’interno delle
tubazioni
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Perdite di carico
Esistono vari diagrammi che forniscono le
relazioni fra perdita di carico, diametro, portata
e velocità dell’acqua in tubi rettilinei
In particolare tali diagrammi si basano sulla
applicazione di formule di calcolo consolidate:
es. formula di Scimemi-Veronese; formula di
Marchetti per tubi nuovi zincati; formula di
Colebrook e White; ecc
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Progettazione delle reti di distribuzione
Una valutazione di massima del diametro delle
tubazioni può essere eseguita assumendo valori
medi della velocità del fluido variabili da 1 a 2
m/s
La rete dell’acqua antincendio viene in genere
dimensionata assumendo valori della velocità
variabili da 2 a 3 m/s
Due sono i tipi di rete realizzati per le
distribuzioni dell’acqua:
reti a pettine
reti a maglie
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Progettazione delle reti di distribuzione
Rete a pettine:
a) prospettiva
b) pianta
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Progettazione delle reti di distribuzione
Rete a maglia:
a) prospettiva
b) pianta
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Metodi di calcolo
I principali metodi di dimensionamento delle
reti idrauliche sono:
per le reti a pettine: il “Metodo del diametro
economico”
per le reti a maglie: il “Metodo della massima
economia”
Successivamente, si può verificare il corretto
bilanciamento dei carichi nei rami con il
“Metodo di Hardy Cross”, che in modo iterativo
consente di definire la continuità delle portate
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di servizio – Impianti generali
Aria compressa
Produzione e distribuzione
L’aria compressa viene utilizzata:
per il comando o regolazione di utenze
come forza motrice (martelli, trasporti)
come servocomando di utensili
come parte integrante di processo
produttivo
La produzione di aria compressa è
ottenuta con i compressori: tali
macchine aspirano l’aria atmosferica, la
comprimono alla pressione occorrente e la
inviano alla rete di distribuzione
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Produzione e distribuzione
L’utilizzo diffuso dell’aria compressa ne
richiede la presenza in tutto lo
stabilimento
Il sistema più economico di produzione e
distribuzione è l’impiego di uno o più
compressori di grande potenza, anziché
un numero elevato di piccoli compressori
51
Produzione e distribuzione
La portata dei compressori è misurata in
volume di aria libera per unità di tempo (ora,
minuto,secondo)
Si misura la portata in metri cubi aspirati in
un’ora riferiti alla pressione di 101325 Pa
(1,013 bar o 760 mmHg) in assenza di umidità
ed alla temperatura di 0°C
Si definiscono pertanto i “normal metri cubi”
all’ora e si scriverà Nm3/h al fine di
standardizzare le condizioni di riferimento per
le valutazioni delle prestazioni dei compressori
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Tipi di compressori
Compressori di frequente impiego
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Applicazione dei compressori
Campi di impiego dei compressori
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Rumorosità
I compressori sono caratterizzati da una
relativa rumorosità
Per ridurre la rumorosità i costruttori
forniscono macchine racchiuse dentro
specifiche capottature fonoisolanti
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Insonorizzazione
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Refrigeratori finali
Ai compressori è normalmente accoppiato il
refrigeratore finale
Il raffreddamento dell’aria è ottenuto facendo
passare l’aria stessa in un fascio di tubi lambiti
esternamente dall’acqua
L’acqua di condensa si raccoglie in apposito
separatore e viene scaricata in fognatura
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Refrigeratori finali
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
Refrigeratori finali
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Serbatoi
A valle del refrigeratore finale è previsto un
serbatoio polmone avente le seguenti funzioni:
assicurare alla rete una portata d’aria ed
una pressione circa costanti limitando gli
interventi per la regolazione della portata
interrompere periodicamente il
funzionamento del motore del compressore
realizzando risparmi di energia (15-16%
per pressioni di 7-8 bar)
Tratto da A. Monte
favorire la separazione di condensa
“Elementi di Impianti Industriali”
Ed. Cortina
immettendo aria compressa dalla parte
bassa verso l’alto
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Dimensioni dei serbatoi
Definizione delle dimensioni del serbatoio.
Per compressori con pressioni di lavoro max di
10 bar e portate da 1 a 100 Nm3/min la
capacità del serbatoio, espressa in m3 è pari
ad almeno 1 decimo della portata volumetrica
del compressore al minuto
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Posizioni dei serbatoi
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
Posizioni di ingresso e di uscita dell’aria rispetto al serbatoio
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Reti di distribuzione
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
Stralcio di rete di distribuzione
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di distribuzione
Sala compressori
Rete di distribuzione
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Reti di distribuzione
Schema di derivazione
con separatori di
condensa.
Derivazione di reti
secondarie dalla
tubazione principale
dell’aria compressa con
saracinesche di
intercettazione e gruppi
di separazione della
condensa
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di distribuzione
Modalità di separazione dell’olio
dalla condensa nel caso di
compressori lubrificati
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Progettazione delle reti
La velocità dell’aria nelle tubazioni non dovrebbe
mai superare i 10 - 15 m/s
La perdita di carico massima fra il compressore
ed estremità della rete deve risultare contenuta
entro 0,5 bar, compresi i 0,2 bar perduti
nell’essiccatore
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Progettazione delle reti
Consumi medi di aria compressa allo stato
normale di alcune utenze industriali
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Reti di servizio – Impianti generali
Servizi vapore e gas
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Vapore e riscaldamento
In una industria moderna il vapore serve a:
fornire acqua calda
riscaldare gli impianti
fornire calore per le operazioni collegate al
processo di produzione
La quantità di vapore richiesta per un dato
impianto può determinare il sistema di
generazione dell’energia elettrica scelto
durante lo studio tecnico-economico
69
Reti di distribuzione dei Gas
Per alcuni processi industriali sono
necessarie grandi quantità e varietà di
gas:
ad esempio sono necessarie grandi
quantità di ossigeno ed acetilene per la
saldatura e taglio dei metalli
talvolta vengono impiegati anche gas
speciali: neon,freon,elio, anidride
carbonica, ammoniaca e idrogeno
se l’impiego di questi gas è localizzato è
sufficiente servirsi di piccoli serbatoi
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reti di distribuzione dei Gas
Se i gas vengono
usati in varie parti
dello stabilimento, il
sistema più
economico è il
servizio in rete
collegata ad un
serbatoio centrale
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali”
Ed. Cortina
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Reti di servizio – Impianti generali
Centrali tecniche
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Isola tecnica
Si definisce isola tecnica l’insieme delle aree
di stabilimento destinate alla alimentazione dei
servomezzi alle reti di distribuzione interne (aria
compressa, energia elettrica, acqua industriale
ed eventualmente potabile ed antincendio,
transfer termico per il riscaldamento)
L’isola è generalmente composta di:
sala compressori
cabina elettrica (trasformatori)
centrale termica
sala pompe
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Sala compressori
Mandata aria alla rete
Sistemazione planimetrica di una sala compressori
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Cabina di trasformazione elettrica
Il trasformatore è una macchina elettrica,
statica, ad induzione che riceve energia
elettrica ad una data tensione e la eroga ad
una tensione diversa, con frequenza invariata
e modesta riduzione di potenza
Trasformatori di potenza
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Trasformatori di potenza
I trasformatori attualmente più diffusi in ambito
industriale sono:
trasformatori isolati in carta immersa in olio minerale
(impiego all’aperto e per grandi potenze)
trasformatori isolati in resine epossidiche (impiego
ambienti interni, per tensioni fino a 24 kV (MT -> BT)
e potenze fino a 3150 kVA)
trasformatori speciali: isolati a secco, in olii siliconici
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Cabina di trasformazione elettrica
I trasformatori possono essere collocati in una
cabina sistemata all’esterno dei reparti di
lavorazione, lungo il perimetro del fabbricato
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Cabina di trasformazione elettrica
I trasformatori
possono essere
collocati in cabina
sistemata su soppalco
all’interno dei reparti
di lavorazione
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali”
Ed. Cortina
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Cabina di trasformazione elettrica
I locali in cui sono
installati i
trasformatori devono
essere dotati di
ventilazione forzata,
barriere tagliafuoco e
fossa di raccolta olio
(se presente come
isolante)
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali”
Ed. Cortina
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Centrale termica
La centrale termica è il locale dove sono installati
tutti o parte degli impianti per la produzione di
calore destinati a:
preparazione del combustibile per l’invio al
bruciatore
generazione del calore
preparazione, accumulo,trattamenti e immissioni
del fluido transfer nel relativo circuito
pompaggio del transfer per la distribuzione alle
utenze
controllo, regolazione e misura di pressioni,
temperature e portate
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Centrale termica
Generatori
di calore
Serbatoi
olii e acqua
Tratto da A. Monte “Elementi di Impianti Industriali” – Ed. Cortina
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Impianti generali e servizi di stabilimento
Aree di servizio interne ed esterne
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Uffici
La quasi totalità delle funzioni aziendali
richiede uno spazio destinato agli uffici
Ciascuna funzione può presentare
esigenze diverse nei riguardi dello spazio
richiesto
Una industria tipo deve provvedere spazio
per i seguenti settori:
uffici per personale dirigente
uffici generali
uffici di produzione
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Aree di ristoro
Il servizio di ristoro negli stabilimenti
industriali assume generalmente una delle
seguenti forme:
mensa aziendale
bar
carrelli porta vivande
macchine distributrici automatiche di
bevande
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Aree di assistenza medica
Il servizio di assistenza medica può essere
esercitata su tre livelli:
esami psicotecnici di valutazione
professionale e controlli periodici
pronto soccorso per incidenti ed assistenza
per indisposizioni di minor gravità
assistenza medica professionale per
infortuni di maggiore gravità
L’area riservata alla infermeria è in genere
pari a 0,10 m2 per persona
contemporaneamente presente in
stabilimento e non minore a 50 m2
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Impianti igienici e spogliatoi
Gli impianti igienici e gli spogliatoi, specie nei
grandi impianti devono essere decentrati, per
facilitarne l’accesso da parte dei dipendenti.
Essi devono essere disposti in modo da
evitare incroci dei flussi del personale in
ingresso o uscita e i flussi dei materiali o dei
mezzi di movimentazione
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Impianti igienici e spogliatoi
La normativa prescrive la proporzione minima
tra docce, lavabi e WC e dipendenti occupati
in un turno
Gli spogliatoi devono essere collocati presso
l’ingresso dello stabilimento, facilmente
raggiungibili dai posti di lavoro, dotati di docce
e servizi igienici e armadietti metallici
personali
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Reparto manutenzione
Il reparto manutenzione deve:
consentire un facile accesso ai reparti, ai
magazzini ricambi ed all’esterno
usufruire in genere di una officina centralizzata
ben attrezzata
essere collocato in punto centrale dello
stabilimento con eventuali sottosezioni
specialistiche sistemate in punti critici
essere collocato in maniera tale da garantire
un servizio rapido
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Reparto manutenzione
Soluzione
centralizzata
servizi di
manutenzione
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Aree esterne
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Aree esterne
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Aree scoperte e piazzali
La tendenza delle imprese a stabilirsi in
località distanti dai centri abitati accresce
l’attenzione sulla progettazione delle aree
scoperte esterne
Inoltre la motorizzazione privata di massa
rende necessaria la creazione di
opportune vie di accesso e di ampi piazzali
di parcheggio
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Strade di accesso
Le strade di accesso devono essere
progettate in modo da poter sostenere sia il
traffico delle autovetture private sia quello dei
mezzi di trasporto dei materiali
Una particolare area parcheggio deve essere
a disposizione dei visitatori e degli ospiti
Quando le strade di accesso allo stabilimento
immettono direttamente su vie di grande
comunicazione, potrà essere opportuno
realizzare incroci semaforici di concerto con le
autorità competenti
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L’aspetto esterno
L’aspetto esterno dell’edificio industriale e
dell’area che lo circonda non è direttamente
connesso con l’attività del progettista degli
impianti
La cura del gradevole aspetto, la presenza di
alberi ed aiuole, costituiscono la prova
dell’interesse dell’azienda verso la vita della
comunità
Per il grande pubblico questo è spesso uno
dei pochi criteri di giudizio verso l’impresa
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Impianti Industriali
Impianti generali e servizi di stabilimento
Problemi di sicurezza
I problemi della sicurezza, intesi in senso
lato, interessano sia l’ingresso che l’uscita di
beni e persone
Tutti gli stabilimenti devono proteggersi
dall’uscita non autorizzata di materiali ed
attrezzi
Muri di cinta, posti di guardia centralizzati,
fari illuminanti ai cancelli e sistemi di
televisione a circuito chiuso
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Protezione dalle calamità
La protezione degli stabilimenti industriali dalle
calamità contempla l’incendio, le alluvioni, gli
uragani, il terremoto e gli eventi vandalici
Contro l’incendio sono predisposti estintori,
sistemi di idranti e dispositivi fissi di
segnalazione e spegnimento oltre che
opportune accortezze costruttive
Gli stabilimenti organizzano squadre antincendio
i cui membri sono distribuiti presso reparti ed
uffici
I sistemi automatici di allarme sono obbligatori
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