PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Committente: Ragione sociale: Commissione Europea Direzione Generale CCR Centro Comune di Ricerca - Stabilimento Ispra Sede: via Fermi 2749, 21027 Ispra (VA) Tel.: Centralino 0332 789111 Telefax: Cantiere: Ubicazione cantiere Centro Comune di Ricerca di Ispra Natura dell’opera: Rimozione serbatoi interrati di via Esperia presso il CCR di Ispra Inizio dei lavori: Giugno 2014 Fine dei lavori: Agosto 2014 Data Rev. Nominativo del Coordinatore della Sicurezza 23.05.2014 00 Ing. Sergio Contorbia (CSP) Firma INDICE INDICE 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 2.1 VALUTAZIONE DEL CANTIERE ................................................................................ 5 ANAGRAFICA DI CANTIERE ................................................................................... 5 FINALITÀ, CONTENUTI, DESTINATARI DEL PRESENTE PIANO........................................... 6 ADEMPIMENTI INDISPENSABILI PER L’INIZIO DEI LAVORI DA PARTE DELLE IMPRESE .............. 7 DOCUMENTI DA CONSERVARE IN CANTIERE ............................................................... 7 OBBLIGO DEI SOGGETTI COINVOLTI ...................................................................... 10 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 6.1 6.2 6.3 6.4 MISURE GENERALI DI TUTELA ............................................................................. 14 COORDINAMENTO E MISURE DISCIPLINARI.............................................................. 14 DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA .... 15 CAPO CANTIERE .............................................................................................. 15 DISPOSIZIONI PER IL COORDINAMENTO DEI PIANI OPERATIVI CON IL PIANO DI SICUREZZA 15 RICONOSCIMENTO DEI LAVORATORI ..................................................................... 16 SORVEGLIANZA SANITARIA ................................................................................. 17 SEGNALETICA DI SICUREZZA E DI CANTIERE ............................................................ 17 PRONTO SOCCORSO ......................................................................................... 21 6.5 6.6 6.7 6.8 6.9 6.10 6.11 7.1 7.2 SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI ........................................................................ 21 VALUTAZIONE DEI RISCHI .................................................................................. 21 PREVENZIONE INCENDI ..................................................................................... 22 GESTIONE ED ASSISTENZA DELLE EMERGENZE ......................................................... 23 RIUNIONE DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE SUI RISCHI DELLO SPECIFICO CANTIERE .......... 23 IMPATTO AMBIENTALE DEL CANTIERE .................................................................... 23 SPAZI CONFINATI E/O SOSPETTO DI INQUINAMENTO. ................................................ 24 CARATTERISTICHE DELL’AREA DI LAVORO ............................................................... 27 ATTIVITÀ DA SVOLGERE .................................................................................... 27 8.1 8.2 8.3 8.4 8.5 8.6 8.7 8.8 8.9 8.10 8.11 8.12 8.13 8.14 8.15 8.16 ACCESSO E VIABILITÀ ....................................................................................... 29 RISCHIO DI INVESTIMENTO ................................................................................ 29 RISCHIO DI INTERFERENZE................................................................................. 30 RISCHIO DI INCENDIO E/O ESPLOSIONE ................................................................. 30 MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI ................................................................ 30 ACCESSO PERSONALE ED ACCESSO TERZI ............................................................... 31 RISCHIO ELETTRICO ......................................................................................... 31 RISCHIO RUMORE ............................................................................................ 32 RISCHIO INALAZIONE POLVERI E FUMI ................................................................... 33 CADUTA DALL’ALTO DI ATTREZZATURA O MATERIALI E CARICHI SOSPESI ......................... 33 CADUTE E SCIVOLAMENTI .................................................................................. 34 PUNTURE, TAGLI E ABRASIONI ............................................................................ 34 URTI, COLPI, COMPRESSIONI .............................................................................. 34 RISCHIO BIOLOGICO......................................................................................... 34 RISCHIO LEGATO ALLE ATTIVITÀ DI DEMOLIZIONE .................................................... 35 RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO ........................................................................... 35 Compiti del Committente o Responsabile dei Lavori ....................................... 10 Obblighi del Coordinatore per la Progettazione .............................................. 10 Obblighi del Coordinatore per l’Esecuzione .................................................... 11 Elenco numeri telefonici di emergenza .......................................................... 21 Area di cantiere .......................................................................................... 27 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 2 INDICE TAVOLE Tavola 1: Planimetria generale del centro, ubicazione area di cantiere di via Esperie e viabilità Tavola 2: Area di cantiere ALLEGATI Allegato 1: Cronoprogramma* Allegato 2: Schede delle macchine e delle attrezzature Allegato 3: Schede DPI Allegato 4: Misure generali di prevenzione e protezione Allegato 5: Istruzione Operativa: Gestione di Infortuni e Situazioni Pericolose Allegato 6: Clausole contrattuali di sicurezza Allegato 7: Fac Simile cartello di cantiere Allegato 8: Verbale sanzionatorio 3 Allegato 9: Gestione aree di cantiere *Il cronoprogramma sarà fornito dal CCR ed allegato al verbale della riunione di coordinamento Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INTRODUZIONE INTRODUZIONE Il presente documento costituisce il Piano di Sicurezza e Coordinamento riferito ai lavori di rimozione dei serbatoi interrati posti in via Esperia. In particolare, il presente documento identifica: 1. Fasi lavorative, in relazione all’evoluzione del programma lavori; 2. Fasi lavorative che si sovrappongono; 3. Durata di ogni singola fase; 4. Macchine e attrezzature adoperate; 5. Materiali e sostanze adoperate; 6. Figure professionali coinvolte nella realizzazione dell’opera; 7. Rischi fisici e ambientali presenti; 8. Misure di prevenzione e protezione da effettuare; 9. Programmazione delle verifiche periodiche; 10. Predisposizione delle procedure di lavoro; 11. Indicazione della segnaletica occorrente; 12. Individuazione dei Dispositivi di Protezione Individuali da utilizzare. Le misure di sicurezza proposte, individuate dall’analisi dei rischi, sono mirate a: 13. Migliorare ulteriormente (in rapporto allo sviluppo del progresso 4 della tecnica prevenzionistica) situazioni già conformi; 14. Regolarizzare eventuali situazioni che potrebbero risultare carenti. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 DATI GENERALI SEZIONE 1 - DATI GENERALI 1.1 Valutazione del cantiere Le attività oggetto del presente documento fanno riferimento ai lavori per la rimozione di due serbatoi interrati utilizzati in passato per lo stoccaggio di olio combustibile per il riscaldamento degli stabili limitrofi alla via Esperia presso il Centro Comune di Ricerca del Sito di Ispra. Nello specifico, verrà effettuato: il posizionamento di opere di sostegno sul lato Nord-Est verso via Esperia e sul lato Ovest dell’area di cantiere verso il piazzale; la rimozione delle strutture fuori terra; la bonifica dei serbatoi; la demolizione della piastra in cemento attigua ai serbatoi; la rimozione della vasca di livello posizionata nella centrale termica; lo scavo e la rimozione delle tubazioni interrate e dei due serbatoi; lo scavo , il trasporto e lo smaltimento dei terreni contaminati; il ripristino delle aree interessate dal cantiere. 1.2 5 Anagrafica di cantiere Si riporta nel seguito l’anagrafica del cantiere oggetto dell’intervento. Indirizzo del cantiere Via Fermi 2749, 21027 Ispra Committente Commissione Europea nella persona del Sig. Dan Claudiu Chirondojan Natura dell’opera Realizzazione deposito temporaneo rifiuti presso il CCR-Ispra Responsabile tecnico dei lavori Sig. Fabio Tamborini Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione Ing. Sergio Contorbia Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione Ing. Sergio Contorbia Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 DATI GENERALI Proprietà Commissione Europea Data presunta d’inizio dei lavori in cantiere Durata presunta dei lavori in cantiere 2 mesi Numero massimo presunto di lavoratori in 6 cantiere Numero previsto di imprese e di lavoratori 3 autonomi sul cantiere Identificazione delle imprese affidatarie N.B. Si precisa fin d’ora che tutti i dati del presente Piano, relativi al numero delle maestranze impiegate ed ai tempi delle singole fasi lavorative, sono presunti e quindi suscettibili di variazione, ponendo ciascuna impresa esecutrice nella condizione di operare, a seconda della propria struttura aziendale. Il numero degli addetti dovrà essere comunque adeguato allo specifico impiego del momento, sia per numero che per qualifica. A ciò si aggiunga che nel corso del lavoro potrebbero verificarsi situazioni impreviste e/o imprevedibili che potrebbero a loro volta modificare l’evoluzione delle fasi lavorative e condizionare la presenza in cantiere dei lavoratori sia per numero che per qualifica. Al verificarsi dei casi di cui sopra il Direttore dei Lavori e/o il Direttore di cantiere dovrà informare immediatamente il Responsabile dei Lavori ed il Coordinatore per l’Esecuzione, il quale provvederà, se necessario, ad aggiornare ed integrare il presente Piano. 1.3 Finalità, contenuti, destinatari del presente piano Il Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato presentato per tutte le attività di cantiere connesse agli interventi di cui in oggetto e contiene l’individuazione e l’analisi dei rischi e le conseguenti prescrizioni atte a garantire, per l’intera durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. Le prescrizioni contenute nel presente Piano non intendono pregiudicare in alcun modo le vigenti disposizioni di legge, le cui regole e norme devono essere comunque applicate durante tutto il periodo di validità del contratto. Pertanto le imprese esecutrici, oltre al rispetto delle prescrizioni contenute nel presente Piano, dovranno osservare scrupolosamente l’applicazione delle disposizioni generali di legge e delle normative vigenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Qualora le imprese esecutrici intendessero ottimizzare il Piano di Sicurezza e Coordinamento (ritenendo di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza) devono presentare al Coordinatore in fase di Esecuzione proposte di modifiche ed integrazione. Eventuali proposte di modifiche e/o integrazione fanno parte del Piano Operativo di Sicurezza e non potranno in ogni caso giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti con il Committente. Il Piano ed i suoi allegati, se necessario, saranno aggiornati e modificati dal Coordinatore per l’esecuzione dei lavori in relazione e sulla base: delle indicazioni fornite da ciascuna impresa esecutrice per l’ottimizzazione delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori; dell’effettiva evoluzione dei lavori rispetto a quanto previsto dal presente piano; Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 6 DATI GENERALI del verificarsi di situazioni impreviste e/o imprevedibili che richiedano l’aggiornamento delle prescrizioni per lo svolgimento in sicurezza delle singole fasi di lavoro. 1.4 Adempimenti indispensabili per l’inizio dei lavori da parte delle imprese Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto a cura di ogni impresa esecutrice e consegnato al Coordinatore in fase di Esecuzione un Piano Operativo di Sicurezza (POS) per quanto attiene le proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori. Tale piano, che dovrà essere firmato dal Datore di Lavoro, verrà considerato come piano complementare del Piano di Sicurezza e Coordinamento (previa verifica del Coordinatore della Sicurezza in Fase di Esecuzione delle precauzioni adottate per quanto riguarda la sicurezza del personale durante le fasi di lavoro). Il Piano Operativo di Sicurezza dovrà contenere almeno: programma temporale dettagliato dei lavori; modalità operative (descrizione dettagliata delle singole operazioni) e misure di sicurezza previste; attrezzature e macchinari utilizzati in cantiere; procedure di emergenza di cantiere e nominativo/i del lavoratore/i addetto/i all’emergenza. 1.5 7 Documenti da conservare in cantiere Documenti relativi alla sicurezza Copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC); Verbali delle riunioni di coordinamento e delle visite in cantiere. Documenti dell’Impresa Piano operativo di sicurezza (POS) dei singoli appaltatori e subappaltatori; Copia del Registro infortuni dei singoli appaltatori e subappaltatori; Programma lavori di dettaglio di ogni impresa esecutrice. Macchinari e attrezzature Libretti d’uso e manutenzione delle macchine; Certificati delle verifiche trimestrali di funi e catene; Schede tossicologiche dei vari prodotti impiegati nel cantiere; Copia certificazione CE di macchinari e attrezzature utilizzate in cantiere. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 DATI GENERALI Documenti generali Tavola 1: viabilità; Tavola 2: Area di cantiere. Planimetria generale del centro, ubicazione area di cantiere di via Esperie e 8 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI SEZIONE 2 - INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI COMMITTENTE: Ragione sociale Commissione Europea, Direzione Generale CCR Centro Comune di Ricerca - Stabilimento Ispra Nella persona del Sig. Dan Claudiu Chirondojan Sede Via Fermi 2749 Comune Ispra Tel. 0332 78num CAP 21027 Fax 0332 78num CAP 21027 RESPONSABILE TECNICO DEI LAVORI: Sig. Fabio Tamborini Sede Via Fermi 2749 Comune Ispra Tel. 0332 789263 Fax COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: Ing. Sergio Contorbia Sede Via Watt, 27 Comune Milano Tel. 348 3701570 CAP 20143 Fax 02 42255621 9 COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI: Ing. Sergio Contorbia Sede Via Watt, 27 Comune Milano Piano di sicurezza e coordinamento Tel. 348 3701570 CAP 20143 Fax 02 42255621 Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI 2.1 Obbligo dei soggetti coinvolti Compiti del Committente o Responsabile dei Lavori Il Committente o Responsabile dei Lavori: si attiene ai principi ed alle misure generali di tutela onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamente tra loro, prevede altresì la durata di tali lavori o fasi di lavoro; nella fase di progettazione dell’opera, prende in considerazione i documenti forniti dal coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, designa il coordinatore per la progettazione, che deve essere in possesso dei requisiti necessari per svolgere l’incarico; prima dell’affidamento dei lavori, designa il coordinatore per l’esecuzione, che deve essere in possesso dei requisiti necessari per svolgere l’incarico; verifica l’idoneità tecnico professionale delle imprese esecutrici e di quelle affidatarie operanti con proprio personale richiedendo: l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato ed agricoltura (CCIAA), il documento unico di regolarità contributiva (DURC), il documento di valutazione dei rischi o, nei casi previsti, la relativa autocertificazione, la dichiarazione dell’assenza di provvedimenti interdittivi o sospensivi; verifica l’idoneità tecnico professionale dei lavoratori autonomi richiedendo: l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato ed agricoltura (CCIAA), il documento unico di regolarità contributiva (DURC), la documentazione attestante la conformità delle macchine, attrezzature ed opere provvisionali, l’elenco dei dispositivi di protezione individuale in dotazione, gli attestati inerenti la propria formazione e relativa idoneità sanitaria ove previsto; verifica l’idoneità tecnico-professionale richiedendo alle imprese esecutrici anche una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all’istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) ed alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendente. Obblighi del Coordinatore per la Progettazione Durante la progettazione esecutiva dell’opera, il coordinatore per la progettazione: redige il piano di sicurezza e di coordinamento; predispone un Fascicolo Tecnico contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, a partire dalla consegna dell’opera, nel corso delle operazioni sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell’Allegato II al documento U.E. 260/5/93. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 10 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI Obblighi del Coordinatore per l’Esecuzione Durante la realizzazione dell’opera, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori provvede a: verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; verificare l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento, assicurandone la coerenza con quest’ultimo; adeguare il piano di sicurezza e coordinamento e il fascicolo, in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, nonché, di verificare che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza; organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione; verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; sospendere in caso di pericolo grave e imminente le singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. 11 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INDIVIDUAZIONE DELLE IMPRESE SEZIONE 3 - INDIVIDUAZIONE DELLE IMPRESE Impresa Affidataria ed esecutrice Sede Legale Recapito telefonico Tel. Tel. Datore di Lavoro RSPP Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Medico competente Responsabile di cantiere Addetto cantiere emergenze in Lavorazioni da eseguire N° occupati in cantiere 12 Impresa Subappaltatrice 1.1 Sede Legale Recapito telefonico Datore di Lavoro RSPP Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Medico competente Responsabile di cantiere Addetto emergenze in cantiere Lavorazioni da eseguire N° occupati in cantiere Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 COORDINAMENTO IN FASE ESECUTIVA SEZIONE 4 - COORDINAMENTO IN FASE ESECUTIVA Le attività di cui al presente Piano si svolgono completamente all’esterno del JRC un un’area di proprietà del Centro Comune di Ricerca di Ispra. Si rimanda alla Tavola 1 per la localizzazione dell’intervento e la viabilità. In Tavola 2 è riportata l’area di cantiere. Prima dell’inizio dei lavori il Coordinatore in Fase di Esecuzione dovrà: organizzare una riunione di coordinamento tra i responsabili delle diverse imprese che opereranno in sito e i responsabili della sicurezza del JRC; evidenziare le criticità delle attività di cantiere che possono interferire con le attività presenti nell’area; informare il personale operante in cantiere, per il tramite dei relativi responsabili di cantiere, circa i contenuti del presente documento e quello dei documenti della sicurezza del JRC-CCR, indicando le procedure operative da adottare; verificare che il personale operante in stabilimento sia stato informato riguardo le possibili interferenze con le attività di cantiere e formato sulle procedure ed i comportamenti da adottare per ridurre al minimo il rischio derivante dalla sovrapposizione delle attività. 13 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 RESPONSABILE DI CANTIERE SEZIONE 5 - ELEMENTI GENERALI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 5.1 Misure generali di tutela I datori di lavoro delle imprese esecutrici, durante l’esecuzione dell’opera, osservano le misure generali di tutela e curano, ciascuno per la parte di propria competenza: il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; le condizioni di movimentazione dei vari materiali; la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quanto si tratta di materie e di sostanze pericolose; l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro; la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi; le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere. 5.2 Coordinamento e misure disciplinari Tutto il personale, nessuno escluso, avrà l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione. Le imprese subappaltatrici ed i lavoratori autonomi, per non creare interferenze pericolose, dovranno conoscere ed agire nel rispetto del presente Piano della Sicurezza, che sottoscriveranno prima dell’inizio dei lavori per presa visione ed accettazione. Il Coordinatore per la Sicurezza durante l’esecuzione dell’opera adotterà i provvedimenti più opportuni, per l’inosservanza delle Norme e del Piano di Sicurezza. In particolare, a mezzo di Verbale di sopralluogo, egli comunicherà all’Impresa appaltatrice (che sarà tenuta a rispettare e a far rispettare dai subappaltatori): diffide al rispetto delle norme; allontanamento della Ditta o del Lavoratore recidivo; la sospensione dell’intero lavoro o della fase di lavoro interessante ed il ripristino delle condizioni di sicurezza. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 14 RESPONSABILE DI CANTIERE 5.3 Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza Prima dell’accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto. 5.4 Capo cantiere Le imprese appaltatrici dovranno preventivamente comunicare alla Committente e al Coordinatore in fase di Esecuzione il nominativo del proprio Capo Cantiere. 5.5 Disposizioni per il Coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di Sicurezza I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmettere il proprio Piano Operativo al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all’inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della idoneità degli stessi con il Piano di Sicurezza e Coordinamento. L’impresa affidataria è tenuta a verificare i POS dei propri subappaltatori e a predisporre la dichiarazione di avvenuta verifica di congruità di tali documenti. In fase successiva, la stessa impresa dovrà inviare al Coordinatore i POS revisionati corredati della dichiarazione di cui sopra. Il Coordinatore dovrà quindi valutare l’idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e Coordinamento. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 15 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI SEZIONE 6 - INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI La formazione professionale, costituisce un campo di grande importanza per un’azione generalizzata di formazione e informazione per la sicurezza, in quanto concorre in modo rilevante alla diminuzione dei fattori di rischio connessi alle peculiari caratteristiche dell’attività produttiva nelle costruzioni. La formazione e l’informazione dei lavoratori deve essere effettuata dal Datore di lavoro rispetto ai propri dipendenti. Prima dell’inizio delle varie fasi di lavoro e secondo le procedure organizzative adottate dall’impresa, i preposti della stessa sono edotti delle disposizioni del piano concernenti le relative lavorazioni e sui comportamenti da tenersi durante lo svolgimento di attività “comuni di vita”, quali assunzione di cibi e bevande sul cantiere, consumo pasti, ecc… Nell’ambito delle loro attribuzioni i preposti di cui sopra rendono edotti i lavoratori, prima dell’inizio delle fasi lavorative cui sono addetti, dei rischi specifici cui sono esposti e delle correlative misure di sicurezza, previste dalle norme di legge e contenute nel Piano di Sicurezza. Tutto il personale delle imprese appaltatrici deve avere ricevuto informazione e formazione relativamente alle attività esercitate. Dovrà inoltre essere prevista attività formativa specifica sul cantiere nei casi di particolari attività lavorative (es.: inizio cantiere, particolari interventi, ecc.). 6.1 Riconoscimento dei Lavoratori Tutti i lavoratori operanti in cantiere dovranno essere muniti di tessera di riconoscimento. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti questa dovrà contenere almeno: Fotografia del lavoratore; Generalità del lavoratore; Indicazione del datore di lavoro; Data di assunzione; In caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso dei lavoratori autonomi la tessera dovrà contenere almeno: Fotografia del lavoratore; Generalità del lavoratore; Indicazione del committente. La tessera di riconoscimento dovrà sempre essere indossata dai lavoratori in modo visibile. I lavoratori dovranno essere informati e formati dal Datore di Lavoro in merito a tale disposizione di legge. Qualora un'impresa appaltatrice dovesse instaurare, durante lo svolgimento dei lavori, un nuovo rapporto di lavoro con un operatore non presente nel POS consegnato prima dell'avvio del cantiere, dovrà comunicare al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione il nominativo del nuovo assunto prima del suo ingresso operativo nel cantiere in oggetto (almeno un giorno prima) e consegnare tutta la documentazione relativa al nuovo lavoratore (idoneità medica, avvenuta consegna dei DPI, avvenuta formazione, ecc.). Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 16 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI 6.2 Sorveglianza sanitaria Tra gli obblighi del Datore di lavoro vi è quello di nominare, nei casi previsti dalla normativa, il Medico Competente. Tale figura professionale che deve essere in possesso del titolo di specializzazione in Medicina del Lavoro o di analoghi requisiti, collabora con il Datore di lavoro stesso e con il Servizio di Prevenzione e Protezione alla predisposizione dell’attuazione delle misure per la tutela della salute dei lavoratori. Ciò premesso, il Medico Competente, effettua la sorveglianza sanitaria, che comprende sia gli accertamenti preventivi che gli accertamenti periodici. I primi hanno lo scopo di constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati mentre gli accertamenti periodici si prefiggono di controllare lo stato di salute dei lavoratori; in entrambi i casi si deve giungere al giudizio di idoneità alla mansione specifica. Per i lavoratori le cui mansioni rientrano fra quelle di cui al Provvedimento 30 Ottobre 2007, sulla scheda di idoneità sanitaria dovrà essere attestata l’assenza di tossicodipendenza o di assunzione sporadica di sostanze stupefacenti o psicotrope. 6.3 Segnaletica di sicurezza e di cantiere Lo scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare l’attenzione su oggetti, macchine, situazioni e comportamenti che possono provocare rischi, e non quello di sostituire la prevenzione e le misure di sicurezza. Pertanto ha lo scopo di fornire in maniera facilmente comprensibile le informazioni, le indicazioni, i divieti e le prescrizioni necessarie. Tali cartelli, che dovranno essere esposti nei luoghi e secondo le disposizioni del Coordinatore per la Sicurezza durante l’esecuzione dell’opera, sono compresi nelle seguenti categorie: avvertimenti, divieti, prescrizioni, evacuazioni e salvataggio, antincendio. Tale cartellonistica dovrà essere esposta in maniera stabile e non facilmente rimovibile, ed in particolar modo: all’ingresso di cantiere, lungo le vie di transito e movimentazione, nei luoghi dove sussistano pericoli specifici, sulle macchine (sega circolare, saldatrice, ecc..). Tipo segnale Significato Posizionamento Divieto di accesso ai non autorizzati Cancello di ingresso delle aree cantiere Divieto di fumo Cancello di ingresso delle aree cantiere Segnaletica di cantiere Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 17 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Divieto di uso di fiamme libere Cancello di ingresso delle aree cantiere Tensione elettrica pericolosa Quadri elettrici Pericolo generico Cancello di ingresso delle aree cantiere Pericolo di inciampo Cancello di ingresso delle aree cantiere Casco di protezione obbligatorio Cancello di ingresso delle aree cantiere 18 EN 397:1995 Protezione obbligatoria delle vie respiratore Quando viene rilevata presenza di fumi o polveri Protezione obbligatoria dell’udito Cancello di ingresso delle aree cantiere, qualora si evidenzi l’obbligo dalle valutazioni di esposizione al rumore fornite dalle imprese appaltatrici Calzature di sicurezza obbligatorie Cancello di ingresso delle aree cantiere EN 140:1998 EN 352-1:2002 EN 352-2:2002 EN:ISO 20345:2011 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Guanti di protezione obbligatori Cancello di ingresso delle aree cantiere Protezione obbligatoria del corpo Cancello di ingresso delle aree cantiere Indumenti ad alta visibilità Cancello di ingresso delle aree cantiere EN 388:2004 *il pittogramma indicato non obbliga ad indossare la tuta, può essere utilizzato qualsiasi indumento ad alta visibilità. UNI EN 471* 118 Attenzione carichi sospesi Cancello di ingresso delle aree cantiere Numero telefonico Emergenze Cancello di ingresso delle aree cantiere 19 Vigili del fuoco Cancello di ingresso delle aree cantiere Telefono antincendio/emergenze Baracca di cantiere uso ufficio Estintore In corrispondenza degli estintori disposti in cantiere 115 Segnaletica su viabilità di stabilimento Piano di sicurezza e coordinamento Lavori in corso Inizio occupazione sede viaria Inizio e fine cantiere In corrispondenza dell’inizio e della fine del cantiere Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Limite 20 km/h Inizio occupazione sede viaria Senso unico alternato Inizio occupazione sede stradale Passaggio obbligatorio a sinistra Inizio deviazione Transenna di delimitazione Perimetro area di scavo Cono delineatore Perimetro area di occupazione temporaneo Nastro bicolore Perimetro area di occupazione temporaneo Elementi fisici di delimitazione 20 Inoltre, all’ingresso di ogni cantiere, dovrà essere esposto il cartello di cantiere, riportante le figure aventi un ruolo di responsabilità nell’ambito del cantiere stesso (Vedi il modello di cartello di cantiere in Allegato 7); il cartello dovrà quindi riportare il nominativo del Responsabile dei Lavori, del Coordinatore in Fase di Progettazione ed Esecuzione, del Direttore dei Lavori, oltre che l’indicazione della Committente, delle imprese esecutrici, delle date presunte di inizio e fine lavori ed il numero per le emergenze (antincendio e primo soccorso) 115/118. Si richiede inoltre all’impresa Affidataria di esporre in cantiere il cartello relativo all’orario di lavoro e della pausa pranzo. Allo stesso modo della segnaletica verranno utilizzate segnalazioni verbali e gestuali. La comunicazione verbale sarà formulata con testi brevi, frasi, gruppi di parole eventualmente in codice. I messaggi verbali dovranno essere il più possibile brevi, semplici e chiari; I segnali gestuali dovranno essere precisi, semplici, ampi, facili da eseguire e da comprendere; Il segnalatore dovrà essere in condizione di seguire con gli occhi la totalità delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di esse. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI 6.4 Pronto soccorso In cantiere sarà obbligatorio tenere delle cassette del pronto soccorso contenenti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime cure ai lavoratori infortunati o colpiti da malori improvvisi. Tali presidi dovranno essere presenti e a disposizione (ben segnalati e facilmente raggiungibili) presso la zona di lavoro. Inoltre, in caso di necessità, dovrà essere contattato il numero per le emergenze 118. Elenco numeri telefonici di emergenza Il presente elenco sarà esposto in modo visibile all’interno dell’area di cantiere e potrà essere integrato con numeri di pubblica utilità. Tabella 6-1: Elenco numeri telefonici di emergenza Nome Fisso Numero per le emergenze 118 Vigili del fuoco 115 Supervisore dei lavori 0332 789263 Sig. Fabio Tamborini Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione 348 3701570 Ing. Sergio Contorbia Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione 21 348 3701570 Ing. Sergio Contorbia Direttore tecnico di cantiere (ditta esecutrice) 6.5 Servizi igienico-assistenziali Per la somministrazione del pasto caldo del mezzogiorno le imprese potranno servirsi dei locali pubblici limitrofi al centro o della mensa del JRC-CCR se autorizzati; non saranno consumati pasti sul posto di lavoro. Inoltre nell’area di cantiere sarà predisposto un WC chimico. Si precisa che durante l’orario di lavoro è vietato bere alcolici e che è vietato fumare in cantiere. 6.6 Valutazione dei rischi Quando è possibile, i rischi vanno eliminati alla fonte. Per i rischi che non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi e procedimenti atti eventualmente a riordinare il lavoro, si dovrà ricorrere ai mezzi personali di protezione (DPI). Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI I DPI dovranno essere adeguati ai rischi da prevenire ed alle condizioni esistenti sui luoghi di lavoro; inoltre dovranno tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore ed essere adatti all'utilizzo secondo le esigenze. Eventuali altri dispositivi di protezione, necessari per particolari esigenze attualmente non prevedibili, dovranno essere utilizzati in caso di necessità su valutazione del Direttore di Cantiere o del Coordinatore per la Sicurezza durante l'esecuzione dell'opera. Nel caso specifico è possibile individuare le seguenti principali tipologie di rischi: Accesso e viabilità Rischio di investimento Rischio di interferenze Rischio incendio – esplosione Movimentazione manuale dei carichi Accesso personale ed accesso a terzi Rischio elettrico Rischio rumore Inalazione polveri e fumi Rischio caduta dall’alto di attrezzatura o materiali e carichi sospesi Cadute e scivolamenti Punture, tagli e abrasioni Urti, colpi, compressioni Rischio biologico Rischio legato ad attività di demolizione Rischio caduta dall’alto Rischio di esposizione a vapori Rischio legato alle fasi di scavo/seppellimento 6.7 22 Prevenzione incendi Si ricorda che in tutta l’area di cantiere è valido il divieto di fumo; per fumare, gli operai dovranno uscire dall’area recintata di cantiere. Le imprese esecutrici dovranno mantenere attivi e controllati, in accordo alle normative specifiche vigenti, idonei mezzi estinguenti nelle aree di cantiere che garantiscano la prevenzione degli incendi in modo autonomo. In base alla tipologia dei lavori previsti, dei materiali e delle attrezzature presenti in cantiere, si consiglia l’utilizzo dei seguenti estintori (si raccomanda la presenza di almeno numero estintori 2): Classe di incendio Estinguente Incendio di solidi Classe A Incendio di liquidi Classe B Incendio di gas Classe C SI SI SI Polvere Incendio “metalli” Classe D Incendio impianti in tensione Incendio in presenza di comburenti Incendio in presenza di acidi forti SI* SI NO SI Nota*: Solo polveri speciali a base di Sali inorganici di sodio e potassio. L’estintore a polvere Contiene polvere antincendio, composta da varie sostanze chimiche miscelate tra loro con aggiunta di additivi per migliorarne le qualità di fluidità ed idrorepellenza. Le polveri possono essere di tipo: Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI ABC - polvere polivalente valida per lo spegnimento di più tipi di fuoco (legno, carta, carbone, liquidi e gas infiammabili), realizzata generalmente con solfato e fosfato d'ammonio, solfato di bario, ecc.. BC - specifica per incendi di liquidi e gas infiammabili, costituita principalmente da bicarbonato di sodio. In caso di principio di incendio è opportuno, al fine di impedire il propagarsi del fuoco, utilizzare l’estintore più vicino, seguendo le istruzioni riportate sul corpo del dispositivo stesso. In caso di incendio esteso è necessario dare l’allarme e raggiungere il punto di raccolta indicato nella planimetria riportata in Tavola 2. Nel caso si rendesse necessario eseguire dei tagli a caldo, il capocantiere della ditta incaricata dovrà verificare l’assenza, nella zona circostante l’area di lavoro, di materiale infiammabile e, nel caso, provvedere alla sua rimozione/pulizia. Operazioni di taglio a caldo potranno essere eseguite solo previa autorizzazione del CSE. 6.8 Gestione ed assistenza delle emergenze In cantiere saranno presenti almeno n°2 estintori, in caso di incendio bisognerà dare l’allarme e recarsi al punto di raccolta, qualora necessario tramite il numero 115 potranno essere contattati i Vigili del fuoco di Varese. In sito dovrà essere sempre presente almeno un addetto antincendio e un addetto al primo soccorso. L’elenco dei numeri telefonici di emergenza riportato in Tabella 6.1 dovrà essere esposto in modo visibile all’interno dell’area oggetto di intervento. 6.9 Riunione di informazione/formazione specifico cantiere sui rischi dello Il Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Appaltatore all’inizio delle attività di cantiere, dovrà effettuare una riunione di informazione/formazione sui rischi dello specifico cantiere con una breve illustrazione delle principali norme di prevenzione e di igiene, da osservare e far osservare. Particolare cura dovrà essere posta nella illustrazione, con la realizzazione di specifici corsi di formazione, delle norme che regolano alcune attività e situazioni di emergenza con particolari rischi, quali ad esempio: la condotta dei mezzi con particolare riferimento alle segnalazioni a terra ed ai limiti di velocità; procedure di evacuazione dagli scavi. Inoltre dovrà essere illustrata la dotazione dei dispositivi di protezione individuale e fornita una informazione sull’uso degli stessi. Il verbale della riunione di informazione/formazione sui rischi dello specifico cantiere firmato dal lavoratori sarà conservato in cantiere e una copia inviata al CSE. 6.10 Impatto ambientale del cantiere Le lavorazioni, per la loro tipologia, possono comportare alcune emissioni e rischi verso l’ambiente esterno al cantiere: Rumore: le lavorazioni in oggetto non comportano “inquinamento acustico” nelle aree limitrofe. Qualora le attività appaltate esponessero i lavoratori (dell’Appaltatore, Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 23 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Subappaltatore e della Committente) ad un valore maggiore di 85 dB(A), dovranno essere previsti idonei dispositivi di protezione acustica; Polvere: durante le operazioni di scavo è possibile prevedere produzione di polveri; Modifiche della viabilità: le attività previste comportano modifiche della viabilità interna del Centro; Trasmissione di sostanze inquinanti all’esterno: le attività previste non comportano trasmissione di sostanze inquinanti all’esterno. La gestione dei rifiuti verrà effettuata secondo le procedure del sito e secondo il Piano di Gestione dei Rifiuti specifico per il cantiere. L’Appaltatore e il Subappaltatore dovranno predisporre a integrazione del proprio POS l’elenco e il documento di analisi del rischio d’impiego di ogni sostanza chimica usata nel cantiere. Tale elenco sarà aggiornato durante lo svolgimento dei lavori e sarà redatto ai sensi delle disposizioni del DL 81/08 e s.m.i.. 6.11 Spazi confinati e/o sospetto di inquinamento. La normativa italiana mediante il D.lgs 81/2008 (modificato dal D.Lgs 106/2009) e nello specifico il DPR 177/2011 richiede la presenza di lavoratori formati ad hoc per lo svolgimento di attività lavorative da svolgere in ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento. Si tiene comunque a precisare che è necessario evitare l’ingresso negli ambienti confinati, per quanto possibile, ed è opportuno verificare se i lavori al loro interno possano essere svolti in altro modo (ad es. operando dall’esterno utilizzando dispositivi teleguidati, telecamere, e tenendo comunque conto dello stato dell’arte e dello sviluppo tecnologico). Nel caso ciò non fosse possibile, è necessario che i lavori vengano eseguiti secondo precise procedure di sicurezza. L’ingresso di lavoratori in spazi confinati potrà essere effettuato solo con l’autorizzazione del CSE. Di seguito si riportano brevemente i requisiti di legge necessari per lo svolgimento di attività in spazi confinati e/o sospetto di inquinamento. Il/I lavoratore/i che entra/no nell’ambiente confinato deve/devono: avere l’idoneità sanitaria per la mansione specifica; conoscere i pericoli presenti e la procedura di lavoro; conoscere le caratteristiche tecniche dei DPI ed utilizzarli in modo appropriato secondo l’addestramento ricevuto; laddove necessario, indossare i DPI idonei per consentire una rapida estrazione in caso di condizioni anomale e/o impreviste; mantenersi in costante comunicazione (vocale e/o visiva) con l’addetto esterno e nel caso in cui la comunicazione avvenga con apparecchi trasmittenti deve essere assicurata la non schermatura di tali trasmissioni dagli stessi ambienti di natura metallica; conoscere le procedure di emergenza; laddove necessario, munirsi di apparecchio portatile, dotato di dispositivo di allarme, per la misurazione in continuo della percentuale di ossigeno o di altre sostanze; Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 24 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI laddove necessario, munirsi di apparecchio portatile, dotato di dispositivo di allarme, per la misurazione in continuo della concentrazione in aria di sostanze infiammabili (in % del limite inferiore di esplodibilità LEL); laddove necessario, dotarsi di sistemi a funzionamento elettrico o a batteria rispondenti ai requisiti di sicurezza del DPR 126/98 (recepimento della Direttiva ATEX); evacuare immediatamente l’ambiente confinato e comunicare al proprio responsabile ogni condizione anomala e/o imprevista riscontrata all’interno dell’ambiente; evacuare immediatamente l’ambiente confinato quando ordinato dall’operatore esterno e/o all’attivazione di qualche segnale codificato di allarme e/o al riconoscimento di qualche sintomo di malessere fisico. L’operatore/gli operatori esterno/i deve/devono: avere l’idoneità sanitaria per la mansione specifica; conoscere i pericoli presenti e la procedura di lavoro; assicurare la presenza per tutta la durata dei lavori. Se per qualunque motivo ci si deve allontanare, deve essere richiesto il cambio ad un altro operatore, anche esso in possesso di competenze e formazione specifiche e dotato di idonei DPI; mantenere una comunicazione costante con il lavoratore/i all’interno; proibire l’ingresso a chiunque non sia stato autorizzato; controllare che le condizioni di sicurezza non mutino e/o non sopraggiungano pericoli dall’esterno; conoscere le procedure di emergenza; far evacuare immediatamente l’ambiente confinato se si verifica una condizione anomala e/o imprevista (ad esempio riconducibile alle modalità di lavoro e/o alle condizioni del lavoratore); essere specificatamente equipaggiato ed addestrato al primo soccorso per l’assistenza e il recupero del lavoratore. Tutto il personale, sia aziendale che terzo, che a qualunque titolo debba operare entro un ambiente confinato e/o fornire assistenza dall’esterno, deve essere preventivamente e specificatamente autorizzato dal proprio Datore di Lavoro previa idonea informazione, formazione ed addestramento previsti nello specifico dal DPR n° 177 del 14/09/2011. Dovrà altresì possedere idoneità sanitaria per la mansione specifica. Quanto sopra è obbligatorio anche per i lavoratori autonomi. In caso di affidamento dei lavori ad impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi, il datore di lavoro committente, prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, dovrà informarli (per un tempo non inferiore ad un giorno) su tutti i rischi esistenti negli ambienti, sulle caratteristiche dei luoghi di lavoro, sulla procedura di emergenza di pertinenza della propria attività. DPI Utilizzati per l’accesso in luoghi confinati: Elmetto di protezione (EN 397) Visiera/maschera di protezione (EN 166) Scarpe antinfortunistiche (EN 345) Cintura con Imbragatura (EN 358) Imbracatura (EN 361) Cordino di aggancio (EN355) Guanti (EN 388) Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 25 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Tuta da lavoro di III categoria Gilet ad alta visibilità (EN 471) Maschera pieno facciale (EN 136) Qualificazione dell’impresa Qualsiasi attività lavorativa nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati può essere svolta unicamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati. In particolare alcuni requisiti di qualificazione sono: presenza di personale, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro). Il preposto deve necessariamente possedere tale esperienza; attività di informazione e formazione di tutto il personale mirata alla conoscenza dei fattori di rischio propri dei lavori in ambienti sospetti di inquinamento e soggetta a verifica di apprendimento e aggiornamento; si fa presente che ciò vale anche per il datore di lavoro se impiegato per tali lavori; possesso di dispositivi di protezione individuale, strumentazione e attrezzature di lavoro idonei e avvenuta effettuazione di attività di addestramento all’uso corretto di tali dispositivi, strumentazione e attrezzature di lavoro; addestramento di tutto il personale impiegato in tali attività, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente all’applicazione delle procedure di sicurezza. Si evidenzia che, in attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, non è ammesso il ricorso a subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente (che ha la disponibilità giuridica dei luoghi). Quanto sopra si applica anche nei riguardi delle imprese o dei lavoratori autonomi ai quali dovessero venire subappaltate le lavorazioni. Note: la sorveglianza sanitaria sarebbe opportuna anche per i lavoratori autonomi, per quanto facoltativa ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 81/08 e smi; la sorveglianza sanitaria per l’idoneità specifica alla mansione deve tener conto: o degli elementi di rischio delle differenti tipologie di ambienti confinati o sospetti di inquinamento o dei fattori individuali che possono favorire l’accadimento degli eventi infortunistici o della necessità di utilizzo dei DPI di III categoria (nei casi previsti dalla norma di legge). Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 26 DESCRIZIONE DEI LAVORI SEZIONE 7 - DESCRIZIONE DEI LAVORI 7.1 Caratteristiche dell’area di lavoro Il cantiere sarà ubicato all’esterno del JRC presso via Esperia Comune di Ispra. 7.2 Attività da svolgere In particolare, nel progetto sono previste le seguenti fasi di lavoro: 1. fase iniziale di preparazione del cantiere: intercettazione e deviazione sottoservizi; opere di sostegno dello scavo; rimozione strutture fuori terra; bonifica serbatoi e tubazioni. 2. fase di scavo: scavo e rimozione tubazioni interrate; scavo e rimozione serbatoi; scavo e smaltimento terreni contaminati; ripristino area di cantiere. 27 3. fase di collaudo: campionamento terreni da pareti e fondi scavo; sondaggi di collaudo via Esperia. Area di cantiere Il CCR renderà disponibili tutte le aree interessate dalle attività prima dell’inizio del cantiere provvedendo a rimuovere eventuali impedimenti presenti. L’area operativa di cantiere dovrà essere delimitata con paletti e rete in polietilene (altezza 2 m) nella parte interna e mentre nella parte verso via Esperia dovrà essere predisposta una recinzione in rete elettrosaldata (tipo Orsogrill). Sugli accessi al cantiere dovrà essere affisso, in maniera visibile, il cartello di cantiere ed i cartelli che identifichino tutti i pericoli presenti. Si prescrive inoltre l’utilizzo di opportuna segnaletica a terra che evidenzi la presenza di un cantiere e di mezzi in movimento e che inviti a moderare la velocità. Tutte le volte che un mezzo dovrà fare manovra nei pressi del cantiere, uno o più operatori dovranno verificare che la strada sia libera. Data la necessità di occupare parte della carreggiata, verrà predisposto il senso unico alternato opportunamente regolato da n°2 semafori (uno per senso di marcia). Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 DESCRIZIONE DEI LAVORI Le aperture che consentono l’ingresso al cantiere dovranno rimanere chiuse, per quanto possibile, anche durante le lavorazioni. E’ vietato lasciare utensili elettrici attaccati all’alimentazione elettrica durante le pause dall’attività di cantiere. Nel caso il personale CCR abbia la necessità di operare in un ambiente facente parte l’area di cantiere, dovrà essere dato avviso sia al capo cantiere, che al CSE, in modo da sospendere le attività di cantiere per il tempo necessario ed evitare quindi rischi dovuti ad interferenze spazio temporali. 7.2.1.1 Impianto elettrico L’alimentazione elettrica, se necessaria per i servizi logistici di cantiere, sarà possibile allacciandosi alla rete del centro (presso la centrale termica) previa autorizzazione della Committente. L’impresa dovrà comunque utilizzare un proprio quadro elettrico di cantiere conforme alla normativa vigente. Le Imprese subappaltatrici che intenderanno collegarsi al quadro di cantiere dovranno collegare allo stesso un loro sottoquadro a norma e prelevare energia elettrica direttamente da questo. 7.2.1.2 Gestione rifiuti I rifiuti prodotti dall’attività di cantiere saranno gestiti secondo quanto prescritto dai regolamenti vigenti per ogni contratto e in generale secondo la normativa vigente. 28 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 SEZIONE 8 - RISCHI SPECIFICI E PRESCRIZIONI Nel cantiere in oggetto, per le caratteristiche intrinseche delle lavorazioni che verranno eseguite, si possono individuare i seguenti rischi specifici. 8.1 Accesso e Viabilità Per raggiungere le aree oggetto dei lavori verrà utilizzata la viabilità interna al Centro riportata in Tavola 1. All’interno del Centro, i mezzi di cantiere dovranno rispettare i percorsi che saranno definiti in accordo dal Coordinatore in Fase di Esecuzione e dalle Imprese Appaltatrici. Inoltre, i mezzi dovranno essere dotati di dispositivi acustici attivati in fase di retromarcia, rispondenti alla norma UNI EN 474-1 e non potranno sostare vicino ai dispositivi di emergenza quali idranti ecc. In linea generale: per gli accessi l’accesso richiede l’autorizzazione della portineria con la consegna di tesserino di ingresso dopo la verifica dell’identità e la consegna di un documento di identità; il personale delle ditte esterne autorizzato a tempo determinato all’ingresso dovrà essere comunicato preventivamente e autorizzato mediante tesserino di riconoscimento; anche i veicoli dovranno essere registrati; l’ingresso di attrezzature (pc, macchine fotografiche, strumentazione) è soggetto alla compilazione di un modulo e specifica autorizzazione; 29 per la viabilità la circolazione all’interno del sito è regolata secondo le norme del codice della strada italiana; il limite di velocità generale è fissato a 50 km/h, salvo ulteriori limitazioni ovvero riduzioni di velocità in corrispondenza degli ingressi, delle aree prossime a cantieri temporanei, degli edifici mensa/caffetteria soprattutto durante gli orari del pranzo, degli incroci/intersezioni/attraversamenti, delle aree con presenza di pedoni e quando la visibilità non è ottimale. 8.2 Rischio di investimento L’accesso al Centro dei mezzi e del personale è consentito solamente attraverso l’ingresso principale. Nella viabilità potranno incrociarsi uomini e mezzi di diverse ditte presenti in sito; sarà cura di ciascuna delle imprese provvedere alla formazione ed informazione dei lavoratori; in particolare saranno adottate e fatte rispettare tutte le misure necessarie per impedire il verificarsi di incidenti, nello specifico, i mezzi in transito non supereranno la velocità di 50 Km/h, inoltre, i mezzi dovranno ridurre adeguatamente la propria velocità in presenza di altri mezzi e/o personale appiedato. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 8.3 Rischio di interferenze Le attività dovranno essere organizzate in modo da limitare il più possibile le interferenze con le normali attività degli edifici presenti in prossimità del cantiere. Nel caso il personale CCR abbia la necessità di operare in un ambiente facente parte l’area di oggetto dell’intervento, dovrà essere dato avviso sia al capo cantiere, che al CSE, in modo da sospendere le attività per il tempo necessario ed evitare quindi rischi dovuti ad interferenze spazio temporali. Per ridurre al minimo il rischio di interferenza dovranno essere delimitati gli spazi di lavoro (mediante pannelli Orsogrill o nastro bicolore). Prima dell’inizio dei lavori, tutti gli operai dovranno essere edotti in merito alla gestione delle emergenze. E’ importante che gli operai non posizionino attrezzature o materiale in corrispondenza delle uscite/ingressi che dovranno essere mantenuti liberi. 8.4 Rischio di incendio e/o esplosione Le imprese esecutrici dovranno garantire la presenza di almeno 1 estintore portatile. Gli stessi dovranno essere sottoposti a verifica semestrale da parte di personale esperto. Sarà compito del Capo Cantiere eseguire periodicamente il controllo dello stato di fatto dei presidi antifuoco (estintori). Tenuto conto delle sostanze presenti in cantiere, delle apparecchiature e degli impianti presenti, della natura dei rischi esistenti, delle modalità operative, del personale occupato, il livello di rischio incendio presente è da considerarsi medio. Al fine di limitare al massimo il rischio di incendi e/o esplosioni tutte le operazioni di taglio saranno eseguite a freddo con strumenti meccanici. Durante le operazioni di scavo e di taglio dovrà essere sempre presente ed attivo in sito un dispositivo per la misurazione in continuo della concentrazione in aria delle sostanze infiammabili (in % del limite inferiore di esplodibilità LEL). In caso venga rilevata la presenza di esplosività le attività dovranno essere sospese fino al rispristino delle adeguate condizioni di sicurezza. E’ vietato lasciare utensili elettrici attaccati all’alimentazione elettrica durante le pause dall’attività di cantiere. Si ricorda che in tutta l’area di cantiere è valido il divieto di fumo; per fumare, gli operai dovranno uscire dall’area di cantiere. 8.5 Movimentazione manuale di carichi La movimentazione manuale dei carichi riguarda le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l'altro rischi di lesioni dorso-lombari. La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. Quando la movimentazione manuale dei carichi non possa essere evitata, per limitare sia i rischi di lesioni dorso-lombari, sia i rischi infortunistici, occorre considerare che un operatore di sesso maschile, adulto sino a 40 anni di età può movimentare un carico sino a kg 25 in condizioni ideali. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 30 E’ necessario che, prima delle attività, le lavorazioni devono essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi anche attraverso l’impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento. Per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorre utilizzare strumenti per la movimentazione ausiliata (carriole, carrelli) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti. Per la verifica del corretto carico movimentato da ciascun addetto si rimanda alla specifica sezione del POS dell’impresa incaricata. Il carico movimentabile deve essere ridotto rispetto al valore indicato se sussistono condizioni non del tutto favorevoli per quanto riguarda la natura del carico, lo sforzo fisico richiesto, l’ambiente di lavoro o le condizioni personali del lavoratore. Per limitare il rischio di infortunio occorre infine indossare indumenti adatti, che consentano libertà di movimenti senza rischio d’intoppi. 8.6 Accesso personale ed accesso terzi L’accesso nell’area di cantiere potrà avvenire solamente rispettando quanto contenuto nelle procedure del centro: “Procedura di Coordinamento in Cantiere”, “Accesso del personale dell’appaltatore nelle aree del centro” e “Per l’entrata e l’uscita di mezzi di trasporto”. Verrà quindi predisposto un elenco degli operatori autorizzati all’accesso e solamente gli individui presenti in tale elenco potranno accedere al centro, previo ritiro dell’apposito cartellino di cantiere predisposto dalla Committente, che dovrà essere posto bene in vista durante la giornata lavorativa. L’elenco del personale autorizzato sarà aggiornato ogni volta che le imprese segnaleranno la necessità di ingresso da parte di ulteriore personale. I tecnici preposti al controllo potranno accedere alle aree di cantiere solo se dotati degli idonei DPI. 8.7 Rischio elettrico Durante le lavorazioni gli operai potranno essere soggetti a rischio elettrico. Gli infortuni di questo tipo si hanno quando una persona entra in contatto con la corrente elettrica. Questo contatto può essere di due tipi: contatto diretto - si ha quando si viene a contatto con una parte dell’impianto normalmente in tensione; contatto indiretto - si ha quando si viene a contatto con una parte dell’impianto elettrico normalmente non in tensione ma che accidentalmente ha assunto una tensione pericolosa a causa di un guasto. Errori umani accidentali, guasti dell’impianto elettrico (in particolare cortocircuiti), o scariche elettrostatiche possono essere causa di incendi ed esplosioni, particolarmente gravi se si è in presenza di sostanze facilmente infiammabili o esplosive. Pertanto, è assolutamente vietato fumare nell’area di lavoro, inoltre, nelle immediate vicinanze della zona di lavoro devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile. Durante l’effettuazione delle connessioni elettriche: prima di iniziare le attività previste sull’impianto elettrico il CCR dovrà provvedere al sezionamento (di sicurezza) dello stesso in modo da garantire la sicurezza degli operai addetti alla modifica e revisione degli impianti; solo il personale autorizzato può intervenire sull’impianto elettrico. Il rimanente personale deve assolutamente astenersi dal compiere qualsiasi tipo di intervento sugli impianti elettrici; Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 31 i passaggi di servizio, quadri e apparecchiature elettriche devono essere tenuti sgombri da materiale di qualsiasi tipo, in particolar modo se si tratta di materiali o oggetti infiammabili; non bisogna mai usare acqua per spegnere gli incendi in prossimità di parti in tensione; bisogna usare attrezzi debitamente isolati e mezzi di protezione appropriati al tipo di intervento. Tali dispositivi devono essere in buono stato e conformi alle normative di sicurezza; si deve sempre fare attenzione a non danneggiare apparecchi o condutture elettriche, e se ciò succede si deve immediatamente avvisare il diretto superiore. E’ vietato lasciare utensili elettrici collegati all’alimentazione elettrica quando non in uso. Durante i lavori, gli operatori avranno l’obbligo di utilizzare i seguenti DPI: scarpe antinfortunistiche; stivali isolanti; guanti in gomma il cui uso è consentito fino ad una tensione massima di 1000V; guanti (eventualmente di tipo antivibrazioni); elmetto; occhiali. 8.8 Rischio rumore Si rimanda alla Valutazione del Rumore presente nei Piani Operativi di Sicurezza delle imprese esecutrici. In ogni caso, per ridurre il rischio dovuto al rumore, all’atto dell’acquisto devono essere privilegiati gli utensili, le macchine e le apparecchiature che producono il più basso livello di rumore nelle normali condizioni di funzionamento. Tutte le attrezzature impiegate dovranno essere correttamente mantenute ed utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie delle attrezzature dovranno essere mantenuti chiusi e dovranno essere evitati rumori inutili. Inoltre, nelle situazioni che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore ai valori inferiori di azione - 80 dB -, il datore di lavoro deve provvedere a: informare e formare i lavoratori sulla natura dei rischi per l'udito dall'esposizione al rumore, sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sul significato dei valori inferiori e superiori di azione e dei valori limite di esposizione e sull’esito delle valutazioni strumentali effettuate; dotare i lavoratori di idonei DPI; effettuare la sorveglianza sanitaria per i lavoratori, solo su loro specifica richiesta o quando il medico ne confermi l’opportunità. Se l'esposizione quotidiana personale al rumore è superiore ai valori superiori di azione (85 dB), il datore di lavoro deve provvedere a: redigere (e mettere in atto) un programma di misure tecniche ed organizzative; delimitare e dotare di idonea segnaletica le aree in cui si ha tale emissione; limitare l’accesso a tali aree ai soli lavoratori autorizzati; Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 32 pretendere l’obbligo di utilizzo dei DPI da parte dei lavoratori; effettuare la sorveglianza sanitaria per i lavoratori, con visita medica preventiva e quella periodica. L’esposizione dei lavoratori, prevedendo e calcolando anche l’attenuazione data dai DPI otoprotettori non potrà essere superiore ai valori limite di esposizione (87 dB). Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell’area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. Il Responsabile di cantiere delle imprese esecutrici dovrà vigilare sul corretto utilizzo dei DPI durante le lavorazioni (tali prescrizioni valgono anche per il Responsabile di cantiere stesso) e far rispettare al personale non coinvolto direttamente nelle lavorazioni le distanze di sicurezza dalla sorgente del rumore. Il rischio rumore relativo alle fasi di scavo che potrebbe interessare l’area degli edifici presenti in prossimità dell’area di cantiere sarà valutato durante la prima riunione di coordinamento. Si potrà inoltre valutare di eseguire dei rilievi fonometrici durante tali lavorazioni per rilevare l’emissione rumorosa all’interno degli ambienti attigui l’area di cantiere. Nel caso si verifichi il superamento dei limiti imposti dalla normativa vigente si potranno adottare degli accorgimenti per consentire il normale svolgimento delle attività lavorative da parte del personale CCR (per esempio: trasferimento del personale CCR in un altro stabile, utilizzo di otoprotettori da parte del personale CCR, svolgimento delle attività di cantiere rumorose in determinate fasce orarie concordate con la Committente ed il CSE). 8.9 Rischio inalazione polveri e fumi 33 Durante le operazioni sarà possibile la formazione di polveri e fumi. L’impresa esecutrice dovrà quindi adottare tutte le misure necessarie a minimizzare tale rischio. Per quanto riguarda i lavoratori è quindi consigliabile l’utilizzo di mascherina ed occhiali a protettivi. È consigliabile l’utilizzo di mascherine respiratorie per evitare l’inalazione di polveri. 8.10 Caduta dall’alto di attrezzatura o materiali e carichi sospesi Per garantire la sicurezza degli operatori durante le operazioni di scarico e quindi di sollevamento, è necessario che vengano rispettate le seguenti prescrizioni: si deve verificare che i dispositivi di sollevamento utilizzati siano adeguati al carico da movimentare (dovranno essere forniti al CSE i certificati di verifica trimestrale di funi e catene); il terreno/piano su cui poggia il mezzo utilizzato per il sollevamento deve essere a livello e con adeguate caratteristiche meccaniche; qualora questo punto dovesse essere giudicato carente, si porranno in opera delle lamiere metalliche dello spessore idoneo atte a distribuire il carico su una superficie maggiore di quella delle ruote/ appoggi; si deve verificare che non vi siano interferenze possibili con linee aeree o altre apparecchiature; deve essere impedito l’accesso alle zone di prevedibile caduta materiali dall’alto, segnalando la zona in maniera appropriata (per esempio con coni segnalatori o del nastro Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 bicolore). In nessun caso i lavoratori dovranno trovarsi sotto il carico sospeso o nelle immediate vicinanze; tutti gli addetti devono fare uso dell’elmetto di protezione individuale e, quando si renda necessario, degli idonei dispositivi anticaduta. 8.11 Cadute e scivolamenti Un ulteriore rischio individuato è quello di inciampo o di strisciamento/urto contro le strutture e gli impianti esistenti. Pertanto è necessario l’uso di DPI quali l’elmetto, le scarpe antinfortunistiche ed appropriato abbigliamento a manica lunga. Le zone in cui si realizzeranno le opere previste devono sempre essere mantenute sgombre da attrezzature, materiali o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori o di provocare la loro caduta o scivolamento. 8.12 Punture, tagli e abrasioni Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni. Nei casi in cui non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, ecc.). 8.13 Urti, colpi, compressioni Durante le attività previste gli operai potrebbero rimanere coinvolti nella caduta di utensili, attrezzature o componenti meccanici con conseguenti urti o schiacciamenti di arti. Oppure, durante le attività lavorative, in particolar modo in ambienti ristretti, potrebbero urtare e colpire con gli arti, il capo ed il corpo in generale, macchinari o parti di essi presenti nell'ambiente di lavoro. Al fine di evitare il verificarsi di tali situazioni è importante che vengano rispettatati i seguenti comportamenti: le aree di lavoro e soprattutto le zone di passaggio devono essere sempre tenute sgombre da materiali inerti e attrezzature di lavoro; gli utensili, in particolare durante i lavori in quota, devono essere sempre riposti con la massima attenzione negli appositi porta attrezzi (cassette, cinture, ecc.), oppure appoggiati su un piano stabile in modo che siano in perfetto equilibrio e che non vengano accidentalmente urtati; tutti gli operai dovranno indossare gli adeguati DPI in base alle lavorazioni di propria competenza. In ogni caso gli operai dovranno indossare: abiti da lavoro con maniche lunghe, scarpe antinfortunistiche, caschetto nel caso di lavorazioni in quota o rischio di caduta di materiale dall'alto. 8.14 Rischio biologico Possibile presenza di microrganismi presenti presso acque stagnanti, materiali sporchi, dovuti principalmente al contatto diretto tramite tagli. Circoscrizione della zona di pericolo, adozione di idoneo vestiario (tuta, stivali e guanti impermeabili). Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 34 8.15 Rischio legato alle attività di demolizione Le attività di demolizione espongono gli operatori a possibili urti, tagli, schiacciamenti di arti ed alla inalazione di polveri. Il personale dovrà pertanto utilizzare sempre tuta da lavoro, guanti, mascherina, occhiali e caschetto di protezione all’occorrenza. 8.16 Rischio di caduta dall’alto Gli operai dovranno svolgere attività in quota con l’ausilio di ponte su ruote a torre (trabatello) o ponteggi in quanto i lavori si dovranno svolgere ad un’altezza superiore ai due metri. I ponti su ruote dovranno rispettare le prescrizioni riportate nella Sezione VI del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ovvero: Devono avere base ampia in modo ad resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento ed in modo che non possano essere ribaltati; Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente; Le ruote del ponte in opera devono essere sempre bloccate con cunei dalle due parti o con stabilizzatori; I ponti non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o carichi; Il ponte deve essere ancorato alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale obbligo solo per i ponti su ruote a torre conformi all’Allegato XXIII del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.; Il ponte deve essere dotato di targhetta o indicazione sul manuale di montaggio e smontaggio che indichi il carico massimo sopportabile; Il trabatello deve essere sempre dotato di manuale di montaggio e smontaggio che deve essere consultabile all’occorrenza; nel caso non sia disponibile uno specifico libretto delle istruzioni sarà opportuno creare delle schede di lavoro dove si dovrà tenere conto dell’idoneità del trabatello a tutti i requisiti richiesti dalla normativa, della corretta sequenza di montaggio e smontaggio e dell’uso adeguato dei DPI in ogni fase. I piani di servizio ad altezza maggiore di 2 metri da terra dovranno essere provvisti di parapetti regolamentari; tale parapetto dovrà essere composto da almeno un corrente ad altezza minima di un metro e di tavola ferma-piede alta almeno 20 cm. Tra corrente e tavola ferma-piede non deve sussistere alcuna luce, in senso verticale, maggiore di 60 cm; Per lavori a ridosso di pareti il trabatello dovrà essere posizionato il più vicino possibile alla parete stessa, nel caso la distanza tra il muro ed il tavolato sia superiore ai 20 cm anche da questo lato dovrà essere disposto un parapetto. Per lavori con stazionamento del trabatello superiore a 5 giorni, al di sotto degli impalcati deve essere disposto un sottoponte di sicurezza, costruito come il ponte, a distanza non superiore a 2.5 m. Si ricorda che il ponte mobile può essere considerato tale solo se poggia esclusivamente su ruote; qualunque aggiunta di sistemi di stabilizzazioni fisse lo classifica come ponteggio metallico fisso e, come tale, lo rende soggetto alle prescrizioni contenute nel D. Lgs. 81/2008 e sm.i.. Durante i lavori in quota, ogni qual volta non si possa usufruire delle apposite misure di protezione collettiva (parapetti, ponteggi o rete di protezione anticaduta) sarà adoperata l’imbracatura di sicurezza, vincolata ad agganci fissi di adeguata resistenza. E’ da ritenersi indispensabile l’uso del caschetto durante tutte le fasi lavorative in quota. Il caschetto dovrà essere dotato di un cinturino sottomento per un miglior fissaggio al capo. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 35 In alternativa l’impresa incaricata dei lavori potrà proporre soluzioni alternative (cestello, paratie a mordente, ecc…) che verranno sottoposti all’attenzione del coordinatore in esecuzione per approvazione. 8.17 Esposizione a vapori La prima misura precauzionale è che tutto il personale coinvolto nelle attività sia stato debitamente informato dei possibili rischi legati all’esposizione a vapori e liquidi contaminati. La seconda misura precauzionale è assicurare che tutto il personale sia dotato degli adeguati dispositivi di protezione individuale durante lo svolgimento delle attività. (dispositivi di protezione delle vie respiratorie, occhiali e guanti protettivi). Nel corso delle attività di lavoro, al fine di evitare inalazioni accidentali di vapori provenienti dall’area di scavo, si procederà al monitoraggio della qualità dell’aria mediante l’utilizzo di fotoionizzatore portatile (PID). In base alla concentrazione STEL del composto di riferimento e al fattore di correzione da applicare alla rilevazione del fotoionizzatore portatile (PID) in riferimento al medesimo composto, è stato definito il valore di concentrazione limite accettabile per la protezione dei lavoratori. Tale concentrazione risulta pari a 5 ppm. Le misurazioni verranno effettuate ad altezza di respirazione per i recettori più esposti. Qualora venga superato il valore di allarme per il composto di riferimento, verranno sospesi i lavori; dopo un tempo di 5 minuti verrà ripetuta la misurazione e se il superamento sarà confermato, i lavoratori si doteranno degli idonei dispositivi di protezione individuale. In caso di malessere del personale potenzialmente esposto ad esalazioni di gas dovrà essere immediatamente allertato il 118. 8.18 Rischio legato alle fasi di scavo/seppellimento Le operazioni di scavo saranno eseguite impiegando escavatori meccanici e/o pale meccaniche. Durante le fasi di scavo non dovranno essere presenti addetti nel campo d’azione dell’escavatore e sul ciglio del fronte di attacco dello scavo. Risulta inoltre vietato l’accesso dei lavoratori all’area di scavo. L’area di scavo dovrà essere segnalata mediante il posizionamento di transenne lungo tutto il perimetro. In caso di ribaltamento della macchina escavatrice, l’operatore è esposto ai rischi di schiacciamento: per diminuire le eventuali conseguenze occorre che le cabine siano realizzate con telai di robustissima costruzione che garantiscano comunque lo spazio minimo vitale. L’operatore della macchina per il movimento della terra deve attenersi alle seguenti istruzioni: deve allontanare le persone prima dell'inizio del lavoro; deve lasciare la macchina in posizione sicura e in modo tale da non poter essere utilizzata da persone non autorizzate; non deve usare la macchina come mezzo di sollevamento di persone e cose. Gli autisti ed i manovratori dovranno prestare la massima attenzione nel corso di ogni manovra, dovranno avere ampia visuale sul relativo campo di manovra, facendosi assistere da personale a terra qualora si verifichino condizioni di scarsa visibilità e nel corso delle manovre di retromarcia. Gli automezzi dovranno essere dotati degli appositi dispositivi di segnalazione acustica e luminosa e dei girofari che ne segnalino l’attività. Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 36 Scavi nelle immediate vicinanze delle linee elettriche a media tensione potranno essere effettuati solamente previa disalimentazione di tali linee o modifica provvisoria del loro tracciato: queste alternative dovranno essere indicate in maniera idonea e comunicata preventivamente al Coordinatore in fase di Esecuzione. Nel caso siano presenti linee elettriche aeree interferenti con lo scavo, si dovrà avere cura che il braccio della macchina operatrice non si avvicini a meno di 5 metri dai cavi. Ai fini di possibili rischi lavorativi, andrà anche valutata la presenza di strutture murarie interferenti con lo scavo. In caso di pioggia le operazioni di scavo dovranno essere sospese fino al termine dell’evento meteorico. 37 Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 IL PRESENTE DOCUMENTO È STATO VISIONATO DA Il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: Il Supervisore dei lavori: Imprese affidataria ed esecutrice: IL PRESENTE DOCUMENTO È STATO VISIONATO DALL’RLS Imprese affidataria ed esecutrice: 38 Data___________ Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI TAVOLA 1 LOCALIZZAZIONE INTERVENTO E VIABILITÀ Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI TAVOLA 2 AREA DI CANTIERE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 1 CRONOPROGRAMMA Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 2 SCHEDE DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 3 SCHEDE DPI Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 4 MISURE GENERALI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 5 ISTRUZIONE OPERATIVA: GESTIONE DI INFORTUNI E SITUAZIONI PERICOLOSE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 6 CLAUSULE CONTRATTUALI DI SICUREZZA Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 7 FAC SIMILE CARTELLO DI CANTIERE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 8 VERBALE SANZIONATORIO Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014 ALLEGATI ALLEGATO 9 GESTIONE AREE DI CANTIERE Piano di sicurezza e coordinamento Centro Comune di Ricerca-Stabilimento di Ispra Maggio 2014