Regolamento 4 Apparecchi di illuminazione - 2011-12-06

- MARCHI IMQ REGOLAMENTO
per la certificazione di prodotti
"APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE E ACCESSORI"
Indice
•
MARCHI IMQ – REGOLAMENTO per la
certificazione di prodotti
•
Prescrizioni Particolari per il settore
"Apparecchi di illuminazione e accessori"
•
Accettazione
Questo fascicolo è composto da Regolamento e Prescrizioni Particolari, i quali, dopo essere stati attentamente
letti in ogni loro disposizione, vanno
indicati
nella pagina finale
firmati per accettazione
mediante due firme da apporre nei punti
contraddistinta dal medesimo colore della presente banda.
- MARCHI IMQ -
REGOLAMENTO
per la certificazione di prodotti
Approvato dal Consiglio di Amministrazione
in data 16 dicembre 2009
INDICE
Articolo 1)
Oggetto del Regolamento
Articolo 2)
Condizioni generali
Articolo 3)
Processo di certificazione
Articolo 4)
Concessione d’uso dei marchi e segni distintivi
Articolo 5)
Obblighi del Concessionario
Articolo 6)
Sorveglianza della certificazione
Articolo 7)
Sospensione, revoca e rinuncia della certificazione
Articolo 8)
Modifica o abrogazione delle norme/specifiche tecniche di riferimento
Modifiche al Regolamento
Articolo 9)
Tariffe
Articolo 10)
Limiti della certificazione e responsabilità
Articolo 11)
Durata del Contratto di certificazione
Articolo 12)
Informativa ex art. 13, D.Lgs. 20 giugno 2003, n. 196
Articolo 13)
Ricorsi
Articolo 14)
Foro competente
IMQ - Via Quintiliano, 43 - 20138 Milano
Tel.: 02 50731 (15 linee) - Fax: 02 50991500 - E-mail: [email protected] http://www.imq.it
2009-12-16
313-/reg imq
Articolo 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO
1.1
- Generalità
Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione di IMQ S.p.A. (qui di
seguito “IMQ”), stabilisce la procedura che viene applicata da IMQ per la certificazione di
prodotti, componenti, materiali ed apparecchi (di seguito denominati semplicemente “prodotti”),
con la relativa concessione d'uso di marchi di conformità.
Il Consiglio di Amministrazione di IMQ stabilisce con propria delibera i diversi settori omogenei
di prodotti ammessi alla certificazione; per i prodotti certificabili nell’ambito di tali settori vale
quanto riportato al successivo paragrafo 2.1.
Le informazioni sui prodotti certificabili sono riportate, unitamente ad ulteriori dettagli di
procedura, nelle “Prescrizioni Particolari”, che costituiscono parte integrante e sostanziale del
presente Regolamento.
Le Prescrizioni Particolari sono approvate dalla Commissione Tecnica IMQ del settore
interessato (v. paragrafo 1.3) e non possono derogare alle prescrizioni generali del presente
Regolamento, salvo specifica approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di IMQ.
1.2
- Scopo della certificazione
Scopo della certificazione di un prodotto è di dare assicurazione - con un adeguato livello di
fiducia - che l’intera produzione del prodotto stesso sia conforme alle norme ovvero specifiche
tecniche di riferimento.
Detto scopo viene conseguito mediante un’attività di prova e di verifica, condotta sia
preliminarmente al rilascio della certificazione sia successivamente, attraverso controlli periodici.
IMQ non assume e non può assumere alcun obbligo circa l’esito positivo di detta attività di prova
e verifica e, di conseguenza, ad emettere la relativa certificazione.
1.3
- Commissioni Tecniche
Sulla corretta applicazione del presente Regolamento vigilano le competenti Commissioni
Tecniche, costituite su delibera del Consiglio di Amministrazione di IMQ.
In ciascuna Commissione Tecnica sono rappresentate pariteticamente le varie componenti
interessate allo specifico settore oggetto dell’attività di certificazione, in particolare le Pubbliche
Amministrazioni, i Clienti/Committenti, i Consumatori e gli Enti di Normazione/Ricerca.
Articolo 2 - CONDIZIONI GENERALI
2.1
- Prodotti certificabili e norme applicabili
2.1.01 - I prodotti certificabili nell’ambito dei settori individuati e le norme ovvero specifiche
tecniche da applicare per la relativa valutazione della conformità sono stabiliti dalla
Commissione Tecnica IMQ del settore interessato, tenendo conto dei seguenti vincoli:
la certificazione può essere rilasciata solo per prodotti fabbricati in serie;
l’utilizzo di specifiche tecniche in luogo delle norme deve essere ristretto ai casi in cui non
sia disponibile un’appropriata norma nazionale ovvero internazionale; dette specifiche
tecniche devono comunque essere state approvate sulla base di un ampio consenso (1).
In caso di dubbio, spetta poi alla competente Commissione Tecnica decidere se un prodotto per il
quale viene richiesta la certificazione si debba intendere compreso o meno nell’oggetto della
relativa norma ovvero specifica tecnica, e quindi sia certificabile oppure no.
(1) Tali specifiche potranno essere dei progetti finali dei seguenti organismi di normazione: CEI, UNI,
CENELEC, CEN, IEC, ISO, Enti normatori nazionali di altri paesi. In casi particolari, in assenza anche di questi progetti, potranno anche essere dei capitolati tecnici.
Per progetto finale si intende un documento sottoposto all’inchiesta pubblica, se prevista, o
all’inchiesta finale nella rispettiva organizzazione (es. documento FDIS per la IEC).
2.1.02 - Per la certificazione di un prodotto, lo stesso deve essere sottoposto alle prove e verifiche
indicate quali prove di tipo nelle norme o specifiche tecniche vigenti all’atto della domanda.
Qualora però risultasse nelle norme CEI od UNI qualche prescrizione di difficile applicazione o
in contrasto con norme internazionali già recepite dal CEI o dall’UNI, ma non ancora introdotte
nella relativa normativa, la Commissione Tecnica potrà concedere una deroga temporanea a
meno di un esplicito parere contrario del CEI o dell’UNI, cui la deroga che si intende concedere
verrà preventivamente segnalata.
2.2 -
Requisiti per l’Organizzazione richiedente la certificazione
2.2.01 - La certificazione di cui al presente Regolamento può essere richiesta solo dal
costruttore (2) dei relativi prodotti ovvero da una Organizzazione che abbia con lo stesso uno
specifico accordo.
2.2.02 - La certificazione verrà accordata soltanto se il costruttore e/o i suoi eventuali fornitori
possiedono adeguati mezzi di produzione (personale, impianti ed apparecchiature) e applicano
idonee procedure documentate, in modo da garantire la costante conformità del prodotto alle
relative norme o specifiche tecniche.
La Commissione Tecnica potrà inoltre fissare, per ogni categoria di prodotti, le prove minime da
eseguire e le relative modalità per assicurare tale conformità; dette prove possono essere
eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo,
previo assenso preventivo di IMQ.
2.3 -
Consegna e ritiro dei prodotti
2.3.01 - I prodotti da sottoporre a prove devono essere fatti pervenire, a cura dell’Organizzazione
richiedente la certificazione (di seguito denominata anche semplicemente “il richiedente”),
presso il laboratorio indicato da IMQ, accompagnati dai documenti prescritti dalla legislazione
vigente.
Qualora, in casi eccezionali, IMQ sia richiesta di occuparsi direttamente del trasporto o
dell’importazione dei prodotti, le relative spese sostenute da IMQ saranno fatturate con la
maggiorazione prevista dal Tariffario IMQ in vigore.
2.3.02 - I prodotti selezionati dagli incaricati IMQ a scopo di controllo (v. punto 6.2.04) devono
essere fatti pervenire, a cura dell’Organizzazione detentrice della certificazione e concessionaria
dell'uso dei marchi
di conformità (di seguito denominata anche semplicemente
“Concessionario”), presso il laboratorio indicato dagli incaricati stessi.
Il Concessionario deve prendere tutte le precauzioni affinché i prodotti arrivino a destinazione in
buono stato ed entro due (2) mesi dalla data della visita di sorveglianza.
Qualora il Concessionario non ottemperasse a tale obbligo, IMQ si riserva di ripetere visite a
scopo di controllo, a carico del Concessionario stesso.
2.3.03 - I campioni sottoposti a prove da IMQ devono essere ritirati dall’Organizzazione
interessata entro e non oltre due (2) mesi dalla comunicazione dell’esito delle prove, salvo
quando venga attivata la procedura di cui all’articolo 13 che segue.
Qualora tali campioni non dovessero essere ritirati entro il termine indicato, IMQ è autorizzata,
senza necessità di ulteriore avviso all’Organizzazione stessa, a restituire i campioni gravati di
spese di spedizione ovvero ad eliminare i campioni stessi mediante loro distruzione e consegna
alle pubbliche discariche, libera altresì dall’onere di fornire la prova dell’eliminazione
medesima.
La scelta fra le due alternative suddette e le modalità con le quali attuarle sono di esclusiva
competenza di IMQ.
(2) Per costruttore si intende un'Organizzazione, avente una o più sedi, che effettua ovvero controlla le
diverse fasi del processo di produzione, quali la fabbricazione vera e propria, la verifica, la movimentazione e l'immagazzinamento di un determinato prodotto. Un costruttore è colui che ha la piena
responsabilità per la continua conformità del prodotto con i requisiti applicabili e che assume tutte le
obbligazioni in tal senso.
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I prototipi e i campioni provati, nel caso venissero resi, vengono spediti a carico e a rischio
dell’Organizzazione interessata, nella condizione in cui si trovano dopo le prove.
2.4 -
Pubblicità della domanda di certificazione
Il richiedente non può dare pubblicità alla domanda di certificazione in corso fino a che non
abbia ottenuto la relativa concessione d'uso del marchio.
Tuttavia, in casi particolari - che dovranno essere adeguatamente motivati (ad esempio,
partecipazione a gare di evidenza pubblica) - IMQ potrà consentire al richiedente di comunicare
al soggetto interessato che la domanda di certificazione è stata trasmessa a IMQ.
2.5 -
Ottenimento e mantenimento della certificazione – Importi dovuti
Il rilascio della certificazione ed il mantenimento della stessa sono subordinati:
all’esito positivo delle valutazioni di conformità ai requisiti normativi/regolamentari
applicabili;
al pagamento dell’importo per la gestione delle attività relative al rilascio della
certificazione;
al pagamento dell’importo per le prove e verifiche previste;
al pagamento dell’importo per il mantenimento della certificazione (cosiddetti “diritti”).
2.6 -
Risorse impiegate da IMQ per la valutazione della conformità
2.6.01 - Le attività di prova e verifica sui prodotti per la certificazione, come pure le prove di
controllo, sono effettuate da IMQ presso i propri laboratori ovvero presso laboratori esterni, ivi
compresi quelli del costruttore e/o dei suoi eventuali fornitori, qualificati secondo specifiche
procedure, in conformità alle norme applicabili.
2.6.02 - Le attività di verifica presso il costruttore ed i suoi eventuali fornitori sono svolte da
personale dipendente IMQ ovvero da personale esterno, qualificato secondo specifiche
procedure, in conformità alle norme applicabili, e tenuto al segreto professionale.
2.7 -
Impegno di riservatezza
Tutti gli atti relativi alla domanda di certificazione e alla valutazione di processi e prodotti
(documentazione, registrazioni, comunicazioni, rapporti di prova, ecc.) sono considerati riservati,
salvo quanto previsto nell’ambito di accordi di mutuo riconoscimento cui IMQ aderisce e nei
confronti dell'Organismo di accreditamento.
L’accesso e la consultazione dei documenti relativi alla certificazione sono riservati solo al
personale di IMQ coinvolto nell’iter di certificazione.
Nel caso in cui informazioni relative al processo o prodotto di un’Organizzazione debbano essere
comunicate o divulgate per obblighi di legge, IMQ ne darà avviso per iscritto all’Organizzazione
medesima.
2.8 -
Divieto di svolgere attività di consulenza
Nell’effettuazione delle attività previste dal presente Regolamento, IMQ non fornisce in alcun
modo servizi di consulenza inerenti all’ambito per il quale è richiesta ovvero già ottenuta la
certificazione.
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Articolo 3 - PROCESSO DI CERTIFICAZIONE
3.1 - Presentazione della domanda
3.1.01 - Il richiedente deve compilare:
- la domanda di certificazione, utilizzando l’apposito modulo, in modo da fornire in particolare
le seguenti informazioni:
•
propria denominazione e indirizzo;
•
tipo di certificazione richiesta;
•
identificazione dei prodotti oggetto della domanda di certificazione (tipologia di prodotto,
modello, codice articolo, nome o nomi commerciali, etc.);
•
denominazione e indirizzo del costruttore, nonché localizzazione del sito produttivo
(ovvero dei siti) dei prodotti per i quali è richiesta la certificazione;
•
norma ovvero specifica tecnica a fronte della quale si intende ottenere la certificazione;
•
nome della persona da contattare presso di sé e presso il costruttore;
- il modulo di accettazione dell’offerta.
La domanda di certificazione e il modulo di accettazione dell’offerta devono essere debitamente
timbrati e firmati dal legale rappresentante del richiedente ovvero da persona munita di procura.
3.1.02 - In allegato alla prima domanda di certificazione dovrà essere fornita la seguente
documentazione:
a) un certificato dal quale risulti l’iscrizione del richiedente ad una Camera di Commercio del
Paese di origine o documento equivalente;
b) il modello del marchio o del contrassegno utilizzato sui prodotti in questione (v. paragrafo 4.5);
c) copia dell’eventuale certificato relativo alla certificazione del sistema gestione qualità del
costruttore;
d) documentazione relativa ai prodotti oggetto della domanda di certificazione;
Nota: IMQ ha la facoltà di richiedere uno o più disegni inerenti al prodotto.
e) la dichiarazione da cui risulti che il prodotto è o verrà fabbricato in serie;
f) eventuale documentazione richiesta per specifici schemi certificativi;
g) il modulo di accettazione del presente Regolamento e delle relative “Prescrizioni Particolari”.
3.1.03 - Alle successive domande è sufficiente venga unito quanto non già in possesso di IMQ (di
norma quanto indicato in 3.1.02 sub lettere d, e, f).
3.2 - Istruzione della domanda
3.2.01 - Al ricevimento della domanda, IMQ provvede a:
- registrare la domanda, compiendo un esame preliminare della stessa e della relativa
documentazione allegata;
- richiedere altra documentazione, oltre a quella indicata in precedenza, qualora ciò sia ritenuto
necessario ai fini dell’istruzione della domanda;
- comunicare al richiedente i costi previsti per il completamento dell’iter certificativo, qualora
l’offerta non sia stata formulata preliminarmente (v. punto 3.1.01);
- concordare con il richiedente - e con il costruttore, quando diverso dal richiedente l’effettuazione della/e visita/e ispettiva/e volta/e ad accertare il possesso dei requisiti di cui in
2.2.02;
- comunicare al richiedente la scelta degli esemplari da sottoporre a verifica; tali esemplari
dovranno essere inviati gratuitamente presso il laboratorio indicato da IMQ;
- a far firmare al richiedente un Contratto (3) che regolerà i rapporti tra questi e IMQ.
3.2.02 - La presentazione, da parte del richiedente, di rapporti di prova e/o valutazione di
Organismi riconosciuti da IMQ, in virtù di procedure ed accordi di mutuo riconoscimento, può
consentire ad IMQ di omettere l’effettuazione di alcune delle attività previste nell’iter certificativo,
quando ciò risulti compatibile con le prescrizioni di riferimento dello schema interessato.
(3) Il Contratto viene stipulato per ogni categoria di prodotti ovvero per ogni settore afferente alla
domanda di certificazione.
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3.3 - Iter certificativo – Verifica del costruttore
3.3.01 - La verifica del possesso da parte del costruttore interessato e/o i suoi eventuali fornitori
dei requisiti di cui in 2.2.02 comporta in ogni caso l’effettuazione di una visita ispettiva; detta
verifica viene svolta secondo il metodo del campionamento ed è basata in generale su interviste al
personale, osservazione diretta delle attività svolte, prove, esame di luoghi, documenti e
registrazioni.
Durante la verifica, gli incaricati IMQ devono essere assistiti da personale del costruttore e/o dei
suoi eventuali fornitori; questi, peraltro, devono consentire il loro accesso in condizioni di
sicurezza a tutte le aree ove vengono svolte attività rilevanti per l’oggetto della certificazione,
anche per l’intervista del personale coinvolto nelle suddette attività.
Il richiedente s’impegna a fornire agli incaricati IMQ tutti gli strumenti necessari per una corretta
valutazione, assicurando in particolare che siano disponibili:
- i documenti relativi ai prodotti per i quali è richiesta la certificazione;
- le registrazioni relative, inclusi i rapporti delle verifiche ispettive interne;
- informazioni necessarie per l’accesso in condizioni di sicurezza ai siti produttivi che saranno
oggetto di verifica (v. paragrafo 5.4).
3.3.02 - Al termine della verifica, gli incaricati IMQ compilano un apposito rapporto di valutazione
(qui di seguito “rapporto”).
Prima di rendere definitivo tale rapporto, l'Organizzazione verificata:
- viene messa al corrente del risultato della verifica;
- ha l’opportunità di discutere con gli incaricati IMQ il contenuto del rapporto;
- firma - per presa visione - il rapporto, ricevendone copia.
Qualora IMQ non provveda a trasmettere al richiedente, entro un (1) mese dalla data della visita,
una comunicazione scritta di rettifica delle risultanze contenute nel rapporto, lo stesso s’intende
confermato.
3.3.03 - Il richiedente deve impegnarsi ad eliminare le “non conformità” eventualmente rilevate
nel corso della verifica suddetta, inviando per iscritto le azioni correttive proposte, accompagnate
da tutti gli elementi utili per la valutazione da parte di IMQ della loro idoneità (tempi di attuazione
delle azioni correttive e relative responsabilità, evidenze documentali, etc.).
3.3.04 – In casi di particolare gravità ovvero numerosità delle “non conformità” rilevate, IMQ si
riserva la facoltà di effettuare una visita ispettiva supplementare.
3.4 - Iter certificativo – Verifica dei prodotti
3.4.01 - Per ogni gamma omogenea di prodotti oggetto di domanda di certificazione, IMQ
provvede a selezionare il numero di esemplari da sottoporre alle prove e verifiche di cui al
paragrafo 2.1.
Obiettivo della verifica condotta da IMQ sugli esemplari inviati dal richiedente è la verifica di
rispondenza a tutti i requisiti stabiliti dalle norme ovvero specifiche tecniche di riferimento.
3.4.02 - L’esito delle prove e verifiche eseguite da IMQ viene comunicato al richiedente.
Qualora il campione presentato non risulti conforme alle norme ovvero alle specifiche tecniche, le
prove possono essere ripetute su un nuovo campione opportunamente modificato.
Il richiedente deve in ogni caso fornire evidenza delle azioni correttive intraprese a fronte
dell’esito negativo della prima verifica.
Il costo delle nuove verifiche sarà a carico del richiedente.
Inoltre, se il prodotto in questione è già commercializzato e se sono state introdotte modifiche
sostanziali, IMQ, prima di rilasciare il certificato di approvazione, potrà chiedere che sia cambiato
il riferimento di tipo o il numero di modello.
3.5 - Rilascio e validità della certificazione
3.5.01 - Sulla base delle risultanze delle verifiche condotte sul costruttore (v. paragrafo 3.3) e delle
prove e verifiche eseguite sui prodotti (v. paragrafo 3.4), IMQ decide sul rilascio o meno della
certificazione.
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3.5.02 - Quando la certificazione viene accordata, IMQ provvede ad inviare al richiedente divenuto così il Concessionario - il relativo certificato, nel quale sono precisati: la denominazione
e la sede legale dell’Organizzazione detentrice della certificazione, il sito/i produttivo/i cui la
certificazione si riferisce, il prodotto ovvero la gamma omogenea di prodotti oggetto della
certificazione, la norma ovvero la specifica tecnica di riferimento, i marchi di conformità di cui
viene concesso l'uso, la data di emissione nonché eventuali indicazioni ulteriori, ove richieste da
disposizioni normative, di accreditamento, ecc..
3.5.03 - La validità del certificato è legata alla validità della norma ovvero specifica tecnica
utilizzata per la certificazione.
In situazioni particolari, IMQ può limitare la validità del certificato ad un (1) anno dalla data della
sua emissione; in questa eventualità, la validità può essere rinnovata per analoghi periodi di tempo
solo su richiesta scritta dell'Organizzazione interessata.
La validità del certificato è subordinata, oltre che al perdurare del rapporto contrattuale con IMQ,
all’esito positivo dell’attività di sorveglianza di cui all’articolo 6 che segue.
Lo scioglimento del Contratto con IMQ, per qualsiasi motivo, fa venir meno la validità e l’efficacia
del certificato.
3.5.04 - In seguito all’emissione del certificato, i dati relativi alla certificazione rilasciata sono
inseriti nella banca dati IMQ dei prodotti certificati; a tale banca dati viene data adeguata
diffusione.
Le informazioni relative alla certificazione rilasciata sono poi trasmesse - in relazione allo stato
degli accreditamenti di IMQ e ove ciò sia previsto - all'Organismo di accreditamento, che provvede
ad inserire i relativi dati nella propria banca dati.
3.5.05 - Il Concessionario deve:
- lasciare in deposito presso IMQ il prototipo provato per tutta la durata della validità
dell’approvazione,
oppure:
- custodire il prototipo provato presso di sé munito di opportuni contrassegni o sigilli e metterlo a
disposizione di IMQ in qualsiasi momento.
In alternativa alla conservazione del prototipo provato potrà essere predisposta un’opportuna
documentazione tecnica (descrizione, disegni, fotografie del complesso e dei particolari).
Deroga a questa prescrizione può essere fatta da IMQ in base agli accordi esistenti con altri
Organismi di prova o certificazione.
3.5.06 - Quando la certificazione non viene accordata, IMQ comunica per iscritto al richiedente
tale decisione, indicando le relative motivazioni.
Il richiedente ha la facoltà di dimostrare, entro un termine stabilito da IMQ, l’avvenuta risoluzione
delle non conformità riscontrate, fornendo ulteriore evidenza documentale nonché richiedendo
l’effettuazione di verifiche supplementari.
Questi ulteriori elementi sono valutati come in 3.5.01.
Decorso il termine stabilito senza che sia possibile rilasciare la certificazione, la relativa domanda
viene annullata.
3.5.07 - Nel caso di decisione sfavorevole, il richiedente può presentare ricorso avverso la
deliberazione stessa alla Commissione Tecnica, secondo quanto previsto all’articolo 13.
3.5.08 - Qualunque sia l’esito delle prove e verifiche effettuate, IMQ conserva i disegni e gli altri
documenti allegati alla domanda.
3.6 - Accreditamento di IMQ - Sospensione, rinuncia e revoca dell’accreditamento
3.6.01 - In qualità di Organismo di valutazione della conformità, IMQ può essere accreditato da
parte dell' "Organismo nazionale italiano di accreditamento" (ACCREDIA).
In particolare, per la certificazione di prodotti di cui al presente Regolamento, l'accreditamento di
IMQ nell’ambito dei diversi schemi e settori gestiti può essere conosciuto in qualsiasi momento,
sia consultando i siti Internet www.imq.it e www.accredia.it, sia interpellando IMQ stessa.
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3.6.02 - Ove ne ricorressero i presupposti, IMQ provvederà ad informare l’Organizzazione
richiedente ovvero detentrice della certificazione dell’eventuale sospensione, rinuncia o revoca del
proprio accreditamento per lo schema di interesse dell’Organizzazione stessa, nonché a supportarla
nell’eventuale passaggio ad altro Organismo accreditato.
3.6.03 - IMQ non è in alcun modo responsabile per eventuali danni causati all’Organizzazione
dalla sospensione, rinuncia o revoca dell’accreditamento; nei suddetti casi, l’Organizzazione ha la
facoltà di rinunciare alla certificazione, senza necessità di preavviso e senza oneri aggiuntivi.
Articolo 4 - CONCESSIONE D’USO DEI MARCHI E SEGNI DISTINTIVI
4.1 - Concessione d’uso dei marchi
Con decorrenza dalla data di rilascio del certificato, il Concessionario ha il diritto di usare i marchi
concessi da IMQ, solo con riferimento al singolo schema certificativo o agli schemi certificativi
per i quali ha ottenuto la relativa certificazione (qui di seguito «i marchi »).
Detti marchi sono indicati nelle “Prescrizioni Particolari” di settore.
Essi sono legalmente registrati quali marchi collettivi; tutti i diritti derivanti da tali registrazioni
sono riservati al soggetto giuridico che ha provveduto alla registrazione stessa.
4.2 - Disposizioni per l’uso dei marchi
(i)
Marchi concessi da IMQ
Il Concessionario deve riportare su tutti gli esemplari di prodotti certificati i marchi concessi da
IMQ con la relativa certificazione.
Il Concessionario può inoltre usare detti marchi sul materiale concernente i prodotti certificati,
quali il materiale pubblicitario e le confezioni dei prodotti, nel rispetto delle seguenti condizioni:
- con la chiara individuazione dei prodotti oggetto della certificazione;
- nel periodo di validità del certificato;
- attribuendo il corretto significato alla certificazione di cui i marchi sono attestazione;
- senza cambi di forma (sono permessi ingrandimenti e riduzioni che comunque ne permettano la
perfetta leggibilità);
- nei colori eventualmente specificati ovvero in bianco/nero.
(ii) Marchio “ACCREDIA”
Questo marchio potrà (facoltativamente) essere usato solo da parte dei Concessionari in possesso di
certificazioni rilasciate sotto accreditamento, congiuntamente al marchio concesso da IMQ e nel
rispetto delle regole indicate nel documento ACCREDIA “Regolamento per l’utilizzo del marchio
di accreditamento ACCREDIA”, che qui s’intende integralmente richiamato.
Il suddetto documento è disponibile sul sito www.accredia.it.
4.3 - Uso scorretto dei marchi e della certificazione
L’uso dei marchi, e della certificazione, è scorretto se fatto in modo da trarre in inganno i
destinatari del messaggio o comunque in modo non conforme al presente Regolamento.
In particolare, a titolo esemplificativo, è scorretto l’uso del marchio e/o della certificazione in
associazione con i prodotti del Concessionario, quando:
• la certificazione non è stata rilasciata;
• la certificazione è stata sospesa o revocata;
• durante il periodo di validità della procedura “Ispezioni su chiamata” (v. punto 6.2.06), il
Concessionario immette sul mercato prodotti certificati che non sono stati controllati da IMQ;
• i marchi vengono abbinati a prodotti non coperti dalla certificazione;
• i marchi sono utilizzati in modo tale da essere interpretati come marchi di conformità a norme
di sistemi di gestione delle Organizzazioni.
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4.4 - Uso scorretto dei marchi e della certificazione - Azioni IMQ
Appena identificato l’uso scorretto, IMQ prenderà tutte le misure atte a far cessare tale uso,
tutelando nel contempo e nei modi più opportuni i propri diritti, anche mediante la pubblicazione
dell’accaduto sui propri mezzi di comunicazione e, ove necessario, sulla stampa.
4.5 - Marchi o contrassegni del costruttore
4.5.1 - Il marchio o i contrassegni del costruttore devono essere riportati sul prodotto in base a
quanto prescritto dalle norme o dalle specifiche tecniche utilizzate per la certificazione, nonché
dalle “Prescrizioni Particolari”.
4.5.2 - Una copia del marchio o dei contrassegni del costruttore deve essere depositata presso
IMQ.
4.5.3 - In caso di variazione di detti segni di riconoscimento, il Concessionario deve trasmettere a
IMQ copia del nuovo marchio di fabbrica o dei nuovi contrassegni.
Articolo 5 - OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO
5.1 - Obblighi del Concessionario
Il Concessionario, d'intesa ed in collaborazione con il costruttore quando questi è un soggetto
diverso, s’impegna a:
a) garantire la costante conformità ai requisiti di cui al punto 2.2.02;
b) mantenere sotto controllo le attività e i processi che influenzano la qualità dei prodotti secondo
i requisiti stabiliti dal singolo schema certificativo o dagli schemi certificativi per i quali ha
ottenuto la relativa certificazione;
Nota: IMQ si impegna a mettere a disposizione del Concessionario la documentazione relativa
a tali requisiti.
c) controllare periodicamente e con prove sistematiche - direttamente ovvero avvalendosi di
laboratori terzi, previo assenso preventivo di IMQ (v. punto 2.2.02) - la produzione certificata,
in modo tale da garantire la sua costante conformità; a tale scopo, le pertinenti attrezzature di
prova e verifica devono essere mantenute nella necessaria efficienza;
Nota:I criteri e le modalità di effettuazione di tali prove sono stabilite dalla competente
Commissione Tecnica e precisate nelle “Prescrizioni Particolari” di settore.
d) comunicare a IMQ, in via preventiva ed in termini esaurienti, ogni modifica che intenda
apportare ad un prodotto certificato; in questa eventualità, IMQ si riserva di accettare la
modifica ovvero di disporre l’effettuazione di prove/verifiche supplementari, il cui costo è a
carico del Concessionario, nonché di richiedere la variazione del riferimento di tipo o numero
di modello;
e) comunicare a IMQ ogni trasferimento del sito produttivo indicato sul certificato di
approvazione; in questa eventualità, IMQ si riserva di effettuare ulteriori visite di verifica;
f) munire il prodotto, su richiesta di IMQ, dei riferimenti atti a risalire, tramite il numero di
matricola o altro sistema di codifica, alla data di produzione;
g) comunicare, su richiesta di IMQ, la quantità dei prodotti certificati fabbricati;
h) evitare nel modo più assoluto che possano generarsi degli equivoci tra i suoi prodotti certificati
e quelli non certificati, sui propri cataloghi o listini e sulla propaganda in genere; non fare
comunque alcuna dichiarazione o pubblicizzare la propria certificazione in maniera tale che
possa essere considerata ingannevole o non autorizzata;
i) non utilizzare la propria certificazione in modo da portare discredito a IMQ;
j) intraprendere le opportune azioni legali contro chiunque utilizzasse in modo scorretto i marchi
concessi da IMQ (v. articolo 4) con i propri marchi o contrassegni;
k) tenere una registrazione dei reclami ricevuti e delle relative azioni intraprese per porvi rimedio,
per quanto attiene ai prodotti certificati; ove richiesto da IMQ, dare evidenza della relativa
gestione;
l) in relazione allo stato di accreditamento di IMQ, consentire l’accesso ai siti produttivi ai
valutatori dell’Organismo di accreditamento, accompagnati dal personale incaricato da IMQ;
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tali situazioni, che sono mirate a valutare l’operato del personale incaricato da IMQ, sono
regolarmente comunicate con opportuno preavviso. Salvo i casi di ricusazione di singoli
valutatori per motivate ragioni, l’eventuale rifiuto, da parte del Concessionario, ad accettare la
presenza dei valutatori dell’Organismo di accreditamento potrà comportare la sospensione o la
revoca della certificazione, ove questa sia già stata rilasciata;
m) versare gli importi stabiliti per il mantenimento della certificazione, nonché per tutte le prove e
verifiche che sono previste a pagamento nel presente Regolamento;
n) consentire ed agevolare, anche nei sei (6) mesi successivi alla scadenza del Contratto di
certificazione, tutte le verifiche che IMQ intende eseguire per il controllo della certificazione
rilasciata, presso i siti produttivi interessati e comunque negli ambiti che abbiano attinenza con
la certificazione stessa.
5.2 - Modifica della certificazione
Se il Concessionario intende modificare l’ambito di validità della certificazione deve farne richiesta
scritta a IMQ, che deciderà se sia necessaria o meno una nuova attività di prova o verifica.
I costi relativi a questa richiesta sono a carico del Concessionario stesso.
5.3 - Trasferibilità della certificazione – Obbligo di comunicazione
La certificazione è riservata all’Organizzazione ed agli ambiti menzionati nel certificato.
Essa non è trasferibile, salvo nei casi di cessione, trasformazione, fusione, scissione, conferimento
di un ramo particolare dell’Organizzazione detentrice della certificazione.
In questi casi, l’Organizzazione dovrà inviare una comunicazione a IMQ in modo tempestivo,
comunque non oltre quindici (15) giorni dall’avvenuta iscrizione della relativa registrazione nel
Registro delle Imprese, ove prevista; l’inosservanza di questo termine può dare luogo
all’applicazione del provvedimento di sospensione o di revoca della certificazione.
Nei casi sopra descritti, l’Organizzazione dovrà inoltrare a IMQ richiesta scritta di mantenimento
della certificazione in capo al soggetto risultante della vicenda modificativa dell’assetto
organizzativo, corredata di copia del relativo certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, e
di eventuali ulteriori documenti, qualora siano ritenuti necessari. IMQ provvederà quindi ad
accertare, eventualmente anche attraverso prove/verifiche supplementari, che l’oggetto della
certificazione non abbia subito modifiche o comunque sia conforme ai requisiti della norma ovvero
specifica tecnica di riferimento.
I costi dell’aggiornamento della certificazione e delle eventuali prove/verifiche saranno a carico
dell’Organizzazione risultante dalla vicenda modificativa.
5.4 - Sicurezza sul lavoro – Obbligo di informativa
Ai sensi della vigente legislazione in materia di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro,
il Concessionario, d'intesa ed in collaborazione con il costruttore quando questi è un soggetto
diverso,s’impegna a fornire a IMQ un’informativa completa e dettagliata relativa ai rischi specifici
esistenti nell’ambiente di lavoro in cui è destinato ad operare il personale incaricato da IMQ.
Il Concessionario, d'intesa ed in collaborazione con il costruttore quando questi è un soggetto
diverso, s’impegna altresì a promuovere, attraverso il proprio incaricato a ciò preposto, la
cooperazione ed il coordinamento ai fini dell’attuazione delle misure e degli interventi di
protezione e prevenzione dai rischi sul lavoro, che incidono sull’attività lavorativa del personale
incaricato da IMQ e che richiedono la tutela sia dei lavoratori sia di tutti gli altri soggetti che
operano o che comunque sono presenti nel medesimo ambiente di lavoro.
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Articolo 6 - SORVEGLIANZA DELLA CERTIFICAZIONE
6.1 - Generalità
IMQ effettua una sorveglianza periodica sia sul costruttore, per verificare il rispetto dei requisiti di
cui al presente Regolamento, sia sui prodotti certificati, per verificare il mantenimento della
conformità ai requisiti delle norme ovvero specifiche tecniche di riferimento.
Questa sorveglianza avviene attraverso visite ispettive, prove e verifiche, secondo i criteri indicati
nei successivi paragrafi di questo articolo, come integrati nelle “Prescrizioni Particolari” di
settore.
6.2 - Controlli presso il costruttore
6.2.01 - IMQ effettua una visita ispettiva di sorveglianza presso il costruttore dei prodotti
certificati, con la frequenza stabilita dalla competente Commissione Tecnica.
6.2.02 - Gli stabilimenti, i magazzini ed i laboratori del costruttore e dei suoi eventuali fornitori
devono essere aperti agli incaricati IMQ, che si possono presentare - anche senza preavviso - in
qualsiasi momento durante l’orario di lavoro.
6.2.03 - Gli incaricati IMQ hanno la facoltà di procedere a tutte le verifiche che ritengono utili per
controllare se il costruttore rispetta i requisiti del presente Regolamento, ed in particolare prendere
visione ed eventualmente nota dei risultati delle prove eseguite secondo quanto disposto al punto
5.1 c).
Il costruttore deve consentire ed agevolare le verifiche degli incaricati IMQ; questi sono tenuti a
limitare al minimo indispensabile le interferenze con l’attività del costruttore.
6.2.04 - Nel corso della visita ispettiva, gli incaricati IMQ hanno inoltre il diritto di prelevare,
presso gli stabilimenti o magazzini del costruttore e/o dei suoi eventuali fornitori, una
campionatura dei prodotti certificati e/o di sue parti, per verificare, la conformità della produzione
ai requisiti delle norme o specifiche tecniche di riferimento.
Il Concessionario si impegna a mettere IMQ in grado di effettuare il prelievo di tali campioni, che
avverrà - a titolo gratuito - nella misura strettamente necessaria per garantire un adeguato livello di
credibilità alla certificazione di cui al presente Regolamento, secondo criteri stabiliti dalla
competente Commissione Tecnica.
6.2.05 - Quando richiesto, il Concessionario, d'intesa ed in collaborazione con il costruttore quando
questi è un soggetto diverso, deve assumersi l’impegno di recapitare al laboratorio specificato tali
campioni a titolo gratuito, prendendo tutte le precauzioni affinché arrivino a destinazione in buono
stato, entro un massimo di due (2) mesi dalla data di prelievo (v. punto 2.3.02).
6.2.06 - Nel caso in cui per una determinata categoria di prodotti certificati non risulti possibile
eseguire per un periodo di due (2) anni le prove di controllo, causa la non disponibilità dei
necessari campioni, IMQ potrà revocare le relative certificazioni.
Prima di procedere alla revoca, IMQ potrà tuttavia proporre al Concessionario di chiedere
l’applicazione della procedura denominata “Ispezioni su chiamata” (o anche procedura “On
call”). Questa proposta verrà fatta mediante lettera raccomandata A.R. o altra modalità valida agli
effetti di legge; nella proposta saranno precisati anche i costi a carico del Concessionario per
l'applicazione della procedura suddetta.
In caso di accoglimento della proposta da parte del Concessionario, la procedura non potrà tuttavia
rimanere in vigore qualora sia trascorso - dopo l’ultima chiamata - un intervallo di tempo pari a due
(2) anni senza una richiesta di visita ispettiva.
In caso di non accoglimento della proposta stessa, IMQ procederà con la revoca.
6.3 - Controlli sul mercato
6.3.01 - Al fine di verificare la conformità della produzione ai requisiti delle norme o specifiche
tecniche di riferimento, IMQ ha la facoltà di prelevare sul mercato campioni di prodotti certificati.
I prodotti prelevati dovranno essere nuovi e convenientemente conservati.
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6.3.02 - Nel caso di accertate irregolarità sui prodotti, il Concessionario si impegna a rimborsare ad
IMQ le spese d’acquisto dei prodotti stessi.
6.4 - Prove di controllo IMQ
6.4.01 - Sui campioni prelevati come precisato nei paragrafi 6.2 e 6.3, IMQ effettua presso i
laboratori indicati al punto 2.6.01le prove necessarie, in tutto o in parte, ad accertare la loro
rispondenza alle norme o specifiche tecniche di riferimento.
Dette prove verranno eseguite in conformità ai piani ed ai criteri all'uopo predisposti dalla
competente Commissione Tecnica e precisati nelle “Prescrizioni Particolari” di settore.
6.4.02 - Le spese relative a tali prove di controllo sono a carico del Concessionario ovvero sono
coperte dagli importi stabiliti per il mantenimento della certificazione, secondo il Tariffario IMQ in
vigore.
6.5 - Non conformità del costruttore
6.5.01 - Qualora IMQ accerti che il costruttore non rispetta i requisiti previsti, ne informa per
iscritto il Concessionario, invitandolo a far sì che le non conformità siano eliminate entro una
scadenza stabilita e a fornire adeguato riscontro.
6.5.02 - Nei casi più gravi o di recidiva delle non conformità riscontrate, nonché nei casi di
prolungata impossibilità ad effettuare l’attività di controllo sul costruttore, la certificazione viene
sospesa.
Tale sospensione può essere annullata soltanto quando sarà stato posto rimedio in modo
soddisfacente alle non conformità riscontrate (v. paragrafi 7.1 e 7.2).
6.6 - Non conformità del prodotto
6.6.01 - Qualora IMQ accerti che un prodotto certificato non è conforme alle prescrizioni delle
norme o delle specifiche tecniche applicate, secondo i criteri fissati dalla Commissione Tecnica per
quella categoria di prodotti, ne informa per iscritto il Concessionario, invitandolo a fornire le
proprie osservazioni e ad eliminare i difetti riscontrati entro il termine che verrà fissato.
6.6.02 - Nei casi più gravi o di recidiva, IMQ diffida il Concessionario a sospendere sia la
produzione sia la fornitura al mercato di tale prodotto.
In questa eventualità, il Concessionario può richiedere il riesame su altri esemplari dello stesso
modello, prelevati da IMQ nelle località ritenute più opportune. Il numero di esemplari da provare
verrà fissato tenendo conto della natura e della gravità della non conformità riscontrata.
Durante il tempo necessario per le prove di riesame, gli effetti della diffida di cui al primo
capoverso possono essere sospesi, a giudizio di IMQ.
Tutte le spese per le prove relative al riesame sono a carico del Concessionario.
6.6.03 - La diffida di cui al punto 6.6.02 viene annullata soltanto se gli esemplari sottoposti alle
prove di riesame risultano conformi.
6.6.04 - Nel caso in cui gli esemplari sottoposti alle prove di riesame non risultino conformi, la
produzione e la fornitura al mercato di tale prodotto potranno essere riprese soltanto dopo che IMQ
avrà potuto constatare, in seguito a prove su nuovi campioni forniti dal Concessionario nonché ad
eventuali verifiche presso il costruttore interessato, che sono stati adottati gli accorgimenti tecnici
atti a garantire la futura conformità.
Tutte le spese per le prove e verifiche di cui sopra sono a carico del Concessionario.
Inoltre, IMQ potrà richiedere al Concessionario di intervenire per il ritiro dal mercato dei prodotti
non conformi.
6.6.05 - Qualora non venisse ottemperato a quanto previsto al punto 6.6.02 entro il termine stabilito
dalla relativa comunicazione, IMQ ha la facoltà di revocare la certificazione per tale prodotto (v.
paragrafo 7.3).
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Articolo 7 - SOSPENSIONE, REVOCA E RINUNCIA DELLA CERTIFICAZIONE
7.1 - Sospensione della certificazione
La certificazione può essere sospesa allorquando IMQ abbia ragione di ritenere che il prodotto
certificato non risponda più ai requisiti normativi, legislativi e/o regolamentari e, in particolare, nei
seguenti casi:
a) inadempimento, da parte del Concessionario, degli obblighi previsti all’art. 5 che precede;
b) rilievo di non conformità gravi ovvero in numero elevato; mancata adozione di azioni correttive
e, in generale, esito negativo delle verifiche di sorveglianza (v. paragrafi 6.5 e 6.6);
c) impossibilità ad effettuare le visite di sorveglianza secondo le cadenze temporali indicate nelle
“Prescrizioni Particolari” e/o le visite supplementari richieste da IMQ;
d) su richiesta motivata dell’Organizzazione;
e) nei casi di mancato pagamento dei corrispettivi dovuti, a qualunque titolo, a IMQ.
7.2 - Conseguenze della sospensione della certificazione
7.2.01 - Durante il periodo di sospensione, il Concessionario:
- è tenuto a sospendere la produzione e la fornitura al mercato dei prodotti certificati
oggetto della sospensione stessa;
- non può utilizzare il certificato e i marchi di cui all’articolo 4 del presente Regolamento, né
qualificarsi come Organizzazione detentrice della certificazione;
- è comunque tenuto al pagamento degli importi per il mantenimento della certificazione.
IMQ, a sua volta:
- può sospendere l’attività di sorveglianza di cui all’articolo 6 che precede;
- comunica il provvedimento di sospensione agli eventuali Enti interessati.
7.2.02 - La sospensione può essere annullata soltanto se il Concessionario avrà ovviato ai rilievi
formulati, adottando le opportune azioni correttive e dimostrando, inoltre, di avere adottato quelle
azioni preventive volte ad evitare il ripetersi dell’inadempienza.
Prima di procedere al ripristino della certificazione, IMQ può effettuare esami, prove, verifiche
documentali e/o presso le Organizzazioni interessate (Concessionario, costruttore ed i suoi
eventuali fornitori), al fine di accertare l’effettiva risoluzione delle problematiche precedentemente
riscontrate.
Tutte le spese relative a tali verifiche aggiuntive sono a carico del Concessionario.
7.2.03 - Trascorsi sei (6) mesi senza che la sospensione abbia potuto essere annullata, la
certificazione viene revocata; il termine è ridotto ad un (1) mese nel caso previsto sub 7.1, lett. e).
7.2.04 - Il provvedimento di sospensione della certificazione e l’eventuale provvedimento di
ripristino vengono comunicati al Concessionario a mezzo raccomandata A.R. o altra modalità
valida agli effetti di legge.
7.3 - Revoca della certificazione
La certificazione può essere revocata per inadempienza del Concessionario al Contratto di
certificazione ed, in particolare, in caso di:
a) fallimento o cessazione dell’attività del Concessionario;
b) non osservanza, che comporti negligenza grave, degli impegni assunti agli articoli 5 e 6 che
precedono;
c) mancata osservanza alla diffida di cui al punto 6.6.02;
d) gravi irregolarità o abusi nell’utilizzo del certificato e/o del marchio;
e) condanna del costruttore per il mancato rispetto di requisiti cogenti del prodotto oggetto della
certificazione;
f) mancato adeguamento a modifiche normative e/o regolamentari;
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g) mancato annullamento della sospensione della certificazione, secondo quanto previsto sub
7.2.03.
La decisione della revoca viene comunicata all’Organizzazione mediante lettera raccomandata
A.R. o altra modalità valida agli effetti di legge.
7.4 - Conseguenza della revoca della certificazione
Nel caso di revoca della certificazione, il Concessionario si obbliga a:
a) sospendere la produzione e la fornitura al mercato dei prodotti certificati oggetto della revoca
stessa;
b) comunicare, entro quindici (15) giorni dalla data di ricezione della relativa comunicazione, le
eventuali giacenze del prodotto certificato negli stabilimenti o magazzini interessati nonché ad
esaurire dette giacenze entro il termine che verrà indicato da IMQ;
c) non utilizzare più il certificato ed il marchio o i marchi concessi in uso;
d) eliminare dai prodotti, cataloghi e da tutti i documenti detti marchi, nonché ogni riferimento
alla certificazione stessa;
e) provvedere al saldo di tutti gli importi dovuti a IMQ.
IMQ, a sua volta, provvede a:
aa) interrompere l’attività di sorveglianza di cui all’articolo 6 che precede;
bb) cancellare la certificazione del prodotto dalle banche dati di cui al punto 3.5.04 che precede;
cc) comunicare il provvedimento di revoca agli eventuali Enti interessati,
e, ove lo ritenga opportuno, a:
dd) richiedere al Concessionario di cambiare il riferimento di tipo o il numero di modello del
prodotto per il quale la certificazione è stata revocata;
ee) richiedere al Concessionario, nei casi di presenza sul mercato di un prodotto per il quale è
stata revocata la concessione d’uso del marchio a causa di difetti che possano rappresentare
pregiudizio agli utilizzatori, di ritirare dai propri depositi tutte le unità del prodotto medesimo,
entro il termine che gli verrà indicato da IMQ.
Qualora il Concessionario non ottemperasse alle richieste di cui alle suddette lettere dd) ed ee),
IMQ darà la pubblicità che riterrà più opportuna della presenza sul mercato di tale prodotto non
più certificato e/o non conforme.
7.5 - Rinuncia alla certificazione
Il Concessionario può rinunciare alla certificazione:
a) nelle ipotesi di recesso contemplate all’art. 11 che segue;
b) per alcuni dei modelli inseriti in un certificato di approvazione o per tutti, con un preavviso di
quindici (15) giorni rispetto alle date di fatturazione dei diritti di mantenimento, indicate nel
Tariffario IMQ;
c) quando non intenda adeguarsi alle variazioni delle norme/specifiche tecniche di riferimento (v.
paragrafo 8.1);
d) quando non accetti le variazioni apportate al presente Regolamento e/o alle relative
“Prescrizioni particolari” (v. paragrafo 8.2);
e) quando non accetti le variazioni delle tariffe relative ai diritti annui di mantenimento della
certificazione (v. paragrafo 9.2);
f) in caso di rinuncia o revoca dell’accreditamento di IMQ per la certificazione secondo lo
schema di interesse (v. punto 3.6.03);
La rinuncia deve essere comunicata tramite raccomandata A.R. o altra modalità valida agli effetti
di legge.
Qualora siano stati annullati tutti i certificati associati ad un determinato Contratto di
certificazione, il Concessionario può:
- recedere dal Contratto stesso, come indicato al successivo paragrafo 11.3;
- mantenere attivo il Contratto.
In questa seconda eventualità, IMQ continuerà ad effettuare l'attività di sorveglianza di cui al
paragrafo 6.2, secondo modalità che tengano conto della specifica situazione e con l'applicazione
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dei costi precisati nel Tariffario IMQ.
Il richiedente può rinunciare alla certificazione prima del suo ottenimento; tuttavia in tale ipotesi:
- qualora la rinuncia pervenga a IMQ prima dell’esecuzione dell’attività di prova/verifica, il
richiedente sarà tenuto al pagamento dell’importo relativo alla gestione documentale della
domanda;
- nel caso in cui la rinuncia venga effettuata successivamente all’avvio dell’attività di
prova/verifica ma prima di completare l’iter di valutazione, il richiedente sarà tenuto al
pagamento di un importo pari al 50% (cinquanta per cento) di quanto dovuto per la
certificazione.
7.6 - Conseguenze della rinuncia alla certificazione
Nel caso di rinuncia alla certificazione conseguita, il Concessionario si obbliga a:
a) cessare di apporre il marchio, o i marchi, connessi alla certificazione sui prodotti interessati e a
non incrementare la relativa produzione nell’eventuale periodo di preavviso;
b) comunicare, entro quindici (15) giorni dalla data della rinuncia, le eventuali giacenze del
prodotto certificato negli stabilimenti o magazzini interessati nonché ad esaurire dette giacenze
entro il termine che verrà indicato da IMQ;
c) eliminare dai prodotti, cataloghi e da tutti i documenti il marchio o i marchi relativi alla
certificazione, nonché ogni riferimento alla certificazione stessa;
d) nel caso di recesso dal Contratto di certificazione, provvedere al saldo di tutti gli importi dovuti
a IMQ.
IMQ, a sua volta, provvede a:
aa) interrompere l’attività di controllo di cui all’articolo 6 che precede;
bb) cancellare la certificazione dei prodotti dalle banche dati di cui al punto 3.5.04 che precede,
e, ove lo ritenga opportuno, a:
cc) richiedere al Concessionario di cambiare il riferimento di tipo o il numero di modello del prodotto per il quale è stata comunicata la rinuncia alla certificazione, qualora la produzione di
detto prodotto non sia cessata.
Qualora il Concessionario non ottemperasse alla richiesta di cui alle suddette lettere cc), IMQ darà
la pubblicità che riterrà più opportuna della presenza sul mercato di tale prodotto non più
certificato.
Articolo 8 - MODIFICA O ABROGAZIONE DELLE NORME/SPECIFICHE
TECNICHE DI RIFERIMENTO – MODIFICHE AL REGOLAMENTO
8.1 - Modifica o abrogazione della/e norma/e o delle specifiche tecniche di riferimento
Qualora la/e norma/e o le specifiche tecniche di riferimento venissero modificate o abrogate, IMQ
ne darà tempestiva comunicazione al Concessionario.
Il Concessionario avrà la facoltà di adeguare il prodotto alle nuove prescrizioni entro il termine
indicato da IMQ, ovvero di rinunciare alla certificazione.
Nel caso in cui il Concessionario decidesse di mantenere la certificazione, IMQ provvederà a
verificare la conformità del prodotto alle nuove prescrizioni normative. Le spese per la suddetta
verifica saranno preventivamente comunicate da IMQ, ai fini della loro accettazione, e saranno a
carico del Concessionario.
In caso di rinuncia o comunque di mancato completamento dell'iter di aggiornamento della certificazione, IMQ procederà con l’annullamento del relativo certificato, in quanto non più valido.
8.2 - Modifiche al Regolamento
Nel caso in cui IMQ apportasse alle prescrizioni del presente Regolamento e/o alle relative
“Prescrizioni Particolari”, modifiche che prevedono l’accettazione da parte dell’Organizzazione
richiedente ovvero detentrice della certificazione, IMQ ne darà regolare comunicazione mediante
lettera raccomandata A.R. o altra modalità valida agli effetti di legge, con contestuale
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pubblicazione sul proprio sito Internet www.imq.it.
Qualora l’Organizzazione non risponda a sua volta a mezzo lettera raccomandata A.R., o altra
modalità valida agli effetti di legge, entro un (1) mese dal ricevimento della comunicazione
dell’avvenuta variazione del Regolamento, le relative modifiche s’intenderanno tacitamente
accettate.
Articolo 9 - TARIFFE
9.1 - Importi e diritti di mantenimento della certificazione
Gli importi relativi alle attività di certificazione e ai diritti di mantenimento, nonché le relative
condizioni di pagamento, sono usualmente indicati nell’offerta (v. punto 3.1.01) ovvero nella
comunicazione di cui in 3.2.01, documenti entrambi redatti secondo le tariffe indicate nel
Tariffario IMQ in vigore e sulla base delle informazioni fornite dall’Organizzazione.
Per quanto non espressamente previsto nell’offerta o comunicazione, nonché in mancanza delle
stesse, si applicano gli importi indicati nel Tariffario IMQ in vigore.
9.2 - Variazione del Tariffario IMQ
Le eventuali variazioni del Tariffario IMQ relative ai diritti annui di mantenimento della
certificazione saranno oggetto di comunicazione, a mezzo lettera raccomandata, a tutte le
Organizzazioni detentrici di certificazione ovvero che hanno in corso l’iter di suo ottenimento.
Il Concessionario ha il diritto di rinunciare alla certificazione entro un (1) mese dalla data di
ricezione della comunicazione relativa a tali variazioni; in mancanza di rinuncia, le variazioni
s’intendono accettate.
Al Concessionario che si avvale della suddetta facoltà di rinuncia vengono praticate le tariffe
anteriori alle variazioni, fino alla data di risoluzione del rapporto.
Articolo 10 – LIMITI DELLA CERTIFICAZIONE E RESPONSABILITÀ
10.1 - Obblighi di legge e requisiti cogenti – Responsabilità del Concessionario e del costruttore Manleva
10.1.1 - Il rilascio ed il mantenimento della certificazione di prodotto non costituiscono garanzia da
parte di IMQ del rispetto degli obblighi di legge e dei requisiti cogenti gravanti sul Concessionario
ovvero sul costruttore, quando questi è un soggetto diverso.
Pertanto, il Concessionario e/o il costruttore rimangono gli unici responsabili, sia verso se stessi,
sia verso i terzi, del corretto svolgimento dei propri processi e della conformità dei propri prodotti
ai pertinenti requisiti di natura cogente, quali leggi, regolamenti, etc., di tipo internazionale,
nazionale o locale, nonché alle aspettative dei clienti e dei terzi in genere.
10.1.2 - Il Concessionario s’impegna altresì a manlevare e a tenere indenne IMQ ed i suoi
dipendenti, ausiliari e collaboratori da qualsiasi reclamo, azione e/o pretesa da chiunque avanzati in
relazione ad incidenti e/o danni a terzi connessi alle attività eseguite da IMQ sulla base del presente
Regolamento.
10.2 - Inadempimento IMQ – Limiti alla responsabilità
10.2.1 - IMQ potrà essere ritenuta responsabile nei confronti del Concessionario soltanto per i
danni conseguenti a dolo o colpa grave.
10.2.2 - Fermo restando quanto previsto al punto 10.2.1 che precede, la responsabilità di IMQ per
qualsiasi danno derivante dall’esecuzione ovvero dall’inadempimento, parziale o totale, delle
proprie obbligazioni oggetto del presente Regolamento, sarà limitata ad una somma che non potrà
eccedere un importo totale pari a tre (3) volte l’ammontare dell'importo pagato per le attività
effettuate da IMQ in relazione alla certificazione del prodotto o dei prodotti interessati, a partire dal
verificarsi dell'evento che ha determinato la responsabilità di IMQ.
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10.3 - Clausola di decadenza
Ogni reclamo o richiesta di risarcimento nei confronti di IMQ dovrà essere avanzata dal
richiedente ovvero dal Concessionario, a pena di decadenza, entro e non oltre un (1) anno
dall’evento che ha dato luogo alla richiesta o al reclamo.
Articolo 11 – DURATA DEL CONTRATTO DI CERTIFICAZIONE
11.1 - Il Contratto (v. punto 3.2.01), di cui il presente Regolamento costituisce parte integrante e
sostanziale, è stipulato a tempo indeterminato, a partire dalla data di accettazione da parte del
richiedente dell’offerta formulata da IMQ ovvero di presentazione della prima domanda di
certificazione del prodotto.
11.2 - Il richiedente può recedere dal Contratto stipulato con un preavviso di quindici (15) giorni,
mediante lettera raccomandata A.R. o altra modalità valida agli effetti di legge.
11.3 - Il Concessionario può recedere dal Contratto stipulato con un preavviso di quindici (15) giorni
rispetto alle date di fatturazione dei diritti di mantenimento, indicate nel Tariffario IMQ, mediante
lettera raccomandata A.R. o altra modalità valida agli effetti di legge.
Il recesso da parte del Concessionario comporta la contestuale ed automatica rinuncia alla
certificazione per tutti i prodotti certificati.
11.4 - Nel caso di recesso del Concessionario di cui al paragrafo 11.3, restano valide, per il tempo residuo
di validità del contratto, tutte le disposizioni del presente Regolamento che sono funzionali al
mantenimento dei prodotti in conformità alla norma ovvero specifica tecnica di riferimento, con
particolare riguardo alla facoltà di IMQ di effettuare verifiche e ottenere informazioni qualora
abbia ragione di ritenere che detta conformità sia venuta meno.
In tale periodo, saranno inoltre dovuti a IMQ tutti i compensi pattuiti per le attività svolte dalla
medesima fino alla data di efficacia del recesso.
Articolo 12 - INFORMATIVA EX ART. 13, DECRETO LEGISLATIVO 20 GIUGNO
2003, N. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali)
12.1 - Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, i dati personali (qui di seguito “i dati”) direttamente forniti dal
richiedente ovvero tramite terzi, sono e saranno trattati da IMQ - ed in particolare registrati e
conservati in una banca dati – al fine di assicurare un corretto svolgimento dei rapporti contrattuali
con il richiedente stesso, sia sul piano legale (ad es. adempimento di obblighi contabili, fiscali,
ecc.) sia sul piano commerciale (ad es. per l’invio dei propri cataloghi, brochure, ecc.).
In relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati avviene mediante strumenti
informatici, manuali e telematici, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse e,
comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati.
Il conferimento dei dati del richiedente è pertanto indispensabile in relazione al corretto
svolgimento dei rapporti contrattuali con IMQ, con la conseguenza che l’eventuale rifiuto a fornirli
determinerà l’impossibilità per IMQ di dar corso ai medesimi rapporti.
I dati potranno essere comunicati da IMQ, per quanto di loro rispettiva e specifica competenza, ad
Enti, Amministrazioni, Associazioni e, in generale, ad ogni soggetto pubblico e privato, a soggetti
interni designati sia responsabili sia incaricati del trattamento dei dati, nonché a quei soggetti
esterni, responsabili e/o incaricati da IMQ, ai quali la comunicazione sia necessaria per
l’esecuzione dei servizi disposti da IMQ, ivi comprese le società di recupero del credito, alle quali
potrà essere affidato l’incarico di procedere al recupero dei crediti.
La diffusione dei dati è finalizzata esclusivamente a garantire le istituzioni ed i consumatori circa il
rilascio, l’esistenza, la rinuncia, la sospensione o la revoca della certificazione.
12.2 - "Titolare" dei dati personali è IMQ S.p.A., con sede in Milano - Via Quintiliano, 43, nella persona
del Direttore Generale pro-tempore.
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Ai sensi dell’art. 7 (Diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti) del Decreto di cui al
paragrafo 12.1, il richiedente - anche quando divenuto Concessionario - potrà in ogni momento
avere accesso ai propri dati, chiedendo informazioni al Responsabile del trattamento dati
competente per Funzione. Ciò al fine di richiederne, ad esempio, l’aggiornamento, la rettifica,
l’integrazione o la cancellazione, sempre fatto salvo il suo diritto di opporsi, per motivi legittimi, ai
suddetti trattamenti e utilizzi.
L’elenco aggiornato dei Responsabili è conoscibile inoltrando la relativa richiesta all’indirizzo email: [email protected].
L’elenco delle società di recupero del credito, responsabili esterne del trattamento dati, è
conoscibile invece attraverso il sito Internet www.imq.it.
12.3 - Con la sottoscrizione del presente Regolamento, il richiedente acconsente che i propri dati
personali siano trattati per gli scopi sopra indicati e siano altresì oggetto di comunicazione e di
diffusione nell’ambito delle finalità su riportate.
Articolo 13 - RICORSI
13.1 - L’Organizzazione richiedente la certificazione ovvero detentrice della certificazione può
presentare ricorso contro le decisioni di IMQ alla competente Commissione Tecnica, esponendo e
motivando le ragioni del proprio dissenso entro trenta (30) giorni dalla ricezione della
comunicazione della decisione.
13.2 - La Commissione Tecnica dovrà trattare il ricorso entro quattro (4) mesi dalla data della sua
presentazione, e potrà disporre tutti gli accertamenti del caso, eventualmente sentendo
l’Organizzazione interessata.
13.3 - IMQ dovrà comunicare all’Organizzazione che ha presentato il ricorso l’esito dello stesso entro sei
(6) mesi dalla data della sua presentazione.
Articolo 14 - FORO COMPETENTE
14.1 - Qualsiasi controversia relativa all’applicazione o all’interpretazione del Contratto di certificazione
di cui il presente Regolamento costituisce parte integrante, comprese quelle inerenti alla sua
validità, esecuzione e risoluzione, sarà devoluta alla competenza esclusiva del Foro di Milano.
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PRESCRIZIONI PARTICOLARI
PER IL SETTORE
"APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ED ACCESSORI "
Indice
Data di aggiornamento:
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
2010
2010
2010
2010
2010
2010
ALLEGATI
Allegato 1
Allegato 1/24
Allegati 2:
- 2/401A
- 2/401B
- 2/401C
- 2/402
- 2/411
- 2/412
- 2/414
- 2/415
- 2/421
- 2/431
- 2/432
- 2/440
- 2/452
- 2/24
Novembre
Novembre
2010
2010
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
Novembre
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
2010
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5
Novembre
Novembre
Novembre
2010
2010
2010
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
INDICE
Foglio 1 di 1
Nelle presenti Prescrizioni Particolari sono contenuti, secondo quanto stabilito al punto
1.1 del Regolamento “MARCHI IMQ - REGOLAMENTO per la certificazione di
prodotti”, ulteriori dettagli per il rilascio da parte di IMQ S.p.A. della concessione d’uso
dei marchi di conformità a norme oppure a specifiche tecniche per prodotti del settore
“Apparecchi di illuminazione e accessori”.
Nel testo che segue sono riportate le aggiunte o varianti relative ai singoli articoli del
Regolamento “MARCHI IMQ - REGOLAMENTO per la certificazione di prodotti”,
ripetendone la numerazione.
Articolo 1 – OGGETTO DEL REGOLAMENTO
1.1
- Generalità
Aggiunta:
Al settore "Apparecchi di illuminazione e accessori" appartengono tutti i prodotti delle
categorie elencate nell'Allegato 1.
I marchi di conformità rilasciabili a tali prodotti, in quanto applicabili, sono:
• IMQ
• ENEC 03 (in accordo alle regole di procedura ECS “European Certification System”)
• Certificato con Sorveglianza IMQ (di seguito chiamato semplicemente CSv)
• IMQ Performance
Il rilascio del marchio IMQ Performance è vincolato all’ottenimento di certificazione
riconosciuta da IMQ riguardante la sicurezza del prodotto.
Nota: Le regole di procedura ECS per il rilascio del marchio ENEC si intendono accettate
contestualmente al presente regolamento.
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- Novembre 2010 -
ART. 1
Foglio 1 di 1
Articolo 2 – CONDIZIONI GENERALI
2.1
- Prodotti certificabili e norme applicabili
2.1.01
2.2
Aggiunta:
Nell'Allegato 1 delle presenti Prescrizioni Particolari sono indicate le categorie di prodotti
ammesse alla certificazione nel settore “Apparecchi di illuminazione e accessori”.
Le rispettive Norme o specifiche tecniche sono quelle vigenti all'accettazione della
domanda.
Per il rilascio del marchio IMQ Performance i requisiti certificabili e le relative norme sono
elencati nell’Allegato 1/24.
- Requisiti per l’Organizzazione richiedente la certificazione
2.2.01
Aggiunta:
Qualora l’Organizzazione richiedente la certificazione non sia il costruttore dei relativi
prodotti ovvero non sia proprietaria del marchio commerciale degli stessi, si applicano le
seguenti procedure:
Marchio o nome
commerciale
Procedura
Costruttore
Non di proprietà
del Costruttore
La domanda viene presentata dal Costruttore,
corredata però da una dichiarazione sottoscritta
dall’Organizzazione proprietaria del marchio/nome
commerciale, con la quale quest’ultima si impegna a
rispettare le condizioni stabilite nell’Allegato 3
Organizzazione
diversa dal
Costruttore
Di proprietà della
Organizzazione
richiedente
La domanda viene presentata dall’Organizzazione
proprietaria del marchio/nome commerciale, corredata
però da una dichiarazione sottoscritta dal Costruttore
con la quale quest’ultimo si impegna a rispettare le
condizioni stabilite nell’Allegato 4
Di proprietà del
Costruttore
La domanda viene presentata dall’Organizzazione che
commercializza i prodotti in questione, corredata però
da una dichiarazione sottoscritta dal Costruttore e
proprietario del nome commerciale, con la quale
quest’ultimo si impegna a rispettare le condizioni
stabilite nell’Allegato 5
Soggetto richiedente
Organizzazione
diversa dal
Costruttore
2.2.02
Aggiunta:
Negli Allegati 2 delle presenti Prescrizioni Particolari sono indicate le attrezzature minime
di prova, le prove e le relative modalità fissate dalla competente Commissione Tecnica
per le singole categorie di prodotti.
Per il rilascio del marchio ENEC il concessionario dovrà possedere un sistema qualità
operante secondo i requisiti della Norma ISO 9001:2008.
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- Novembre 2010 -
ART. 2
Foglio 1 di 1
Articolo 3 – PROCESSO DI CERTIFICAZIONE
3.1
- Presentazione della domanda
3.1.01
Aggiunta:
Sulla domanda devono essere indicate tutte le varianti costruttive che il richiedente
intende realizzare sul modello per il quale richiede la concessione d’uso dei relativi marchi
di conformità.
Spetta a IMQ decidere se le varianti richieste non siano tali da far considerare
l'apparecchio così modificato un modello diverso.
Negli Allegati 2 delle presenti Prescrizioni Particolari, per ogni categoria di prodotti, è
stabilito cosa si intende per serie, per modello e per varianti di uno stesso modello e, per
quanto concerne la categoria 401 “Apparecchi di illuminazione”, i criteri per la scelta dei
campioni, sia per le prove di tipo sia per le prove periodiche di controllo.
3.1.02
Aggiunta:
Per le “CATENE LUMINOSE” il Concessionario è tenuto a precisare se le catene
luminose per le quali è stata richiesta l’autorizzazione all’uso dei Marchi saranno poste in
commercio in confezioni contenenti elementi decorativi.
Nel qual caso, dovranno essere sottoposte a prove anche le serie di elementi decorativi
destinati ad essere utilizzati su tali catene.
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ART. 3
Foglio 1 di 1
Articolo 4 – CONCESSIONE D’USO DEI MARCHI E SEGNI DISTINTIVI
4.1 - Concessione d’uso dei marchi
Aggiunta:
Gli apparecchi di illuminazione ed i relativi accessori ammessi all’uso del marchio IMQ
devono essere contraddistinti dal seguente contrassegno:
Gli apparecchi di illuminazione ed i relativi accessori ammessi all’uso del marchio ENEC
devono essere contraddistinti con il seguente contrassegno:
Gli apparecchi di illuminazione ed i relativi accessori ammessi all’uso del marchio IMQ
Performance devono essere contraddistinti con il seguente contrassegno:
Gli apparecchi di illuminazione ed i relativi accessori ammessi all’uso del Certificato con
Sorveglianza IMQ (CSv) devono essere contraddistinti con il seguente contrassegno:
Resta facoltà del concessionario che avesse già apposto il precedente contrassegno
(oppure "Certificato con Sorveglianza IMQ n. ….." oppure "C.S. IMQ n. ….." oppure
"C.S. n. …..") sui propri prodotti e/o cataloghi, continuare ad apporre detto contrassegno.
Per i prodotti di piccole dimensioni il marchio ENEC o CSv può essere posto sulla
confezione minima del prodotto.
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ART. 4
Foglio 1 di 2
4.5 - Marchi o contrassegni del costruttore
4.5.1 Aggiunta:
Contrassegni di identificazione dell'anno di fabbricazione.
Si premette che a termini di Regolamento l'indicazione dell'anno di fabbricazione non è
obbligatoria.
Ove venga indicata, essa può essere data in forma palese o in codice. In quest'ultimo caso,
il sistema di lettura del codice dovrà essere comunicato all'IMQ. L'utilizzo scorretto
dell'indicazione dell'anno di fabbricazione comporterà la segnalazione al concessionario
dell'irregolarità commessa, in conformità a quanto previsto all'Art. 6 del presente
Regolamento.
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ART. 4
Foglio 2 di 2
Articolo 5 – OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO
5.1 - Obblighi del Concessionario
5.1 c) Aggiunta:
Nell'Allegato 2 sono indicate le prove da eseguire, le frequenze e le relative modalità fissate
dalla competente Commissione Tecnica per le singole categorie di prodotti.
Il Concessionario deve eseguire:
A) Prove di routine sulla produzione;
B) Prove periodiche con frequenza annuale su campioni prelevati regolarmente e
uniformemente nel corso della produzione.
I risultati delle prove soprammenzionate devono essere registrati dal costruttore su idonei
moduli e mantenuti a disposizione dell'IMQ.
5.1 g) Aggiunta:
Per il settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori” il Concessionario, d'intesa ed in
collaborazione con il costruttore quando questi è un soggetto diverso, è tenuto a
comunicare all’IMQ la data di inizio della produzione degli apparecchi a Marchio.
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ART. 5
Foglio 1 di 1
Articolo 6 – SORVEGLIANZA DELLA CERTIFICAZIONE
6.2 - Controlli presso il costruttore
6.2.01 Aggiunta (solo per il marchio IMQ e per il CSv):
Nel caso in cui il richiedente e/o i suoi eventuali fornitori possano dimostrare di aver
adottato un sistema di qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall'IMQ, le visite
ispettive a scopo di controllo saranno ridotte ad una all'anno.
Per tutti i nuovi concessionari, entro i primi 6 mesi dall’inizio della produzione di prodotti a
Marchio, l’IMQ effettuerà visite per verificare che il costruttore produca in conformità alle
norme.
6.4 - Prove di controllo IMQ
6.4.01 Aggiunta:
Nell’Allegato 2/24 sono specificati i criteri di prelievo e di giudizio per i prodotti ammessi al
regime del marchio IMQ Performance.
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- Novembre 2010 -
ART. 6
Foglio 1 di 1
ALLEGATO 1
CATEGORIE DI PRODOTTI DEL SETTORE "APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ED
ACCESSORI" AMMESSE AL REGIME DEL MARCHIO IMQ"
401
402
411
412
414
415
421
431
432
440
452
-
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
INSEGNE LUMINOSE
ALIMENTATORI PER LAMPADE TUBOLARI A FLUORESCENZA
ALIMENTATORI PER LAMPADE A SCARICA
TRASFORMATORI
TRASFORMATORI ELETTRONICI
DISPOSITIVI DI INNESCO
PORTALAMPADA EDISON A VITE
PORTALAMPADA E PORTASTARTER
LAMPADE CON ALIMENTATORE INCORPORATO
COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Dispositivi elettronici integrati nelle catene luminose
- Dispositivi elettronici vari per apparecchi di illuminazione
CATEGORIE DI PRODOTTI DEL SETTORE "APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ED
ACCESSORI" AMMESSE AL REGIME DEL MARCHIO CSv
432 - PORTALAMPADA E PORTASTARTER
- Portalampada a fluorescenza vari
- Portalampada per lampade ad alogeni
- Portalampada per lampade a scarica
- Portalampada eterogenei
452 - COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Attacco lampada per semi apparecchi di illuminazione
- Dispositivi di sospensione e/o regolazione e/o protezione
- Dispositivi di ancoraggio, passacavi e pressacavi
- Sezionatori
- Dispositivi di protezione per trasformatori neon
- Dispositivi di controllo e sicurezza non integrati nelle catene luminose
- Pannello elettroluminescente
DEFINIZIONE DI SERIE E MODELLO
- Si intendono appartenenti alla stessa serie i prodotti che abbiano le stesse caratteristiche
fondamentali analoghe.
Per caratteristiche fondamentali si intendono ad esempio: grado di protezione, tipo di sorgente
luminosa, attacco lampada, identiche caratteristiche e processo costruttivo in quanto applicabili.
Per alcuni tipi di apparecchi, anche la potenza nominale è ritenuta caratteristica fondamentale.
-
Si intendono modelli diversi tutti quelli aventi diverse caratteristiche fondamentali e/o diversa
marca di fabbrica.
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- Novembre 2010 -
ALLEGATO 1
Foglio 1 di 2
ALLEGATO 1
CATEGORIE DI PRODOTTI DEL SETTORE "APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ED
ACCESSORI" AMMESSE AL REGIME DEL MARCHIO ENEC
401 - APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE (*)
411 - ALIMENTATORI PER LAMPADE TUBOLARI A FLUORESCENZA
412 - ALIMENTATORI PER LAMPADE A SCARICA
414 - TRASFORMATORI
415 - TRASFORMATORI ELETTRONICI
421 - DISPOSITIVI DI INNESCO
431 - PORTALAMPADA EDISON A VITE
432 - PORTALAMPADA E PORTASTARTER
440 - LAMPADE CON ALIMENTATORE INCORPORATO
452 - COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Dispositivi elettronici vari per apparecchi di illuminazione
(*) Con le limitazioni precisate nell’Annex B del Permanent Document ENEC 301 (ENEC
Agreement)
Nota: Nel presente Allegato 1 e nei successivi Allegati 2 sono stati inseriti riferimenti normativi
non datati in quanto le norme vengono sempre applicate nel rispetto della “Data ultima
entro la quale le Norme contrastanti con la CEI/EN devono essere ritirate (DOW)”.
Successivamente a tale data vengono applicate esclusivamente le Norme CEI o EN
nell’edizione in vigore.
DEFINIZIONE DI SERIE E MODELLO
- Si intendono appartenenti alla stessa serie i prodotti che abbiano caratteristiche fondamentali
analoghe.
Per caratteristiche fondamentali si intendono ad esempio: grado di protezione, tipo di sorgente
luminosa, attacco lampada, identiche caratteristiche e processo costruttivo in quanto applicabili.
Per alcuni tipi di apparecchi, anche la potenza nominale è ritenuta caratteristica fondamentale.
- Si intendono modelli diversi tutti quelli aventi diverse caratteristiche fondamentali e/o diversa
marca di fabbrica.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
ALLEGATO 1
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 1/24
CATEGORIE DI PRODOTTI DEL SETTORE "APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ED
ACCESSORI" AMMESSE AL REGIME DEL MARCHIO IMQ PERFORMANCE
SOTTOCATEGORIA
RIFERIMENTI CIE
RIFERIMENTI UNI/EN/CIE
- Apparecchi fissi per illuminazione generale
per interni / esterni
UNI EN 13032-1/
UNI 11356
CIE 121
- Apparecchi di illuminazione stradale
UNI EN 13032-1/
UNI 11356
CIE 121,CIE 27,
CIE 34
- Proiettori
UNI EN 13032-1/
UNI 11356
CIE 121,CIE 43
- Apparecchi di illuminazione di emergenza
UNI EN 13032-1/
UNI 11356/
UNI EN 13032-3/
EN 60598-2-22/
EN 1838
CIE 121
Parametri fotometrici certificati
La certificazione delle prestazioni fotometriche di un apparecchio di illuminazione riguarda
la congruenza, entro limiti stabiliti, tra i valori di parametri fotometrici essenziali e
complementari, dichiarati dal costruttore e verificati da IMQ.
I parametri essenziali sono specificati nel seguito per ogni categoria di prodotto.
In aggiunta ai parametri fotometrici essenziali è possibile, previa verifica da parte di IMQ,
certificare altri parametri fotometrici, detti complementari, e la rappresentazione in curve
polari della ripartizione dell’intensità luminosa considerata come valore nominale per
l’apparecchio.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 1 di 11
ALLEGATO 1/24
- APPARECCHI FISSI PER ILLUMINAZIONE GENERALE PER INTERNI / ESTERNI
PARAMETRI FOTOMETRICI ESSENZIALI VERIFICATI
a) Rendimento luminoso (LOR) (espresso in dimensione 1 o come percentuale);
b) Efficienza luminosa (espressa in lumen al watt);
c) Ripartizione dell’intensità luminosa espressa in candele o normalizzata in candela al
kilolumen;
Esempio:
Apparecchio di illuminazione per interni con una lampada a fluorescenza T16 (“T5”) 49W
G5;
a) LOR = 0,763 (76,3%);
b) Efficienza luminosa = 60 lm/W
c) Tabella della distribuzione delle intensità luminose
(esempio con valori fino a C = 30):
Tutti i valori risultati di misurazioni, compresi quelli riportati in tabella, sono affetti da una
incertezza di misura dichiarata nei corrispondenti rapporti di prova.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 2 di 11
ALLEGATO 1/24
d) Curve polari nei semipiani principali (C0 ; C90 ; C180 ; C270):
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 3 di 11
ALLEGATO 1/24
PARAMETRI FOTOMETRICI COMPLEMENTARI
Esempi di parametri fotometrici complementari importanti per questa tipologia di
apparecchi di illuminazione sono i valori di UGR (Unified Glare Rating – Indice unificato di
abbagliamento norma UNI 11165) per la valutazione dell’abbagliamento molesto ed i
fattori di utilizzazione .
Esempio di prospetto completo dei valori di indice di abbagliamento UGR (riferiti a
1000lm);
Nota alla tabella: viewed crosswise => apparecchio visto trasversalmente;
viewed endwise => apparecchio visto longitudinalmente.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
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Allegato 1/24
Foglio 4 di 11
ALLEGATO 1/24
Esempio di prospetto dei fattori di utilizzazione:
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 5 di 11
ALLEGATO 1/24
- APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE STRADALE
PARAMETRI FOTOMETRICI ESSENZIALI VERIFICATI
a) Rendimento luminoso (LOR) (espresso in dimensione 1 o come percentuale);
b) Frazione del flusso luminoso emesso verso l’alto (Upward Light Output Ratio, ULOR
espresso come percentuale) parametro previsto dal regolamento (CE) n. 245/2009 della
Commissione del 18 marzo 2009;
c) Efficienza luminosa (espressa in lumen al watt);
d) Ripartizione dell’intensità luminosa espressa in candele o normalizzata in candela al
kilolumen;
Esempio:
Apparecchio di illuminazione stradale con lampada a vapori di sodio alta pressione
tubolare da 100 W (E40 ST):
a) LOR = 0,714 (72 %);
b) ULOR = 0;
c) Efficienza luminosa = 65 lm/W;
d) Tabella della distribuzione delle intensità luminose
(esempio con valori fino a C = 30 e γ = 50):
Tutti i valori risultati di misurazioni, compresi quelli riportati in tabella, sono affetti da una
incertezza di misura dichiarata nei corrispondenti rapporti di prova.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 6 di 11
ALLEGATO 1/24
e) Curve polari nei semipiani principali (C0 ; C90 ; C180 ; C270):
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 7 di 11
ALLEGATO 1/24
PARAMETRI FOTOMETRICI COMPLEMENTARI
Esempio di parametro fotometrico complementare è il coefficiente di utilizzazione stradale:
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 8 di 11
ALLEGATO 1/24
- PROIETTORI
PARAMETRI FOTOMETRICI ESSENZIALI VERIFICATI
a) Rendimento luminoso (LOR) (espresso in dimensione 1 o come percentuale);
b) Efficienza luminosa (espressa in lumen al watt);
c) Ripartizione dell’intensità luminosa espressa in candele o normalizzata in candela al
kilolumen.
Esempio:
Proiettore per gallerie con sorgente a LED:
a) Efficienza luminosa = 62,7 lm/W;
b) Tabella della distribuzione delle intensità luminose
(esempio con valori fino a C = 30 e γ = 30):
Tutti i valori risultati di misurazioni, compresi quelli riportati in tabella, sono affetti da una
incertezza di misura dichiarata nei corrispondenti rapporti di prova.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 9 di 11
ALLEGATO 1/24
c) Curve polari nei semipiani principali (C0 ; C90 ; C180 ; C270):
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 10 di 11
ALLEGATO 1/24
- APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
Le prestazioni fotometriche richieste agli apparecchi di emergenza sono specificate nella norma
EN 60598-2-22 e sono da considerarsi parte integrante della sicurezza del prodotto stesso.
Pertanto i parametri di seguito riportati vengono verificati ad integrazione della norma sopra citata:
PARAMETRI FOTOMETRICI ESSENZIALI VERIFICATI
a) Flusso luminoso nominale dichiarato in emergenza (modalità di verifica secondo CEI EN 605982-22);
b) Flusso luminoso medio durante autonomia (media di letture ogni 5 minuti fino a fine autonomia);
c) Ripartizione dell’intensità luminosa espressa in candele o normalizzata in candela al kilolumen
nei semipiani previsti e/o relative curve polari dei semipiani principali C0 - C90 - C180 - C270,
riferite al flusso nominale in emergenza secondo la norma EN 60598-2-22.
Se l’apparecchio è di tipo permanente (230 V) ai precedenti parametri si aggiunge:
d) Rendimento luminoso (LOR) e intensità luminose normalizzate come per gli apparecchi per
interni.
Se nell’apparecchio è presente segnaletica di sicurezza ai precedenti parametri si aggiungono:
e) Luminanza delle superfici colorate e relativi rapporti di luminanza (prf. 5 EN 1838);
f) Distanza di visibilità (prf. 5 EN 1838).
PARAMETRO AGGIUNTIVO
g) Rapporto tra flusso luminoso dopo 500 commutazioni e il flusso luminoso minimo durante
l’autonomia.
Nota:
Tutti i dati in funzionamento in emergenza possono essere dichiarati anche per tempi di
ricarica diversi da 24 h, per esempio dopo 12 h di ricarica in conformità a requisiti di legge
quali:
- DM 26/08/92 “NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA”, Art. 7.1;
- DM 19/08/96 “APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI
PER LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DEI LOCALI DI
INTRATTENIMENTO E DI PUBBLICO SPETTACOLO”, Art 13.2;
- DM 18/09/02 “APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI
PER LA PROGETTAZIONE LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DELLE
STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE”, Art. 6;
- DM 18/03/96 “NORME DI SICUREZZA PER LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DEGLI
IMPIANTI SPORTIVI”, Art. 17;
- DM 09/04/94 “APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI
PER LA COSTRUZIONE E L'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ RICETTIVE
TURISTICO-ALBERGHIERE”, Art. 9.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 1/24
Foglio 11 di 11
ALLEGATO 2/401A
401 – APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
[EN 60598-1 e relative parti seconde]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi portatili (oggetto della norma EN 60598-2-8)
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Dispositivo per la prova d’urto prevista per gli apparecchi portatili (#)
d) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
d) Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
e) Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi (#)
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/401A
Foglio 1 di 2
Segue ALLEGATO 2/401A
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- Classe I e II
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
- Classe III
400 V c.a. oppure 400 V √2 c.c. x 1 s.
- Corrente di soglia consigliata: 5 mA
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
4)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste (solo per il marchio
IMQ).
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
Prova di stabilità degli apparecchi mobili (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/401A
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 2/401B
401 – APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE (Binari elettrificati)
[EN 60598-1 – EN 60570]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all’articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
Dito di prova normalizzato (#)
Sonda di prova
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di terra
Ambiente e strumentazione per il rilevamento delle temperature e cadute di tensione
Forni e strumenti per la prova della resistenza al calore
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prove di isolamento (*)
Gli apparecchi devono avere la resistenza di isolamento tra parti in tensione e il corpo e/o il conduttore
di terra, non deve essere inferiore a 100 MOhm diviso per la lunghezza in metri del binario. La verifica
viene effettuata mediante l’apposita apparecchiatura con alimentazione 500 V c.c.
3)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con alimentazione max 12 V c.a. viene fatta passare una corrente di 25 A per almeno 1
secondo fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può
divenire in tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà
superare 0,1 Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste.
B)
PROVE PERIODICHE
1)
2)
Prove di resistenza al calore su ogni nuova fornitura di materia prima (Par. 17 Norma EN 60570).
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta all’anno.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/401B
Foglio 1 di 1
ALLEGATO 2/401C
401 – APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE (Catene luminose)
[EN 60598-1 – EN 60598-2-20]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all’articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento
Per garantire un funzionamento corretto le catene luminose devono essere connesse con lampade
appropriate (se non fornite con la catena).
Altrimenti può essere usato un circuito alternativo che dia sufficienti garanzie di un corretto
funzionamento.
B)
PROVE PERIODICHE
1) Rigidità dielettrica (si consiglia 1% della produzione)
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
Tra parti in tensione e parti esterne accessibili
NOTA: In alternativa alla prova di rigidità dielettrica il costruttore può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm)
2) Verifica del grado di protezione (almeno una volta all’anno)
(solo per IP > 2X)
3) Prova di trazione sui cavi del microportalampada (almeno una volta all’anno)
(solo per portalampada ad innesto)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/401C
Foglio 1 di 1
ALLEGATO 2/402
402 – INSEGNE LUMINOSE (A TENSIONE DI RETE / A CATODO CALDO)
[EN 60598-1 – EN 60598-2-1]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del Marchio IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
d) Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
e) Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi (#)
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- Classe I e II 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
- Classe III
400 V c.a. oppure 400 V √2 c.c. x 1 s.
Corrente di soglia consigliata: 5 mA
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/402
Foglio 1 di 4
Segue ALLEGATO 2/402
4)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
Prova di stabilità degli apparecchi mobili (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/402
Foglio 2 di 4
Segue ALLEGATO 2/402
402 – INSEGNE LUMINOSE (AD ALTA TENSIONE / A CATODO FREDDO)
[EN 60598-1 – EN 60598-2-14]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
d) Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
e) Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi (#)
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica per un periodo di 1 s. (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con
custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. lato primario, per insegne previste per una tensione di
alimentazione nominale inferiore a 250 V;
- 2000 V c.a. oppure 2000 V √2 c.c. per le insegne previste per una tensione di alimentazione
nominale compresa fra 250 V e 500 V, con l’avvolgimento secondario in tutti i casi collegato alle parti
metalliche esterne;
- 2 volte la tensione secondaria nominale a vuoto lato secondario (escludendo i mezzi di protezione
da dispersione a massa e da circuito aperto), con la prova effettuata solo se l’avvolgimento
secondario è isolato dalle parti metalliche esterne; in tutti i casi l’avvolgimento primario viene
collegato a queste parti.
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/402
Foglio 3 di 4
Segue ALLEGATO 2/402
4)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
Prova di stabilità degli apparecchi mobili (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/402
Foglio 4 di 4
ALLEGATO 2/411
411 - ALIMENTATORI PER LAMPADE TUBOLARI A FLUORESCENZA (sicurezza e prestazioni)
[EN 61347-1 – EN 61347-2-8 (sicurezza)] [EN 60921 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a) Voltmetro, amperometro e wattmetro
b) Dito di prova normalizzato (facoltativo)
c) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra.
d) Dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
e) Forno per la prova di durata termica per gli avvolgimenti, se il costruttore ha richiesto il marchio per
alimentatori marcati con tw
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE : 100%
1)
2)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
Rigidità dielettrica (**) - Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione
e la massa, come indicato nella seguente Tabella:
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
3)
4)
Verifica della corrente nominale o impedenza
Continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
(**) Non applicabile per unità di alimentazione di classe II (indipendenti) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Prova di durata (almeno una volta ogni due anni) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa
costruzione base)
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/411
Foglio 1 di 5
Segue ALLEGATO 2/411
411 - ALIMENTATORI ELETTRONICI IN CC/CA PER LAMPADE TUBOLARI A FLUORESCENZA
(sicurezza e prestazioni)
[EN 61347-1 – EN 61347-2-4/5/6/7 (c.c. - sicurezza)] [EN 60925 (c.c. - prestazioni)]
[EN 61347-1 – EN 61347-2-3 (c.a. - sicurezza)] [EN 60929 (c.a. - prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di guasto
Forno per la prova di guasto (facoltativo)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE : 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
2)
Rigidità dielettrica (**) - Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione
e la massa, come indicato nella seguente Tabella:
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
3)
Prove di continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**):
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
4)
Prove di funzionamento:
L’alimentatore deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
(**) Non applicabile per unità di alimentazione di classe II (indipendenti) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/411
Foglio 2 di 5
Segue ALLEGATO 2/411
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Prova di durata (almeno una volta ogni due anni) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa
costruzione base)
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/411
Foglio 3 di 5
Segue ALLEGATO 2/411
411 – COMPLESSI DI ALIMENTAZIONE PER LAMPADE A FLUORESCENZA (sicurezza e prestazioni)
[EN 60598-1 e relative parti seconde]
[EN 61347-1 – EN 61347-2-8 (sicurezza)]
[EN 60921 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a)
b)
c)
Dito di prova normalizzato (#)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a)
b)
c)
d)
e)
Dito di prova normalizzato (#)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi (#)
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i
suoi eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- Classe I e II
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
- Classe III
400 V c.a. oppure 400 V √2 c.c. x 1 s.
- Corrente di soglia consigliata: 5 mA
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/411
Foglio 4 di 5
Segue ALLEGATO 2/411
4)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste (solo per il marchio
IMQ).
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
2)
3)
4)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/411
Foglio 5 di 5
ALLEGATO 2/412
412 - ALIMENTATORI ELETTRONICI PER LAMPADE A SCARICA
[EN 61347-1 – EN 61347-2-12]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di terra
Dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di guasto
Forno per la prova di guasto (facoltativo)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE : 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
Rigidità dielettrica (**) - Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione
e la massa, come indicato nella seguente Tabella:
2)
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
3)
Prove di continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**):
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
4)
Prove di funzionamento:
L’alimentatore dovrà essere connesso con una lampada adatta per il corretto funzionamento.
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
(**) Non applicabile per Unità di alimentazione di classe II (indipendente) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 1 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
B)
PROVE PERIODICHE:
1.
Prova di durata (almeno una volta all’anno) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione
base) su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia
secondo le modalità previste
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
Condizioni anormali (almeno una volta all’anno)
2.
3.
4.
5.
6.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 2 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
412 - ALIMENTATORI PER LAMPADE A SCARICA (sicurezza e prestazioni)
[EN 61347-1 – EN 61347-2-9 (sicurezza)]
[EN 60923 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Apparecchiatura per la prova del grado di protezione (facoltativo)
Strumentazione e dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
Forno per la prova di durata termica per gli avvolgimenti, se il concessionario ha richiesto il marchio per
alimentatori marcati con tw
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE : 100%
1)
2)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione e la massa, come
indicato nella seguente Tabella:
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
3)
4)
Verifica della corrente nominale o impedenza
Continuità del circuito di terra:
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1.
Prova di durata (almeno una volta ogni due anni) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa
costruzione base)
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
2.
3.
4.
5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 3 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
Segue 412 - ALIMENTATORI PER LAMPADE A SCARICA (TRASFORMATORI NEON)
[EN 61050]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Apparecchiatura per la prova del grado di protezione (facoltativo)
Strumentazione e dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
Forno per la prova di durata termica per gli avvolgimenti, se il costruttore ha richiesto il marchio per
alimentatori marcati con tw
ELENCO DELLE PROVE che il concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ.
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
2)
Prova di tenuta alla tensione applicata per un periodo di 1 secondo:
- 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. lato primario, per trasformatori previsti per una tensione di
alimentazione nominale inferiore a 250 V;
- 2000 V c.a. oppure 2000 V √2 c.c. per i trasformatori previsti per una tensione nominale compresa
fra 250 V e 500 V, con l’avvolgimento secondario in tutti i casi collegato alle parti metalliche esterne.
- 2 volte la tensione secondaria nominale a vuoto lato secondario, con la prova effettuata solo se
l’avvolgimento secondario è isolato dalle parti metalliche esterne; in tutti i casi l’avvolgimento
primario viene collegato a queste parti.
3)
Prova di tensione applicata mediante tensione indotta:
- Il trasformatore, senza carico è alimentato per 1 minuto ad una tensione alternata e per quanto
possibile sinusoidale, uguale a 1,5 volte la tensione primaria nominale, senza superare tuttavia
16000 V.
La frequenza è uguale a 2 volte circa la frequenza nominale.
4)
Verifica della corrente di corto circuito:
La verifica viene eseguita misurando la corrente di corto circuito degli avvolgimenti secondari (il circuito
primario viene collegato alla sua tensione nominale).
La lampada può essere sostituita da un apposito resistore scelto dal costruttore.
5)
Continuità del circuito di terra:
In un circuito con tensione max di 12V viene fatta passare una corrente di 10A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
6)
Verifica della tensione a vuoto
7)
Prova di funzionamento degli interruttori di sicurezza (se applicabile)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 4 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
B)
PROVE PERIODICHE
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 5 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
412 - ALIMENTATORI PER LAMPADE A SCARICA (ALIMENTATORI ELETTRONICI PER TUBI NEON)
[EN 61347-1 – EN 61347-2-10]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Apparecchio per la prova di resistenza meccanica degli involucri (facoltativo)
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Apparecchiatura per la prova del grado di protezione (facoltativo)
Strumentazione e dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
ELENCO DELLE PROVE che il concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE : 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Rigidità dielettrica (**) - Prova di tenuta alla tensione applicata per un periodo di 1 secondo:
- 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. lato primario, per trasformatori previsti per una tensione di
alimentazione nominale inferiore a 250 V;
- 2000 V oppure 2000 V √2 c.c. per i trasformatori previsti per una tensione di alimentazione nominale
compresa fra 250 V e 500 V, con l'avvolgimento secondario in tutti i casi collegato alle parti
metalliche esterne;
- 2 volte la tensione secondaria nominale a vuoto lato secondario, con la prova effettuata solo se
l'avvolgimento secondario è isolato dalle parti metalliche esterne; in tutti i casi l'avvolgimento
primario viene collegato a queste parti.
3)
Verifica di funzionamento:
La lampada può essere sostituita da un apposito resistore scelto dal costruttore o mezzi analoghi.
4)
Continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**):
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
(**) Non applicabile per unità di alimentazione di classe II (indipendenti) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 6 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
B)
PROVE PERIODICHE:
1.
Prova di durata (almeno una volta all’anno) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione
base) su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia
secondo le modalità previste
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
Condizioni anormali (almeno una volta all’anno)
2.
3.
4.
5.
6.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 7 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
412 – COMPLESSI DI ALIMENTAZIONE PER LAMPADE A SCARICA (sicurezza e prestazioni)
[EN 60598-1 e relative parti seconde]
[EN 61347-1 – EN 61347-2-9 (sicurezza)]
[EN 60923 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a)
b)
c)
Dito di prova normalizzato (#)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a)
b)
c)
d)
e)
Dito di prova normalizzato (#)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature
Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i
suoi eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- Classe I e II
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
- Classe III
400 V c.a. oppure 400 V √2 c.c. x 1 s.
- Corrente di soglia consigliata: 5 mA
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 8 di 9
Segue ALLEGATO 2/412
4)
Continuità del circuito di terra (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio e alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di uno
dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con sistema
qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine può essere
ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste (solo per il marchio IMQ).
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
2)
3)
4)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/412
Foglio 9 di 9
ALLEGATO 2/414
414 – TRASFORMATORI
[EN 61558-1 e relative parti seconde]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
attrezzatura per la verifica dell’accessibilità alle parti sotto tensione:
- dito di prova
- spina di prova
strumentazione per la verifica della tensione secondaria sotto carico, resistenze di carico
strumentazione per il rilievo della temperatura nella prova di riscaldamento
apparecchiatura per la verifica della resistenza alla tensione applicata, da eseguirsi a mezzo
trasformatore di alta tensione con caratteristiche secondo normativa
attrezzatura per la verifica della continuità del circuito di protezione
cacciavite o chiave dinamometrica per la verifica della resistenza meccanica delle viti
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
2)
Esame visivo della marcatura e verifica del montaggio dei dispositivi di protezione
Continuità del circuito di terra (solo per cl.I):
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,1
Ohm.
Verifica della tensione secondaria a vuoto
Prova di rigidità dielettrica - Prova di tenuta della tensione applicata, da effettuarsi per un periodo di 1
secondo con i livelli di tensione indicati nella tabella sotto riportata:
3)
4)
Applicazione della tensione di prova
Tensione di lavoro (V) #
< 50
≤ 200
≤ 300
≤ 600
≤ 1000
1) Tra circuiti primari e secondari (isolamento
principale)
250
1400
2100
2500
2750
2) Tra circuiti primari e secondari (doppio
isolamento)
500
2800
4200
5000
5500
3) Tra circuiti primari e secondari (isolamento
rinforzato)
500
2800
4200
5000
5500
250
1400
2100
2500
2750
500
2800
4200
5000
5500
4) Sull’isolamento principale o supplementare tra:
- parti in tensione del circuito primario e le parti
conduttrici accessibili
- parti in tensione del circuito primario e la custodia
se collegata alla terra di protezione
Sull’isolamento rinforzato tra:
- parti in tensione del circuito primario e le parti
conduttrici accessibili
- parti in tensione del circuito primario e la custodia
# I valori di tensione di prova per valori intermedi di tensioni di lavoro possono essere ottenuti per interpolazione dei
valori della Tabella.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/414
Foglio 1 di 2
Segue ALLEGATO 2/414
Durante la prova non si devono verificare scariche superficiali né scariche distruttive.
Prove supplementari possono essere richieste per trasformatori con elevati livelli di isolamento e per
trasformatori di separazione con tensioni di lavoro superiori a 1000 V.
B)
PROVE PERIODICHE:
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/414
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 2/415
415 – TRASFORMATORI ELETTRONICI (sicurezza e prestazioni)
- Unità di alimentazione elettroniche per circuiti led – Marchio IMQ
[EN 61347-1 – EN 61347-2-13 (sicurezza)] [EN 62384 (prestazioni)]
- Trasformatori elettronici (per lampade ad incandescenza) (sicurezza e prestazioni) – Marchio IMQ
[EN 61347-1 – EN 61347-2-2 (sicurezza)] [EN 61047 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, la prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
Dispositivo per la misura della temperatura
Voltmetri, amperometri, wattmetri
Dispositivo per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
b)
c)
d)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso dei Marchi dell’IMQ
A)
1)
PROVE DI ROUTINE: 100%
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Verifica funzionale
3)
Rigidità dielettrica (**) - Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo come indicato nella
seguente tabella:
PUNTI DI APPLICAZIONE
DELLA TENSIONE
DI PROVA
TRA PARTI ATTIVE
(PRIMARIO E
SECONDARIO PARTI
ATTIVE)
ED IL CORPO
TRA PARTI ATTIVE DEL
PRIMARIO E PARTI
ATTIVE DEL
SECONDARIO
4)
Trasformatori equivalenti
a selv
Trasformatori di
isolamento (selv)
Altri trasformatori
TENSIONE DI LAVORO
> 200 V
> 200 V
> 42 V
≤ 450 V
≤ 450 V
≤ 1000 V
TENSIONE NOMINALE
1500 V
(IEC 60065)
1875 V
3000 V
(IEC 60065)
3750 V
2 U + 1000 V
U = tensione di lavoro
Continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**): In un
circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo fra il
morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in tensione
in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5 Ohm.
(**) Non applicabile per unità di alimentazione di classe II (indipendenti) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/415
Foglio 1 di 2
Segue ALLEGATO 2/415
B)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
PROVE PERIODICHE:
Prova di durata (almeno una volta all’anno) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione
base) su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia
secondo le modalità previste
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
Condizioni anormali (almeno una volta all’anno)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/415
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 2/421
421 – DISPOSITIVI DI INNESCO (sicurezza e prestazioni)
[EN 61347-1 – EN 61347-2-1 (sicurezza)] [EN 60927 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Voltmetro, amperometro
Voltmetro elettrostatico (o in alternativa oscilloscopio)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
2)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione e la massa, come
indicato nella seguente Tabella:
3)
4)
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
Prove di continuità del circuito di terra con tensione max di 12 V e corrente non inferiore a 10 A per 1
secondo. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5 Ohm.
Prove di funzionamento e verifica della tensione di picco.
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Prova di durata (almeno una volta ogni due anni) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa
costruzione base)
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
2)
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/421
Foglio 1 di 2
Segue ALLEGATO 2/421
421 –
DISPOSITIVI DI INNESCO
(STARTER A BAGLIORE PER LAMPADE TUBOLARI A FLUORESCENZA)
[EN 60155]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
Voltmetro, amperometro
Voltmetro elettrostatico (o in alternativa oscilloscopio)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
2)
3)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
Prova di funzionamento
Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo con 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. tra parti
sotto tensione e la massa (se applicabile)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/421
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 2/431
431 – PORTALAMPADA A VITE
[EN 60238]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Serie di calibri in riferimento ai fogli di normalizzazione vigenti, in funzione dei tipi di portalampada
Dispositivo per la prova di isolamento o rigidità dielettrica
Apparecchio per la prova di resistenza alla torsione
Apparecchio per la prova di resistenza alla flessione (solo per portalampada metallici)
Apparecchio per la prova di resistenza all’urto
Apparecchio per la prova della resistenza alla compressione (solo per portalampada metallici)
Forni e strumenti per la misura della caduta di tensione e temperatura
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessun spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Prove dimensionali (calibri) 0,1%
2)
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
Il seguente elenco mostra i relativi paragrafi della norma da applicare:
Norma EN 60238:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 9)
- Resistenza all’umidità, resistenza d’isolamento e rigidità dielettrica (par. 14)
- Resistenza meccanica (par. 15)
- Resistenza al calore (par. 19)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/431
Foglio 1 di 1
ALLEGATO 2/432
432 - PORTALAMPADA E PORTASTARTER
- Portalampada eterogenei [EN 60838-1]
- Portalampada a baionetta [EN 61184]
- Portalampada per lampade a fluorescenza con/senza portastarter [EN 60400]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Serie di calibri in riferimento ai fogli di normalizzazione vigenti, in funzione dei tipi di portalampada
Dispositivo per la prova di isolamento o rigidità dielettrica
Dispositivo per la misura della pressione dei contatti (solo per attacchi G5 – G13 e portastarter)
Dispositivo per la misura del momento torcente che si applica per la disinserzione (solo per attacchi G5
– G13 e portastarter)
Apparecchio per la prova d’urto
Dispositivo per la verifica della protezione contro le penetrazione dei liquidi (solo per portalampada non
ordinari)
Apparecchio per la prova con la sfera con relativo forno
Forno per prove temperatura (durata)
Attacchi e strumenti per la misura della caduta di tensione e temperatura
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessun spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Prove dimensionali (calibri) 0,1%
2)
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/432
Foglio 1 di 4
Segue ALLEGATO 2/432
Il seguente elenco mostra i relativi paragrafi della norma da applicare:
Norma EN 60400:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 8)
- Resistenza d’isolamento e rigidità dielettrica (par. 12)
- Resistenza meccanica (par. 14)
- Resistenza al calore, al fuoco e alle correnti superficiali (par. 17)
Norma EN 60838-1:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 7)
- Resistenza all’umidità, resistenza d’isolamento e prova di tensione applicata (par. 11)
- Resistenza meccanica (par. 12)
- Resistenza al calore ed al fuoco (par. 16)
Norma EN 61184:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 9)
- Resistenza all’umidità, resistenza d’isolamento e rigidità dielettrica (par. 14)
- Resistenza meccanica (par. 15)
- Resistenza al calore (par. 18)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/432
Foglio 2 di 4
Segue ALLEGATO 2/432
432 - PORTALAMPADA E PORTASTARTER
- Portalampada per lampade a fluorescenza vari [EN 60400]
- Portalampada per lampade ad alogeni - a scarica - eterogenei [EN 60838-1]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
PORTALAMPADA PER LAMPADE A FLUORESCENZA VARI
a)
b)
c)
d)
e)
Dispositivo per la prova di isolamento e rigidità dielettrica
Apparecchio per la prova d'urto
Dispositivo per la verifica della protezione contro la penetrazione dei liquidi (solo per portalampada non
ordinari)
Apparecchio per la prova con la sfera con relativo forno
Serie di calibri in riferimento ai fogli di normalizzazione IEC vigenti, in funzione dei tipi di portalampada
PORTALAMPADA PER LAMPADE AD ALOGENI - A SCARICA - ETEROGENEI
a)
b)
c)
d)
e)
Forno per le prove di temperatura (durata)
Calibri e strumenti per la misura della caduta di tensione e della temperatura
Dispositivo per la prova di isolamento e rigidità dielettrica
Apparecchio per la prova d'urto
Serie di calibri in riferimento ai fogli di normalizzazione IEC vigenti, in funzione dei tipi di portalampada
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1) Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessun spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1) Prove dimensionali (calibri) 0,1%
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete o
alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/432
Foglio 3 di 4
Segue ALLEGATO 2/432
Il seguente elenco mostra i relativi paragrafi della norma da applicare:
Norma EN 60400:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 8)
- Resistenza d’isolamento e rigidità dielettrica (par. 12)
- Resistenza meccanica (par. 14)
- Resistenza al calore, al fuoco e alle correnti superficiali (par. 17)
Norma EN 60838-1:
- Protezione contro la scossa elettrica (par. 7)
- Resistenza all’umidità, resistenza d’isolamento e prova di tensione applicata (par. 11)
- Resistenza meccanica (par. 12)
- Resistenza al calore ed al fuoco (par. 16)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/432
Foglio 4 di 4
ALLEGATO 2/440
440 – LAMPADE CON ALIMENTATORE INCORPORATO (sicurezza e prestazioni)
[EN 60968 (sicurezza)] [EN 60969 (prestazioni)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
Serie di calibri in riferimento ai fogli di normalizzazione vigenti, in funzione dei tipi di attacco lampada
(solo EN 60968)
Portalampade di prova, chiave dinamometrica (solo EN 60968)
Attrezzatura per la verifica del flusso luminoso e colore (solo EN 60969)
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
2)
Prova di funzionamento
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
2)
Intercambiabilità (secondo il par. 5 della norma EN 60968, minimo 0,1% della produzione)
Resistenza alle sollecitazioni meccaniche (secondo il par. 8 della norma EN 60968, minimo 0,1% della
produzione)
Flusso luminoso (secondo il par. 7 della norma EN 60969)
Colore (secondo il par. 8 della norma EN 60969)
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove di ammissione in accordo alle
normative, almeno una volta ogni anno.
3)
4)
5)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/440
Foglio 1 di 2
Segue ALLEGATO 2/440
440 – LAMPADE CON ALIMENTATORE INCORPORATO
Moduli LED [EN 61347-1 – EN 62031 (sicurezza)]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
e)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, la prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
2)
Prova di funzionamento
3)
Continuità del circuito di terra: in un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente
di 10 A per almeno 1 sec. fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica
accessibile che può divenire in tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di
contatto dovrà superare 0,5 Ohm
4)
Rigidità dielettrica : misurata applicando una tensione minima di 1500 V in c.a. o di 1500 √2 V in c.c. per
almeno 1 sec. (tra i morsetti di ingresso/uscita cortocircuitati e la massa) e di 3000 V in c.a. o di 3000 √2
V in c.c. per almeno 1 sec. (tra i morsetti di ingresso e uscita)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1.
2.
3.
4.
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/440
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 2/452
452 – COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Dispositivi di protezione per trasformatori neon [EN 61347-1 – EN 61347-2-11]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
a)
b)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
Voltmetro, amperometro
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d’uso del marchio CSv
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
2)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
Prova di tensione applicata per un periodo di 1 secondo tra parti sotto tensione e la massa, come
indicato nella seguente Tabella (se applicabile):
3)
4)
TENSIONE DI FUNZIONAMENTO
TENSIONE DI PROVA
-
inferiore o uguale a 42V
500V c.a. oppure 500V √2 c.c.
-
superiore a 42V
1500V c.a. oppure 1500V √2 c.c.
Prove di continuità del circuito di terra con tensione compresa tra 6 V e 12V e corrente non inferiore a
10 A per almeno 1 secondo. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5 Ohm (se
applicabile).
Prove di funzionamento.
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete o
alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove d’ammissione in accordo alle normative,
almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 1 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
452 – COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Dispositivi elettronici vari per apparecchi di illuminazione
[EN 61347-1 – EN 61347-2-11]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
Voltmetro, amperometro e wattmetro
Apparecchio per la prova di resistenza meccanica degli involucri (facoltativo)
Apparecchiatura per la prova del grado di protezione (facoltativo)
Strumentazione e dispositivi per il rilievo delle temperature per la prova di riscaldamento
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell'IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1.
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2.
Prova di funzionamento
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3.
Rigidità dielettrica: tra parti in tensione e parti esterne accessibili
- 1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
NOTA: In alternativa alla prova di rigidità dielettrica il costruttore può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (min 2 MOhm)
4.
Continuità del circuito di terra (solo per le unità di alimentazione indipendenti di classe I) (**):
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
(**) Non applicabile per unità di alimentazione di classe II (indipendenti) oppure unità con custodia di
plastica e senza morsetti di terra.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 2 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
B)
PROVE PERIODICHE
1.
Prova di durata (almeno una volta all’anno) su un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione
base) su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia
secondo le modalità previste
Morsetti (almeno una volta all’anno)
Viti, parti che portano corrente e connessioni (almeno una volta all’anno)
Protezione dal contatto accidentale con parti in tensione (almeno una volta all’anno)
Distanze superficiali e distanze in aria (almeno una volta all’anno)
2.
3.
4.
5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 3 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
452 – COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Dispositivi elettronici integrati nelle catene luminose (marchio IMQ)
- Dispositivi di controllo e sicurezza non integrati nelle catene luminose (marchio CSv)
[EN 60598-1 e relative parti seconde]
[EN 61347-1 – EN 61347-2-11]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell’IMQ
a)
b)
Dito di prova normalizzato (facoltativo)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, rigidità dielettrica e continuità del circuito di
terra
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso dei Marchi dell'IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
B)
PROVE PERIODICHE
1)
Rigidità dielettrica
(Solo per i dispositivi elettronici integrati nelle catene luminose si consiglia 1% della produzione)
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
Tra parti in tensione e parti esterne accessibili
NOTA: In alternativa alla prova di rigidità dielettrica il costruttore può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (min 2 MOhm)
2)
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove di ammissione in accordo alle
normative, almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 4 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
452 - COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
- Dispositivi di sospensione e/o regolazione [IMQ-CPT-006]
- Dispositivi di protezione [IMQ-CPT-028]
- Sezionatori [IMQ-CPT-005]
- Dispositivi di ancoraggio [IMQ-CPT-003]
- Dispositivi passacavi – Pressacavi [IMQ-CPT-004]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
DISPOSITIVI DI SOSPENSIONE E/O REGOLAZIONE E/O PROTEZIONE
a)
b)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
Apparecchio per la prova di resistenza alla trazione
SEZIONATORI
a)
b)
c)
Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
Apparecchio per la prova di resistenza all'urto
Apparecchio per la prova con la sfera con relativo forno
DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO – PASSACAVI – PRESSACAVI
a)
b)
Forno per prove di temperatura (facoltativo)
Chiavi e cacciaviti dinamometrici
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
Ciascuna unità prodotta deve essere provata in modo tale che la produzione sia in conformità con quanto
previsto dalle relative Norme. Le prove da effettuarsi in linea o sul prodotto finito, sono a discrezione del
costruttore e devono essere comunicate all'IMQ in base a quanto previsto all'Art. 5.1 c) del presente
Regolamento.
Tali prove devono essere registrate e le relative registrazioni devono essere tenute a disposizione degli
ispettori dell'IMQ.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 5 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
452 - COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Attacco lampada per semi apparecchi di illuminazione
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
Non necessarie.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all'articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio CSv
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo della marcatura e qualità del prodotto (*)
(*)
Qualità del prodotto:
Prodotto completo, tutte le parti correttamente montate, senza difetti visibili, nessuno spigolo tagliente
che possa causare danni o danneggiamenti.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Un campione di ogni serie/famiglia (stessa costruzione base) dovrà essere sottoposto a prove complete
o alle principali prove critiche in relazione ai risultati delle prove di ammissione in accordo alle
normative, almeno una volta ogni due anni.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
Allegato 2/452
Foglio 6 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
452 - COMPONENTI PER APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Pannello elettroluminescente
[IMQ-CPT-061]
ELENCO DELLE ATTREZZATURE DI PROVA che il Concessionario o il suo fornitore deve possedere in
base all'articolo 2.2.02 del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del Marchio IMQ
Apparecchi ordinari (grado di protezione IP 20)
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
Apparecchi con grado di protezione IP > 2X
a) Dito di prova normalizzato (#)
b) Dispositivo per la misura della resistenza di isolamento, prova di rigidità dielettrica e continuità del
circuito di terra
c) Ambiente per prove di durata, riscaldamento e strumentazione per il rilevamento delle temperature (#)
d) Apparecchio per il controllo della resistenza agli urti (#)
e) Apparato per il controllo della protezione contro la penetrazione dei liquidi (#)
(#) Le prove relative a queste attrezzature possono essere eseguite, oltre che presso il costruttore e/o i suoi
eventuali fornitori, presso un laboratorio terzo, previo assenso preventivo di IMQ.
ELENCO DELLE PROVE che il Concessionario o il suo fornitore deve eseguire sulla produzione marchiata
in base all’articolo 5.1 c) del Regolamento per il rilascio della concessione d'uso del marchio IMQ
A)
PROVE DI ROUTINE: 100%
1)
Esame visivo per assicurarsi che:
1a) Tutte le etichette siano saldamente al loro posto.
1b) Le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario.
1c) L’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista degli
elementi del prodotto.
2)
Prova di funzionamento (*)
L’apparecchio deve essere collegato con le lampade appropriate per il corretto funzionamento, oppure
può essere utilizzato un circuito che dia, in alternativa, sufficienti garanzie di corretto funzionamento.
3)
Prova di rigidità dielettrica (*) (Non applicabile agli apparecchi di classe II e III con custodia isolante):
tra parti in tensione e le parti esterne accessibili.
- Classe I e II
1500 V c.a. oppure 1500 V √2 c.c. x 1 s.
- Classe III
400 V c.a. oppure 400 V √2 c.c. x 1 s.
Corrente di soglia consigliata: 5 mA
NOTA: Il costruttore, in alternativa alla prova di rigidità dielettrica, può eseguire la prova di isolamento
applicando 500 V c.c. per 1 secondo (resistenza minima di 2 MOhm).
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Allegato 2/452
Foglio 7 di 8
Segue ALLEGATO 2/452
4)
Continuità del circuito di terra (solo per cl. I) (*)
In un circuito con tensione max di 12 V viene fatta passare una corrente di 10 A per almeno 1 secondo
fra il morsetto di terra, o contatto di terra e ciascuna parte metallica accessibile che può divenire in
tensione in caso di difetto di isolamento. In nessun caso la resistenza di contatto dovrà superare 0,5
Ohm.
----------------------(*) La percentuale indicata per le sopracitate prove può essere ridotta, previa autorizzazione dell’IMQ, in
base al disegno dell’apparecchio ed alle particolarità costruttive. Inoltre, per le ditte concessionarie di
uno dei Marchi di conformità a prodotti del settore “Apparecchi di illuminazione ed accessori" e con
sistema qualità certificato CSQ o da Ente riconosciuto dall’IMQ, la percentuale delle prove di routine
può essere ridotta o possono essere eseguite prove diverse da quelle previste.
B)
PROVE PERIODICHE:
1)
Durata (almeno una volta all’anno)
Su un esemplare di un prodotto rappresentante la condizione più critica di una serie o famiglia secondo
le modalità previste
Verifica del grado IP (almeno una volta all’anno)
Resistenza meccanica delle viti e dei dadi (almeno una volta all’anno)
Protezione contro la scossa elettrica (par. 8) e distanze superficiali e in aria (par. 11) (almeno una volta
all’anno)
2)
3)
4)
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Allegato 2/452
Foglio 8 di 8
ALLEGATO 2/24
CRITERI DI CONTROLLO E CONFORMITA’
CRITERI DI CONTROLLO
Per ogni serie (famiglia) certificata dovrà essere verificato almeno un apparecchio all'anno. La verifica può
consistere sia in una misura fotometrica completa, sia in una verifica del dato fotometrico certificato
pubblicato su cataloghi o altra documentazione tecnica similare. In entrambi i casi, verranno confrontati i
valori riscontrati con quelli rispettivi del dato fotometrico certificato secondo i criteri di giudizio e le tolleranze
di cui sotto.
CRITERI DI CONFORMITA’ E TOLLERANZE
Date le diversità presenti tra gli elementi costituenti una serie, date le tolleranze sulla produzione e le
incertezze di misura dei laboratori fotometrici, si ritiene indispensabile fissare alcuni criteri per la corretta
esecuzione delle misure e relative tolleranze dei dati fotometrici certificati. Il giudizio di conformità verrà
pertanto espresso sulla base di tali tolleranze rispetto ai valori fotometrici certificati.
Riferimenti normativi in fase di esecuzione e verifica misure: UNI EN 13032-1, CIE 121, EN 60598-2-22, EN
1838 e specifiche raccomandazioni CIE.
1) Rapporto di prova (file fotometrico)
Il rilievo fotometrico eseguito dal laboratorio di prova deve contenere tutte le informazioni utili ad identificare
le metodologie e le condizioni seguite durante la misura e come previsto dai relativi prospetti di esempio
riportati nella UNI EN 13032-1.
Pertanto, il laboratorio di prova deve essere in grado di fornire le seguenti informazioni:
1)Lampada: tipo, costruttore, potenza, flusso di rilievo e flusso nominale.
2)Tipo di rilievo e sistema di riferimento (esempio: rilievo per interni nel sistema C-γ, proiettore asimmetrico
nel sistema V - H, ecc.), eventuali simmetrie applicate.
3)Apparecchio: posizionamento sul goniofotometro, posizione lampada all'interno dell'apparecchio, centro
fotometrico dell'apparecchio, dimensioni dell'area luminosa, posizione del primo semipiano di misura C0, tipo
di alimentatore usato (magnetico/elettronico), distanza apparecchio-fotocellula, tempo di stabilizzazione,
stabilità alimentazione, temperatura ambiente.
2) Tolleranze previste per i parametri fotometrici certificati
La consistenza di un dato fotometrico dipende in larga misura dal numero di piani C e di angoli γ in cui viene
effettuata la misura. I semipiani C di misura delle intensità luminose devono coprire tutto lo spazio del solido
fotometrico da 0° a 360° con passo ∆C come specificato di seguito.
Intervalli minimi tra i piani e gli angoli di misura
- APPARECCHI PER INTERNO/ESTERNO, APPARECCHI DI EMERGENZA
∆C=15°, ∆γ=5°
- PROIETTORI
Piani V ed angoli H come specificato in CIE 43 a seconda del tipo di fascio luminoso e della sua apertura
angolare con passi sufficientemente stretti intorno al valore I(max). La misura può anche essere effettuata
nel sistema C-γ, purché con passi sufficientemente stretti.
Nota. Fasci luminosi con apertura angolare più stretta di 2x4° possono richiedere particolari procedur e di
prova non standardizzate ed eventualmente saranno considerati caso per caso.
- APPARECCHI STRADALI
Piani C ed angoli γ previsti da UNI EN 13032-1 (CIE 27 e CIE 34).
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Allegato 2/24
Foglio 1 di 5
ALLEGATO 2/24
Dati fotometrici principali e tolleranze (apparecchi per interno/esterno, proiettori, stradali)
Rendimento luminoso (LOR numero puro)
- Tolleranza: 10%
(Per apparecchi d'illuminazione di emergenza: tolleranza sul flusso nominale dichiarato in emergenza: -5%)
Intensità luminose normalizzate (cd/klm)
Una volta verificata la validità del rendimento luminoso (LOR), si passa alla verifica delle intensità luminose
normalizzate nei semipiani principali [cd/klm]
- Tolleranza: 20%
Procedimento di verifica:
- Per ogni semipiano C principale (opp. V), verranno confrontate le intensità luminose normalizzate
[cd/klm] nei corrispondenti 5 angoli γ rispetto al rilievo certificato: I(max) in γ(max), due intensità in due
angoli γ immediatamente precedenti γ(max) e due intensità in angoli γ immediatamente successivi
γ(max) (con passi ∆γ come specificato per il tipo di rilievo).
Possibili situazioni
Caso 1. Il semipiano principale (C0-C90-C180-C270-Cmax) del rilievo di verifica coincide col semipiano del
rilievo certificato e idem γ(max). Se le 5 intensità luminose intorno a I(max) in γ(max) risultano entro la
tolleranza specificata:
Verdetto: OK
Caso 2. Il semipiano principale del rilievo di verifica (C0-C90-C180-C270-Cmax) coincide col semipiano del
rilievo certificato, ma γ(max) del rilievo di verifica non coincide con γ(max)del rilievo certificato dovuto a
possibili spostamenti in fase di montaggio/orientamento dell’apparecchio (o altro).
Se i due γ(max) differiscono meno della tolleranza specificata di seguito, e lo stesso vale per le
corrispondenti 5 intensità luminose verificate:
Verdetto OK.
Caso 3. Il semipiano principale del rilievo di verifica (C0-C90-C180-C270-Cmax) non coincide col semipiano
del rilievo certificato dovuto a possibili spostamenti in fase di montaggio/orientamento dell’apparecchio (o
altro). Si ripeterà la stessa verifica di cui sopra (casi 1 e 2) ma per un semipiano C che si trovi dentro
l’intervallo C ± ∆C, dove ∆C è il passo max di misura per il tipo di rilievo.
Se le differenze tra le intensità corrispondenti e angoli intorno a I(max) in γ(max) sono minori delle tolleranze
previste:
Verdetto OK
Caso 4. Se non si verifica (in sequenza) nessuno dei casi 1, 2 e 3, quindi le differenze o tra le intensità I, o
tra gli angoli γ, o entrambi sono maggiori delle tolleranze previste:
Verdetto NOK
In alternativa, in caso di differenze come nei casi 2 e 3, il confronto si può fare tra i due flussi elementari
ognuno intorno al proprio piano C dove si trova I(max), integrando tutte le intensità misurate nei vari angoli γ
del piano C considerato e usando una delle formule di integrazione del flusso luminoso approssimata con la
sommatoria dei valori misurati in adeguati passi di misura.
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Allegato 2/24
Foglio 2 di 5
ALLEGATO 2/24
Per esempio, dalla nota formula del flusso totale
φ =d2
2π
∫
π
2π
π
C =0
γ =0
2
∫ E (C, γ ) ⋅ sinγ ⋅ dC ⋅ dγ ≈d ∑ [∆C ∑ E (C , γ ) ⋅sinγ ⋅ ∆γ ]
C =0 γ =0
si può derivare quella del flusso elementare con apertura dell’angolo solido ∆C intorno al meridiano costituito
dal piano C che si vuole verificare, dove ∆γ è il passo di misura degli angoli γ e ∆C =cost ≤ passo di misura
specificato per i piani C.
180°
∆φ = d 2 ∆C ∑ E (C , γ ) ⋅sinγ ⋅ ∆γ
γ =0
Nota. Nel caso di apparecchi con emissione per applicazioni luce diretta/indiretta le verifiche saranno
effettuate in entrambi i semispazi inferiore e superiore.
Riassumendo:
- APPARECCHI PER INTERNO/ESTERNO - ARREDO URBANO - EMERGENZA (in funzionamento
permanente)
Le verifiche delle intensità verranno effettuate nei semipiani principali C0 - C90 - C180 - C270 e in C(max)
contenente I(max), se diverso dai principali.
- Tolleranza angolare γ: ±5° tra tra i rispettivi angoli γ(max ) di I(max).
- Tolleranza angolare C: ±15° tra i rispettivi semipiani C principali, dove ∆C è il passo max di misura come
specificato per gli apparecchi dalla UNI EN 13032-1.
- APPARECCHI STRADALI
Le verifiche delle intensità verranno effettuate nei semipiani principali C0 - C90 - C180 - C270 e C(max)
contenente I(max), se del caso.
- Tolleranza angolare γ: ±5° tra i rispettivi angoli γ(max ) di I(max).
- Tolleranza angolare C: ±∆C tra i rispettivi semipiani C principali, dove ∆C è il passo max di misura come
specificato per gli apparecchi stradali dalla UNI EN 13032-1 (CIE 27, CIE34).
- PROIETTORI
Il rilievo del proiettore dovrà essere eseguito nei piani V ed angoli H (o corrispondenti C e γ), con adeguati
passi ∆V e ∆H come specificato in CIE 43. Di fondamentale importanza sono i passi di misura
sufficientemente fitti intorno a I(max), sia nel caso di un fascio stretto, sia nel caso di un fascio largo (0.5° per
i fasci stretti, 1° per quelli larghi, vedi CIE 43) .
- Le verifiche delle intensità verranno effettuate nei semipiani principali orizzontale e verticale V0-H0 e
V(max) (se diverso da V0) con lo stesso principio dei 5 punti intorno a I(max) fino a 1/2 * I(max).
- Tolleranza angolare H: ±5° tra l'angolo H(max) relativo a I(max) del riliev o di verifica e H(max) relativo a
I(max) del rilievo certificato.
- Tolleranza angolare V: ±5° tra V(max) del rilievo di verifica e quello cert ificato.
Nota: Le stesse verifiche si possono effettuare nel sistema C-γ in semipiani C ed angoli γ equivalenti.
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Allegato 2/24
Foglio 3 di 5
ALLEGATO 2/24
Esempio di punti di verifica delle intensità luminose normalizzate
I(max) in
γ(max)=62.5°
I(2) in
γ(2)=γ(max) -∆γ=60°
I(4) in
γ(4)=γ(max)+∆γ=65°
Punti di verifica nel semipiano
principale C155
…idem per gli
altri semipiani
I(3) in
γ(3)=γ(2)-∆γ=57.5°
Punti di verifica nei
semipiani C90-C270
I(5) in
γ(5)=γ(4)+∆γ=67.5°
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Allegato 2/24
Foglio 4 di 5
ALLEGATO 2/24
Dati fotometrici principali e tolleranze (apparecchi di emergenza)
Flussi luminosi dichiarati in emergenza (lm)
- Tolleranza: -5%
Intensità luminose normalizzate riferite al flusso in emergenza (cd/klm)
Valgono gli stessi criteri degli apparecchi per interno/esterno
- Tolleranza: -10%
Luminanza minima colore di sicurezza (cd/m2) (EN 1838)
- Tolleranza: -10%
Rapporti di luminanza colori di sicurezza (numero puro) (EN 1838)
- Tolleranza: ±20%
Rapporto ϕ(500 comm)/ϕ(min aut) (numero puro)
- Tolleranza: ±10%
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Allegato 2/24
Foglio 5 di 5
ALLEGATO 3
DICHIARAZIONE
Noi, Ditta ‘A’
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
con la sottoscrizione del presente Allegato dichiariamo che i prodotti della seguente categoria:
.............................................................................................................................................................
sono costruiti dalla Ditta ‘B’ (il ‘Costruttore’)
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
con il nostro marchio commerciale: .................................................................................................
Dichiariamo altresì:
• che, per i suddetti prodotti, il Costruttore ci ha comunicato di aver presentato a IMQ domanda
di certificazione e richiesto l’uso del seguente marchio:
IMQ
CERTIFICATO CON SORVEGLIANZA IMQ (CSv)
ENEC 03
IMQ Performance
•
di aver ricevuto dal Costruttore e di aver preso visione del Regolamento “MARCHI IMQ –
REGOLAMENTO per la certificazione dei prodotti”, di cui il presente Allegato costituisce
parte integrante e sostanziale.
Come da accordi con il Costruttore, al quale IMQ rilascerà il relativo Certificato, ci obblighiamo a
conformarci a tutte quelle prescrizioni del suddetto Regolamento che, di fatto, possono essere
collegate alla nostra attività.
In particolare, consapevoli che il suddetto marchio potrà essere da noi usato solo con riguardo a
quei prodotti di cui sopra, per i quali il Costruttore abbia ottenuto il relativo certificato, ci
obblighiamo a:
- evitare nel modo più assoluto che possano generarsi degli equivoci nella nostra pubblicità tra
codesti prodotti certificati e quelli non certificati, distinguendoli in modo inequivocabile;
- non riportare, in generale, in tutta la nostra documentazione e, in particolare, nei cataloghi e/o nei
listini, dati tali da poter trarre in inganno l'acquirente.
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- Novembre 2010 -
ALLEGATO 3
Foglio 1 di 2
ALLEGATO 3
Ci obblighiamo altresì a:
- consentire ed agevolare, anche nei sei mesi successivi alla scadenza del Contratto di
certificazione stipulato da IMQ con il Costruttore, tutte le verifiche che IMQ intende eseguire
nell’ambito della nostra attività commerciale;
- consentire agli incaricati di IMQ di entrare nei nostri magazzini in qualsiasi momento durante
l'orario di lavoro per il prelievo, a scopo di controllo, dei suddetti prodotti certificati, o di loro parti.
Infine, acconsentiamo che i prodotti in questione compaiano nell’elenco pubblicato da IMQ sotto la
denominazione sociale del Costruttore e con l'indicazione del suddetto nostro marchio
commerciale.
Timbro e firma (*)
Data, .......................
(*) Firma del legale rappresentante ovvero di un procuratore della Ditta A
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ALLEGATO 3
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 4
DICHIARAZIONE
Noi, Ditta ‘A’
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
con la sottoscrizione del presente Allegato dichiariamo di costruire i prodotti della seguente
categoria:
......................................................................................................................................................…....
con il marchio commerciale: ................................................................................................................
della Ditta ‘B’
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
Dichiariamo altresì:
• che, per i suddetti prodotti, la Ditta ‘B’ ci ha comunicato di aver presentato a IMQ domanda di
certificazione e richiesto l’uso del seguente marchio:
IMQ
CERTIFICATO CON SORVEGLIANZA IMQ (CSv)
ENEC 03
IMQ Performance
•
di aver ricevuto dalla Ditta ‘B’ e di aver preso visione del Regolamento “MARCHI IMQ –
REGOLAMENTO per la certificazione dei prodotti”, di cui il presente Allegato costituisce
parte integrante e sostanziale.
Come da accordi con la Ditta ‘B’, al quale IMQ rilascerà il relativo Certificato, ci obblighiamo a
conformarci a tutte quelle prescrizioni del suddetto Regolamento che, di fatto, possono essere
collegate alla nostra attività.
In particolare, in qualità di ‘Costruttore’, così come definito al punto 2.2.01 di detto Regolamento,
ci obblighiamo a:
- consentire a IMQ l’effettuazione di un sopralluogo presso la nostra Ditta, al fine di verificare se
disponiamo di adeguati mezzi di produzione (personale, impianti ed apparecchiature) e se
applichiamo idonee procedure documentate, in modo da garantire la costante conformità del
prodotto alle relative norme o specifiche tecniche (punto 2.2.02);
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ALLEGATO 4
Foglio 1 di 2
ALLEGATO 4
- controllare periodicamente e con prove sistematiche – direttamente ovvero avvalendosi di
laboratori terzi, previo assenso preventivo di IMQ – la produzione certificata, in modo da
garantire la sua costante conformità; a tale scopo, le pertinenti attrezzature di prova e verifica
saranno mantenute nella necessaria efficienza (par. 5.1, lett. c);
- far sì che i nostri magazzini e laboratori, nonché quelli dei nostri eventuali fornitori, siano aperti
agli incaricati IMQ, che si possono presentare - anche senza preavviso - in qualsiasi momento
durante l’orario di lavoro (punto 6.2.02);
- consentire agli incaricati IMQ di procedere a tutte le verifiche che ritengono utili per controllare
se da parte nostra vengono osservati i requisiti previsti dal ‘Regolamento IMQ’, e in particolare
prendere visione ed eventualmente nota dei risultati delle prove eseguite secondo quanto
disposto al paragrafo 5.1, lett. c) (punto 6.2.03);
- permettere agli incaricati IMQ, nel corso della verifica ispettiva, di prelevare, presso i nostri
stabilimenti o magazzini e/o dei nostri eventuali fornitori, una campionatura dei prodotti certificati
e/o di sue parti, per verificare la conformità della produzione ai requisiti delle norme o specifiche
tecniche di riferimento (punto 6.2.04);
- recapitare al laboratorio specificato, quando richiesto, i campioni prelevati a titolo gratuito,
prendendo tutte le precauzioni affinché arrivino in buono stato, entro un massimo di 2 mesi dalla
data di prelievo (punto 6.2.05).
Ci obblighiamo infine a distinguere, tra la nostra produzione, i prodotti certificati IMQ commercializzati dalla Ditta ‘B’ - da quelli non certificati.
Timbro e firma (*)
Data, ......................
(*) Firma del legale rappresentante ovvero di un procuratore della Ditta A
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ALLEGATO 4
Foglio 2 di 2
ALLEGATO 5
DICHIARAZIONE
Noi, Ditta ‘A’
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
con la sottoscrizione del presente Allegato dichiariamo di costruire i prodotti della seguente
categoria:
..............................................................................................................................................................
con il nostro marchio commerciale: .....................................................................................................
che vengono commercializzati
dalla Ditta ‘B’
Denominazione sociale:
………………………………………………………………………
Indirizzo: ……………………………..........................................
…………………………………………………………..
Dichiariamo altresì:
• che, per i suddetti prodotti, la Ditta ‘B’ ci ha comunicato di aver presentato a IMQ domanda di
certificazione e richiesto l’uso del seguente marchio:
IMQ
CERTIFICATO CON SORVEGLIANZA IMQ (CSv)
ENEC 03
IMQ Performance
•
di aver ricevuto dalla Ditta ‘B’ e di aver preso visione del Regolamento “MARCHI IMQ –
REGOLAMENTO per la certificazione dei prodotti”, di cui il presente Allegato costituisce
parte integrante e sostanziale.
Come da accordi con la Ditta ‘B’, al quale IMQ rilascerà il relativo Certificato, ci obblighiamo a
conformarci a tutte quelle prescrizioni del suddetto Regolamento che, di fatto, possono essere
collegate alla nostra attività.
In particolare, in qualità di ‘Costruttore’, così come definito al punto 2.2.01 di detto Regolamento,
ci obblighiamo a:
- consentire a IMQ l’effettuazione di un sopralluogo presso la nostra Ditta, al fine di verificare se
disponiamo di adeguati mezzi di produzione (personale, impianti ed apparecchiature) e se
applichiamo idonee procedure documentate, in modo da garantire la costante conformità del
prodotto alle relative norme o specifiche tecniche (punto 2.2.02);
PRESCRIZIONI PARTICOLARI "Apparecchi di illuminazione ed accessori"
- Novembre 2010 -
ALLEGATO 5
Foglio 1 di 2
ALLEGATO 5
- controllare periodicamente e con prove sistematiche – direttamente ovvero avvalendosi di
laboratori terzi, previo assenso preventivo di IMQ – la produzione certificata, in modo da
garantire la sua costante conformità; a tale scopo, le pertinenti attrezzature di prova e verifica
saranno mantenute nella necessaria efficienza (par. 5.1, lett. c);
- far sì che i nostri magazzini e laboratori, nonché quelli dei nostri eventuali fornitori, siano aperti
agli incaricati IMQ, che si possono presentare - anche senza preavviso - in qualsiasi momento
durante l’orario di lavoro (punto 6.2.02);
- consentire agli incaricati IMQ di procedere a tutte le verifiche che ritengono utili per controllare
se da parte nostra vengono osservati i requisiti previsti dal ‘Regolamento IMQ’, e in particolare
prendere visione ed eventualmente nota dei risultati delle prove eseguite secondo quanto
disposto al paragrafo 5.1, lett. c) (punto 6.2.03);
- permettere agli incaricati IMQ, nel corso della verifica ispettiva, di prelevare, presso i nostri
stabilimenti o magazzini e/o dei nostri eventuali fornitori, una campionatura dei prodotti certificati
e/o di sue parti, per verificare la conformità della produzione ai requisiti delle norme o specifiche
tecniche di riferimento (punto 6.2.04);
- recapitare al laboratorio specificato, quando richiesto, i campioni prelevati a titolo gratuito,
prendendo tutte le precauzioni affinché arrivino in buono stato, entro un massimo di 2 mesi dalla
data di prelievo (punto 6.2.05).
Ci obblighiamo infine a distinguere i prodotti certificati IMQ, commercializzati dalla Ditta ‘B’ con il
nostro marchio commerciale, da quelli non certificati di nostra produzione.
Timbro e firma (*)
Data, ......................
(*) Firma del legale rappresentante ovvero di un procuratore della Ditta A
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ALLEGATO 5
Foglio 2 di 2
ACCETTAZIONE
Con la presente il Richiedente dichiara di aver preso visione e di accettare
il regolamento “Marchi IMQ – REGOLAMENTO per la certificazione di
prodotti”, approvato dal Consiglio di Amministrazione di IMQ S.p.A. in data
16 dicembre 2009, di cui costituiscono parte integrante le relative
“Prescrizioni Particolari per il settore ‘Apparecchi di illuminazione ed
accessori’ – ultimo aggiornamento Novembre 2010”.
(Timbro e firma* del legale rappresentante o di un procuratore)
Data:
* Firma per esteso e leggibile
Precisiamo inoltre che, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1341 e 1342 del
Codice Civile, approviamo espressamente le seguenti clausole contenute
nel suddetto “Regolamento”: art. 2.3.01; art. 5.1; art. 6.3.02; art. 7.1; art.
7.2; art. 7.3; art. 7.4; art. 8.1; art. 8.2; art. 9.1; art. 9.2; art. 10.1; art.
10.2; art. 10.3; art. 11.4; art. 14; nonché le clausole contenute nelle
relative “Prescrizioni Particolari”: art. 3; art. 5.1 c); art. 6.
(Timbro e firma* del legale rappresentante o di un procuratore)
Data:
* Firma per esteso e leggibile
Il presente fascicolo è costituito da 95 pagine.