Vitali Engineering Group Progettazione impianti e servizi di

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Vitali Engineering Group Progettazione impianti e servizi di sicurezza integrata REALIZZAZIONE PARCHEGGIO
SOTTERRANEO IN PIAZZA EUROPA
A LA SPEZIA – PROGETTO ESECUTIVO
E08
Capitolato e Relazione Tecnica Esecutiva per
impianti elettrici ed affini
COMMITTENTE EUROPA PARK S.R.L. PIAZZA EUROPA 16 19124 LA SPEZIA Vitali Engineering Group – Via Lantini, 3 – 27058 Voghera (PV)
Tel. e fax: 0383 / 214244; cell.: 348 / 7087463
Premessa
L’autorimessa oggetto di realizzazione risulta collocata al piano primo interrato e
si sviluppa su di una superficie complessiva pari a circa 6440 mq.
L’autorimessa in questione risulterà costituita da:
•
N. 243 posteggi di cui n. 5 per diversamente abili;
•
locale ufficio di servizio, con il relativo bagno;
•
N. 1 blocco con servizi igienici, con bagno per diversamente abili;
•
N. 2 vani scala per la risalita alla piazza sita al livello del terreno.
DATI IMPIANTO ELETTRICO E POTENZA NECESSARIA
ALIMENTAZIONE DA RETE
Tensione V = 400 V
Sistema TT
Potenza installata 100 kW
DESCRIZIONE SOMMARIA DEI LAVORI ELETTRICI
Le opere relative agli impianti elettrici che formano l’oggetto del presente lavoro riguardano il
parcheggio interrato in Piazza Europa a La Spezia.
Gli impianti da realizzare consistono in:
1) SISTEMA AUTOMAZIONE PARCHEGGIO;
2) IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI ED IMPIANTO DI SEGNALAZIONE ALLARME
INCENDIO;
3) IMPIANTO RILEVAZIONE CO ED IMPIANTO RILEVAZIONE VAPORI DI BENZINA;
4) QUADRI ELETTRICI;
5) CONDUTTORI, PASSERELLE, TUBAZIONI;
6) IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA;
7) IMPIANTO DISTRIBUZIONE PRESE;
8) IMPIANTO RETE DI TERRA;
9) SISTEMA DI RICONOSCIMENTO SINGOLO POSTO AUTO;
10) IMPIANTO DI TRASMISSIONE DATI E RETE PER TELEFONIA.
DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI
Il dimensionamento dell’impianto è stato
determinato secondo i criteri della buona
tecnica, tenendo conto delle Norme CEI. In particolare le condutture sono state calcolate in
funzione della potenza impegnata in particolare :
a) Potenza assorbita da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3-ecc.) intesa come la potenza di
ogni singolo utilizzatore (Pu) moltiplicata per un coefficiente di utilizzazione (Cu); P1 = Pu
x Cu
b) Potenza totale per la quale sono stati
proporzionati gli impianti (Pt) intesa come la
somma delle potenze assorbite da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3-ecc.) moltiplicata
per il coefficiente di contemporaneità (Cc); Pt = (P1+P2+P3+P4+...+Pn) x Cc. La sezione
dei conduttori è stata scelta in relazione alla potenza da trasportare, tenuto conto del
fattore di potenza, ed alla distanza da coprire. Il potere di interruzione degli interruttori
automatici dovrà essere almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto
di installazione (con un minimo di 10 kA). Gli interruttori automatici saranno tripolari o
quadripolari con 4 poli protetti.
Indipendentemente dai carichi i conduttori impiegati avranno una tensione nominale di
isolamento adeguata a sezione non inferiore a quella riportata di seguito:
•
illuminazione e relative prese a spina;
•
circuiti principali (dorsali) e derivazioni alle singole prese = 2,5 mm2;
•
derivazione ai singoli punti luce = 1,5 mm2;
USI VARI:
•
circuiti principali (dorsali) = 6 mm2;
•
circuiti principali (dorsali) negli altri casi = 4 mm2;
•
derivazioni a singoli utilizzatori od alle singole prese = 2,5 mm2;
•
montanti al servizio di singole utenze = 6 mm2.
LIVELLI E QUALITÀ DELL’ILLUMINAMENTO
Il livello e qualità illuminamento è come previsto dalla Norma UNI-EN 12462-1:
«Illuminazione di interni con luce artificiale»; tale Norma fornisce le prescrizioni relative
all’esecuzione, l’esercizio e la verifica degli impianti di illuminazione artificiale negli ambienti
civili ed industriali.
L’impianto di illuminazione artificiale influisce sulla capacità visiva, sulla attività, sulla
sicurezza e sul benessere delle persone; è indispensabile, pertanto, che soddisfi le
specifiche esigenze degli utenti, tenendo in particolare considerazione la resa cromatica ed il
controllo degli effetti negativi indotti dalle radiazioni per la conservazione degli oggetti ed il
benessere delle persone. In ingressi, atri, scale e zone di ambienti che servono per il transito
l’impianto di illuminazione deve permettere il chiaro riconoscimento del percorso e dei punti
di pericolo.
L’ambiente interno dovrà quindi essere dotato di illuminazione artificiale generale allo
scopo di creare nelle varie zone del locale condizioni visive equivalenti ed omogenee.
L’impianto di illuminazione artificiale dovrà pertanto considerare, nel rispetto delle
esigenze di risparmio energetico, i seguenti parametri:
• livello ed uniformità di illuminamento;
• ripartizione della luminanza;
• limitazione dell’abbagliamento;
• direzione della luce;
• colore della luce e resa del colore.
Valori limite delle principali grandezze illuminotecniche nei luoghi di lavoro interni (UNI EN
12464-1)
Luogo o attività
Uffici
Archiviazione, copiatura, ecc.
Scrittura, dattilografia, lettura,
elaborazione dati (11)
Parcheggi pubblici (interni)
Rampe di ingresso/uscita (di giorno)
Em
(lx)
UGRL
Ra
300
500
19
19
80
80
300
25
20
75
25
20
75
75
300
25
19
20
20
80
(2), (8)
Rampe di ingresso/uscita (di notte) (2),
(8)
Corsie di circolazione (2), (8)
Zone di parcheggio (2), (8), (24)
Biglietteria (25)
Em (lx) = Illuminamento medio
UGRL = Indice unificato dell’abbagliamento limite
Ra = Indice di resa dei colori
I corpi illuminanti interni sono tutti
• a fluorescenza dei vari tipi;
Mentre esternamente
• a vapori di mercurio, joduri metallici;
• a vapori di sodio.
CAVI E CONDUTTORI
I cavi utilizzati nei sistemi a tensione nominale non superiore a 230/400 V sono adatti per
tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiore a 450/750 V,
simbolo di designazione 07, se posati entro tubi o canali oppure avranno guaina protettiva.
Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando saranno adatti a tensioni nominali non
inferiori a 300/500 V, simbolo di designazione 05. Questi ultimi se posati nello stesso tubo,
condotto o canale, con cavi previsti con tensioni nominali superiori saranno
adatti alla
tensione nominale maggiore.
I cavi dovranno essere installati secondo i criteri esecutivi previsti nel capitolo 52 della
Norma CEI 64-8. Inoltre se si utilizzeranno i sistemi realizzativi previsti ai punti i2 ed i3 i cavi
in aria installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250 mm, oppure in tubi o
canalette con grado di protezione IP4X dovranno rispondere alla prova di non propagazione
della fiamma della Norma CEI 20-35 od a quella di non propagazione dell’incendio in
conformità alla Norma CEI 20-22; peraltro, qualora essi saranno installati in quantità tale da
superare il volume unitario di materiale non metallico stabilito dalla Norma CEI 20-22, per le
prove, dovranno essere adottati provvedimenti integrativi, tipo sbarramenti, barriere e/o altri
provvedimenti come indicato in 3.7.03 della Norma CEI 11-17. Qualora i cavi saranno
installati in quantità rilevanti in ambienti chiusi frequentati dal pubblico e di difficile e lenta
evacuazione, oppure si troveranno a coesistere in ambiente chiuso, con apparecchiature
particolarmente vulnerabili da agenti corrosivi, dovrà essere tenuto presente il pericolo che i
cavi stessi bruciando sviluppino fumo, gas tossici o corrosivi. Ove tale pericolo sussista
occorrerà fare ricorso all’impiego di cavi aventi la caratteristica di bassa emissione di fumo
e/o di non sviluppare gas tossici e corrosivi ad alte temperature secondo le Norme CEI 2037 e 20-38. I conduttori impiegati nella esecuzione degli impianti dovranno essere
contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL 00712
e 00722. In particolare i conduttori di neutro e protezione dovranno essere contraddistinti
rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per
quanto riguarda i conduttori di fase, dovranno essere contraddistinti in modo univoco per
tutto l’impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone.
La sezione dei conduttori neutri non dovrà essere inferiore a quella dei corrispondenti
conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm2, la
sezione dei conduttori neutri potrà essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col
minimo tuttavia di 16 mm2 (per conduttori in rame) purché siano soddisfatte le condizioni
dell’art. 3.1.07 della Norma CEI 64-8.
SEZIONE DI CONDUTTORI DI TERRA E PROTEZIONE
La sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano
all’impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non è inferiore a quella
indicata nelle tabelle 54A e 54F della Norma CEI 64-8. Inoltre se il conduttore di protezione
non farà parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua sezione non dovrà
essere minore di:
• 2,5 mm2 se sarà prevista una protezione meccanica;
• 4 mm2 se non sarà prevista una protezione meccanica.
SEZIONI MINIME DEI CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI
I conduttori equipotenziali principali avranno una sezione non inferiore a metà di quella
del conduttore di protezione principale dell’impianto, con un minimo di 6 mm2.
RESISTENZA DI ISOLAMENTO
La resistenza di isolamento verso terra o fra conduttori appartenenti a fasi o polarità diverse
non è inferiore a:
• 500 000 Ω (ohm) per i sistemi a tensione nominale verso terra superiore a 50 V e fino a
500 V compresi;
• 250 000 Ω (ohm) per i sistemi con tensione nominale verso terra inferiore o uguale a 50
V.
CADUTE DI TENSIONE MASSIME
La caduta di tensione, in qualsiasi punto dell’impianto utilizzatore e con il relativo carico di
progetto, non supera il 4% rispetto alla tensione nominale di consegna.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Le caratteristiche tecnico-costruttive degli apparecchi di illuminazione sono state definite
in funzione della loro utilizzazione.
Negli uffici, in cui si svolgono prevalentemente attività che comporteranno notevole
applicazione visiva, l’impianto di illuminazione è in grado di garantire che la luminanza
propria delle sorgenti luminose realizzi un rapporto favorevole rispetto ad elementi dello
sfondo ad esse vicine (ad esempio non superiore a 3:1). Analogamente l’oggetto principale
della visione non dovrà presentarsi in eccessivo contrasto di luminanza rispetto al suo
immediato contorno (rapporto consigliato 3/1).
Gli apparecchi adatti allo scopo presenteranno un efficace schermatura delle lampade,
realizzata ad esempio nei modi seguenti:
•
lampade inserite in riflettori parabolici di notevole profondità con o senza lamelle
trasversali;
•
grigliati ottici (speculari e non);
•
schermi
lamellari
frangiluce
bidirezionali
o
monodirezionali
solo
se
posti
ortogonalmente alla direzione principale di visione;
•
schermi (coppe) prismatizzati.
Nel posteggio e nei vani di transito gli apparecchi destinati a questi impianti necessitano di
particolare attenzione, in quanto ambiente inseriti con possibilità di rischio d’incendio;
pertanto, i corpi illuminanti saranno tutti con grado di protezione pari a IP 65.
Illuminazione esterna. Essa potrà essere realizzata con armature stradali o con proiettori
nelle zone con maggiore frequenza di persone al fine di definire le vie di accesso sia
pedonale che per veicoli. In tali casi sarebbe bene che i livelli di illuminamento non siano
inferiori ai 10 lx effettivi. Per eventuali viali in aree interne o per l’illuminazione di zone
destinate a verde si potrebbero utilizzare lampioni che forniscano generalmente luce
localizzata sui punti singolari. Per l’illuminazione di sorveglianza eventualmente in
connessione con impianti di telecamere sarebbe consigliabile l’impiego di proiettori con
lampade ad incandescenza ad alogeni di immediata accensione.
TUBI, CONDOTTI E CANALI
I tubi di protezione dei cavi sono stati scelti in base a criteri di resistenza meccanica ed
alle sollecitazioni che si potrebbero verificare sia durante la posa o l’esercizio corrispondenti
alla Norma CEI EN 50086-1.
I tubi in p.v.c. da installare sotto intonaco saranno del tipo flessibile leggero o pesante
corrispondenti alla Norma CEI EN 50086-2-2 o CEI EN 50086-2-3. I tubi in p.v.c. da
installare sotto pavimento od in vista in ambienti ordinari, ad altezza inferiore a 2,5 m dal
piano di calpestio e saranno
del tipo pesante (rigido o flessibile) corrispondenti
rispettivamente alle Norme CEI EN 50086-2-1, CEI EN 50086-2-2 o CEI EN 50086-2-3. I tubi
da posare in vista in ambienti speciali dovranno essere in PVC rigido pesante oppure in
acciaio smaltato (Norma CEI 23-7) oppure, ancora, in acciaio zincato (UNI 3 824-74). I tubi
da annegare direttamente nel calcestruzzo o equivalente e saranno del tipo pieghevole,
autorinvenente, in materiale plastico colore arancione corrispondenti alla Norma CEI EN
50086-2-2. I tubi per posa interrata saranno in p.v.c. pesante o equivalente corrispondenti
alla Norma CEI EN 50086-2-4. Negli ambienti ordinari il diametro interno dei tubi sarà
almeno 1,3 volte maggiore del diametro del cerchio circoscritto ai cavi contenuti, con un
minimo di 10 mm. Negli ambienti speciali tale diametro interno dovrà essere almeno 1,4
volte maggiore del diametro del cerchio circoscritto ai cavi contenuti, con un minimo di 16
mm. I raggi di curvatura non saranno minori di sei volte il diametro esterno del tubo.
I canali, passerelle porta cavi a fondo continuo ed a traversini per la posa e la protezione
dei cavi sono stati scelti in base a criteri di resistenza meccanica ed alle sollecitazioni che si
potrebbero verificare sia durante la posa e corrispondenti alle Norme CEI EN 50085-1, CEI
23-31, CEI 23-32 o CEI EN 61537.
I canali da posare in vista negli ambienti ordinari sono in materiale isolante ed in metallo.
Nei condotti, canali e simili a sezione diversa dalla circolare, il rapporto tra la sezione stessa
e l’area della sezione retta occupata dai cavi non sarà inferiore a 2.
•
Sulle pareti le tubazioni dovranno avere percorso orizzontale o verticale (sono vietati
cioè i percorsi obliqui);
•
in deroga a quanto sopra saranno ammessi unicamente percorsi obliqui solo in quei
casi dove sia intuitivo il percorso dei tubi (esempio scatole o cassette molto vicine fra
loro);
•
sulle pareti le scanalature orizzontali dovranno essere possibilmente previste solo su
una faccia;
•
non si dovranno effettuare scanalature orizzontali superiori al 60% della lunghezza
della parete. La distanza fra due scanalature non dovrà essere inferiore a 1,50 m;
•
i tubi posati a pavimento dovranno essere disposti il più possibile paralleli alle
eventuali altre tubazioni (esempio idriche). Gli eventuali incroci fra tubi dell’impianto
elettrico con altre tubazioni dovranno essere realizzati con la massima cura e per evitare
lo schiacciamento dei tubi dell’impianto elettrico, dovranno essere immediatamente
protetti;
•
fra due cassette successive non dovranno esserci più di due curve da 90° ed in ogni
caso l’angolo non dovrà essere maggiore di 270°.
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE
I conduttori che costituiscono gli impianti dovranno essere protetti contro le sovracorrenti
causate da sovraccarichi o da corto circuiti. La protezione contro le sovracorrenti dovrà
essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni della Norma CEI 64-8 cap. 53. In
particolare i conduttori dovranno essere scelti in modo che la loro portata (IZ) sia superiore o
almeno uguale alla corrente di impiego (IB) (valore di corrente calcolato in funzione della
massima potenza da trasmettere in regime permanente). I dispositivi di protezione dovranno
avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (IB) e la
sua portata nominale (IZ) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte
la portata (IZ). In tutti i casi dovranno essere soddisfatte le seguenti relazioni:
IB ≤ In ≤ IZ
If ≤ 1,45 IZ
La seconda delle 2 disuguaglianze sopraindicate sarà automaticamente soddisfatta nel
caso di impiego di interruttori automatici conformi alle Norme del Comitato 23.
Inoltre i dispositivi di protezione dovranno interrompere le correnti di corto circuito che
potranno verificarsi nell’impianto in modo tale da garantire che nel conduttore protetto non si
raggiungano temperature pericolose, secondo la relazione I2t ≤ K2 S2 (artt. 434.1, 434.2 e
434.3 Norme CEI 64-8).
Essi dovranno avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito
presunta nel punto di installazione. Sarà tuttavia ammesso l’impiego di un dispositivo di
protezione con potere di interruzione inferiore a condizione che a monte vi sia un altro
dispositivo avente il necessario potere di interruzione (artt. 434.1, 434.2 e 434.3 Norma CEI
64-8). In questo caso le caratteristiche dei 2 dispositivi dovranno essere coordinate in modo
che l’energia passante I2t lasciata passare dal dispositivo a monte non risulti superiore a
quella che potrebbe essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture
protette.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
La protezione potrà essere totale o parziale tenendo conto del fatto che quest’ultima
protegge solo contro il rischio di contatto accidentale. Per alcuni circuiti o parti di impianto si
applicheranno prescrizioni particolari, ad esempio per gli impianti di saldatura (Norme del CT
26).
a) PROTEZIONE TOTALE MEDIANTE ISOLAMENTO DELLE PARTI ATTIVE
Le parti attive dovranno essere completamente ricoperte con isolamento che ne
impedisca il contatto e possa essere rimosso solo mediante distruzione ed in grado di
resistere agli sforzi meccanici, termici ed elettrici cui potrà essere soggetto nell’esercizio.
Vernici, lacche, smalti e simili da soli non saranno in genere considerati idonei.
b) PROTEZIONE TOTALE MEDIANTE INVOLUCRI O BARRIERE
Le parti attive dovranno essere racchiuse entro involucri o dietro barriere che assicurino
almeno il grado di protezione IP2X o IP4X nel caso di superfici superiori di involucri o
barriere orizzontali se a portata di mano. Sono fatte salve prescrizioni diverse che
figurano nelle Norme di componenti e di apparecchi utilizzatori, come ad esempio nelle
Norme di certi tipi di portalampada, di fusibili o di binari elettrificati. Gli involucri e le
barriere dovranno essere saldamente fissati, avere sufficiente stabilità e durata nel tempo
in modo da conservare il richiesto grado di protezione ed una conveniente separazione
delle parti attive, nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni
ambientali. Quando sia necessario, per ragioni di esercizio, aprire gli involucri si dovrà
seguire una delle seguenti disposizioni:
•
uso di un attrezzo o una chiave se in esemplare unico ed affidata a personale
addestrato;
•
sezionamento delle parti attive mediante apertura con interblocco;
•
interposizione di barriera intermedia o saracinesca che garantisca un grado di
protezione IP2X e sia rimovibile solo con l’uso di una chiave od attrezzo.
c) PROTEZIONE PARZIALE MEDIANTE OSTACOLI
Gli ostacoli dovranno impedire l’avvicinamento non intenzionale del corpo a parti attive ed
il contatto non intenzionale con parti attive, durante i lavori, sotto tensione. Gli ostacoli
potranno essere rimossi senza l’uso di una chiave o di un attrezzo, ma dovranno essere
fissati in modo tale da impedirne la rimozione accidentale.
d) PROTEZIONE PARZIALE MEDIANTE DISTANZIAMENTO
Parti simultaneamente accessibili a tensione diversa non dovranno essere a portata di mano.
e) PROTEZIONE ADDIZIONALE MEDIANTE INTERRUTTORI DIFFERENZIALI
L’impiego di interruttori differenziali con corrente differenziale nominale di intervento non superiore
a 0,03 A sarà riconosciuto come protezione addizionale contro i contatti diretti.
IMPIANTI DI MESSA A TERRA E SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Per ogni edificio contenente impianti elettrici dovrà essere opportunamente previsto, in sede di
costruzione, un proprio impianto di messa a terra (impianto di terra locale che dovrà essere
realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche di efficienza) e comprendente:
a) Il dispersore (od i dispersori) di terra, costituito da uno o più elementi metallici posti in intimo
contatto con il terreno e che realizzerà il collegamento elettrico con la terra;
b) Il conduttore di terra, non in intimo contatto con il terreno destinato a collegare i dispersori fra di
loro ed al collettore (o nodo) principale di terra. I conduttori parzialmente interrati e non isolati dal
terreno, dovranno essere considerati, a tutti gli effetti, dispersori per la parte interrata e conduttori
di terra per la parte non interrata (o comunque isolata dal terreno);
c) Il collettore (o nodo) principale di terra nel quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione, di
equipotenzialità (ed eventualmente di neutro, in caso di sistemi TN-C, in cui il conduttore di
neutro ha anche la funzione di conduttore di protezione);
d) Il conduttore di protezione che dal collettore di terra, arriva in ogni alloggio e dovrà essere
collegato a tutte le prese a spina (destinate ad alimentare utilizzatori per i quali sarà prevista la
protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra) o direttamente alle masse di tutti gli
apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione con parti metalliche
comunque accessibili. Sarà vietato l’impiego di conduttori di protezione non protetti
meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm2. Nei sistemi TT (cioè quando le masse
dell’installazione sono collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del
collegamento a terra del sistema elettrico) il conduttore di neutro non potrà essere utilizzato come
conduttore di protezione;
e) Il conduttore equipotenziale, avente lo scopo di assicurare l’equipotenzialità fra le masse e/o le
masse estranee (parti conduttrici, non facenti parte dell’impianto elettrico, suscettibili di introdurre
il potenziale di terra). A lavoro ultimato, sarà verificato l’impianto di terra ed in caso non fosse
sufficiente, dovranno essere poste in opera altre puntazze. I conduttori ed i dispersori di terra
saranno posti nei terreni adatti, lontano dai corsi d’acqua od altra conduttura metallica in modo da
ridurre al minimo le occasioni di pericolo in conseguenza al funzionamento degli impianti.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Dovranno essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell’impianto
elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento
dell’isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse).
Per la protezione contro i contatti indiretti ogni impianto elettrico utilizzatore, o raggruppamento di
impianti contenuti in uno stesso edificio e nelle sue dipendenze (quali portinerie distaccate e simili)
dovrà avere un proprio impianto di terra, comunque interconnesso con quello generale. A tale
impianto di terra dovranno essere collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili destinati
ad adduzione, distribuzione e scarico delle acque ed altri fluidi (es. gas) nonché tutte le masse
metalliche accessibili esistenti nell’area dell’impianto elettrico utilizzatore stesso (masse estranee che
sono suscettibili di introdurre il potenziale di terra).
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
L’impianto di protezione contro i fulmini non dovrà essere realizzato, in quanto a seguito di
valutazione del rischio in conformità alle Norme CEI 81-1 e 81-4 si è ottenuto un rischio di perdita di
vite umane inferiore ai limiti previsti dalle norme stesse (struttura autoprotetta).
PRESE A SPINA
Le prese a spina dovranno essere installate in modo da rispettare le condizioni di impiego per le
quali sono costruite. La corrente nominale delle prese se superiore a 10 A non dovrà essere inferiore
a quella del circuito nel quale esse saranno inserite. Le operazioni di posa e le manovre ripetute alle
quali le prese a spina potranno essere sottoposte durante l’esercizio, non dovranno alterarne il
fissaggio ne sollecitare i cavi ed i morsetti di collegamento. Negli edifici pubblici nei luoghi ai quali
può accedere il pubblico le prese a spina fisse a portata di mano dovranno essere del tipo con
coperchio o dotate di schermi di protezione degli alveoli attivi e avere protezione singola contro le
sovracorrenti.
Negli altri luoghi più prese, ma comunque in numero non superiore a 5, potranno essere
raggruppate sotto la stessa protezione. Negli edifici pubblici ed in quelli residenziali sarà vietato
installare sulle pareti prese ad altezza (misurata a partire dalla mezzaria della presa) inferiore a 175
mm dal piano del pavimento. Negli edifici, o parti di edifici, a destinazione specializzata,
l’installazione di scatole per le prese di utilizzazione o per le analoghe custodie per derivazione a
presa (placche, torrette, calotte, ecc.), dovrà essere effettuata in modo che l’asse della presa risulti
distanziata dal pavimento finito di 75 mm, nel caso di applicazione a parete (zoccolo attrezzato), e di
40 mm nel caso di applicazione a pavimento (torretta attrezzata o simili). Nel caso di torrette o calotte
(sporgenti dal pavimento) e di cassette (affioranti sul pavimento) le loro parti, ad esclusione delle
singole prese incorporate, dovranno assicurare almeno il grado di protezione IP52 per
l’accoppiamento meccanico sul piano del pavimento. Nel caso di realizzazioni che comportino
l’innesto delle spine in verticale, dovrà inoltre essere assicurata la tenuta stagna alla polvere ed agli
spruzzi d’acqua, degli organi di presa quando la connessione è inattiva, e dell’accoppiamento
completo (prese e spina) quando la connessione è attivata. Nelle autorimesse la prese non dovranno
essere installate ad un’altezza inferiore a 1,5 m dal pavimento. Le prese a spina destinate
all’alimentazione di apparecchi che per potenza o particolari caratteristiche potranno dare luogo a
pericoli durante l’inserimento ed il disinserimento della spina e comunque le prese a spina di corrente
nominale superiore a 16 A, dovranno essere provviste, a monte della presa, di organi di interruzione
atti a consentire le suddette operazioni a circuito aperto. In particolare si dovrà installare un organo di
interruzione immediatamente a monte delle prese a spina destinate ad alimentare apparecchi
utilizzatori fissi o trasportabili (quali scaldacqua, lavatrici, cucine elettriche, condizionatori, duplicatori,
ecc.) di potenza nominale superiore a 2,2 kW. Al contatto di protezione delle prese a spina dovrà
essere sempre collegato il conduttore di protezione. Per quanto riguarda altre prescrizioni si rimanda
a quelle riportate nelle Norme CEI 64-8. Le prese a spina che alimenteranno elettrodomestici con
forte assorbimento (lavatrici, lavastoviglie, cucine, ecc.) dovranno avere un proprio dispositivo di
protezione di sovracorrente. Detto dispositivo potrà essere installato nel contenitore centrale
d’appartamento od in una normale scatola nelle immediate vicinanze dell’apparecchio utilizzatore. Le
prese a spina alimentanti gli utilizzatori con corrente nominale superiore a 16 A dovranno essere del
tipo con interblocco. Le prese a spina che alimenteranno apparecchi TV, elettrodomestici con
componenti elettronici, Hi-Fi, centralini d’allarme ecc., dovranno essere alimentate previo
collegamento di un dispositivo limitatore di sovratensione. Detto dispositivo dovrà essere componibile
con le prese ed essere montato a scatto sulle normali scatole. Per la protezione delle
apparecchiature
di
radiotrasmissione,
radioricezione
e
dispositivi
elettronici
a
memoria
programmabile dai disturbi generati dall’interno degli impianti e da quelli capitati via etere, sarà
necessario installare un filtro di opportune caratteristiche il più vicino possibile alla presa a spina da
cui sono alimentati. Questi filtri dovranno essere componibili con le prese a spina ed essere montabili
a scatto sulla stessa armatura e poter essere installati nelle normali scatole da incasso. Le
caratteristiche di attenuazione dovranno essere almeno comprese fra 35 dB a 100 kHz e 40 dB a 30
Mhz.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LOCALI DA BAGNO
Un collegamento equipotenziale supplementare dovrà collegare tutte le masse estranee delle
zone 1, 2 e 3 dei locali da bagno, art. 701.413.1.6 Norma CEI 64-8, con il conduttore di protezione. In
particolare per le tubazioni metalliche sarà sufficiente che le stesse siano collegate all’ingresso nei
locali da bagno.
QUADRI DI COMANDO SECONDARI
Negli ambienti si dovranno installare quadri in materiale isolante. Detti quadri dovranno avere una
resistenza alla prova del filo incandescente di 960 °C. I quadri in cui sarà previsto il montaggio di
interruttori automatici e differenziali fino a 125 A, dovranno essere composti da una cassetta
completa di profilati normalizzati EN 50022 e da un coperchio con portello. Dovranno altresì essere
disponibili con grado di protezione IP40 e IP55. I quadri in cui sarà previsto il montaggio di interruttori
da 125 a 800 A od apparecchi tipo relè contattori montati e cablati all’interno del quadro stesso,
dovranno essere composti da cassette con piastra portapparecchi estraibile per consentire il
cablaggio degli apparecchi in officina.
Dovranno essere disponibili con grado di protezione IP40 e IP55, in questo caso il portello dovrà
avere apertura a 180 gradi. I quadri dovranno consentire una installazione del tipo a doppio
isolamento con fori di fissaggio esterni alla cassetta. Le apparecchiature dovranno essere poste in
luoghi e posizioni decisi di comune accordo con la Direzione dei lavori e l’Ente fornitore di energia ed
attenersi a tutte le disposizioni che verranno impartite.
QUADRI DI DISTRIBUZIONE
PER APPARECCHIATURA DI BASSA TENSIONE
I quadri elettrici dovranno essere del tipo autoportante ad elementi prefabbricati, adatti al fissaggio
a pavimento, oppure al montaggio a parete sporgente, con grado di protezione adeguato al tipo di
installazione. La struttura dei quadri dovrà essere realizzata con montanti in profilato di acciaio e
pannelli di chiusura in lamiera ribordata di spessore non inferiore a 15/10, o 10/10, per quadri di
piccole dimensioni o per montaggio a parete.
I quadri dovranno essere chiusi su ogni lato e posteriormente, i pannelli perimetrali dovranno
essere asportabili a mezzo di viti.
Il pannello posteriore dovrà essere incernierato con cerniere a scomparsa.
I quadri o elementi di quadro che possono costituire unità a sè stanti, dovranno essere completi di
golfari di sollevamento a scomparsa. Anche se prevista la possibilità di ispezione dal retro del
quadro, tutte le apparecchiature dovranno essere facilmente accessibili dal fronte madiante pannelli
avvitati o incernierati. Sul pannello anteriore dovranno essere previste feritoie per consentire il
passaggio delle manovre degli organi di comando.
Tutte le apparecchiature dovranno essere fissate su guide o su pannelli fissati su apposite
traverse di sostegno.
Gli strumenti e lampade di segnalazione dovranno essere montate sui pannelli frontali.
Sul pannello frontale ogni apparecchiatura dovrà essere contrassegnata da targhette indicatrici
che ne indicano il servizio.
Per garantire una efficace resistenza alla corrosione, la struttura ed i pannelli dovranno essere
accuratamente trattati e verniciati.
Il trattamento di fondo dovrà prevedere il lavaggio, decapaggio, fosfatazione ed elettrozincatura
delle lamiere.
Le lamiere trattate saranno verniciate con polvere termoindurente a base di resine epossidiche
mescolate con resine poliesteri colore a finire RAL liscio e semi lucido spessore minimo 70 μm.
Ogni sezione del quadro, sia essa verticale od orizzontale, con alimentazione propria ed
indipendente dovrà essere completamente separata dalle altre mediante separatori interni in lamiera
e munita di portella e pannello frontale di accessori; per impedire che persone vengano
accidentalmente in contatto con parti in tensione saranno usati apparecchi generali completi di
dispositivo di blocco meccanico che impedisca l'apertura della portella con apparecchio in posizione
"chiuso" e calotte coprimorsetti per i terminali in tensione.
Per armadi e cassette di piccole dimensioni potranno essere altresì impiegati interruttori con
bobine di sgancio azionate da microswitch sulle portelle.
Tutte le parti metalliche dovranno essere collegate a terra; le portelle o pannelli asportabili, anche
se non montano componenti elettrici, saranno collegati a terra con corda di opportuna sezione o con
dadi a gabbia autograffianti.
Le caratteristiche fondamentali dei vari scomparti o cassette dovranno essere identiche.
Sarà oggetto di preferenza da parte del committente comparti che incorporino apparecchiature
principali del medesimo costruttore.
Dovrà essere garantita una facile individuazione delle manovre da compiere, che dovranno
pertanto essere concentrate sul fronte dello scomparto. All'interno dovrà essere possibile una
agevole ispezionabilità ed una facile manutenzione.
Le distanze tra le apparecchiature e le eventuali diaframmature metalliche dovranno impedire che
interruzioni di elevate correnti di corto circuito od avarie notevoli possano interessare le
apparecchiature montate in vani adiacenti.
Dovranno essere in ogni caso garantite le distanze che realizzano i perimetri di sicurezza imposti
dal costruttore delle apparecchiature principali. Tutte le apparecchiature interne dovranno essere
contraddistinte con targhette di identificazione.
I quadri dovranno essere equipaggiati con maniglie di estrazione dei fusibili, se richiesti.
Dovrà essere lasciato libero lo spazio per un'aggiunta di apparecchiature pari al 20%
dell'ingombro totale che consenta eventuali ampliamenti senza intervenire sulla struttura di base ed i
relativi circuiti di potenza.
Le sbarre conduttori dovranno essere dimensionate per i valori della corrente nominale e per i
valori delle correnti di corto circuito richiesti.
Le sbarre dovranno essere completamente preforate e saranno fissate a mezzo supporti isolanti a
pettine, atti a sopportare gli sforzi elettrodinamici dovuti al corto circuito.
I supporti inoltre dovranno essere adatti a ricevere fino a 4 sbarre per fase e dovranno essere
fissati alla struttura del quadro già predisposta anche nella ipotesi di modifiche future.
Le sbarre dovranno essere in rame elettrolitico con punti di giunzione bullonati e predisposti
contro l'allentamento. Le sbarre principali dovranno essere predisposte per essere suddivise in
sezioni pari agli elementi di scomposizione del quadro e dovranno consentire ampliamenti su
entrambi i lati.
Le derivazioni dovranno essere realizzate in corda o bandelle inguainate di rame flessibile con
isolamento non inferiore a 3 kV.
I conduttori dovranno essere dimensionati per la corrente nominale o massima del tipo di
interruttore a prescindere dalla sua taratura e alimenteranno singolarmente ogni interruttore a partire
dal sistema di sbarre sopra indicato od in caso di piccoli quadri, da un piccolo sistema di sbarre
prefabbricato ubicato a valle dell'interruttore generale.
Per correnti superiori a 16 A tali collegamenti dovranno essere in ogni caso realizzati con bandelle
inguainate.
Gli interruttori dovranno essere normalmente alimentati dalla parte superiore, salvo diversa
necessità, preventivamente garantita dal costruttore.
Dovrà essere studiato altresì lo spazio, la possibilità di ammaraggio e collegamento elettrico di
tutti i cavi entranti od uscenti dal quadro senza interposizioni di morsettiere. A tale riguardo i cavi di
alimentazione dovranno di norma attestarsi direttamente ai morsetti dell'interruttore generale,
provvisto di coprimorsetti, mentre non transiteranno in morsettiera i cavi uscenti con sezione
superiore a 50 mm2.
Le sbarre dovranno essere identificate con opportuni contrassegni autoadesivi a seconda della
fase di appartenenza così come le corde dovranno essere equipaggiate con anellini terminali
colorati.
Tutti i conduttori sia ausiliari che di potenza (salvo la prescrizione sopra descritta) dovranno
attestarsi a delle morsettiere componibili su guida, con diaframmi dove necessario, adatte, salvo
diversa prescrizione, ad una sezione di cavo non inferiore a 6 mm2.
I collegamenti ausiliari dovranno essere in conduttore flessibile con isolamento per 3 kV con le
seguenti sezioni minime:
•
4 mm2 per i T.A.;
•
2,5 mm2 per circuiti comandi;
•
1,5 mm2 per circuiti di segnalazione e T.V.
Ogni conduttore dovrà essere completo di anellino numerato corrispondente al numero sulla
morsettiera e sullo schema funzionale.
Dovranno essere identificati i conduttori per diversi servizi (ausiliari in alternata, corrente continua,
circuita di allarme, circuiti di comando, circuiti di segnalazione, ecc.)
impiegando conduttori con guaine colorate differenziate oppure ponendo alle estremità anellini
colorati.
Potranno essere consentiti due conduttori sotto lo stesso morsetto solamente sul lato interno del
quadro. I morsetti dovranno essere del tipo in cui la pressione di serraggio sia ottenuta tramite una
lamella e non direttamente dalla vite. I morsetti dovranno essere in numero da garantire una scorta
del 20% suddivisi per tipologia impiegata.
I conduttori dovranno essere riuniti a fasci entro canaline o sistemi analoghi con coperchio a
scatto.
Tali sistemi dovranno consentire un inserimento di conduttori aggiuntivi in volume pari al 25% di
quelli installati.
Non sarà ammesso il fissaggio con adesivo, ma questi sistemi dovranno essere fissati
meccanicamente. Se la linea è in blindocondutture o contenuta in canalina o cunicoli dovranno
essere previste delle piastre metalliche in due pezzi, asportabili per evitare l'ingresso di polvere o di
corpi estranei.
In caso di cassette da parete se le linee fuoriescono dalla parte superiore o inferiore dovranno
essere previste opportune piastre passacavi in materiale isolante.
In ogni caso le linee dovranno attestarsi alla morsettiera con una buona ricchezza di conduttori ed
ordinatamente. Le morsettiere non dovranno sostenere il peso dei conduttori ma gli stessi dovranno
essere ancorati ove necessario a dei profilati di fissaggio.
Ogni quadro, anche il più semplice, dovrà essere corredato di apposita tasca porta-schemi dove
saranno contenuti in involucro i disegni degli schemi di potenza e funzionali rigorosamente
aggiornati.
I quadri dovranno essere sottoposti alle prove di accettazione stabilite dalle norme CEI EN 604391 da effettuarsi presso l'officina a carico del fornitore.
Il fornitore inoltre dovrà, se richiesto, fornire i certificati relativi alle prove di tipo, previste dalle
norme CEI EN 60439-1, effettuati dal costruttore sui prototipi del quadro.
Gli strumenti dovranno avere dimensione 72x72 mm, dovranno essere di tipo elettromagnetico per
corrente alternata, a magnete permanente e bobina mobile per corrente continua, ferrodinamici per i
registratori ed ad induzione per i contatori.
Gli amperometri di lettura degli assorbimenti dei motori dovranno avere il fondo scala ristretto, che
eccederà la corrente nominale del relativo T.A.
Costituirà titolo di preferenza l'utilizzo di accessori per l'alimentazione di apparecchiature modulari
previsti dal costruttore delle stesse.
DESCRIZIONE IMPIANTI E MATERIALI
SISTEMA AUTOMAZIONE PARCHEGGIO
Il sistema di automazione parcheggio comprende tutte le apparecchiature per accesso,
uscita e pagamenti.
Il sistema comprende colonne per ingresso, con distribuzione biglietto.
Il sistema, nel suo complesso, risulta costituito da:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
sistema di entrata;
sistema di uscita;
sistema apriporta;
barriere;
cassa automatiche;
sistema server;
citofonia;
cavi e cavidotti di collegamento;
quadri elettrici;
cartelli di segnalazione;
sistema collegamenti.
Sistema di entrata
ENT 120 ABACUS
- Terminale in acciao inox V2A (1.4301) polveri epossidiche
colore grigio (RAL 7012), portello anteriore
polveri epossidiche colore argento (RAL 9006) con pannello di
controllo colore blu (RAL 5017)
- Presa elettrica sicura separata per manutenzione e pulizia
- Pulsante richiesta ticket
Allineamento ergonomico a luce intermittente
- Fessura di estrazione ed inserimento carte in materiale
sintetico colore argento (RAL 9006)
- Colorfast e antigraffio
- 2 x 20 caratteri, visualizzatore LC alfanumerico per guida utente,
montato in protezione antiriflesso; per vari monitor TFT
- Pannello interfono, pulsante distanziato per evitare confusione
con altri pulsanti
- Bloccaggio portello anteriore, con serratura
- Scheda processore industriale a raffreddamento passivo
e memoria wear-free (S-RAM)
- Interfaccia seriale, parallelo e USB per controllo periferiche
Interfaccia ETHERNET per comunicazione con centrale dati
(LAN, WAN, W-LAN)
- LINUX® sistema operativo per applicazioni software
- Gestione ticket con tecnologia a banda magnetica,
per emettere biglietti a banda laterale per biglietti breve sosta
oltre a vari prodotti basati sempre su banda ISO laterale
- Facile estrazione dalla unità lettore /scrittore per
manutenzione e servizio
- Stampante per stampa dell’orario entrata e numero del ticket
- Alloggiamento scatola ticket con 5000 ticket (160g/m^2)
- Rilevatore di fine scorta ticket
- Dati tecnici: vedi scheda tecnica
Trattamento supplementare della banda magnetica centrale
Dispositivo anticondensa termostatato
Ventola di raffreddamento con termostato
Interruttore generale bipolare
Presa di servizio con interruttore di protezione
I/O-Interfaccia 12 In 12 Out
Trattamento CC ISO 2 Trattamento Bancomat ISO 3
Display grafico BN
Display TFT 10,4" colore
Smartcard System ISO Mifare 14443
Sistema di uscita
EXT 120 ABACUS
- Terminale in acciao inox V2A (1.4301) polveri epossidiche
colore grigio (RAL 7012), portello anteriore
polveri epossidiche colore argento (RAL 9006) con pannello di
controllo colore blu (RAL 5017)
- Presa elettrica sicura separata per manutenzione e pulizia
- Pulsante richiesta ticket
Allineamento ergonomico a luce intermittente
- Fessura di estrazione ed inserimento carte in materiale
sintetico colore argento (RAL 9006)
- Colorfast e antigraffio
- 2 x 20 caratteri, visualizzatore LC alfanumerico per guida utente,
montato in protezione antiriflesso; per vari monitor TFT
- Pannello interfono, pulsante distanziato per evitare confusione
con altri pulsanti
- Bloccaggio portello anteriore, con serratura
- Scheda processore industriale a raffreddamento passivo
e memoria wear-free (S-RAM)
- Interfaccia seriale, parallelo e USB per controllo periferiche
Interfaccia ETHERNET per comunicazione con centrale dati
(LAN, WAN, W-LAN)
- LINUX® sistema operativo per applicazioni software
- Gestione ticket con tecnologia a banda magnetica,
per emettere biglietti a banda laterale per biglietti breve sosta
oltre a vari prodotti basati sempre su banda ISO laterale
- Facile estrazione dalla unità lettore /scrittore per
manutenzione e servizio
Trattamento supplementare della banda magnetica centrale
Dispositivo anticondensa termostatato
Ventola di raffreddamento con termostato
Interruttore generale bipolare
Presa di servizio con interruttore di protezione
I/O-Interfaccia 12 In 12 Out
Trattamento CC ISO
Trattamento carte a scalare e carte di credito
Stampante ricevute
Tasto recupero biglietto
Trattamento convenzioni
Display TFT 10,4" colore
Smartcard System ISO Mifare
Rele ausiliario per comandi esterni
Basamenti colonne
Struttura metallica in alluminio verniciata a polveri
epossidiche grigio (RAL 7012)
Trattamento supplementare della banda magnetica centrale
Dispositivo anticondensa termostatato
Interruttore generale bipolare
Rele ausiliario per comandi esterni
Smartcard System ISO Mifare 14443
Barriera Completa PB 120 - Dx
- Alloggiamento in acciaio galvanizzato elettroliticamente
polveri epossidiche colore grigio (RAL 7012),
portello anteriore e rivestito in argento (RAL 9006)
- Portello anteriore e coperchio possono essere tolti e chiusi a chiave
- Asta della barriera fatta di alluminio anodizzato, con
respingente in gomma
- Fornita con alluminio rosso riflettente di segnalazione su entrambi lati
- Lunghezza: 2.70 m (larghezza blocco: 2.40 m)
- Asta barriera morsetto con sorveglianza a caduta
(dropping surveillance) e generatore allarme
- Interfaccia seriale per connessione al terminale di controllo ENT 120,
EXT 120 or SPT 120
- Motore di coppia, senza manutenzione
- Copertura esatta della posizione della barriera via sensore
- Adatto per ogni tipo di vettura passeggeri comune
- Controllo elettronico della barriera control con alimentazione
elettrica 24 V DC
Funzionalità del controllo barriera:
- Manuale APERTO/CHIUSO
- chiuso a chiave APERTO/CHIUSO
- Parcheggiatore a breve termine APERTO
- Parcheggiatore stagionale APERTO
- Interruttore di sicurezza in caso di blocco della asta barriera
- Retromarcia
- Traffico in arrivo
- Chiusura obbligatoria (modificabile 5 - 90 sec.)
- Memorizzazione di comandi "aperto"
- Sorveglianza a caduta
- Rivelatore circuito doppio con identificazione di direzione per
la connessione di 2 circuiti di induzione, integrato nel controllo
elettronico barriera
- Protezione anticollisione meccanica e elettronica
- Apertura e chiusura barriera per mezzo automatico e manuale
per impulso di diversi sensori
- Bloccaggio asta barriera meccanico e elettrico automatico in
situazione di barriera chiusa
- Apertura manuale della barriera in caso di mancata corrente,
bisogna sollevare l’asta manualmente
- Movimento barriera senza strappi con brevi intervalli
di apertura e chiusura (< 1.5 secondi)
Barriera Completa PB 120L - SX
Spire prefatte dm 150x70
Indicatore croce - freccia
Braccio rigido Lg 2,7 m
Braccio rigido Lg 3 m
Braccio snodato - (lunghezza max. 3,0 m)
Upgrade per illuminazione profilo barriera
Apparecchiatura per gestione illuminazione profilo
Basamento di fondazione PB120
CASSA AUTOMATICA APS 120 ECO
Articolo Descrizione
1741211120 1 APS 120 ECO MC 120 13.126,76 13.126,76
- Alloggiamento in acciaio galvanizzato elettroliticamente.
Portello in acciaio inox (1.4301, V2A).
Polveri epossidiche colore grigio (RAL 7012),
portello anteriore e rivestimento in argento (RAL 9006),
con pannello di controllo colore blu (RAL 5017)
- 2 x 20 caratteri, visualizzatore LC alfanumerico per guida utente,
servizi e indicazione tariffe montato con protezione antiriflesso,
preparato per diversi monitor TFT.
- Interfono stazione secondaria, con pulsante di chiamata
- Portello anteriore con serratura e interruttore allarme.
- Gestione ticket con tecnologia a striscia magnetica,
per gestione a 4-vie dei ticket middle-strip per prodotti
parcheggio basati su carte magnetiche middle-strip
- Gestione ticket con tecnologia a striscia magnetica,
per elaborazione prodotti parcheggio basati su carte
magnetiche side-strip
- Stampante incorporata per emettere ricevute per tecnologia
stampa termica veloce, ricevute rilasciate entro 2-5 secondi
- Scheda processore industriale a raffreddamento passivo e
memoria wear-free (S-RAM).
Interfaccia seriale, parallelo e USB per controllo
delle periferiche. Interfaccia ETHERNET
per comunicazione con centrale dati (LAN, WAN, W-LAN).
LINUX® sistema operativo per applicazioni software
- Inserzione moneta controllata da un otturatore elettronicamente
- Convalidatore moneta elettronica per accettazione
fino a 12 monete.
- Unità autocaricante restituzione moneta per restituire fino
a 4 diversi tipi di moneta. Capacità: (± 400-700 monete,
secondo le dimensioni moneta).
Uscita monete 2-5 monete/sec.
Unità restituzione moneta può essere chiusa..
Convalidatore moneta a tramoggia può essere adattato a
quasi tutti tipi di moneta.
- Cassetta monete autobloccante, chiusa con serratura.
Capacità ± 2,000 monete.
Quando la cassetta viene aperta è emesso un tabulato rapporto
cash automatico..
- Lineare, progressiva e decrescente configurazione di tariffe
- Carta funzione per personale autorizzato.
Dati tecnici:
vedi scheda tecnica
9992001101 1 Trattamento supplementare della banda magnetica centrale
2713600501 1 Dispositivo anticondensa termostatato
2713600503 1 Ventola di raffreddamento con termostato
2713620504 1 Interruttore generale bipolare
2713620570 1 Presa di servizio con interruttore di protezione
2741200505 0 Trattamento carte di credito
2741220584 0 Trattamento bancomat ISO 3
2741200506 0 Trattamento carte a scalare
2741200508 1 Trattamento carte di credito e carte a scalare
2741200578 1 Trattamento convenzioni
2741220583 0 Display grafico BN
2741220520 1 Display TFT 15" colore
2741220662 0 Display TFT 15" colore con ventole di raffreddamento
2741220518 1 Smartcard System ISO Mifare
2741200533 0 Commutazione lingue per display standard
2741220557 1 Commutazione lingue per display TFT
2741200507 1 Funzione ticket smarrito
9991002001 1 Software ESCROW per accettazione di più banconote ogni pagamento
2741220625 1 Lettore Banconote WBA
Lettura in 4 versi di 4 banconote
Cassetta ad impacchettamento
Senza cassa intermedia
Trattamento di 13 banconote in 4 versi
Senza cassa intermedia
Cassetta finale ad impacchettamento
Trattamento di 6 banconote in 4 versi
Con cassa intermedia
Cassetta finale ad impacchettamento
Trattamento di 13 banconote in 4 versi
Con cassa intermedia
Cassetta finale ad impacchettamento
Trattamento di 16 banconote in 4 direzioni
Accettazione sino a 20 banconote per pagamento
cassetta finale compresa
7232185706 0 Cassetta finale banconote per Bill2Bill
7232150809 0 Cassetta finale monete
2741220530 1 Rendiresto banconote 1 taglio
7232147515 0 Cassetta finale banconote per BNR
2741220609 1 Sirena di allarme
2741220588 1 UPS 500VA
Componente SERVER DBS
Articolo Descrizione
1742110015 1 DBS compact plus
Server di sistema per configurazione fino a 25 terminali
Composto da:
Miditower con Intel Xeon CPU, 2 GB RAM,
RAID 5 HD SAS, PCI-ISDNPCB
per manutenzione remota, network PCB, CD-ROM drive
Mouse e tastiera
Softwarellicenze: MS Windows 2003 Server
MS SQL Server
Transiti massimi giornalieri 3000 ( entrate,pagamenti,uscite)
1742110021 1 WS120 Workstation
Workstation PC esterno – per sorvegliare e controllare il sistema.
Utilizza Ethernet per comunicazione con PM ABACUS DBS standard.
Consiste di:
Miditower con Pentium4-CPU, 1 GB RAM,
1x80 GB disco fisso, DVD-ROM, PCI-ISDNscheda
per manutenzione remota, scheda network, Mouse ,
tastiera e monitor TFT 17"
Licenza software: MS Windows 2003 Server
Richiede: Licenza Software: WinOperate
xxxxxxxxxx 1 Stampante laser
7232700009 0 Gruppo di continuità UPS 750VA
7232700010 1 Gruppo di continuità UPS 1000VA, 19"
7232700010 0 Gruppo di continuità UPS 1500VA, 19" Rac
Alimentazione elettrica continua (UPS) tipo USV 1000s
1000 VA, in 19" in telaio esterno per alimentare componenti durante una
momentanea interruzione di corrente
9970100001 1 Licenza WinOperate
Licenza per uso software:
Applicazione utente WinOperate, edizione basic, per
controllo, gestione e monitoraggio dei terminali,
Amministrazione dati sistema e presentazione di dati economici chiave.
Licenza sistema ABACUS per un parcheggio
che comprende le seguenti funzionalità standard:
biglietti sosta breve
abbonati
carte valore
ticket congresso
ticket monouso
ticket smarrito al APS 120
gestione personale e clienti
codifica e gestione carte
redattore tariffe
libro di cassa e rendicontazione movimenti
allarme e messaggi errori
protezione password contro accesso non autorizzato
manutenzione remota via modem ISDN o VPN
senza limitazione delle attività gestionali
Licenza win Operate edizione Premium
Licenza per aree supplementari collegate
Licenza applicativa per ogni apparato
LIcenze SQL-client, solo con DBS extended o superiore
Licenza Statistiche transiti, web-based
Licenza Statistiche occupazione, web-based
9970100205 1 Licenza Statistiche fatturato, web-based
9970100101 1 Licenza conteggio clienti
9970100102 0 Licenza parcheggio in un parcheggio
9970100106 1 Licenza modulo tariffa Plus
Configurazione tariffa avanzata compreso giorni festivi e weekend.
9970100107 1 Licenza carta di credito/debito pagamento
9970100108 1 Licenza ticket tracking
Permette di ricercare tutti i dati relativi ad un titolo
9970100110 0 Licenza carta cambia tariffa
Utilizzando una carta ISO2 per cambiare tariffa al terminale di pagamento
9970100111 1 Licenza tariffa avvenimento/teatro
Consente il pagamento subito dopo l'entrata
9970100112 1 Licenza ticket hotel
Un ticket occasionale viene re-codificato in biglietto congresso
alla cassa manuale. Validità in giorni, calcolo di tariffa speciale
9970100114 1 Licenza elaborazione smartcard/
Gestione abbonati su carte di prossimità
9970100115 0 Licenza gestione crediti abbonati
9970100116 0 Licenza gestione sconti in valore tramite
Gestione e contabilizzazione sconti a valore applicati tramite carte
9970100117 0 Licenza gestione sconti in tempo tramite tessere
Gestione e contabilizzazione sconti a tempo applicati tramite carte
9970100113 0 Software per sistemi di guida traffico
Protocollo seriale (RS232) per il collegamento a sistemi di guida
traffico indicanti il numero dei posti liberi
Firewall + Nas per backup
per scarico Carte di Credito
Armadio precablato di contenimento
Predisposizione per comunicazione VoIP 120 - ENTRATA
Predisposizione per comunicazione VoIP 120 - USCITA
Predisposizione per comunicazione VoIP 120 - CASSA AUTOMATICA
2713620641 4 Predisposizione per comunicazione VoIP 120 - APRIPORTA
7232156421 1 Stazione di comunicazione SIP per VoIP 120
2742860004 1 Centrale per comunicazione VoIP 120, fino a 10 apparatI
Centrale per comunicazione VoIP 120, oltre i 10 apparati
Licenza per apparato VoIP
Cartello Libero completo monofacciale 1000x800 con scritta a led 3.
color Ambra H carattere 100 mm, regolazione automatica della
luminosità, IP 65 completo di palo di sostegno 2,5 m o supporto
per fissaggio a parete
1 Cartello Libero completo bifacciale 1000x800 con scritta a led
color Ambra H carattere 100 mm, regolazione automatica della
luminosità, IP 65 completo di palo di sostegno 2,5 m o supporto
per fissaggio a parete
IMPIANTO RILEVAZIONE E SEGNALAZIONE INCENDIO
Fornitura e posa in opera di centrale analogica di rivelazione e
segnalazione incendio. Centrale analogica-digitale 1 loop (125 indirizzi) per sistemi
intelligenti di rivelazione incendi strutturata per la gestione di una linea in configurazione ad
anello. Ampliabile a due linee tramite modulo XP02LP. Conforme EN54 2-4.
Funzione di autoapprendimento, funzione "walk test" (per la prova dell'impianto con impiego di una
sola persona), uscite controllate e programmabili per segnalatori, uscite relé e uscite open collector,
porte di comunicazione RS 232/485 (opzionali). Protocollo di trasmissione digitale error-free
XP90/95 ed interattivo avanzato SENTILLA. Possibilità di collegamento a Ripetitore tramite RS485,
Fibra Ottica o TCP/IP Dispositivi colleabili: 32 basi segnalatori per loop - 32 moduli indirizzati
comando segnalatori per ciascun loop - 2 uscite relè allarme incendio e 1 uscita relè guasto - 2
uscite per segnalatori di allarme; controllate contro l’interruzione o il corto circuito; Max 400 mA per
ciascuna uscita - 384 zone completamente programmabili - 512 gruppi di segnalatori
completamente programmabili - 512 gruppi I/O - Registro eventi (memorizza fino a 2000 eventi) Compatibile con il protocollo APOLLO e WIZMART - Compatibile con tutti i nostri moduli serie XP00
- Display retroilluminato 4 righe 40 caratteri per riga - Programmabile tramite tastiera integrata o
software Loader da PC - Software multilingua con scelta da menu - Sinottico LED a 8 zone integrato
– Caratteristiche tecniche: Tensione primaria 85-264V 50/60 Hz - Tensione di uscita Min. 20 Vcc max. 30 Vcc (28,5 Vcc nom.) Ripple max. 1 V – Corrente in uscita 1,7 A - Massima corrente di
riposo sul loop: 275 mA. Corrente di corto circuito: 900 mA - Controllo alimentatore e carica batterie
- Controllo batterie - Batterie alloggiabili: 2 x 1 2V 7Ah - Fusibile alimentazione primaria 4 A - 250 V
Rita r dato - 20 mm - Corrente max. erogabile dalle batterie 1,5 A alla massima temperatura di
funzionamento - Fusibile batteria 1,6 A elettronico ripristinabile - EMC Standard EN55022 class B EN61000-4-2,3,4,5,6,8,11 - EN61000-3-2,3
Modello S.T.S. FU91XP
Modulo di espansione linee di segnalazione per centrale FU91XP.
Modulo uscita linea: 1 per 125 rivelatori a identificazione singola; Configurazione ad anello per
protocollo XP; Tensione d’uscita 33Vcc; Assorbimento massimo 76mA; LED di visualizzazione
funzionalità.
Modello S.T.S. XP02LP
Batteria 12V / 7Ah.
Modello S.T.S. AR07PC
Rivelatore ottico di fumo, principio di funzionamento a luce diffusa.
Rilevatore ottico di fumo a basso profilo che utilizza il principio fisico di diffusione della luce per
rilevare la presenza di fumo all’interno di un labirinto (camera ottica); tale fenomeno genera un
segnale che, opportunamente amplificato, viene trasmesso alla centrale di controllo e segnalazione.
Il sensore è corredato di propria, che dispone di un’uscita di ripetizione d’allarme incendio per
pilotare un LED. Il sensore insieme alla sua base, è compatibile al protocollo di indirizzamento
analogico per i sistemi con centrali FU9X STS. Caratteristiche tecniche: Diametro: 103mm - Altezza
(con base): 44mm - Peso (senza base): 99.4g - tensione nominale di alimentazione 24Vcc tensione di esercizio 17 - 28Vcc - corrente assorbita a riposo 340μA- led di segnalazione allarme:
assorbimento 4mA- uscita per segnalazione remota - temperatura ambientale ammessa 20°C+60°C - umidità relativa momentanea non condensante 95% rel. h. - grado di protezione IP42 EN54 - 7 Certificatore 0845 CPD 232.1478
Modello S.T.S. NB-358D-SL
Rivelatore termovelocimetrico, Certificato 0845 CPD 232.1477
I rivelatori di temperatura hanno un profilo che si caratterizza per la bassa resistenza alle correnti
d'aria definita dalla sua forma costruttiva. I dispositivi controllano la temperatura usando una singola
rete di informazioni che fa capo ad un termistore che fornisce un prodotto in tensione proporzionale
al valore della temperatura dell'aria esterna. Quando un rivelatore viene sollecitato, il sistema regola
il valore di tensione in uscita e controlla l'elaborazione dei dati. Se il termistore fornisce un'uscita
sopra il campo di azione normale il dato viene processato e memorizzato, successivamente verrà
trasmesso all'apparecchiatura di controllo – centrale - quando il dispositivo verrà da questa
consultato. In relazione ai dati confluiti la centrale attiverà le segnalazioni appropriate. Sulle basi è
previsto un terminale per il collegamento di un’uscita per la segnalazione remota LED.
Caratteristiche tecniche: Temperatura operativa:-20 ÷ +70 °C; Umidità operativa non condensante:
0% ÷ 95% relativa; Indicatore di allarme: LED rosso max. 2mA; Corrente assorbita 500mA
Consumo in allarme 5mA - Tensione di alimentazione 17 ÷ 28V - Grado di protezione IP53;
Conforme EN/54-5
Modello S.T.S. NB-358D-HL
Base rivelatore con circuito isolatore.
Utilizzato su linee analogiche indirizzate, il modulo permette la separazione galvanica della linea
quando interessata da cortocircuito. Nel caso di collegamento su loop chiuso, i moduli inseriti in
serie alla linea, consentono di isolare la parte di linea interessata dal corto circuito garantendo
l’integrità ed il funzionamento dei dispositivi posti a monte e a valle. Nel rispetto della normativa
EN54, la tratta tra due isolatori, non deve comprendere più di 32 sensori. - tensione nominale 17 –
28Vcc - assorbimento a riposo 100›A - assorbimento in fase di isolamento 8mA
Modello S.T.S. NB358ISO
Pulsante di allarme indirizzato con isolatore.
Pulsante d’emergenza ripristinabile: una pressione al centro dell’elemento plastico centrale
provoca l’attivazione dell’allarme segnalata dal cambio di colore nella zona superiore dell’elemento.
Consiste in un pulsante con relativo supporto a parete corredato di circuito per l’identificazione
singola avente azione di isolatore. L’isolatore permette la separazione galvanica, su una linea
configurata ad anello, nel caso in cui la stessa sia interessata da cortocircuito. Questo consente
l’isolamento del tratto di linea tra due dispositivi isolati, salvaguardando l’integrità e la funzionalità
dei tratti rimanenti. Caratteristiche tecniche: specifiche tipiche per applicazioni in ambiente a
temperatura 23 °C, umidità relativa 50%. - tensione di esercizio 17 - 28Vcc - assorbimento costante
a riposo 270μA – corrente in allarme 650μA - corrente in uscita per LED di stato 1mA – Valori
analogici di stao: 16 funzionamento corrente; 64 allarme; < o prossimo 15 guasto - temperature di
funzionamento: 0 °C ÷ 60 °C; -20 °C in condizioni non condensanti e senza formazione di ghiaccio umidità ambiente momentanee non condensante 95% rel.h. - grado protezione IP53 - corpo
policarbonato / ABS di colore rosso
Modello S.T.S. GFE-MCPA-ISO
Cassonetto luminoso a luce fissa o lampeggiante corredato da buzzer
piezoelettrico a suono intermittente.
Il segnalatore d’emergenza antincendio ottico/acustico con lampade allo stato solido a LED. La
segnalazione ottica ed acustica possono all’occorrenza essere attivate separatamente.
Segnalazione luminosa intermittente o fissa (a LED ad alta efficienza luminosa), con basso
assorbimento di corrente. Buzzer a suono intermittente ad alta resa acustica. Doppio ingresso
comando, per attivazione simultanea oppure separate della sezione luminosa e acustica.
Morsettiera di collegamento estraibile. Staffa fissaggio in estruso d’alluminio con predisposizione
forature compatibili con scatole 503-504. Involucro in estruso d’alluminio verniciato, ad aggancio
rapido sull’apposita staffa (brevetto depositato). Targa ALLARME INCENDIO in polipropilene antiriflesso. - Alimentazione 9÷30Vcc - Assorbimento massimo sezione ottica 80 mA a luce fissa Assorbimento medio sezione ottica 55 mA a luce lampeggiante - Assorbimento massimo sezione
acustica.................................................. 7 mA a 13,8V, 20 mA a 27,6V - Sorgente luminosa nr. 3
LED rossi ad accensione intermittente o fissa - Frequenza lampeggio 60 lampeggi al minuto Rapporto acceso/spento 60% acceso, 40% spento - Pressione sonora 85 dB a 1metro Connessioni morsettiera 3 poli passo 10mm. ad estrazione - Grado di protezione IP 40 - Materiale
alluminio verniciato bianco RAL-9010 - Dimensioni 307 x 125 x 75 mm
Modello S.T.S. CL12LB
Segnalatore acustico e luminoso lampeggiante.
Corpo in ABS ROSSO flash rosso - tensione di esercizio 18 - 30Vcc assorbimento 70mA/24Vcc frequenza di lampeggio 1 al secondo pressione sonora 101dB/1m - protezione IP54 - temperatura
di funzionamento -10° C +55° C - dimensioni: profondità 92mm, diametro 93mm - approvazione CE
- terminali di collegamento a morsetti - conforme EN54-3
Modello S.T.S. LA30SA
Modulo di comando con uscita controllata.
Uscita in tensione con resistenza di terminazione della linea. L’uscita controllata permette di rilevare
e segnalare lo stato di anomalia alla centrale nei casi in cui si presentino condizioni di corto circuito
o l’interruzione della linea verso il dispositivo utilizzatore ad essa collegato. Ogni singolo modulo
installato è individuabile tramite la programmazione del proprio indirizzo attraverso il dip-switch
montato a bordo del modulo stesso. Il modulo è direttamente collegato alla linea di rivelazione dalla
quale viene alimentato con modalità a polarità indifferente. Il modulo è equipaggiato di morsettiere
di ingresso e uscita per l’alimentazione esterna dei dispositivi ad esso collegati: targhe ottico
acustiche, sirene in genere, ecc. Cratteristiche elettriche: tensione di esercizio 20 ÷ 30Vcc assorbimento a riposo 1,5mA – 1,65mA con uscita attiva; ingresso per l’alimentazione di potenza
verso gli utilizzatori: 27,8Vcc +/- 10% carico massimo uscita: 1A a 24Vcc - - temperatura di
esercizio 0° C / +40° C – masima umidità 95% RH non condensante.
Modello S.T.S. XP01MC
Alimentatore switching in contenitore metallico, certificato CPD secondo
UNI EN 54-4 1997 – A1: 2002.
Alimentatore di elevata qualità con tensione d’uscita a 27,6 V in versione switching e correnti da 1,5
A a 5A. Grazie alla tecnologia switching, possiede un alto rendimento e riduce al minimo la
dissipazione di calore. Elevato grado di protezione: sovraccarico, inversioni di polarità, e corto
circuito. Lo stato dell’alimentatore all’interno del box è segnalato da 4 led esterni : presenza rete
(verde), funzionalità del carica batteria (verde), batteria scarica (rosso), guasto (rosso), tutti questi
led sono ben visibili e comprensibili grazie allo sportello. Particolarmente indicato in impianti di
rivelazione incendio che necessitano di alimentazione supplementare per elettromagneti, pannelli
luminosi, campane che mediamente richiedono consumi superiori alla capacità della centrale. L’uso
dell’unità nei grandi impianti, annulla il problema delle lunghe tratte di cavo di alimentazione e
semplifica l’esecuzione dell’impianto. Il contenitore è già corredato di una serratura meccanica per
l’apertura e la chiusura dello sportello frontale. Materiale contenitore: Lamiera, verniciatura
epossidica. Tipo di connessione: morsetti. Alimentazione: 230Vca -15 + 10%, 50/60Hz. Linee di
connessione per: ingresso rete, uscita batteria, uscita carico, uscite open collector per segnalazioni
remote, uscita di allarme generale tramite i contatti puliti di un relè. Rilevazione apertura. Protezioni
elettriche: fusibili di rete e batteria, sovraccarico, corto circuito in uscita, inversione batteria. Tamper
di apertura porta. Temp. di funzionamento: +5°C÷+40°C. Classe di isolamento: Classe I. Grado di
protezione: IP30. Dotazione standard: Due chiavi per serratura. Potenza nominale: 140W. Corrente
di uscita: 5°. Tensione di uscita: 27,6 Vcc. Alloggio batterie: 2 x 12V 17Ah.
Modello S.T.S. NHM03T
Batteria 12V / 12Ah.
Modello S.T.S. AR12PC
IMPIANTO RILEVAZIONE CO (monossido di carbonio) ED IMPIANTO DI
RILEVAZIONE VAPORI DI BENZINA
Centrale di segnalazione presenza e/o fughe gas a dialogo seriale per
indirizzamento del singolo rivelatore, 96 zone / sensori.
La centrale CG32SG ha come caratteristica principale quella di identificare singolarmente ogni
singolo dispositivo presente sull’impianto.Ciò avviene mediante la connessione dei dispositivi
d’impianto tramite un bus composto da due diverse linee seriali RS485. Equipaggiamento standard
di pannello operativo con tastiera con 10 tasti numerici e 10 di funzione; display alfanumerico di
visualizzazione 4 righe; ideogrammi di identificazione stati di funzionamento. Versione base: 3 linee
bus seriali, associazione e configurazione delle uscite di centrale ai livelli di allarme con modalità di
intervento: segue evento, allarme memorizzato. Funzioni autodiagnostiche, con segnalazione di
anomalia sul pannello / i: verifica presenza rete; verifica stato batteria; verifica corretto
funzionamento sensori / sirene; Tensione di alimentazione 220Vca / 50Hz - Tensione in uscita
stabilizzata 13,8Vcc;- Assorbimento a riposo 115mA; Corrente erogabile dall'alimentatore 1,2A;
Corrente disponibile per carichi esterni 800mA; Temperatura di esercizio + 5° C + 40° C; Grado di
protezione centrale/pannello IP40.
Modello S.T.S. CG32SG
Modulo interfaccia di identificazione sensori.
Modulo per l’identificazione/connessione alla linea seriale di sonde gas; gestione di 4 ingressi
analogici con range 4 ÷ 20 mA. Tensione nominale 12VDC - tensione di alimentazione 8,5 13,8VDC - assorbimento minimo 35mA a 13,8V- assorbimento massimo 50mA a 13,8Vcc - uscita +
DCH - controlli di autodiagnostica, tensione insufficiente, tamper- modalità di comunicazione seriale
RS485- temperatura d'esercizio +5°C / +40°C
Modello S.T.S. EB44IA
Batteria 12V / 7Ah.
Modello S.T.S. AR07PC
Alimentatore switching in contenitore metallico.
Tensione di alimentazione 230V ∼ ± 10% 50Hz assorbimento massimo in alternata 660mA;
tensione in uscita stabilizzata 13,8 cc ± 3%; corrente massima erogabile 5A; grado di protezione IP
40; dimensioni 340 x 293 x 102mm;
Modello S.T.S. AL12CP
Batteria 12V / 7Ah.
Modello S.T.S. AR07PC
Sonda gas per MONOSSIDO DI CARBONIO.
Il rilevatore di gas serie SG55 è costituito da un’elettronica standardizzata multifunzionale in tecnica
SMD, in grado di controllare diverse tipologie di elementi sensibili, in funzione dei diversi tipi di
agenti gassosi da monitorare. Il rilevatore è equipaggiato con testina a semiconduttore specifica per
la rilevazione di monossido di carbonio CO. La rilevazione, espressa in p.p.m. è come standard
impostata ai livelli: (preallarme 50p.p.m. e allarme 100% p.p.m. Il sensore è gestito da un
microprocessore che può essere configurato in laboratorio o in campo tramite PC con apposita
interfaccia per la regolazione delle soglie di allarme, e relativi filtri/ritardi. Le uscite disponibili sono: uscita di preallarme open collector NPN optoisolata -uscita di allarme open collector NPN
optoisolata -uscita di guasto open collector NPN N.C. a massa; uscita 4-20mA. A bordo del sensore
è sempre presente un sistema di compensazione della lettura in relazione alla temperatura
ambientale, per la calibrazione e la taratura dell’elemento sensibile, atta a permettere la sostituzione
della testina direttamente in campo e senza l’ausilio di bombole di gas titolato. Con il PC collegato al
sensore oltre ad impostare indirizzo, soglie, filtri e ritardi, è possibile visualizzare e verificare la
lettura reale dell’elemento sensibile, e simulare le condizioni di preallarme, allarme e guasto.
Caratteristiche tecniche: Temperatura di funzionamento: 0 .. 40 °C con compensazione della
misura. Umidità relativa 90% - Tensione di esercizio: 12/24 Vcc - Assorbimento a riposo 55 mA a 12
Vdc e 28 mA a 24 Vdc Assorbimento in preall. 68 mA a 12 Vdc e 35 mA a 24 Vdc Assorbimento in
allarme 80 mA a 12 Vdc e 45 mA a 24 Vdc - Max velocità dell’aria 10 m/sec Contenitore: metallico
ADFT antipolvere peso: 370 gm Dim. HxLxP (mm) 141x100x60 La vita media della testina è di 3
anni, in condizioni ottimali ed in assenza di agenti inquinanti.
Modello S.T.S. SG55CO-04
Sonda gas per VAPORI DI BENZINA.
Il rilevatore di gas serie SG55 è costituito da un’elettronica standardizzata multifunzionale in
tecnica SMD, in grado di controllare diverse tipologie di elementi sensibili, in funzione dei diversi
tipi di agenti gassosi da monitorare. Il rilevatore è equipaggiato con testina a semiconduttore
specifica per la rilevazione di Vapori di benzina. La rilevazione, espressa in p.p.m. è come
standard impostata ai livelli: (preallarme 15 L.I.E. e allarme 30% L.I.E. Il sensore è gestito da un
microprocessore che può essere configurato in laboratorio o in campo tramite PC con apposita
interfaccia per la regolazione delle soglie di allarme, e relativi filtri/ritardi. Le uscite disponibili
sono: -uscita di preallarme open collector NPN optoisolata -uscita di allarme open collector NPN
optoisolata -uscita di guasto open collector NPN N.C. a massa; uscita 4-20mA. A bordo del
sensore è sempre presente un sistema di compensazione della lettura in relazione alla
temperatura ambientale, per la calibrazione e la taratura dell’elemento sensibile, atta a
permettere la sostituzione della testina direttamente in campo e senza l’ausilio di bombole di gas
titolato. Con il PC collegato al sensore oltre ad impostare indirizzo, soglie, filtri e ritardi, è
possibile visualizzare e verificare la lettura reale dell’elemento sensibile, e simulare le condizioni
di preallarme, allarme e guasto. Caratteristiche tecniche: Temperatura di funzionamento: 0 .. 40
°C con compensazione della misura. Umidità relativa 90% - Tensione di esercizio: 12/24 Vcc Assorbimento a riposo 55 mA a 12 Vdc e 28 mA a 24 Vdc Assorbimento in preall. 68 mA a 12
Vdc e 35 mA a 24 Vdc Assorbimento in allarme 80 mA a 12 Vdc e 45 mA a 24 Vdc - Max
velocità dell’aria 10 m/sec Contenitore: metallico ADFT antipolvere peso: 370 gm Dim. HxLxP
(mm) 141x100x60
Modello S.T.S. SG55BZ-04
QUADRI ELETTRICI, CONDUTTORI, PASSERRELLE E TUBAZIONI
La distribuzione dell’impianto elettrico verrà realizzata tramite quadri elettrici, interruttori, conduttori e tubazioni.
Tutti i componenti elettrici avranno grado di protezione IP54 o superiore.
Per i collegamenti impiantistici cosiddetti del tipo a correnti deboli, ci si avvarrà, all’interno del posteggio, di
apposita passerella portacavi in lamiera zincata, asolata, con bordi ripiegati, completa di accessori di
montaggio e fissaggio.
Le plafoniere con lampade fluorescenti 1 x 36 W (IP65) per l'illuminazione dell'autorimessa saranno alimentate
tramite un apposito sistema di blindo sbarre con 3 fasi più neutro, con n. 2 accensioni per settore ed una per
l'emergenza.
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE E DI EMERGENZA
In tutto il complesso è stato previsto un impianto di Illuminazione normale e di emergenza.
Illuminazione normale
Plafoniere fluorescenti a tenuta conforme norme CEI 34-21, grado
di protezione IP65, Classe I, ciascuna costituita da: corpo stampato ad
iniezione in un solo pezzo di materiale isolante infrangibile e
autoestinguente, schermo diffusore in materiale policarbonato
autoestinguente o in materiale acrilico stampato ad iniezion, fissato
al corpo contenitore mediante ganci elastici; uno o due complessi
fluorescenti cablati e rifasati.
L’impianto di emergenza sarà del tipo centralizzato, con lampade autonome da 18 W.
Unità autonoma di emergenza con controllo centralizzato, costituita
da un complesso elettronico di comando e da batterie al Ni-Cd,
autonomia minima 1 ore, installabile in plafoniera e adatta per
l'accensione di tubi fluorescenti da 18 W, abbinabile a reattori con
starter o reattori elettronici, monolampada o bilampada; idoneo
all'impiego per illuminazione permanente e non permanente.
Centralina a microprocessore di gestione e controllo degli
apparecchi di illuminazione di emergenza (= 1000 apparecchi), in
grado di gestire gli eventi programmati, verificare e controllare le
linee, memorizzare e stampare gli eventi, dotato di porta seriale per
l'eventuale collegamento a computer remoto; fornita con batterie
ricaricabili in grado di consentire un proseguimento delle funzioni per
almeno 1 ore.
IMPIANTO DISTRIBUZIONE PRESE
In tutto il complesso sono state dislocate prese del tipo interbloccate.
SISTEMA RICONOSCIMENTO SINGOLO POSTO AUTO
Sensori e led
N. 243 Sensori ultrasuoni
N. 243 Stacco in alluminio da soffitto per ingombri 400 mm
N. 243 Indicatore di occupazione R/V singolo lato completo di
cavo per collegamento al sensore
N. 243 Upgrade per indicatore doppio lato
N. 243 Accessorio di montaggio
Cartelli interni
N. 16 doppio modulo croce freccia a led 500x250 mm
N. 4 singolo modulo croce freccia e insegna handicap
620x250 mm
Apparecchiature di gestione
N. 2 Alimentatori di rete
N. 1 Monitor 19"
N. 1 Computer Intel 2,8 GHz 256 MbRam 40 GB
N. 1 Licenze MSXP
N. 1 Scheda RS 485
Attività
N. 1 Configurazione parcheggio
N. 2,3 Settaggio sistema a base
N. 1 Installazione software
N. 1 Licenza sistema rilevazione
N. 1 Applicativo sistema rilevazione
N. 243 Licenza per singolo posto
N. 4 Pre collaudo in sede
N. 1 Engineering
N. 1 Documentazione e supporto
N. 2,3 Assistenza per 100 posti
N. 1 Istruzione
Tipologia di cavi
segnale: Bus da 4 x 1,5 (il Bus porta il segnale e l'alimentazione ai rilevatori e ai cartelli a led)
cavi di rete da 2 x 2 x 0,75 twisted e schermati (dal computer agli alimentatori di rete)
alimentazione 220 V (per gli alimentatori di rete e il PC server)
IMPIANTO DI TRASMISSIONE DATI E RETE PER TELEFONIA
Al fine di consentire l'implementazione dei sistemi automatizzati descritti nella presente relazione tecnica, nonché il dialogo con
centraline e pc (per la supervisione, il controllo ed il comando dei suddetti apparati), in tutto il complesso dovrà essere realizzato
un apposito impianto di trasmissione dati, completo dei relativi cavi e di prese da posizionare come da tavole di progetto ed in
accordo con le indicazioni della Direzione Lavori.
Per quanto attinente, nello specifico, alla rete di telefonia, essa dovrà essere approntata in modo da ottenere n. 3 linee dedicate e
separate, così individuate:
•
•
n. 1 linea per ciascuno dei due ascensori di collegamento fra il livello interrato e la piazza sovrastante;
n. 1 linea per l'ufficio – locale presidiato (telefono + Internet).
IL TECNICO
Dott. Ing. Angelo Vitali
Albo degli Ingegneri di Pavia, n. 1195
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