D1- Relazione Specialistica impianto elettrico

RELAZIONE TECNICA DELL’IMPIANTO ELETTRICO
Premessa:
La seguente relazione riguarda la realizzazione di un impianto elettrico a servizio del blocco camerini del Teatro Excelsior, sito
in vico Coira del Comune di Campi Salentina Provincia di Lecce.
Il progetto, consiste nel completamento dell’intervento di recupero dell’immobile destinato ad attività teatrali e spettacolari in
corso di realizzazione, attraverso l’esecuzione di un impianto di condizionamento e produzione di ACS e l’impianto elettrico
per l’illuminazione interna a servizio del blocco camerini. L’impianto termico anzidetto sarà del tipo a ad Espansione Diretta
con pompa di elettrica condensata in aria e terminali del tipo ventilconvettori che utilizzano come fluido vettore gas
refrigerante, la stessa pompa di calore alimenterà un kit idronico in grado di produrre acqua calda per le docce e i lavabi a
servizio della struttura.
Le utenze principali dell’impianto elettrico saranno quindi l’impianto di condizionamento e l’impianto di illuminazione
artificiale dei locali oggetto di intervento, con l’esecuzione di un unico quadro che alimenterà le utenze a servizio della
porzione di edificio oggetto di nuova realizzazione (blocco camerini). Tale quadro elettrico sarà a sua volta alimentato dal
quadro di zona a servizio del palco del teatro stesso realizzato con altro intervento.
La progettazione del suddetto impianto è stata effettuata nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia, in particolare in
conformità alle seguenti :
DATI ELETTRICI
Ente fornitore ENEL
Potenza di progetto: 13 kw
Tensione di alimentazione: 280-50hz
Alimentazione monofase + neutro (3F+N)
Sistema di collegamento a terra TT
Corrente di corto circuito alla consegna 6 KA
NORME DI RIFERIMENTO
- Norma CEI 17.5 parte 2
- Norma CEI 17.11 parte 3
- Norma CEI 17.13/1/2/3
- Norma CEI 23-51
- Norma CEI 20-20
- Norma CEI 20-22
- Norma CEI 23-8
- Norma CEI 64-8
alternata);
(interruttori di manovra);
(interruttori di manovra, sezionatori e unità combinate con fusibile);
(apparecchiature assiemate di protezione: quadri elettrici di BT);
(prescrizioni per la realizzazione, verifiche e prove di quadri per usi domestici o similari);
(cavi isolati in pvc con tensione nominale 450/750 V);
(prove di incendio sui cavi elettrici);
(tubi rigidi in pvc ed accessori);
(impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
- D.Lgs. n° 81/2008
(norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro);
- Legge 10 Marzo 1968 n° 186
(disposizioni concernenti la realizzazione di materiali e impianti a regola d’arte);
- D.P.R. 24 Luglio 1996 n° 503
(Regolamento recante norme per l’abbattimento barriere architettoniche);
- DM n° 37/2008 (ex L. n° 46/90) (norme per la sicurezza degli impianti);
- DPR n° 462/01 del 23/01/2001 (le verifiche di legge sugli impianti di terra)
In particolare, ai fini della prevenzione incendi, l’impianto elettrico risponderà ai seguenti requisiti:
Non costituirà causa primaria d’incendio o esplosione.
Non fornirà alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi;
il comportamento della membratura sarà compatibile con la specifica destinazione d’uso dei singoli locali.
Sarà suddiviso in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intera utenza.
Disporrà di apparecchi di manovra ubicati in zone “protette”, su ognuno dei quali sarà riportato, con chiare indicazioni, il
circuito cui si riferisce.
L’alimentazione di sicurezza sarà automatica ad interruzione breve (minore di 0,5 secondi) per l’impianto di illuminazione e
di allarme.
Il dispositivo di carica degli accumulatori sarà del tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro le 12 ore.
L’autonomia dell’illuminazione di sicurezza consentirà lo svolgimento in sicurezza del soccorso, e comunque non sarà
inferiore a 2 ore.
1/9
L’impianto d’illuminazione di sicurezza, realizzato con singole lampade ad alimentazione autonoma, che assicurano il
funzionamento per almeno 2 ore, assicura un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux, ad 1 m di altezza dal piano di
calpestio lungo le vie di esodo.
Il quadro elettrico generale è stato ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio.
Disegni, schemi e planimetrie di progetto allegati si intendono parte integrante della presente relazione tecnica .
Criteri di dimensionamento
Il dimensionamento dei componenti dell’impianto è stato effettuato secondo il seguente procedimento:

definizione della potenza richiesta dall’impianto

calcolo delle correnti di impiego assorbite da ciascun carico e, quindi, calcolo delle correnti assorbite dai quadri di zona e
dalle linee principali;

fissato il tipo di posa delle condutture, mediante le tabelle IEC 364-5-523, calcolo della portata dei cavi e della loro
sezione;

calcolo della corrente di corto circuito trifase e fase-neutro per ciascun punto di derivazione e scelta, alla luce della
valutazione di cui al punto precedente, di un interruttore automatico magnetotermico, con modulo differenziale dove
previsto, adeguato.

valutazione del valore nominale di corrente degli interruttori automatici, secondo la norma CEI 64-8;

valutazione della caduta percentuale di tensione in condizione di funzionamento ordinario per ciascuna linea, e verifica
del rispetto della norma CEI 64-8/525;

dimensionamento dell'impianto di terra.
Calcolo della potenza assorbita
Il calcolo è stato effettuato considerando i carichi suddivisi nel seguente modo:
Descrizione Circuito
Descrizione carichi unitari
Linea Alimentazione impianto
QG02
QG03
QG04
QG05
QG06
QG07
QG08
QG09
QG10
Quadro Palco
Alimentazione quadro generale
Quadro Generale
Luci a soffitto
Luci a parete
Luci Emergenza
Linea Prese
Ventilatori Bagni
pompa di calore
kit idronico
Serbatoio
kit valvole unità interne
Potenza
Totale
[W]
Coeff.
Utiliz.
Cu
Potenza
Nom.
[W]
13000
1
13000
1200
1200
500
3000
200
4000
4000
2600
500
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1200
1200
500
3000
200
4000
4000
2600
500
Considerando:
Coefficiente di utilizzazione per il Quadro generale esistente pari a Cu = 0.7
Coefficiente di contemporaneità per il Quadro generale pari a Cc = 0.8
Otteniamo per la potenza totale di Pt = 7280 W
Si consiglia una potenza minima installata Pi = 8 kW
Dimensionamento delle linee
Le tabelle adottate per il dimensionamento delle sezioni minime corrispondenti alle correnti di impiego ed al tipo di posa sono
le IEC 364-5-523. Il valore della corrente di impiego Ib è determinato, conformemente alla definizione di cui all'art. 25.4 della
norma CEI 64-8, mediante le formule:
Ib 
a)
dove
linee terminali:
Pc
=
Ku  Pc  1000
c  Vn  cos 
[A]
potenza del carico applicato [kW]
2/9
b)
dove
cos
Ku
=
=
c
=
linee di distribuzione:
fattore di potenza del carico
coefficiente di utilizzazione del carico
3 per i sistemi trifase; 1 per i sistemi monofase
Ib  K c   Ilineederivate
[A]
Kc
= fattore di contemporaneità dei carichi
 Ilineederivate
= somma vettoriale delle correnti derivate
La corrente di impiego deve poi soddisfare la verifica termica della conduttura:
Ib  Iz
Dove
Iz = valore massimo della corrente che può fluire in una conduttura, in regime permanente ed in determinate condizioni, senza
che la temperatura superi un valore specificato ai sensi della norma CEI64-8/25.5 e della IEC 364-5-523
Si rimanda alle tabelle allegate nelle quali sono indicate i valori delle correnti per i singoli circuiti.
Calcolo della caduta di tensione
Il dimensionamento dei cavi è effettuato imponendo (oltre ai vincoli derivanti dalle considerazioni precedenti relative ai carichi
ed alla verifica termica) che, per ogni tratto di linea a partire dal punto di consegna, la caduta di tensione non sia mai superiore
al 3% della tensione nominale di rete.
Il valore di caduta di tensione in un generico conduttore viene ricavato attraverso la formula:
V f  I b  L  r  cosc   x  senc  

L2  r 2  x 2
2 V f

dove
Vf
Vf
Ib
L
r
x
c
=
=
=
=
=
=
=
caduta di tensione del conduttore [V]
tensione di fase [V]
corrente di impiego della linea [A]
lunghezza della conduttura [m]
resistenza specifica del conduttore [/m]
reattanza specifica del conduttore [/m]
angolo di sfasamento fra la Ib e la tensione di fase
Il valore della caduta di tensione è pari a:
a) nei sistemi trifase:
b) nei sistemi monofase:
Vtr  3  Vf [V]
Vmon  2  Vf [V]
Il valore della caduta di tensione percentuale si ricava dalle formule:
a)
Vtr % 
Vtr  100
3  Vf
Vmon 
Vmon 100
Vf
nei sistemi trifase:
b) nei sistemi monofase:
Per l’impianto in oggetto si è imposta una caduta ti tensione non superiore al 4%, si rimanda alle tabelle allegate nelle
quali sono indicate i valori delle cadute di tensione per i singoli circuiti.
3/9
Calcolo delle correnti di corto circuito
Per scegliere in modo appropriato le apparecchiature di protezione si deve determinare correttamente l'entità delle correnti di
corto circuito nei vari punti dell'impianto e nelle condizioni più sfavorevoli di guasto. Tale analisi và perciò effettuata per le
situazioni estreme, corrispondenti rispettivamente al calcolo della corrente di corto circuito massima nel punto di origine di
ogni conduttura e di quella minima al suo termine.
La corrente di corto circuito massima in un sistema trifase si ha per corto circuito trifase nel punto di origine della conduttura;
la sua conoscenza è necessaria per stabilire il potere di interruzione del dispositivo di protezione. La corrente di corto circuito
minima si ha per guasto fase-fase o fase-neutro o per guasto fase-massa nel punto della conduttura più lontano dall'origine; la
sua conoscenza è richiesta per la verifica del corretto intervento delle protezioni in corrispondenza di tali valori di corrente.
Le caratteristiche degli interruttori utilizzati sono riportati nella Tabella in allegato.
Circuito di Distribuzione
Note le potenze degli utilizzatori, ogni circuito è stato dimensionato in modo da poter convogliare la corrente di impiego ad
esso pertinente.
La portata dei conduttori previsti, in regime permanente, risulta superiore a tale circuito, inoltre la caduta di tensione
percentuale calcolata in rapporto alla lunghezza degli stessi ed alla potenza trasportata, risulta minore da quella prevista dalla
norma
( 4 %)
Le caratteristiche dei cavi utilizzati sono riportati nella Tabella in allegato.
I cavi utilizzati saranno del tipo FG7OR se posti all’esterno o in cavidotti oppure, del tipo NO7V-K se posti all’interno in
canali o in tubazioni sotto traccia.
Il tipo di posa sarà effettuato:
in tubo a vista di diametro opportuno (tenendo conto degli eventuali ampliamenti), con grado di protezione minimo IP55.
In tubi incassati in parete di diametro opportuno (tenendo conto degli eventuali ampliamenti), con grado di protezione minimo
IP55.
In tubi interrati di diametro opportuno (tenendo conto degli eventuali ampliamenti), con grado di protezione minimo IP55.
Tutti i materiali utilizzati per l’impianto devono essere muniti di Marchio Italiano di Qualità (oppure di certificato di
rispondenza a quanto prescritto dalla norma CEI 64-8).
Per la protezione dei circuiti e delle persone, e sezionamento per manutenzione elettrica, sono stati previsti interruttori
Magnetotermici Differenziali in grado di interrompere le sovracorrenti previste in ogni punto dei circuiti, nonché in grado di
interrompere, entro 5 secondi, le correnti di guasto verso terra di intensità tale da mantenere sulle masse di tutti i locali,
tensioni non superiori a 50V.
Nello specifico si è provveduto al dimensionamento dell’impianto considerando linee montate in tubazioni flessibile sotto
traccia all’interno dell’edificio negli spazi comuni e nei luoghi di lavoro, particolare attenzione si dovrà porre all’impianto che
dovrà essere realizzato nei servizi igienici che comunque saranno relizzati con tubazioni sotto traccia.
Le caratteristiche dei cavi degli interruttori e delle tubazioni sono riportate sulle tavole tecniche e sugli allegati seguenti.
Protezione dai sovraccarichi e corto circuiti
La scelta dei dispositivi di protezione dai sovraccarichi, secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8/433.2, discende dalla
verifica della seguente condizione:
Ib  I n  I z
dove
Iz
=
portata di corrente della linea ai sensi della CEI 64-8/25.5 e
IEC 364-5-523
Ib
=
corrente di impiego ai sensi della CEI 64-8/25.4
In
=
corrente nominale del dispositivo
La protezione dai corto circuiti, conformemente alla norma CEI 64-8/434.1, viene effettuata verificando che i dispositivi di
protezione soddisfino le seguenti condizioni:
Icc max  Pc
dove
Iccmax
=
corrente di corto circuito presunto nel punto di installazione [kA]
4/9
Pc
=
potere di interruzione del dispositivo [kA]
I2  t  K2  S2
dove
I2t
=
energia specifica massima passante nel dispositivo [A]2[s]
S
=
sezione del conduttore [mm2]
K
=
coefficiente caratteristico del cavo
Conformemente alla norma CEI 64-8 il valore del coefficiente K vale:
-
115 per i cavi in rame isolati in PVC
-
143 per i cavi in rame isolati in EPR
A protezione si useranno interruttori automatici magnetotermici rispondenti alle norme CEI 17-5 e IEC 947, le cui
caratteristiche sono riportate negli schemi unifilari dei quadri elettrici.
Protezione dai contatti indiretti
la protezione dai contatti indiretti è effettuata conformemente alla norma CEI 64-8/413.1.4
verificando la seguente condizione:
RA < 50 / Ia
dove
RA =
somma delle resistenze verso terra []
Ia =
corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di protezione [A]
La protezione contro i contatti indiretti si ottiene mediante il sistema di messa a terra ed il suo coordinamento con interruttori
automatici magnetotermici differenziali o automatici differenziali puri, in maniera da realizzare un valore:
RA 
50
In
dove
RA =
somma delle resistenze verso terra []
In =
corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo differenziale [A]
Nel caso specifico sono stati previsti su ogni circuito dei differenziali di tipo istantaneo con Idn=0.03A in classe AC sui quadri
di zona, e sui circuiti presenti nel quadro generale.
Considerando il caso peggiorativo per corrente di dispersione di 0,27 A la resistenza di terra non deve superare il valore di
185[]. Si dovrà effettuare alla fine dei lavori una verifica della resistenza di terra dell’impianto.
Impianto di terra, di protezione e di egualizzazione del potenziale
La messa a terra di protezione e/o di funzionamento deve essere realizzata mediante impianto di terra costituito da dispersore,
conduttori di terra, collettore (o nodo) di terra, conduttori di protezione ed equipotenziali, secondo quanto indicato dalla norma
CEI 64-8 ff. 1917 e 1920 cap. 24 e 54.
Il dispersore ed i conduttori di protezione delle masse devono garantire una resistenza totale RA [] uguale od inferiore al
valore indicato al punto precedente della presente relazione.
Si fa presente che la struttura è già munita di un impianto di terra e che le nuove utenze verranno collegate all’impianto
esistente, previa misura della resistenza di terra come già specificato e lo stesso dovrà sottostare alle specifiche di seguito
riportate.
5/9
Conduttore di terra
Il conduttore di terra deve essere realizzato mediante corda di rame di sezione pari ad almeno 32 mm2, protetta
meccanicamente e contro la corrosione.
Le giunzioni fra il conduttore di terra ed il dispersore devono essere ispezionabili e realizzate con saldatura forte o autogena o
con robusti morsetti (garantendo una superficie di contatto  200 mm2) o manicotti che assicurino una contatto equivalente a
quello della saldatura. Esse inoltre non devono danneggiare né i dispersori, né i conduttori di terra.
Collettore o nodo principale di terra
Deve essere costituito da un morsetto o da una barra e ad esso devono essere collegati:
- i conduttori di terra;
- i conduttori di protezione;
- i conduttori equipotenziali principali;
- l'eventuale conduttore di messa a terra di un punto del sistema.
Sul conduttore di terra deve essere previsto un dispositivo di apertura in posizione accessibile, combinato con il collettore di
terra e manovrabile solo con attrezzo, per permettere la misura della resistenza di terra.
Conduttori di protezione
La sezione minima dei conduttori di protezione può essere scelta in relazione alla sezione del conduttore di fase secondo la
seguente tabella, premesso che il conduttore di protezione è costituito dello stesso materiale del conduttore di fase ed è posto
lungo la stessa linea di questo:
S < 16
Sp = S
16 < S< 35
Sp = 16
S > 35
Sp = S/2
dove
S = sezione del conduttore di fase [mm2]
Sp = sezione minima del corrispondente conduttore di protezione [mm 2]
Si precisa, inoltre, che quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua
sezione non deve essere inferiore a:
- 2.5 mm2 se con protezione meccanica;
- 4 mm2
se senza protezione meccanica.
Il conduttore di protezione comune a più circuiti deve essere dimensionato in funzione del conduttore di fase avente sezione
maggiore.
I conduttori di protezione possono essere costituiti da:
- anime di cavi multipolari;
- cavi nudi o cavi unipolari che fanno o non fanno parte della stessa conduttura dei conduttori attivi;
- involucri metallici di apparecchiature costruite in fabbrica, schermi ed armature di alcuni cavi quando sia assicurata la
continuità elettrica mediante protezione contro il danneggiamento meccanico, chimico ed elettrochimico; sia assicurata una
conduttanza almeno pari a quella risultante per il corrispondente conduttore di protezione; sia possibile la connessione in punti
predisposti di altri conduttori di protezione;
- rivestimenti metallici ed armature di cavi, tubi protettivi e canali metallici, solo quando è assicurata la continuità
elettrica mediante protezione contro il danneggiamento meccanico, chimico ed elettrochimico ed una conduttanza almeno pari
a quella risultante per il corrispondente conduttore di protezione.
6/9
E' opportuno precisare che le tubazioni metalliche contenenti sostanze infiammabili (es. gas, gasolio, ecc.) non devono essere
utilizzate come conduttori di protezione.
Conduttori equipotenziali
a) Conduttori equipotenziali principali:
devono avere sezione  alla metà di quella del conduttore di protezione principale di sezione maggiore, con un minimo
di 6 mm2 se il conduttore è in rame, la sezione massima può essere 25 mm2.
b) Conduttori equipotenziali supplementari:
- connessione di due masse (parti conduttrici facenti parte dell'impianto elettrico): sezione  di quella del conduttore di
protezione di sezione minore;
- connessione di massa a massa estranea (parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico): sezione  alla
metà della sezione del conduttore di protezione della massa;
- per altre possibili connessioni e, comunque, in ogni caso: sezione  2.5 mm2
se con protezione meccanica, 
4mm2 se senza protezione meccanica.
I Progettisti
7/9
Quadro:
Tavola:
Impianto: Progetto Impianto Elettrico
Cliente:
Descrizione Quadro:
Resistenza di terra: 10 []
C.d.t. % Max ammessa: 4 %
Quadro Generale
Sigla Arrivo:
QG 01 Generale quadro
Sistema di distribuzione: TT
Circuito
Apparecchiatura
Icc di barratura: 4,621 [kA]
Corto circuito
Lunghezza  Lunghezza max
C.d.t. % con Ib C.d.t. max
Icc max  P.d.I.
Sezione
2
[ mm ]
L
L
C.d.t.%
max con Ib
[m] [m]
Tipo
Distribuzione
[%]
Sovraccarico
I t K S
2
FASE
Sigla
utenza
Tensione: 230 [V]
2
2
Ib  In  Iz
2
NEUTRO
2
2
2
2
Test
If  1,45 Iz
PROTEZIONE
2
2
2
2
Id
P.d.I.
Icc
max
I di
Int. Prot.
I gt
Fondo
Linea
I t max
Inizio
Linea
KS
I t max
Inizio
Linea
KS
I t max
Inizio
Linea
KS
[ A]
[ kA ]
[ kA ]
[ A]
[ A]
[AS]
2
[AS]
2
[AS]
2
[AS]
2
[AS]
2
[AS]
0,03
6
4,62
0,03
4,99
---
---
---
---
---
---
63
63
---
82
---
SI
2
Ib
In
Iz
If
[ A] [ A] [ A] [ A]
1.45Iz
[ A]
QG 01
Generale
quadro
---
---
---
0,49
5SL65637BB
QG02 Luci a
soffitto
2(1x2,5)+(1PE2,5)
30
89
1,71
5SU13531KK10
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,82
8.887
82.656
8.887
82.656
0
127.806
5,797
10
16
13
23
SI
QG03 Luci a
parete
2(1x2,5)+(1PE2,5)
30
89
1,71
5SU13531KK10
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,82
8.887
82.656
8.887
82.656
0
127.806
5,797
10
16
13
23
SI
QG04 Luci
Emergenza
2(1x1,5)+(1PE1,5)
30
132
1,31
5SU13531KK10
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,71
8.887
29.756
8.887
29.756
0
46.010
2,415
10
12
13
17
SI
QG05 Linea
Prese
2(1x4)+(1PE4)
30
56
2,42
5SU13531KK20
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,88
12.554
211.600
12.554
211.600
0
327.184
14
20
26
26
37
SI
QG06
Ventilatori
Bagni
2(1x1,5)+(1PE1,5)
20
333
0,71
5SU13531KK10
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,8
8.887
29.756
8.887
29.756
0
46.010
0,966
10
14
13
20
SI
QG07
pompa di
calore
2(1x6)+(1PE6)
10
60
1,15
5SL65257BB+5SM23230 Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,97
21.612
476.100
21.612
476.100
0
736.164
19
25
27
33
39
SI
QG08 kit
idronico
2(1x6)+(1PE6)
10
60
1,15
5SL65257BB+5SM23230 Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
6
4,48
0,03
4,97
21.612
476.100
21.612
476.100
0
736.164
19
25
27
33
39
SI
QG09
Serbatoio
2(1x4)+(1PE4)
10
64
1,12
6
4,48
0,03
4,95
11.005
211.600
11.005
211.600
0
327.184
13
16
21
21
30
SI
5SU13531KK16
Monofase L1+N
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
8/9
Quadro:
Tavola:
Impianto: Progetto Impianto Elettrico
Cliente:
Descrizione Quadro:
Resistenza di terra: 10 []
C.d.t. % Max ammessa: 4 %
Quadro Generale
Sigla Arrivo:
QG 01 Generale quadro
Sistema di distribuzione: TT
Circuito
Apparecchiatura
Icc di barratura: 4,621 [kA]
Corto circuito
Lunghezza  Lunghezza max
C.d.t. % con Ib C.d.t. max
Icc max  P.d.I.
Sezione
2
[ mm ]
QG10 kit
valvole unità
interne
2(1x1,5)+(1PE1,5)
L
L
C.d.t.%
max con Ib
[m] [m]
20
132
Tipo
[%]
1,05
5SU13531KK10
Distribuzione
Sovraccarico
I t K S
2
FASE
Sigla
utenza
Tensione: 230 [V]
2
2
Ib  In  Iz
2
NEUTRO
2
2
2
2
If  1,45 Iz
PROTEZIONE
2
2
2
2
Id
P.d.I.
Icc
max
I di
Int. Prot.
I gt
Fondo
Linea
I t max
Inizio
Linea
KS
I t max
Inizio
Linea
KS
I t max
Inizio
Linea
KS
[ A]
[ kA ]
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[ A]
[ A]
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2
[AS]
2
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2
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2
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2
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[ A] [ A] [ A] [ A]
6
4,48
0,03
4,8
8.887
29.756
8.887
29.756
0
46.010
2,415
Monofase L1+N 0,03 - Cl.
AC
Test
2
Ib
In
10
Iz
12
If
13
1.45Iz
[ A]
17
SI
9/9