la Repubblica MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011 GENOVA GENOVA ECONOMIA ■ XII MASSIMO MINELLA L’ANNUNCIO NUOVA SOCIETÀ OPERATIVA CON SEDE A SHANGAI Costa Crociere, sempre italiana da oggi un po’ più cinese S Foschi Onorato Canavese EMPRE italiana, ma anche un po’ più cinese, Costa Crociere. La compagnia genovese, primo gruppo turistico italiano, ha deciso di consolidare la sua presenza in Asia attraverso la costituzione di una “Wofe-wholly-owned foreign enterprise”, vale a dire una società di completa proprietà estera, la prima nel settore. La nuova società avrà sede a Shanghai, porto di partenza delle navi Costa in Cina, e offrirà servizi finanziari e commerciali alle agenzie di viaggi locali e ai passeggeri, come attività di marketing, biglietteria e incassi. «Siamo orgogliosi di essere la prima compagnia di crociere a creare una wofe in Cina — spiega Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere — Dal 2006, quando Costa è stata la prima compagnia a entrare nel mercato crocieristico cinese, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità governative locali per spingere continuamente lo sviluppo dell’industria delle crociere, e per fare da pionieri nell’aprire nuove rotte e opportunità in questo settore». «In quanto operatore principale del mercato e compagnia di crociera votata all’innovazione, — aggiunge Gianni Onorato, direttore generale di Costa Crociere — cerchiamo sempre nuovi modi di operare, nuovi itinerari da proporre e nuove esperienze di crociera da offrire ai nostri ospiti cinesi». Nel frattempo, tornando in Italia, per la prima volta il Palacrociere di Savona ha ospitato la scorsa settimana l’ultima arrivata in casa Costa, la Voyager. A bordo 400 passeggeri partiti per Sharm El Sheik, nel Mar Rosso. Venerdì, infine, primo scalo a Savona di Costa Favolosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ansaldo T & D, operazione Albania energia per sostenere il rilancio dei Balcani DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CALANDRI TIRANA — Nel futuro energetico dei Balcani ci sono Genova e l’Ansaldo T&D, che nei giorni scorsi ha inaugurato la Sottostazione elettrica di Tirana 2. Si tratta di un progetto costato 25 milioni di euro che permette ora di garantire la trasmissione di energia dal Montenegro alla Grecia, e in tutta l’Albania gestisce e distribuisce quella di tre idrocentrali. A Kashar, a una decina di chilometri dalla capitale del Paese delle Aquile, a metà della direttrice Tirana-Durazzo, su di una superficie di otto ettari, la Sottostazione è stata realizzata da Ansaldo Toshiba e Carlo Gavazzi Im- pianti secondo i tempi previsti: l’ordine è di tre anni fa, l’inizio dei lavori del settembre 2009, da luglio il complesso ha cominciato a funzionare. Un’opera di Inaugurata a Tirana la sottostazione della nuova centrale: investiti 25 milioni straordinaria importanza per l’Albania, come ha confermato il primo ministro Sali Berisha durante l’inaugurazione, cui hanno preso parte anche l’ambasciatore italiano Saba D’Elia, il direttore della Cooperazione Italiana in Albania, Aldo Sicignano, il presidente di Ansaldo T&D, Sihigeo Mijahara, e il vice-presidente Angelo Scalone, i vertici di Ost (il Sistema di trasmissione albanese) e della società Carlo Gavazzi Impianti, il vice-ministro albanese dell’energia Sokol Dervishaj, il sindaco di Tirana, Lulzim Basha, e il vice-sindaco del capoluogo ligure, Paolo Pissarello. Il project manager è un altro genovese, Adriano Anselmi. La Sottostazione di Tirana 2 rientra nel programma per la ristrutturazione e il potenziamento del sistema elettrico albanese: la Cooperazione Italiana allo Sviluppo ha stanziato circa 90 milioni di euro con l’obiettivo di adeguare il sistema agli standard europei ed integrarlo con la rete elettrica balcanica. Oltre ai progetti per la costruzione della linea elettrica ad alta tensione Elbasan-Tirana (opera completata) e del Centro di Dispaccio e Telecontrollo della rete elettrica (opera in fase di realizzazione), l’avviamento della sottostazione di Tirana 2 rappresenta un’altra infrastruttura strategica ideata e completata nel quadro di questo ambizioso programma. Visto il buon risultato conseguito a Kashar, ci sono buone ragioni per credere che Ansaldo T&D voglia continuare ad investire nei Balvani, e breve possa aprire un ufficio proprio a Tirana. © RIPRODUZIONE RISERVATA