SALVIA (Salvia officinalis L.) Nomi dialettali: erba gobba, erba muscatella, erba sacra, erba salvia, gintilgalla, jerbedai tais, sàlevia, salvia degli uccelli, savia bastarda, selvia, tè di Grecia. La pianta: La Salvia è una pianta suffruticosa perenne, alta fino a 10 cm, con fusti molto ramificati e legnosi alla base. Le foglie sono picciolate ed hanno una forma ovale-lanceolata, molto pelose; sono di colore verde-grigiastro e, se stropicciate, emanano un odore caratteristico. I fiori, di colore violaceo, sono riuniti in infiorescenze e sono asimmetrici. I frutti si formano alla base dei fiori e contengono dei minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro. Habitat: coltivata; raramente inselvatichita. Proprietà: La fama del valore medicinale di questa pianta è riconosciuta fino dall'antichità; ma essendo molto usata nei cibi, nei condimenti, nei liquori, non le si dà quel valore che merita. La salvia svolge un'azione astringente sulle gengive sanguinanti ed irritate, regolarizza il flusso mestruale, riduce l'eccessiva sudorazione delle mani e delle ascelle. Le foglie fresche si strofinano sui denti per sbiancarli. La droga aumenta l'appetito e facilita la digestione. La droga: foglie e sommità fiorite. Tempo balsamico: Le foglie si raccolgono, ben sviluppate, da aprile a luglio; le sommità fiorite in maggio-agosto. Preparazioni e dosi: « Si fa l'infuso dai 30-40 gr. [di salvia] in un litro d'acqua, per ridurre i sudori di tisici e dei reumatici, per stimolare le funzioni del cuore e la circolazione del sangue. Quale gargarismo serve nell'angina, nelle affezioni di bocca e di tutto l'apparato respiratorio, come pure nella tosse e nei catarri. Il the si lascia riposare per mezz'ora, prima di prenderlo. Per uso esterno, si usa l'impacco di foglie nei tumori e ulceri ai piedi e alle ascelle. Carbonizzando una corteccia di pane, ridotta in polvere, e mescolandovi polvere di foglie di salvia, si ottiene un ottimo dentifricio. Anche i bagni, fatti con le foglie di salvia macerate nell'acqua, rinforzano il tessuto muscolare. » [Le Erbe Medicinali di Frate Atanasio] Infuso Salvia officinalis, folia siccata 20 g Acqua bollente 1.000 g Lasciare infondere per 15 minuti, colare spremendo il residuo, zuccherare a volontà. Somministrare 200 ml tre volte al giorno. Tintura 20 g in 100 ml di alcool 65°. Macerare per sei giorni. Gocce XXX-XL pro dose, per tre volte al giorno in acqua. www.ilgiardinodeisemplici.eu 1/2 Uso culinario: La salvia ha un aroma che si accosta a formaggi, funghi, carne di manzo e maiale, noci, minestre. Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso: L'uso nei bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non è raccomandato. Le preparazioni di salvia, da assumere per via orale, non dovrebbero essere prese per più di 2 settimane. Le preparazioni di salvia, da assumere attraverso la mucosa orale (oromucosale), non dovrebbero essere prese per più di 1 settimana. Le applicazioni di salvia per via cutanea, non dovrebbero essere protratte per più di 2 settimane. L'assunzione orale dei preparati a base di foglie di salvia con i medicinali che agiscono tramite recettori GABA (es. barbiturici, benzodiazepine) non è raccomandato. L'uso di preparati a base di salvia, può ridurre la capacità di guidare i veicoli e di usare i macchinari. La letteratura riporta che, a seguito di un sovradosaggio corrispondente all'assunzione di più di 15 g di foglie di salvia, si è verificata la seguente sintomatologia: senso di calore, tachicardia, vertigini e convulsioni epilettiche. Bibliografia “Le Erbe Medicinali Di Frate Atanasio”, Padre Atanasio Cristofori “Piante officinali italiane”, Giuseppe Lodi, Edagricole, 1978 “Nuovo erbario figurato”, Giovanni Negri, Hoepli, 1979 “L'erborista moderno”, Marzio Pedretti, Erboristeria Domani-Libri, 1980 “Piante medicinali nella terapia medica”, Giuseppe Penso, OEM, 1983 www.ilgiardinodeisemplici.eu 2/2