Nome comune: Salvia
Nome scientifico: Salvia officinalis
Famiglia: Labiatae
Pianta: E' un arbusto perenne, piccolo con caule eretto
molto ramificato e rami diritti alto fino a 70 cm.
Fusto: fusto ramoso
Foglie: le foglie sono ovali, rugose. sono grigio-tomentose, bislunghe-lanceolate e
persistenti in inverno.
Fiori: i fiori sono riuniti in glomeruli di 3-4. Il calice è persistente, tuboloso
campanulato, con due lobi, la corolla è di colore violaceo, tubolare
Frutti: Si formano alla base dei fiori e contengono i minuscoli semi ovoidali di colore
marrone scuro.
Coltivazione: E' coltivata in po’ ovunque negli orti, fino al piano submontano, in
tutta Italia.
Riproduzione: Seminare all’inizio della primavera, coperto, a 18°C; la germinazione
avviene dopo 1-2 settimane. Oppure seminare in tarda primavera in campo aperto,
quando la temperatura rimane sopra i 7°C. la germinazione richiede 2-3 settimane.
Diradare successivamente i germogli. Generalmente però la riproduzione avviene per
talea erbacea fatta radicare in terriccio sabbioso. Quando sono sufficientemente
sviluppate, trapiantare in vasi o terra piena, in posizione soleggiata, in substrato
leggermente calcareo e ben drenato.
Parassiti e malattie: La salvia non teme la siccità, ma teme i ristagni d'acqua, in
presenza dei quali le sue foglie anneriscono.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche: le foglie di salvia vengono molto usate in
cucina, per aromatizzare i cibi e facilitarne la digestione.
Vengono comunemente impiegate per condire pasta e gnocchi al burro, per preparare
sughi, carni arrosto e in umido, pesci, legumi, oli e aceti aromatici. Le foglie possono
essere fritte in pastella.
Proprietà terapeutiche: digestive, colagoghe, bechiche, espettoranti, tonico-stimolanti,
antisettiche. Per uso esterno, come antinfiammatorio nelle infiammazioni del cavo
orale.