Come Affrontare il Marciume Radicale

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Debby Carosi
Presenta
Come Affrontare il Marciume Radicale
Metodi Per
Riconoscere e Curare
Questo Terribile Killer
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Come Affrontare il Marciume Radicale
Il problema più temuto dagli appassionati di bonsai è il marciume radicale e in questo
report ti spiego come affrontarlo ma soprattutto come risolverlo.
I primi sintomi di un problema alle radici colpiscono la vegetazione: germogli cresciuti
normalmente tutto ad un tratto diventano molli, marciscono e poi di seccano.
Dalla punta dei rami il marciume si sviluppa verso l'interno, e quando ci si rende conto
della gravità della situazione, spesso è già troppo tardi.
Come riconoscere il marciume prima ??
Nel caso di alberi sani, ben ramificati, cresciuti senza problemi negli anni precedenti, la
principale causa di marciume è l'invecchiamento del terreno: perdendo la loro struttura i
granuli si sono disfatti e l'aria non circola più liberamente.
È facile controllare se un terreno è invecchiato: si cerca di infilare un bastoncino, come
quelli che vengono utilizzati per il trapianto; se non penetra facilmente nel terreno o se
rimane sporco di fango quando lo si toglie, è bene trapiantare l'albero o almeno prestare
molta attenzione alle innaffiature per evitare il marciume delle radici.
Se l'albero è vecchio e ben ramificato e se la stagione lo permette, ti consiglio di
pensare subito al trapianto: pur cercando di mantenere il terreno adeguatamente umido
(senza eccedere nell'acqua da innaffiatura), rischieresti di far perdere all'albero molti
rami sottili.
Se la stagione non fosse quella adeguata per il trapianto, è possibile spostare l'albero in
un vaso più grande, con un buon strato di drenaggio, eliminando alcune parti di terra
vecchia vicino alle radici grosse e sostituendola con della terra nuova, più porosa.
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Se invece tu notassi un principio di marciume sulle foglie, la soluzione è
obbligatoriamente più drastica.
Come prima cosa devi defogliare la pianta, sempre che le foglie siano già mature (circa
alla fine della primavera).
Poi si toglie l'albero dal vaso e si lavano le radici con acqua a pressione.
Preparati una forbice ed un tronchese per radici ben affilati e puliti, un barattolo di
pasta cicatrizzante e degli ormoni radicanti.
Inizia il lavoro: tutte le radici marce sono da potare fino a che non appare l'interno
biancastro (le radici marce all'interno sono di colore nero, sono deboli e si sfilacciano
facilmente).
Una volta che hai eliminato le radici marce, devi assolutamente proteggere i tagli più
grossi con il mastice.
Solo successivamente devi preparare un vaso abbastanza grande da contenere il ceppo
delle radici; disponi sul fondo del vaso un generoso strato di drenaggio (graniglia grossa)
ed uno strato di sabbia grossolana di fiume (di granulometria non inferiore ai 2mm).
Poni sopra, il ceppo di radici precedentemente nebulizzato con acqua contenente
ormoni radicanti, e copri con altra sabbia di fiume.
Non premere eccessivamente la sabbia, fallo soltanto con le mani ed in maniera
delicata.
Poi innaffia abbondantemente.
Per ultimo devi trovare una collocazione all'albero, tale che il vaso possa ricevere il sole
(il calore stimola l'attività delle radici) ma la chioma sia all'ombra.
Non innaffiare più la terra fino a quando essa non apparirà asciutta. Dovrai nel
frattempo soltanto nebulizzare il fogliame con semplice acqua, anche più volte al
giorno.
Se tutto va bene e la pianta non era già troppo avanti con il marciume, dovrebbero
spuntare germogli nuovi entro tre settimane.
Trascorse altre tre settimane dallo spuntare dei nuovi germogli, puoi riabituare
gradualmente la pianta al sole e puoi iniziare a utilizzare un concime leggero e molto
diluito.
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Indicazione importante per la terra
Sebbene venga raccomandato in ogni manuale sui bonsai, l'operazione di setacciare la
terra prima dell'uso, viene spesso e solitamente trascurata dai principianti e non solo.
La granulometria che non devi utilizzare assolutamente è quella inferiore al millimetro:
si tratta di polvere e non consente la respirazione delle radici.
Le granulometrie da 2 mm a 7 mm vanno utilizzate a seconda del vaso in cui si pianta
l'albero: più grande è il vaso, maggiore è la granulometria da utilizzare.
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