AGLIO - Allium Sativum L. aromatiche Famiglia: Liliaceae Specie: Allium sativum L. Francese: ail; Inglese: garlic; Spagnolo: ajo; Tedesco: Knoblauch Caratteristiche L'aglio è una pianta erbacea aromatica e perenne appartenente alla famiglia delle Liliacee. Viene coltivata annualmente per i suoi bulbi sotterranei suddivisi in piccoli spicchi molto utilizzati in cucina e per le proprietà antisettiche e rinfrescanti. Origine e Diffusione La pianta dell'aglio è originaria della Cina ed è diffusa in tutto il mondo. L’aglio essiccato macinato ed in granuli che troviamo sul mercato proviene per la maggior parte dalla Cina e dall'India. Viene coltivata in tutta Italia e cresce bene in terreni fertili e ben drenati. Non sopporta i terreni umidi nei quali, infatti, è più probabile che venga colpita da malattie fungine. Coltivazione L'aglio è una pianta perenne ma annua in coltura. Il terreno deve essere lavorato normalmente a una profondità di 25-30 cm, e quindi sminuzzato. Nella rotazione delle colture molto spesso l'aglio segue il grano. Non deve essere preceduto da cipolla, carota e da colture ortive. I bulbilli più grossi e sani devono essere interrati in autunno nelle zone a clima mite e all'inizio della primavera nelle zone fredde e umide. Inoltre, in autunno deve essere interrato l'aglio rosa, da consumare fresco in primavera, e all'inizio della primavera l'aglio bianco che può essere conservato. Si seminano i bulbilli (spicchi) a file distanti tra loro circa 30-50 cm lasciando circa 10-15 cm tra ogni pianta. Essi devono essere piantati ad una profondità di circa 4-5 cm, ricordando di rivolgere la punta verso l'alto. La concimazione deve essere effettuata nel periodo primaverile con concimi a lenta cessione trivalenti (con percentuali di potassio elevate). La concimazione dell'aglio è esclusivamente minerale: quella organica può causare gravi problemi e deve essere effettuata nella coltura precedente. Il fosforo e il potassio vanno apportati durante la preparazione del terreno, mentre l'azoto va distribuito in copertura, in due interventi. In genere l'aglio non richiede annaffiature in quanto la normale quantità di pioggia è sufficiente per soddisfare le esigenze della pianta. Ha bisogno di irrigazione solo in caso di prolungata siccità. Raccolta e conservazione La raccolta viene effettuata quando le foglie sono completamente secche, solitamente nei mesi di luglio-agosto. Estirpare le piante e lasciare i bulbi ad essiccare sul terreno al sole per circa una settimana. Evitare però che i bulbi si bagnino con la pioggia e, se il terreno è non è ben asciutto, disporlo sopra cassette di legno. In climi particolarmente umidi si consiglia di ritirarlo durante le ore notturne in un locale asciutto. In seguito i bulbi vengono ripuliti dalle tuniche più esterne, sporche, rotte o annerite, si tagliano le radici e si fanno trecce di 20-30 bulbi, oppure si tagliano le foglie e si mettono i bulbi in contenitori. Devono essere conservati in luogo fresco e ventilato in cassette o appesi intrecciati nelle tipiche “reste”. Avversità e parassiti Danni possono essere provocati da gelate e grandinate, oltre che da stress o carenze idriche. Tra i parassiti di tipo biotico si possono riscontrare alcuni virus (più dannoso è il virus del mosaico), micosi (peronospora, muffa grigia, elmintosporisi, ruggine, alternariosi, Aspergillus), insetti (Hylemia antiqua, Suilla lurida, Brachycerus albidentatus) e nematodi (Dytilenchus dipsaci). Usi gastronomici L'aglio è uno degli ingredienti di più largo impiego: per piatti di pesce, carne, sughi e condimenti non può mai mancare in cucina. I bulbilli vengono usati fin dall’antichità come condimento di cibi. Utilizzati, crudi, in insalate o aggiunti a sughi, stufati, piatti di pesce o verdure. Molto impiegati anche nella preparazione di insaccati (salame all’aglio) e nell’industria conserviera per antipasti sott’olio e sott’aceto. Proprietà terapeutiche: antielmintiche contro gli ascaridi e gli ossiuri, ipotensive, espettoranti, digestive, carminative, antisettiche, ipoglicemizzanti. Dall'aglio si può estrarre anche un olio (60 g da 100 kg di bulbi), di color giallo-bruno, contenente composti solforati tra cui il più importante è il bisolfuro di allile da cui si ottiene un battericida, l'allicina. Notizie e curiosità La pianta dell'aglio produce fiori di bell'aspetto, ma dal profumo forte ed acre. L'origine dell'aglio è molto antica: in un erbario cinese, risalente a 5.000 anni fa già si parla di questa pianta miracolosa, che "varie forme dolorifiche attenua". Da alcuni papiri egizi si apprende che gli addetti alla costruzione delle piramidi mangiavano grandi quantità di aglio, ritenuto di "giovamento alla salute ed alla forza fisica", mentre è noto che gli antichi Greci usavano la pasta di aglio per combattere asma e raffreddore. Furono i Crociati a contribuire alla diffusione dell'aglio in Europa, dove venne a lungo considerato una sorta di panacea, rimedio contro la peste ma anche antidoto contro la "possessione diabolica": la credenza popolare, del resto, assegnava all'odore forte e minaccioso di questa pianta la proprietà di respingere i vampiri o di tenere lontano il malocchio. Ricette AIOLI Ingredienti per 6 persone: aglio tritato (6-7 spicchi) 3 tuorli d’uovo Olio d’oliva extravergine Sa e pepe Preparazione: Ponete l’aglio, tritato finissimo e senza il germe, in una terrina, unite un pizzico di sale, i tuorli a temperatura ambiente ed amalgamate brevemente con l’ausilio di un mestolo di legno. Lasciate riposare 5 minuti. Unite poco dopo un bicchiere e mezzo d’olio d’oliva extravergine, girando nello stesso senso, un pizzico di pepe (se gradito) e lavorate finché la salsa è sostenuta. Ottima per pesce, carne, insalate, questa salsa si può preparare anche nel mixer. PASTA ALLA ROUILLE Per la rouille Ingredienti per 4 persone: Aglio tritato: 3 spicchi Zafferano: 1 bustina 2 tuorli d’uovo Olio d’oliva extravergine Sale e pepe Per la pasta Ingredienti per 4 persone: Tagliatelle all’uovo: 350 g Cozze e vongole: 500 g Code di gamberetti a calamaretti: 200 g 3 spicchi d’aglio e basilico Panna liquida 1 dl Olio d’oliva extravergine Sale e pepe Preparazione: la rouille, tipica salsa provenzale, è ideale per accompagnare minestre, pesci, crostacei e molluschi, nonché, come in questo caso, per condire una raffinata pasta. A discrezione, per servirla col pesce, si può ispessire con una patata lessa. Per fare la rouille, all’aglio tritato finissimo amalgamate in una terrina un pizzico di sale, uno di pepe, lo zafferano e i tuorli, sino ad ottenere un composto fluido che lascerete riposare dieci muniti. Incorporare goccia a goccia al composto un bicchiere d’olio, girando con il mestolo (o con la frusta) sempre nello stesso senso. Pulite i calamaretti. Lavate e nettate cozze e vongole: fatele aprire in padella, con un velo d’olio, a fuoco basso. Sgusciatele lasciando in padella l’acqua da loro rilasciata, dopo averla filtrata: unitevi i molluschi, i gamberetti ed i calamaretti, due cucchiai d’olio, la panna, cinque cucchiai di ruoille, una ciocca di basilico tritato e l’aglio. Fate ritirare adagio sino a che otterrete una salsa oleosa: dosate quindi sale e pepe. Nel frattempo avrete messo a cuocere le tagliatelle, che dovrete scolare molto al dente: passatele brevemente in padella, dopo aver tolto l’aglio, e servitele immediatamente