BOSCOINCITTÀ 16 IL GIARDINO ACQUA D’ Alisma plantago-aquatica L. Mestolaccia Piantaggine d’acqua Erbacea perenne I Famiglia: Alismataceae I Diffusione: 0-1.500 m I Fioritura: maggio-settembre I Riproduzione: seme I Utilizzi: proprietà farmacologiche I l nome del genere deriva da una parola d’origine celtica che si riferisce all’acqua; il nome della specie fa riferimento alla piantaggine, Plantago major alla quale le sue foglie assomigliano. È una pianta polimorfica, ovvero che può assumere diverse forme a seconda dell’ambiente di crescita; distribuita in tutto l’emisfero boreale, cresce ai bordi delle acque dolci poco profonde, sul fondo dei fossi, nelle paludi e nelle risaie con fusto e foglie fornite di tessuti aeriferi per favorire la vita in immersione; si sviluppa bene ovunque ma fiorisce solo se posta in pieno sole. I fiori ermafroditi, di color bianco rosato, appaiono su rami verticillati, si aprono nelle prime ore del pomeriggio per poi richiudersi sul far della sera; secernono goccioline di nettare per attirare gli insetti che si ricoprono di polline favorendo l’impollinazione. Se il fiore non emerge dall’acqua può esserci autoimpollinazione. Tutta questa fatica per ottenere il frutto, costituito da un achenio galleggiante che, trasportato dalle acque, cercherà il luogo migliore per germinare (disseminazione idrocora). La pianta è alta da 30 a 90 cm ed è dotata di un corto rizoma tuberiforme che secondo alcuni è commestibile. Si dissemina abbastanza facilmente spontaneamente ed è quindi comune nelle acque poco profonde e poco mosse, sul fondo delle risaie dove il coltivo è poco fitto. Se si aguzza lo sguardo, la si può notare soprattutto durante il periodo della fioritura in quanto le sue infiorescenze leggere formano una sorta di nebbiolina. Nel Bosco è comune nelle risaie, mentre al Parco delle Cave è segnalata lungo il Cavo Parea nei pressi della via Caldera. Testo a cura dei volontari Fiori del tempo libero Marzo 2009