08 L’AMBIENTE Lavanda, panacea mediterranea Una pianta antica dai multiusi curativi... di Gerardo D’Acunto un’azione espettorante e fluidificante, per cui può essere impiegata per combattere tossi, bronchiti e laringiti. Altre sostanze contenute nell’olio essenziale di lavanda sono utili per calmare le coliche, per eliminare gas e gonfiori intestinali e per attenuare la nausea da indigestione. La lavanda è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate: perenne, rustica e resistente, sempreverde, alta da 40 a 100 cm. Le foglie sono piccole e opposte, lanceolate, intere. I fiori di colore viola porpora sono piccoli (8-12 mm) raccolti in spighe terminali e si presentano sulla pianta nel periodo del solstizio d’estate (fine giugno). La corolla presenta un labbro superiore bilobato e uno inferiore trilobato. Le varietà vera e latifolia crescono allo stato spontaneo nelle zone mediterranee assolate, il suo fusto è legnoso alla base. La qualità hybrida è invece una varietà esclusivamente coltivata. I fiori vengono raccolti al mattino, con tempo caldo e secco, e vengono subito distillati per corrente di vapore o essiccati in ambiente ventilato e in ombra. La resa del prezioso olio essenziale varia dalle varietà: Lavanda ibrida: kg 65 per un litro di olio essenziale. Lavanda officinale: kg 120 di fiori per un L’Aromatario litro di olio essenziale. Lavanda spica: kg 145 di fiori per un litro di olio essenziale. La lavanda e il suo olio essenziale vengono impiegati fin dall’antichità per il loro profumo e per le loro numerose azioni sia sul corpo che sulla psiche. Le innumerevoli indagini chimiche sull’olio essenziale di lavanda hanno messo in evidenza un gran numero di componenti, ognuno con una precisa e specifica azione farmacologia sull’organismo umano. Fra questi sono importanti il linalil acetato, il linaiolo, il lavandulil acetato, il lavandulolo, il cineolo. Alcune di queste sostanze conferiscono alla lavanda un effetto calmante che la rende utilizzabile in casi d’insonnia, irritabilità, mal di testa, emicranie e depressione lieve. Questo effetto rilassante la rende efficace in alcuni casi di asma, specialmente quando la componente nervosa sia molto spiccata. Contro le affezioni che colpiscono l’apparato respiratorio, la pianta sviluppa L’olio essenziale di lavanda è un ottimo rimedio da pronto soccorso, essendo fortemente antisettico e cicatrizzante per applicazioni su scottature, ferite, piaghe, punture d’insetti ecc. La leggenda vuole che i guantai di Grasse, in Provenza, che usavano l’olio di lavanda per profumare i loro pellami, fossero addirittura immuni dalla peste. Bisogna ricordare, infine, che l’olio essenziale di lavanda svolge un’efficace azione repellente sugli insetti e può essere quindi adoperato non solo per allontanare mosche e zanzare che ci infastidiscono nelle nostre abitazioni e nei luoghi di soggiorno all’aperto ma anche per tenere gli insetti dannosi lontani dalle nostre amate coltivazioni. Oggi, questa pianta entra di prepotenza non solo nei giardini e nei cassetti della biancheria, nella cosmesi e nella medicina, ma persino in cucina: il suo aroma può infatti essere felicemente mischiato a quello del vino rosso. I fiori di lavanda si usano anche per aromatizzare le marmellate, per profumare l’aceto o, mescolati ad altre erbe, per insaporire gli stufati. Infine, gli stessi fiori possono anche essere canditi. Dott. Gerardo D’Acunto Biologo - Specializzato in Scienza e Tecnica delle Piante Medicinali [email protected] 09 BIBLIOGRAFIA: Atanassova-Shopova S, Roussinow KS (1970) On certain central neurotropic effects of lavander essential oil. Bull Inst Physiol Buchbauer G, Jirovet L, Jager W, Dietrich H, Plank C, Karamat E (1991) Aromatherapy: Evidence for sedative effects of the essential oil of lavander after inhalation. Z. Naturforsch Caratteristiche delle diverse varietà: Lavanda ibrida: Lavandula hybrida Lavanda vera: Lavandula officinalis Lavanda spica: Lavandula latifolia La Lavanda vera è chiamata anche Lavanda officinalis o Lavanda angustifolia oppure Lavanda fine; forma dei piccoli ciuffi e i suoi steli di fioritura sono corti e privi di altre ramificazioni. E’ particolarmente indicata per tutti gli usi balsamici, le emicranie e l’uso diretto sulla pelle per pelli grasse. La Lavanda spica è chiamata anche Lavanda latifolia, che vuol dire “a foglie larghe”. I suoi steli di fioritura sono lunghi e possono presentare più spighe di fiori e hanno un odore molto canforato. E’ molto adatta per i massaggi riscaldanti per le tensioni e dolori muscolari. La Lavanda hybrida è nata dalla ibridazione spontanea fra la lavanda vera e la lavanda spica. Si presenta in piante molto grandi con una fioritura molto sviluppata, con una grande resa in olio essenziale. E’ indicata nelle ustioni, punture di insetti e tutti gli usi domestici.