LAVANDA
STORIA
Il termine “lavanda” deriva dal latino lavare, ed infatti i
Romani la utilizzavano per la cura del corpo, nei bagni e ne
ricavavano grandi quantità di olio essenziale.
Per la sua efficacia contro le tarme, veniva sfruttata già 2000
anni fa, quando la si metteva nelle lane e nelle sete
provenienti dall’Oriente.
Ancor prima, gli antichi Egizi adoperavano l’olio alla
lavanda per imbalsamare i morti.
Invece i Greci mostravano diffidenza nell’utilizzo della
pianta, in quanto credevano che nei suoi cespugli si
nascondesse un serpente velenoso. Tale diffidenza, tra
l’altro, pare sopravviva nel linguaggio dei fiori in cui la
lavanda significa appunto “non mi fido”.
Nel Medioevo era considerata un ottimo rimedio contro i
pidocchi, stregonerie e spiriti maligni.
Nel corso dei secoli, oltre che per le sue proprietà
terapeutiche, la lavanda ha trovato anche impiego in cucina,
soprattutto in Francia e in Inghilterra.
Lavanda
Luogo di origine e diffusione – Originaria dell’area
mediterranea, cresce su terreni calcarei, asciutti e soleggiati
del sud dell’Europa. Per la sua essenza è coltivata in Europa
e in America.
Descrizione – Pianta perenne, sempreverde, è un arbusto
legnoso, alto dai 15 ai 60 cm. di altezza. Le foglie sono di
color verde-grigio, strette e allungate. I fiori sono di colore
bluastro, piccoli e disposti in un spiga terminale.
Coltivazione – La coltivazione può iniziare dalla semina per
le specie botaniche, mentre è necessario riprodurre per talea
tutti gli ibridi e le varietà orticole. Facile da coltivare, ha
bisogno di sole e terreno ben drenato. Potare le piante ogni
anno, dopo la fioritura, all’inizio dell’autunno oppure in
primavera, se il clima è freddo e umido.
Tempo di fioritura – Giugno – Luglio.
Parti usate - Principalmente le sommità fiorite, ma anche le
foglie. Le infiorescenze si raccolgono all’inizio della
fioritura, in giugno-luglio, recidendole alla base. Si fanno
seccare, in mazzi, all’ombra e si conservano in recipienti di
vetro al riparo dalla luce o in sacchetti di tela o di carta.
Nome scientifico
Lavanda Spica L.
Famiglia
Labiate
Nome comune
Lavanda, spigo
Uso terapeutico - Le infiorescenze e le foglie della lavanda
sono molto ricche (1%-5%) di un olio essenziale volatile
dalla composizione molto complessa, costituito da vari alcol.
Il più importante di questi è il linalolo, l’essenza responsabile
delle seguenti principali proprietà terapeutiche: sedative e
riequilibranti del sistema nervoso centrale e vegetativo,
digestive, Antireumatiche e antinfiammatorie, antisettiche e
cicatrizzanti, rilassanti e riposanti, sedative, balsamiche.