Fragola
LISTE VARIETALI DEI FRUTTIFERI 2004
Dislocazione dei campi sperimentali
Bolzano
Sondrio Trento
Fragola
Verona
Cuneo
Walther Faedi, Gianluca Baruzzi, Paolo Sbrighi
La fragolicoltura in Italia
La fragola è una specie frutticola notevolmente influenzata dall’ambiente
di coltivazione e i diversi areali fragolicoli nazionali sono caratterizzati da diverse condizioni pedoclimatiche e
quindi presentano un proprio standard varietale. Il calendario di produzione copre ormai l’intero anno: si inizia già a gennaio nelle aree più calde
del Paese (Sicilia) per raggiungere un
picco nei mesi di aprile-maggio, quando si concentrano le produzioni campane, lucane, romagnole e venete, per
poi proseguire in estate (produzioni di
montagna piemontesi e trentine) fino
al tardo autunno con il prodotto delle
colture autunnali veronesi.
Sicilia. La coltura è principalmente
concentrata nell’area di Marsala. Il clima particolarmente mite e la protezione della coltura permettono di ottenere produzioni molto precoci già a partire da dicembre-gennaio. L’impiego di
piante fresche, rispetto alle frigoconservate, è aumentato negli ultimi anni
e attualmente interessa oltre la metà
della superficie; la pianta fresca a radice nuda, di provenienza da vivai spagnoli o polacchi, è quella più diffusa.
Spesso, questo tipo di pianta viene
però messo a dimora in campo troppo
tardivamente, con conseguenze negative su precocità e produttività degli
impianti. Va comunque evidenziato
l’aumento di piante fresche da cime
radicate, in grado di fornire risultati
produttivi anche superiori alle piante
a radice nuda, soprattutto nei mesi di
gennaio e febbraio e se si adottano
piantagioni più precoci (fine settembre). Lo standard varietale siciliano è
dominato, da molti anni, dalla varietà
spagnola Tudla®, mentre Camarosa è
coltivata su superfici molto ridotte.
Calabria. Nella Piana di Lamezia (Catanzaro) si concentra quasi tutta la fragolicoltura calabrese. La coltura protetta da qualche anno ha ormai sostituito quella tradizionale di pieno campo. L’impiego di piante fresche a radice nuda è prevalente in coltura protetta, in quanto consente di anticipare le
produzioni (fine gennaio-febbraio) rispetto alle piante frigoconservate, più
diffuse nelle colture di pieno campo.
Lo standard varietale è dominato dalla
varietà californiana Camarosa.
Sardegna. Nella zona di Arborea
(Oristano) è concentrata la fragolicoltura sarda, la cui produzione è finalizzata al mercato interno dell’Isola. Sono prevalentemente utilizzate piante
frigoconservate della varietà Tudla®.
La protezione della coltura consente
produzioni già a partire dalla prima
metà di marzo.
Basilicata. In regione, la terza in ordine di importanza, gli impianti sono
realizzati in gran parte nel Metapontino, facendo prevalentemente ricorso
alle tradizionali piante frigoconservate messe a dimora a fine agosto-inizio
settembre. In quest’ultima annata vi è
stato un certo aumento delle superfici
coltivate con piante fresche, seguendo
la tendenza in atto in altre regioni fra-
Tabella 1 - Standard varietale delle due principali regioni fragolicole meridionali
Cultivar
Camarosa
Carisma
Chandler
Eris
Miranda
Najad
Pajaro
Paros
Tethis
Tudla
Tud New
Ventana
Altre
1999
19
–
2
5
13
2000
2
–
–
–
22
39
–
2
19
32
4
11
26
1
3
Basilicata (%)
2001 2002
5
–
–
–
–
–
–
–
7
11
3
27
23
9
18
20
25
27
14
1
5
5
2003
–
–
–
–
8
9
26
14
19
19
5
–
0
2004
–
11
22
14
18
6
21
4
4
Campania (%)
2001 2002
59
63
1
1
–
–
–
–
11
2
1999
22
–
1
5
22
2000
39
1
3
–
17
46
–
–
4
31
–
1
6
12
–
8
7
7
–
9
4
5
–
–
1
9
2003
67
2
–
–
–
5
–
–
13
3
9
0
1
2004
70
2
–
–
–
4
–
–
13
–
–
9
2
Fonte: Cso, Ferrrara.
SUPPLEMENTO
Sestola
(MO)
Cesena
Agugliano (AN)
Chieti
Arborea
(OR)
Parete
(CE)
Metaponto
(MT)
Battipaglia
(SA)
Cagliari
Lamezia Terme
(CZ)
Marsala
(TP)
Tipo di coltura:
pieno campo (5 campi)
protetta (12 campi)
autunnale (1 campo)
fuori solo (3 campi)
biologico (1 campo)
golicole meridionali, al fine di anticipare le produzioni. Le aree più fredde
del Metapontino appaiono però piuttosto a rischio a causa delle temperature, spesso molto basse, che si possono verificare nei mesi di febbraio e
marzo. Lo standard varietale metapontino (tabella 1) è ancora dominato dalla vecchia cultivar californiana
Pajaro® (22%), anche se ha fatto registrare un calo del 4% nell’ultimo anno.
Tud New, di origine spagnola, è la seconda varietà del Metapontino, messa
a dimora principalmente come pianta
fresca sostituendo in gran parte gli impianti di Tudla® in forte calo (–13%).
Le varietà italiane Tethis e Paros, sostanzialmente stabili, e Najad®, in leggero aumento, completano la gamma
varietale di questa area. Va evidenziata anche la presenza di limitate superfici coltivate con la nuova varietà californiana Ventana.
Campania. La fragolicoltura è concentrata in due grandi aree: la Piana
del Sele (Salernitano), dove continua
la diminuzione delle superfici ormai in
gran parte coltivate con piante fresche
soprattutto di Camarosa, e l’Agro
Aversano (Napoletano e Casertano),
dove invece la coltura è sostanzialmente stabile e le piante frigoconservate di Camarosa hanno un ruolo dominante sulle piante fresche, anche se
queste ultime sono in continuo aumento (tabella 1). La varietà Tethis
mantiene un ruolo importante soprattutto per produzioni tardive in autunno facendo ricorso a piante frigoconservate di grosse dimensioni.
A
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
23
Fragola
Centro Italia. La coltura della fragola
ha un ruolo piuttosto limitato: è presente soprattutto nel Lazio (area di Latina), in Abruzzo (aree di Francavilla
nel Pescarese) e nelle Marche (Anconetano e Ascolano). In queste aree gli
standard varietali spesso includono
varietà che presentano la loro linea di
confine (border line); ad esempio in
Abruzzo, accanto alle varietà Marmolada® e Madeleine® adatte al Nord, sono diffuse Pajaro ®, Tethis e Tudla ®,
adatte alle aree meridionali. Nelle aree
di Latina, Terracina e Fondi va sottolineato il costante interesse per la vecchia cultivar francese Favette che soddisfa pienamente le esigenze dei consumatori laziali, romani in particolare.
Emilia-Romagna. La fragolicoltura è
quasi tutta concentrata nel Cesenate,
dove continua il trend negativo (30%
di superficie in meno negli ultimi 4 anni). È l’unica zona in cui è ancora prevalente la tradizionale coltura di pieno
campo (70%), ma vi è un incremento
della protezione dei fragoleti con tunnel posti in opera quando le piante sono in fine fioritura, finalizzati più a
proteggere i frutti dalla pioggia che ad
anticiparne la maturazione; in questa
area vi è inoltre una sostanziale stabilità dei fragoleti coltivati in biologico
(15%). Lo standard varietale è dominato da cultivar di origine italiana, frutto
del breeding pubblico e privato (Civ di
Ferrara e New Fruits di Cesena). Nonostante la riduzione del 6%, Onda è
ancora la varietà dominante (19%), insieme ad Alba (19%), che nell’epoca di
maturazione precoce si è velocemente
affermata a soli tre anni dalla diffusione commerciale. Sostanzialmente stabile la diffusione di Maya e Roxana,
mentre continua il calo di Marmolada®
e Madeleine® (tabella 2). Ormai limitata l’importanza sia di Miss nel periodo
precoce, sia di Idea in quello tardivo.
Tra le nuove varietà va segnalato l’ingresso di Arosa e Clery del Civ.
Veneto. La fragola è principalmente
concentrata nel Veronese, che si conferma il principale bacino di produzione nazionale ed è l’unica zona in cui le
superfici sono pressoché stabili. Sui
tre quarti della superficie si adotta la
coltura «autunnale veronese», che
prevede l’impiego di piante frigoconservate di grosse dimensioni o ripichettate (A+), in grado di avere un
doppio ciclo di fruttificazione: il primo
nel periodo autunnale, circa 50 giorni
dopo la piantagione (2a decade di agosto) e il secondo nella primavera successiva. Lo standard varietale (tabella
2) è dominato dalla varietà francese
Darselect (26%), che ha fatto registrare un notevole aumento nell’ultimo anno (+15%) soprattutto a scapito di
Tethis (–9%); Patty si conferma molto
24
SUPPLEMENTO
A
Tabella 2 - Standard varietale nelle tre principali regioni fragolicole settentrionali
Cultivar
Alba
Arosa
Clery
Darselect
Idea
Granda e Raurika
Madeleine
Marascor
Marmolada
Maya
Miss
Onda
Patty
Roxana
Tethis
Tudla
Cutivar rifiorenti
Altre
Piemonte (%)
1999 2000 2001 2002 2003
–
–
–
–
4
–
–
–
–
2
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
4
5
5
–
–
–
–
–
2
4
4
2
3
52 46 39 18 10
–
–
2 21 32
28 35 36 27 22
2
6
4
–
–
–
–
–
–
–
–
–
3
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
9 11 12 13 13
9
4
2
8
2
2004
10
16
–
–
–
7
–
3
4
32
11
–
–
3
–
–
13
1
Emilia-Romagna (%)
Veneto (%)
1999 2000 2001 2002 2003 2004 1999 2000 2001 2002 2003 2004
–
–
–
–
2 19
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
3
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
3
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
5
3
6
7
9 26
18 13
9
7
6
3
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
3
8 13 13 11
8
–
4
2
3
–
–
45
–
10
–
–
36
2
11
13
1
31
9
13
20
2
27
13
10
20
5
–
–
–
24
1
–
–
17
–
–
–
3
–
–
–
5
15
15
7
25
5
5
–
–
–
9
9
16
5
19
3
5
–
–
–
7
33
–
11
–
–
36
–
11
–
–
30
1
8
1
7
18
5
6
1
17
13
–
7
–
23
9
–
–
–
25
9
29
–
13
17
24
–
6
23
19
–
4
24
16
–
3
23
11
–
14
14
1
–
25
Fonte: Cso, Ferrrara.
interessante per la coltura autunnale
(25%), mentre continua il calo di Marmolada® (–4%).
Piemonte. La coltura è principalmente diffusa in provincia di Cuneo, nelle
aree di Boves e Peveragno, ad altitudini variabili dai 550 m dei fondovalle di
pianura fino ai 1.400 m. Le varietà unifere rappresentano più dell’80% degli
impianti e fruttificano da giugno fino
alla prima decade di luglio. Nel 2004
Maya si conferma la varietà dominante (32%), seguita da Arosa (16%) in forte aumento (+14% su 2003). Le varietà
Miss (11%) e Marmolada® (4%) confermano un netto ridimensionamento (rispettivamente 11% e 6% in meno). Come nel Cesenate si registra un deciso
aumento di Alba (+6%). Lo standard
varietale è completato da Granda ®,
Raurika®, Marascor e Roxana. Gli impianti di fragole rifiorenti rappresentano circa il 13%: le piante frigoconservate delle varietà californiane Seascape, Diamante e Aromas vengono messe a dimora nel mese di aprile e maggio per fruttificare in estate e autunno.
Trentino. La fragolicoltura è stabile e
concentrata principalmente in Valsugana e nell’altopiano di Pinè, ad altitudini variabili da 400 a 1.200 m, mentre
in Alto Adige le zone di produzione più
importanti sono localizzate in Val Martello, Val d’Ultimo, Val d’Isarco tra Vipiteno e Bressanone e Val Pusteria. I
produttori trentini producono principalmente nel periodo estivo: i fragoleti localizzati alle altitudini più basse
hanno, come nel Veronese, un doppio
ciclo di produzione utilizzando la stessa pianta (A+ o TP), mentre per gli impianti realizzati a quote più elevate si
adotta la tecnica della coltura programmata, principalmente in fuori
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
1
2
Alba* (foto 1) e Darselect* (foto 2) si sono
rapidamente affermate rispettivamente
nell’areale romagnolo e nel Veronese
suolo, che prevede l’impiego di piante
di grosse dimensioni (TP o WB) messe
a dimora da fine aprile a fine luglio. In
questo modo si ha la fruttificazione
per tutto il periodo estivo. La varietà
dominante è Elsanta, particolarmente
adatta a questa tecnica colturale, seguita a distanza da Darselect. In aumento gli impianti con le varietà rifiorenti Everest e Diamante. A differenza
delle vallate trentine, in Alto Adige è
poco diffusa la coltura fuori suolo (circa 10 ha), praticamente tutta concentrata in Val d’Isarco. Elsanta è la varietà dominante seguita da Marmolada® e Raurika®.
Fragola
Tabella 5 - Cultivar inserite in
passato in Lista
●
●
●
●
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primavera
autunno
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●
primavera
●
●
●
●
●
●
●
autunno
●
●
●
●
●
●
●
Veneto, Emilia-Romagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna
e Marche
●
●
●
●
●
Basilicata
●
●
●
●
●
Campania
●
●
●
●
●
Sicilia e Sardegna
Basilicata
Adria (1)
Camino Real (1)
Candonga (2)
Ciflon (2)
Demetra (1)
Festival (2)
Galante (2)
Gloria (2)
Irma (1)
Ma 22 (1)
Mareva (1)
Marianne (1)
Marlate (1)
Queen Elisa (1)
Rubea (1)
Simida (2)
Sveva (1)
Ventana (1)
Yamaska (1)
Calabria
e Campania
Cultivar
Sicilia e Sardegna
piante fresche
piante
frigoconservate
Aree settentrionali
coltura tradizionale
coltura autunnale
coltura
pieno
in
fuori
protetta
campo
suolo
suolo (*)
Piemonte
Aree meridionali
●
●
●
●
●
●
●
●
●
Aree centrali (pieno campo Abruzzo)
Tabella 3 - Cultivar in corso di valutazione nelle diverse aree
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
(1) In valutazione per la prima volta nel 2003. (2) In valutazione per la prima volta nel 2004.
Tabella 4 - Cultivar valutate negativamente nei 10 anni di vita del
Progetto
Aiko
Aires
Alice
Anaheim
Andana
Annapolis
Belrubi
Blomidon
Bogota
Bolero
Brighton
Calipso
Capitola
Carisma
Cartcua
Cartdos
Cartuno
Cavendish
Cegnida Rem
Chambly
Cifrance
Cigaelle
Cigaline
Cigoulette
Cijosee
Cilady
Ciloe
Cirano
Cireine
Coral
Cornwallis
Creba
Cuesta
Dania
Darboise
Darestival
Darleta
Darline
Darsidor
Darsival
Darstella
Delmarvel
Dorit
Douglas
Dover
Durval
Earliglow
Elkat
Elvira
Emily
Eros
Etna
Everest
Favette
Favor
Filon
Florence
Francesco
Gardena
Gariguette
Gaviota
Gerida
Gloscape
Gorella
Haruyoi
Heiho
Hera
Hokowase
Holiday
Hope
Jesco
Jewel
Joerica
Joliette
Joy
La lista fragola 2004
Il Progetto «Liste di orientamento
varietale» del Mipaf riunisce, per la
fragola, le competenze di 17 Unità
Kabarla
Kama
Karmen
Kent
Kimberly
Kore
Laguna
Lambada
Latestar
Lea
Lincoln
Linda
Majoral
Mamie
Mara Des Bois
Marabella
Maraline
Maraprime
Marastil
Marjolaine
Marquise
Mars
Mira
Mohawk
Mrak
Muir
Nadina
Northeaster
Nurit
Nyoho
Oda
Ofra
Oka
Orion
Pacific
Pandora
Parker
Pegasus
Premial
Primetime
Rachel
Rapella
Redcrest
Reiko
Rhapsody
Rosalinda
Rosie
Savio
Scotland
Seal
Seneca
Shuswap
Sonia
Sophie
Startime
Sumas
Sunset
Sweede
Sweet Charlie
Tangi
Tango
Teodora
Thuriga
Toyonoka
Tud New
Valeta
Vicoda
Viking
Vilanova
Vimatarda
Vimazanta
Yalova
Yamaska
Yolo
Zincal
operative che nel 2003 hanno operato
su 22 campi sperimentali costituiti in
12 regioni. L’Ivtpa di Milano ha condotto la valutazione sulle caratteristiche qualitative dei frutti appena racSUPPLEMENTO
Addie
Brighton
Carezza
Carlsbad
Cesena
Chandler
Clea
Cortina
Dana
Darflash
Don
Elsanta
Eris
Evita
Fern
Ferrara
Gea
Honeoye
Irvine
Laguna
Linda
Miranda
Nike
Oso Grande
Selene
Sella
Selva
colti e nel post-raccolta delle varietà
presenti nei campi di Cesena, Verona e
Cuneo.
Diciannove campi sperimentali sono
stati costituiti con piante frigoconservate moltiplicate in un unico vivaio localizzato nei pressi di Cesenatico
(Forlì-Cesena). Negli altri quattro
campi le varietà sono state poste a
confronto con piante frigoconservate
di grosse dimensioni (TP e A+) in coltura autunnale veronese (1 campo) e
in fuori suolo (3 campi). In otto campi
(Cesena, Cuneo, Metaponto, Parete,
Battipaglia, Marsala, Cagliari e Lamezia Terme) si sono valutate, a confronto con piante frigoconservate, piante
fresche da cime radicate ottenute secondo una tecnica ormai nota. Ogni
varietà è rappresentata da una singola
parcella di 10-14 piante oppure, in
molti casi, da 4-5 parcelle, secondo
uno schema sperimentale a blocchi
randomizzati.
I campi sperimentali sono stati coltivati secondo le tecniche tradizionali e
i tipi di coltura (pieno campo, protetta, autunnale, fuori suolo e biologico)
più diffusi nelle zone in cui si opera.
Ogni Unità operativa ha effettuato rilievi sulle caratteristiche della pianta e
dei frutti in base a un protocollo messo a punto fin dall’inizio del Progetto
(1993). Nella Lista 2004 non sono stati
riportati i risultati dei campi sperimentali localizzati in Trentino e Alto Adige, in quanto attivi solo da un anno, e
quelli di Sondrio in Valtellina e Sestola
nel Modenese, in quanto gli impianti
sono stati fortemente danneggiati dalle gelate invernali e primaverili.
La Lista 2004 è il risultato finale del
lavoro condotto su un totale di 198
cultivar valutate nei dieci anni di vita
del Progetto. Nel 2003 si sono condotti rilievi su 70 varietà, di cui 19 non sono state ancora pienamente valutate
(tabella 3); in questa tabella non sono
più elencate le nuove varietà costituite
dal Civ di Ferrara in quanto non è stata autorizzata la loro immissione nei
campi sperimentali 2004-05. Gran parte delle varietà (75%) sono state valutate negativamente da tutte le Unità
operative e non sono mai entrate nelle
liste delle cultivar consigliate (tabella
A
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
25
Fragola
Tabella 6 - Ambienti settentrionali e centrali: colture tradizionali (protetta e di pieno campo) e biologica (protetta) (media 2002 e 2003)
Epoca
di maturazione (2)
Unifere
Alba*
Granda®*
Idea*
3
6
10
29-5
9-6
Madeleine®
Civmad*
Marascor
Maya*
6
10
7
9-6
4-6
Miss*
Onda*
10
7
31-5
6-6
Patty*
6
6-6
Raurika®
Civka*
Roxana*
3
11-6
5
Rifiorenti
Aromas*
Diamante*
Seascape*
6
6
10
961
510
721
880
(3)
664
920
(3)
553
634
960
795
736
9-6 16-5 26-5 26-5 982 1.160
(4)
(5)
(4)
509
458
872
639
636
Consistenza della polpa
(g)
759 19,1 27,8 18,5 20,1
25,3
752
21,0 21,1
(5)
(5)
665
25,9 22,5 21,8
(3)
23,4
675 20,7 25,5 19,0 20,1
(5)
(3)
(5)
22,5 31,5
587 25,2 26,5 22,2 22,9
(5)
(5)
894 22,5 25,4 23,7 22,4
(6)
(6)
27,6
894 27,7 32,2 23,1 22,6
(5)
(4)
(5)
15,3
17,0
14,9
355
398
Residuo secco
rifrattometrico (°Brix)
393
390
439
310
374
(5)
436
380
(3)
380
317
410
(5)
261
376
302
(3)
297
307
329
344
295
266
441
(5)
320
(6)
314
286
266
270
6,9
5,8
Acidità titolabile
(meq/100 g)
4,8
6,3
6,0
5,6
(3)
6,9
5,3
6,5
7,7
4,4
(3)
5,0
5,3
7,0
5,2
5,7
6,3
(4)
5,7
7,1
7,1
5,9
5,8
293
(4)
290
396
458
320
337
(5)
6,7
8,1
8,3
8,9
6,5 13,1
9,7
7
(5)
6,8
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
5-5 17-5 17-5 775
538
29-5 29-5
(5)
9-5 20-5 20-5
(3)
902
12-5 22-5 22-5 737
(3)
(5)
3-5
418
11-5 25-5 25-5 562
(5)
10-5 24-5 1-5 541
(5)
653
7-8
24-8
23-8
Peso del frutto
(g)
pieno
pieno
pieno
pieno
pieno
pieno
coltura protetta
coltura protetta
coltura protetta
coltura protetta
coltura protetta
campo
campo
campo
campo
campo
campo
Veneto, EmiliaRomagna e Marche
coltivazione biologica
Emilia-Romagna
Emilia-Romagna,
Marche e Abruzzo
Piemonte
Cultivar
(1)
Anni di valutazione (n.)
coltura protetta
Produzione commerciale
(g/pianta)
8,7 10,5 11,6
10,9 10,8
(5)
9,4 11,2 10,4
(3)
15,1
6,2 12,2 8,5
(5)
(3)
9,5 6,0
6,3 9,5 7,8
(5)
6,1 9,5 12,9
(6)
8,9
4,6 11,8
(5)
9,6
9,9
(5)
8,5
8,1
(5)
8,2
(6)
8,6
8,0 10,0
(4)
9,5
(5)
14,4
14,3
14,6
Cultivar valutata negativamente. (1) Il simbolo ® indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cv è protetta.(2) Data corrispondente all’indice di preecocità di maturazione. (3) Escluso Veneto.
(4) Escluso Marche. (5) Escluso Abruzzo. (6) Solo Abruzzo.
4), mentre un altro gruppo (14%) è stato in passato inserito nelle Liste, ma
attualmente non è più ritenuto di interesse (tabella 5).
Le cultivar valutate positivamente
nelle ultime due annate sono 21, di cui
cinque adatte agli ambienti meridionali: Camarosa e Pajaro (californiane),
Tudla (spagnola), Paros e Tethis (italiane). Ben 16 sono quelle adatte alle
aree settentrionali, di cui 13 unifere
(Alba, Granda®, Idea, Madeleine®, Marmolada ®, Maya, Miss, Onda, Patty,
Raurika® e Roxana di origine italiana;
Darselect e Marascor di origine francese) e solo 3 rifiorenti neutrodiurne:
Aromas, Diamante e Seascape (californiane) (tabelle 6, 7 e 8).
Negli ambienti meridionali si è operato in coltura protetta con la tecnica di
coltivazione che prevede l’impiego di
piante sia fresche che frigoconservate,
a esclusione della Calabria dove si è
operato solo con piante fresche. Negli
ambienti settentrionali si è operato sia
in coltura protetta, che in pieno campo,
adottando la tecnica di coltivazione
tradizionale che prevede la sola raccolta primaverile. Nel Veronese sono state
26
SUPPLEMENTO
A
invece condotte valutazioni, sia in suolo che in fuori suolo, adottando la già
citata tecnica di coltivazione autunnale. Impiegando questa tecnica si è operato anche nel Cesenate in coltura fuori suolo. Solo nel Cesenate si è operato
in coltura biologica, così come solo nel
Cuneese si è operato con varietà rifiorenti neutrodiurne in piantagione primaverile e fruttificazione nel periodo
estivo-autunnale.
Pregi e difetti
delle cultivar in Lista
Aree meridionali
Camarosa*.
☺ Elevata produttività; grossa pezzatura; buon sapore; elevata consistenza
della polpa; lunga shelf life.
Eccessivo vigore (piante frigoconservate); frutti deformati; colore troppo scuro in concomitanza d’innalzamenti termici.
Pajaro®*.
☺ Bella forma conica, sempre regolare; fioritura medio-tardiva (spesso
sfugge ai ritorni di freddo primaverili);
colore brillante; buon sapore.
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
Fatta eccezione per Veneto e Abruzzo,
Maya* è in Lista per il Centro-nord
in coltura protetta e di pieno campo
Limitato accestimento e spesso medio-scarsa produttività, in parte compensata dall’aumento delle densità di
piantagione.
Paros*.
☺ Elevata produttività, notevole rusticità; grossa pezzatura; forma conica,
Fragola
Cultivar
(1)
Alba*
Darselect*
Marmolada®
Onebor*
Patty*
Roxana*
Tethis*
Anni
di valutazione (n.)
Tabella 7 - Ambienti settentrionali: coltura autunnale veronese (protetta) in suolo e fuori suolo (media
2002 e 2003)
Epoca
di maturazione (2)
Produzione commerciale
(g/pianta)
Peso del frutto
(g)
Consistenza
della polpa (g)
Residuo secco
rifrattometrico (°Brix)
3
9
10
fuori
fuori
fuori
fuori
fuori
in suolo
in suolo
in suolo
in suolo
suolo
suolo
suolo
suolo
suolo
autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- prima- autun- primano
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
no
vera
16-10
1-5 11-10
5-5
68
549
68
421 13,1 27,6 14,6 23,0
582
312
550
300
7,3
6,3
7
6,1
21-10
5-5
138
615
14,8 25,7
498
309
8,8
7,7
21-10
4-5 21-10 14-5
142
607
181
557 15,3 28,9 21,3 27,6
577
298
587
316
7,1
6,3
7,1
5,9
6
5
9
23-10
18-10
19-10
in suolo
7-5 19-10
10-5 15-10
4-5
9-5
15-5
150
147
76
712
921
493
139
169
448
488
15,3
16,4
12,0
28,4
32,0
27,3
16,1
18,4
25,3
25,1
510
510
696
258
283
323
514
530
251
269
7,5
7,8
8,2
6
6,1
6,7
7,6
7,5
6,4
6,6
Cultivar valutata negativamente. (1) Il simbolo ® indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta. (2) Data corrispondente all’indice di precocità di maturazione.
459
19,5
340
8,0
10,2
11,1
10,5
7,3
10,1
9,5
6,7
5,7
7,3
7,4
Basilicata
7,9
Calabria
e Campania
7,1
354
408
448
373
Sicilia
e Sardegna
6,7
7,5
8,1
326
Acidità titolabile
(meq/100 g)
Basilicata
592
Calabria
e Campania
557
24,4
29,1
25,6
24,5
Sicilia
e Sardegna
550
304
565
23,3
Residuo secco
rifrattometrico (°Brix)
Basilicata
22,2
Calabria
e Campania
20,1
389
643
477
453
Sicilia
e Sardegna
18,7
17,5
22,5
410
Consistenza della polpa
(g)
Basilicata
610
1-5
29-4
3-5
29-4
Calabria
e Campania
510
4-5
Sicilia
e Sardegna
Calabria
e Campania
382
277
610
30-4
7-4
Peso del frutto
(g)
Basilicata
Sicilia
e Sardegna
Produzione commerciale
(g/pianta)
Basilicata
Piante fresche
Camarosa*
9
22-3
Tudla® Milsei* 10
13-3
Piante frigoconservate
Camarosa*
9
11-4
Pajaro®*
10
Paros*
7
Tethis*
9
Tudla® Milsei* 10
8-4
Calabria
e Campania
Epoca
di maturazione (2)
Sicilia
e Sardegna
Cultivar
(1)
Anni
di valutazione (n.)
Tabella 8 - Ambienti meridionali (media 2002 e 2003)
11,2
11,2
7,3
10,1
9,3
10,8
Cultivar valutata negativamente. (1) Il simbolo ® indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta. (2) Data corrispondente all’indice di precocità di maturazione.
veronese; suscettibilità ad antracnosi.
Tudla® Milsei*.
☺ Precocità di maturazione; elevata
produttività; forma allungata dei frutti; buon sapore.
Scarsa consistenza della polpa; delicatezza della superficie dei frutti; forma non sempre regolare; colore non
sempre uniforme, soprattutto nella zona apicale.
Impianto con piante fresche di Camarosa*,
da preferirsi rispetto all’utilizzo
di materiale frigoconservato
molto regolare; colore rosso, molto
brillante, polpa consistente.
Limitato sapore.
Tethis*.
☺ Elevata produttività al Sud; grossa
pezzatura; buon sapore; colorazione
rosso brillante; polpa consistente.
Poco adatta alla coltura autunnale
Aree settentrionali
Alba*.
☺ Precocità di maturazione; grossa
pezzatura; bella forma conica allungata, molto regolare; colore molto brillante.
Medio-scarso sapore; non sempre
elevata e costante produttività della
pianta (soprattutto in coltura autunnale veronese).
Darselect*.
☺ Ottime caratteristiche gustative;
bella forma.
Elevata suscettibilità a oidio e vaiolatura fogliare; non sempre elevata e
costante produttività; poco adatta alla
coltura autunnale; colorazione poco
brillante dei frutti.
Granda®*.
☺ Notevole produttività e rusticità;
tolleranza ai patogeni dell’apparato raSUPPLEMENTO
dicale; grossa pezzatura del frutto.
Suscettibilità della pianta e del frutto all’oidio e ai marciumi; eccessivo vigore; incidenza di frutti deformati.
Idea*.
☺ Elevata produttività e rusticità; tolleranza ai patogeni dell’apparato radicale; colorazione rosso-aranciata del
frutto, molto brillante; buon sapore.
Limitata consistenza della polpa;
frequente irregolarità della forma del
frutto.
Madeleine® Civmad*.
☺ Elevata rusticità; buon sapore; elevata consistenza della polpa.
Eccessivo vigore; colore scuro non
sempre brillante, in particolare nella
fase post-raccolta.
Marmolada® Onebor*.
☺ Elevata produttività e rusticità;
grossa pezzatura; bella forma, molto
regolare.
Scarso sapore; colorazione troppo
scura in concomitanza di innalzamenti
termici; suscettibilità ai patogeni dell’apparato radicale.
Marascor.
☺ Forma conico-allungata, molto regolare; buon sapore; colorazione rosso-aranciata, brillante, stabile nella fase post-raccolta.
Limitata consistenza della polpa.
A
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
27
Fragola
Tabella 9 - Vivaisti autorizzati a moltiplicare cultivar protette
Varietà
(1)
Alba*
Alice*
Ariel*
Aromas*
Arosa*
Camarosa*
Camino Real*
Cifrance*
Darselect*
Diamante*
Elsegarde® Civri27*
Granda®*
Idea*
Kore® Civos*
Madeleine® Civmad*
Mareva*
Marjolaine*
Marlate*
Marmolada® Onebor*
Maya*
Miss*
Nadina*
Naiad® Civl35*
Onda*
Pajaro®*
Brevetto
italiano
(n.)
Brevetto
europeo
(n.)
2002/1936
10574
2002/0984
6451
2001/1474
141NV/93
1849
New Fruit, Cesena
Hort. Res. Intern., Regno Unito
Civ, Ferrara
Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara
Civ, Ferrara
Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara
The Regent Calif. University, Usa
Ciref, Francia
Darbonne, Francia
Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara
Civ, Ferrara
Crpv, Diegaro di Cesena
1410
Crpv, Diegaro di Cesena
10427 Civ, Ferrara
9005
Civ, Ferrara
in corso Vivai A. Marionnet, Francia
in corso Vivai A. Marionnet, Francia
in corso Vivai A. Marionnet, Francia
1463
1119
Civ, Ferrara
7818
New Fruit, Cesena
2095
Crpv, Diegaro di Cesena
in corso Svizzera
2001/1475 Civ, Ferrara
8885
Crpv, Diegaro di Cesena
156NV/85
Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara
Paros*
Patty*
Raurika® Civka *
Roxana*
Seascape*
Tethis*
Tudla® Milsei*
Ventana*
Yamaska*
2002/1566
7732
1763
6452
2002/0338
9938
9586
8889
10428
2001/0138
1440
1382
Vivaista autorizzato
(2)
Editore
Crpv, Diegaro di Cesena
Crpv, Diegaro di Cesena
Civ, Ferrara
New Fruit, Cesena
Zanzi Fruitgrowing Eq., Ferrara
4558
Civ, Ferrara
Vivai F.lli Zanzi, Ferrara
2002/1565 The Regent Calif. University, Usa
2001/0154 Agric. and Agri-Food Canada
34, 57
20
20, 57
50, 58
1, 3, 20, 33, 34, 40, 49, 50, 54, 57,
58, 67
79
20, 57
50, 58
34, 51, 74
20, 33, 34, 50, 58, 67, 76
50, 58
50, 58
20, 50, 58
34, 57
20, 29, 33, 34, 51, 57, 63, 71, 76
50, 58
20, 33, 34, 51, 57, 67, 70, 72, 73
1, 3, 20, 33, 34, 40, 49, 50, 51, 54,
57, 58, 67
20, 33, 34, 51, 67, 73, 75
20, 34, 51, 70, 71, 72, 73
50, 58
34, 57
1, 3, 20, 33, 40, 49, 50, 54, 57, 58, 67
20, 50, 58, 67
67, 71, 79
(1) Il simbolo ® indica «marchio registrato»; il simbolo * che la cultivar è protetta.
(2) Per i riferimenti si rimanda alla tabella pubblicata a pag. 7.
Roxana*, rustica e produttiva,
ma con frutti di non elevato sapore
Aromas*, cultivar rifiorente con colorazione
dei frutti molto intensa
Maya*.
☺ Elevata produttività; bella forma allungata del frutto; colorazione brillante.
Scarsa consistenza della polpa e re-
sistenza della superficie; forma irregolare (soprattutto nei primari); scarso
sapore.
Miss*.
☺ Precocità di maturazione; costante
28
SUPPLEMENTO
A
L ’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 24/2004
e grossa pezzatura dei frutti; colorazione rosso-aranciata, brillante.
Suscettibilità della pianta ai patogeni dell’apparato radicale e dei frutti ai
marciumi; consistenza della polpa medio-scarsa.
Onda*.
☺ Buona rusticità; grossa pezzatura,
soprattutto nelle prime staccate; facilità di distacco dei frutti.
Necessità di piantagioni anticipate
per garantire elevata produttività; limitato sapore.
Patty*.
☺ Buona adattabilità alla coltura autunnale; elevata produttività; tolleranza all’oidio e ai patogeni dell’apparato
radicale; forma regolare e colore brillante del frutto.
Limitata consistenza della polpa;
difficoltà di distacco del frutto, facilità
di distacco del calice (difetto per il
consumo fresco).
Raurika® Civka*.
☺ Maturazione molto tardiva; elevata
rusticità e tolleranza ai patogeni dell’apparato radicale.
Limitata consistenza della polpa;
colorazione scura in concomitanza di
innalzamenti termici e nella fase postraccolta.
Roxana*.
☺ Elevata rusticità e produttività;
grossa pezzatura; bella forma allungata, regolare.
Scarsa resistenza della superficie e
consistenza della polpa; colorazione
dei frutti troppo scura, soprattutto in
concomitanza di innalzamenti termici;
scarso sapore.
Cultivar rifiorenti
Aromas*.
☺ Elevata rusticità e buona tolleranza
ai patogeni dell’apparato radicale;
buona capacità di rifiorire con elevate
temperature; colorazione rossa della
polpa.
Colorazione spesso troppo scura e
poco brillante; suscettibilità ad antracnosi.
Diamante*.
☺ Elevata produttività nel periodo di
fine estate; grossa pezzatura; bella forma; polpa consistente.
Elevata suscettibilità ad antracnosi
e a oidio sui frutti.
Seascape*.
☺ Elevata produttività; buon sapore.
Scarsa capacità di rifiorire in concomitanza dei periodi più caldi; limitata
consistenza della polpa; colore molto
intenso.
Walther Faedi
Gianluca Baruzzi
Paolo Sbrighi
Istituto sperimentale per la frutticoltura
Sezione di Forlì