WP3 Designing a Low Energy Home: heating and European Science and Technology in Action Building Links with Industry, Schools and Home Work Package 3 PROGETTIAMO UNA CASA A BASSO CONSUMO ENERGETICO Lead partner for deliverable: UNIPA Version: 1.1 - ITA The ESTABLISH project has received funding form the European Community’s o Seventh Programme [FP7/2007-2013] under grant agreement n 244749 Start Date: 1st January 2010 Duration: 48 months SOTTO_UNITA’_1: analisi di un “modello di casa” VI_1 Percorsi di apprendimento Questa sotto-unità introduce a concetti di base come la rapidità di raffreddamento/riscaldamento, la conservazione dell’energia, la conduzione, la convezione e l’irraggiamento e a concetti di tipo più tecnico, come l’isolamento termico e il riscaldamento e il raffreddamento passivi. Vengono anche richiamati concetti fisici che dovrebbero essere già nel bagaglio culturale dei discenti, come quelli di calore, temperatura ed equilibrio termico, e si prendono in considerazione le concezioni spontanee più diffuse sui suddetti argomenti, al livello scolare indicato. Alla fine di questa sotto-unità, gli studenti dovrebbero poter comprendere i principi base di processi fisici come il trasferimento di energia termica tra una casa e l’ambiente in condizioni climatiche diverse. Gli studenti vengono coinvolti nella costruzione di un modello in scala di casa usando un kit fornito dal docente. Durante lo svolgimento dell’unità, essi impareranno a usare sensori di temperatura per misurare la perdita o il guadagno di energia termica e valutare l’isolamento termico delle “case” costruite. Gli studenti, inoltre, esploreranno i diversi fattori che possono influenzare il riscaldamento e il raffreddamento usando gli strumenti forniti dal docente e altri materiali di uso comune, come lampadine, usate per riscaldare l’interno delle “case”, ventilatori, usati per rappresentare gli effetti del vento sul raffreddamento dei corpi e grosse lampade, usate per rappresentare il riscaldamento solare. La sotto-unità è divisa in tre attività di apprendimento per gli studenti: a. Attività 1_1, finalizzata alla costruzione di differenti tipi di modello di casa e alla valutazione delle difficoltà principali che si incontrano per mantenerle calde; b. Attività 1_2, destinata all’analisi della distribuzione della temperature all’interno dei modelli di casa; c. Attività 1_3, finalizzata allo studio degli effetti di riscaldamento sui modelli di casa. La tabella seguente riassume le tre attività dal punto di vista del tipo di attività Inquiry e delle “5 E” del Ciclo di Apprendimento. Attività Cosa fa lo studente Tipo di Inquiry 1_1 Discussione e sperimentazione su Dimostrazione interattiva. come mantenere calda un Indagine guidata modello di casa 1_2 Studio della distribuzione della temperature dentro il modello di casa E-emphasis Engage Explore Indagine guidata. Indagine Engage mirata Explore Explain Pagina 2 di 30 ESTABLISH 1_3 Proposta e realizzazione di esperimenti per rappresentare gli effetti dell’irraggiamento solare sulla temperature del modello di casa Indagine guidata. Indagine Engage mirata. E’ possibile anche Explore effettuare attività di Extend Indagine aperta VII_1 Valutazione IN PREPARAZIONE VIII_1 Attività di apprendimento per gli studenti Attività 1_1: mantenere calda la “casa” Il problema: In inverno è necessario disporre di energia per mantenere calda la nostra casa. Usando modelli di casa ben progettati, è possibile analizzare quanta energia è necessaria per mantenere i vari modelli più caldi di 15 °C rispett o all’aria circostante. Obiettivi di apprendimento: • • • Progettare un esperimento atto a misurare il riscaldamento e il raffreddamento di diversi modelli di casa, usando procedure uguali; Identificare i differenti fattori che possono influenzare la dispersione termica e controllarli nella progettazione; Misurare quanta energia è necessaria per riscaldare ciascun modello di casa di 15 °C rispetto all’ambiente. Materiali: • • • Scatole di materiali differenti e identiche dimensioni, che rappresentano case costruite in modi differenti. Sensori di temperatura di superficie da applicare alle “pareti” dei modelli di casa. Riscaldatori (lampadine ricoperte da fogli di alluminio) Note per l’uso: Surface temperature sensor Pagina 3 di 30 ESTABLISH Figura 1_1a) Figura 1_1b) A gruppi differenti di studenti vengono forniti modelli di casa dalle medesime dimensioni ma costruiti con materiali diversi. Il riscaldatore (la lampadina) e i sensori di temperatura sono posti come indicato in n Fig 1:1b). Il problema principale è la verifica di quanto rapidamente il modello di casa si riscalda quando una lampadina, di potenza data, è accesa e quanto rapidamente esso si raffredda quando la lampadina viene spenta. Agli studenti viene chiesto di: accendere il riscaldatore e registrare la temperatura finché essa raggiunge un valore superiore di circa 15°C rispetto a quella am biente; spegnere il riscaldatore in modo che la temperatura interna diminuisca fino a quella ambiente; registrare gli intervalli di tempo necessari per i processi di riscaldamento e di raffreddamento di cui ai punti precedenti; studiare i cicli di accensione/spegnimento necessari per mantenere la “casa” a 15 °C più della temperature ambiente. Ciascun gruppo discuterà con l’intera classe i propri risultati, in modo da mettere in evidenza quale materiale è più adatto per risparmiare energia. Le seguenti immagini mostrano alcuni esempi di grafici temperatura-tempo in case di tipo diverso e in differenti condizioni di riscaldamento. 1. Cicli di riscaldamento/raffreddamento di un modello di casa in legno riscaldato da una lampadina da 15 W (linea blu) e da 25 W (linea rossa): 2. Cicli di riscaldamento/raffreddamento di un modello di casa in cartongesso rispetto a quello di un modello in polistirolo, con lampadine da 25W come riscaldatori. Pagina 4 di 30 ESTABLISH NOTA PER L’INSEGNANTE In questa attività l’insegnante può introdurre gli studenti ai diversi tipi di termometro. Si inizia dal familiare termometro a mercurio e si procede a spiegare l’uso che oggi si fa dei termometri a semiconduttore, ormai così diffusi nelle apparecchiature di uso comune, e dei termometri a raggi infrarossi, molto usati per la misura della temperatura di oggetti lontani, senza che sia necessario un contatto “fisico” con essi. L’insegnante presenta, quindi, i sensori di temperatura collegati ai sistemi di acquisizione dati al computer e, in particolare, quelli di temperatura superficiale, che verranno usati in questa e nelle attività seguenti. Come ultimo passo, è possibile mostrare agli studenti fotografie di termogrammi, per introdurli all’analisi termica del colore dei corpi, che verrà approfondita nella Sotto-Unità 4. Possibili domande: Come pensi possa essere possibile ridurre la potenza necessaria a mantenere calda la casa? Cosa cambieresti nel modello di casa per rendere minimo il dispendio di energia. Spiega il perché della tua risposta. Attività 1_2: qual è la distribuzione di energia all’interno del modello di casa ? Il problema: E’ facile osservare che, dentro una casa riscaldata, posti diversi non sono sempre alla stessa temperatura. Come possiamo trovare le zone della casa che si trovano a temperatura maggiore? Obiettivi di apprendimento: Lo scopo principale di questa attività è la comprensione del fatto che in un ambiente chiuso vi sono variazioni di temperatura dovute alla distanza rispetto all’elemento riscaldante e all’altezza rispetto il suolo. Materiali: I materiali sono gli stessi dell’Attività 1_1 , ma per ciascun gruppo di studenti saranno ora necessari due sensori di temperature di superficie. Note per l’uso: Gli studenti devono analizzare le diverse temperature all’interno del modello di casa. Una discussione preliminare li guiderà nell’identificazione dei fattori che possono influenzare la temperatura in una data posizione. La distanza dal riscaldatore e l’altezza rispetto al suolo possono essere considerati dei fattori rilevanti. Agli studenti viene chiesto di pensare ad un esperimento appropriato per il controllo dei fattori che possono influenzare la distribuzione di temperature nel modello di casa. o Due sensori posti alla stessa distanza dal riscaldatore e a differenti altezze rispetto al suolo Pagina 5 di 30 ESTABLISH o Due sensori posti alla stessa distanza dal riscaldatore e alla stessa altezza rispetto al suolo Possibili domande: Cosa puoi dire sull’efficienza di un riscaldatore montato nella parte superiore della parete di una stanza Puoi pensare ad un meccanismo che spieghi perché l’aria calda sale? Pagina 6 di 30 ESTABLISH Attività 1_3: qual è l’effetto dell’irraggiamento solare sulla temperatura del modello di casa? Il problema: I corpi vengono riscaldati dall’energia trasmessa dal Sole. Ciò può avvenire anche per le pareti del nostro modello di casa. In che modo i materiali con cui i modelli sono costruiti influenzano la temperatura interna della casa? Obiettivi di apprendimento: Lo scopo principale di questa attività è l’analisi degli effetti di irraggiamento sulla temperature interna dei modelli di casa. In particolare: Mettere in evidenza l’effetto del colore delle pareti sull’assorbimento di radiazione; Rendere chiaro che la temperatura del modello di casa è influenzata dall’assorbimento di energia e dal processo di conduzione termica del materiale di cui il muro è fatto.; Fare previsioni sulla base dell’esperienza di vita comune; Giustificare i risultati sulla base dei risultati di misura. Materiali: • • • Scatole di materiali differenti e identiche dimensioni, che rappresentano case costruite in modi differenti (vedere Attività 1_1). Sensori di temperatura di superficie, da applicare nella parete opposta a quella dove è posto il riscaldatore Una lampada che simula il Sole. Note per l’uso: Per studiare l’effetto dell’irraggiamento solare, usiamo una lampadina molto potente (200 W) per simulare il “Sole”. Agli studenti è chiesto di verificare l’effetto del Sole usando un sensore di temperatura posto sulla parete del modello di casa opposta a quella illuminata dalla lampadina. Pagina 7 di 30 ESTABLISH Un ulteriore esperimento può essere effettuato usando entrambi i riscaldatori (interno ed esterno), per esempio accendendo e spegnendo quello interno e lasciando sempre acceso quello esterno. o Due “case” diverse (legno e carbongesso) riscaldate da un “Sole” identico. Due modelli con muri fatti di diverso material sono riscaldati con la stessa lampada. La figura mostra le due curve di riscaldamento e raffreddamento. o Due muri esterni dello stesso modello verniciati di colore diverso L’esperimento è svolto verniciando una volta di nero e un’altra di bianco due dei muri esterni del modello e illuminando ognuno dei due muri con la stessa lampada, posta alla medesima distanza. La figura mostra le due curve di riscaldamento e di raffreddamento. A. Materiali di classe Scheda di lavoro “Schede di lavoro-subunit_1” Pagina 8 di 30 ESTABLISH SOTTO-UNITA’_2: Conduzione VI_2. Percorsi di apprendimento Questa sotto-unità prende in considerazione il trasferimento di energia termica tra due estremi di un materiale che si trovano a temperature differenti. La conduzione caratterizza il flusso di energia termica attraverso la materia, a differenza del processo di convezione, che implica anche un trasferimento di materia. La conduzione avviene in solidi, liquidi e gas, ma è caratteristica dei passaggi di energia termica nei solidi, mentre nei liquidi e nei gas il processo principale di “trasmissione del calore” è la convezione. OBIETTIVI DELLA SOTTO_UNITA’: • essere consci del fatto che la natura del materiale influenza il trasferimento di energia termica tra due sistemi; • classificare i materiali secondo la loro conducibilità termica; • usare le evidenze sperimentali per prendere decisioni in relazione a problemi di tipo quotidiano; • lavorare in gruppo per progettare e sviluppare una analisi sperimentale; • riflettere sulle finalità e sulla natura delle attività sperimentali che sono state sviluppate nella sotto-unità; La sotto-unità è divisa in due attività di apprendimento per gli studenti: La tabella seguente riassume le tre attività dal punto di vista del tipo di attività Inquiry e delle “5 E” del Ciclo di Apprendimento. Attività Cosa fa lo studente Osservazione di cubetti di 2_1 ghiaccio che fondono su piastre di materiale diverso 2_2 VII_2. Misura delle proprietà di isolamento termico di materiali diversi Tipo di Inquiry E-emphasis Dimostrazione interattiva. Indagine guidata Engage Explore Indagine guidata . Indagine mirata. E’ possibile prevedere anche attività di Indagine aperta Engage Explore Extend Valutazione In progress Pagina 9 di 30 ESTABLISH VIII_2. Attività di apprendimento per gli studenti Attività 2_1: osserviamo il ghiaccio che fonde su piastre di material diverso Il problema: L’Attività 1_1 ha messo in evidenza che modelli di casa costruiti con materiali diversi si riscaldano e si raffreddano in modo diverso. Inoltre, se si toccano materiali diversi, tutti in equilibrio con uno stesso ambiente si ha la netta sensazione che questi abbiano temperature differenti, in quanto al tatto essi evidenziano sensazioni diverse di caldo e di freddo. Tutti questi fattori mettono in evidenza il diverso comportamento dei materiali in presenza di una differenza di temperatura tra due loro estremi e possono essere il punto di partenza delle attività di scoperta volte ad analizzare queste situazioni. Per prima cosa, andiamo a studiare i tempi necessari a dei cubetti di ghiaccio identici, inizialmente alla stessa temperatura, per fondere quando sono posti su piastre di diverso materiale. Obiettivi di apprendimento • • • Comprendere che la natura del materiale influenza il trasferimento di energia termica tra corpi a temperature diverse. Classificare i materiali in base alla loro capacità di condurre il calore. Identificare le variabili che influenzano la conduzione termica. Materiali: • • Piastre di dimensioni (superficie e spessore) diverse e di diverso materiale. Cubetti di giaccio identici e alla stessa temperatura iniziale (presi dalla stessa cella frigorifera). Suggerimenti per l’uso: L’insegnante può mostrare l’apparato (vedere fig. 2_1a) e stimolare gli studenti a fare previsioni sui tempi di fusione NOTA. Potrebbe essere utile, a questo punto, discutere delle sensazioni di freddo e di caldo che si hanno toccando con il palmo della mano le varie piastre (prima di mettervi sopra i cubetti di ghiaccio) e anche di discutere con gli studenti delle temperature corporee e della loro misura. Il concetto di equilibrio termico potrebbe anche essere qui proficuamente introdotto e/o discusso. Pagina 10 di 30 ESTABLISH Figura2_1a) Figura2_1b) Dopo l’osservazione, la classe discuterà i risultati, confrontandoli con le loro previsioni e facendo ipotesi sul ruolo delle diverse variabili fisiche che possono aver influenzato i diversi tempi di fusione che sono stati misurati. L’insegnante introdurrà il concetto di conduzione termica, discutendo con gli studenti come analizzare le differenti variabili che hanno influenzato i risultati (vedere fig. 2_1b). Possibili domande: Domande che si riferiscono a materiali comunemente usati nella vita di tutti i giorni e che permettono di aprire una discussione sull’isolamento termico e sugli scambi termici tra ambienti a temperatura diversa. Pagina 11 di 30 ESTABLISH Attività 2_2: Misura delle proprietà di isolamento di materiali diversi. Il problema: Scegliere una delle piastre già utilizzate per l’attività 2_1 (materiali diversi e spessori diversi). Porre uguali quantità di acqua in bicchieri di polistirolo identici e discutere con la classe dell’organizzazione dell’esperimento. Gli studenti stessi, in gruppi, sceglieranno due delle piastre e discuteranno con il docente la loro scelta, in termini di ciò che si aspettano di ottenere in relazione alle capacità di isolamento termico delle piastre scelte. Obiettivi di apprendimento: • • • Comprendere che la natura del materiale influenza il trasferimento di energia termica tra corpi a temperature diverse. Classificare i materiali in base alla loro capacità di condurre il calore. Identificare le variabili che influenzano la conduzione termica. Materiali: • • • Coppie di piastre quadrate di materiale e superficie identici e diverso spessore. Tazze di polistirolo Sensori di temperature di superficie da porre sulle due superfici maggiori delle piastre (vedere Fig 2_2a) . Suggerimenti per l’uso: Gli studenti riempiono fino a ¾ i bicchieri di acqua calda e pongono una delle piastre, con i sensori applicati sulle due superfici maggiori, come “coperchio”. La temperatura sulle due superfici viene registrata a intervalli di tempo regolari e si analizza la differenza tra i valori interni ed esterni delle stesse (vedere fig. 2_2b) e il fatto che per alcuni minuti tale differenza si mantiene costante. Plastica Pagina 12 di 30 ESTABLISH Aluminio Figura 2_2a) Figura 2_2b) La classe analizza in grande gruppo i dati ottenuti dai gruppi che hanno usato piastre di uguale spessore e ordina i materiali da quello che ha evidenziato una differenza di temperatura, tra le due superfici, maggiore a quello con differenza di temperatura minore (vedere fig. 2_2c). in base a tale classificazione si definisce il materiale più isolante l’energia termica e quello più conduttore. Figura 2_2c L’insegnante discuterà con gli studenti il modo migliore di analizzare i vari parametri che influenzano i risultati ottenuti. NOTA Gli studenti possono confrontare i loro risultati con le loro previsioni e procedere ad identificare e giustificare le eventuali discrepanze. Possibili domande: Mettere in evidenza le differenze tra i materiali usati nella costruzione di tipi diversi di edificio, rispetto all’isolamento termico. B. Materiali di classe Scheda di lavoro “Schede di lavoro-subunit_2” Pagina 13 di 30 ESTABLISH SOTTO_UNITÀ 3: Convezione IX_2. Percorsi di apprendimento Questa sotto-unità studia il trasferimento di energia termica dovuto allo spostamento di masse di materia (liquidi o gas) da zone calde a zone più fredde. Il punto di partenza è l’analisi dell’Attività 1_2 della Sotto_Unità_1, che sarà estesa da ulteriori osservazioni svolte nell’Attività 3_1, allo scopo di rendere evidente le correnti di fluido che si muove da zone in cui esso si trova ad una data temperatura a zone nelle quali ha una temperatura inferiore. L’Attività sarà integrate dalla costruzione di un modello esplicativo, cioè da un “meccanismo di funzionamento” qualitative che spiegherà la convezione naturale sulla base della differenza di densità tra volume di fluido a temperature diversa. Un modello di questo tipo verrà usato per spiegare l’”effetto ciminiera”, durante il quale la risalita di aria calda verso le parti superiori di una stanza fa muovere l’aria fredda verso le parti inferiori. Una seconda attività (Attività 3_2) prenderà in considerazione l’effetto del movimento dell’aria sulle temperature superficiali, confrontando i risultati di due esperimenti relative alla convezione naturale e a quella forzata. I dati possono essere analizzati qualitativamente o quantitativamente, a seconda del livello scolare degli studenti. La tabella seguente riassume le tre attività dal punto di vista del tipo di attività Inquiry e delle “5 E” del Ciclo di Apprendimento. Attività Cosa fanno gli studenti 3_1 Osservazione delle correnti di convezione 3_2 Sperimentiamo i diversi tipi di convezione VI_3 Tipo di Inquiry E-emphasis Dimostrazione interattiva. Engage Scoperta legata Explore Scoperta guidata Engage Explore Elaborate Extend Valutazione IN PROGRESS VII_3 Attività di apprendimento per gli studenti Attività 3_1: Osservazione delle correnti di convezione Il problema: L’Attività 1_2 ha messo in evidenza che, se si accende un riscaldatore, in differenti parti di un modello di casa è possibile misurare temperature differenti. Osserveremo adesso cosa succede in un recipiente le cui estremità sono tenute a temperature diverse. Obiettivi di apprendimento: Pagina 14 di 30 ESTABLISH • • Comprendere che Ie differenze di temperature provocano, in un fluido, correnti convettive. Identificare “meccanismi di funzionamento” sulla base della differenza di densità di volumi di fluido a temperatura diversa . Materiali: • • • Due recipienti pieni, rispettivamente, di acqua calda e di ghiaccio. Un piccolo acquario in vetro, pieno di acqua a temperatura ambiente. Inchiostro o vernice rossa e blu. Suggerimenti per l’uso: Acqua calda Ghiaccio Figura 3_1a) Figura 3_1b) Figura 3_1c) L’acquario pieno d’acqua è posto sopra i due recipienti con acqua calda e ghiaccio (vedere Fig. 3_1a) e si versano delicatamente due gocce di inchiostro/vernice rossa e blu sulla superficie dell’acqua, in corrispondenza dei due recipienti. Al sito web seguente: (http://www.youtube.com/watch?v=7xWWowXtuvA&feature=related) è possibile vedere un video dell’esperimento. L’insegnante può effettuare l’esperimento e porre domande agli studenti in relazione a fenomeni di vita quotidiana che richiamano quanto si osserva. Lo scopo è quello di spingere gli studenti a identificare variazioni di densità in volume uguali di fluido a temperature diversa e a spiegare il moto verso l’alto del liquido in relazione ai processi di “galleggiamento” che ne conseguono. Possibili domande: 1. Che succede se si pone una goccia di olio nella parte inferiore di un recipiente contenente acqua? Spiegare. 2. Analizza il riscaldamento di una pentola piena d’acqua posta su un fornello e descrivi cosa avviene. Pagina 15 di 30 ESTABLISH NOTA PER L’INSEGNANTE: il riscaldamento di una pentola piena d’acqua posta su un fornello rappresenta un esempio di trasferimento di calore tramite convezione ben noto agli studenti. Quando si accende il fornello, l’energia termica è trasferita per conduzione dal fornello alla parte inferiore della pentola, e da questa all’acqua. Dopo un certo intervallo di tempo, appaiono delle bolle d’acqua sulle superfici interne della pentola, specie nella parte inferiore. Queste bolle, che sono, in effetti, regioni dove l’acqua è più calda, e quindi meno densa, tendono a risalire verso la superficie e trasferiscono, tramite il meccanismo della convezione, energia termica dalla zona più calda della pentola, quella inferiore, a quella più fredda. Allo stesso tempo, l’acqua più fredda e più densa, che sta nella parte superiore della pentola, tende a spostarsi verso il basso ed è riscaldata dal contatto con le pareti della pentola. La figura riportata sotto indica le cosiddette correnti di convezione. 3. Perché il pallone si muove verso l’alto? La figura mostra un giocattolo abbastanza diffuso: il pallone ad aria calda. Quando la candela viene accesa, il pallone inizia a muoversi verso l’alto. Sai spiegare perché? Pagina 16 di 30 ESTABLISH NOTA PER L’INSEGNANTE Tramite l’analisi delle risposte degli studenti alle domande poste, è possibile ipotizzare un “meccanismo di funzionamento” per le evidenze sperimentali osservate. Supponiamo di riscaldare una data regione contenente aria. Mentre si riscaldano, le molecole di aria tendono ad occupare volumi sempre più ampi, rendendo detta regione sempre meno densa rispetto alle zone circostanti, dove la temperatura non è ancora aumentata. La zona meno densa, di conseguenza, inizierà a “galleggiare” rispetto all’aria più fredda e tenderà a risalire, trasferendo, durante il processo, energia all’aria più fredda. E’ possibile porre ulteriori domande in relazione ai seguenti fenomeni: I fenomeni della “brezza di mare” e della “brezza di terra” avvengono su zone di terra vicine a grandi quantità di acqua, come mari o laghi. Essi forniscono esempi di correnti di convezione. L’acqua ha una capacità termica maggiore rispetto alla terra, quindi varia la sua temperature più lentamente rispetto a quest’ultima, sia in riscaldamento che in raffreddamento. Nelle mattine, quindi, a causa dell’irraggiamento solare l’aria sopra la terra è più calda di quella sopra l’acqua. Ciò si traduce in una minore pressione dell’aria sulla terra rispetto a quella sull’acqua e ciò spinge correnti d’aria a muoversi dal mare, o dal lago, verso la terra. Si ha la cosiddetta “brezza di mare” (o “di lago” …). D’altro canto, durante la note, l’acqua si raffredda molto più lentamente rispetto alla terra, e l’aria sopra l’acqua è, di conseguenza, un po’ più calda rispetto a quella sopra la terra. Di conseguenza sono, stavolta, gli stati d’aria sopra l’acqua ad avere una pressione leggermente inferiore rispetto a quelli sulla terra e si avrà una “brezza di terra”, con una corrente d’aria che soffia dalla terra alla massa d’acqua. Attività 3_2: raffreddamento naturale e forzato Il problema: In molte automobile il motore è raffreddato tramite convezione forzata. Infatti, è facile notare che la temperatura del motore scende quando l’automobile si muove, mentre tende a salire se ci si ferma. L’aria ad alta velocità raffredda meglio il motore rispetto all’aria che è ferma rispetto al motore. Molte auto, sopperiscono alla mancanza di aria in moto tramite l’accensione di una ventola che, in effetti, mette in moto l’aria, soffiandola verso il motore. Come è possibile verificare l’effetto del movimento dell’aria nel processo di raffreddamento? Pagina 17 di 30 ESTABLISH Obiettivi di apprendimento: • Comprendere i diversi aspetti della convezione in aria. • Usare le evidenze sperimentali per analizzare e risolvere un problema di tipo quotidiano. • Acquisire abilità di collaborazione tra pari nella progettazione e conduzione di uno studio sperimentale. • Imparare a riflettere sugli scopi e la natura delle attività sperimentali sviluppate nella Sotto_Unità. Materiali: • • • • • Due piastrine di alluminio (lati ≅ 15 cm, spessore ≅ 3mm), Due sensori di temperatura di superficie Un recipienti di acqua calda ( circa 90°C) Due supporti isolanti (polistirolo) Due buste di plastica trasparente Suggerimenti per l’uso: Figura 3_2a) Figura 3_2b) Due piastre di alluminio (lati ≅ 15 cm, spessore ≅ 3mm), precedentemente riscaldati ad una temperature di circa 90°C (per i dettagli, vede re le attività di classe) sono posti sui supporti in polistirolo (vedere le figure 3_2a) e 3_2b) ) e sono fatte raffreddare in aria a temperatura ambiente tramite convezione naturale e forzata. La Fig. 3_2a) mostra la modalità di raffreddamento naturale e quella 3_2b) quella forzata, tramite un ventilatore puntato sulla piastra. Le temperature delle piastre sono misurate tramite due sensori di temperatura di superficie messi a contatto con le stesse e tenuti fermi con dei pezzi di scotch. La Figura 3_2c) mostra un tipico risultato ottenuto nei due casi di raffreddamento. I dati relativi al raffreddamento forzato si riferiscono a due diversi valori di velocità della ventola Pagina 18 di 30 ESTABLISH (P1 < P2). 120 Natural conv. Forced conv. P1 100 Temperature (°C) Forced conv. P2 80 60 40 20 0 0 50 100 150 200 250 300 350 400 Time (s) Figura 3_2c) Possibili domande: 1. Confronta le tre curve Temperatura – Tempo mostrate in figura 3_2c e cerca di dire quali sono le differenze principali che riesci ad identificare. 2. Quali sono le differenze principali tra le due curve che rappresentano la convezione forzata? Pagina 19 di 30 ESTABLISH NOTA PER L’INSEGNANTE. E’ possibile ottenere una espressione analitica per le curve di raffreddamento tramite una procedura di fitting (Figura 3_2d) o rappresentando i dati in una forma diversa. La figura 3_2e) dà un esempio di un fitting dati ottenuto rappresentando su grafico l’opposto del rapporto tra le variazioni di temperatura e di tempo, ( – ∆T/∆t ), in funzione della differenza di temperatura rispetto al valore ambiente, (T-Te), (vedere i materiali di classe). 120 Natural conv. Forced conv. P1 Forced conv. P2 Exponential fits y = 80,394e-0,0283x R2 = 0,9997 100 (T-Te) (°C) 80 y = 103,78e-0,0257x R2 = 0,9954 60 y = 82,835e-0,0071x R2 = 0,9993 40 20 0 0 50 100 150 200 250 300 350 400 Time (s) Figura 3_2d) 1,6 1,4 y = 0,0242x + 0,0034 R2 = 0,999 −∆ T/∆ t (°C/s) 1,2 Natural conv. Forced conv. P1 Forced conv. P2 1,0 Linear fits 0,8 y = 0,021x + 0,0035 R2 = 0,9985 0,6 0,4 y = 0,0075x - 0,0086 R2 = 0,9924 0,2 0,0 0 20 40 60 (T-Te) (°C) Figura 3_2e) C. Materiali di classe Scheda di lavoro “Schede di lavoro-subunit_3” Pagina 20 di 30 ESTABLISH 80 100 SOTTO_UNITÀ_4: radiazione termica VI_4 Percorsi di apprendimento Questa Sotto-Unità studia i trasferimenti di energia dovuti ai fenomeni di irraggiamento e analizza la radiazione termica. A seconda degli argomenti studiati in precedenza dagli studenti della classe dove la Sotto_Unità viene svolta, le attività qui descritte potrebbero richiedere alcuni richiami, o una introduzione completa, dei concetti di base relativi alla radiazione elettromagnetica. Gli studenti sono, di solito, più abituati a parlare di trasmissione dell’energia termica tramite conduzione, anche a causa della loro esperienza di vita comune. Il concetto fisico di propagazione di energia tramite irraggiamento può essere introdotto alla classe facendo riferimento all’energia che viaggia continuamente dal Sole alla Terra attraverso lo spazio vuoto che separa i due corpi celesti, senza alcun contributo dovuto alla conduzione e alla convezione, che sono fenomeni di trasmissione dell’energia legati alla presenza di un mezzo materiale. Questo esempio introduttivo, sebbene efficace nell’immediato, si rivela spesso insufficiente a supportare una comprensione duratura da parte dello studente del fenomeno dell’irraggiamento, probabilmente perché non è supportato da attività pratiche che possano mettere in condizione lo studente stesso di provare “con le sue mani” cosa significa il trasferimento di energia in assenza di un mezzo materiale tra i due oggetti che si scambiano l’energia stessa. Le attività sperimentali qui proposte, sono pensate per far parte di un percorso di scoperta (Inquiry) finalizzato all’esplorazione pratica della trasmissione di energia tramite irraggiamento. I concetti principali da richiamate possono essere sintetizzati come segue. Irraggiamento è il nome che si usa comunemente per indicare l’energia elettromagnetica che viaggia attraverso lo spazio. Questa energia può viaggiare molto velocemente (alla velocità della luce, c = 2.998 x 108 m/s), anche attraverso il vuoto. Non è necessario alcun materiale perché si abbia irraggiamento. Il fenomeno avviene in molte “forme”, tramite la propagazione di ciò che noi chiamiamo luce visibile, radiazione infrarossa (IR), ultravioletta (UV), raggi X, microonde e onde radio. Sebbene tutte queste “forme” abbiano nomi diversi, si tratta sempre della stessa energia elettromagnetica: l’unica differenza è relativa alle differenti frequenze delle onde elettromagnetiche coinvolte nella trasmissione dell’energia, e nella quantità dell’energia stessa che viene trasmessa. Nell’immagine riportata sotto è possibile vedere uno “spettro” della radiazione elettromagnetica (e.m.) , classificata in termini della “lunghezza d’onda” e della “frequenza”. Pagina 21 di 30 ESTABLISH La radiazione e.m. interagisce con la materia in modo diverso a seconda della sua frequenza, e ciò la rende a noi più diversa, nelle sue varie manifestazioni, di quanto non sia in realtà. In molte situazioni di vita comune osserviamo che i corpi irradiati dalle onde elettromagnetiche acquistano energia termica, che è principalmente trasferita ad essi dalla radiazione infrarossa (IR) e da quella visibile. Durante lo sviluppo della Sotto_Unità, verrà introdotto l’uso di due nuovi strumenti: il termometro ad infrarossi e la “termocamera”. Il punto di partenza è l’analisi dell’Attività 1_3 della Sotto_Unità_1, che ci ha permesso di evidenziare che la luce può riscaldare le mura dei nostri modelli di casa, e che questo effetto di riscaldamento viene incrementato a seconda che il colore delle mura sia chiaro o scuro. Il primo problema che dobbiamo affrontare è la costruzione di un “sensore di radiazione elettromagnetica” o “radiometro” (vedere Attività 4_1). L’Attività 4_2 ci permetterà di studiare l’effetto degli effetti di riscaldamento della radiazione solare su corpi di colore diverso. L’Attività 4_3 mostrerà che i radiometri da noi costruiti sono utili a rendere evidente la presenza di una radiazione differente da quella visibile e a introdurre la radiazione IR. Una delle ultime due Attività può essere scelta dal docente a seconda del livello di approfondimento che vuole raggiungere. In particolare, l’Attività 4_4 propone una approccio di tipo Scoperta Aperta (Open Inquiry) all’analisi degli apparati IR (video, immagini, termometri,….). l’Attività 4_5 prevede la visione di un video, nel quale lo stesso esperimento è effettuato in presenza e in assenza di aria, allo scopo di approfondire la conoscenza della radiazione IR. Pagina 22 di 30 ESTABLISH La tabella seguente riassume le tre attività dal punto di vista del tipo di attività Inquiry e delle “5 E” del Ciclo di Apprendimento. Attività 4_1 Cosa fa lo studente Costruzione e uso di un radiometro artigianale Tipo di Inquiry Dimostrazione interattiva 4_2 Illuminiamo oggetti di colore diverso. Dimostrazione interattiva Engage Indagine guidata, Indagine Explore mirata Elaborate 4_3 Irraggiamento da oggetti caldi e freddi Indagine guidata, Indagine mirata . E’ possibile anche svolgere una attività di Indagine aperta Indagine aperta Engage Explore Extend Dimostrazione interattiva Explore Extend Elaborate 4_4 4_5 Una indagine aperta sulla Termografia Infrarossa Analisi di esperimenti di raffreddamento in presenza e in assenza di aria (Esperimenti video-registrati) E-emphasis Engage Explore Explore Extend Elaborate VII_4 Valutazione IN PROGRESS VIII_4 Attività di apprendimento per gli studenti Attività 4_1: Costruzione e uso di un radiometro artigianale Il problema: Come può la radiazione elettromagnetica riscaldare un corpo? In che modo tale riscaldamento è legato alle proprietà del corpo? Obiettivi di apprendimento: Lo scopo di questa attività è quello di mostrare che l’energia si trasmette tramite la radiazione e.m., allo stesso modo dei fenomeni di conduzione e convezione, tra una sorgente di radiazione e un radiometro artigianale. Materiali: Si costruiscono tre radiometri artigianali e si svolgono le attività sperimentali tramite il seguente materiale: N. 3 sottili fogli di alluminio (ottenuti, ad esempio, tagliando delle lattine di “Pepsi Pagina 23 di 30 ESTABLISH Cola”); N. 3 sensori di temperatura di superficie, interfacciati con un PC; N. 1 lampada alogena (400 W) N. 1 filtro per luce visibile (fatto da due strati sovrapposti di pellicola a colori impressionata alla luce solare e sviluppata. La pellicola è poi fissata ad un supporto di plastica trasparente (crilex)). Suggerimenti per l’uso: Procedura di costruzione dei radiometri: Le lattine sono tagliate, in modo da ottenere tre lastrine di alluminio di uguale superficie (4x7 cm2). Una delle lastrine è dipinta, in una delle sue facce di nero, un’altra è dipinta di bianco e la terza è lasciata nel suo colore naturale (alluminio). Alla parte centrale della faccia non dipinta di ciascuna lastrina è applicato l’elemento sensibile di uno dei sensori di temperatura di superficie, in modo che rimanga fissato tramite un pezzo di scotch. Ogni lastrina è, poi, applicata ad un supporto di polistirolo. La ragione dietro l’aver dipinto una delle lastrine di nero e un’altra di bianco è basata sull’esperienza di vita quotidiana che vede gli oggetti di colore scuro raggiungere una maggiore temperatura superficiale quando sono irradiati dalla radiazione solare rispetto a quelli di colore più chiaro. Radiometro artigianale Filtro per luce visibile Prima attività sperimentale (svolta dal docente) Pagina 24 di 30 ESTABLISH Lampada alogena Il radiometro fatto con la lastrina non colorata è esposto alla luce della lampada alogena, ad una distanza di 25 cm dalla sorgente luminosa. Visible light exposure La lampada è accesa per 30 secondi è poi spenta e rimossa. La temperatura del radiometro viene registrata in funzione del tempo. Come si vede dal grafico riportato accanto, essa aumenta fino ad un valore Massimo e dopo inizia a diminuire. Possibili domande: Prima domanda: ”perché la temperatura superficiale del radiometro aumenta?” Seconda domanda: “qual è il meccanismo principale di trasferimento di energia durante l’esperimento?” Terza domanda: noi sappiamo che l’energia potrebbe raggiungere la superficie del radiometro tramite conduzione attraverso l’aria. Ma quale meccanismo è più rilevante in questo caso? Come sarebbe possibile discriminare i vari meccanismi? Per rispondere alle domande il docente può ripetere l’esperimento usando anche un termometro tradizionale (non illuminato), che verrà usato per misurare la temperature dell’aria circostante. Si misura, dapprima, la temperatura dell’aria tra la lampada, ancora spenta e il radiometro. Quindi si accende la luce, si aspetta per 30 secondi, in modo che la luce possa illuminare il radiometro nelle stesse condizioni della misura precedente, e la lampada viene, quindi, spenta (e rimossa). Tramite il termometro si cerca ora di misurare la temperatura dell’aria tra la posizione originaria della lampada e il radiometro. Si troverà che non c’è alcuna variazione significativa della temperature dell’aria rispetto al valore misurato in precedenza, prima di accendere la luce. NOTA: Se non si osserva alcuna variazione della temperature dell’aria nella zona compresa tra la lampada e il radiometro, vuol dire che il trasferimento di energia tra la lampada e il radiometro non può essere dovuto a processi di conduzione o di convezione nell’aria. La forma dominante di trasmissione dell’energia è, quindi, differente, ed è da imputare all’irraggiamento della lampada. Quarta domanda: l’aumento di temperatura di un oggetto esposto alla luce solare è un fenomeno ben conosciuto. Sappiamo già che la luce solare si propaga attraverso lo spazio vuoto che separa il Sole dalla Terra e riscalda l’atmosfera terrestre e gli oggetti sulla superficie del pianeta. Cosa succederebbe se eliminassimo la componente visibile della luce emessa dalla lampada? Pagina 25 di 30 ESTABLISH Allo scopo di studiare meglio la trasmissione di energia tramite irraggiamento, l’insegnante può ripetere l’esperimento di cui alla prima attività sperimentale, frapponendo un filtro per luce visibile tra la lampada alogena e la piastra del radiometro. Dal grafico riportato a lato (traccia viola), è evidente che, anche in questo caso, la temperatura della piastra aumenta, anche in assenza totale di trasmissione di luce visibile. Visible light filtered exposure L’aumento di temperature, e il successivo raffreddamento, vengono registrati in funzione del tempo e confrontati con ciò che si era ottenuto in presenza di trasmissione di luce visibile. Il valore massimo di temperatura ottenuta è certamente inferiore rispetto a quello precedente, ma ancora perfettamente misurabile. Domanda: “In questo caso, non vi è trasmissione di luce visibile. Cosa trasmette, allora, l’energia?” Il docente può invitare degli studenti a verificare la presenza di questa “radiazione invisibile”, mettendo la mano tra il radiometro e il filtro. “Quando la lampada è accesa, non è possibile vedere alcuna luce che si trasmette oltre il filtro, ma è possibile, invece, “sentire” una sensazione di calore sulla mano. Quando la lampada viene spenta, la sensazione di caldo immediatamente scompare”. Attività 4_2: illuminiamo oggetti di diverso colore Il problema: L’aumento di temperature di oggetti esposti alla luce solare è un fenomeno ben noto. Cosa succede ad oggetti che sono identici, tranne che per il colore? Obiettivi di apprendimento: • Analizzare differenti aspetti dell’assorbimento di energia in corpi di colore diverso. • Fare uso delle evidenze sperimentali per analizzare e risolvere problemi di vita quotidiana. • Progettare e sviluppare uno studio sperimentale controllandone le variabili. Materiali: • I materiali preparati per l’Attività 4_1 Suggerimenti per l’uso: Pagina 26 di 30 ESTABLISH I tre radiometri artigianali preparati in precedenza sono posti ad uguali distanza rispetto alla lampada (25 cm) (vedere Fig. 4_2a). La lampada è accesa e i radiometri sono illuminati contemporaneamente per 30 secondi. La lampada è, quindi, spenta e rimossa. Il grafico riportato sotto (Fig. 4_2b) mostra che il sensore dipinto di nero raggiunge la temperatura più alta, quello dipinto di bianco la temperatura più bassa e quello di colore alluminio un valore intermedio di temperatura rispetto ai due precedenti. Il docente può guidare gli studenti a comprendere che il radiometro dipinto di nero è il più sensibile alle variazioni di temperatura superficiale indotte dalla trasmissione di luce perché è quello più capace di assorbire energia rispetto a quelli di colore alluminio e bianco, che sono entrambi interessati da fenomeni di riflessione della radiazione incidente. . Black-painted radiometer Not-painted radiometer White-painted radiometer Figura 4_2a) Figura 4_2b) Possibili domande: • • Che succede se si oscura la radiazione usando il filtro precedentemente usato?, Qual è il ruolo della “radiazione invisibile”? NOTA: I risultati delle attività precedenti possono essere discussi introducendo anche analogie rispetto alla sensazione di “calore” avvertita avvicinando la mano ad un oggetto caldo. La radiazione infrarossa (IR), cioè la radiazione termica (non visibile) emessa dagli oggetti caldi può essere, a questo punto, introdotta, così come è possibile parlare dei diversi tempi di riscaldamento di un oggetto irradiato con radiazione IR, rispetto a quelli, generalmente più lunghi, che competono ai processi di riscaldamento che avvengono per conduzione e convezione.. Pagina 27 di 30 ESTABLISH Attività 4_3: Irraggiamento da oggetti caldi e freddi Il problema: Quando ci avviciniamo ad un oggetto caldo (ad esempio uno dei radiatori della nostra casa) abbiamo una sensazione di caldo. Siamo proprio sicuri che si tratti di un effetto dovuto a fenomeni di conduzione e di correnti convettive nell’aria? E qual è la nostra sensazione quando ci avviciniamo ad un oggetto freddo? Obiettivi di apprendimento: Lo scopo di questa attività è quello di mostrare l’importanza della trasmissione di energia tramite il processo di irraggiamento, rispetto a quelli di conduzione e convezione. Materiali: N. 2 bottiglie di plastica (una riempita con acqua calda, l’altra con acqua molto fredda) N. 1 radiometro artigianale (vedere l’Attività 4_1). Suggerimenti per l’uso: Prima attività sperimentale (svolta dal docente o da una coppia di studenti guidati dal docente) Il radiometro dipinto di nero è posto a circa 20 cm dalla bottiglia contenente acqua calda (vedere Fig. 4_3_a). La temperatura registrata dal radiometro viene rilevata e mostrata alla classe (vedere Fig. 4_3_b). Dopo circa 500 secondi, il radiometro è ruotato di 90°, ponendo la faccia nera verso l’alto (vedere l’immagine esplicativa riportata in in Fig. 4_3_b). La temperatura rilevata dallo strumento inizia a diminuire, anche se la bottiglia di acqua calda non è stata in alcun modo allontanata. A circa t≈1300 s la bottiglia è rimossa e si osserva una ulteriore decrescita della temperatura. Figura 4_3b) Figura 4_3a Pagina 28 di 30 ESTABLISH Seconda attività sperimentale (svolta dal docente o da una coppia di studenti guidati dal docente) Il radiometro dipinto di nero è posto a circa 20 cm dalla bottiglia contenente acqua fredda. (vedere Fig 4_3_c). La temperatura registrata dal radiometro viene rilevata e mostrata alla classe. Dopo circa 800 secondi, la bottiglia è rimossa e si verifica che la temperature registrata dal radiometro tende a portarsi a quella ambiente. All’istante t≈1400 s la bottiglia contenente acqua calda è posto davanti al radiometro, come nell’Attività precedente, e si misura un ulteriore aumento della temperatura. Infine, la superficie del radiometro viene nuovamente ruotata di 90°, portando, come nell’attività precedente, la faccia verso l’alto. Tutte le variazioni di temperatura rilevate dal radiometro in funzione del tempo sono mostrate agli studenti (Fig. 4_3d). Figura 4_3c) Figura 4_3d) Possibili domande: Prima domanda: ”perché la temperatura superficiale del radiometro aumenta in Fig. 4_3b)?” Seconda domanda: “qual è il meccanismo principale che spiega il riscaldamento? Spiega la risposta.” Terza domanda “cosa puoi dire dei processi di raffreddamento mostrati in Fig. 4_3d)?” Pagina 29 di 30 ESTABLISH Attività 4_4: Una indagine aperta sulla Termografia Infrarossa Il problema: Analisi di immagini ottenute tramite foto o videocamere ad infrarossi e inferenze sullo stato termico degli oggetti rappresentati. Confronto tra diversi tipi di termometri, compresi quelli a infrarossi Attività 4_5: Analisi di esperimenti di raffreddamento in presenza e in assenza di aria (Esperimenti video-registrati) Il problema: Analisi di video che mostrano diversi tipi di processo di raffreddamento di un oggetto caldo in aria e in una campana a vuoto. Materiali di classe Scheda di lavoro “Schede di lavoro-subunit_4” Pagina 30 di 30 ESTABLISH