COMUNICATO STAMPA Roma, 20 Aprile 2005 Collisione fra Iceberg B15A e il Ghiacciaio Drygalski in Antartide Le immagini da satellite delle Agenzie Spaziali Europea e Americana (ESA e NASA) hanno permesso di rilevare la collisione/contatto il 15 aprile 2005 fra l’iceberg denominato B15A e la Lingua del ghiacciaio galleggiante Drygalski. A causa del contatto fra queste due masse di ghiaccio si è staccato un iceberg di circa 62 km2 (5,7x10,5 km) che adesso sta andando alla deriva dentro Baia Terra Nova (Mare di Ross, Antartide). Il Drygalski è lungo circa 105 km ed ha una superficie di 1825 km2, quindi l'iceberg staccatosi il 15 Aprile rappresenta circa il 3% della superficie. Il 5 di marzo si era già staccato un piccolo iceberg nella parte settentrionale del Drygalski (59 km2, 6,3x11 km), che dopo aver attraversato Baia Terra Nova, si è fermato a ovest di Cape Washington. In quest’area è presente la Base italiana “Stazione Mario Zucchelli” del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Il movimento dell’iceberg B15A dipende dall’interazione fra le maree, le correnti marine e la morfologia dei fondali marini. L’iceberg B15A ha una superficie di 3000 km2 (con una superficie grande quanto la Valle d’Aosta); si tratta di una porzione di un altro iceberg (il B15) di dimensioni molto più estese (295 km per 37 km, 11.000 km2, con uno spessore del ghiaccio compreso fra i 200 e i 350 m) che si è staccato nel 2000 dalla Piattaforma di Ross. Questo iceberg originario è andato via via rompendosi in vari frammenti, alcuni dei quali si trovano ancora vicino alla Base americana di McMurdo. Il più grande iceberg mai osservato in Antartide fu avvistato a largo del Mare di Ross dalla nave americana USS Glacier nel 1956; presentava una superficie di circa 31.000 km2 (335 x 97 km), più esteso del Belgio. La Lingua Drygalski è la parte galleggiante del Ghiacciaio David, che drena una porzione della Calotta Antartica grande quasi quanto la superficie dell’Italia (225.000 km2); ha una velocità di avanzamento di 700 m all’anno e uno spessore compreso tra 200 m e quasi 2000 m. Le ricerche effettuate hanno permesso di ricostruire la storia del Drygalski durante l’ultimo secolo a partire dalla prima esplorazione effettuata dal Capitano Falcon Scott nel 1904. Questi dati mostrano che il distacco di iceberg avviene mediamente ogni 50 anni, l’ultimo distacco è avvenuto fra il 1956 e il 1957 (probabilmente a causa di una tempesta), con una riduzione della lunghezza della lingua di circa 44 km (Figura 2). Baia Terra Nova è un ampia insenatura del Mare di Ross, che si estende per un centinaio di chilometri a nord del ghiacciaio Drygalski. In questa baia avvengono importanti scambi di energia fra le masse d’aria, le acque oceaniche e la calotta di ghiaccio, con la formazione di acque oceaniche fredde e dense. Queste masse d’acqua oceaniche sono il motore della circolazione oceanica globale che innesca il trasferimento di calore tra le aree equatoriali ed i poli. La singolarità di Baia Terra Nova consiste nel rimanere sgombera dai ghiacci marini anche durante l’inverno australe, grazie alla sinergia fra la Lingua Drygalski e i forti venti gelidi (oltre 200 km orari) che soffiano dalla calotta di ghiaccio. I venti sospingono il ghiaccio marino in formazione verso il largo mentre il Drygalski forma una barriera ai ghiacci marini sospinti dalle correnti marine meridionali. In tal modo Baia Terra Nova rimane completamente libera dai ghiacci marini e ciò permette un forte scambio termico fra le acque oceaniche e le masse d’aria gelide provenienti dalla calotta. Baia Terra Nova è una delle più importanti “fabbriche di ghiaccio marino” di tutto l’Antartide. Pur rappresentando solo l’1% dell’intero Mare di Ross, produce dal 10% al 30% del ghiaccio marino dell’intero Mare di Ross. L’Iceberg B15A sta ruotando in senso anti-orario, dovrebbe posizionarsi in direzione est-ovest (come il precedente Iceberg B9) e, seguendo le correnti meridionali, dirigersi verso l’Oceano Meridionale. Tuttavia l’attuale posizione del B15A non permette l’allontanamento del ghiaccio marino da Baia Terra Nova, con una drastica riduzione della “fabbrica di ghiaccio marino” e dello scambio di energia e materia fra atmosfera/oceano/ghiaccio. Se la posizione dell’Iceberg non cambierà nel prossimo futuro la “fabbrica di ghiaccio marino” potrebbe cessare di funzionare. Questo fenomeno accidentale permetterà di studiare questi importanti scambi di energia fra le masse d’aria, le acque oceaniche e la calotta di ghiaccio, con la formazione di acque oceaniche fredde e dense. Queste masse d’acqua oceaniche hanno una notevole influenza sulla fusione alla base delle piattaforme di ghiaccio e sono il motore della circolazione oceanica globale, che innesca il trasferimento di calore tra le aree equatoriali ed i poli. Contatti: Dott. Massimo Frezzotti – ENEA responsabile del Settore Glaciologia, PNRA tel. 06/30483271 e-mail [email protected] Figura 1 Immagine da satellite ENVISAT 15 Aprile 2005, della collisione fra l’Iceberg B15A e Lingua Drygalski. Le linee colorate indicano la posizione della Lingua Drygalski durante il XX secolo e degli Iceberg fra il Novembre 2004 e il Febbraio 2005. Figura 2 Estensione della Lingua Drygalski e della Baia terra Nova durante il XX secolo. Siti correlati: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide: http://www.pnra.it Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide: http://www.csna.it Sito XX Spedizione italiana in Antartide: http://www.italiantartide.it Museo Nazionale dell’Antartide http://www.mna.it NASA http://www.nasa.gov/vision/earth/lookingatearth/ice_berg_ram.html ESA http://www.esa.int/export/esaEO/SEMIWT71Y3E_index_0.html