Azienda Agricola Biodinamica
MENICOCCI CRISTINA
Azienda ad Alta Biodiversità
Agricoltura Biologica
Biodinamica
Vegana
“Indagine sperimentale sull’entomofauna anno 2016”
Committente
Az. Agr. Biodinamica Menicocci Cristina
Realizzazione
Dott. For. Alessandro Quatrini
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Indice
1. Premessa …………………………………………………………………………………………..pag. 3
2. L’Azienda ………………………………………………………………………………………………… 4
3. Introduzione e scopo del lavoro………………………………………………………………. 6
4. Metodo di monitoraggio della comunità entomologica ………………………….. 7
5. Risultati: schede entomologiche……………………………………………………………… 9
6. Specie erbacee caratteristiche del vigneto e del prato incolto (transetti e
plots)……………………………………………………………………………………...………………. 52
7. Discussione e conclusioni………………………………………………………………………… 55
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1. Premessa
L’azienda oggetto di studio si inserisce in un contesto di agricoltura biologica, biodinamica e
vegana, caratterizzata da una sinergia importante tra l’ambiente, seminaturale e antropizzato che
la circonda. All’interno dell’azienda sono presenti boschi cedui, noccioleti, oliveti e vigneti. Mentre
nelle adiacenze all’azienda non mancano aree aperte a prato/pascolo, seminativi e zone
residenziali.
L’azienda agricola è certificata come azienda biologica, biodinamica e vegana. La certificazione
“Bio Vegan” impedisce l’uso di qualunque insetticida anche di basso impatto ambientale previsti
dai regolamenti delle varie certificazioni. Per questo motivo l’azienda Menicocci Cristina è inserita
in un contesto agricolo che permette la possibilità di un incremento della biodiversità animale e
vegetale, in modo da acquisire caratteristiche di unicità.
A tal proposito, nell’area di studio sono già state realizzate infrastrutture volte a favorire la
diffusione e l’incremento di alcuni Taxa zoologici, come chirotteri, insetti, uccelli, serpenti, anfibi.
In particolare sono presenti strutture come cassette nido per il ricovero e la riproduzione di
chirotteri e uccelli. Le cassette nido per gli uccelli sono state installate alcuni anni fa al fine di
aumentare la biodiversità ornitica all’interno del vigneto. Sono stati installate anche strutture per
la riproduzione degli insetti, nello specifico, telai riempiti all’interno di cannucce di differente
lunghezza e diametro. In corrispondenza dei capofila del vigneto sono stati distribuiti cumuli di
pietre per gli striscianti.
Infine nei pressi della cantina è stato inoltre ricreato artificialmente una piccola zona umida per
favorire l’ingresso e la riproduzione di alcune specie di anfibi (es. Fam. Ranidae, Salamandridae).
Nei pressi di questa zona si trova un’area di prato incolto lasciata dall’azienda stessa ad evoluzione
naturale da diversi anni, caratterizzata da due condizioni microclimatiche e pedologiche differenti,
una tendenzialmente arida e una umida.
Da ricordare che all’interno dell’azienda sono presenti due siti di riproduzione per le api e che
sono presenti tre esemplari tra vacche e asini, pascolatori che con le loro deiezioni favoriscono la
concimazione all’interno dell’azienda e conseguentemente le diversità di microrganismi
decompositori.
Il presente studio si inserisce in un contesto scientifico conoscitivo, avendo cura di evidenziare le
famiglie entomologiche e quando possibile i generi e le specie presenti all’interno del vigneto,
fornendo peraltro una stima quantitativa e approssimativa delle popolazioni presenti. Lo studio è
iniziato nel 2013 con la realizzazione di una check-list entomologica mentre nel 2014 e nel 2015
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l’elenco delle specie è stata integrato e aggiornato, focalizzando l’attenzione sulla possibilità di
valutare se la diversificazione dello strato erbaceo all’interno del vigneto possa aumentare la
biodiversità della comunità entomologica e sul confronto in termini di ricchezza di specie di insetti
tra il vigneto ed ecosistemi naturali caratterizzati da strati erbacei similari, ma lasciati ad
evoluzione naturale.
Anche per l’anno 2016 l’indagine sperimentale è stata ripetuta al fine di monitorare le famiglie
entomologiche presenti ed aggiornare la check-list.
Inoltre, si è proceduto a verificare sperimentalmente alcune strategie per ridurre l’impatto
distruttivo che i mezzi meccanici (in particolare il trattore agricolo) hanno sulla comunità
entomologica. La strategia sperimentata è stata quella degli ultrasuoni, onde meccaniche ad alta
frequenza (oltre i 20 kHz) a cui gli animali sono notoriamente sensibili.
Da una approfondita ricerca in letteratura scarsi sono gli studi che fanno riferimento
all’interazione tra ultrasuoni e insetti. In tal senso si è voluto sperimentare un dispositivo
emettitore di ultrasuoni per valutarne la potenziale capacità di allontanamento degli insetti.
In realtà si è simulato il passaggio tra le file del vigneto del dispositivo montato su trattore per più
volte, e subito dopo sono state osservati quanti e quali insetti si sono allontanati. Talvolta per
meglio comprendere la reale intolleranza delle specie entomologiche all’emissione di ultrasuoni, il
dispositivo è stato fatto stazionare in alcuni punti in cui si localizzavano popolamenti di insetti.
Tale ricerca oltre ad avere possibili risvolti nell’ambito della ricerca scientifica è sicuramente uno
studio che fornisce un valore aggiunto all’azienda anche a livello didattico. Infatti gli stessi clienti
dell’azienda potrebbero usufruire delle conoscenze riportate per comprendere meglio la
complessità e il valore ecologico di un’ azienda agricola viti-vinicola nel contesto rurale locale.
2. L’Azienda
Nasce nel 1970 si estende per una superficie di circa 55 ettari. Nel 1972 vengono impiantati 31
ettari di vigneto con coltivazione a pergola e sesto di impianto 3 x 3m, 14 ettari di noccioleto con
sesto di impianto a vaso 3 x 6m ed un ettaro di oliveto con sesto di impianto 6 x 6m, il resto della
superficie è a bosco e a prato incolto (circa il 25% della superficie complessiva dell’azienda).
L’azienda produce per autoconsumo energia elettrica mediante pannelli solari ubicati sul tetto
della cantina, l’azienda coltiva, trasforma e commercializza molti prodotti: vino IGP, nocciole, olio
extravergine di oliva e grappa, tutto secondo i dettami dell’Agricoltura Biologica, Biodinamica e
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Vegana con certificazione di Organismi legalmente riconosciuti: Biologico Reg. CE 834/08 –
Demeter – Bio Vegan – BioSuisse – BioInspecta – Garanzia Aiab – Cert. Sociale di Impresa.
Nel 1987 l’azienda sceglie la conduzione Biologica, nel 1997 diviene Biodinamica certificata, nel
2007 diventa Conduzione Vegana certificata e nel 2010 l’azienda aderisce al Sistema di controllo
BioInspecta/Delinat per l’alta Biodiversità.
Il sistema introduce metodologie che favoriscono l’insediamento e lo sviluppo dei vari biotipi quali
l’incolto alternato sui filari, aree diverse come zone umide, siepi, abitazione per striscianti
realizzate con cumuli di sassi e sterpaglie, fori e materiali idonei alla riproduzione di vari insetti,
alberi, zone con varie altezza dello strato erbaceo, animali al pascolo, ecc.
Figura A. Area di studio 2015. proprietà Azienda Menicocci Cristina, Faleri Novi, Fabrica di Roma
(VT): le freccie indicano la disposizione del transetto in cui si è svolta l’indagine.
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Il soprassuolo boschivo presente nell’azienda è costituito prevalentemente da cerro (Quercus
cerris) e roverella (Quercus pubescens), e secondariamente da altre specie forestali come l’orniello
(Fraxinus ornus), il frassino meridionale (Fraxinus angustifolia), l’acero campestre (Acer
campestre), il Ciavardello (Sorbus torminalis) e il carpino bianco (Carpinus betulus).
Data l’acclività in alcuni punti del terreno e la presenza di alcune specie forestali caratteristiche di
buone condizioni di fertilità stazionale del bosco, si auspica un’attenta gestione selvicolturale
finalizzata alla conversione della forma di governo da ceduo a fustaia.
Tale forma di governo colturale induce un aumento della complessità dell’ecosistema, elementi a
vantaggio del valore intrinseco del fondo e degli scopi ambientali dell’azienda oggetto di studio.
Nella figura A si può notare da ortofoto l’azienda nella sua interezza, più in particolare sono
raffigurati con frecce e quadrati le aree in cui è stato svolto lo studio per l’anno 2015. Il limite
geografico dell’azienda è caratterizzato dalla linea verde. Mentre gli altri simboli rappresentano i
siti di campionamento degli insetti.
3. Introduzione e scopo del lavoro
L’azienda agricola “Cristina Menicocci” segue una conduzione biologica, biodinamica e vegana; per
agricoltura biodinamica si intende un metodo di coltura fondato sulla visione spirituale
antroposofica del mondo elaborata dal filosofo Rudolf Steiner che comprende sistemi sostenibili
per la produzione agricola, che rispettano l’ecosistema terrestre includendo l’idea di agricoltura
biologica e prendendo in considerazione un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppano su di
esso.
La cura delle piante viene effettuata con fitofarmaci a basso impatto ambientale, come rame e
zolfo, l’assenza completa di insetticidi, la presenza di complessi forestali estesi nelle vicinanze, di
piante rampicanti caratterizzate da fioriture vistose ubicate all’interno del vigneto presentano
delle caratteristiche favorevoli all’insediamento di comunità tra le quali anche quelle
entomologiche (comunità target per questo studio) e più in generale quindi ad un aumento della
biodiversità animale in senso lato. Al fine di aumentare la ricchezza specifica dell’entomofauna
locale, sono state disposte all’interno dell’azienda delle microstrutture per la riproduzione degli
insetti. Tali siti di riproduzione per gli insetti sono rappresentati da telai in legno con all’interno un
insieme di cannucce tagliate a misura e caratterizzate da fori di differente diametro al fine di
indurre la nidificazione di molteplici specie di insetti. Lo scopo del lavoro è la realizzazione di un
elenco di insetti divisi per famiglia, presenti all’interno del vigneto ed inoltre caratterizzare le
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diversità tassonomiche e quantitative per differenti ambienti e diverse gestioni del cotico erboso
all’interno del vigneto.
Data la difficoltà di identificazione delle specie entomologiche, spesso è stata determinata
soltanto la famiglia tassonomica a cui appartiene l’insetto fotografato e dove possibile anche la
specie. Pertanto per ogni individuo fotografato è stata realizzata una scheda conoscitiva dove
viene descritta la tassonomia, l’ecologia e la presenza dello stesso all’interno dell’azienda con
eventuali stime quantitative dei popolamenti. Lo studio rappresenta uno strumento per acquisire
conoscenze scientifiche sugli insetti in una azienda biologica biodinamica e vegana. L’aspetto
innovativo per l’anno 2016 è la sperimentazione di un dispositivo ad ultrasuoni finalizzato ad
allontanare gli insetti durante il passaggio di mezzi meccanici all’interno del vigneto e pertanto
diminuire l’impatto distruttivo che le macchine operatrici hanno sulla entomofauna.
4. Metodo di monitoraggio della comunità entomologica
Il monitoraggio degli insetti per l’anno 2016 è stato condotto all’interno del vigneto in un transetto
di 200 metri di lunghezza. L’area di indagine campione è stata visitata per 5 volte durante il
periodo primaverile:
1. 16 aprile 2016. Il campionamento si è svolto dalle 10:00 alle 12:00 e le condizioni meteo
erano rappresentate da una temperatura di circa 20°C con cielo nuvoloso. Durante tale
campionamento il cotico erboso all’interno del transetto risultava di altezza media pari a
30 cm con una copertura del 90% del terreno;
2. 6 maggio 2016. Il campionamento si è svolto dalle 9:00 alle 11:00 (ora solare) e le
condizioni meteo erano rappresentate da una temperatura di circa 18°C con cielo nuvoloso
e presenza di vento moderato. Durante tale campionamento il cotico erboso all’interno del
transetto risultava di altezza media pari a 15 cm con una copertura del 80% del terreno;
3. 22 maggio 2016. Il campionamento si è svolto dalle 11:30 alle 13:00 (ora solare) e le
condizioni meteo erano rappresentate da una temperatura di circa 20°C con cielo
parzialmente nuvoloso e vento abbastanza importante. Durante tale campionamento il
cotico erboso all’interno del transetto risultava di altezza media pari a 40 cm con una
copertura del 100% del terreno;
4. 30 maggio 2016. Il campionamento si è svolto dalle 11:30 alle 13:00 (ora solare) e le
condizioni meteo erano rappresentate da una temperatura di circa 16°C con cielo
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prevalentemente nuvoloso e vento moderato. Durante tale campionamento il cotico
erboso all’interno del transetto risultava di altezza media pari a 60 cm con una copertura
del 100% del terreno;
5. 13 giugno 2016. Il campionamento si è svolto dalle 14:30 alle 16:00 (ora solare) e le
condizioni meteo erano rappresentate da una temperatura di circa 20°C con cielo
parzialmente sereno e vento moderato.
Il transetto oggetto dello studio è caratterizzato da sfalcio dell’erba tra le file molto andante,
talvolta il cotico erboso è lasciato crescere. Il transetto ha una dimensione di 200 metri di
lunghezza e 3 metri di larghezza per una superficie complessiva di indagine di 600 m 2.
Il transetto è stato visitato per la sua intera superficie, rilevando attraverso documentazione
fotografica ciascun individuo osservabile, in linea con le regole deontologiche di un’azienda
biodinamica e vegana. Per il riconoscimento degli insetti, poiché operazioni di elevata complessità,
è stato scelto di arrivare almeno sino al rango tassonomico della famiglia e qualora sia possibile al
genere e/o alla specie. La determinazione tassonomica è stata operata attraverso il confronto tra
le immagini acquisite dalla documentazione fotografica di campo e le immagini e le iconografie
riportate su alcuni libri di entomologia (© 1988 BLV Verlagsgesellschaft mbH, Munich) e dispense
di didattiche del Prof. Bruno Paparatti dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, nonché
attraverso il contributo scientifico del Prof. Bruno Bagnoli (DiBAF - Università degli Studi della
Tuscia) specialista sull’entomofauna della Vite. Per ogni entità rilevata, è stata realizzata una
scheda riassuntiva delle caratteristiche ecologiche della famiglia di appartenenza della specie,
fornendo anche una stima orientativa sulla consistenza demografica della specie documentata con
foto (dato spesso da prendere indicativamente e con prudenza nel senso che nella maggior parte
dei casi potrebbe essere soggetto da una sottostima, data la vagilità degli insetti e la loro difficile
osservazione. In ogni scheda è presente talvolta anche una descrizione della presenza dell’animale
per il quadriennio 2013-2016.
Per quanto riguarda il rilievo volto a verificare l’interazione tra ultrasuoni e insetti, sono stati presi
in considerazioni all’interno del transetto di cui sopra, tratti più brevi di circa 15-20 metri in modo
da favorire una veloce e speditiva conta delle specie presenti prima del passaggio dell’ultrasuono e
un attimo dopo.
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Il dispositivo utilizzato è della ditta Contatto s.n.c. Via Atene n.5/1 - 41049 Sassuolo (MO), tipologia
US2004/U, esso risulta essere un apparecchio per uso professionale con le seguenti caratteristiche
tecniche:
Alimentazione: 230Vca / 12Vca-cc - 115Vca / 12Vca-cc
Potenza uscita: 4W picco
Uscita: tweeter M6205 sens.100dB - pilotato con 20Vpp
Copertura max: 100mq
Ingombro: 190x168x85 mm
Frequenza ultrasuoni regolata per il massimo schock
Velocità di variazione automatica (tarata su 0,3Hz Circa)
Sono state effettuate delle prove con un amplificatore di ultrasuoni e si è appurato che
l’oscillazione dell’impulso ad ultrasuoni del dispositivo riusciva ad arrivare anche su frequenze di
circa 80-90 kHz, ma con un’intensità minore rispetto a quanto emesso nell’intorno di 30-40 kHz.
Il raggio di azione del dispositivo di circa 6 metri, pertanto potenzialmente è capace di coprire
tutta la fila del vigneto che ha una larghezza di 3 metri.
5. Risultati: schede entomologiche
La stagione primaverile 2016 è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche spesso incerte,
con presenza di vento mediamente moderato e nuvolosità spesso compatta con temperature che
hnno oscillato tra 15 e 20° C.
Rispetto agli anni precedenti la presenza di insetti è stata generalmente più scarsa. Durante i rilievi
sono state riscontrate buone quantità di apidi tra cui le specie del genere Bombus e l’Apis mellifera
ed inoltre di coccinellidi, insetti utili impollinatori e mangiatori di afidi. Abbastanza diffusi anche
ditteri sirfidi, in quasi tutti i transetti e i periodi di campionamento, anch’essi insetti utili
impollinatori.
Buona la presenza di lepidotteri e rispetto agli anni precedenti si è rilevata una maggior diffusione
di coleotteri stercorari, insetti utili che elaborando la sostanza organica in particolare letame,
aumentano la fertilità del terreno stesso.
Il trend demografico degli apidi appare in crescita con il passare della stagione, per poi stabilizzarsi
negli ultimi due campionamenti, in ogni caso si ritiene soddisfacente la presenza di bombi e api
all’interno del vigneto, insetti utili per l’impollinazione delle specie vegetali.
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Per quanto riguarda la sperimentazione attuata con l’emettitore ad ultrasuoni risultati sono stati
rilevati a proposito dell’interazione tra insetti e onde meccaniche ad alta frequenza.
Dall’esperienza di campo su ben 5 campionamenti ripetuti a distanza di circa 15 giorni l’uno
dall’altro, si è notata una scarsa potenzialità degli ultrasuoni nell’allontanare gli insetti. Anche
stazionando con l’emettitore nelle vicinanze degli animali non si è notato alcun comportamento
poco tollerante, anzi spesso soprattutto nel caso di api e vespe non sembra avere alcun effetto.
Mentre per alcune famiglie di coleotteri, in particolare per i coccinellidi si è evidenziato un
allontanamento dell’insetto al passaggio del dispositivo soltanto nel 20% dei casi (1 volta su 5).
Anche alcuni carabidi hanno mostrato intolleranza verso gli ultrasuoni nel 40-50% dei casi.
L’incidenza del dispositivo sulle altre famiglie entomologiche appare molto scarsa e poco
convincente, pertanto alla luce di quanto è emerso dall’esperienza di campo non ci sono effetti
significativi sulla comunità entomologica tali da far pensare che l’applicazione dello strumento
sulle macchine operatrici possa ridurre l’impatto distruttivo delle stesse sugli insetti, in particolr
modo su quelli incapaci di volare o con capacità di vagilità scarsa.
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Tassonomia
Ordine
Orthoptera
Famiglia Gryllidae
Fig.1 – Esemplare di Grillidae (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Gli ortotteri dal greco “ali diritte”, sono un Ordine di insetti terrestri, raramente acquatici. Sono
insetti di piccole e medie dimensioni. Si dividono in due sottordini: Celiferi ed Ensiferi. Il grillo nella
Fig.1 appartiene al sottordine degli Ensiferi (portatori di spada o ovopositore lungo), I grilli sono
onnivori, ma prevalentemente fitofagi (foglie, frutti, semi e radici), i danni non sono mai gravi
soprattutto per la vita solitaria che conducono. La loro attività è prevalentemente notturna,
mentre di giorno rimangono nascosti in ripari.
Presenza all’interno dell’azienda
Durante i campionamenti effettuati nel 2016 la presenza di questo insetto all’interno dell’azienda
tende ad essere meno diffusa rispetto alle stagioni precedenti (2013-2014-2015) e stimabile in
5.000 unità. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi
potenzialmente dannose perché fitofaghe per la coltura della vite ma non sono stati registrati
danni al riguardo.
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Tassonomia
Ordine Orthoptera
Famiglia Acrididae
Fig.2- Esemplare di Acrididae ( Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Gli Acrididi sono una famiglia di insetti ortotteri del sottordine celiferi. Sono caratterizzati da
antenne brevi e formate da un ridotto numero di articoli, un ovopositore composto da valve
robuste e corte.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2016 sono stati osservati in misura inferiore rispetto agli anni precedenti durante i
campionamenti è stato avvistato solamente una volta in giugno. Non è risultato dannoso per la
coltivazione della vite anche se rimane potenzialmente un fitofago di molte specie vegetali.
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Tassonomia
Ordine Orthoptera
Famiglia Tettigoniidae
Fig.3- Esemplare di Tettigoniidae (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Le Tettigoniidae sono una Famiglia di insetti ortotteri. Sono note come cavallette verdi o cavallette
dalle corna lunghe e, sono imparentate più strettamente con i grilli. La lunghezza delle loro
antenne filamentose può superare quella del loro corpo. I maschi hanno organi che producono
suoni (stridulazione) situati sugli angoli posteriori delle loro ali frontali. La dieta delle tettigonidi
include fiori, foglie, semi ma molte specie sono predatrici, nutrendosi di altri insetti.
Presenza all’interno dell’azienda
Per l’anno 2016 nel transetto campione non si è riscontrato un numero elevato di questi insetti.
Tale famiglia di insetti non appare abbia causato particolari danni nella coltivazione della vite,
anche se potenzialmente potrebbe essere considerato dannoso.
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Tassonomia
Ordine
Orthoptera
Famiglia Tetrigidae
Fig.4- Esemplare di Tetrigidae (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
I Tetrigidi sono una famiglia di insetti dell’ordine Orthoptera. Hanno una colorazione bruna, sono
di piccole dimensioni. Questi insetti vivono nel suolo, in zone dove la vegetazione non è troppo
fitta. Questi insetti sono diurni e la loro attività è influenzata dalla temperatura. Non producono
alcun suono udibile e non possiedono organi uditivi.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 non si è riscontrato un numero elevato di questi ortotteri. Si possono considerare circa 2
individui per ogni transetto con un popolamento stimabile all’interno dell’azienda di circa alcune
centinaia di unità. Il numero di questi insetti rimane invariato anche nei campionamenti del 2015 e
nel 2016.
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Tassonomia
Ordine
Orthoptera
Famiglia Tettigoniidae
Fig.5- Esemplare di Tettigoniidae (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Molti tettigonidi esibiscono capacità di mimetismo e camuffamento, generalmente con colori
simili alle foglie, all’erba. La lunghezza delle loro antenne filamentose può superare quella del loro
corpo. I maschi hanno organi che producono suoni (stridulazione) situati sugli angoli posteriori
delle loro ali frontali. La dieta delle tettigonidi include fiori, foglie, semi ma molte specie sono
predatrici, nutrendosi di altri insetti.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 e nel 2015 la presenza all’interno dell’azienda di questi insetti si è riscontrata nei primi
campionamenti (aprile) mentre nel 2016 la sua presenza appare incerta. Le specie afferenti a tale
famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non dannose per la coltura della vite.
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Tassonomia
Ordine
Orthoptera
Famiglia Gryllidae
Fig.6 -Esemplare di Grillidae
Ecologia
Grillus campestris, corpo, testa e zampe di colore nero brillante, ali brunastre ripiegate sul dorso,
lunghe antenne filiformi. Appartiene al sottordine degli ensiferi. Il grillo ama gli ambienti caldi e
vive nei prati. Per attirare le femmine il maschio emette dei suoni particolarmente striduli. Il canto
nuziale, prodotto in primavere e in estate, è il risultato dello sfregamento di due parti modificate
delle ali anteriori ed è composto da un'unica nota ripetuta. È particolarmente diffuso nel sud e nel
centro Europa; si nutre di altri piccoli animali e vegetali. Questi insetti sono particolarmente utili in
agricoltura perché eliminano molti altri insetti nocivi.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 Il Grillus campestris, è stato avvistato solamente nelle ultime giornate di
campionamento. Molto probabilmente in quanto le giornate sono andate migliorando con
temperature decisamente più alte. La stima nel 2016 della popolazione rimane invariata rispetto ai
precedenti anni 2014-2015 in alcune migliaia di unità. Il grillo campestre è particolarmente utile in
agricoltura perché elimina molti insetti fitofagi nocivi.
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Tassonomia
Ordine
Diptera
Famiglia Culicidae
Fig.7 - Esemplare di Dittero nematocero (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Tali ditteri caratterizzati da olometabolia appartengono al sottordine dei nematoceri e alla famiglia
dei Culicidi, diffusi dalla pianura a livello del mare, fino alle regioni montuose, generalmente di
piccola e media taglia. Normalmente hanno colorazioni poco appariscenti. Caratteristica distintiva
dei ditteri, rispetto gli altri insetti, è la presenza di un solo paio di ali membranose (ditteri=due ali).
L’apparato boccale è pungente-succhiante, zampe di tipo ambulatorio. Si nutrono di nettare e
melata. Vivono in ambienti umidi con presenza di acqua piovana e non solo.
Presenza all’interno dell’azienda
La consistenza del popolamento di ditteri culicidi all’interno del vigneto è stimabile in 100 mila
unità nel 2014, in crescita rispetto al 2013, ma in diminuzione nei campionamenti avvenuti nel
2015 con una popolazione stimabile a 52 mila unità. Nel 2016 il popolamento di questa famiglia
appare invariato. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi utili
perché insetti impollinatori.
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Tassonomia
Ordine
Diptera
Famiglia Sarcophagidae
Fig.8 - Esemplare di Dittero nematocero (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Questo insetto appartiene all’ordine dei ditteri brachiceri, insetto molto comune, lungo 6-7 mm,
con apertura alare di 6-7 mm, possiede un torace possente grigio con bande longitudinali ben
visibili. La larva di questa mosca è chiamata bigattino. Si nutrono di carboidrati da cui traggono
energia e di proteine. Questo insetto non provoca nessun danno alla coltivazione.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 nei transetti presi in esame talvolta si è riscontrato un numero elevato di questi ditteri, in
corrispondenza di campionamento subito dopo eventi meteorici particolarmente importanti (forti
piogge). Il popolamento è stimabile all’interno dell’azienda in 5000-10.000 unità. Anche nei
campionamenti avvenuti nel 2015 e come pure in quelli avvenuti nel 2016 non ci sono state
variazioni in termini di abbondanza. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono
da considerarsi non dannose per la coltura della vite, anzi possono essere definiti insetti utili
perché contribuiscono alla loro impollinazione e perché favoriscono i processi di degrado delle
deiezioni degli animali.
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Tassonomia
Ordine
Diptera
Famiglia Tabanidae
Fig.9 - Esemplare di Dittero tabanide
Ecologia
I Tabanidi o Tafani, sono una famiglia cosmopolita di insetti dell’ordine dei Ditteri. L’ adulto dei
Tabanidi è un insetto di medie e grandi dimensioni, con corpo robusto, lungo da 5 a 30mm. I
maschi hanno regime dietetico glicifago e si nutrono esclusivamente a spese del nettare, posso
alimentarsi occasionalmente succhiando il siero emesso dalle piaghe sulle ferite degli animali.
Questo insetto non provoca nessun danno alle coltivazioni, in quanto viene considerato un insetto
impollinatore.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 durante i campionamenti i tafani sono stati avvistati in scarse quantità e soltanto nelle
ore più calde del mese di giugno. Nei campionamenti del 2015 e del 2016 tale famiglia non è stata
osservata, ma non si esclude la loro presenza.
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Tassonomia
Ordine
Diptera
Famiglia Rhagionidae
Fig.10 – Esemplare di Dittero ragionide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
È una famiglia cosmopolita di insetti dell’ordine dei Ditteri, sottordine brachiceri. Gli adulti hanno
dimensioni variabili da piccole a grandi, con corpo esile, lungo 2-20mm. Le larve colonizzano
ambienti umidi e ricchi di sostanza organica in decomposizione. Gli adulti si rinvengono
generalmente nel sottobosco e si ritiene siano predatori di piccoli insetti. La conformazione
dell’apparato boccale è pungente-succhiante.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non dannose per la
coltura della vite, anzi possono essere definiti insetti utili perché contribuiscono alla loro
impollinazione. A fine aprile 2014 si è stimata la consistenza della popolazione di questi insetti in
circa 70.000 unità. All’inizio del mese di maggio 2015 con una temperature di 20/25°C si è notato
un notevole aumento di popolazione stimato a circa 100 mila unità. Nel 2016 la popolazione di
questa specie appare in netta diminuzione probabilmente a causa delle condizioni climatiche.
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TASSONOMIA
Ordine Diptera
Famiglia Syrphidae
Fig.11- Esemplare di dittero sirfide ( Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
I sirfidi sono una vasta e cosmopolita famiglia di insetti appartenente all’ordine dei ditteri.
L’importanza di questa famiglia è dovuta al fatto che sono insetti impollinatori.
Presenza all’interno dell’azienda
Durante i campionamenti effettuati nel 2015, la popolazione stimata ammonta a circa 77.000
unità. Nel 2016 la popolazione si stima con un decremento del 40% circa.
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Tassonomia
Ordine Lepidoptera
Famiglia Zygaenidae
Fig.12- Esemplare di Theresimima ampelophaga ( Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Larva di Theresimima ampelophaga, la Zigena della vite, è un lepidottero appartenente alla
famiglia delle Zygaenidae, è l’unico rappresentante del genere Theresimima. La colorazione di
entrambe le ali è di un bruno piuttosto uniforme, l’ala posteriore è più corta e arrotondata di
quella anteriore, mentre la pagina inferiore ha una tonalità piè chiara. Le antenne sono pettinate
nei maschi e vermiformi nelle femmine. Le uova sono ovali inizialmente biancastre e
successivamente verdastre. Vengono deposte tra maggio e settembre sulla pagina inferiore delle
foglie delle piante ospiti. Il bruco si rinviene tutto l’anno, e rappresenta la forma con cui la specie
supera l’inverno. I primi tre stadi larvali appaiono biancastri , poi il tegumento comincia ad in
scurirsi, pur rimanendo bianco-giallastro sul ventre. Le crisalidi sono rinvenibili tra marzo e luglio,
si ritrovano all’interno di bozzo letti sericei poco consistenti, adese alla corteccia delle piante ospiti
oppure tra le foglie. Il periodo di volo va da aprile ad ottobre.
Presenza all’interno dell’azienda
Durante i campionamenti avvenuti in data 20 maggio 2014, si è notata la presenza di questo
insetto allo stato larvale, il quale ha provocato danni alle foglie alimentandosi del parenchima
fogliare, tanto da rimuovere il tessuto fogliare e far rimanere la foglia soltanto con le nervature. Le
larve si alimentano di Vitis vinifera e di altre specie di Vitaceae. Tale specie, in area Mediterranea,
è un parassita temuto in viticoltura. Nei campionamenti effettuati nel 2013 non si è notata la
presenza. Nel 2015 e nel 2016 non è stato osservato ma non se ne esclude la presenza.
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Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia Sesiidae
Fig.13 - Esemplare di Lepidottero seside (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
È un Lepidottero della famiglia Sesiidae, falena di colore nero-bruno. L’ala trasparente e le
antenne imitano molto bene gli aspetti di alcuni Imenotteri. Questa falena è bivoltina (due
generazioni l’anno), vola da fine Maggio a Luglio e la si rivede nuovamente ad Agosto, ha un
apertura alare di 15-23mm. È una falena diurna.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi potenzialmente
dannose per le specie vegetali in generale, ma nel caso specifico non stati registrati danni alla
coltura della vite. Nel 2014 avvistato alla fine di maggio con una consistenza del popolamento
stimata in circa 2.500 unità, nel 2015 questa famiglia è presente con una consistenza di
popolazione invariata rispetto all’anno precedente. Mentre nel 2016 si stima un decremento
sensibile della popolazione dovuto con ogni probabilità a fattori climatici.
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Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia
Satyridae
Fig.14 - Esemplare di Lepidottero satiride (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Piccolo Lepidottero, apertura alare di circa 30mm, quando posata non mostra mai il dorso delle ali
che sono generalmente di color arancio chiaro con bordo marginale grigio-bruno e con all’apice
una macchia ocellata nera contornata di giallo. Il rovescio di quella posteriore è bruno-grigiastra.
Comune e diffusa in tutta Italia, la si trova in ambienti erbosi dalla pianura fin oltre 2000 metri di
quota. Gli adulti sono presenti con 2-3 generazioni tra Aprile e Ottobre.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi dannose per le specie
vegetali (larve defogliatrici) ma non sono stati registrati danni rilevanti a carico della vite.
Nel 2014 è stato avvistato con un maggior numero di esemplari durante il mese di luglio e
complessivamente si stimava una consistenza di popolazione di circa 5.000 unità (in aumento
rispetto al 2013). Nei campionamenti effettuati nel 2015 e nel 2016 il numero di esemplari è
rimasto stabile nel tempo.
24
Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia Nymphalidae
Fig.15 - Esemplare di Lepidottero ninfalide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Le Ninfalidi sono una famiglia di lepidotteri diurni. La parola lepidotteri significa letteralmente “ali
con scaglie”, costituiscono un vastissimo ordine. Come tutti gli insetti il corpo delle farfalle è
costituito da : capo, torace e addome. Si nutrono di polline e non causano danni alle coltivazioni.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi dannose per le specie
vegetali (larve defogliatrici) ma non sono stati registrati danni rilevanti a carico della vite.
Durante il 2014 tale famiglia di lepidotteri è stata osservata in giugno. Scarsa è la sua consistenza
di popolazione stimabile in circa 500 unità. Anche nei campionamenti effettuati nel 2015 questo
esemplare è stato avvistato in giugno. La popolazione è diminuita leggermente e stimabile in circa
400-450 unità. Invariata la consistenza di popolazione nel 2016.
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Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia Pieridae
Fig.16 - Esemplare di Lepidottero pieride (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Le Pieridae sono una delle più ampie famiglie di farfalle diurne. Sono caratterizzate da colorazione
bianche, gialle e arancio; alla colorazione di base si accompagnano spesso macchie di differente
colore e posizione a seconda delle specie. Sono presenti in Europa e Italia. Non causano danni alle
colture in atto.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 tale lepidotteri risultavano essere presenti durante l’intero periodo di rilevamento
eccetto che in giugno. Nei campionamenti effettuati nel 2015 e nel 2016 la specie risulta essere
sempre presente ma con abbondanza relativamente più ridotta. Le specie afferenti a tale famiglia,
data la loro ecologia, sono da considerarsi dannose per le specie vegetali (larve defogliatrici) ma
non sono stati registrati danni rilevanti a carico della vite.
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Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia Lycaenidae
Fig.17 - Esemplare di Lepidottero licenide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
I Licenidi, sono un ampia famiglia di lepidotteri diurni, generalmente di piccole e medie
dimensioni. Il dimorfismo sessuale è molto accentuato, il maschio e la femmina presentano
colorazioni differenti, il lato inferiore delle ali è differente da quello superiore e spesso presentano
delle colorazioni mimetiche rispetto all’ambiente in cui vivono(picchiettate di macchie scure e
piccoli disegni arancioni). Esse si trovano posate su fili d’erba di prati. Generalmente è il maschio il
più colorato, mentre la femmina presenta colorazioni sul marrone o con colori più smorti.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi dannose per le specie
vegetali (larve defogliatrici) ma non sono stati registrati danni rilevanti a carico della vite.
Nel 2014 sono stati osservati esemplari di licenidi, con frequenze relativamente scarse. La
consistenza di popolazione era stimabile in alcune centinaia di unità. Nel 2015 la consistenza di
popolazione è rimasta invariata, mentre nel 2016 si è avuto un decremento di questo lepidottero.
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Tassonomia
Ordine
Lepidoptera
Famiglia Lycaenidae
Fig.18- esemplare di Lycaenidae (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
I Licenidi, appartengono ad una grande famiglia di lepidotteri, sono farfalle che in genere non
passano inosservate per via delle loro colorazioni azzurre o rosse. Il dimorfismo sessuale è molto
accentuato, generalmente è il maschio ad essere il più colorato, presentando una vasta gamma di
sfumature di azzurro, rispetto alle colorazioni della femmina che si presentano marroni o con
colori più smorti.
Presenza all’interno dell’azienda
Nei campionamenti svolti in questi tre anni sono stati avvistati esemplari di licenidi in quantità non
abbondanti con una popolazione stimabile in alcune migliaia di unità. Anche per il 2016 gli
avvistamento sono da ritenere sporadici. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia,
sono da considerarsi dannose per le specie vegetali (larve defogliatrici) ma non sono stati registrati
danni rilevanti a carico della vite.
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Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia Formicidae
Fig. 19 - Esemplare di Imenottero formicide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
I Formicidi sono una vasta famiglia di insetti Imenotteri, comunemente conosciuti con il nome
generico di formiche. Esse si trovano con massima densità nelle regioni tropicali, ma hanno molte
specie anche nelle regioni temperate. Le formiche, come molti altri imenotteri, sono insetti
eusociali.
Presenza all’interno dell’azienda
La presenza delle formiche è spesso legata agli afidi, i quali hanno un apparato boccale
pungente/succhiatore con cui pungono le parti tenere della pianta succhiando linfa. La melata
sostanza prodotta dalle piante, in conseguenza dello stress da puntura di afidi, attira vespe, api ma
soprattutto formiche. Cosi in taluni casi afidi e formiche assumono un rapporto simbiontico: le
formiche ospitano e proteggono gli afidi in cambio di melata. Questo scambio avviene
“mungendo” gli afidi di tanto in tanto delle loro secrezioni mielose, con dei piccoli colpi di
antenne. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, possono essere considerate
indirettamente dannose per la coltura della vite, poiché tendono ad incrementare la popolazione
di afidi. Nei quattro anni di osservazioni appare costante la presenza di formicai.
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Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia Ichneumonidae
Fig.20 - Esemplare di Imenottero icneumonide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Gli Icneumonidi sono una famiglia di insetti dell’ordine degli imenotteri. Sono famosi in quanto
parassitoidi: depongono le proprie uova all’interno dell’organismo ospite.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi utili per la coltura
della vite perché specie impollinatrici.
Nel 2014 la presenza di tale insetto, anche durante questi campionamenti, è stata molto bassa, si
stima una consistenza del popolamento in 1000 unità. Nel 2015 la presenza di questo insetto è
relativamente bassa e non è variata nel tempo. Nel 2016 la popolazione è da ritenere contenuta e
diminuita di circa il 30% rispetto al precedente anno.
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Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia Apidae
Fig.21 - Esemplare di Imenottero apide Apis mellifera (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Le api sono una grande famiglia di insetti imenotteri. Hanno delle parti del corpo modificate per
poter raccogliere polline e nettare, che viene poi trasformato in miele. Le parti modificate sono le
zampe e parti dell’apparato boccale. L’apparato boccale è adatto alla raccolta di liquidi. Le api
vivono nell’alveare e i favi sono costruiti da giovani api che vengono nutriti abbondantemente. La
società delle api è matriarcale e persistente, è inoltre monoginica e si moltiplica per sciami.
L’accoppiamento avviene in volo. Tale specie risulta essere un insetto molto utile per
l’impollinazione delle piante.
Presenza all’interno dell’azienda
Questo famiglia di insetti è presente in tutti i campionamenti, soprattutto con condizioni
metereologiche favorevoli e temperature elevate. Nel 2016 è da ritenere con una presenza ampia
ma localizzata. Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non
dannose per la coltura della vite, anzi possono essere definiti insetti utili perché contribuiscono
alla loro impollinazione. Il numero di esemplari appartenenti a tale famiglia tende ad incrementare
nelle file dove lo strato erbaceo è maggiormente ricco di fiori.
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Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia
Apidae
Fig.22- Esemplare di Imenottero apide
Ecologia
Bombus terrestris, Bombo Terrestre è un Imenottero appartenente alla famiglia delle Apidae, è la
specie più diffusa in Europa. L’insetto si caratterizza per la colorazione bianca dell’ultimo
segmento dell’addome. È un insetto impollinatore.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non dannose per la
coltura della vite, anzi possono essere definiti insetti utili perché contribuiscono alla loro
impollinazione.
Nel 2014 erano stati osservati molteplici esemplari di Bombus terrestris, la consistenza della
popolazione è stimabile in alcune migliaia di unità. Tali unità di popolazione non sono variate nel
tempo e possono essere confermate anche per il 2015 e per il 2016.
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Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia Apidae
Fig.23 - Esemplare di Imenottero apide
Ecologia
L’ape legnaiola (Xylocopa violacea), è un insetto dalla livrea nero-viola cangiante, appartiene alla
famiglia delle Apidae, diffusa in Europa centro-meridionale. Si nutre di nettare e polline, è un
insetto impollinatore, la femmina ovidepone del legno tenero (marcescente).
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi insetti utili perché
contribuiscono alla impollinazione della vite e di moltissime specie vegetali.
Nel 2014 la Xylocopa violacea è stata avvistata in tutti i campionamenti con consistenze di
popolazione stimabili in alcune migliaia di unità. Anche nei campionamenti effettuati nel 2015 si è
notata la presenza di questo insetto con le stesse abbondanze dell’anno precedente ed inoltre,
con un aumento delle entità avvistate relativamente al plot n.2.
Nell’anno 2016 è stata osservata soltanto in due giorni di campionamento, tali scarse osservazioni
possono essere giustificati dalle condizioni climatiche non molto favorevoli allo sviluppo e
all’attività degli insetti.
33
Tassonomia
Ordine
Hymenoptera
Famiglia Vespidae
Fig. 24 -Esemplare di Imenottero vespide
Ecologia
Il Calabrone (Vespa crabro Linnaeus, 1761), è il più grande Vespidae Europeo. Ha un corpo
massiccio di colore giallo, nero e ruggine dimensioni variabili tra i 2,5 e i 3,5 cm, pungiglione liscio.
Il calabrone è un abile predatore e si nutre di altri insetti.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non dannose per la
coltura della vite, poiché sono degli insetti superpredatori, ma in parte tendono a diminuire il
raccolto di uva, cibandosi di zuccheri contenuti nei grappoli.
Nel 2016 è stata osservata una sola volta, è probabile che rispetto agli altri anni si è avuto un
decremento della consistenza di popolazione.
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Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Cantharidae
Fig.25 - Esemplare di coleottero cantaride (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Sono una famiglia di insetti polifagi dell’ordine dei Coleotteri. Alcune specie hanno larve carnivore
che vivono nel terreno. Elitre nere e brillanti, antenne lunghe. Le specie appartenenti a questa
famiglia sono legati sia ad ecosistemi aperti come praterie erbose, sia a formazioni forestali.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 tale famiglia di insetti è stata osservata nella maggior parte dei casi su fili d’erba. Le
specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi tendenzialmente utili
poiché rappresentano la classe dei predatori di alcuni insetti dannosi per la vite.
Nel 2014 i coleotteri appartenenti a questa famiglia sono stati riscontrati in numero maggiore
rispetto al 2013, consistenza di popolazione stimata che è rimasta invariata nel 2015 con circa
qualche migliaio di unità. Nel 2016 è stata osservata soltanto a livello sporadico pertanto non può
considerarsi attualmente una specie molto diffusa.
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TASSONOMIA
Ordine Coleoptera
Famiglia Oedemeridae
Fig.26- Esemplare di coleottero (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Questa famiglia di Coleotteri è caratterizzata da specie di media grandezza con una forma del
corpo piuttosto allungata aventi femori ingrossati. Le larve si sviluppano nel suolo o sui fusti delle
piante.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2015 tale famiglia è stata osservata nel mese di maggio con alcune unità, pertanto risulta
avere una presenza sporadica all’interno dell’azienda.
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Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Coccinellidae
Fig.27 - Esemplare di coleottero coccinellide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Le coccinelle, sono una famiglia di insetti dell’ordine dei Coleotteri; di piccola taglia, sono presenti
in tutto il mondo con circa 6.000 specie descritte. Quasi tutti i Coccinellidi sono abili predatori di
afidi, non recano danni alle colture in atto, bensì sono considerati insetti utili.
Presenza all’interno dell’azienda
Le specie afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, sono da considerarsi non dannose per la
coltura della vite, anzi possono essere definiti insetti utili perché controllano la popolazione di
afidi.
Nel 2014 durante i campionamenti è stata riscontrata una notevole quantità all’interno dei
transetti di Coccinellidi. All’incirca la popolazione era stimabile in 30.000 unità, in aumento
rispetto al 2013. Durante i campionamenti effettuati nel 2015 la consistenza della popolazione
stimata è rimasta invariata. Stessa situazione per l’anno 2016. Sono stati trovati anche esemplari
di coccinelle con colorazioni delle elitre differenti afferenti a specie diverse.
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TASSONOMIA
Ordine
Coleoptera
Famiglia Coccinellidae
Fig.28 – Esemplare di coccinella (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Le coccinelle, sono una famiglia di insetti dell’ordine dei Coleotteri; di piccola taglia, sono presenti
in tutto il mondo con circa 6.000 specie descritte. Quasi tutti i Coccinellidi sono abili predatori di
afidi, non recano danni alle colture in atto, bensì sono considerati insetti utili
Presenza all’interno dell’azienda
All’interno dell’azienda, nel 2015 tale specie è stata osservata durante un solo campionamento
pertanto la sua presenza appare scarsa. Mentre nel 2016 è stata osservata in più occasioni, ma la
consistenza di popolazione appare invariata e quantificabile in alcune migliaia di unità.
38
Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Scarabeidae
Fig. 29- Esemplare di coleottero scarabeide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
Lo scarabeo stercorario appartiene alla famiglia degli Scarabeidi, un insetto dell’ordine dei
Coleotteri. Questo insetto è lungo dai 15 ai 25 mm. Ha la caratteristica di essere coprofago cioè si
nutre degli escrementi degli altri animali e allo stesso tempo svolge una pulizia e la concimazione
del terreno dell’ambiente che lo circonda, distribuendo deiezioni sotto al terreno, pertanto è
considerato pertanto un insetto utile.
Presenza all’interno dell’azienda
Nell’azienda questi insetti si ritrovano in grandi quantità poiché vi è presenza di bovini al pascolo.
La stima della consistenza di popolazione per il 2014 è di alcune centinaia di unità. Anche nel
monitoraggio effettuato nel 2015 si nota un elevata presenza di questi insetti soprattutto nel mese
di aprile. Nel 2016 La stima della popolazione rimane invariata rispetto all’anno precedente.
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Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Meloidae
Fig. 30- Esemplare di coleottero meloide (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
I Meloidi sono una famiglia di insetti Coleotteri Polifagi, dimensioni medie, corpo allungato elitre
ricoprenti l’addome.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 la consistenza del popolamento di questa famiglia era stimabile in 25.000 unità. Nel 2014
il maggior numero di questi coleotteri sono stati osservati in giugno. Durante i campionamenti
effettuati nel 2015 questo insetto risulta essere presente in quantità meno abbondanti rispetto al
2014. Nel 2016 la specie non è stata osservata ma non s esclude la sua presenza all’interno
dell’azienda. Le specie afferenti a tale famiglia, possono essere definiti insetti utili perché
contribuiscono alla impollinazione di molte specie vegetali e alla predazione di numerosi insetti
fitofagi di specie vegetali.
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TASSONOMIA
Ordine Coleoptera
Famiglia Cleridae
Fig.31- Esemplare di coleottero cleride (Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Cleridae sono una famiglia di coleotteri comunemente noti come coleotteri a scacchi. Questa
famiglia ha una distribuzione in tutto il mondo con una varietà di habitat notevoli. Si nutrono di
altri insetti e larve, ma la maggior parte delle specie di nutre di polline.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2015 tale famiglia è stata osservata nel mese di maggio con una popolazione stimata in circa
2500 unità. Nel 2016 la specie è stata osservata soltanto in due campionamenti e in misura più
ridotta rispetto all’anno precedente.
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Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Chrysomelidae
Fig. 32- Esemplare di coleottero crisomelide Crysomelidae lachnaia (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
I coleotteri sono un ordine di insetti, la parola ha origine greca, costituita dal terminecoleos
(fodero) e pteron (ala); infatti le ali anteriori di questi insetti dette elitre sono fortemente
sclerificate e quindi non svolgono più la funzione di volo, ma proteggono le ali posteriori e
l’addome. È una specie comune in Italia, dimensioni 6-8mm, è una specie polifaga. Questi insetti
compaiono tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 la consistenza del popolamento di questa famiglia di insetti era stimabile in 30.000 unità.
Durante il monitoraggio effettuato nel 2015 e nel 2016 non si è riscontrata una presenza così
numerosa di questi insetti, anzi si nota una notevole diminuzione della popolazione dovuta
probabilmente alle temperature molto variabili mai superiori a 25° C.
Questi Insetti sono
potenzialmente dannosi, ma non è stato rilevato alcun danno a carico della vite.
42
Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Scarabaeidae
Fig.33- Esemplare di coleottero scarabeide
Ecologia
La Cetonia aurata, è un coleottero appartenente alla famiglia scarabeide, può arrivare a 18mm,
possiede una colorazione metallica (solitamente verde). L’adulto si muove tra erba e altra
vegetazione e sono capaci di volare. Si cibano di fogliame, boccioli di fiori e frutti di more di rovo e
di tutta la frutta dolce. Lo si trova soprattutto tra i mesi di maggio e luglio e nelle giornate
soleggiate.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 tale Coleottero era presente nell’area di studio in quanto all’interno del vigneto erano
state messe a dimora delle rose rampicanti. Le specie afferenti a tale famiglia, possono essere
definiti insetti utili perché contribuiscono alla impollinazione di specie vegetali con fiore vistoso,
poiché tendono a sporcarsi di polline e andare di fiore in fiore alla ricerca di insetti più piccoli di cui
nutrirsi. La consistenza di popolazione stimata nel 2014 in alcune centinaia di unità è rimasta
pressoché invariata nel 2015. Scarsa la sua presenza nel 2016, stagione condizionata da condizioni
climatiche non molto favorevoli e temperature relativamente basse.
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Tassonomia
Ordine Coleoptera
Famiglia Cantharidae
Fig. 34 - Esemplare di Cantaride ( Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Sono una famiglia di insetti polifagi dell’ordine dei Coleotteri. Alcune specie hanno larve carnivore
che vivono nel terreno. Elitre nere e brillanti, antenne lunghe. Le specie appartenenti a questa
famiglia sono legati sia ad ecosistemi aperti come praterie erbose, sia a formazioni forestali. Tali
insetti hanno la particolarità di essere vociferi in presenza del pericolo, infatti se infastiditi possono
emettere dei flebili suoni.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 questo Coleottero era presente nell’area di studio con una popolazione stimabile in
alcune decine di migliaia di unità. La presenza di questo insetto rimane invariata anche per il
monitoraggio effettuato nell’anno 2015 e nel 2016. Non sono stati notati danni per la vite.
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Tassonomia
Ordine Coleoptera
Famiglia Cantharidae
Fig. 35 - Esemplare di Cantaride Cantharis fusca ( Foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Sono una famiglia di insetti polifagi dell’ordine dei Coleotteri. Alcune specie hanno larve carnivore
che vivono nel terreno. Elitre nere e brillanti, antenne lunghe. Le specie appartenenti a questa
famiglia sono legati sia ad ecosistemi aperti come praterie erbose, sia a formazioni forestali. Tali
insetti hanno la particolarità di essere vociferi in presenza del pericolo, infatti se infastiditi possono
emettere dei flebili suoni.
Presenza all’interno dell’azienda
Tale specie è stata osservata per la prima volta all’interno dell’azienda nella presente stagione
primaverile 2016 con alcuni individui il 16 aprile. Non sono stati notati danni per la vite.
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Tassonomia
Ordine
Coleoptera
Famiglia Chrysomelidae
Fig. 36- Esemplare di coleottero crisomelidi (Foto Federica Chiossi)
Ecologia
I crisomelidi sono una famiglia di insetti dell’ordine dei coleotteri, hanno il corpo liscio e le
antenne relativamente corte, lunghezza da pochi millimetri fino a 3 cm. Le larve si nutrono di
vegetali e per questo vengono deposte su piante o sul suolo nei pressi del cibo.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 la consistenza di popolazione per tale famiglia è stimabile in 3.000 unità. Anche nel corso
dei campionamenti effettuati nel 2015 la stima rimane invariata agli anni precedenti. Nel 2016 la
specie non è stata contattata ma non si esclude la sua presenza all’interno dell’azienda. Insetti
potenzialmente dannosi per alcune piante, soprattutto per i germogli, anche se non si registrano
danni importanti in tal senso riguardo la vite.
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TASSONOMIA
Ordine Coleoptera
Famiglia Chrysomelidae
Fig. 37 Esemplare di coleottero crisomelide ( foto Alessandro Quatrini)
Ecologia
Gli adulti di questa famiglia si trovano nei campi, nei boschi, nelle erbe e nei prati
Presenza all’interno dell’azienda
Questi insetti sono stati avvistati per la prima volta nel monitoraggio del 2015. La sua presenza
non è stata confermata per l’anno 2016, pertanto non si può fornire una stima della consistenza di
popolazione.
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TASSONOMIA
Ordine Coleoptera
Famiglia Oedemeridae
Fig. 38- Esemplare di coleottero cantaride (foto Federica chiossi)
Ecologia
Questa famiglia di Coleotteri è caratterizzata da specie di media grandezza con una forma del
corpo piuttosto allungata aventi femori ingrossati. Le larve si sviluppano nel suolo o sui fusti delle
piante.
Presenza all’interno dell’azienda
Questo insetto è stato notato durante il campionamento avvenuto in data 11 maggio 2015, nel
transetto al margine del bosco. La consistenza di popolazione per tale famiglia è stimabile in circa
800 unità. Nel 2016 gli avvistamenti sono stati molto frequenti nel mese di maggio e la consistenza
di popolazione sembra rimanere costante.
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Tassonomia
Ordine
Rhynchota
Famiglia Pyrrhocoridae
Fig. 39 - Esemplare di rincote Firrocoride
Ecologia
La cimice rossonera, è un emittero eterottero della famiglia Pyrrhocoridae. L’insetto adulto è
lungo 8-12 cm. È una specie fitofaga, che si nutre della linfa delle piante, senza causare grossi
danni. È diffuso in Europa, ma anche America centrale, nord Africa e Asia.
Presenza all’interno dell’azienda
Nel 2014 la consistenza di popolazione della famiglia era stimabile in circa 10.000 unità. Durante il
monitoraggio effettuato nel 2015 si nota una notevole abbondanza di tali esemplari soprattutto
nel mese di aprile con un incremento di popolazione rispetto al 2014 che può essere stimato di
circa 93.000 unità. Nel 2016 le osservazioni sono diminuite rispetto agli anni precedenti,
probabilmente a causa delle condizioni climatiche relativamente poco favorevoli (temperature
medio-basse, pioggia, venti moderati). Non sono considerati dannosi per la coltura della vite, ma
potenzialmente possono essere considerati insetti dannosi poiché emitteri con apparato boccale
pungente succhiante.
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Tassonomia
Ordine
Rhynchota
Famiglia Cicadidae
Fig.40 - Esemplare di rincote cicadide
Ecologia
Le cicadidi, sono una famiglia di insetti dell’ordine dei Rhynchota, appartengono a questa famiglia
la maggior parte di specie di insetti comunemente noti come cicale. Essi si nutrono di linfa delle
piante, sono di colore marrone scuro o verdi e hanno una lunghezza tra 2,3 e 5,6 cm. Il periodo in
cui risuona il canto delle cicale è l’estate. Preferiscono le regioni calde, in particolare le zone del
mediterraneo, si adattano a qualsiasi tipo di albero anche se prediligono pini ed ulivi.
Presenza all’interno dell’azienda
Gli insetti si trovavano sulle foglie della pianta di vite. Le specie afferenti a tale famiglia, data la
loro ecologia sono dannose per la coltura della vite. A tal proposito sono stati rinvenuti segni di
attacco e parziale danneggiamento delle parti vegetali della vite.
Nel luglio 2014 si stimava una consistenza del popolamento di circa 1.000 unità in linea con i
numeri dell’anno precedente.
Nei campionamenti effettuati nel 2015 e nel 2016 tale famiglia non è stata osservata, ma non se
ne esclude la presenza. È possibile ritenere che il tardato arrivo di questi insetti sia dovuto alle
temperature miti mai superiori a 25°C e alle variazioni climatiche.
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Tassonomia
Ordine
Dermatteri
Famiglia Forficulidae
Fig. 41- Esemplare di dermattero forficulide
Ecologia
La forbicina, è un insetto onnivoro, ma prevalentemente fitofago. Le femmine trascorrono
l’inverno in nidi scavati nel terreno, i nuovi adulti compaiono nella tarda primavera. La forficula ha
abitudini gregarie e, solo occasionalmente, può provocare danni alle coltivazioni.
Presenza all’interno dell’azienda
Questo insetto all’interno dei transetti è stato individuato con più facilità sulle foglia delle piante di
vite e all’interno di alcune cassette nido utilizzate per aumentare la biodiversità ornitica. Le specie
afferenti a tale famiglia, data la loro ecologia, potrebbero rivelarsi dannose per la coltivazione
della vite, ma in questo caso non si sono registrati danni al riguardo.
Per l’anno 2014 appare meno frequente rispetto all’anno precedente. Rimane invariata la
presenza di questo insetto anche per l’anno 2015 e per l’anno 2016.
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6. Specie erbacee caratteristiche del vigneto e del prato incolto (transetti e
plots)
Di seguito sono riportate alcune specie e/o generi di specie vegetali che sono state maggiormente
osservate nelle aree di monitoraggio.
Vegetazione erbacea vigneto (transetti): Festuca sp, Phleum sp., Hordeum sp., Rumex sp.,
Tripholium pratense, Convolvolus sp., Geranium robersianum, Malva sp., Rubia peregrina,
Campanula rapunculus, Anthemis sp., Festuca sp., Lathirus sp.
Vegetazione erbacea prato incolto (Plots): Avena sp., Hordeum sp., Geranium sp., Festuca sp.,
Lathirus sp., Rumex sp., Triticum sp., Veronica sp., Phleum pratense, Dactylis glomerata. Cinosurus
sp.
Figura 41. Transetto campione 16 aprile 2016. Cotico erboso del vigneto non sfalciato.
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Figura 42. Transetto campione 31 maggio 2016.Cotico erboso in parte sfalciato.
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7. Discussione e conclusioni
La sperimentazione nella stagione primaverile 2016 ha focalizzato l’attenzione sulla valutazione
dell’efficacia degli ultrasuoni per l’allontanamento degli insetti. Tale strumentazione è stata
attivata all’interno del transetto campione in modo da simulare il passaggio di un mezzo
meccanico sul quale, se del caso sarebbe stato montato il dispositivo per l’emissione di tali onde
meccaniche ad alta frequenza. Pur ripetendo il passaggio alcune volte tra le file del vigneto, i
risultati non sono stati soddisfacenti.
Infatti soltanto alcune specie di coleotteri hanno risposto positivamente ma con un efficienza
dell’ultrasuono stimata nel 10-20% dei casi. Pertanto alla luce dei risultati, il dispositivo utilizzato
ad ultrasuoni non sembra essere opportuno per l’allontanamento delle popolazioni entomologiche
al passaggio dei mezzi meccanici.
Ad ogni modo questo è comunque un risultato che ci fornisce indicazioni sulla possibilità di
applicazione degli ultrasuoni e sulle strategie di allontanamento degli insetti per diminuire
l’impatto distruttivo dei mezzo agricolo durante la somministrazione di agrofarmaci come rame e
zolfo.
Figura 43. Strumentazione utilizzata durante i campionamenti composta da batteria da 12 Volt ed
emettitore ad ultrasuoni.
Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio, la presenza di insetti durante tutti i 5
campionamenti si è rivelata relativamente bassa. Questo risultato è stato con ogni probabilità
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causato dalle condizioni climatiche della primavera. Durante il mese di aprile, maggio e giugno si è
evidenziato infatti un clima piuttosto variabile, con frequenti temporali (piogge di breve durata ma
di importante intensità), temperature medie giornaliere relativamente basse e comprese tra 13 e
16° C, ma soprattutto frequenti venti costanti caratterizzati da intensità spesso elevate (raffiche
con velocità a circa 30-40 km/h).
Le famiglie che sono state osservate sono circa il 70% rispetto a quelle degli anni precedenti. Ad
ogni modo non si esclude la loro presenza ma in questo tipo di lavoro si è voluto aggiornare la lista
degli insetti presenti all’interno dell’azienda agricola.
Tale strategia di lavoro è in linea con lo scopo di valutare l’effettiva biodiversità entomologica
presente all’interno della stessa azienda biologica, biodinamica e vegana.
Gli insetti sono animali molto utili per l’impollinazione di moltissime piante e quindi svolgono una
funzione estremamente importante per il ciclo ontogenetico anche di piante agrarie.
La conoscenza sulla presenza delle famiglie dell’entomofauna all’interno dell’Azienda Agricola
Cristina Menicocci fornisce un contributo importante per la corretta gestione ecologica della
stessa. Questo si traduce nella possibilità di verificare il grado di complessità dell’ecosistema e
quindi la sua capacità di resistere ad attacchi patogeni. Le modalità di gestione che esaltano la
biodiversità dell’azienda favoriscono anche lo sviluppo di molte specie di insetti utili in equilibrio
tra loro, inducendo un aumento della capacità di resilienza e resistenza da parte dell’ecosistema
agrario. Inoltre la gestione dello strato erbaceo in modo diversificato ha condotto ad aumento
ulteriore della biodiversità entomologica all’interno dello stesso. Dai risultati ottenuti negli anni
precedenti è stato possibile verificare che una diversificazione strutturale del cotico erboso
all’interno del vigneto aumenta la ricchezza specifica degli insetti. I risultati ottenuti nel 2014 e
verificati nel 2015 ed anche in parte nel 2016 dimostrano che in questo caso infatti la scelta
migliore da seguire per una corretta gestione del vigneto sembra essere quella di diversificare lo
strato erbaceo in termini strutturali, effettuando lo sfalcio periodico all’interno delle file del
vigneto ma pur sempre cercando di non uniformare il taglio dell’erba, lasciando pertanto
alternativamente delle file intagliate e sfalciate. Un ruolo importante per l’incremento della
ricchezza specifica di insetti è rappresentato dalle piante a fiore distribuite all’interno del vigneto
dal 2012, e dal fatto che sono interdetti fitofarmaci tradizionali per la difesa della vite. Inoltre la
presenza del bosco favorisce l’apporto di specie di insetti utili come coleotteri stercorari e
imenotteri impollinatori. Tale sforzo di gestione è da considerarsi come un tentativo da parte
dell’azienda di ridurre l’impatto antropico e favorire le interazioni biologiche tra le varie
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popolazioni di insetti per migliorare le caratteristiche di difesa dell’ecosistema agrario. Da questo
lavoro, emerge che coesistono 29 famiglie tassonomiche diverse. Nel 2016 le famiglie
tassonomiche rappresentate sono incrementate di una unità (Oedemeridae) e di alcune specie
mai osservate prima all’interno dell’azienda. Gli insetti utili potenzialmente per la vite osservati
durante i rilievi e presenti all’interno dell’azienda sono rappresentabili dai seguenti ordini e
famiglie:
Ordine
Famiglia
Coleoptera (Coleotteri)
Cantharidae (Cantaridi), Coccinellidae (Coccinellidi), Scarabeidae
(Scarabeidi), Meloidae (Meloidi), Cleridae, Gryllidae, Odemeridae.
Hymenoptera (Imenotteri)
Ichneumonidae (Icneumonidi), Apidae (Apidi)
Diptera (Ditteri)
Culicidae
(Culicidi),
Sarcophagidae
(Sarcofagidi),
Tabanidae
(Tabanidi), Rhagionidae (Ragionidi), Syrphidae
Gli insetti potenzialmente dannosi per la vite osservati durante i rilievi e presenti all’interno
dell’azienda sono rappresentabili dai seguenti ordini e famiglie (* soltanto quelli per i quali si è
osservato un danno sensibile nel 2014, poiché nell’anno 2015 e nel 2016 non stati osservati
importanti danni a carico dell’entomofauna):
Ordine
Famiglia
Lepidoptera (Lepidotteri)
Zigenidae
(Zigenidi)*,
Sesidae
(Sesidi),
Satyridae
(Satiridi),
Nymphalidae (Ninfalidi), Pieridae (Pieridi), Lycaenidae (Licenidi),
Orthoptera (Ortotteri)
Gryllidae (Grillidi), Acrididae (Acrididi), Tettigoniidae (Tettigonidi),
Tetrigidae (Tetrigidi),
Hymenoptera (Imenotteri)
Formicidae (Formicidi), Vespidae (Vespidi),
Coleoptera (Coleotteri)
Chrysomelidae (Crisomelidi),
Rynchota (Rincoti)
Pyrrhocoridae (Firrocoridi), Cicadidae (Cicadidi)*
Dermaptera (Dermatteri)
Forficulidae (Forficulidi)
Ronciglione 18/06/2016
Dott. For. Alessandro Quatrini
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