Cardo mariano Dal frutto del Cardo Mariano si ottiene l’estratto secco nebulizzato e titolato in silimarina minimo 1%, secondo la Farmacopea italiana Principi attivi. La silimarina, una miscela di silibina, silicristina e silidiasi nel rapporto 3 :1: 1 è il principio attivo a maggiore concentrazione del cardo mariano. Azione. Il Cardo Mariano si usa per contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi sulle cellule epatiche mediante 1) AZIONE EPATOPROTETTIVA: a) stabilizzazione di membrana che si attua a livello della membrana cellulare e di quella lisosomiale degli epatociti in modo da impedire agli agenti epatotossici di penetrare nella cellula; si ha una attività antiradicalica 10 volte superiore a quella della vitamina E; b) effetto biometabolico: la silimarina è capace di stimolare l’attività sintesi proteica, indispensabile per una accelerata rigenerazione. La silimarina è inoltre capace di antagonizzare, per blocco recettoriale, le tossine dell’Amanita falloides. 2) AZIONE NORMOLIPEMIZZANTE: la migliorata attività metabolica sfocia in un abbassamento della lipemia totale, dei trigliceridi e del colesterolo 3) AZIONE TONICA: si esplica grazie alla contemporanea presenza di tiramina (amina simpaticomimetica) ad azione tonico-stimolante. Studi clinici . I molti studi sull’effetto del Silybum, della silmarina e della silibina sulle patologie epatiche di varia eziologia hanno dimostrato una chiara influenza positiva, anche se c’è bisogno di studi più corretti dal punto di vista metodologico. Controindicazioni: blando lassativo. Controindicato in chi soffre di calcolosi biliare.Può elevare la pressione per la presenza della tiratina.