I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “M. G. VALLONE”
RICEVONO I DONI DAI RE MAGI
Nella mattinata del 5 gennaio 2013 i Re Magi e la Befana arrivano nella Scuola Materna
“Maria Gloria Vallone”, ad accoglierli sono gli allievi, i genitori, le insegnanti e i missionari
del “Cuore Immacolato di Maria” del Rione Italia.
Questi ultimi sono: p. Efrem Baldasso, p. Osvaldo Coppola, p. William Mkalula, Antonio
Lasaponara e il seminarista Charles Muwanga. Le insegnanti Mary e Raffaella, coadiuvate
dalle collaboratrici, organizzano i bambini e la sfilata.
Sei bambine, vestiti da angeli, formano la stella che condurrà i Re Magi alla grotta del
Bambino Gesù. Ogni bambina occupa una posizione della cometa, la stella è Elisabetta
Gabrieli, la coda è formata da Letizia Congedo, Maria Grazia Marra e Sofia Ciccardi, seguono
Noemi Ciccardi e Gloria Sambati
Dal cancello della scuola escono le bambine seguite dai Re magi, così come accadde 2012 anni
fa quando i Re Magi, seguendo la stella, riuscirono ad arrivare alla grotta di Betlemme
donando a Gesù bambino incenso, oro e mirra. Da quel giorno nacque
l’Epifania che si
festeggia il 6 gennaio.
Il corteo, all’uscita del cancello, incontra i genitori con i fanciulli che insieme percorrono Via
Brescia, Via Potenza e Via Brindisi per arrivare in chiesa cantando “Tu scendi dalle stelle”. I
Re Magi e i fanciulli, guidati dalle insegnanti, arrivano ai piedi dell’altare, mentre i genitori
occupano i primi banchi della chiesa.
L’insegnante Mary presenta il Natale come un incontro fra Gesù Bambino e l’intera umanità.
“Il simbolo di questa umanità alla ricerca di Dio sono, fin dai racconti evangelici, i Magi.
Essi sono sacerdoti e studiosi di paesi d'Oriente, forse della Persia e dell'Arabia. Si
interessano soprattutto di astronomia e matematica. Si incontrano lungo la strada che hanno
intrapreso sulla scia di una cometa. Non sanno dove la luce di quella Stella li porterà, ma nel
loro cuore sentono di fare la cosa giusta, sentono di dover continuare a cercare, seguendo il
percorso tracciato dalla Stella”.
I doni dei Magi hanno un doppio significato: rappresentano la natura di Gesù e quella divina.
Anche i doni sono delle metafore: l’oro è riservato ai re e Gesù è il Re dell’universo; l’incenso
come testimonianza della sua divinità, infatti, Gesù è Dio; la mirra usata nel culto dei defunti,
perché Gesù è uomo e, come uomo, è mortale.
Dopo l’insegnante intervengono i tre Re Magi presentandosi al pubblico: Melchiorre (Perrone
Massimiliano), Gasparre (padre William) e Baldassarre (Pierluigi Basile).
Melchiorre: “Signore, io sono Melchiorre: ho attraversato tutto il deserto per venire da te. La
stella cometa ci ha guidati. Porto con me questo oro in segno del mio regno che metto sotto la
tua protezione”.
Gasparre: “Io sono Gaspare, il tuo servo Signore, e siano benedetti i miei occhi per aver visto
te, Salvatore. Ho portato con me questo dono, la mirra, che è il profumo dell'Oriente come
simbolo di sacrificio e di amore della mia terra e per ringraziarti della tua presenza in mezzo
a noi”.
Baldassarre: “Io sono Baldassarre. Ecco l'incenso in segno di preghiera che ogni giorno si
alzerà verso di te. Profeti e dotti della fede avevano atteso per secoli la venuta del Messia, e
ora il Messia è qui davanti ai nostri occhi. Sia lode e gloria nell'alto dei cieli”.
È la volta di due bambine, esse rivolgono la
preghiera a Gesù Bambino “Perché Natale sia
incontro e cammino”.
“Aiutaci, o Signore, / a trovare la tua Stella
nell'universo dei nostri interessi. / Siamo
circondati da molte cose che accecano i
nostri occhi / e ci impediscono di vedere i
segni della tua presenza / nel nostro mondo.
Dove sei, Gesù? Dov'è la tua Stella? / I Magi
l'hanno trovata / scrutando la natura, il
cielo, l'universo immenso. / Ma noi, dove
possiamo guardare? / Quante luci attorno a
noi! / Quante persone, rumori, richiami...
Dacci sempre la voglia e il coraggio di
metterci in cammino / come hanno fatto i
Magi:
troveremo la nostra Stella che ci guiderà a te, nato per noi. / Aprici gli occhi e il cuore,
Signore, / e seguiremo la tua strada. / Amen”.
Mentre tutti i bambini della scuola materna cantano “I Re magi sui cammelli /coi turbanti e coi
mantelli / si dirigono a Betlemme / con un passo lemme lemme.
Hanno mirra, incenso e oro: / ogni dono è un gran tesoro / per un tenero bambino, /per Gesù,
il Re divino.
Loro seguono una stella, / sul nel cielo è la più bella, / che fa luce con la scia / per trovar
la giusta via.
I re Magi sui cammelli / coi turbanti e coi mantelli / sono giunti finalmente / dal bambino
sorridente”.
Chiude la cerimonia il parroco, p. Efrem, ringraziando tutti, ma la festa continua: all’uscita
dalla chiesa c’è una vecchietta che aspetta i bambini. La Befana (interpretata dalla signora
Maria Cristina Giannini) regala e viene ringraziata con la canzone “La befana viene di notte”.
Un giorno diverso dagli altri, ma sono stati momenti indelebili per i bambini che, nella loro
semplicità, ricorderanno con immenso piacere; inoltre, sono stati trasmessi dei messaggi
semplici ma significativi sia per i piccoli che per gli adulti.
Giorgio Lo Bue